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Il fascino del glamping
Glamping, ovvero campeggio en plein air, ma con i comfort dei migliori hotel e tanto glamour.
Campeggi dotati di comfort al pari di quelli degli hotel, in un perfetto mix di lusso, semplicità e contatto diretto con la natura: ecco il glamping
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Fare campeggio è, nell’immaginario collettivo, il modo migliore per godersi vacanze all’aria aperta all’insegna della libertà, senza vincoli di orari, etichetta e obblighi sociali. Nella realtà dei fatti, però, esiste anche un rovescio della medaglia che chiunque abbia passato qualche giorno in una classica tenda da campeggio non può negare: umidità e torcicolli, insetti ‘in visita’, panico da pioggia e vento, file per docce e toilette e altre scomodità. La soluzione alternativa che esalta solo i pro dell’esperienza del camping annullando le dolenti note da qualche anno esiste e va sotto il nome di ‘glamping’, un neologismo che nasce dalla contrazione dei termini ‘glamorous’ (affascinante, ricco di stile) e camping, e indica un nuovo genere di vacanza incentrata sì sul campeggio, ma di lusso e con servizi tipici del resort. Glamping è insomma il campeggio che non rinuncia ai comfort degli hotel stellati. Spazio quindi ad alloggi che sono grandi tende in stile yurta mongola, tepee indiani, capanni di fogliame o case sugli alberi, dotati di letti a baldacchino, materiali ricercati, pavimenti in legno con tanto di tappeti pregiati, bagni privati con vasca relax, fornelli a induzione, Tv a schermo piatto e via di questo passo.
Un mercato che cresce prepotentemente
Dopo il Nord America, il glamping sta prendendo piede da qualche anno anche in Europa - Regno Unito e Francia sembrano essere le nazioni trainanti ad oggi nel Vecchio Continente - e trova un numero sempre più alto di estimatori, tanto da essere ormai considerato non più come una moda passeggera a uso e consumo di pochi, ma come un fenomeno destinato a restare e consolidarsi, scelto da chi è desideroso di fare nuove esperienze turistiche. Anche la pandemia non l’ha scalfito. Anzi, ha aiutato il trend a fare il salto, passando da fenomeno per pochi a tendenza popolare. Le persone ora sono ancor più alla ricerca di luoghi tranquilli che garantiscano il distanziamento sociale, paradisi all’aria aperta per il loro benessere e occasioni di fuga verso la natura. Un recente studio condotto da Kampgrounds of America, che raggruppa circa 500 campeggi del Nordamerica, rivela che nel 2021 proprio il Covid è stato il motivo principale

C A I Garda Bubbles
del La Rocca Camping Village di Bardolino (VR): le pareti trasparenti sono perfette per osservare le stelle. Dentro, la tenda è chic e spaziosa.

che ha spinto chi non aveva mai praticato il campeggio prima a sperimentarlo, e quasi la metà di queste persone ha detto di aver provato il glamping quell’anno. L’interesse è previsto in crescita quest’anno, dato che oltre il 50% dei neo-campeggiatori riferisce che sta cercando un’esperienza di glamping. Conferma l’ascesa del glamping anche Pitchup.com, la piattaforma per prenotazioni online specializzata in campeggi, aree sosta per caravan e aree per glamping in Europa, Regno Unito e Americhe (1,8 milioni di clienti nel 2021): le prenotazioni riferite al glamping, fa sapere, hanno visto questa primavera un incremento del 145% rispetto allo stesso periodo del 2019. Su scala globale, secondo i dati del report pubbli-

B Sandy Pines Campground è uno
dei primi 5 glamping resort degli USA. Si trova nel Maine e a disposizione degli ospiti ci sono roulotte vecchio stile, carovane Far West, capanne e tende glamping. Il tutto immerso in una pineta vicino a una spiaggia.
D Glamping sugli alberi all’Out N’
About Treehouse Treesort nell’Oregon meridionale.
A Tra le sistemazioni glamping
possibili ci sono anche le tende indiane e come si può vedere da queste foto fatte al Capitol Reef Resort nello Utah, queste possono essere un eccellente mix di contatto con la natura e lusso.

cato da Researchandmarkets.com ad aprile scorso, il mercato del glamping, valutato in 2,35 miliardi di dollari nel 2021, raggiungerà i 5,94 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 10,9% dal 2022 al 2030.
Più vicini alla natura e a casa
Sono vari i fattori che possono spiegare il successo del glamping, a cominciare da quel desiderio di contatto con la natura che è ormai una necessità vitale per l’uomo urbanizzato, stressato dai ritmi frenetici del quotidiano, il quale però proprio perché urbanizzato non sa rinunciare a ciò che la vita moderna gli può offrire in termini di comfort e agi. Il glamping risponde pienamente a questa duplice esigenza, così come lo fa rispetto alla pratica oggi diffusa di preferire mete non troppo lontane da casa visto che le vacanze sono tendenzialmente meno lunghe (sono delle 'staycation’ direbbero gli inglesi).
Esperienze totalmente immersive
E poi c’è il bisogno, molto sentito oggi, di vivere sempre e comunque ‘esperienze’. Che vada per locali, per negozi, al cinema o in vacanza, oggi il consumatore è più esigente e competente di ieri, non si accontenta più del servizio o prodotto pre-confezionato. Cerca l’esperienza unica, memorabile che per essere tale deve essere partecipativa, fatta di emozioni e di coinvolgimento totale dei sensi. Il glamping ha tutti i requisiti per presentarsi come turismo esperienziale. L’importante, dicono gli esperti, è che l’operatore che propone il proprio campeggio come glamping site, non pensi che l’esperienza da offrire si risolva nel tipo di alloggio, e che quindi sia sufficiente tirar su qualche bella tenda per soddisfare gli ospiti. “Per noi il glamping, il campeggio di lusso o come si voglia chiamare questo fenomeno è più del semplice stare in una iurta, uno chalet o qualsiasi altro alloggio particolare” dicono alla Canopy & Stars, un operatore britannico del settore sul mercato nata nel 2010 e che ha centinaia di centri glamping sparsi tra Regno Unito, Irlanda, Francia, Spagna, Portogallo e Italia. “Oggi glamping è un modo completamente diverso di andare in vacanza. È tutto ciò che va dall’escursione al relax su un’amaca, dalla fuga romantica in cerca di intimità alle gite chiassose con tutta la famiglia”. Detto altrimenti, il glamping non è fatto solo dal tipo di alloggio, e l’esperienza che l’operatore va a proporre deve tenerne conto arricchendosi quindi di servizi ed emozioni.
Turismo responsabile e sostenibile
C’è poi un altro aspetto fondante del glamping che è particolarmente attrattivo oggi: il suo lato ecologista che è in sintonia con il crescere di una coscienza green nel turista, sempre più indirizzato alla sostenibilità e attento all’impatto che può avere il suo far vacanza sull’ecosistema. Il glamping è da questo punto di vista, una forma di ecoturismo. Gli alloggi sono sempre fatti con materiali naturali (o sono il risultato di un riciclo ‘creativo’, come capita nel caso di vecchie carovane o persino botti che diventano abitazioni), l’energia è prodotta da pannelli solari, i giardini sono organici, i bagni sono compost toilet - cioè wc a secco che non usano acqua né prodotti chimici e attraverso compostaggio e disidratazione trattano i rifiuti solidi umani ottenendo un ammendante per uso agricolo - e così via.


