GBGroup Srl - CyberSecurity Plan

Cybersecurity Plan Strategie e soluzioni efficaci per prevenire e sventare le minacce informatiche

1

2

Indice

Introduzione

04

Sommario

05

Le maggiori sfide alla sicurezza

07

informatica Il panorama delle minacce più recenti

10

Gli effetti degli attacchi sulle imprese

17

Come rispondere agli attacchi cyber

19

L’approccio di G&B alla sicurezza

21

informatica

3

Introduzione

SICUREZZA INFORMATICA La sicurezza informatica aziendale, o cyber security, può essere definita come l’insieme di soluzioni

Tutte le forme di attacco informatico sono in media

software e hardware, regole

aumentate del 15% rispetto ai livelli pre-pandemia,

individuali che proteggono i sistemi

con picchi che raggiungono incrementi fino al 60% se si considerano gli attacchi più gravi, ossia quelli che possono mettere a rischio la business continuity

organizzative e comportamenti informatici di un’azienda e che sono di fondamentale importanza per mantenere al sicuro l’infrastruttura IT e i dati in essa contenuti.

dell’azienda.

RESILIENZA INFORMATICA

Le minacce informatiche sono in continua evoluzione, nuove varianti di malware e ransomware sono progettate

Si definisce resilienza informatica la capacità di un’organizzazione

per muoversi rapidamente e aggirare i controlli di

di proteggersi in modo proattivo

sicurezza tradizionali. Possono compromettere dati

attacchi cyber e di adattarsi alle

sensibili e interrompere l’operatività aziendale ancor prima che la maggior parte delle organizzazioni abbia avuto il

e reattivo dalle minacce e dagli conseguenze che si determinano a seguito dell’attacco, sino al recupero completo dell’operatività aziendale.

tempo di accorgersene e reagire.

La tua organizzazione è capace di riconoscere e contrastare le minacce?

In questo contesto non sorprende che tre organizzazioni su quattro abbiano aumentato le risorse per la sicurezza informatica e stiano rivalutando le proprie strategie di contrasto al cyber crime. Questo e-book ha lo scopo di presentare un decalogo delle strategie e delle soluzioni efficaci che un’impresa dovrebbe adottare per tutelare al meglio i propri assets dai potenziali danni di un cyber attack. Identificheremo ed esploreremo le sfide, quasi quotidiane, che le imprese devono affrontare nello stabilire e mantenere posizioni di cyber resilienza, necessarie per difendersi dalle minacce informatiche avanzate.

COME INTENDONO LA CYBER SICUREZZA I RESPONSABILI DELLE ORGANIZZAZIONI? (% IN ACCORDO)

49%

46%

52%

Il mio team può assegnare

Le tecnologie di sicurezza informatica

Il nostro team IT fatica a tenere il

rapidamente la priorità alle minacce in

adottate possono evolversi per

base a tendenze, gravità e potenziale

rilevare nuove minacce identificate a

impatto sulla nostra organizzazione.

livello globale.

passo con il panorama delle minacce4 alla sicurezza informatica in così rapida evoluzione.

Sommario La nostra esperienza sul campo ci ha convinti che tutte le organizzazioni dovrebbero investire per raggiungere un alto livello di sicurezza informatica, ma al tempo stesso siamo anche consapevoli di quanto questo obiettivo sia complicato da perseguire perché coinvolge aspetti tecnologici, finanziari e di formazione del personale. In cima alla lista delle difficoltà mettiamo senz’altro la problematicità nel rilevare gli attacchi in modo tempestivo, subito dopo la capacità di risposta e di ripristino dell’operatività in caso di attacco; tutti aspetti fondamentali per evitare o limitare al minimo potenziali danni e violazioni causati da un attacco informatico.

Qual è l’obiettivo di un piano di sicurezza informatica?

L’obiettivo principale della cyber security è tutelare le risorse e la rete aziendale da accessi indesiderati, garantire la riservatezza delle informazioni, assicurare il funzionamento e la disponibilità dei servizi.

Quando si parla di cyber security nelle imprese, bisogna dunque focalizzarsi su tre aspetti fondamentali: - Prima di tutto, la disponibilità dei dati: è necessario ridurre a livelli accettabili i rischi connessi al loro furto o alle intrusioni abusive.

