V pocket_ottobre2016

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VISIONI

MILLENARIO GIAPPONE a tu per tu

maurizio ferrini sigari e distillati

alchimie da assaporare

paola

benegas


Levante. The Maserati of SUVs. Con il massimo del lusso, senza compromessi in termini di comfort e sicurezza a bordo, Levante offre prestazioni eccezionali sia su strada che fuori strada. Le motorizzazioni V6 Twin-Turbo a benzina e il propulsore Diesel V6 Turbo, offrono tutto ciò che si possa desiderare in termini di potenza, mentre il sistema di trazione integrale intelligente “Q4”, il cambio automatico a 8 velocità e le sofisticate sospensioni, confermano in Levante un SUV capace di garantire un’esperienza di guida indimenticabile.


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THE MASERATI OF SUVs


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2 E D I T O R IA L E

Editoriale

In ogni inizio... "i

n ogni inizio c’è una magia che ci consola e a vivere ci aiuta”, diceva Hermann Hesse. Ebbene, questo è il vero inizio dell’anno. I mesi autunnali rappresentano il ricominciare degli impegni, del lavoro, delle nostre attività, dei ritmi serrati. È in questo periodo che si prefissano i veri buoni propositi, ancora colmi dell’energia estiva, che ci consentirà di far fronte al freddo inverno, perché noi, esseri dotati di memoria, possiamo fronteggiare ogni avversità con il sole impresso nei nostri ricordi e il calore delle nostre speranze. Questo è il vero inizio. Non il primo gennaio che rappresenta solo un transito cronologico, nel pieno di un turbine già a regime; un transito cronologico che delinea il vecchio e il nuovo. In ottobre, invece, del “vecchio” si considerano gli errori e del “nuovo” si programmano gli obiettivi; si impara dagli errori commessi in un passato più o meno distante, per prepararsi al meglio alla nuova stagione, fredda certo, ma anche intensa, piena… nostra. Si fanno programmi pur sapendo che poi verranno stravolti. Perché l’improvvisazione è amica delle idee, a volte geniali, a volte sbagliate. C’è solo una persona che non sbaglia mai: colui che non fa niente. E poi l’improvvisazione ormai è necessaria, è vitale. In una vita sempre di corsa, dai ritmi sempre più serrati, a volte è la decisione dell’ultimo minuto quella che, pur uscendo dagli schemi, è la migliore. Perché se è vero che c’è un ieri e c’è un domani, se è vero che il tempo è tiranno, è vero anche che l’unico momento che conta è il presente. Sta a noi decidere come viverlo. Mettendo ben chiaro dentro di noi cosa non è andato bene, cosa non ci è piaciuto, per individuare una valida alternativa, una strada diversa. Tutte le strade portano a Roma, ma non tutte le strade sono le stesse ed è il percorso quello che conta. Vogliamo andare al massimo, meglio di ieri... e anche di domani, ora!  Pierpaolo Magagna


V pocket: patinata abitudine mensile Massimo

Pierpaolo


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4 A N O D I S CI O LTI

La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori. Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"

A Nodi Sciolti Chi vive a nodi sciolti... è leale.

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a lealtà è una forma di elevazione, una qualità morale che permette ad un essere umano di essere riconosciuto come persona coerente, affidabile e vera. Prima di tutto il non dire menzogne, perché le bugie non solo hanno le gambe corte, per cui vengono sempre o quasi scoperte, ma sono anche indice di una mancanza da parte della persona di aderenza ai propri ideali. Seconda caratteristica della persona leale è appunto la coerenza con la propria scala di valori, con il codice etico, la legalitas appunto. Terzo la consapevolezza che la persona leale ha di un universo di valori a cui fare riferimento costruito sulle ito, è un deb à sue esperienze e sulla ripetizione di un comportamento t L a e L La corretto. E quarto il valore della propria parola e delle cro, e iL più sa stessi, proprie azioni, in relazione proprio a quell'etica personale. i verso no a che C'è qualcosa di magico nella persona leale, di affascinante; im r p e anch questo proprio perché non è così facile trovare ed essere i aLtri. sempre leali. Presuppone disciplina, autocontrollo, senso verso g, L ello Sogno di appartenenza ad una scala valoriale. A volte si dice leale Luigi Pirand come un cane, e non a caso, perché il quinto elemento fondamentale, l'asset su cui questa virtù ruota è anche l'incondizionato riferirsi ad un altro essere senza chiedere un pagamento per questo essere tali. Il leale non pensa "devo comportarmi così", lo fa e basta. Lo fa perché è ormai parte di sé. Ispiriamoci allora a persone così belle, ma anche agli amici cani che tanto hanno da insegnare a chi percorre i passi dell'amore senza guinzagli ideologici e sbarre ideali. 


DISCOVERY SPORT

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6 S O T T O I RI F L E TTORI

Sotto i riflettori

Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.

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Thriller, Action e Fantasy nei filmoni d'autunno

ornano i grandi blockbuster americani al botteghino con le più grandi star hollywoodiane sul grande schermo. Giovedì 13 ottobre arriva in sala il tanto atteso “Inferno” di Ron Howard con Tom Hanks, Felicity Jones, Sidse Babett Knudsen, Omar Sy, Ben Foster. Dopo “Il codice Da Vinci” e “Angeli e Demoni”, il regista statunitense celebre per essere stato il Richie Cunningham di Fonzie, porta al cinema il quarto libro di Dan Brown incentrato sulle avventure di Robert Langdon tra Firenze, Venezia e Instabul per fermare una pandemia globale. Il simbolista di Harvard interpretato dal protagonista di Forrest Gump si risveglia in un ospedale italiano con un'amnesia, si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e impedire che un pazzo liberi una piaga globale collegata al libro immortale di Dante. Azione a tutto spiano dal 20 ottobre con “Jack Reacher – Punto di non ritorno” di Edward Zwick, sequel con l'eroe evergreen Tom Cruise, Cobie Smulders, Patrick Heusinger, Robert Knepper. L'avventuroso eroe creato dallo scrittore Lee Child impersonato da “Mr. Top Gun” fa ritorno al quartier generale della sua unità dove lo aspetta una brutta sorpresa: scopre di essere accusato di un omicidio che risale a 16 anni prima.

Non poteva mancare un altro spettacolare cinecomic anche questo mese e la Marvel gioca la carta “Doctor Strange” di Scott Derrickson, in uscita il 26 ottobre, con il talentuoso Benedict Cumberbatch affiancato da Tilda Swinton, Mads Mikkelsen, Rachel Mc Adams. Ispirato all'omonimo personaggio dei fumetti apparso per la prima volta nel luglio del 1963 nel numero “Strange Tales”, il film racconta la storia del neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange, la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell’uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto a cercare una cura nella misteriosa Kamar-Taj dove incontrerà l'Antico, figura mitica tibetana in cui si cala un'inedita Swinton completamente rasata. Il dottore scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione, ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente. 


A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attrice Tilda Swinton

Inferno dal 13 ottobre Jack Reacher

Punto di non ritorno

dal 20 ottobre Doctor Strange dal 26 ottobre


Direttore Responsabile

Art director

m.tornielli@10e20.it

grafica@10e20.it

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Redazione

Matteo Tornielli

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Marta DonĂ Paolo Braghetto Annalisa Fortin Monica Jacopetti Alessandra Sartori redazione@10e20.it

Editore

10&20 PubblicitĂ Srl Via Lisbona, 7 35127 Padova T. +39 049 7991320 redazione@10e20.it www.10e20.it

Stampa

Chinchio Industria Grafica Spa Rubano (PD) - www.chinchio.it

Fotografie

Alberto Bacchin Riccardo Callegari Riccardo Piazza Martina Pullin Robi Rossi

Copyright editoriale

V pocket

Reg. Trib. Padova RVG 1752/2016



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10 S O M M AR IO

Sommario 14 visioni Millenario Giappone di Paolo Braghetto

22 a tu per tu Maurizio Ferrini di Paolo Braghetto

28 sigari e distillati Alchimie da assaporare di Matteo Tornielli

34 onde Le misure non contano di Pierpaolo Magagna

42 arte eA tutta contropArte musica! di Annalisa Fortin

48 copertina Paola Benegas

rubriche 2 editoriale di Pierpaolo Magagna

4 a nodi sciolti

di Stefania Amodeo

6 sotto i riflettori

di Paolo Braghetto

12 esteticamente parlando di Alessandra Sartori

72 in arte Mediolanum a cura della Redazione

86 focus

a cura della Redazione

97eVenti

di Monica Jacopetti

di Annalisa Fortin • phŠ Tommy Napolitano

58 mondo L'anima del vetro soffiato di Annalisa Fortin

64 lancette Texture Time di Pierpaolo Magagna

76 gourmet Questione di... gusti! di Giusy Locati



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12 E S T E T I C AM E NTE PARLANDO

L'appuntamento informativo sui trattamenti e le tecnologie disponibili nel campo della medicina estetica, con la consulenza di chirurghi plastici e di medici specializzati in medicina estetica.

Esteticamente parlando Laser, il nuovo mondo

c'

è ancora molta confusione relativamente al mondo dei “laser” e spesso ci si chiede cosa è cambiato rispetto agli anni passati ma soprattutto cosa si può fare oggi con questa “luce”. Gli ultimi ritrovati prevedono macchinari sempre più moderni e con potenze pensate specificatamente per eseguire trattamenti mirati arrivando a coprire la quasi totalità delle patologie cutanee, ci spiega il dott. Alessandro Nube, chirurgo estetico specialista in medicina estetica e laser terapia, a partire dal foto-ringiovanimento, il classico trattamento che si fa in questo periodo autunnale; questa fototerapia permette di cancellare i segni del tempo, di eliminare le macchie da viso, mani, collo e decolleté non solo senili ma anche dovute all'esposizione solare. Il laser agisce nel derma superficiale e profondo stimolando la produzione di collagene ed elastina, apportando idratazione in profondità; nel corso delle sedute si riacquisterà un aspetto di ringiovanimento cutaneo, unito all’eliminazione delle macchie cutanee tipiche dell’età avanzata. Il trattamento dura 15-20 minuti per il viso, qualche minuto in più quando lo si estende a collo, décolleté, e mani, mediamente sono necessarie 3-5 sedute ogni 3-4 settimane, tempo utile al rinnovamento cellulare ed alla produzione di collagene grazie alla stimolazione dei fibroblasti, solitamente si esegue durante il periodo invernale quando è più facile

evitare l'esposizione solare e i risultati permangono nel tempo. Non è assolutamente doloroso, qualcuno riferisce un leggero fastidio dovuto al calore sprigionato durante l’impulso laser che comunque ha un manipolo a contatto diretto con la cute raffreddato a 0°C, inoltre prima della seduta si applica un gel rinfrescante. Davvero un trattamento alla portata di tutti, anche per quanto riguarda i costi? Assolutamente sì, ci conferma il dott. Nube, partiamo da 120-150 euro per le zone meno estese, con un lieve aumento per le zone più vaste. Continuando ad esplorare il mondo dei “nuovi laser” non possiamo non parlare del Q-Switched, specifico per la rimozione dei tatuaggi impropriamente detti neri ma che risulta essere efficace anche su rosso scuro, verde scuro e blu scuro; agisce facendo esplodere (e non bruciare come con i vecchi laser) il pigmento inserito dal tatuatore che, frantumato in frammenti microscopici, sarà riassorbito dal nostro corpo nel tempo; solitamente, prosegue il dott. Nube, si effettua una seduta con cadenza almeno di un mese per arrivare a due, proprio per lasciare al nostro corpo il tempo di effettuare questo passaggio. Anche se nella maggior parte dei casi il Q-switched viene impiegato per rimuovere i tattoo si è rivelato vincente per eliminare piccole macchie cutanee e trattare le cheratosi o tutte quelle patologie date da macchie congenite.


A cura di Alessandra Sartori

Consulente aziendale nei settori della comunicazione commerciale e delle produzioni televisive, dal 2007 si occupa principalmente di relazioni commerciali, formazione su linee di prodotto, gestione rapporti con i media, realizzazione e conduzione di eventi promozionali in campo medico-estetico.

redazione@10e20.it

Cruccio di molte persone sono i capillari e le vene varicose, quest’ultime trattate un tempo con gli “sclerosanti”, iniezioni non propriamente piacevoli a seguito delle quali comunque il problema si ripresentava. La patologia vascolare è multifattoriale, continua il dott. Nube; un paziente con patologie profonde andrà valutato e trattato da un angiologo o dal chirurgo vascolare, diversamente patologie sottocutanee su viso e corpo (rosacea, couperose, teleangectasie) potranno essere risolte con la medicina estetica e con il laser Nd Yag che tratta specificamente dai piccoli capillari alle vene di calibro fino a ½ cm tramite una specifica “carbonizzazione” interna del sangue, producendo la chiusura istantanea del capillare o andando a restringere la vena dilatata. A seconda dei soggetti sono necessarie 4-5 sedute ogni 4-6 settimane nel corso di un anno; negli anni successivi una seduta di mantenimento eviterà la ricomparsa di nuovi capillari in zone non trattate. Per trattare cicatrici ipertrofiche, cheloidi ed esiti da acne è invece possibile intervenire in doppio modo: se fino ad oggi la grande novità è stato lo sviluppo di nuovo tessuto cutaneo tramite il laser frazionale, la novità 2016 è rappresentata dal laser IPL che con un filtro specifico permette di trattare l'acne in fase attiva, permettendo di intervenire sugli adolescenti, evitando i classici rimedi farmacologici che bloccano parzialmente il problema senza risolverlo; il protocollo per il laser frazionale che lavora su cicatrici, smagliature, esiti da acne, prevede 3-4 sedute a cadenza mensile lasciando trascorrere poi 6-8 mesi per verificare l’effettivo sviluppo di collagene e decidere se effettuarne un'ultima, diversamente l’IPL necessita di 4-5 sedute a cadenza di 3-4 settimane. I costi partono dai 200-250 euro a zona per il trattamento di rughe profonde, arrivando a cifre più importanti per aree più vaste, ad esempio il trattamento delle smagliature sull’addome; una spesa affrontata sempre volentieri dai pazienti poiché ripagata ampiamente dai risultati. Perché questi siano eccellenti bisogna però seguire

Dott. Alessandro Nube

Medico Chirurgo • Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Tel. 049 681818 alessandro.nube@libero.it

scrupolosamente le indicazioni del medico rispettando il periodo di non esposizione a sole e a fonti di calore per almeno 15 giorni sia pre che post trattamento. Infine, come ricordiamo sempre, è fondamentale affidarsi a specialisti di comprovata esperienza, visto che parliamo di dispositivi medici considerati per legge di classe di emissione IVB, ad esclusivo uso medico-sanitario, un errato utilizzo dei quali può provocare problemi a volte irreversibili. 


