2ª DOMENICA DOPO IL NATALE - ANNO A

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2ª DOMENICA DOPO IL NATALE - ANNO A (bianco) 5 GENNAIO 2020

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I

n lui era la vita». Ritorna quest’oggi l’intensa pagina del prologo di Giovanni con la quale siamo chiamati ancora una volta a riflettere sul grande prodigio dell’incarnazione del Figlio di Dio. Cristo è l’esegesi del Padre, colui che rivela il mistero del Dio nascosto. Ci troviamo innanzi a una profonda meditazione teologica sul mistero di Cristo: la sua identità e missione, il suo destino di morte e di gloria. Egli è il Verbo della vita, il volto bello del Padre, la luce di Dio, la rivelazione definitiva del Mistero trinitario! L’apostolo Giovanni, fissando lo sguardo su Cristo, ne mette in rilievo la sua origine divina e il paradosso stesso dell’incarnazione. Il quarto Vangelo è attraversato da un paradosso che non possiamo trascurare, in quanto ci offre la chiave di lettura di tutta la vicenda umana di Gesù: quanto più Dio decide di avvicinarsi all’uomo in una forma più adeguata alle creature – appunto, attraverso l’incarnazione – tanto più l’uomo ne resta scandalizzato e trova enorme difficoltà per riconoscere questa presenza di Dio nella storia. In fin dei conti, la storia dell’incarnazione di Dio e quella dei rifiuti e delle resistenze da parte degli uomini di ogni tempo, luogo e cultura, non fa altro che avvalorare la tesi di Giovanni: vogliamo un Dio a nostra immagine, che si riveli a noi nella gloria, con potenza, con effetti speciali, quasi fosse un superDio venuto nel mondo per risolvere i nostri problemi e soddisfare le nostre attese e illusioni. Non è così! Dio ci viene incontro in un bimbo che è luce e vita, pieno di grazia e verità.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metà del suo corso, il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo». Chiediamo perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, Verbo del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Luce da Luce, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, Dio vero da Dio vero, abbi Ass. Signore, pietà pietà di noi. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivélati a tutti i popoli nello splendore della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo... Oppure Cel. Padre di eterna gloria, che nel tuo unico Figlio ci hai scelti e amati prima della creazione del mondo e in lui, sapienza incarnata, sei venuto a piantare in mezzo a noi la tua tenda, illuminaci con il tuo Spirito, perché accogliendo il mistero del tuo amore, pregu-


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