- Va poi tutelata l’integrità dei dati: ovvero bisogna garantire che le informazioni non vengano modificate o cancellate per via di una manomissione volontaria, un errore o un malfunzionamento tecnico.

- Infine, la riservatezza informatica: cioè tutelare le informazioni da accessi e usi non autorizzati.

Per garantire un alto livello di sicurezza informatica non è più sufficiente focalizzarsi esclusivamente su sistemi Hardware e/o Software, ma è necessario pianificare attività di monitoraggio periodiche e continue nel tempo, allo scopo di identificare con anticipo le vulnerabilità all’interno dell’infrastruttura IT, vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da

5

SOMMARIO

malintenzionati per condurre il loro cyber attacco. Un passo importante per ottenere un buon livello di sicurezza informatica è il coinvolgimento e la formazione del personale. Cattive intenzioni, ma ancor più spesso semplici disattenzioni, possono costituire i rischi maggiori. Le aziende devono assicurarsi di creare una cultura di sicurezza nel posto di lavoro perché le risorse umane sono una parte importante del piano di sicurezza informatico dell’azienda e il loro comportamento è decisivo per la sua attuazione.

Ma in un contesto in cui le minacce cyber e le calamità

DISASTER RECOVERY

si susseguono continuamente, mettendo in pericolo

Il Disaster Recovery è l’approccio

il patrimonio informativo aziendale e la continuità del

adottato da un’organizzazione per

business, diventa importantissimo anche investire in

della propria infrastruttura IT in

ripristinare l’accesso e la funzionalità

soluzioni efficaci che garantiscano il ripristino (disaster

seguito a eventi disastrosi naturali

recovery) dei dati, dell’infrastruttura tecnologica e

alle apparecchiature o attacchi

dunque dell’attività aziendale, in tempi rapidi e certi.

o causati dall’uomo (come guasti informatici).

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Le maggiori sfide alla sicurezza informatica

Le imprese sono poco efficaci nel rilevare, rispondere e ripristinare l’operatività dopo un attacco hacker I dati raccolti dal Clusit Associazione italiana per la sicurezza informatica nel rapporto 2022 sulla Sicurezza ICT in Italia mostrano un trend in crescita degli attacchi, sia per numerosità sia, soprattutto, per gravità delle conseguenze.

In questo contesto solo il 42% dei responsabili IT ammette di non aver raggiunto il livello di sicurezza informatica necessario per difendere le proprie organizzazioni da violazioni e attacchi.

ATTACCHI PER SEMESTRE 2018 - 2021

1200 1.053 1000

917 957 809

800

871 796

745

600

1H 2018 2H 2018 1H 2019 2H 2019 1H 2020 2H 2020 1H 2021 © Clusit - Rapporto 2022 sulla sicurezza ICT in Italia - Aggiornamento Giugno 2022

7

LE MAGGIORI SFIDE ALLA SICUREZZA INFORMATICA

Tuttavia, questo dato è in forte contrasto con il fatto che oltre l’80% delle organizzazioni aziendali hanno subito una qualche forma di violazione informatica negli ultimi tre anni.

GRAVITÀ DEGLI IMPATTI % 2018 - 1H 2021 2020

1H 2021

20%

22%

13%

CRITICAL

HIGH

MEDIUM

4%

5%

8%

16%

19%

2019

25%

2018

LOW

Meno della metà dei responsabili della sicurezza informatica sono convinti che il loro team sia in grado di distinguere rapidamente le minacce in base a gravità e potenziale impatto sull’azienda Un terzo ammette di faticare ad aggiornare i controlli di sicurezza per affrontare i nuovi attacchi (31%). Meno della metà (46%) sono convinti che le tecnologie di sicurezza informatica adottate possano evolversi e rilevare automaticamente nuove minacce identificate a livello internazionale. Le organizzazioni più piccole sono ancora più a rischio essendo meno propense a dotarsi di strumenti e soluzioni per rispondere efficacemente agli attacchi informatici (40%).