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14 V I S I O N I

Tradizione e moderniTà , sacro e profano si fondono in una Terra lonTana che affascina da sempre l'occidenTe. da un passaTo glorioso a un presenTe all'avanguardia, il paese del sol levanTe è rimasTo in equilibrio Tra la viTa caoTica delle meTropoli e i principi della filosofia zen. Di Paolo Braghetto


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VISIO N I 15

Monte Fuji


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16 V I S I O N I

Mandarin Oriental di Chuo

Tokyo - ph© Moyan Brenn - Flickr.com

Four Season Hotel di Marunouchi provided by Leonardo

La capitale Tokyo soddisfa le esigenze di ogni tipo di turista: il sognatore potrà rivivere la magia e i fasti del Palazzo Imperiale, il tecnologico deve visitare il quartiere futuristico di Akihabara mentre il fumetto-dipendente si può travestire nel suo eroe preferito e unirsi ai cosplayer che popolano le strade di Shibuya. Nei mesi di gennaio, maggio e settembre al Ryogoku Kokugikan si può assistere agli incontri dello sport nazionale, il sumo, una forma di lotta corpo a corpo nella quale due sfidanti si affrontano per atterrare o estromettere l'avversario dalla zona di combattimento. Chi ama il lusso a Tokyo può pernottare al Four Season Hotel di Marunouchi o al Mandarin Oriental di Chuo oppure al centralissimo Ritz Carlton che domina il cielo della città. Il vicino Monte Fuji, la vetta più alta della nazione con i suoi 3.776 metri, è meta di pellegrinaggio dei shintoisti, che la devono raggiungere una volta nella vita. La salita è divisa in 10 stazioni e fino alla quinta fermata è possibile arrivare in bus, poi bisogna proseguire a piedi fino in cima. Un detto giapponese recita: “Chi scala il Monte Fuji una volta nella vita è un saggio, chi lo scala due volte è un folle”. L’area della montagna comprende anche il Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu e le cascate di Shiraito.



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18 V I S I O N I

Kenrokuen Kõtoku-in, Kamakura

Parco nazionale Fuji-Hakone-Izu Nikko

A 140 chilometri da Tokyo c'è Nikko, graziosa cittadina patrimonio dell’Unesco, con antichi templi in mezzo al bosco, le sorgenti termali note come “onsen”, suggestivi percorsi naturalistici. Grazie ai treni ad altissima velocità gli spostamenti tra una città e l'altra sono agevoli e quindi si può arrivare velocemente anche a Kamakura dove il celebre tempio di Kõtoku-in contiene la grande statua di bronzo dedicata ad Amida Buddha, sopravvissuta persino ad uno tsunami. Gli amanti della botanica nipponica devono vedere il giardino di Korakuen ad Okayama, considerato uno dei più belli del Giappone, che vanta un’enorme distesa d’erba intervallata da elementi architettonici come padiglioni per la cerimonia del tè, stagni e isolette, lanterne di pietra, ruscelli e ponticelli. Un'altra peculiarità giapponese sono gli alberi di ciliegio e Kanazawa, cittadina situata sul mare e circondata dalle alpi giapponesi, offre in primavera la spettacolare fioritura di circa 400 “sakura” (il loro nome originale) presenti nel parco di Kenrokuen. D'inverno invece Sapporo rappresenta una tappa imperdibile per chi ama sciare. Situata nel Nord del Paese, ospita a febbraio un festival della neve famoso in tutto il mondo per le sue sculture di ghiaccio. Gli appassionati di edifici storici troveranno a Himeji, a metà strada fra Kobe e Okayama, un castello rimasto intatto nonostante le calamità naturali e i bombardamenti che si sono abbattuti in zona. Kyoto


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20 V I S I O N I

Altra località da non perdere è Kyoto, famosa per il Kinkaku-ji, tempio dal padiglione d’oro dall’atmosfera zen, racchiuso tra l’acqua e il verde. A Kyoto si può dormire alla giapponese in un Ryokan, albergo tradizionale nipponico, dove le stanze con il pavimento in tatami hanno al centro un tavolino per mangiare seduti su un cuscino e dove nell’armadio è riposto il futon, il letto giapponese per la notte. Chi vuole provare il massimo e ha un budget all'altezza può recarsi in un Kaiseki Ryokan, hotel di lusso come il Nishiyama in cui servono la tipica cucina Kaiseki di alto livello che si distingue in particolare per la presentazione dei piatti disposti in tavola quasi come un’opera d’arte. Osaka, la seconda città per numero di abitanti, ha la fama di essere la capitale della cucina nipponica che offre piatti tipici come il ramen e il sushi, quello originale. Il viaggiatore a cinque stelle ha a disposizione hotel come il St. Regis e il Keihan Kyobashi che godono di una vista mozzafiato. Kyoto

Altre esperienze da provare sono i “Matsuri” ovvero le feste giapponesi, molto frequenti in quanto segnano i vari cambiamenti del clima oppure omaggiano una ricorrenza storica, culturale o un rito di passaggio. Durante questi eventi coloratissimi l'allegria invade la città e coinvolge moltissime persone che possono trovare nelle bancarelle cibi e dolci tipici dal delizioso profumo. Tra le affascinanti curiosità del Giappone ci sono dei locali come i Maid Cafè in cui le cameriere indossano un abito in stile vittoriano e usano qualche tocco di “magia”, complice anche l’atmosfera dell’ambiente che sembra quasi fatato. Per le ragazze esistono le versioni al maschile, nei Butler Café, dove i camerieri trattano le clienti come principesse. Se invece si ha nostalgia degli animali lasciati a casa oppure semplicemente si adorano i gatti e viene voglia di coccolarne qualcuno, il Neko Cafè è il posto giusto. Una colonia felina pulita e vaccinata farà compagnia mentre si beve un caffè o si mangia una fetta di torta.


Sapporo - Snow Festival

Kyoto

St. Regis Hotel, Osaka

St. Regis Hotel, Osaka

Kyoto

Altro must è una serata con una geisha che rappresenta l’incarnazione della bellezza e dell’arte giapponese, con i preziosi kimono, i gesti eleganti e precisi, la musicalità delle cerimonie e le danze tradizionali. La geisha è un’artista con diverse abilità canore, musicali e di conversazione e il suo compito è di intrattenere i clienti nelle sale da tè. Non ha niente a che vedere con la prostituzione, luogo comune diffusosi ai tempi dell’occupazione americana in Giappone, e le ragazze che decidono di fare questa professione devono intraprendere da giovanissime un duro percorso di studio che implica un esercizio costante di danza, canto, portamento, modo di parlare e gesticolare. A Kyoto le geiko, come si chiamano lì, si esibiscono a Gion per il Miyako Odori, la danza del ciliegio, presso il teatro Kaburenjo. La cerimonia del tè, tappa fondamentale della giovane maiko che vuole diventare geisha, è un rituale antichissimo che rappresenta una delle più alte espressioni estetiche zen e si basa su quattro principi definiti dal monaco buddista zen: armonia, rispetto, purezza e tranquillità. l


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22 A T U P E R T U

Divertente, irriverente, tagliente, Maurizio Ferrini è tornato alla ribalta a “Che teMpo Che Fa” Con la Coreana e la sua CoMiCità Fatta Di personaggi paroDistiCi e battute satiriChe Che ne hanno DeCretato il suCCesso Fin Da “Quelli Della notte” Di renzo arbore. Di Paolo Braghetto

Maurizio

FerriNi All'inizio era la mitica Signora Coriandoli di “Quelli della Notte” di Renzo Arbore, casalinga media italiana che raccontava le sue vicissitudini quotidiane, e il divertente rappresentante di pedalò della fantomatica ditta “Cesenautica”. Il cesenate Ferrini, classe 1953, è entrato in tutte le case con il suo tormentone “Non capisco, ma mi adeguo” e con l'inconfondibile accento romagnolo ha interpretato spot televisivi della Fiat accanto a Gianni Boncompagni e condotto Striscia La Notizia in coppia con Sergio Vastano e Alba Parietti. è stato protagonista al cinema in commedie di successo come “Il Commissario Lo Gatto” con Lino Banfi, “Compagni di scuola” di Verdone e “Sognando la California” di Vanzina al fianco di Massimo Boldi, Nino Frassica e Antonello Fassari. Il suo fine umorismo è sbarcato anche all'Isola dei Famosi dove lo ha voluto Simona Ventura e lui è arrivato fino alla fine, piazzandosi al secondo posto.


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A TU PER T U 23


il terzo libro di maurizio ferrini è un'occasione per parlare dell'attualità partendo dai tempi andati. politica, religione, vita dopo la morte si fondono in un romanzo che parte da casa sua e fa il giro del mondo. E poi che fine ha fatto Maurizio Ferrini? Avendo detto una marea di no a tutti, compresi i vari “Vacanze di Natale”, se ne è restato a casina e ha approfittato per scrivere il suo terzo libro dal titolo “O no” edito da Manfredi uscito questa estate dopo “L'ultimo comunista” e “è permesso?”. Frutto di sangue, sudore e lacrime, è la storia di un comunista, figlio della Signora Coriandoli, nato il giorno in cui è morto Stalin, per cui non si sapeva se ridere o piangere, e in tutta la Romagna i compagni si alternavano in una finta camera ardente nel ruolo di salma. Da buon comunista non sopportando il cambiamento del nome del partito da parte di Occhetto e il dilagare della Lega fugge a Cuba al grido “Io me dono al Comunismo”. Qui lo attaccano alla macchina della verità e lo costringono a raccontare la sua vita. Lui è convinto di diventare ministro e incontrerà pure il fantasma del Duce in una serie di peripezie che lo porteranno in Corea del Nord prima di tornare in Romagna.

Quale è il messaggio del suo manoscritto? è un'occasione per parlare dell'attualità partendo dai tempi andati. Politica, religione, vita dopo la morte si fondono in un romanzo che parte da casa mia e fa il giro del mondo. Il titolo riassume il crollo delle certezze del comunista che si chiede se è tutto vero quello che accade e si domanda “O no?” su tutto. Il volume è arricchito dalle immagini dell'artista sarda Lidia Bachis che si è ispirata ai miei racconti. Penso che sarebbe una bella sceneggiatura per un film. è previsto un seguito? Certo, dal 1991 dove finisce il primo fino ai giorni nostri, ed è già in lavorazione. Si sente più comico, attore o scrittore? Non sono timido per cui mi considero uno scrittore, magari per qualcuno uno scrittoraccio, e il piacere che mi ha dato la stesura del libro è maggiore di quello dei miei spettacoli e paragonabile solo al sesso. è facile far ridere? La vita di per sé è comica ma la gente nota spesso solo la parte tragica. Serve qualcuno che glielo indichi come Jim Carrey o John Belushi. Io spero di riuscire a far ridere. Mi auguro che il mio umorismo sia di qualità, ma in ogni caso sarà sempre farina del mio sacco perchè non subirò mai censure o imposizioni. La rivedremo in tv? Spero che mi richiami Fabio Fazio per interpretare la coreana che ho creato in due giorni da quando mi ha contattato la redazione del programma. Grazie alla mia grande esperienza nell'improvvisazione e alla mia passione per le lingue orientali sono riuscito a tirare fuori i suoni che fanno molto ridere di una lingua che sembra un giapponese per bambini.



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26 A T U P E R T U

Quante lingue parla? Sono bilingue per l'inglese e poi me la cavo con francese, tedesco, spagnolo, russo che ho usato anche nelle note del libro. Ha degli hobby? Cucinare e il mio piatto preferito è la zuppa thailandese. Tendo al vegetarianesimo, ma sono molto elastico, l'importante è mangiare cose sane e non schifezze. E poi leggere, ascoltare musica e viaggiare. Cosa le piace del Veneto? Qui c'è l'amore per la conservazione dei beni culturali e si può vedere in tutti i centri storici. E poi da amante dell'etica del lavoro comunista ho notato che spesso si costruisce la fabbrica più bella della casa.

Il prossimo progetto professionale? Nell'era social è l'ora di puntare sul web. Voglio potenziare il mio sito e seguo personalmente la pagina Twitter, Instagram e Facebook che riempirò di video anche in diretta con nuovi personaggi come un professore tedesco e le loro considerazioni sull'attualità. Sparerò grosso con i miei monologhi per cui invito tutti a seguirmi online per essere stupiti da effetti speciali. A quando una rimpatriata con Renzo Arbore? Lo vedo spesso e ci hanno invitato a parlare insieme di “Quelli della Notte”. Non posso anticipare niente, ma mai dire mai... l



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28 S I G A R I E D I S TILLATI


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SIGARI E DISTILLAT I 29

Alchimie da assaporare • dalle acquaviti NaNNoNi ai Rum Zacapa • di matteo tornielli


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30 S I G A R I E D I S TILLATI

Le nuove

acquaviti Nannoni Il mercato accoglie le nuove acquaviti Nannoni: l’Acquavite di prugne, l’Acquavite di albicocche e l’Acquavite di miele. Dagli anni settanta nelle campagne di Paganico (GR) la Nannoni tramanda l’arte del bere sano. Nel minuscolo borgo di Aratrice le migliori vinacce provenienti da tutta Italia diventano grappa grazie all’impegno meticoloso del maestro distillatore Priscilla Occhipinti. La felice intuizione di Gioacchino Nannoni diede origine alla “grappa di fattoria”, ovvero a un nuovo rapporto fra la Distilleria e i vignaioli: a ogni azienda agricola veniva riconsegnata la grappa ottenuta esclusivamente dalle proprie vinacce fresche, immediatamente distillate. Tale importante innovazione, unita alla crescente soddisfazione dei clienti, ha continuato a invogliare i vitivinicoltori a curare e selezionare le partite di vinaccia, premiandoli con distillati unici e perpetuando così oltre al successo di mercato dei loro prodotti la fama nel mondo della Nannoni Grappe srl.



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32 S I G A R I E D I S TILLATI

Il restyling

di Rum Zacapa Rum Zacapa, il marchio di rum ultra-premium leader a livello mondiale, ha effettuato un restyling di tutti i prodotti della sua gamma. I nuovi design si richiamano alla filosofia di Zacapa che dedica tutto il tempo necessario alla creazione di una "alchimia da assaporare" capace di regalare esperienze gradevoli e significative, e allo stesso tempo si fanno riflesso della qualità del prodotto che racchiudono all'interno.

Tutti i distillati della gamma vantano una nuova veste fatta di linee audaci ed eleganti, rese omogenee da tratti stilistici creati per evocare la magnificenza e l'artigianalità di Zacapa e affermare l'identità visiva del marchio agli occhi dei consumatori. Restyling ‘pilota’ della gamma è Zacapa 23, invecchiamento nato per il bere miscelato, che nella nuova versione presenta linee affusolate e stondate impreziosite da una piccola orchidea, fiore nazionale del Guatemala, impressa sul vetro insieme all’immancabile petate, la fascia intrecciata di foglie di palma essiccate simbolo dell’unione tra cielo e terra e di tutto ciò che essi contengono. l



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34 O N D E

c'è chi passa la vita ad inseguire i numeri. pessima abitudine. non si possono misurare le emozioni, le possiamo gustare nei piccoli dettagli come nei grandi progetti. che sia una crociera a bordo di un 40 metri o un'intima uscita con pochi amici su un 16 metri poco importa, ciò che conta è la destinazione: felicità . Di Pierpaolo Magagna


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arcadia yachts SHERPA

Lunghezza 16,8 m Larghezza 5,6 m Motorizzazione Volvo Penta IPS 600 Velocità 25 nodi

La produzione dell'entry-level Sherpa è parte della recente estensione della gamma vetroresina GRP di Arcadia Yachts. Si tratta di uno yacht dal design rivolto al futuro, da 16,80mt con una larghezza estremamente rilevante di 5,60mt. Una dimensione compatta in grado di confermare tutti i fattori chiave degli yacht di dimensioni superiori presenti nella gamma Arcadia (spazi esterni/interni e delle superfici, carena efficiente e ad alte prestazioni, interni minimalisti e puliti). Nella progettazione uno degli obiettivi principali è stato il raggiungimento della massima flessibilità. Il cantiere propone una serie di configurazioni a seconda dell'utilizzo, quali day cruiser, shadow boat, support vessel per ville sul mare o mega-yachts, mini yacht, day boat, fisherman, etc. Offre due diverse opzioni di sovrastrutture: Open deck e Salon deck, con molte opzioni di layout, sono infatti disponibili versioni da una, due e tre cabine. Sherpa presenta un nuovo concetto di sport flying-bridge "Easy to close" trasformabile in una piattaforma chiusa, completamente protetta dalle finestre laterali che possono essere sollevate fino ad incontrare l'hardtop. Esattamente come accade per le auto, l'upper deck di Sherpa diventa “convertibile”. L'intera area ponte superiore, essendo dotata di aria condizionata, risulta molto più flessibile e utilizzabile con qualsiasi condizione atmosferica, in climi molto caldi o in caso di maltempo - oppure lasciata aperta -come per qualsiasi tradizionale flying-bridge.



