4ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A

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4ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A (viola) 18 DICEMBRE 2022

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a vergine concepirà e partorirà un figlio». Oggi la liturgia pone in risalto non solo la figura di Maria ma anche quella di Giuseppe, suo promesso sposo. Ci viene rivolto l’invito ad accogliere Gesù nella fede e a generarlo nello spirito con l’ascolto della sua parola. Il Figlio di Dio, realizzando un’antica profezia (cf. Is 7,14), diventa uomo nel grembo di una vergine, e tale mistero manifesta insieme l’amore, la sapienza e la potenza di Dio in favore dell’umanità ferita dal peccato. San Giuseppe viene presentato come «uomo giusto» (Mt 1,19), fedele alla legge di Dio, disponibile a compiere la sua volontà. Per questo, egli entra nel mistero dell’incarnazione dopo che un angelo del Signore, apparsogli in sogno, gli annuncia la nascita miracolosa. Abbandonato il pensiero di ripudiare in segreto Maria, Giuseppe la prende con sé, perché ora i suoi occhi vedono in lei l’opera di Dio. Veneriamo, dunque, il padre legale di Gesù, perché in lui si profila l’uomo nuovo, che guarda con fiducia e coraggio al futuro, non segue il proprio progetto, ma si affida totalmente all’infinita misericordia di Colui che avvera le profezie e apre il tempo della salvezza. Giuseppe fu uomo giusto perché ha custodito Gesù nel bene, nel mistero della grazia divina, nel dono stesso dell’incarnazione.

COLLETTA

ATTO PENITENZIALE

Cel. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all’annuncio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, Padre buono, che hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore nel silenzioso farsi carne del Verbo nel grembo di Maria, donaci di accoglierlo con fede nell’ascolto obbediente della tua parola. Per il noAss. Amen stro Signore Gesù Cristo…

Cel. Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Cristo, che vieni a visitarci con la grazia del tuo Spirito, Christe, eleison. Ass. Christe, eleison Cel. Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, Kyrie, eleison. Ass. Kyrie, eleison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria

La prima lettura riporta la grande profezia fatta al re Acaz. Egli, davanti all’imminente pericolo di un’invasione, preferisce cercare la sicurezza nell’alleanza con l’Assiria piuttosto che nella promessa di Dio. Il profeta glielo rimprovera e gli ricorda che Dio si è impegnato ad assicurare la discendenza regale nella persona di un successore, garanzia futura della presenza di Dio tra il popolo. Nella seconda lettura Paolo si presenta alla Chiesa di Roma come apostolo del Vangelo di Cristo e professando la sua fede in lui. Gesù è colui che le Scritture hanno annunciato. Il Vangelo evidenzia il compimento della promessa da parte di Dio: Gesù è l’Emmanuele, il Dio-con-noi.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito


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