14ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 9 LUGLIO 2017
«
M
ite e umile di cuore». Gesù promette di dare ristoro a tutti, ma ci fa anche un invito, che è come un comandamento: «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29). Il “giogo” del Signore consiste nel caricarsi del peso degli altri con amore fraterno. Una volta ricevuto il ristoro e il conforto di Cristo, siamo chiamati a nostra volta a diventare ristoro e conforto per i fratelli, con atteggiamento mite e umile, a imitazione del Maestro. La mitezza e l’umiltà del cuore ci aiutano non solo a farci carico del peso degli altri, ma anche a non pesare su di loro con le nostre vedute personali, i nostri giudizi, le nostre critiche o la nostra indifferenza. L’Eucaristia che celebriamo nella pasqua della settimana è cibo che ci sostiene, viatico per il nostro cammino, dono di grazia che ci mantiene in vita e apre i nostri cuori all’amore per il prossimo.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende ai confini della terra; di giustizia è piena la tua destra. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, siamo sotto il dominio dello Spirito e non della carne: confessiamo i nostri peccati e invochiamo il perdono del Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, mite e umile di cuore, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che doni ristoro alle nostre vite, Ass. Cristo, pietà abbi pietà di noi. Cel. Signore, che ci chiedi di far morire le opere del corpo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la
tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per il nostro Ass. Amen Signore Gesù Cristo... Oppure Cel. O Dio, che ti riveli ai piccoli e doni ai miti l’eredità del tuo regno, rendici poveri, liberi ed esultanti, a imitazione del Cristo tuo Figlio, per portare con lui il giogo soave della croce e annunziare agli uomini la gioia che viene da te. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura evoca una grande profezia del passato: la vittoria del Signore non è nella prepotenza, ma nella giustizia. Alla sua venuta scompaiono i segni e gli strumenti della guerra. I valori terreni sono così capovolti: non contano le sicurezze e i poteri umani. Il Re sarà il Messia che libererà il suo popolo.