DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO

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DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (bianco) 4 APRILE 2021 MESSA DEL GIORNO

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uesto è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo». Per un cristiano, non vi è giorno più bello della Pasqua! Infatti, è la risurrezione di Gesù dai morti a gettare una luce completamente nuova sul nostro futuro, sul significato della storia, così come della vita. Il cristianesimo non professa una salvezza semplicemente immateriale, bensì la risurrezione della carne. Il nostro futuro, allora, è pieno d’immortalità perché è già iniziato in qualche modo con la risurrezione di Gesù dai morti. Questo significa che dobbiamo dare peso al nostro presente, al nostro corpo, alle nostre relazioni, a tutto quello che siamo e che facciamo: perché con Cristo risorto nulla è più come prima. La forza della speranza cristiana è la Pasqua stessa. Il Risorto è la novità assoluta di Dio nella storia: perché i sepolcri sono stati aperti, ribaltati, superati. L’Eucaristia che celebriamo nella solennità di Pasqua è carica di speranza, di fiducia, di gioia, di amore: perché uniti a Cristo, nascosti con lui in Dio, viviamo in modo nuovo e ci proiettiamo fin da ora alla relazione di amore con il Padre.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Sono risorto, o Padre, e sono sempre con te. Alleluia. Hai posto su di me la tua mano. Alleluia. È stupenda per me la tua saggezza. Alleluia, alleluia. Oppure Il Signore è veramente risorto. Alleluia. A lui gloria e potenza nei secoli eterni. Alleluia, alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Oggi, celebrando la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo, passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa. Intanto si segue un canto adatto o un ritornello; per esempio:

Rit. Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia; e a quanti giungerà

quest’acqua porterà salvezza, ed essi canteranno: alleluia, alleluia. La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. Rit. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. Rit. Il sacerdote, tornato alla sede, al termine del canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:

Cel. Dio onnipotente ci purifichi dai peccati e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno nei secoli dei secoli. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.


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