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38 O N D E

Sea Ray ha presentato al Cannes Yachting Festival 2016 (dal 6 all' 11 settembre) l'ultimo modello della sua popolare linea L-Class, la squisita L590, segnando il debutto di questa imbarcazione sul mercato Europeo. Parliamo di una barca di quasi 18 m di lunghezza, con una larghezza massima relativamente generosa di ben 4,87 m. Esteticamente la linea è molto equilibrata e questo è dovuto anche alla scelta di aver mantenuto l’altezza della sovrastruttura a quote contenute, dunque, niente fly ma un tettuccio scorrevole che permette di adattare gli interni del ponte principale a diverse condizioni d’impiego della barca.

sea ray L590

Il salone interno è diviso in due aree, una poppiera con grande divano e tavolino sulla dritta, una centrale con dinette/zona pranzo con divano a L e tavolo sulla dritta e cucina sulla sinistra. A prua troviamo la plancia di comando con seduta per pilota e copilota mentre al centro la discesa al ponte inferiore. Le cabine sono tre servite da due bagni, tra le quali la matrimoniale a centro barca e sviluppata sull’intera larghezza dello scafo, una doppia con letti in piano a pruavia e la VIP a prua. La VIP e la doppia per gli ospiti condividono un bagno con doccia separata mentre l’armatore dispone di un locale wc ampio per la categoria e privato. Una barca interessante non solo per l'abitabilità ma anche per la scelta del cantiere di affidare la propulsione alla combinazione di tre motori Cummins QSC 8.3 da 600 HP l’uno con i pod Zeus. Si tratta di un sistema propulsivo che oltre a offrire un’elevata efficienza garantisce ottime doti di manovrabilità a tutte le andature, grazie alla gestione elettronica indipendente dei pod mediante un joystick.

Lunghezza 17,93 m Larghezza 4,87 m Motorizzazione 3 Cummins QSC 8.3 600 HP


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40 O N D E

Columbus YaChts

40M Sport Hybrid M/Y DIVINE Allineato all’approccio eco-sostenibile nella costruzione di yacht introdotto dalla Columbus Yacht, brand di Palumbo Group S.p.A., l’innovativo M/Y Divine è stato esposto al Monaco Yacht Show 2016 (dal 28 Settembre al 1 Ottobre) lungo il Quai des Etats-Unis. “Sport” indica le elevate prestazioni di questo superyacht dotato di due motori diesel che permettono di raggiungere una velocità massima di 22 nodi, con facilità di crociera e con un consumo estremamente ridotto a 16 nodi. “Hybrid” per le sue qualifiche “green”. In alluminio e dotato di tre ponti, accoglie dieci ospiti in cinque cabine, una suite armatore con studio sul ponte principale e può alloggiare 8 membri d’equipaggio. Gli spazi interni sono stati studiati in modo tale da privilegiare la suite armatoriale, grande quanto quelle degli yacht

dalle dimensioni maggiori. Le linee esterne sono aggressive e contemporanee. Nascondono elegantemente i grandi volumi interni e allo stesso tempo assicurano generosi spazi sui ponti che possono essere facilmente personalizzati. Grazie alle ampie vetrate e a un’altezza di 2,3 m – eccezionale per uno yacht di 40 m – il salone principale e la suite armatoriale a tutta larghezza sono inondate dalla luce naturale. Anche nei ponti inferiori l’uso delle finestre singole, al posto dei classici oblò, offre luce e atmosfera. Marmi come il Breccia Sarda e l’Adria

Lunghezza 39,83 m Larghezza 8,2 m Motorizzazione 2xMTU 12V2000M94 Velocità 22 nodi

Venato sono abbinati a legni di eucalipto e noce americano. Un tocco di calore e lusso è conferito da pellami dai colori vivaci e dettagli metallici in acciaio lucido. Morbidi tappeti in lana e tessuti preziosi completano la semplice ma elegante atmosfera interna. Nell’area lounge il divano, il tavolino da caffè e i pouf sono collocati di fronte un grande schermo TV fissato su un elegante pannello integrato al soffitto. L’area è incorniciata da due grandi vetrate che offrono viste mozzafiato e illuminano il salone di luce naturale. In tutto lo yacht sono utilizzate tonalità tenui per accompagnare la luce naturale e i colori del mare. Sul ponte superiore l’atmosfera rilassante è rafforzata da due grandi divani e un tavolino da caffè. l


Ph © Alberto Cocchi

Vincitore del World Superyacht aWardS 2016 – categoria Semi-diSplacement & three deck motor yacht 30m / 40.9m il modello Sport hybrid ha attualmente riceVuto 5 premi tra ShoWboatS deSign e World Superyacht aWardS


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42 A R T E E C ON TROPARTE

Ludovico Einaudi, Polo Nord


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ARTE E CONTROPART E 43

A tuttA MusicA! Di Annalisa Fortin


Ezio Bosso

Accompagna molti momenti della nostra giornata, scandisce i periodi della nostra esistenza, la sua importanza nella nostra vita è insindacabile, spesso infatti arriva ad essere salvifica: la Musica, splendida invenzione dell'uomo, che probabilmente l'uomo stesso ha carpito dalla natura, magari ascoltando il canto di un usignolo oppure il soffiare del vento. Ciò che è certo è che la musica è un linguaggio universale, meglio ancora è nutrimento fondamentale per la nostra componente intimista, sia quando siamo semplici uditori e ancor più per chi ne è esecutore.

Ludovico Einaudi



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46 A R T E E C ON TROPARTE

Nei mesi scorsi molti sono stati gli eventi dedicati a quest'arte e di svariati generi. Per citarne qualcuno il meraviglioso concerto di Elton John, un artista che ha fatto della sua musica pura storia, o quello spumeggiante di Lionel Richie e degli intramontabili Earth Wind and Fire. Non c'è generazione che li scopra e non ne rimanga affascinata e strepitoso è stato il connubio di due nomi così grandi sul palco del festival Postepay Sound a Piazzola sul Brenta. Già nel film "Quasi amici" i loro ritmi energici venivano contrapposti, da uno dei protagonisti, alla musica classica. In questa simpatica sfida non c'erano né vincitori né vinti, perché la buona musica, di qualsiasi genere essa sia, ha sempre una ragione di esistere. Possono infatti coesistere stili diversi nella sfera della nostra percezione e del nostro piacere. Lo insegna un genio della coreografia, Maurice Bejart, che della musica ha fatto l'inchiostro con cui dipingere le creazioni della sua fantasia: da Ravel, ai Queen alle musiche greche di Mikis Theodorakis, da ciascuna ha saputo estrarne la poesia mettendone in luce le caratteristiche più belle. Da questa possibile poliedricità, purché vi sia la costante comune della qualità, dovrebbe partire un dialogo generazionale, uno scambio reciproco di conoscenze che, fortunatamente, non saranno mai colmate.

Così ai bellissimi concerti di Ezio Bosso e di Ludovico Einaudi, tenuti in luglio nello scenario suggestivo di Villa Pisani a Strà, il pubblico era composto sia da giovanissimi, attratti da nuove sonorità ma che non rinnegano la solennità della musica classica, sia da uditori più ancorati alle tradizioni di un pianoforte, ben accostato però a delle musicalità digitali. La musica non ha confini oltre che un immenso potere e Einaudi lo ha dimostrato suonando addirittura nell'immensa distesa del Polo Nord per sostenere la causa di Greenpeace.

Elton John Norah Jones

Explosions in the Sky Lionel Richie

Martin Kerschbaum


Temerari sono stati anche i musicisti della rassegna i Suoni delle Dolomiti: Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Cristina Donà, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, sono alcuni dei grandi artisti che si sono alternati in concerti ad alta quota ma soprattutto di alto livello. L'estate padovana si è dipinta di melodie cariche di energia con i bellissimi concerti del già citato festival Postepay Sound a Piazzola sul Brenta, grazie a nomi internazionali della musica pop (Simply Red e Skin per citarne alcuni) ma anche con miti del blues (Joe Bonamassa) e del jazz (Paolo Conte). Ovviamente continueranno anche per tutta la prossima stagione le occasioni per concedersi grandi momenti musicali: da non perdere il concerto degli Explosions in the Sky, il 23 ottobre a Padova e la voce elegantissima di Norah Jones, grande artista del soul d'oltreoceano, sempre a Padova il 9 Novembre. Da non lasciarsi sfuggire anche i concerti di Elisa, Raphael Gualazzi e Fiorella Mannoia. Per gli amanti della musica classica sottolineamo la serata del 22 ottobre, dedicata a Brahms, della rassegna "sei musicisti in cerca di un piano" presso la bellissima Villa Emo e "i venerdì musicali", dedicati alla musica da camera, nelle date 14, 21 e 28 ottobre, presso la splendida sala musicale di Villa Da Ponte. 

Annalisa Fortin, insegnante di danza e coreografa, ogni mese vi aiuta a capire a quali spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.

Joe Bonamassa

Simply Red

Paolo Conte

Skunk Anansie

Elisa

ph© Alessandro Menegatti


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benegaS “Ogni vOlta che guardiamO la natura, se tutti sapessimO ammirarne davverO la bellezza, nOn saremmO capaci di distruggerla. credO che bellezza sia sinOnimO di amOre”. Queste le parOle di paOla benegas, eX mOdella che ha fOndatO a milanO la Benegas ManageMent, un’agenzia che scOpre talenti e cOnduce al successO artisti e shOw girl di fama internaziOnale. chi più di lei Quindi può dettare legge in QuestO ambitO? Intervista di Annalisa Fortin Ph© Tommy Napolitano


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COPERTIN A 49


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50 C O P E R T IN A

La prima domanda sorge quasi spontanea, visto il ruolo della tua agenzia, ed è se sei tra le persone che pensano che la bellezza salverà il mondo? Certo, ne sono assolutamente convinta. Se in ogni persona, anche quelle dall'aspetto sgradevole, noi vedessimo cosa ha di bello, compresa la sua anima, allora lo spirito di fratellanza prevarrebbe sul male. Se riuscissimo ad ammirare la bellezza negli occhi di un bambino, della sua anima pura, innocente e limpida, di un essere così indifeso, a tutti verrebbe l’istinto di proteggerlo e nessuno mai gli farebbe del male. Se riuscissimo a scorgere la bellezza nello sguardo di un anziano, nessuno mai lo abbandonerebbe e ci si prenderebbe cura di lui. Soprattutto nel mio ambiente c’è un concetto distorto di bellezza: persone magrissime, tristi, spente, che non irradiano luce, per non parlare delle numerose creature rovinate dalla chirurgia estetica: troppi perseguono solo la bellezza esteriore, andando alla ricerca di una perfezione che non raggiungeranno mai. Questa è un’esagerazione deprecabile del concetto di bellezza, che secondo me è fatta invece di luce propria, di cura della mente oltre che del proprio corpo, di salute, di alimentazione sana e soprattutto di nutrimento della propria anima. Sono convinta che se la bellezza arrivasse nel cuore di ognuno di noi, nessuno farebbe male all’altro, perché non si vorrebbe distruggerla e si vedrebbe in ogni cosa bella soprattutto l’amore che contiene.



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52 C O P E R T IN A

La tua esperienza in passato come modella ti ha aiutato ora che sei manager di altre donne stupende, è questo il segno più evidente del tuo successo? Il tratto distintivo del mio successo è la "solidarietà": in passato sono stata una modella ed ho conosciuto il mondo dello show business dall'interno. Ho vissuto splendide esperienze e conosciuto ottimi professionisti, ma ho dovuto affrontare anche i lati oscuri di questo mondo. Il mio bagaglio professionale pertanto è molto ricco e quello che io oggi offro ad una artista è prima di tutto uno sguardo amico, un abbraccio solidale, per fargli capire che non è sola nell’affrontare il difficile mondo dello spettacolo. Ci sono passata, perciò so perfettamente come cercare di aiutare e sostenere. In me trovano sempre una parola di conforto e uno sguardo materno, tant’è che a volte è come se fossi quasi una mamma per alcune delle ragazze che seguo.


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54 C O P E R T IN A

Cosa senti di aver messo di te nell'immagine delle donne che hai selezionato e preparato? In ognuna di loro rivedo molti aspetti di me quando ero giovane: la voglia di emanciparsi, il desiderio di diventare famosa, la determinazione nel perseguire gli obiettivi attraverso l'impegno vero e costante, senza scorciatoie e senza mai scendere a compromessi. Oggi però alle artiste con cui collaboro cerco di trasmettere anche i miei valori di donna matura. Cerco di far capire loro che prima di tutto c'è la salute e la vita sana, la famiglia ed il tempo per i propri desideri. Infondo, quando siamo soddisfatti di noi stessi e della nostra vita, offriamo il meglio anche nel lavoro. La caratteristica più piacevole e quella più difficile del tuo lavoro. La cosa che amo di più del mio lavoro, che faccio da ben 15 anni, è quella di scoprire nuovi talenti, partendo da ragazze normali, che fanno un lavoro semplice o arrivano da un paese straniero e vogliono lavorare nel mondo della televisione, perché magari hanno bisogno di aiutare economicamente la famiglia, nel loro paese d’origine. Per me è meraviglioso poterle aiutare e far diventare il loro sogno realtà. Gli aspetti più seri ed impegnativi invece sono l'attenzione e la scrupolosità con cui leggo ogni contratto, le trattative che conduco per i miei assistiti, cercando di assicurare il meglio, l'organizzazione della loro agenda e la cura della loro immagine.



