Conferenza Programmatica 2010 - VII municipio

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agire politicamente per richiedere al Governo la stipula di decreti per gli ingressi regolari: la politica di continua regolarizzazione a posteriori crea il clima di incertezza del diritto nel quale gli abusi sugli immigrati e lo scontento dei cittadini trovano terreno fertile. A questo proposito l’Italia ha firmato dichiarazioni internazionali in materia di diritti umani che la impegnano a rispettare degli standard di accoglienza. Ci teniamo a ricordare che noi del PD crediamo ancora che l’accoglienza sia un dovere nei confronti di chi è povero e bisognoso e che l’esigenza di una sua attenta regolamentazione sia dettata dall’impossibilità pratica di fornire a tutti possibilità di vita decorose e non da particolari diritti di nascita, cosa della quale il pensiero dominante delle destre vorrebbe convincerci. Nomadi: - Per il campo di Casilina 900 vanno mantenuti gli impegni per il trasferimento in altre sedi più idonee e più vivibili, nel rispetto degli accordi presi con i cittadini e con i rappresentanti della comunità rom. Quando la Giunta Rutelli operò il trasferimento del campo Casilina 700 vennero individuate e attrezzate nuove aree; oggi Alemanno anziché individuare nuove aree, sta pensando di riempire all’inverosimile i campi già attrezzati. - Per i campi di Via Salviati, ubicati nel V Municipio, ma integrati nel VII, è necessario un ridimensionamento ed una risistemazione per renderli vivibili e regolari, visto che l’area non è vincolata e che molti bambini frequentano le scuole di Tor Sapienza, scuole che accolgono anche i minori della comunità somala di rifugiati politici dell’ex INPDAP di Via Collatina. Se prevalesse anche in questo quadrante la scelta di Alemanno di allargare i campi esistenti spostandovi i rom sgomberati anziché trovare nuove sedi, si rischierebbe di far saltare un difficile equilibrio che in questi anni si è riuscito a mantenere nella comunità locale. Proposte per la sanità: - Servizi: Vista la disponibilità dimostrate dal Municipio ad un percorso di completa collaborazione con la ASL (ci riferiamo in particolare alla risoluzione del problema della Sede di Piazza dei Mirti ed al risparmio che essa ha comportato), e in virtù del costruendo Poliambulatorio di Tor Tre Teste, chiediamo che ci sia aumento dei servizi forniti dalla ASL agli utenti del territorio. Inoltre è da perseguire l’obiettivo di una maggiore interazione tra i vari servizi medici della sanità territoriale, implementando il concetto di rete assistenziale integrata. In tale prospettiva il cittadino con determinate patologie ad alto impatto socio-sanitario, e magari anche con disagio sociale, dovrebbe essere preso in carico, in maniera completa, dalle risorse del territorio. Le sue diversificate esigenze socio-sanitarie dovrebbero essere gestite localmente, nella maniera più conforme possibile al principio dell’umanizzazione e personalizzazione del trattamento, con interventi coordinati e sinergici dei vari operatori sanitari e sociali. - Prevenzione: creare un “registro delle fragilità”, ossia un archivio informatizzato che raccolga, incroci e mantenga le informazioni sulle persone a rischio socio-sanitario reperite da tutte le fonti di possibili contatto tra queste e l’amministrazione. Tale progetto potrebbe essere attuato organizzando dei “portali” naturali di rilevamento del disagio e della fragilità (ASL, medici di base, assistenti sociali, etc…) e interfacciandoli tra di loro; - Anziani: prevedere delle forme di reintegro dell’assistenza fisioterapica pubblica: in un Municipio con alto tasso di popolazione anziana non agiata la privazione di questo servizio ha gettato moltissimi cittadini nella triste condizione di non poter affrontare la cura della propria salute in maniera completa, poiché il ricorso ad intervento privato è in generale molto costoso. È un dovere morale farsi carico di tali esigenze presso la ASL affinché si tenti una soluzione del problema; realizzare progetti rivolti agli anziani con patologie che ne compromettono l’indipendenza, quali l’Alzheimer; - Strutture: far partire i lavori per il Poliambulatorio di Tor Tre Teste, la cui progettazione è praticamente completa ma i lavori non iniziano senza che se ne conoscano le ragioni. Ulteriori proposte: Concludiamo le nostre proposte con due problematiche specifiche del territorio che sono state portate all’attenzione del gruppo e con le risposte concrete che abbiamo immaginato e intraprenderemo a conclusione dei lavori della conferenza: a) Un gruppo di volontari che opera nel territorio della Rustica fornendo il servizio di ambulanza, è temporaneamente ospitato da una sede dei vigili del fuoco in via di trasferimento. Laddove non si trovasse loro una nuova sede, il servizio decadrebbe. Occorre quindi contattare la Protezione Civile e successivamente altre istituzioni per cercare una soluzione e altri spazi nel Municipio e per tentare un allargamento del servizio. b) Forza Nuova raccoglie firme a favore dello sgombero di una palazzina ex INPDAP (situata in Via Collatina fronte Bricofer), sostenendo che i suoi abitanti siano occupanti illegali e si dedichino allo spaccio, alla prostituzione e alla delinquenza in generale; gli occupanti dello stabile, in realtà, sono stati per lo più riconosciuti come richiedenti asilo politico dal Ministero dell’Interno ed i minori sono integrati nelle scuole del territorio . Anche in precedenti occasioni la Comunità democratica del territorio ha respinto campagne di disinformazione su questi temi, ma occorre mantenere alta l’attenzione su questo fenomeno per evitare facili manipolazioni. Uno sguardo al futuro - Gutta cavat lapidem

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