Le aziende sono troppo lente nel rilevare e rispondere alle minacce informatiche In sicurezza informatica, il DWELL TIME (tempo di permanenza) è il periodo che intercorre

8

LE MAGGIORI SFIDE ALLA SICUREZZA INFORMATICA

tra il momento in cui la minaccia di un aggressore è penetrata nel sistema informatico e il momento in cui la violazione viene scoperta. In un sistema di difesa ideale, questo periodo dovrebbe essere misurato in istanti: se i sistemi di sicurezza potessero garantire il 100% di inviolabilità, il centro operativo di cyber security dovrebbe ricevere un alert che avvisa che il sistema di rilevamento delle intrusioni (IDS) ha identificato un aggressore e che la risposta automatica degli endpoint (EDR) hanno annullato

GIORNI NECESSARI IN MEDIA PER RILEVARE UN ATTACCO CONOSCIUTO

3.6

3.5

l’intruso prima che abbia avuto il tempo di fare danni. Ma purtroppo non esistono sistemi di difesa perfetti.

Il tempo di permanenza è direttamente proporzionale alla quantità di danni che un attaccante può causare.

Più a lungo riesce a rimanere all’interno della rete, più informazioni può acquisire, più dati possono essere rubati o compromessi e più minacce possono penetrare l’infrastruttura IT e infettarla. Il dwell time mediano globale, è diminuito nel 2021 a 21 giorni rispetto ai 24 del 2020, un periodo però ancora davvero lunghissimo in cui

Organizzazioni

Hacker

criminali

Individuali

GIORNI NECESSARI IN MEDIA PER LA RISPOSTA E IL RIPRISTINO DA UN ATTACCO INFORMATICO

2.4

2.8

Risposta

Ripristino

l’hacker può compiere danni molto ingenti.

Un altro aspetto importante e critico è il tempo necessario alle organizzazioni per determinare se una minaccia appena scoperta è presente nel loro sistema informatico. In pratica quasi tutti i responsabili della sicurezza IT ammettono di non raggiungere i loro obiettivi di rilevamento e risposta, soprattutto quando si tratta di tipologie di minacce molto specifiche. È fondamentale per la sicurezza informatica delle Mean Time To

aziende introdurre soluzioni XDR (Extended Detection & Response) capaci di rilevare gli attacchi e ridurre il

MTTD

Detect, o MTTD, è il tempo necessario per

tempo di ripristino in caso di attacco, poiché tempi di

scoprire una minaccia

permanenza brevi riducono il rischio complessivo di

Mean Time To

danni e di interruzioni dell’operatività aziendale. La riduzione dei tempi di permanenza e di ripristino (MTTD e MTTR) inizia con la comprensione degli attacchi e del loro

Respond, o MTTR, è il

MTTR

tempo necessario per il ripristino dopo che una minaccia è stata rilevata.

potenziale impatto.

9

Il panorama delle minacce più recenti

Come vengono rilevate le minacce?

Le soluzioni XDR (Extended Detection and Response) sono l’evoluzione degli EDR (Endpoint Detection and Response). XDR unifica visibilità e controllo su tutti gli endpoint, la rete e i carichi di lavoro in cloud. Tale visibilità sensibilmente migliorata consente di avere maggiori dettagli sulle minacce per la remediation.

Esistono moltissime tipologie di minacce e per il loro rilevamento e per la capacità di risposta dell’azienda è fondamentale raccogliere più informazioni possibili in modo da prendere decisioni basate sui dati disponibili specifici di ciascuna minaccia.

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IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

I professionisti della sicurezza informatica stanno utilizzando piattaforme di sicurezza che utilizzano l’analisi dei big data per identificare le minacce prima che si verifichino così da evitare danni potenzialmente devastanti per la loro organizzazione. Con le giuste tecnologie, questi dati possono essere analizzati per ottenere informazioni dettagliate sul comportamento, prevedere tendenze future o prevenire violazioni della sicurezza.

Strumenti che integrano grandi quantità di big data, inclusi indicatori di compromissione (IOC), comportamenti osservati, conoscenza dell’avversario e modelli di minaccia possono essere utilizzati dai responsabili della sicurezza per conoscere con tempestività se minacce appena rivelate sono presenti nei loro sistemi ed eventualmente da quanto tempo. Quando le organizzazioni hanno accesso a tali informazioni, possono rispondere in modo rapido e deciso, il che è fondamentale per impostare una strategia di sicurezza proattiva e resiliente.

