Società
di Romina Vinci
TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE, UN NUOVO PERCORSO FORMATIVO Una sperimentazione che coinvolge 27 scuole v r;uboub bm | - |-Ѵb-ķ t - uo mb ;uvb|࢘ e le aziende del Consorzio Elis
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olmare il gap che separa le discipline umanistiche da quelle scienti¿che sui banchi di scuola. Dare vita ad una nuova formula di apprendimento, che mira a valorizzare in classe il contributo ŏerto dalle materie scienti¿che nel riuscire a leggere e comprendere il funzionamento del mondo in cui viviamo. È per questo che è nato il nuovo Liceo quadriennale per la Transizione Ecologica e Digitale. Un percorso formativo che vede coinvolte 27 scuole superiori di tutta Italia, quattro università e le aziende del Consorzio Elis. Sinergie unite allo scopo di andare oltre il mero programma didattico ministeriale, per mettere insieme le conoscenze umanistiche e scienti¿che
tradizionali con maggiore attenzione alle cosiddette materie STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering, Mathematics. L’IMPORTANZA DELLE STEM Nato negli Stati Uniti agli inizi degli Anni 2000, il raggruppamento di materie STEM è in poco tempo diventato un modello internazionale per inquadrare curriculum scienti¿ci interdisciplinari che hanno mostrato di rispondere bene alle richieste del mercato del lavoro. Secondo il Rapporto AlmaLaurea 2020, chi ha scelto di intraprendere un percorso di studi in materie STEM, a cinque anni dal conseguimento della laurea, ha un tasso di occupazione pari all’89,3%. Inoltre, chi è laureato in que-
sto ambito, dichiara di percepire una busta paga superiore del 13,3% rispetto a quella dei laureati non STEM. UN GAP DA COLMARE In Italia si studiano ancora poco le discipline STEM: è laureato in una di queste materie solo il 16% della popolazione di età tra i 20 e i 29 anni, contro il 20% di media dell’Unione europea. La Germania è al 20%, ancora meglio fanno i nostri cugini d’oltralpe: la Francia, infatti, si attesta al 28%. Un numero che si fa ancora più chiaroscuro se visto dal punto di vista del genere: solo il 22% delle ragazze scelgono corsi universitari in materie scienti¿che. E, nonostante il 2021 abbia registrato un aumento del 15,74% delle immatricolazioni in informatica e tecnologie Ict, le materie scienti¿che continuano ad essere percepite dalle ragazze come “poco adatte”. Il divario di genere, infatti, è ancora presente e si radica, sin dai primi cicli di istruzione, negli stereotipi che vorrebbero le ragazze poco portate verso le materie settembre 2022 | www.spazio50.org
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