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NATALE DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 25 DICEMBRE 2017

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ggi la luce risplende su di noi». Il Natale è epifania, ossia la manifestazione di Dio e della sua grande luce in un bambino che è nato per noi in una stalla di Betlemme e non nei palazzi dei re. Quando, nel 1223, san Francesco d’Assisi celebrò a Greccio il Natale con un bue e un asino e una mangiatoia piena di fieno, si rese visibile una nuova dimensione del mistero del Natale. Il Poverello ha chiamato il Natale “la festa delle feste” – più di tutte le altre solennità – e l’ha celebrato con “ineffabile premura” (2Celano, 199: Fonti Francescane, 787). Egli baciava con grande devozione le immagini del bambinello e balbettava parole di dolcezza alla maniera dei bambini, ci racconta Tommaso da Celano. San Francesco ha scoperto in una profondità tutta nuova l’umanità di Gesù. Il Figlio di Dio come bambino, come vero figlio di uomo: questo toccò profondamente il cuore di san Francesco, trasformando la fede in amore. Nel bambino di Betlemme, si può, per così dire, toccare Dio e accarezzarlo. Nel bambino Gesù, Dio si è fatto dipendente, bisognoso dell’amore di persone umane, in condizione di chiedere il loro – il nostro – amore. Oggi il Natale è diventato una festa dei negozi, il cui luccichio abbagliante nasconde il mistero dell’umiltà di Dio, la quale ci invita all’umiltà e alla semplicità. Preghiamo il Signore di aiutarci ad attraversare con lo sguardo le facciate luccicanti di questo tempo fino a trovare dietro di esse il bambino nella stalla di Betlemme, per scoprire così la vera gioia e la vera luce. Lasciamoci rendere semplici da quel Dio che si manifesta al cuore diventato semplice. E preghiamo in quest’ora anzitutto anche per tutti coloro che devono vivere il Natale in povertà, nel dolore, nella condizione di migranti, affinché appaia loro un raggio della bontà di Dio; affinché tocchi loro e noi quella bontà che Dio, con la nascita del suo Figlio nella stalla, ha voluto portare nel mondo.

MESSA DELL’AURORA ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Oggi su di noi splenderà la luce, perché è nato per noi il Signore; Dio onnipotente sarà il suo nome, Principe della pace, Padre dell’eternità: il suo regno non avrà fine.

COLLETTA Cel. Signore, Dio onnipotente, che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo, fa’ che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

PRIMA LETTURA

Seduti (62,11-12)

Dal libro del profeta Isaìa 11 Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra: «Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, egli ha

con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. 12Li chiameranno Popolo santo, Redenti del Signore. E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 96)

Rit. Oggi la luce risplende su di noi Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Annunciano i cieli la sua giustizia e tutti i popoli vedono la sua gloria. Rit. Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito (3,4-7) Figlio mio, 4quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, 5egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, 6che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7affinché, giustificati


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