3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B (Viola o rosaceo) - 13 DICEMBRE 2020
«
L
o spirito del Signore è su di me». È tempo di gioia, di festa, di grande speranza: perché il Signore viene a visitarci e a donarci la sua pace. Abbiamo bisogno di giustizia, di verità, di una luce immensa, non tanto per sopravvivere in questo mondo, ma per realizzare noi stessi ed essere persone felici, piene di gioia e di vita. In un certo senso, il tempo di Avvento è come una grande parabola sulle attese della vita e sul vero significato della fiducia. In chi o in che cosa speriamo veramente? E che cosa ci attendiamo dalla vita? In questa domenica della gioia (Gaudete) possiamo confrontarci con le promesse del Signore e purificare ogni nostra falsa attesa. Infatti, Dio chiama gli umili e i poveri a entrare nel suo regno di pace per far germogliare tra noi la sua giustizia. Da qui l’invito dell’apostolo Paolo ad essere sempre lieti, a pregare continuamente, a rendere grazie a Dio, perché il Signore è fedele alle sue promesse. Lo stesso profeta Giovanni, il Battista, è mandato a noi per essere il testimone di Gesù, l’amico dello sposo.
COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino! Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, all’inizio di questa celebrazione eucaristica, invochiamo la misericordia di Dio, fonte di riconciliazione e di comunione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Non si dice il gloria
Cel. Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che chiami gli umili e i poveri a entrare nel tuo regno di pace, fa’ germogliare tra noi la tua giustizia, perché viviamo nella gioia l’attesa del Salvatore che viene. Egli è Ass. Amen Dio, e vive e regna con te...
La prima lettura riprende un breve passo autobiografico che si distingue dai brani precedenti e seguenti del libro del profeta Isaia. Infatti, qui si racconta la missione del profeta. Questi è incaricato di annunciare la liberazione dai nemici e l’anno della misericordia e della giustizia divina. La seconda lettura afferma che la venuta del Signore orienta tutta la nostra vita: da qui l’impegno quotidiano, il discernimento, la preghiera, il bene da compiere… La condotta del cristiano è condizionata dal giorno del giudizio in cui il Signore si rivelerà al mondo e chiamerà a sé i suoi discepoli.