4ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C (viola) 23 DICEMBRE 2018
«
B
eata colei che ha creduto». “Credere” significa, secondo un’antica traduzione latina, “dare il cuore” (da “cor-dare”). La Vergine Maria si è consegnata completamente nelle mani di quel Dio onnipotente che fa nuove tutte le cose e che rende possibile ciò che umanamente sembra impossibile. A poche ore dal Natale, la Liturgia della Parola di questa Domenica ci presenta Maria come modello di fede, discepola credente, che è fecondata dalla Parola divina. Il Natale è introdotto dal canto e dal saluto benedicente di due donne. Maria porta Gesù e la sua vicinanza è già motivo di grazia: Giovanni, infatti, sussulta di gioia nel grembo di Elisabetta, donna già provata dal dolore e dalla sofferenza per la sua sterilità. L’Eucaristia che celebriamo ci aiuti a riscoprire il Santo Natale anzitutto come un dono di grazia che solo la fede può esprimere e accogliere in umiltà e semplicità.
COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada e dalle nubi scenda a noi il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria
Cel. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che hai scelto l’umile figlia di Israele per farne la tua dimora, dona alla Chiesa una totale adesione al tuo volere, perché imitando l’obbedienza del Verbo, venuto nel mondo per servire, esulti con Maria per la tua salvezza e si offra a te in perenne cantico di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura annuncia la nascita del Messia nel clan di Giuda. Egli ricostituirà l’unità del popolo e introdurrà nel mondo il regno del Signore; nuovo Davide sarà sorgente di pace. Il profeta Michèa scrive nell’VIII secolo, durante l’invasione assira, mentre si rifugiava a Gerusalemme e il suo popolo era diviso e spaventato. I sacerdoti, moltiplicando i loro sacrifici rituali, perfettamente vani, offrivano una speranza illusoria. Un giorno, tutta questa merce di scarto sarà spazzata via. La seconda lettura sottolinea il mutamento religioso radicale introdotto da Cristo. Come altre