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Come scegli le persone da portare alla ribalta? Non esiste una regola. Semplicemente quando intravedo in una persona quel qualcosa in più, quell’energia, mi butto! Dedico molta attenzione a questa persona, la ascolto e cerco di motivarla e "istruirla". Quando dall'altra parte c’è impegno e dedizione, allora il gioco è fatto: nasce una stella. Sai come nominano la mia agenzia? “LA FABBRICA DELLA BELLEZZA”. C'è un personaggio per il quale hai lavorato che ricordi in modo particolare? La show girl Belén Rodríguez, argentina come me, con cui ho condiviso una parte importante della mia vita, del mio lavoro e della sua carriera. Quando l'ho incontrata per la prima volta ho riconosciuto in lei quel qualcosa in più. Non mi sono sbagliata e oggi lei continua a brillare e sono felice per lei. Chi è stato il tuo mentore o il tuo maestro, se c'è stato, oppure un personaggio a cui ti ispiri? Sinceramente nessuno. Quando sono arrivata in Italia, tantissimi anni fa, con pochi soldi in tasca e tanti sogni, il mio obiettivo era quello di aprire un’agenzia tutta mia e così ho fatto. Non c’è nessun mentore o maestro, è la vita che ti insegna e non c’è cosa più bella di quando costruisci quello che hai da sola, senza chiedere aiuto a nessuno. Immagino che il tuo lavoro ti porti spesso a viaggiare. Qual è la cosa più importante che porti con te quando viaggi? E di cosa non puoi fare a meno? Non potrei fare a meno di viaggiare insieme a mio marito. Fino adesso solo due volte non ha potuto seguirmi; anche lui è molto impegnato, ma da quando ci siamo sposati ci siamo fatti una promessa: tornare il più possibile a casa o per lo meno stare il più possibile insieme. Alcune volte, infatti, lui torna per poi ripartire il giorno dopo pur di dormire con me. Non sono una persona legata alle cose materiali, mentre i miei affetti li custodisco gelosamente. Il tuo proverbio preferito? Le cose importanti nella vita non sono cose. Progetti futuri (se puoi svelarli)? Nel lavoro ne ho tantissimi, mi hanno offerto di aprire altre sedi della mia agenzia all’estero e a Roma. Ci penserò. In questo momento mi godo la vita più che mai con la mia famiglia e do priorità a loro e all’arrivo del mio piccolo che è la cosa più bella che mi potesse capitare. Vedo lui nel mio futuro. l

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58 M O N D O

L'anima del

vetro soffiato Ph© Alberto Bacchin

Di Annalisa Fortin

Dottor No: Stavate ammirando il mio acquario. James Bond: Sì, è imponente. Dottor No: Una rara opera di ingegneria, se posso dirlo. L'ho progettato io stesso. Il vetro è convesso, spesso 30 cm, il che spiega l'effetto d'ingrandimento. James Bond: Sardine che si atteggiano a balene, come lei in quest'isola, dottor No. Dottor No: Dipende, signor Bond, da quale parte del vetro lei si trovi.


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MOND O 59

Il vetro è una finestra puntata sul mondo, da cui entra la luce, attraverso cui si può lasciar cadere il proprio sguardo all’esterno, oppure tramite il quale si può concedere che qualcuno possa spiare curioso. Per la sua robustezza, la trasparenza e tutte le sue straordinarie caratteristiche, il vetro è probabilmente uno dei più semplici ma apprezzati materiali esistenti sulla terra. Le forme che può assumere sono innumerevoli, così come le funzioni cui può assolvere, siano esse pratiche o semplicemente decorative. Bicchieri, finestre, specchi, centrotavola, lampadari, vasi sono solo alcuni esempi di presenza del vetro nelle nostre case. Gli oggetti di vetro si possono trasformare nella più straordinaria occasione per personalizzare un'abitazione con qualcosa solo apparentemente fermo. Un manufatto di vetro, infatti, può assecondare il nostro desiderio di cambiamento semplicemente spostandolo, dando così un nuovo aspetto ad una stanza, mettendone in luce un angolo prima sottovalutato; la staticità apparente di un vaso non sta però solo nella sua facilità di spostamento ma anche nel materiale di cui è costituito, il quale cela un processo di trasformazione che non termina mai e che da sempre affascina l'uomo. Costituito principalmente di sabbia silicea (il vetrificante), il vetro contiene anche soda (il fondente, che ne consente la lavorazione nei forni abbassando la temperatura di fusione dai 1700° ai 1500°), calce (lo stabilizzante, che lo rende più resistente agli agenti atmosferici e chimici), gli affinanti che ne consentono la lavorazione e piccole porzioni di minerali per la colorazione.


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60 M O N D O

La meccanizzazione dei processi di lavorazione del vetro ha fatto sì che questo materiale sia diffuso in tutto il mondo e ha concesso a chiunque di poterne disporre. Le tecniche utilizzate industrialmente sono svariate a seconda dello scopo di produzione, ma ciò che è in grado di rendere il vetro ancora più prezioso è la sua lavorazione artigianale, un valore aggiunto che fa di un semplice oggetto una vera opera d'arte. La più importante tecnica in quest’ambito è quella della “soffiatura”: gli artigiani modellano questo materiale, delicato e resistente al tempo stesso, soffiando all'interno di una lunga canna, proprio come vuole la tradizione che, millenni addietro, vide l'uomo conoscere e prendere dimestichezza con il vetro e con le sue incredibili forme. In realtà esso veniva lavorato già nel III millennio a.C. in Egitto per creare stoviglie, utensili e piccoli gioielli. Col passare del tempo lo stesso utilizzo si è diffuso anche in Cina e in India, dove di recente sono stati ritrovati dei vasi risalenti al I millennio a.C. La soffiatura del vetro è tuttavia una tecnica più recente, che risale al I secolo a.C. quando nell’Impero Romano venivano plasmate principalmente bottiglie e vasi. Questi oggetti erano soprattutto di colore verde a causa delle componenti ferrose presenti nella sabbia che veniva utilizzata. Nei secoli successivi il vetro fu utilizzato nei mosaici bizantini e se ne diffuse l’utilizzo in tutta Europa, tanto che nell’XI secolo in Germania si cominciarono a lavorare le sfere di vetro ancora calde, per creare delle lastre piuttosto sottili che potevano poi essere modellate in un secondo momento scaldandole di nuovo per dare loro la forma desiderata. Questa tecnica fu sviluppata a Venezia e poi in particolare a Murano, dove era stata spostata la produzione per confinare su un’isola la manifattura e il relativo rischio di incendi. Proprio qui si cominciò a sommare alla sabbia utilizzata come materia prima delle impurità metalliche di diverso genere per ottenere svariate colorazioni.



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La lavorazione del vetro è stata affinata nel corso degli anni soprattutto per quanto riguarda le miscele utilizzate atte ad ottenere diverse caratteristiche, come colorazione, trasparenza e luminosità. La lavorazione però è rimasta in realtà molto simile alla lavorazione che se ne faceva un tempo. Tutto il mondo poi ha imparato tale tecnica e se Murano è rimasta una piccola sede per la produzione del vetro artistico, solo un paio di aziende in Italia possono ancora fronteggiare la concorrenza nella produzione di oggetti sofisticati e voluminosi. La redazione di V pocket ha visitato una di queste vetrerie attiva e capace di imporsi sul mercato come una delle prescelte dalle più prestigiose firme del settore: la Vetreria New Group Glass, di Francesco Pellizzon e Ivo Gallo, a Piombino Dese (Padova). Come spiega Francesco (detto Frankino), conducendoci all’interno del processo produttivo, oggi la canna da soffio viene ancora utilizzata e la bellezza dell’oggetto finito dipende principalmente dalla bravura e dalla capacità del vetraio. Ci troviamo difatti di fronte a dei veri e propri artisti e ogni oggetto prodotto è unico: per quanto dei vasi siano uguali non saranno però mai identici. Nella fornace è posto il crogiolo che contiene la pasta vitrea, da cui il vetraio tramite la canna da soffio preleva la quantità di vetro incandescente che gli serve; questo materiale ha la forma di una goccia e viene chiamata bolo. A questo punto un altro vetraio muove velocemente la canna mentre soffia all’interno. Il soffio deve essere continuo e sta alla maestria e

all’esperienza dell’artigiano sentire con le labbra quando interromperlo affinché non si verifichino altrimenti striature sul prodotto. è un procedimento affascinante che merita di essere ammirato almeno una volta nella vita. Il sapore della tradizione ed il fascino innegabile di un oggetto creato artigianalmente, si uniscono alla meraviglia di chi ha la fortuna di osservare l'intero processo di lavorazione eseguito da un maestro vetraio, il quale, come secoli e secoli addietro, darà vita ad oggetti straordinari servendosi del proprio magico soffio. Osservare il formarsi di un'opera d'arte da una semplice bolla incandescente è certamente emozionante, ma ancora più incredibile è rendersi conto di tutta la storia e di tutta la passione e la fatica che quel meraviglioso 'vetro soffiato' contiene. Si tratta di un lavoro che si basa sull’esperienza, perché anche i colori si scoprono tramite accurati esperimenti con l’aggiunta di un minerale piuttosto di un altro; un lavoro in cui ci sono moltissimi fattori che intervengono per determinare come sarà un oggetto finito, perché il vetro oltre ad essere un materiale in continua lenta trasformazione, deriva anche da un processo di lavorazione mai predefinito completamente, visti i molteplici fattori che lo influenzano. Questa indeterminazione caratterizza anche le materie prime da cui deriva. Un contenitore riempito con un quintale di sabbia può il giorno dopo pesare qualche chilo in meno o in più in base all’umidità per esempio, oppure l’aggiunta del selenio, prima dei 1300 gradi dà il colore rosso, dopo i 1350 produce il marrone.


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L'anima del

vetro soffiato

Il processo di lavorazione si esplica quindi in una vera e propria piccola catena di montaggio artistica, in cui ogni persona ha il suo specifico compito: c’è chi si occupa delle miscele di minerali, specializzato in composizioni chimiche, chi effettua la carica del forno, che conosce le temperature in base al colore voluto e al minerale interessato, chi estrae il bolo, chi lo soffia, chi lo raffredda con un getto d’acqua per lo stacco (senza far rompere l’oggetto creato), chi taglia con il diamante e chi si occupa della fase di rifinitura. Si tratta di persone colme di esperienza, raccolta con grande fatica, tramandata ormai a pochi rimasti che lavorano ancora con passione e tantissimo sforzo (davanti ad un forno da vetro si lavora a 80°). Questo sacrificio è il loro grande maestro e con il soffio trasferiscono la loro anima negli oggetti che producono. Purtroppo il futuro non è roseo per questo settore ma, come diceva un grande dell’architettura quale era Giò Ponti, non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio e non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente dell’edilizia è l’arte. l

La redazione di V pocket ha Visitato una deLLe poche Vetrerie attiVe, capace di imporsi suL mercato come una deLLe presceLte daLLe più prestigiose firme deL settore: la Vetreria New Group Glass, di francesco peLLizzon e iVo gaLLo, a piombino dese (padoVa).


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segni visivi disposti in modo da formare un equilibrio nell'alternanza di pieni e vuoti, chiari e scuri, disegni e fondo. le texture ci attraggono o ci respingono, senza mezze misure, suscitano sensazioni, creano profonditĂ e arricchiscono di originalitĂ il nostro tempo. Di Pierpaolo Magagna


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tOURBILLON WItH GOLd BRIdGe Un eccezionale esemplare femminile che unisce eleganza e perizia orologiera. Una forma iconica per la cassa ovale in oro rosa con 50 diamanti taglio brillante, con una texture floreale meravigliosa realizzata con incisioni a mano su madreperla. Quadrante dalle linee morbide, scolpito a mano che permette una visuale perfetta del Tourbillon con ponte in oro rosa. Cinturino in alligatore blu con fibbia pieghevole in oro rosa. Prezzo su richiesta

JAeGer le CoUlTre

MaSteR GRaNde tRadItION tOURBILLON CÉLeSte

In questo gioiello in oro bianco è racchiusa tutta l'esperienza di Jaeger Le Coultre e la grande maestria artigianale. Il Tourbillon orbitale, che garantisce l'affidabilità del movimento, è sorprendente e sembra quasi sospeso, galleggiante senza peso. Come una scultura, il quadrante è costituito da una texture geometrica in madreperla e avventurina, un mosaico artistico fatto di contrasti tra toni chiari e scuri, che conferisce all'orologio un carattere unico. A completare l'elegante decorazione e i giochi di luce troviamo diamanti taglio baguette nel perimetro, nella lunetta, nella corona e nelle alette. Il cinturino in pelle blu con doppia fibbia pieghevole completa l'opera d'arte. Prezzo su richiesta

Nel 1956 nasce l’Oyster Perpetual Day-Date, era il primo orologio da polso a indicare la data e il giorno della settimana per esteso all’interno di una finestrella sul quadrante. Questo gioiello si presenta nella sua veste in platino, raro e prezioso, che si distingue per il suo candore argenteo e per la sua vibrante luminosità, il più nobile dei metalli per i segnatempo più raffinati. Il quadrante è decorato da una texture regolare di tonalità azzurrata e da indici in oro 18 ct. per prevenire l'annerimento. Dotato di bracciale President a tre maglie arrotondate, capolavoro di eleganza e comfort. Prezzo su richiesta

rolex day-date 40



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70 L A N C ET T E

breguet La MusicaLe 7800 Orologio Classique in oro 18 carati con suoneria che esegue "La gazza ladra" di Rossini. Movimento automatico. Spirale, àncora e ruota di scappamento in silicio. Quadrante rotativo inciso a mano con stupendo effetto texture platinato. Giro delle ore in oro argentato. Indicatore dell’autonomia e dell’innesto della sveglia. Impermeabile fino a 30 metri. Prezzo su richiesta

vacheron constantin MÉTieRs D'aRT

Eleganza sartoriale per questo segnatempo in oro rosa 18 carati. Raffinatezza assoluta data dalla texture con motivo a spina di pesce e quadro decentrato decorato con indicatori in numero romano a contrasto. Cinturino in alligatore Mississippiensis marrone scuro con fibbia ad ardiglione in oro rosa. Standard di eccellenza certificato dal "Punzone di Ginevra", riconoscimento conferito ai marchi orologieri più prestigiosi di Ginevra, garanzia di origine (movimento meccanico assemblato e regolato nel Cantone di Ginevra), di qualità, di precisione, di durata e di savoirfaire d'eccezione. Impermeabilità 30 metri. Prezzo su richiesta

patek philippe aQuaNauT Segnatempo dallo stile geometrico con quadrante a texture in rilievo con cifre in oro e cinturino "Tropical" gommato perfettamente coordinato con fermaglio Aquanaut "déployante". Cassa incastonata con 46 diamanti, data a finestrella ad ore 3, corona a vite, impermeabile fino a 120 metri. Prezzo su richiesta

e


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LANCET T E 71

iwc INGENIEUR AUTOMATIC CARBON PERFORMANCE CERAMICA A suggello della cooperazione con il MERCEDES AMG PETRONAS Formula One™ Team, IWC ha presentato un modello con cassa in carbonio e lunetta in ceramica ultralucida. La parte centrale della cassa fissata con cinque viti viene prodotta seguendo lo stesso principio usato per la monoscocca di una monoposto. Il quadrante in fibra di carbonio con una texture geometrica è in sintonia con il look FORMULA 1 e conferisce all’orologio un effetto ottico di profondità. Il carbonio è cinque volte più leggero dell’acciaio, ma non altrettanto resistente agli urti e graffi. I progettisti di IWC hanno, quindi, preso spunto da altri materiali in uso nella categoria regina degli sport automobilistici per gli elementi più esposti della cassa: la ceramica per la lunetta, le teste delle viti, la corona e la protezione della corona; il titanio per le viti e l’anello del fondello; il caucciù per il cinturino con inserto tessuto. Quest’ultimo è cucito con un filo di nylon verde, colore che ricorda le righe laterali dei pneumatici per fondi bagnati. Grazie al suo dispositivo antiurto integrato, resiste alle accelerazioni estreme, alle frenate più brusche e alle forti vibrazioni. Tutte qualità che lo rendono perfettamente idoneo per i circuiti di gara. Con la sua forma a pistone, anche il rotore rivela la sua affinità con il mondo dei motori. Prezzo su richiesta

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ALTIPLANO DOUBLE JEU LIMELIGHT PARADISE WATCH

Tuffiamoci in un meraviglioso mondo acquatico, dove le ore scivolano in segreto dietro una barriera corallina... ecco l'ispirazione di questo prezioso segnatempo in oro bianco con cassa superiore decorata con elementi che richiamano il corallo, sviluppata su due livelli con ben 616 diamanti taglio brillante e cassa posteriore estremamente essenziale. Lunetta superiore incastonata con 60 diamanti taglio baguette. Corona con diamante e fibbia con 26 dimanti taglio brillante. Movimento meccanico a carica manuale. Serie in edizione limitata di dieci orologi numerati singolarmente. Prezzo su richiesta

louis vuitton TAMBOUR DAMIER GRAPHITE Omaggio all'iconica tela della Maison, il motivo Damier Graphite denota un orologio prettamente maschile. Il raffinato quadrante impreziosito dalla texture con motivo Damier impresso e stampato e l'ultrasottile cassa Tambour completano con stile l'elegante look urbano. Cassa in acciaio inossidabile lucido con lunetta satinata, indici delle ore con losine e chiodi con finitura lucida, cinturino in tela Damier Graphite con fibbia ad ardiglione in acciaio inossidabile. Impermeabile fino a 50 metri. € 2.300


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72 I N A R T E ME D IOLANUM


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IN ARTE MEDIOLANU M 73

gli innovativi progetti culturali di banca MediolanuM a padova

uno spazio dove si incontrano arte, cultura, fascino. uno spazio che ogni mese saprĂ trasmetterci nuove emozioni. una galleria d'arte? no, una banca... in arte "mediolanum".