11

IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

Gli attacchi informatici sono diffusi e hanno avuto un notevole incremento con l’inizio della pandemia La maggior parte delle organizzazioni concorda sul fatto

Molto d’accordo

Disaccordo

che dall’inizio della pandemia hanno subito più tentativi di

D’accordo

Forte disaccordo

attacchi informatici (83%) e di phishing (86%).

Nel 2021, le aziende con oltre 500 addetti hanno segnalato in media 30 attacchi informatici, rispetto ai 26 attacchi dell’anno precedente. Uno su sette di questi attacchi informatici (14%) ha avuto successo, provocando danni, interruzioni di servizio violazioni di dati, infrastrutture e/o dispositivi.

83% D’ACCORDO

La mia organizzazione ha subito più tentativi di attacco informatico dall’inizio della pandemia

30

Numero di attacchi informatici tentati

4.2

86%

portati con

La mia organizzazione ha

successo

subito più tentativi di phishing

Numero di attacchi

per aziende con oltre 500 addetti

D’ACCORDO

dall’inizio della pandemia

TIPOLOGIA DI ATTACCHI NEL 2021

87%

200

D’ACCORDO

150

La mia organizzazione sta assistendo a un aumento delle e-mail di phishing con

100

argomenti legati alla pandemia

50

0 Q1

Cyber Attacks

Q2

Data breaches

Q3

Q4

Ransomware

12

IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

I tentativi di phishing sono la minaccia riscontrata più frequentemente negli ultimi 3 anni Il phishing è al momento una delle più pericolose tecniche di attacco utilizzata dal Cyber Crime per penetrare

SOCIAL ENGINEERING

le difese tecnologiche delle organizzazioni. Esistono

Il social engineering è lo studio

varie forme di phishing, ma la tendenza crescente è

funzione delle pressioni esercitate

del comportamento umano in

quella di sviluppare attacchi sempre più sofisticati e

da un attaccante. Questa scienza

personalizzati che esercitano sul destinatario una sorta di

spingono un utente a rilasciare i

comprende tutte le tecniche che propri dati personali e/o aziendali

manipolazione psicologica, che lo induce a diventare un

direttamente all’hacker. Un

complice inconsapevole dell’attacco Cyber.

attacco di social engineering ha lo scopo di creare un legame di

Tutte le statistiche che riguardano gli attacchi Cyber,

fiducia tra attaccante e vittima,

evidenziano la crescita di questa tecnica. Non si tratta

inconsapevolmente dati riservati

che porta quest’ultima a fornire

di una crescita solo di tipo quantitativo, ma anche

oppure a installare in autonomia

di tipo qualitativo. Il livello di sofisticazione raggiunto

condurre l’attacco.

malware che verranno utilizzati per

dagli attacchi phishing, soprattutto in associazione con strategie avanzate di social engineering, espone chiunque al rischio di diventare vittima e complice inconsapevole di questa tecnica di attacco, anche le persone più preparate a fronteggiare i rischi Cyber.

MINACCE CYBER PIU’ DIFFUSE NEGLI ULTIMI 3 ANNI

44%

Phishing

36%

Vulnerabilitˆ Cloud Violazione dati

31%

Ransomware

31%

Software terze parti

31%

Compromissione account aziendali

31%

Frodi legate alla pandemia

28%

Attacco DDoS

28% 26%

Rischio legato a terzi

24%

Frodi finanziarie

22%

Minaccia interna

21%

Violazione passwords APTs

17%

Vulnerabilitˆ Ze ro day

17%

Non ha avuto alcun attacco

3%

13

IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

Le organizzazioni di hacker sono percepite come la minaccia maggiore alla sicurezza informatica (44%), seguite da hacker individuali

LE MAGGIORI MINACCE PER LE IMPRESE

(21%)

44%

Organizzazioni hacker

Il 44% dei responsabili della sicurezza informatica aziendale ritiene che le organizzazioni di hackers

21%

rappresentino la più grande minaccia per le loro

Hackers Individuali

imprese. Questo non è certo una sorpresa, dato che gli attacchi e le violazioni più dannose che si stanno

18%

verificando di recente sono portati proprio da gruppi

APTs (Advanced Persistent Threats)

organizzati di hackers. Il 15% ritiene inoltre che dietro le organizzazioni hacker ci siano alcuni stati

15%

nazionali che li finanziano e li sostengono da un

Stati che sponsorizzano il cyber crime

punto di vista organizzativo e di obiettivi.

