3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C

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3ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C (viola o rosaceo) 12 DICEMBRE 2021

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he cosa dobbiamo fare?». L’attesa gioiosa del Signore che viene non ci esime dall’impegno per la giustizia e dal compiere il bene. È quanto emerge quest’oggi dal Vangelo di Luca, ove ritorna il personaggio scomodo e caustico del profeta Giovanni. Il Battista dà delle norme ben precise per tutti, se vogliono convertirsi e prepararsi alla venuta del Messia. Così, bisogna dividere i nostri beni con i poveri; osservare la giustizia; non maltrattare. È urgente mettere in pratica questi avvertimenti: perché Gesù sta per arrivare come giudice della storia. Egli è portatore dello Spirito che purifica e brucia tutte le opere del male. In tale prospettiva, il Natale è insieme un avvenimento di misericordia, di grazia e di giudizio. In questa terza domenica d’Avvento, da tutti conosciuta come la domenica della gioia (Gaudete), dobbiamo riscoprire il Natale come festa della condivisione: dei beni, della fede, della carità, della speranza, delle attese, delle povertà, delle sofferenze. In tal senso, la gioia ci apparirà come qualcosa di molto concreto: si gioisce perché si condivide quello che si ha e soprattutto si partecipa alla stessa sorte. Dio viene a liberarci.

Non si dice il Gloria

COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino! Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, Kýrie, eléison.. Ass. Kýrie, eléison. Cel. Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, Christe, eléison. Ass. Christe, eléison Cel. Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, Kýrie, eléison.. Ass. Kýrie, eléison. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, fonte di vita e di gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché, affrettandoci sulla via dei tuoi comandamenti, portiamo a tutti gli uomini il lieto annuncio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura contiene una profezia circa il destino d’Israele, popolo oltraggiato e ridotto in schiavitù: al di là della distruzione, il Signore porterà la vita. Così, un giorno, finalmente, Israele sarà convertito e vivrà con pienezza. L’attuale condizione di sofferenza è conseguenza dell’orgoglio e del male da cui il popolo si è lasciato incancrenire. La seconda lettura è un’esortazione alla gioia e alla speranza perché siamo stati salvati in Cristo Gesù. Paolo, quando scrive ai Filippési, ancora prigioniero, si trova di fronte a un’eventuale condanna a morte, anche se ormai prevede che sarà liberato. Comunque, nella prova ha raggiunto


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