Indociàina

Page 22

incrocio. Leggo “The Nation”, quotidiano indipendente. Polemiche e aspettative di rivolta per la proposta di legge governativa sull'amnistia. In Thailandia un magnate delle comunicazioni ha governato a lungo prima di essere costretto all'esilio per non finire in galera. Adesso la moglie (ho detto la moglie, non la figlia ...), a capo del Governo, perora la pacificazione e gli opposti schieramenti si contano, in attesa di affrontarsi in piazza. Mi ricorda qualcosa, non so perché. La propensione thai al colpo di Stato data da prima dell'unificazione, addirittura dalla fine del '600, quando il sovrano del Regno di Ayuttaya, Narai, (una specie di Pietro il Grande “in piccolo”) fu deposto dai cortigiani, dopo che gli stessi avevano accusato di intenti analoghi il suo straniero preferito, un avventuriero greco che a colpo avvenuto fu giustiziato. E i Chakri del resto, la stirpe regnante, nascono da un coup d'etat settecentesco. Oggi il problema evidentemente persiste, se è vero che il Parlamento sta valutando una legge per limitare i poteri dell'esercito e assegnare al Ministero della Difesa compiti di protezione per la monarchia, ora che il vecchio e amato Re è malato, e il giovane Re ancora acerbo di adorazione popolare, nonostante le sue sessantuno primavere. La jungla infittisce, ora che abbiamo lasciato le pianure; un quarto del territorio della Thailandia è coperto dalla foresta, ma cinquant'anni fa era il 60%. Le stazioni si susseguono con inesorabile uniformità, finché l'apparire di un grumo di luce più vivo induce un ottimismo infondato; ma siamo solo a Lanphang: per Chiang Mai mancano ancora due ore, esattamente il ritardo del nostro Espresso. Dopo la colazione, il pranzo e la merenda, ci tocca anche la cena: non si può dire che non cerchino di farsi perdonare. Niente taxi alla stazione, solo i furgoncini rossi con il bagagliaio sul tetto, come gli autobus da noi nei film del Neorealismo. I turisti sono una pacchia per questi drivers di tarda serata, e una normale corsa da trenta baht diventa da cento con i clienti più stanchi, e da cinquanta con quelli rognosi (vedi alla voce Piero P.). L'albergo è un falansterio di ex-lusso che avrebbe bisogno di molti lavori per meritarsi almeno una parte della sua spocchia. Ma ormai ci siamo, e non è poco: “Chiang Mai taa …Chiang Mai taa …” 16


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.