Un nuovo evento lo scorso 9 settembre ha animato l’ormai nota Piazzetta Bussolin a Padova, dove si affaccia la prestigiosa sede di Banca Mediolanum. è stata infatti inaugurata la piazza dopo il progetto di riqualificazione che è quasi giunto al termine alla presenza del Presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris e del vice sindaco di Padova Eleonora Mosco. La “casa della luce” con i lavori dell’artista Marco Nereo Rotelli incolla il pubblico con il naso all’insù per lo straordinario valore delle opere che fanno capolino dalla vetrate, in piazzetta troneggiano le lucenti sculture di Helidon Xhixha su cui si riflette il coloratissimo murales (il più grande della città) dello street artist Tony Gallo, a campeggiare in contrappunto con la sede luminosa e trasparente di Banca Mediolanum. è stata inoltre donata per l’occasione l’opera monumentale in corten dell’artista Alberto Biasi, posizionata in un’area della città destinata a diventare il punto chiave dell’arte contemporanea. L’iniziativa si chiama Padova Urban Gallery, un progetto di cultura nato dalla visione di Stefano Pirrone, private manager per l’Italia di Banca Mediolanum e del Presidente Ennio Doris in sinergia con l’architetto Dante Benini, Gianfranco Martinoni e Gianni Potti. L’obbiettivo di PUG (con il logo firmato dal grande Massimo Vignelli) è rendere accessibili a tutti l’arte e la cultura tramite un percorso artistico open air che porterà da Piazzetta Bussolin fino alla chiesetta di sant’Agnese di via Dante recentemente acquistata da Peruzzo Editore e adibita anch’essa alle esposizioni. Il progetto prevede inoltre un bistrot dell’arte, una libreria e una sala lettura, una foresteria che diventerà anche residenza per gli artisti, una sala polivalente dedicata alle esposizioni che si è pensata coadiuvata dalla più innovativa tecnologia.

gli innovativi progetti culturali di banca MediolanuM a padova

Landor Associates Via Tortona 37 Milan I-20144 Italy

Mediolanum Mediolanum Private Banking


Si tengono periodicamente convegni gratuiti di educazione finanziaria. per partecipare Scrivere alla mail mediolanum.padova3@gmail.com

L’evento si è spostato in Piazzetta Sartori dove Banca Mediolanum, per l’occasione, ha allestito una tendostruttura che ha ospitato 400 ospiti i quali hanno potuto partecipare ed assistere al talk tra il Presidente Ennio Doris, l’architetto Dante Oscar Benini e l’avvocato Paolo Sciumè moderati dal Direttore di Class CNBC dott. Andrea Cabrini. Gli ospiti sono stati accolti e intrattenuti durante l’aperitivo dal quintetto Big Blue coordinati dal M° Filippo Pastore e dal M° Giovanni Perin. La serata si è conclusa con una cena nella prestigiosa sala eventi della sede Padovana di Banca Mediolanum. Restiamo in attesa del prossimo evento… l


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76 G O U R M E T


questione di...

GUSTI! u bmirltillo

ela e i svinat te v se ff na me e ra pag ti ni og toseccomssan egna s a s gu tte terell'in o. e n à a cib i c i a r d sit on rio bu cu del

Paese che vai, gusti che trovi. variano nel temPo e nello sPazio, sono condizionati dalle mode, dalle circostanze, dalla cultura emergente. soPrattutto sono diversi da Persona a Persona. nessun dubbio, cari lettori: non è buono ciò che è buono ma è buono ciò che Piace! Di Giusy Locati


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78 G O U R M E T

“Deve ancor nascere quel cuoco che possa contentare tutti i gusti”. L’arte culinaria non è mai stata alla ricerca di un centro di gravità permanente. Non potrebbe e forse neanche lo vuole: perché preoccuparsi di tutti i gusti? Siamo partiti dalle bacche e dalla selvaggina del Mesolitico agli insetti che pare diventeranno la nuova tendenza e necessità del futuro (ricchi di proteine, persino gustosi). Ogni epoca si è guardata intorno e ha fatto di necessità virtù. E chissà che cosa ci aspetta nei prossimi anni. Catalogare il gusto forse non ha senso... troppe variabili in gioco. Un esempio per tutti? Si narra che gli storioni selvaggi delle Gironda nel XIX secolo fossero considerati pesce non nobile e le uova venissero date in pasto ai maiali. Queste uova, oggi, si chiamano Caviale di Aquitania e... non sono niente male! E pensare che Gordon in Hell’s Kitchen si ostina a urlare in faccia ai concorrenti... "Ma l’hai assaggiato?". Chef Ramsay... i gusti son gusti! Narra Plutarco che Giulio Cesare, per giustificare un piatto di asparagi al burro che proprio non andava giù ai generali Romani, pronunciò la mitica frase “de gustibus non disputandum est”. Una delle frasi ad oggi indubbiamente più utilizzate, non solo in cucina. Navigando in internet, leggendo autorevoli fonti ci rendiamo sempre più conto dell’importanza del gusto. Ben oltre a quanto potessimo aspettarci. Al National Geographic John Mc Quaid, giornalista già vincitore di un premio Pulitzer, ha dichiarato: “noi dobbiamo al gusto la nostra stessa esistenza e la nostra natura di esseri umani; per molti versi, anche il nostro futuro dipende dal gusto”. Una frase sicuramente ambiziosa ma quanto mai vera. Mc Quaid ha esaminato cucine, ristoranti e laboratori di ricerca per raccontare, nel suo ultimo libro Tasty: The Art and Science of What We Eat come il cibo e i suoi sapori siano stati tra i motori dell'evoluzione umana. E non ci sono dubbi: ogni volta che siamo andati alla ricerca di cibo dal gusto migliore abbiamo messo a punto strategie più evolute per procurarcelo e cucinarlo. La cottura, ad esempio, ci ha garantito parecchi punti nella scalata all’evoluzione.

bmirltilulo Aspro e sAlAto per questi tAgliolini Alici e lime (ingredienti per 4 persone) 400 gr di tagliolini, 15 filetti di alici sott'olio, 2 lime, 1 cucchiaino di senape, pepe, olio extravergine di oliva. Grattate la scorza dei due lime quindi spremeteli entrambi. Mettete il succo in una terrina e aggiungete i filetti di alici sott'olio, 50 gr di olio di oliva extravergine, pepe e 1 cucchiaino di senape. Lavorate i filetti di alici schiacciandoli con una forchetta ed amalgamandoli bene con gli altri ingredienti fino ad ottenere una crema morbida. Scolate la pasta mettendo da parte 1 mestolo di acqua di cottura. Saltate in padella i tagliolini aggiungendo le scorze, il condimento e l'acqua di cottura messa da parte.



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questione di...

GUSTI!

Dunque nemmeno il gusto in sé è più un punto di riferimento. Perché cambia, si evolve, matura, regredisce e sparisce o aumenta. Anche di numero. Prima i gusti erano 4: dolce, amaro, salato, aspro. Poi sono diventati 5 con l’aggiunta dell’umami. Ora pare siano 6 perché un gruppo di scienziati australiani (ma alcuni autorevoli fonti dicono che son stati gli americani) ha individuato anche il “fat”, il gusto grasso, stilosamente definito “oleogustus”. Quest’ultimo spiegherebbe perché per molte persone le patatine fritte sono come una droga: hanno il gene CD36 più attivo. Ma mentre l’umami è indiscutibilmente il caratteristico sapore del glutammato, il gusto grasso com’è? Pare che sia pessimo... praticamente un dis-gusto, ma si mescola talmente bene con i sapori che alla fine il risultato è migliorativo.

Aspro, dolce e umAmi per questA tArtAre di sAlmone con spAghettini di zucchine

(ingredienti per 4 persone) 500 gr di salmone affumicato, 2 zucchine, 200 gr di ricotta, 3 cucchiai di checkup, 1 cucchiaino di salsa Worcestershire, 1 limone, aneto qb, sale, pepe, olio extravergine di oliva. Lavate e asciugate bene le zucchine. Tagliatele a fettine sottilissime a formare degli spaghetti. Se avete l'apposito temperino ci metterete davvero pochissimo tempo. Mescolateli, in una terrina, con un filo d'olio di oliva. Potete sceglierne anche uno aromatizzato, al limone, ad esempio, sta benissimo. Aggiustate di sale e pepe. 1 minuto nel mirocoonde a 900w e lasciateli raffreddare oppure saltateli velocemente in padella con un filo d'olio. Tagliate il salmone in piccoli cubetti. Mettetelo in una terrina e aggiungete 1 cucchiaio di olio, aneto nella quantita' desiderata e ½ cucchiaio di limone e mescolate bene. Lavorate la ricotta con la salsa checkup e la salsa Worcestershire e aggiustate di sale. Distribuite ora il contenuto in 4 coppa pasta del diametro di 7 cm e ½. Mettete nel coppa pasta prima uno strato di spaghettini di zucchine. A seguire uno strato di ricotta e per finire il salmone. Riponete in frigorifero a riposare mezz'ora. Una volta rinfrescata la tartare togliete delicatamente il coppa pasta e servite guarnendo con un filo d'olio.


NUOVO MENÙ 2016 10th Anniversary Per festeggiare il decimo anno di Zushi abbiamo il piacere di annunciarvi che da oggi è disponibile il nuovo menù 2016 con tante novità strepitose curate da uno dei più creativi sushi chef al mondo.

Miso Special

Ceviche Roll

Panang Kai

Zushi Bignè

Usuzukuri

Shinjuku Rolls

South Beach

Aoki Bignè

Manga Bignè

Salmon Ninja

ZUSHI PADOVA - Via Niccolò Tommaseo, 76 - tel. 049663488 - www.zushi.eu


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Blumirtillo (http://blog.cookaround. com/blumirtillo/), saporito blog di cucina, ha sicuramente il gene iperattivo dell’oleogustus e ha esperito l’umami quasi puro assaggiando la famosa Marmite, che non è una marmellata come l’assonanza porterebbe a credere, ma un estratto di lievito spalmabile. Le mamme inglesi la apprezzano così tanto che i loro figli imparano a conoscere questo gusto durante la gestazione. Funziona così: pane da toast, super strato di burro e straterello di marmite. E l’umami se lo aggiudicano per eccellenza gli Inglesi. Il paese di provenienza condiziona i gusti? Certamente. Oltre 1700 bambini tra i 6 e 9 anni provenienti da 8 paesi dell’Unione Europea sono stati sottoposti a test sensoriali per verificare la loro percezione del gusto. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference e realizzato nell’ambito del progetto europeo "Idefics". Dall’incrocio dei dati è risultato che le abitudini della famiglia non influenzano i gusti dei bambini, come si credeva in precedenza, ma che le preferenze alimentari sarebbero strettamente associate al paese di provenienza. è un’informazione importante perché consentirebbe una pianificazione dell’educazione alimentare maggiormente ponderata su scala nazionale. Che senso ha limitare il consumo di patatine fritte a chi non le mangia per niente?

Dolce, salato e aspro in questo piatto Di stagione. Vi piacciono i fichi? risotto ai fichi, pinoli e aceto balsamico (ingredienti per 2 persone) 160 gr di riso Carnaroli, 1 cipolla, 5 fichi grandi, una manciata di pinoli, aceto balsamico, rosmarino, sale, pepe, olio, 1 cucchiaio di burro, 1 bicchiere di vino bianco, formaggio grattugiato, brodo vegetale, Per il risotto utilizzate una pentola bassa e larga. Pulite bene la cipolla e tritatela. Fate imbiondire la cipolla tritata nell'olio. Non utilizzate il burro: tende infatti a bruciare con il rischio che l'odore resti nel piatto. Aggiungete il riso e tostatelo. La tostatura verra' eseguita a fuoco vivace, tra i 40 secondi e il minuto. Aggiungete, durante la tostatura, sale e pepe, perche' e' l'unico momento in cui si riesce a dare gusto. Poi sfumate con vino bianco, secco, scegliete un prodotto non aromatico. Aggiungere un rametto di rosmarino. Mettete il brodo vegetale fino a coprire il riso e aggiungetene ogni volta che si asciuga. Evitate di girarlo troppo. Sbucciate i fichi e schiacciate con una forchetta la polpa. Aggiungetela al risotto a meta' cottura. Tostate in padella senza condimento i pinoli finche' non saranno dorati. Mescolateli con un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e metteteli da parte. Una volta cotto (dai 18 ai 20 minuti circa), togliere il rametto di rosmarino e lasciate riposare per trenta secondi fuori dal fuoco. Poi mantecate con il burro e il formaggio. Guarnite con i pinoli e l'aceto balsamico nella quantita' desiderata.


questione di... E che gusti ci sono nei vari Paesi? Prendiamo il gelato. Piace al 95% delle persone. Non è più un prodotto estivo e si consuma tranquillamente anche in inverno. A noi italiani piacciono i gusti classici tipo cioccolato, pistacchio, nocciola, stracciatella... ma all’estero? Esistono i gusti prosciutto, wasabi, pesce, fois gras... a voi indovinare i paesi nei quali spopolano. Ogni zona ha le sue preferenze. Un fotografo, Henry Hargreaves, e una food styilist, Caitlin Levin, hanno creato delle belle “mappe alimentari” in cui i vari Paesi sono disegnati con i cibi che meglio li rappresentano. Il fotoreporter Peter Menzel e sua moglie Faith D'Aluisio già autori di Hungry Planet: What the World Eats, hanno passato tre anni muovendosi in 30 paesi tra culture e persone diverse per fotografare ciò che mangiano. Il risultato è uno studio delle abitudini alimentari terminato in un libro fotografico intitolato What I Eat: Around The World In 80 Diets, dove si illustrano 80 profili diversi tra loro: l’asceta indiano, la sarta del Bangladesh, il lottatore giapponese di sumo, la mamma inglese ecc. Ogni immagine, che ritrae la famiglia e il cibo che mangia, è affiancata da

GUSTI!

una bella presentazione dei pasti, delle strategie alimentari del paese e delle “ossessioni” culturali. Henry e Caitlin le avranno anche provate? Lo Chef Anthony Bourdain di sicuro sì. Un precursore: nel 2004 se ne usciva con il delizioso Il viaggio di un cuoco alla ricerca del piatto perfetto. Un libro che ha avuto il potere di coinvolgerci nel piacere del cibo a 360° immaginando di osare anche l’impossibile.