Quasi la metà dei responsabili della sicurezza aziendale ammette di non comprendere pienamente gli obiettivi del cyber crime I gruppi di hacker più sofisticati riescono a nascondersi nel disturbo continuo provocato dalle minacce di livello medio-basso e ne approfittano per condurre attacchi mirati con strumenti molto sofisticati. Per questo è fondamentale comprendere gli obiettivi delle organizzazioni di hacker, sapere come agiscono e quali potenzialmente possono prendere di mira la propria organizzazione.

RESPONSABILI DI SICUREZZA CHE NON COMPRENDONO PIENAMENTE I MOTIVI, LE TATTICHE, LE TECNICHE E GLI OBIETTIVI DEGLI HACKERS

41%

41% Hackers

APTs (Advanced

49%

49%

hacker

Individuali

Persistent Threats)

sponsorizzano

Organizzazioni

Stati che

il cyber crime

14

IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

Quali sfide affrontano dunque le aziende nell’obiettivo di adottare soluzioni di sicurezza?

Sovraccarico di alert: le organizzazioni ricevono ogni settimana migliaia di alert relativi ai malware, di cui soltanto il 19% viene reputato affidabile, mentre solo il 4% diventa oggetto di ulteriori indagini. Due terzi del tempo dei responsabili della sicurezza informatica sono dedicati proprio alla gestione degli alert.

Complessità: i responsabili della sicurezza possono avere difficoltà a gestire un numero molto elevato di strumenti di cyber security soprattutto se di tecnologie complesse e differenti, sia per la mancanza di competenze, sia del tempo necessario per formarsi su ciascuna soluzione.

Prestazioni non adeguate: poiché spesso le soluzioni di sicurezza degli endpoint richiedono l’installazione e la gestione di più servizi su ogni computer, server e laptop monitorato, è possibile incorrere in errori, prestazioni non adeguate e costi elevati in termini, sia organizzativi sia finanziari.

“Le tecnologie di protezione degli endpoint tradizionali incentrate sulla prevenzione sono valide per le minacce note e i comportamenti dannosi, ma non sono sufficienti in caso di minacce informatiche avanzate. Dai vettori di compromissione più diffusi alle nuove minacce, gli hacker sono infatti costantemente alla ricerca di nuovi modi per eludere le notifiche IT, sfuggire alle misure di difesa e sfruttare le vulnerabilità emergenti”.

15

IL PANORAMA DELLE MINACCE PIÙ RECENTI

Quasi 9 organizzazioni italiane su 10 (87,8%) sono state vittime di qualche tipo di attacco informatico negli ultimi tre anni

ATTACCHI HACKER CONDOTTI CON SUCCESSO

Di questi, più della metà è stata colpita da organizzazioni di hacker o da singoli hacker. Un terzo erano attacchi sponsorizzati da stati nazionali e da minacce persistenti avanzate (APTs). A fronte di questa situazione le aziende italiane spendono poco più del 10% del proprio budget IT in sicurezza.

Rispetto ad altri Paesi sviluppati, l’Italia si trova purtroppo in fondo alla classifica, ed è per questo di fondamentale importanza che si recuperi velocemente il terreno perso nella sfida al cyber crime.

63%

Organizzazioni hacker

56%

Hackers Individuali

34%

Stati che sponsorizzano il cyber crime

33%

APTs (Advanced Persistent Threats)

Oltre la metà di tutte le organizzazioni (52%) sono state colpite da attacchi Ransomware negli ultimi 3 anni Circa il 30% delle organizzazioni italiane colpite ha pagato un riscatto, con un costo medio per rimediare a un attacco ransomware che nel 2021 è stato di ben 600.000 €. Nonostante sia una delle minacce più diffuse e conosciute, il ransomware continua a devastare molte organizzazioni. Per proteggersi è fondamentale capire dove si trovano le vulnerabilità,

30%

delle organizzazioni italiane colpite da un attacco ransomware ha pagato un riscatto negli ultimi 3 anni.

segmentare correttamente le reti, limitare e monitorare le autorizzazioni degli utenti, mantenere i backup e acquisire la capacità di rilevare e rispondere ai ransomware prima che siano entrati nelle reti aziendali.

