1ª DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C (viola) 28 NOVEMBRE 2021
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isollevatevi e alzate il capo». Gesù Cristo, il Figlio di Dio, messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito, è la nostra speranza, il motivo della nostra gioia, della vera attesa. Il Tempo di Avvento, indispensabile per la preparazione al Santo Natale, inaugurando il nuovo Anno liturgico, attinge pienezza di significato dalla pasqua di Gesù, dalla sua passione, morte e risurrezione. Non dobbiamo mai dimenticarlo: attendiamo la manifestazione gloriosa del Signore Gesù, il Crocifisso-Risorto. Per questo, il Tempo di Avvento è segnato dalla virtù della speranza che non ammette rassegnazioni né atteggiamenti d’indolenza o di pigrizia. Il vero discepolo non si lascia vincere dal male né si abbatte davanti agli ostacoli che la vita gli presenta. È necessario vigilare, pregare, ossia essere orientati – nel pensiero e nell’azione – alla manifestazione gloriosa del Signore risorto, giudice e salvatore nostro. Si tratta, cioè, come favorisce la Liturgia di questa Domenica, di aprire i nostri cuori alla speranza, alla vera gioia.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
A te, Signore, innalzo l’anima mia, mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici! Chiunque in te spera non resti deluso. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere a vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, Kýrie, eléison. Ass. Kýrie, eléison Cel. Cristo, che vieni a visitarci con la grazia del tuo Spirito, Christe, eléison. Ass. Christe, eléison Cel. Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, Kýrie, eléison. Ass. Kýrie, eléison Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell’umanità oppressa dal male e apri i nostri cuori alla speranza, perché attendiamo vigilanti la venuta gloriosa di Cristo, giudice e salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità Ass. Amen dello Spirito Santo... La prima lettura offre una grande profezia anche se il popolo d’Israele vive un’esperienza di smarrimento e di totale desolazione: un Messia, germe di giustizia, verrà a rinnovare Israele. È questa la speranza che deve animare la vera comunità credente: Dio opera oltre le nostre possibilità, nell’impossibile possibilità del suo stesso essere in mezzo a noi. La seconda lettura presenta una gioiosa certezza: Gesù, morto e risorto, ritornerà a instaurare il suo regno glorioso e ne farà partecipi tutti coloro che gli saranno fedeli. I cristiani di Tessalonica,