MICHELA NOCENTE
Quando Istanbul si chiamava Costantinopoli Visita alla “città vecchia” (e non solo...) Foto e note di viaggio (30 maggio – 2 giugno 2015) maggio/giugno 2015
INTRODUZIONE Ho profittato di un weekend lungo per ritornare in Turchia e in particolare ad Istanbul (che avevo visto, unitamente alla Cappadocia, da ragazza).
Devo osservare che negli ultimi decenni la capitale dell’Impero Ottomano si è progressivamente sviluppata fino a confondersi con ogni altra capitale europea. (in un locale abbastanza “turistico”) L’ex Costantinopoli, capitale di un Impero disintegratosi - dopo una crisi e un lento declino plurisecolari - alla fine del primo conflitto mondiale, è oggi una città moderna, con un traffico caotico e confuso, forse peggiore di certe realtà europee. Lo sviluppo è avvenuto con l’acuirsi delle solite contraddizioni che caratterizzano andamenti tumultuosi e non programmati, o, forse, neppure programmabili…. Il vecchio e il nuovo coesistono e la città, dalla quale sono scomparse le peggiori tracce di arretratezza e di miseria del passato, conserva intatto il fascino di una città ricca d’arte e di genti aperte ed ospitali, forse, oggi, troppo pervase da una mentalità turistica di massa.
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Ma è anche giusto valorizzare e promuovere le proprie risorse artistiche e culturali, anche se se ne perde un poco in genuinità. La città, vista nei giorni immediatamente precedenti il voto politico, mi è apparsa tranquilla, spensierata, sufficientemente cosmopolita, poco incline al fanatismo o all’integralismo esasperato di certe realtà. Non si ravvisano quei sempre deprecabili eccessi di ordine e di disciplina. In sintesi posso dire di avere, durante questa incursione in Turchia, respirato l’aria spensierata di un clima gioviale e sereno. I locali pubblici sono generalmente puliti e curati. Con i commercianti bisogna trattare, senza farsi condizionare troppo dai prezzi esposti. Così facendo non sarà difficile fare qualche buon “affare”… I cittadini turchi con cui sono venuta in contatto sono sempre stati cortesi e disponibili, puntuali nelle risposte. La città vecchia, sicuramente più pulita di un tempo, è attraversata da un nuovo moderno tram, ma conserva intatto il fascino di un passato sublime e austero, ma anche sereno e rassicurante.
Vi lascio agli scatti, augurandomi che stuzzichino in voi non tanto un apprezzamento in sé e per sè di essi quanto piuttosto uno stimolo a visitare quei luoghi così lontani, ma per certi aspetti anche vicini, dalla nostra cultura dominante. 6
Gli scatti sono particolari e scorci della Costantinopoli bizantina e ottomana, ma anche frutto di una escursione in una pregevole villa sul Bosforo. In un perimetro abbastanza ristretto della Istanbul antica sono raccolte splendide bellezze architettoniche ben evincibili da questi scatti. Credo che il lettore interessato possa approfondire in loco‌ Buona visione! Michela Nocente
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Dalla cittĂ vecchia (prima giornata) alla gita al Bosforo.
Fortificazioni e ville
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Ed ora il ritorno alla città vecchia e al altre sue “bellezze”.
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Concludo il reportage fotografico con queste foto delle stanze del Palazzo Imperiale.
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I reportage di Michela
Instanbul Ho profittato di un weekend lungo per ritornare in Turchia e in particolare ad Istanbul (che avevo visto, unitamente alla Cappadocia, da ragazza). Devo osservare che negli ultimi decenni la capitale dell’Impero Ottomano si è progressivamente sviluppata fino a confondersi con ogni altra capitale europea.
Michela Nocente Diplomata del liceo Giulio Cesare di Roma, è laureata in Giurisprudenza nell’Università La Sapienza di Roma con una tesi di diritto del lavoro sui contratti di formazione e lavoro. È appassionata fotografa, particolarmente attenta alla ricerca dei particolari e delle specificità dei luoghi e delle particolarità socioculturali.
Roma, giugno 2015
pubblicazione a cura di Pascal McLee
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