Il 17% delle organizzazioni ha subito un attacco da minacce persistenti avanzate (APT) negli Il 17% delle organizzazioni ha subito un attacco da minacce persistenti avanzate (APT) negli ultimi tre anni e all’incirca il 18% ritiene gli APT come la più grande minaccia per la sicurezza 16 informatica della propria azienda. I responsabili della cyber security ritengono di essere meno attrezzati per affrontare queste minacce rispetto ad altri tipi di attacchi informatici.

Gli effetti degli attacchi sulle imprese La pandemia ha costretto le organizzazioni a rivalutare le proprie strategie di sicurezza informatica Il 78% dei responsabili della sicurezza afferma che la pandemia li ha spinti a ripensare le proprie strategie di cyber security. I progetti di trasformazione digitale, la forza lavoro in smart working e l’evoluzione dell’infrastruttura IT verso il cloud hanno aumentato le criticità, costringendo le organizzazioni a rivedere i propri sistemi di protezione. Inoltre, il COVID-19 ha fornito agli hacker un tema straordinario per condurre campagne di phishing, contando sulla confusione, paura e curiosità indotte dalla pandemia. Con la comparsa del COVID, le organizzazioni hanno dovuto quindi aumentare la propria capacità di prevenzione e contrasto delle minacce, soprattutto in relazione agli attacchi ransomware, di phishing e di social engineering.

La pandemia ha dato spunto eccezionale agli hacker e un notevole vantaggio Dall’inizio del COVID-19, diverse analisi hanno osservato come molte campagne malevole sfruttassero la pandemia come un’esca per condurre gli attacchi. Ad esempio è Alien, il malware per Android nato come sofisticata variante del famigerato Cerberus, che già si era diffuso in Italia sottoforma di banking trojan alla fine del 2020 e che torna ora a colpire il nostro Paese. Questa volta lo fa in maniera più subdola, diffondendosi attraverso un sito Internet malevolo che riproduce graficamente il portale ufficiale dell’app Immuni.

Ma sono in aumento anche le campagne di phishing e malspam e gli attacchi cyber che, sfruttando la paura di massa sul coronavirus, stanno diffondendo pericolosi malware di ogni genere. Ne sono esempi Emotet, Trickbot, Ginp, CovidLock, Azorult e altri.

17

GLI EFFETTI DEGLI ATTACCHI SULLE IMPRESE

L’impatto finanziario del cyber crime può essere misurato sia in termini di aumento dei budget per la sicurezza informatica sia dei costi causati dagli attacchi stessi Le imprese devono mantenere una solida strategia di

BUDGET IN CYBERSECURITY 2021

difensa per proteggersi da minacce informatiche che vanno

% spesa in Cybersecurity su totale del budget IT

da campagne di phishing, vulnerabilità del cloud, attacchi ransomware e APT. Questo ha spinto le aziende a livello globale a dedicare quasi il 40% dei loro budget IT alla sicurezza informatica. Tre responsabili su quattro (74%) affermano inoltre che i budget destinati alla sicurezza sono aumentati nell’ultimo

27% < 25% 41% 25% - <50% 21% 50% - <75% 8% 75%+ 4% Don’t know

anno.

Eppure, nonostante questo livello di investimenti, i costi dovuti

38%

MEDIA

ad attacchi informatici continuano ad aumentare. Nel 2020, circa un terzo delle aziende globali (36%), ha registrato perdite pari o superiori a $ 100.000 a causa degli attacchi. Nel 2021

Variazione di budget nello scorso anno

tale livello è salito a quasi la metà (47%). Le perdite riportate pari o superiori a $ 500.000 sono invece raddoppiate nel giro di appena un anno.

36%

47% 2021

74% Aumentato 21% Invariato 8% Diminuito

AZIENDE CHE HANNO SPESO OLTRE 100.000 $ A CAUSA DI CYBER ATTACCHI

2020

Gli attacchi ransomware costituiscono un’economia parallela i cui costi sono sempre più elevati Il riscatto pagato dalla vittima è infatti solo una componente del costo totale dell’attacco ransomware. Si stima che il costo totale sia 7 volte più alto della cifra versata ai criminali informatici e consiste in costi di risposta e ripristino, spese legali, costi di monitoring.

