Piacere Magazine n.62 / Dicembre 2011-Gennaio 2012

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Cretto bianco, 1975

La materia L’approccio scultoreo di Burri nella creazione di opere d’arte ha raggiunto l’apice tra il 1950 e il 1952 quando ha intrapreso la breve serie dei “gobbi”, deformando le sue tele in una gamma di forme contorte attraverso l’incorporazione di inserti in legno con estroflessioni provocate dall’applicazione sul retro della tela di bastoni, con effetti di forme di vita intrappolate all’interno delle cornici che lottano per liberarsi. Nel loro rifiuto della nozione di un piano inviolabile dell’immagine piatta, queste opere riflettevano aspirazioni “spaziali” equivalenti a quelle incarnate dalle tele tagliate di Lucio Fontana create nello stesso periodo. Tuttavia, Burri si è rapidamente allontanato da tali esperimenti ritornando alla sua indagine sulla qualità poetica dei

materiali, dichiarando come suo obiettivo quello di scoprire di cosa erano capaci, in senso compositivo e costruttivo. Nel 1951 Burri fonda insieme agli artisti Giuseppe Capogrossi, Mario Ballocco e Ettore Colla, il Gruppo Origine. Fra questi è stato con Colla che Burri ha avuto maggiori affinità, poiché anche Colla costruiva le sue opere dai detriti della vita moderna, in maniera particolare rottami di metallo. Alla fine degli anni Cinquanta anche Burri inizia a lavorare con il ferro, e più tardi sperimenta altri materiali sintetici e industriali come i pannelli isolanti di Cellotex usati dalla metà degli anni Settanta. Intorno al 1954 Burri inizia anche a carbonizzare, bruciare e fondere i materiali scelti desiderando ottenere effetti imprevedibili e incorporare un elemento casuale nelle sue composizioni.

L’artista tifernate celebrando materiali poveri come la tela dei sacchi e il catrame, ha dotato l’estetica di modernità con una ritrovata forza espressiva, e la sua ricerca si è successivamente rivelata decisiva per le nuove generazioni, non esclusivamente seguaci dell’arte povera In questo contesto era destinato a diventare uno dei principali protagonisti dell’Art Informel, (Arte Informale) movimento europeo che si concentrava sul processo creativo tanto quanto sul prodotto finale che, nelle sue manifestazioni più pittoriarte & dintorni*pm | 43


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