Dolce e amaro? Proviamo questa crema allo zafferano e vaniglia (ingredienti per 4 persone) 3 tuorli, 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di fecola di patate, ½ litro di latte, 1 bustina di zafferano + qualche pistillo per decorare, i semi di mezza bacca di vaniglia. Estraete i semi di vaniglia e aggiungeteli al latte insieme allo zafferano in polvere. Mescolate il tutto molto bene. Montate direttamente in pentola i tuorli d'uovo con lo zucchero. Aggiungete la fecola, mescolate bene ed unite il latte. Mettete la pentola sul fuoco. Continuate a mescolare finche' la crema non si e' completamente addensata.

Eppure, forse, i sapori non son poi così diversi: inquinamento e oltre 300 additivi chimici autorizzati per insaporire i cibi (ma nel mondo sono oltre 70.000) stanno contribuendo ad appiattire le capacità percettive. La vista stessa ci disorienta per colpa di design sempre più appetitosi e seducenti ma non necessariamente salutari. E se i gusti son gusti, almeno in Italia mangiamo bene? L'indice globale sull'alimentazione - iniziativa lanciata da Oxfam – mette a confronto i dati di 125 Paesi del mondo ed esamina come ognuno cerchi di garantire un'alimentazione sana, nutriente, ricca e accessibile a tutti i propri abitanti. In base a questa classifica, l'Italia è inaspettatamente all'8° posto, mentre in prima posizione troviamo l'Olanda. E siamo l’ultimo paese desideroso di cambiare le proprie consolidatissime abitudini alimentari. Alla faccia dei gusti che cambiano! Cattivissimi noi? Ma no! Dall’alto delle nostre consolidatissime tradizioni culinarie noi italiani ci limitiamo ad osservare benevoli le ultime novità (che tanto si sa: lasciano il tempo che trovano) fronteggiando anche le più trasgressive. Alla fine tutti i gusti sono giusti. i l l o/ lu m i r t b / m o Anche se... i nostri sono i migliori! l und.c r ti l l o : BluMi log.cookaro b / :/ http




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Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.

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Colesterolo e Alimentazione ConTRoLLARE iL CoLESTERoLo Con LA buonA ALiMEnTAZionE. I NUtrIENtI PEr AUmENtArE qUELLO “BUONO” E DImINUIrE qUELLO “CAttIvO”.

I

l colesterolo è una sostanza grassa che circola nel sangue trasportata da alcune proteine ed è molto importante per l’organismo e per la nostra salute. È fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule del sistema nervoso e per creare bile, oltre che per la formazione delle membrane cellulari e degli ormoni, quelli sessuali, come testosterone ed estrogeni, e quelli legati al tono dell’umore. Circa il 75% del colesterolo presente nel nostro sangue è prodotto naturalmente dal fegato, mentre la restante parte viene assorbita a livello intestinale quasi esclusivamente da cibi di origine animale: è consigliabile che i grassi nella nostra alimentazione non superino il 20-35% dell’introito calorico giornaliero, e in particolare le dosi giornaliere di colesterolo non dovrebbero eccedere i 300 mg. Normalmente il colesterolo si distingue in colesterolo buono e colesterolo cattivo. In verità il colesterolo è uno solo, ma a seconda della composizione e delle caratteristiche viene definito colesterolo cattivo o LDL (Low Density Lipoproteins), di piccole dimensioni e molto ‘aterogeno’, ovvero rischioso per la formazione di placche aterosclerotiche sulla parete dei vasi sanguigni, e colesterolo buono o HDL (High Density Lipoproteins), che invece impedisce la formazione di queste placche. In questo articolo, con l’aiuto della Dott.ssa Eva Zabeo, responsabile del reparto nutrizione del nostro Centro Medico, elencheremo gli effetti dei vari tipi di grassi sulla colesterolemia LDL e la loro correlazione con il rischio coronarico. In più la dott.ssa ci darà alcuni consigli su come fare la spesa oltre alcune buone regole per un corretto e sano stile di vita. Alla fine, lo Chef Michele Potenza, Chef Executive del Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme, ci proporrà una facile ricetta da inserire nella nostra dieta “anti-colesterolo”. Quali dovrebbero essere i valori normali del colesterolo? Il colesterolo totale non dovrebbe superare i 200-220 mg/dl, ma la valutazione del rischio cardiovascolare tiene conto anche dei livelli di colesterolo LDL e di altri fattori, come abitudine al fumo e livelli di pressione arteriosa. Per es. un uomo di 55 anni fumatore con un colesterolo totale di 230 mg/dl e una pressione arteriosa di 145/90 mmHg ha un rischio cardiovascolare moderato (3-4%) di avere un infarto o un ictus nei futuri 10 anni: avrà pertanto l’indicazione ad un target di colesterolo cattivo più basso degli altri. È possibile calcolare il proprio Risk Score collegandosi al sito www.score.iss.it.

Quale tipo di dieta si deve seguire per ridurre il colesterolo? Lo scopo del trattamento nutrizionale (da solo o in associazione ad integratori o a farmaci) è in primis di ridurre l’introduzione dei grassi, in particolare il colesterolo. I grassi più pericolosi per i livelli di colesterolo sono i cosiddetti grassi idrogenati o trans, presenti soprattutto nei prodotti industriali che possono far aumentare il livello di colesterolo totale abbassando contemporaneamente quello buono. Analogamente rischiosi sono anche i grassi saturi, presenti in alimenti di origine animale come burro, lardo, strutto, formaggi e insaccati. Al contrario, invece, numerosi studi hanno dimostrato come gli acidi grassi monoinsaturi, particolarmente abbondanti nell’olio di oliva (acido oleico), abbiano un ruolo attivo nella prevenzione della malattia aterosclerotica. Analogamente protettivi risultano anche gli acidi grassi polinsaturi, alcuni dei quali sono definiti essenziali, come il linoleico e l’acido arachidonico, della famiglia Omega6, e il linolenico (Omega3), presente nelle noci, da cui derivano l’acido eicosapentanoico (EPA) e l’acido docosaesanoico (DHA) presenti tipicamente nei pesci dei mari freddi. Per proteggere il cuore dovremmo consumare ogni giorno alimenti protettivi che si comportano come e veri propri farmaci in termini di riduzione del rischio cardiovascolare (BOX 1). A cosa dobbiamo prestare particolare attenzione quando facciamo la spesa? Il problema spesso arriva anche dalle pubblicità ingannevoli di prodotti descritti come “light”, “solo X% di grassi”, “magro” che possono indurre un consumatore poco informato all’acquisto. Spesso infatti, confrontando le etichette nutrizionali tra un prodotto “normale” e uno “light”, si può osservare solo una differenza irrilevante nella quantità di grassi contenuta o nella peggiore delle ipotesi nessuna differenza. Anche “il solo grassi vegetali” può essere un falso mito. Un alimento in questo senso molto mitizzato è la margarina, magari priva di colesterolo (anche se spesso anche le margarine contengono buona percentuale di grassi animali di scarsa qualità) ma ricca di acidi grassi trans. Occorre quindi una lettura attenta delle etichette da parte dei consumatori per evitare problemi e comunque una buona regola generale è cercare di usare il più possibile le materie prime senza ricorrere ai prodotti confezionati o già pronti.


Cos’altro può aiutare a ridurre il colesterolo? Una corretta alimentazione è importantissima in caso di ipercolesterolemia (BOX 2) ma anche lo stile di vita ha il suo valore, per cui per tenere sotto controllo la situazione occorrerà limitare fumo e alcolici e dedicarsi ad una sana e regolare attività fisica. A chi ha il colesterolo alto non serve svolgere attività intense, anzi solitamente si consiglia un’attività fisica di tipo aerobico, almeno tre volte a settimana. Il tipo e la durata del singolo allenamento dipendono dalle condizioni di salute e dall’età della persona, ma un consiglio sicuro può essere per un uomo o una donna di 30/40 anni in buono stato generale di salute dedicarsi a 20/30 minuti di jogging, mentre chi ha 60 anni potrà optare per passeggiate veloci della durata di 30 minuti circa. Tipologia e durata dell’allenamento andrebbero preferibilmente consigliati da un medico. Presso il nostro Centro Medico è disponibile un ambulatorio cardiologico per la valutazione dell’eventuale ipercolesterolemia oltre che un reparto nutrizione per l’impostazione di un piano sia nutrizionale che di attività fisica adeguato.

i cibi amici Riso rosso fermentato olio

extravergine

di oliva

olio di semi di lino Frutta secca lecitina di soia

(BOX 1)

È ottenuto dalla fermentazione del comune riso da cucina (Oryza sativa) ad opera di un particolare lievito (Monacus purpureus) che durante la fermentazione lo arricchisce di un gruppo di sostanze dette monacoline, una delle quali, la monacolina K, presenta la struttura chimica e l’azione farmacologica della lovastatina in grado di abbassare il colesterolo nel sangue. Alla base della nostra dieta mediterranea, è da considerarsi come un vero farmacoalimento: ricco in antiossidanti e vitamine liposolubili, l’olio EVO aumenta il colesterolo buono e abbassa quello cattivo, riducendo gli indicatori d’infiammazione e aumentando i livelli di sostanze ad azione antiossidante nel sangue. I semi di lino rappresentano una fonte vegetale ricchissima di acidi grassi Omega3. L’olio da essi ottenuto va utilizzato a crudo perché il calore della cottura, la luce e l’ossigeno dell’aria, possono alterare la struttura chimica, per cui dopo l’apertura va conservato in frigo e consumato entro un mese. Analoghe caratteristiche sono presenti anche nei semi di canapa e di chia. Mandorle, nocciole e noci sono ricche di acidi grassi polinsaturi, ma anche di numerosi altri nutrienti protettivi dal punto di vista cardiovascolare, come fitosteroli, vitamina E, folati, polifenoli e antiossidanti. Fondamentale è assumerli nelle giuste quantità: non più di 30 gr al giorno. Ottenuta dalla lavorazione dei fagioli di soia e ricca in Omega3, Omega6 e inositolo, ha un’azione emulsionante sui grassi, che vengono trasportati al fegato quindi più agevolmente prevenendone il deposito sulla parete dei vasi.

Cibi sì e cibi no (BOX 2) Carne insaccati Pesce latte/latticini Formaggi Pane/Pasta/Riso e altri Cereali

Frutta verdura Condimenti

Consentiti

Prosciutto magro, bresaola, pollo, tacchino Pesce fresco o surgelato, merluzzo, spigola, sogliola, pesce spada, alici Latte parzialmente/totalmente scremato, yogurt magro Ricotta vaccina o di capra, fiocchi di latte Consentiti in modiche quantità, meglio se integrali Tutti gli ortaggi e le verdure a foglia larga, legumi in modiche quantità, ottima la frutta fresca ad eccezione delle varietà zuccherine, con moderazione la frutta secca Olio extravergine di oliva, olio di semi di lino, aceto, concessi tutti gli aromi e le spezie

da evitaRe

Carni grasse (maiale), fegato, frattaglie, salsicce, tutti i tipi di salami, mortadella Pesci grassi, come sgombro, sardine, anguille, crostacei (gamberi, aragoste, ...) e molluschi (cozze, vongole, ...) Latte intero Tutti gli altri formaggi, stagionati e non Pane all’olio e differenti pani conditi, crackers, grissini, brioche Uva, cachi, fichi Burro, margarina, maionese

Ed ecco la Ricetta dello Chef: Risotto Rosso alle veRduRine di stagione ingredienti per 4 persone

360 gr di riso rosso 2 zucchine 2 carote 1 peperone rosso 1 peperone giallo 1 melanzana Sale q.b. Olio EVO q.b.

Calorie 360 gr di riso rosso 180 gr di zucchine 160 gr di carote 200 gr di peperone rosso 200 gr di peperone giallo 250 gr di melanzana 2 cucch. di olio EVO (circa 20 gr) Calorie totali Calorie totali per porzione

Kcal 1200 20 56 60 60 45 180 1.621 405

Procedimento Portare ad ebollizione una pentola piena di acqua e salare. Far bollire il riso il tempo necessario, nell’attesa tagliare le verdure a cubetti di 1/2 centimetro per lato e separatamente saltarle in padella con un filo di olio per raggiungere una cottura equa tra di esse. Una volta pronto scolare il riso e unirlo con le verdure saltate, assaggiare e condire con olio o sale se necessario. Decorare a piacere e servire.

I NOSTRI ESPERTI lo Chef Michele Potenza Vivace, estroverso, creativo, e con il viso sempre sorridente, lo Chef Michele Potenza vanta anni di esperienza in cucine di importanti strutture. Elogiato anche dal famoso Chef Vissani, ha partecipato per tre anni al programma televisivo “La Prova del Cuoco” in RAI. La sua cucina sempre più sana e naturale, lo vede protagonista di manifestazioni culinarie e show cooking su tutto il territorio nazionale, affiancato da importanti nutrizionisti o guru dello yoga. Il suo modo di cucinare è pulito. Studi e ricerche lo portano ad utilizzare sempre di più ingredienti Bio, poco trattati, e a riscoprire i prodotti del territorio, inclusi i prodotti di un tempo, quelli persi, che venivano utilizzati dalle nostre nonne e dalle nostre mamme. la dott.ssa eva Zabeo La Dott.ssa Eva Zabeo è un medico, specialista in medicina interna, con una formazione maturata presso l’Unità Bariatrica dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Padova nella diagnosi e nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità e delle malattie metaboliche correlate. Amante della cucina e profonda conoscitrice delle caratteristiche nutrizionali dei diversi alimenti e dell’impatto dei vari tipi di cottura, ha l’obiettivo di far conoscere i principi della sana alimentazione, senza che le persone si sentano ‘a dieta’. Il suo motto è: se il cibo è causa della malattia, sia il cibo stesso la soluzione del problema. l

abanoMed ABANO TERME (PD) Piazza Repubblica 25 Tel. 049 2969323 info@abanomed.it www.abanomed.it AbanoMed srl


Golf della Montecchia: golf, fitness e benessere

Maria Paola Casati, ProFESSIoNISTA DEllA MonteCChia golf aCadeMy, CI rACCoNTA lE INNovAzIoNI DEl SETTorE SPorTIvo E lE NovITà DI Playgolf54, ChE rIUNISCE I TrE GolF PADovANI.

N

el meraviglioso contesto dei Colli Euganei puoi scoprire golf, fitness e benessere grazie al Montecchia Performance Center, un’innovativa struttura di allenamento indoor adatta alla preparazione al golf ma anche a fitness e fisioterapia mirata, dove gli sportivi, attraverso programmi di allenamento personalizzati, hanno la possibilità di migliorare il proprio benessere, le performance e per i golfisti impostare lo swing. Questo centro, unico nel suo genere in Italia - per lo staff di personal trainer, i professionisti (MGA) e i fisioterapisti altamente specializzati (TPI Certified), oltre che per le più moderne tecnologie - cura ogni aspetto della performance sportiva ed è rivolto a tutti gli amanti dell’attività fisica e del fitness, nonché ai golfisti di ogni fascia d’età e livello. Frequentare il Montecchia Performance Center può rappresentare l’opportunità per avvicinarsi al coinvolgente sport del golf ma anche di fruire della struttura e dei servizi del Golf della Montecchia, tra cui la bellissima piscina, i due ristoranti, il bar e la meravigliosa terrazza. Un ambiente unico e rilassante in un’oasi di verde, a due passi dalla città. Nel Montecchia Performance Center, lo spazio dedicato al golf indoor consente di praticare l’attività sportiva in qualsiasi condizione climatica e anche in fascia serale. Qui si promuove una nuova filosofia, direttamente dai centri californiani della Titleist Performance Institute, che permette ai piccoli di appassionarsi, ai giovani atleti di avere tutti gli strumenti

per esprimere il proprio potenziale e agli amateur di incrementare il divertimento. Il tutto con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni, in particolar modo per gli atleti più adulti che, grazie a una preparazione più attenta, migliorano mobilità e flessibilità e possono prolungare negli anni l’attività sportiva con grande soddisfazione. l

golf della MonteCChia Selvazzano Dentro (PD) T. +39 049 8055550 info@golfmontecchia.it www.golfmontecchia.it


G italian street food

PADOVA • Via Dante, 42 T. 049 738 6254

G Italian Street Food... che “italian” sarebbe senza la pizza!