18

Come rispondere agli attacchi cyber

Le imprese iniziano a utilizzare nuove tecnologie e nuovi strumenti di difesa Sette imprese su 10 (69%) utilizzano ancora i tradizionali firewall per rilevare le minacce e proteggere la rete. Tuttavia, il 59% si affida a strumenti di Threat Intelligence (il 38% prevede di investirci nel breve termine), il 48% utilizza XDR (il 44% prevede investirci nel breve termine) e il 43% utilizza MITRE ATT&CK Framework (il 47% intende investirci nel breve). Crediamo che questo passaggio all’utilizzo di nuovi strumenti di Cyber Security sia il riconoscimento che, sebbene le soluzioni tradizionali continueranno a svolgere un ruolo nelle strategie difensive delle imprese, non è più possibile fare affidamento solo su di esse per rilevare e rispondere alle minacce in modo efficace e tempestivo.

La Cyber Threat Intelligence rappresenta lo strumento che consente ai responsabili della sicurezza di adottare strumenti di difesa specifici per i possibili attacchi e individuare eventuali nuovi punti deboli all’interno della rete aziendale. Il tutto attraverso un’attività che ricorda molto da vicino quella che, nel mondo “reale, viene definita controspionaggio.

L’XDR (Extended Detection and Response) raccoglie e correla automaticamente i dati tra più livelli di sicurezza: email, endpoint, server, workload in cloud e rete. Ciò permette di rilevare più velocemente le minacce e di migliorare i tempi di indagine e di risposta attraverso l’analisi della sicurezza.

MITRE ATT&CK (Adversarial Tactics, Techniques & Common Knowledge) è uno strumento per descrivere e classificare i comportamenti avversari in base alle osservazioni

19

COME RISPONDERE AGLI ATTACCHI CYBER

del mondo reale. ATT&CK è un elenco strutturato di comportamenti noti da parte di utenti malintenzionati, che sono stati compilati come tattiche e tecniche ed inseriti in matrici di semplice utilizzo e in STIX/TAXII.

Le nuove soluzioni di sicurezza informatica devono essere integrate nelle architetture IT esistenti Per far fronte alle minacce informatiche i responsabili della sicurezza aziendale sono alla ricerca di nuove soluzioni efficaci che siano ben supportate dalle case madri, facili da usare e si possano integrare con altri sistemi di sicurezza informatica esistenti.

Anche la personalizzazione e la scalabilità sono considerate caratteristiche essenziali quando si valutano i nuovi strumenti di sicurezza informatica da almeno quattro responsabili su 10 (41%). Quasi altrettanti (39%) desiderano soluzioni di brand rinomati che siano affidabili e sicure. Il basso costo è l’ultima delle loro preoccupazioni, con solo un quarto dei responsabili della sicurezza (26%) che lo cita come un requisito importante.

CARATTERISTICHE ESSENTIALI NELLA VAUTAZIONE DI NUOVE SOLUZIONI DI CYBER SECURITY

48%

46%

44%

44%

42%

41%

40%

39 %3

9% 33% 26%

Alto livello di supporto

Facilitˆ dÕ uso

Integrazione con altri sistemi di Cyber Sicurezza

Funzionamento tra le differenti aree aziendali

Riduzione del tempo di acquisizione e tracciamento informazioni

Possibilitˆ di personalizzazioni

Scalabilitˆ

Reputazione del brand

Affidabilitˆ

ROI

Basso costo

È incoraggiante scoprire che le imprese si stanno orientando, o comunque pianificano di farlo nel breve termine, verso nuove tecnologie in grado di affrontare in modo più efficace il problema della sicurezza informatica, come MITRE ATT&CK Framework, XDR e Threat Intelligence.

20

L’approccio di G&B alla sicurezza informatica

La maggior parte delle aziende inizia a rivolgersi a strumenti e tecnologie di sicurezza innovative, efficienti e potenti Nei prossimi anni, sul fronte della cyber security dobbiamo abituarci a una situazione di aggravamento delle minacce e dei rischi, sia in termini quantitativi sia qualitativi, a causa di una trasformazione oramai irreversibile dell’organizzazione del lavoro, dell’avanzare della trasformazione digitale nelle imprese e della migrazione di servizi verso il cloud.

