In corrispondenza di entrambe le spalle, della pila P1 e della pila P7, nella porzione sommitale il terreno è composto da depositi marini terrazzati, costituiti da strati di ghiaia in matrice sabbiosa (Mag) alternati a strati di sabbie con orizzonti limo-argillosi (Mas); lungo la restante parte del viadotto, i depositi superficiali sono costituiti da depositi alluvionali attuali e recenti stabilizzati (Ala e Alt-a). Lo strato di base è rappresentato dalle argille grigio-azzurre di Avanfossa (App). La falda è stata assunta ad una profondità, misurata a partire dal piano campagna, pari a 4.0 m per la pila P1, 8.80 m per la pila P2, 8.4 m per la pila P3, 7.70 m per la pila P4, 5.20 m per la pila P5, 3.60 m per la pila P6 e 3.60 m per la pila P7. Per quanto riguarda le spalle la falda è stata assunta ad una profondità, sempre misurata a partire dal piano campagna, pari a 6.0 m per la spalla S1 e 2.0 m per la spalla S2.
L’importanza degli strumenti SIP&T Le natura del suolo è costituita da depositi marini ed alluvionali, ghiaie, sabbie, limi e argille. Stratigrafia difficile, a tratti molto dura e con presenza di massi con granulometria superiore a 0,7 m. Tutto ciò ha reso alcuni punti del terreno molto difficili da penetrare. Il parere degli addetti ai lavori è che gli strumenti di SIP&T sono stati fondamentali per la realizzazione dei pali. L’attrezzatura di SIP&T è stata progettata specificamente per questa stratigrafia per poter raggiungere i carichi richiesti, il reparto tecnico e commerciale di SIP&T ha lavorato a stretto contatto con Geovertical per progettare e realizzare gli utensili. Le due aziende hanno una solida collaborazione commerciale e condividono conoscenze ed esperienze. In questo progetto, il rispetto dei tempi è stato sicuramente il driver principale. Per questo motivo le attrezzatture sono state tutte customizzate in relazione alla stratigrafia del terreno, al momento torcente delle perforatrici idrauliche e alla possibilità di poterle utilizzare su entrambe. La preoccupazione principale è stata la presenza di trovanti piuttosto grandi questo perché, incontrando questi massi, se i parametri
di perforazione non vengono modificati, la loro penetrazione diventa molto impegnativa con alta possibilità di danneggiare la parte tagliente degli utensili, i giunti di accoppiamento dei rivestimenti metallici e la testa rotante. SIP&T progetta e produce attrezzatura per perforazioni verticali in base alla coppia e alla spinta della testa rotante della perforatrice tenendo sempre presente la stratigrafia del terreno. I bucket e carotieri sono stati forniti nella versione top di gamma con equipaggiamento originale Betek (Germania) leader nel settore per la fornitura di taglienti progettati per gestire condizioni di perforazione difficili come si è verificato durante la perforazione. Il design degli utensili SIP&T è l’evoluzione di anni di esperienza in diversi cantieri in cui sono state raccolte ed analizzate le
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diverse performance. La geometria della disposizione dei taglienti è ottimizzata per raggiungere eccellenti prestazioni di taglio, il loro passo è stato specificamente progettato per ottenere le migliori caratteristiche di carico/scarico del materiale in uscita dal palo ed idoneo a perforatrici con elevato momento torcente. La geometria di taglio ottimizzata consente velocità di foratura elevate con eccellenti caratteristiche di strappo in caso di roccia, questo grazie alla inclinazione delle lame su cui sono installati i taglienti che aumenta o diminuisce in base alla natura del terreno. La manutenzione è ridotta e semplice: le piastre antiusura sono in hardox HB600 (o simile) sostituibili facilmente e sono altamente resistenti all’usura, mentre lo speciale angolo consente agli scalpelli Betek di affilarsi men-
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