C

he siate in centro a Padova per una serata al Teatro Verdi o per una mostra a Palazzo della Ragione o per il rito dell’aperitivo o a tarda ora nell’attesa di andare in discoteca, il G Italian Street Food sarà il riferimento ideale per avere cibo veloce ma di qualità, pietanze tipicamente italiane preparate quotidianamente con ingredienti freschi e sceltissimi. Lo street food fa parte del fenomeno del “cibo informale”, una forma più rapida e meno costosa rispetto al consumo di cibo in un ristorante. Carlo e Gianni Celentano, credendo nella tradizione della cucina italiana e nella possibilità di renderla fruibile a tale scopo, senza rinunciare alla qualità, hanno creato il G Italian Street Food. Posizionato al centro di Padova, all’angolo tra via Dante e corso Milano, il loro locale è ideale anche per festeggiare compleanni e lauree, o semplicemente per bere e mangiare in compagnia poiché ha un sottoportico con ampio plateatico dotato di impianto acustico. Il valore aggiunto del servizio offerto da questo locale innovativo, oltre alla bella location, sta nella qualità degli ingredienti, freschi e di prima scelta (prosciutto crudo stagionato 30 mesi DOP, speck di Sauris DOP, culatello di Zibello sempre rigorosamente DOP, solo per dirne alcuni) e soprattutto nella preparazione delle pietanze a cui viene data molta attenzione, senza l’utilizzo di ingredienti surgelati. Il menù propone varie tipologie di mozzarelle in carrozza (cotte al forno e non fritte!), piadine, insalatone, gnocchi fritti e supplì, per non parlare delle patatine, non comuni ma foglie di patate preparate al momento; novità assoluta sono le lasagne, di vari gusti, e le torte salate, sempre rigorosamente fatte in casa. Ovviamente il cibo di strada è strettamente legato al fenomeno dell’asporto e al G Italian Street Food si avvalgono dell’eccellente servizio di MyMenu (www.mymenu.it) adottando un sistema di packaging estremamente innovativo, che consente l’arrivo puntale a domicilio dei cibi ancora caldi.

G Italian Street Food

Rotonda, a tranci, in piedi o a tavola, fuori o a casa, la pizza è il cibo italiano di maggior successo nel mondo e il G Italian Street Food vanta il primato di fare una delle più buone pizze di Padova. Proprio perchè basato su un menù che propone specialità italiane non può tralasciare la pizza, fatta con la massima cura e con ingredienti scelti. Gustata in loco oppure ordinata comodamente a casa (arriverà calda con una splendida confezione studiata nelle dimensioni in modo che la mozzarella non si attacchi al coperchio) la pizza del G Italian Street Food è davvero superba. Di ottima qualità sono anche le 22 birre artigianali in menù per accompagnarla. Non resta che provare, o meglio gustare, quanto proposto dal G Italian Street Food senza avere il problema dell’orario: è aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 01.00 e la domenica dalle 17.00 alle 01.00! l Annalisa Fortin


La moderna e attrezzata sala operatoria

Dott. GIUSEPPE MOLINARI medico chirurgo, specialista in odontostomatologia e protesi dentaria, implantologo. docente corsi, direttore sanitario di poliodontomedica milano e implantoloGia padova.

Soluzioni di eccellenza per restituire il sorriso abbiamo invitato il chirurgo implantologo dr. giuseppe molinari a spiegare cos’è l’implantologia moderna e in cosa consiste il successo dell’intervento e il buon esito della cura. cos’è esattamente un impianto? una piccola vite in titanio trattata appositamente che imita l’anatomia della radice naturale del dente. una volta integrato nell’osso, l’impianto diventa un sistema stabile come una parte del corpo e costituisce la base per la ricostruzione di corone singole, di ponti estesi o di protesi removibili. a cosa servono gli impianti? Gli impianti non servono solo a coprire semplicemente degli spazi vuoti. queste piccole viti in titanio sono un miracolo della medicina. quando il sorriso sembra

Una strUttUra all’avangUardia in centro a Padova Per affrontare al meglio l’odontoiatria, l’ortodonzia e soPrattUtto l’imPlantologia. Grazie alle più moderne tecnoloGie e ad un’équipe di altissimo livello ci si può sottoporre ad interventi chirurGici con la massima serenità e Garanzia di ottimi risultati. improvvisamente vecchio, mancano diversi denti o vecchie protesi rimovibili causano sempre più problemi e compaiono nuove rughe sul viso è possibile far tornare i denti come nuovi e ridare supporto e tono muscolare a tutto il viso producendo ’l’effetto ringiovanimento’. il nuovo dente funziona come i denti naturali vicini? è incredibile come, dopo l’inserimento dei nuovi impianti di ultima generazione, l’osso è stabile e addirittura ricresce intorno all’impianto. con il supporto dell’osso la gengiva risulterà sana e naturale e l’impianto praticamente non si distinguerà da un dente naturale. e per quanto riguarda il buon esito nelle cure implantari? qualità e sicurezza valgono soprattutto quando ci riferiamo all’implantologia orale, dove ormai a fare la differenza tra le varie tecniche, e il conseguente successo, sono l’impiego di materiali all’avanguardia nella ricerca a garanzia della qualità e sempre più sofisticate strumentazioni correlate alla chirurgia per salvaguardare la sicurezza e il successo dell’intervento e aggiungere sempre più vantaggi per il paziente. in pratica tutto ciò si traduce nell’organizzare un sistema di eccellenze per garantire efficienza e sicurezza, come quello assicurato da ‘implantologia padova’, il nuovissimo centro in sede alla struttura poliodontomedica milano, da me diretta in padova, superspecializzato e tecnologicamente avanzato perchè dedicato esclusivamente all’implantologia, alla rigenerazione ossea ed all’estetica orale e periorale.


In cosa consiste il sistema di Eccellenze per il Centro ‘Implantologia padova’? vuol dire che è un Centro implantologico dotato di ‘tutto il meglio’ di cui oggi la scienza moderna dispone: sale oPeraTorie dedicate ed attrezzate con telecamere e microscopi operatori, sale sTerilizzazione con processi garantiti e certificati, radioloGia diGiTale voluMeTriCa 3d Cone-Beam ad esposizione ridotta, Monitoraggio continuo delle funzioni vitali con strumenti di controllo diagnostici completi di tutte le funzioni, defibrillatori Cardiaci di ultima generazione, apparecchi per l’anestesia e la sedazione Cosciente, Telecamere endorali Tridimensionali, software tridimensionali per la Progettazione implantare e Protesica con sistemi CadCam per la rilevazione ottica dell’impronta.

Un rivoluzionario computer CAD-CAM che in un’UNICA SEDUTA prima filma dentro la bocca e poi ‘scolpisce’ il dente in ceramica integrale.

un esempio di tecnica implantare innovativa e di maggior successo? Grazie alle nuove radiografie tridimensionali si attuano innovative soluzioni per la Chirurgia ‘implantare’ che consentono di ottenere il massimo risultato con il minimo rischio. Tali radiografie consentono la ‘programmazione tridimensionale Computerizzata’ per determinare in modo sicuro e preciso la posizione degli impianti dentali, e quindi permettono di eseguire in totale sicurezza la tecnica dell’‘Implantologia con Carico Immediato’, vale a dire il posizionamento delle protesi subito dopo l’inserimento degli impianti, e la tecnica Transmucosa ‘Flapless’, ovvero senza lembo, quindi senza aprire la gengiva e senza punti di sutura, favorendo così una rapida guarigione, con grande soddisfazione estetica e comfort da parte dei pazienti.

CONVENZIONI CON tuttI I FONdI AZIENdAlI:

Fasi, Fasdac, Unisalute FondoEst, ProntoCare, Previmedical, BluAssistance, Odontonetwork, PosteVita e tanti altri...

nei casi in cui ci fosse, per varie cause, una diminuzione del volume osseo, il Centro iMPlanToloGia Padova è abilitato ad eseguire interventi di ‘ricostruzione e rigenerazione Ossea’ con biomateriali rigorosamente controllati, avvalendosi di chirurghi Maxillo-Facciali e implantologi di elevate competenze ed esperienze cliniche. Cosa si intende per maggiori vantaggi per il paziente che si sottopone all’implantologia moderna? le tecniche operatorie più evolute e l’introduzione della Chirurgia Computer guidata consentono oggi di eseguire, per esempio, riabilitazioni protesiche complesse in totale sicurezza, con una significativa riduzione sia dei tempi di guarigione che del numero di impianti necessario a supportarle, con un evidente abbattimento dei costi delle stesse. Cosa vuol dire affrontare un intervento in piena tranquillità? nella pratica clinica del Centro si utilizza la sEdAZIONE COsCIENtE soprattutto in chirurgia orale e in implantologia, dove la possibilità che il paziente rimanga sedato e pienamente cosciente rappresenta un notevole vantaggio per il chirurgo e per il paziente stesso. il Centro si avvale per gli interventi più complessi dell’esperienza dell’Anestesista prof. giampiero giron, dell’università di Padova, icona nel mondo della Medicina patavina. l

pOlIOdONtOmEdICA mIlANO pAdOVA Corso Milano, 32 (a fianco Hotel Plaza) Tel. 049 66.30.27 info@poliodontomedicamilano.it www.poliodontomedicamilano.it


CEPU

preparazione individuale e personalizzata

C

epu è il più noto servizio di preparazione universitaria - individuale e personalizzata - in Italia. Fa parte di una grande società di formazione attiva in numerosi ambiti. A Padova è presente nella nuova sede in Galleria Berchet 4 (2° piano), aperta dalle 9.00 alle 22.00 dal lunedì al venerdì, e il sabato mattina dalle 9.00 alle 13.00. Lo studente può concordare gli incontri con il proprio tutor nell’orario più comodo in base alla propria vita sociale e lavorativa.

La metà dei nostri studenti viene da noi perché vuole immatricolarsi nelle facoltà a numero chiuso – dichiara la direttrice Alessandra Evangelista - poi è seguita in tutto il percorso di studi. Chi è iscritto a un ateneo distante da casa, per esempio, riceve dai nostri tutor un supporto fondamentale, che gli consente di prepararsi al meglio nella sua città senza bisogno di spostamenti continui. Lavorate anche con le scuole secondarie? Con Grandi Scuole prepariamo per tutti i diplomi, cucendo su misura il percorso di studi anche per gli studenti lavoratori. Sappiamo gestire anche i casi più complessi, come quelli delle mamme lavoratrici.

Gestite anche l’età scolare? Certo: creiamo piccoli gruppi, di 5-6 ragazzi, e con una didattica di altissima qualità, garantiamo un feedback costante sul loro andamento e un controllo sulla loro metodologia di apprendimento. Sappiamo bene che coinvolgendoli si sentono parte viva della classe e studiano molto meglio. E se qualcuno vuole recuperare degli anni? Eliminando tutti i tempi morti, offriamo la reale possibilità di recuperare due o anche tre anni in uno. In questi casi è fondamentale il primo colloquio con il nostro consulente, che deve valutare cosa è meglio per il singolo studente. Vi occupate anche dei corsi professionali? Sì, abbiamo personale specializzato per formare numerose figure professionali: dall’estetista all’operatore socio sanitario, all’addetto alla ristorazione, con corsi pratici riconosciuti della durata minima di sei mesi e che danno l’abilitazione diretta al mondo del lavoro. l Paolo Braghetto

CEPU PADOVA Galleria Berchet 4 (2° piano) Tel. 049 659293 • www.cepu.info


STUDIO Ù PADOVA Via Savonarola 242 Tel. +39 049 9641114 paolo@studio-u.it www.studio-u.it

ù come Unicità

S

pesso si ammira un allestimento, una costruzione o un’opera, di vario genere e destinazione, non tanto (o non solamente) per come è realizzata, ma per l’idea geniale di cui è espressione, ammirando la creatività di chi è riuscito a vedere con la fantasia prima che con gli occhi una tale immagine. In una bellissima corte che si affaccia sulla storica via Savonarola di Padova si colloca lo Studio Ù, fulcro creativo di progetti prestigiosi, nazionali ed internazionali, diretto da Paolo Beleù, architetto poliedrico che si è sempre contraddistinto in originalità e lungimiranza, medesime qualità che ricerca nei suoi collaboratori. Lo Studio Ù ha curato progetti prestigiosi come “Air Show”, tenutosi a Marrakech nell’edizione 2016, evento leader nel settore aeronautico e spaziale sotto l’Alto Patronato di Sua Maestà il Re Mohammed VI e il sostegno ufficiale della Forze Reali Armate Marocchine. La manifestazione ha visto la partecipazione dei principali contractors mondiali, dalla Boeing alla Lockheed Martin, da Finmeccanica a Embraer, da Harris a Bombardier e le Frecce Tricolori hanno allietato l’evento con ineguagliabili evoluzioni aeree assieme alle pattuglie acrobatiche ufficiali del Marocco, della Spagna e degli Emirati Arabi per uno spettacolo indimenticabile. Lo Studio Ù ha orgogliosamente curato la progettazione, il layout e la direzione artistica, collaborando per la realizzazione con GiPlanet, azienda specializzata in organizzazione di eventi e ideatrice della tecnologia “Tempo” (un nuovo concetto per allestimenti outdoor). L’obiettivo richiedeva un’area destinata alle maggiori aziende nel settore aeronautico e spaziale, per la quale sono stati creati degli spazi interni per delegazioni provenienti da tutto il mondo, senza tralasciare anche la predisposizione di veri e propri salotti per l’accoglienza di ospiti e clienti.

Paolo Beleù

Studio Ù è quindi una realtà che si occupa di architettura, allestimenti fieristici, eventi privati e pubblici, e altre soluzioni per l’edilizia, noto per serietà e competenza, nonché per una grande lungimiranza e creatività nelle ideazioni e nelle realizzazioni. Tutto questo proponendo idee personalizzate, con una particolare attenzione all’elaborazione ed approvazione di progetti che rispettino gli standard di sicurezza ed ambientali. l Annalisa Fortin


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e

e n t i a cura di Monica Jacopetti

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Simone Ruggeri (Dir. Gen. Caremoli&Ruggeri), Christopher Lambert, il Presidente della Fondazione Mazzoleni, Mario Mazzoleni e Valeria Marini

GRAN GALà

PREMIO ECCELLENZE

D’ITALIA A venezia


LE ECCELLENZE ITALIANE INCANTANO VENEZIA Premio alla carriera all’immortale Christopher Lambert durante la seconda edizione del Gran Galà Arte Cinema Impresa al Cà Sagredo, condotta magistralmente da Max Brigante e Cristina Buccino. Seconda edizione ricca di emozioni quella che si è tenuta sabato 10 settembre nella cornice magica del Palazzo Cà Sagredo, affacciato sul Canal Grande di Venezia. Protagonista assoluta Suor Rosalina Ravasio, fondatrice della comunità Shalom di Brescia, che ha ricevuto il Riconoscimento Solidarietà e ha commosso Christopher Lambert e tutta la platea con la sua commovente storia piena di amore per i meno fortunati.

