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Simone Olivelli, Roberta Fuschi, Nunzio Condorelli Caff, Agata Amantia, Desirée Miranda, Carmelo Di Mauro, Grazia Razza, Thea NERA I signori della droga

I SIGNORI DELLA DROGA

ECCO COME I SANTAPAOLA-ERCOLANO HANNO TRASFORMATO SAN GIOVANNI GALERMO IN UN SUPERMERCATO DELLO SPACCIO

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Laura Distefano

@distefano_laura

I MANAGER DELLO SPACCIO CHE SI SONO SUSSEGUITI DAL 2014 AL 2016 – SECONDO LE CARTE

DELLA MAGISTRATURA – SONO TRE: TURI CIURI,

IL PUFFO ED ENZO PATATA, RISPETTIVAMENTE ALL’ANAGRAFE SALVATORE FIORE, SALVATORE GURRIERI E VINCENZO MIRENDA

Il 9 maggio 2012 in un palazzo di San Giovanni Galermo campeggiava uno striscione con la scritta “Al nostro Piccolo Re, il tuo impero non morirà mai”. Quel pomeriggio di cinque anni fa un corteo funebre si snodava da via Capo Passero con tanto di corteo di scooter, fuochi d’artificio, lancio di fiori e la gigantografia del defunto portata in trionfo. Quelle immagini sono state immortalate dai carabinieri di Catania e finiti nei faldoni del blitz Leo 121 del 2014 (raffica di condanne in abbreviato e processo ordinario al rush finale). I funerali di Alessandro Ponzo, ucciso in uno degli angoli della piazza di spaccio più lucrosa di San Giovanni Galermo, è la fotografia massima della “sottomissione” e “riverenza” a chi in quell’angolo della città regge le redini del controllo dello spaccio. L’inchiesta Docss di poche settimane fa rimette in fila i nomi di chi avrebbe retto la cupola dello spaccio all’ombra del cemento di questo quartiere. Un pezzo di Catania trasformato dai Santapaola-Ercolano in un take away degli stupefacenti. I “manager” dello spaccio che si sono susseguiti dal 2014 al 2016 – secondo le carte della magistratura – sono tre: Turi ciuri, il puffo ed Enzo patata, rispettivamente all’anagrafe Salvatore Fiore, Salvatore Gurrieri e Vincenzo Mirenda. Quest’ultimo è il fratello di Arturo, conosciuto tra i vialoni di Galermo come Turi Sciara. I carabinieri seguono in diretta i cambi al vertice. Uno dei soldati della droga è intercettato e questo permette agli investigatori di poter comprendere chi si sussegue al “trono”. Le indagini permetterebbero di capire come cambiano gli assetti quando Vincenzo Gazzetta, “Enzo il biondo”, finisce in manette. Le redini a quel punto sarebbero passate a Salvatore Fiore che finisce in gattabuia nel 2013 nella maxi retata Fiori Bianchi che smantella – grazie alle rivelazioni del super pentito Santo La Causa – la geografia criminale dei Santapaola. Turi ciuri non ha avuto nemmeno il tempo di respirare la libertà, era uscito di galera ad aprile ed è rientrato pochi giorni fa. Per gli investigatori però durante il carcere avrebbe tenuto contatti con la centrale dello spaccio, anche grazie ai colloqui con la moglie. Ma Salvatore Gurrieri, storico nome del gruppo del Villaggio Sant’Agata (da cui storicamente dipende la squadra di Galermo), approfittando degli arresti domiciliari sarebbe riuscito a prendere il controllo gestionale dello spaccio. Un periodo in cui Vincenzo Mirenda avrebbe cercato di conquistare la fiducia del “puffo”, diventando il suo vice e uomo di fiducia. Quando Il “puffo” finisce in carcere infatti Enzo patata sarebbe diventato il suo “sostituto” nella reggenza del gruppo. Un ruolo che avrebbe ottenuto addirittura sfidando il fratello Arturo. Quel Turi sciara che avrebbe parlato «con i meglio capi», si evince da un’intercettazione. Ma parlando di droga a Galermo non si può dimenticare la figura criminale di Marco Battaglia, quello che i pentiti definiscono «il trafficante di cocaina più potente». Sulla sua testa pende una richiesta di condanna a 30 anni e inoltre è stato arrestato nel recente blitz Orfeo che ha azzerato il gruppo di Picanello dei Santapoala. Fino a qualche anno fa Battaglia avrebbe controllato ogni androne di via Capo Passero. Per poter «spacciare» in quella strada – almeno fino al 2013 – sarebbe stato necessario pagare l’affitto settimanale o mensile a Marco Battaglia.

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