GIOVEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA (bianco) 18 APRILE 2019
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L
i amò sino alla fine». È giunta l’ora di Gesù. Ora del suo trapasso da questo mondo al Padre. Inizia il Triduo Sacro. Il mistero pasquale, come ogni anno, si riveste del suo aspetto liturgico cominciando da questa messa che, unica durante l’anno, porta il nome di “Cena Domini”. L’Ultima Cena è la testimonianza di quell’amore con cui Cristo, Agnello di Dio, ci ha amato sino alla fine, ossia fino a quel compimento che doveva avverarsi nella giornata di domani, il Venerdì santo. In tale giorno si doveva manifestare quanto Dio ha amato il mondo, e come, in quell’amore, sia giunto al limite estremo della donazione, al punto cioè di «dare il suo Figlio unigenito» (Gv 6,16). In quel giorno Cristo ha dimostrato che non c’è «amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13). L’amore del Padre si è rivelato nella donazione del Figlio. Nella donazione mediante la morte. Tuttavia, l’Ultima Cena ci mostra che, per Gesù, “sino alla fine” significa al di là dell’ultimo respiro. Al di là della morte. Tale è il significato dell’Eucaristia. La morte non è la sua fine, ma il suo inizio, perché il dono di Cristo si apre alla novità della Pasqua, della risurrezione.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù ci invita alla sua mensa per essere umili servitori del Vangelo. Riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, tu che sei la nostra Pasqua, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci chiedi di amarci gli uni gli altri, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, tu che sei il pane vivo disceso dal cielo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo Figlio, prima di consegnarsi alla morte, affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore, fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura riprende il significato più importante della pasqua ebraica. Si tratta di un’antica festa primaverile di pastori nomadi che acquista