Ludmilla Radchenko (Premio artista emergente) e il marito Matteo Vivian (Le Iene)

Tanti i riconoscimenti assegnati, a partire dalla cantante e show girl Luisa Corna, alla pittrice emergente Ludmilla Radchenko e alla scultrice Rabarama. Un riconoscimento speciale anche alla memoria, della Soprano di fama mondiale Daniela Dessì, recentemente scomparsa. Molte le aziende a cui è andato il Premio Impresa ed il Riconoscimento di Eccellenza, per sottolineare l’importanza del made in Italy, colonna portante della nostra economia: Pedrali Design, Salotti Santambrogio e Prosecco 912 solo per citarne alcuni. Tanti gli artisti presenti, da Valeria Marini e Alex Belli a Gracia De Torres e le sorelle Buccino, da Matteo Viviani de Le Iene al capitano della Nazionale di Pallavolo Gigi Mastangelo. Una serata dove anche gli stilisti Angela Bellomo, Ana Paula Rocha per Babylon, Benheart, Caterina Migliorini per Keep Me Jewels, hanno incantato con le loro creazioni. Chiusura eclatante con un inaspettato Christopher Lambert quasi in lacrime per il grande cuore di Suor Rosalina che ha promesso di andare a trovare in comunità in un suo commosso e commovente discorso in un italiano non perfetto ma molto chiaro.

Christopher Lambert abbraccia Suor Rosalina Ravasio fondatrice della comunità Shalom (Premio solidarietà)

Claudio Santambrogio Santambrogio Salotti - Premio all’eccellenza

Katarina Raniakova e Alex Belli

Il Dott. Marco Redini Trerè innovation

Il Cav Fabio Tonello Antoitalia

Bros Group Italia e Caremoli & Ruggeri, società organizzatrici del format per la Fondazione Mazzoleni, rilanciano l’appuntamento con il Gran Galà delle Eccellenze al prossimo anno durante la 74° mostra del Cinema. Comunicazione: Petrelli Communication Media Partner: V pocket


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EVEN T I 99

Eric Rossi Castaldi e Claudia Consani (Well City Club) il Premio alla Carriera Christopher Lambert e Daniele Petrelli (Petrelli Communication)

La top model spagnola Gracia De Torres

Lucia Javorcekova Lo stilista Benheart

Simona Occioni, la stilista Angela Bellomo e Mario Mazzoleni

Samuel e Keren Naldi Sartoria Amarcord

Caterina Migliorini di Keep Me Jewels (riconoscimento di eccellenza) con Valeria Marini

Christopher Lambert con l’organizzatore dell’evento Tiziano Cavaliere (Bros Group Italia)

Il Dott. Luca Leonessi Gecom “mai più soli”

La Signora Angelica Cuni Az.Agricola il Cipresso

Maria Teresa Ballestra gioielli Amato Teresa

L’Architetto Andrea Piceni - Arch Design

Il Dott. Silvano Martinetti Prosecco 912

Il Cavalier Pedrali - Pedrali Design


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100 E V E N T I


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EVENT I 101

il premio “leone di vetro” di AVANSPETTACOLO Venezia • Lo scorso 8 settembre si è svolto in concomitanza con la 73a Mostra del Cinema di Venezia all’Avanspettacolo Venezia Dinner Show – The First Exclusive Cabaret Theatre Restaurant il Premio Cinema Veneto “Leone di Vetro 2016” prodotto da Avanspettacolo e Mauro Furlan in collaborazione con l’attore Matteo Tosi al fine di premiare le eccellenze a vari livelli nel settore cinema Veneto. Nell’arco della serata è stato consegnato il premio International Cinema Avanspettacolo Award, per premiare l’eccellenza cinematografica italiana a livello internazionale, alla splendida Maria Grazia Cucinotta, ospite d’onore della serata. I premiati hanno ricevuto il prestigioso Leone di Vetro di Murano, realizzato a mano dai maestri vetrai veneziani, stante a sottolineare il connubio tra l’eccellenza del cinema e il prestigio dell’artigianato veneziano. La Cena di Gala è stata accompagnata da uno strabiliante spettacolo della compagnia artistica internazionale Nu’Art. Sono stati premiati: Produzione - Michele Calì e Federica Andreoli, Fotografia - Mattia Zoppellaro, Regia - Enrico Lando, Progetto - Luca Immensi e Giulia Brazzale, Attrice Rivelazione - Sara Lazzaro, Attore Rivelazione - Ludovico Girardello, Director of Photography - Lorenzo Pezzano e International Cinema Avanspettacolo Award - Maria Grazia Cucinotta. Con comunicato ufficiale è stata elogiata l’iniziativa per l’impegno culturale-artistico di Avanspettacolo dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Ph Alberto Bacchin


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102 E V E N T I

Venezia • La splendida cornice di Palazzo Ca’ Vendramin Calergi ha accolto l’evento Exclusive del Centro Porsche Padova, uno dei tre Flagship Dealer presenti in Italia grazie agli allestimenti speciali e ricercati con cui vengono arricchite le vetture Porsche in fase di produzione. La serata ha visto quale protagonista la 911 Targa 4S Exclusive Design Edition nel colore speciale Etna Blue, prodotta in soli 100 esemplari in tutto il mondo e presentata in anteprima in Italia, grazie all’intervento del Responsabile del Reparto Exclusive di Porsche Ag. Alexander Beckmann, del Direttore Generale di Centro Porsche Padova Cristina Mezzanotte e del Direttore Vendite CarloAlberto Beggiato. Esposte per l’occasione anche la 718 Boxster S colore Grigio Ardesia, la Macan S Diesel colore Bianco e la 911 Carrera S colore Guards Red.

Monica Jacopetti Ph Riccardo Callegari

UNA Serata exclusive PER centro PORSCHE Padova


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EVENT I 103


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104 E V E N T I

AUTOBASE la nuova presenta RENAULT scénic Padova • Anteprima assoluta della nuova Scénic svelata da Autobase, concessionaria Renault e Dacia per Padova e provincia, nell’elegante cornice di Prato della Valle. La Renault Scénic 2017 con la particolarità dei cerchi da 20” e un motore diesel ibrido sarà disponibile in salone Autobase da ottobre. L’evento è stato arricchito dall’Absolute Drive Tour grazie al quale moltissimi hanno potuto testare i modelli della gamma Renault con cambio automatico EDC, ammirandone le performance e scoprendo le offerte riservate.

Monica Jacopetti | Ph Alberto Bacchin


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EVENT I 105


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106 E V E N T I

Palma di Maiorca • Caffè Diemme è stato protagonista della “Cena de Armadores” della 35esima Copa del Rey Mapfre di vela. L’evento sportivo, diventato negli anni una delle maggiori regate di tutto il Mediterraneo ed un appuntamento di prim’ordine del calendario mondiale degli appassionati del settore al quale come da tradizione ha partecipato anche il Re Filippo VI, quest’anno constava di 129 imbarcazioni provenienti da 15 Paesi di tutto il mondo e si è concluso con la vittoria di Azzurra, la barca portacolori dello Yacht Club Costa Smeralda. Nella serata più importante dell’intera manifestazione, che come ogni anno ha sancito la chiusura dell’edizione, i 600 invitati internazionali tra velisti, celebrità e persone di spicco dello sport, dello spettacolo e della moda, accolti dal Presidente del Club Reale di Vela di Palma Javier Sanz, hanno avuto la possibilità di gustare il buffet preparato dall’importante ristorante gastronomico Náutico, conclusosi con la degustazione di 5 tra le migliori origini di caffè 100% Arabica al mondo selezionate dalla torrefazione padovana Caffè Diemme, unite nel gusto leggero e raffinato di Miscela Super.

MME CAFFÈ DIEN ISTA PROTAGOEN DELLA “CMAA ORI” T R A I L G E D a Palma CA di MAIOR


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EVENT I 107

Caffè Diemme duetta con IL MAESTRO Di Carlo Padova • Caffè Diemme ha partecipato al Future Vintage Festival con due storie di eccellenza che si sono unite in uno speciale Seminario dal sapore creativo e scientifico allo stesso tempo, mettendo a confronto l’entusiasmo e la passione del Maestro Pasticcere Leonardo Di Carlo, noto giudice del contest di Rai2 “Il più grande Pasticcere”, e l’esperienza di Pierpaolo Meneguolo, dal 2014 AST Trainer SCAE per Caffè Diemme. Fra i temi che sono stati affrontati, anche le nuove tecniche di estrazione del caffè in via di diffusione in Italia e già inserite nei programmi della Scuola Drink Different della Diemme.

Monica Jacopetti


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108 E V E N T I

NUOVO CONC BORSARI EMPEPT PER ORIO Rovigo • Andrea e Cristiana Muzzi, rispettivamente AD e Direttore Creativo dell’Industria Dolciaria Borsari, hanno presentato a fine agosto, in occasione della ri-apertura per le ferie estive, il nuovo spazio BORSARI EMPORIO ai numerosi clienti. Durante l’evento è stata battuta un’asta benefica con in palio le maglie autografate dei Campioni d’Italia del Rugby Rovigo Delta. Il raccolto è stato raddoppiato in valore ed è servito a finanziare la “Borsa di Borsari”, una Borsa di Studio a merito sportivo dedicata ad uno o più giovani atleti della Rugby Rovigo Delta. Il noto locale è stato completamente rinnovato nel concept e più che raddoppiato nella dimensione.

Monica Jacopetti


BUON VENTO sagola! Palermo • Si è concluso da poco il Campionato Italiano di Vela dove la barca Sagola ha ben figurato con un terzo posto finale di classe e con i complimenti di tutti gli addetti come barca più bella della manifestazione. La trasferta di 800 miglia da Jesolo alla splendida baia del Mondello è stata lunga e complicata a causa delle avverse condizioni meteo ma ora il Sagola è tornato e si prepara alle prossime regate in alto Adriatico prima del rimessaggio invernale per sistemarla dalle ultime impegnative navigazioni. Il Sagola ringrazia tutti gli sponsor anche per il sostegno a bordo.

Monica Jacopetti | Ph Fabio Taccola


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110 E V E N T I

JAZZ BY THE P OOL Montegrotto Terme (PD) • Grande successo per l’ottava edizione del summer tour Jazz by the Pool a bordo delle piscine dell’Hotel Terme Preistoriche. Angela Stoppato, titolare dell’hotel e ideatrice del progetto, affiancata dal suo staff, ha saputo ancora una volta emozionarci con una rassegna quest’anno dedicata al Blues, con la partecipazione di nomi molto noti nel panorama nazionale ed internazionale: Renata Tosi, Jacopo Jacopetti, Pietro Taucher, Fiorella Ekwueme, Durga McBroom (Pink Floyd Vocalist), Chiara Luppi (The Voice of Italy 2013), Aba (X Factor 2013 Finalist), Stevie Biondi, Alan Farrington, Fabio Treves, Alex “Kid” Gariazzo. Sapori stuzzicanti conditi da bollicine ogni volta da scoprire; note emozionanti, sentimentali e che leggono l’anima; bagni romantici sotto le stelle... immagini suggestive che già ci proiettano alle novità della prossima edizione.

Monica Jacopetti | Ph Alessandra Lazzarotto


TIROMANCINO IN CONCERTO AL PEDROCCHI Padova • Per la sesta edizione del Vintage Festival sono stati i Tiromancino ad aprire la kermesse con il concerto inaugurale gratuito che si è svolto al Caffé Pedrocchi, nello spazio plateatico esterno. Un set in acustico che ha ripercorso i più grandi successi di Federico Zampaglione, fino ai brani del nuovo album “Nel respiro del mondo”.

Monica Jacopetti


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112 E V E N T I

SUMMER NIGHT

SOTTOVENTO CLUB Porto Cervo V pocket partner stagione estiva



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114 E V E N T I

OPYUM

SAND

Sottomarina (VE) Ph Riccardo Callegari



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116 E V E N T I

VILLA PAPEETE

VILLA BARBIERI Padova Ph Riccardo Callegari


TERZA TAPPA Ceccato Golf Tour

CECCATO AUTOMOBILI

Golf Club Frassanelle - Rovolon (PD) Ph Alberto Bacchin


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118 E V E N T I

TOGA PARTY

VILLA ITALIA SPORTING CLUB Padova


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EVENT I 119


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120 E V E N T I

L’Estate sta finendo

CASA DEI GELSI Rosà (VI) Ph Davide Zorzi



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122 E V E N T I

YOLO NIGHT

KING’S

Jesolo Ph Biagio Camiggio


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EVENT I 123


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124 E V E N T I

RIDERS PARTY

LE STAFFE Padova Ph Riccardo Callegari


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EVENT I 125


NOLITA

MARINA CLUB Jesolo Ph Simone Lovatti Photography


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EVEN T I 127

Miss Alpe Adria

LE STAFFE Padova


pillole: L’anello che vi fa sentire il battito del cuore della vostra amata Un nuovo modo per rimanere sempre in contatto con la persona amata arriva grazie alla tecnologia, per tutti quelli per cui telefono, whatsapp e social media non bastano: una società ceca infatti ha messo a punto un anello hi-tech che vi trasmette il battito del cuore dell’altra persona che indossa l’anello gemello.

Pokemon Go è indubbiamente la moda del momento, ma non è solo Nintendo a trarre profitto dal gioco: sta infatti nascendo un vero e proprio indotto attorno al gioco. Una banca russa ha addirittura creato una assicurazione apposita per i giocatori di Pokemon Go. La cosa, a ben vedere, non è poi tanto assurda, dato che sono stati numerosi i casi di incidenti più o meno gravi causati dal gioco (o meglio, dalla distrazione collegata al gioco): Sberbank ha quindi deciso che quello dei giocatori è un mercato interessante per i loro servizi assicurativi, creando una polizza che copre incidenti avvenuti esclusivamente durante il gioco.

Nasce l’assicurazione per Pokemon Go

Senzatetto restituisce ricco portafoglio: ricompensato con un lavoro ed una casa Il quarantaquattrenne Woralop aveva un patrimonio di appena 9 baht, pari a circa 20 centesimi di euro, quando ha trovato per strada un portafoglio gonfio di denaro e carte di credito. C’erano 20.000 baht in contanti (pari a circa 500 euro), abbastanza per permettergli di mangiare per mesi e magari anche affittare una camera dove dormire. Woralop però non ci ha pensato due volte e ha restituito il portafoglio al legittimo proprietario, il giovane imprenditore Niity Pongkriangyos, che ha deciso di offrirgli un posto di lavoro, nonché un alloggio dove dormire.

Tuffarsi di pancia da una pedana alta 10 metri non è qualcosa che normalmente si cerca di fare, perché il rischio di farsi male è decisamente alto. Ma è proprio questa l’idea alla base del Dødsing, un nuovo sport nato in Norvegia da pochi anni: i partecipanti devono tuffarsi dalla piattaforma e rimanere per più tempo possibile in volo paralleli all’acqua e con braccia e gambe distese. Solo all’ultimo momento possono raggomitolarsi per penetrare meglio in acqua. Il rischio di farsi male è più che concreto, e se non basta il fatto che questo curioso sport è considerato uno sport estremo, ancora più significativo il fatto che Dødsing tradotto significhi “tuffo della morte”.

Il Dødsing, il nuovo sport estremo (e folle) nato in Norvegia






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