Interlingua

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Manuale d'Interlingua

significherà "rendere fratello di", o in invinagrar < vinagre (aceto), dove il prefisso suggerisce la nozione di "mettere sotto aceto". Il significato suggerito da verbi derivati con ificar è quello di trasformare una cosa in un'altra. In una del­ le sue accezioni, il suffisso isar suggerisce l'idea di "fare" ma piuttosto nel senso che una cosa viene tra­ sformata senza che perda la sua identità primitiva. Cosí petrificar, suggerisce un'azione che trasformi qualcosa una pietra, cosa che prima non era, mentre vaporisar suggerisce l'idea che una sostanza che non cambia la sua identità è trasformata in vapore. In nuove formazioni questa distinzione dovrebbe es­ sere rispettata. Per ad es. papirificar "trasformare qualcosa in carta" (da papiro, carta), potrebbe avere "legno" per suo oggetto, mentre papirisar "fare carta" si applicherebbe alla corteccia di un albero che ri­ mane ciò che era, ma che comincia ad avere l'apparenza di carta. ­ar 1. "fare uso di..., applicare, dare... ecc. a", ad es. vulnere > vulnerar (ferire), neol.: anello > anellar (dare un anello a); garage > garagiar (mettere in garage). 2. "rendere, o fare...", ad es. sic > siccar, neol.: folle > follar (far diventare matto). ­ificar "fare, rendere, convertire in...", ad es. ample > amplificar, petra > petrificar, neol.: grasse > gras­ sificar (ingrassare), glacie > glacificar (convertire in ghiaccio). ­isar 1. "rendere...", ad es. pulvere > pulverisar, neol.: emulsion > emulsionisar (emulsionare). 2. "appli­ care, fare uso di", ad es. pasteur > pasteurisar, neol.: collodio > collodisar. 3. "rendere, fare", ad es. ame­ rican > americanisar, minime > minimisar. Nota: Nomi in ismo e ista possono spesso essere costruiti come derivati di verbi in isar, piuttosto che di aggettivi o sostantivi radice. §141. I.B.a. ­ I sostantivi possono essere derivati da aggettivi grazie all'uso dei suffissi qui elencati. ­essa “stato o qualità di essere...”, ad es. polite > politessa (gentilezza); ric > ricchessa, neol.: apte > ap­ tessa (attitudine) meglio aptitude. ­ia (senza accento) “stato o qualità di essere”, ad es. efficace > efficacia. Neol: felice > felicia (felicità), fraudolente fraudolentia. ­ia (accentato), “stato o qualità di essere...”, ad es. zelose > zelosia (gelosia), neol.: tecnici brachycephale > brachicephalia. ­ismo 1. “stato o qualità di essere...”, ad es. provincial > provincialismo, neol.: brutal > brutalismo. 2. “dottrina o pratica riguardo a ciò che è...”, ad es. social > socialismo, neol. Atonal > atonalismo. 3. “qual­ cosa di caratteristico del popoli... o della lingua...”, ad es. german > germanismo, neol.: polynesian > po­ lynesismo. ­ista “aderente alla dottrina o alla pratica di ciò che è...”, ad es. social socialista, atonal > atonalista. ­itate “stato o qualità di essere...”, ad es. regular > regularitate, neol. Cohesive > cohesivitate. Nota: Ha il sinonimo in ­itude, ma si preferisce quando la parola è già un derivato. In ulteriore derivazio­ ne (non raccomandata per l'uso attivo), ­itate appare prima dei suffissi che cominciano con ­a in forma ­it­; ad es. autoritate + ari = autoritari. ­itude “stato o qualità di essere...”, ad es. certe > certitude, neol. Emerite > emeritude. Nota: Sinonimo di ­itate. Esteso a ­itudin­ in ulteriori derivazioni, ad es. latitude > latitudinal. § 142. I.B.b. ­ La derivazione di aggettivi da aggettivi è limitata all'uso di un suffisso diminutivo e la deri­ vazione di superlativi assoluti in ­issime. Si noti che ogni sostantivo in ­ista può funzionare come aggetti­ vo, ad es. socialista. ­ette “qualcosa di carino”, ad es. belle > bellette (carino, bellino), neol. : blanc > blanchette. § 143. I.B.c. ­ Sulla derivazione di avverbi derivati, vedi § 45­47.

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