76%

77%

61%

aumento dell’accesso

delle imprese che già

dei file dannosi

remoto previsto nei

eseguono i loro carichi

sono malware

prossimi due anni

di lavoro nel cloud

zero day

La complessità delle strutture aziendali di oggi e l’ascesa della trasformazione digitale ci inducono a dover considerare un approccio alla sicurezza aziendale Completo e ProAttivo basato sul concetto semplice ma efficace del “mai fidarsi, sempre verificare”. Le organizzazioni dovranno costantemente: • Identificare utenti e dispositivi: garantire l’accesso agli strumenti interni rappresenta una sfida importante per tutte le organizzazioni con lavoratori in remoto. È essenziale sapere sempre chi e quale dispositivo si collega alla rete aziendale.

• Fornire accesso sicuro: l’obiettivo della gestione degli accessi è quello di fornire un

21

L’APPROCCIO DI G&B ALLA SICUREZZA INFORMATICA

mezzo per gestire centralmente l’accesso a tutti i comuni sistemi IT, limitando tale accesso solo a utenti, dispositivi e applicazioni autorizzati. Le decisioni di accesso vanno prese in tempo reale in base alle regole definite e al contesto della richiesta di accesso.

• Monitorare di continuo: rimanere al di là delle minacce richiede una sicurezza avanzata e persistente che va oltre l’antivirus tradizionale. Occorre monitorare la sicurezza della rete e di tutti gli endpoint gestiti con il machine learning e il rilevamento basato sul comportamento.

Solo adottando un approccio alla Sicurezza Completa è possibile garantire protezione totale La risposta di G&B alla sicurezza informatica aziendale consiste in un portafoglio completo di prodotti, soluzioni e servizi per l’autenticazione e la sicurezza degli endpoint, l’autenticazione a più fattori e la sicurezza di rete, per proteggere ambienti, utenti e dispositivi. Solo in questo modo è possibile bloccare sul nascere il tentativo di sfruttare le vulnerabilità esistenti nei sistemi IT, phishing, ransomware, intrusioni e malware avanzati, su tutti gli utenti, ambienti e dispositivi.

Sicurezza perimetrale avanzata

Sicurezza endpoint

Sicurezza degli accessi

Controllo preventivo

Remediation automatizzate

Il nostro piano per la cyber security aziendale si compone dunque di 4 step: 1 Sopralluogo e Analisi Infrastruttura di rete: necessari per identificare la tipologia di vulnerabilità a cui l’organizzazione può essere soggetta.

2 Vulnerability Assesment (VA) e Pentration Test (PT): il primo, (VA) per avere un’indicazione generale dello stato di sicurezza della rete del cliente. A seguito dei risultati emersi verranno effettuati PT manuali con l’obiettivo di sfruttare gli eventuali exploit rilevati ed evidenziare così l’effettivo livello di criticità nelle vulnerabilità.

3 Remediation e Upgrade di sicurezza: in questa fase saranno implementate le

22

L’APPROCCIO DI G&B ALLA SICUREZZA INFORMATICA

Remediation sui vari sistemi informatici per bonificare le vulnerabilità emerse in fase di VA. 4 Ripetizione schedulata VA e PT: le attività di VA e PT saranno ripetute con frequenza costante in modo da riscontrare l’effettiva efficacia delle Remediation applicate e garantire un sistema sempre aggiornato e protetto.

Security Operation Center (SOC) per garantire in real time la salute della vostra infrastruttura IT Grazie all’esperienza acquisita in oltre 25 anni di attività e alla professionalità del nostro staff, con profili altamente specializzati e certificati, siamo in grado di garantire un servizio SOC di altissimo livello, per assicurare a ogni nostro cliente massima sicurezza, in modo efficace, tempestivo e proattivo.

Le piattaforme innovative adottate ci consentono di avere visibilità in real time sullo stato dell’infrastruttura informatica, potendo così intervenire immediatamente al verificarsi di determinati eventi, senza che il cliente si accorga di nulla se non attraverso i report che costantemente vengono forniti.

“Per garantire un alto livello di sicurezza informatica non è più sufficiente focalizzarsi sui sistemi Hardware e/o Software, ma è necessario adottare strumenti innovativi, pianificare attività di test periodiche e continue nel tempo al fine di identificare in anticipo le vulnerabilità all’interno della infrastruttura IT e intervenire tempestivamente, evitando che vengano rilevate e sfruttate da malintenzionati”.

Davide Bianchi CEO G&B Cloud

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