A conquistar la rossa primavera 9 settembre 2017

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A conquistar la rossa primavera A CONQUISTAR LA ROSSA PRIMAVERA - PARTITO COMUNISTA - CASTELLI ROMANI – 9 SETTEMBRE 17

DOPO ALBAFOR, IN FALLIMENTO ANCHE LA VOLSCA AMBIENTE SPA

IL PC DENUNCIA MARINI, IL SINDACO DI ALBANO, PER DANNO ERARIALE Dopo il fallimento della società partecipata Albafor, a giugno 2017 è stata messa in fallimento dal Tribunale di Velletri anche la società partecipata “Volsca Ambiente SPA”. Avevamo ragione noi comunisti, che dal mese di gennaio 2017 abbiamo denunciato il disastro delle società partecipate del Comune di Albano Laziale. La gestione Mattei-Marini si sta rivelando come una vera catastrofe per il comune di Albano, i cui cittadini rischiano di dovere pagare le gestioni folli, clientelari e sconsiderate dei due fenomeni (Mattei per il centrodestra, Marini per il centrosinistra). La storia del fallimento della Volsca è molto lunga. L’8 marzo 2010 la sezione fallimentare del Tribunale di Velletri ha dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo per la società partecipata “Volsca Ambiente SPA”, in quanto “è provato che la società versa in una condizione di impotenza patrimoniale che non le consente di fronteggiare le azioni esecutive dei creditori e il

regolare svolgimento propria attività”.

della Questa gravissima omissione del Sindaco Marini verrà denunciata dal Partito La sezione fallimentare del Comunista dei Castelli Romani Tribunale di Velletri ha accettato alla Corte dei Conti, in quanto il l’ipotesi di concordato preventivo Sindaco ha nascosto al Consiglio per la vecchia società “Volsca comunale e ai cittadini di Ambiente SPA” vincolandolo però conoscere e poter prendere la nuova società partecipata iniziative a difesa degli interessi “Volsca Ambiente e Servizi SPA” del Comune di Albano. all’ipoteca del pagamento dei Come sempre i consiglieri debiti della old-company. comunali di Albano della maggioranza di affari (PD-PSINell’ultimo bilancio depositato SEL-Rifondazione e altri) e della relativo al 2011 i debiti della finta e patetica opposizione (Forza società “Volsca Ambiente SPA” Italia-Fratelli d’Italia-Liste civiche ammontavano a 25.194.487 euro, battistellizzate ed ex cinque stelle) a fronte di crediti e liquidità per non si sono accorti di nulla e da 15.080.0950 euro. Al netto dei loro la cittadinanza non potrà crediti, la situazione debitoria attendersi alcuna informazione. ammontava a circa 10 milioni di euro. Solo il Partito Comunista dei Sono proprietari della Volsca i Castelli Romani, l’informazione Comuni di Albano Laziale libera e qualche onesto cittadino (46,517%), Velletri (46,520%), stanno conducendo una battaglia Lariano (6%) e Anzio (0,963%). contro il malaffare, il clientelismo e la parentopoli centrato sulle Questo macigno, eredità della società partecipate del Comune di gestione Mattei, è stato Albano. accuratamente taciuto dal Sindaco Adesso risulta anche chiaro il Marini che nella relazione sullo motivo degli anomali e continui stato delle società partecipate del aumenti della tassa sui rifiuti nei 31/03/2016 in merito allo stato Comuni di Albano e di Velletri, disastroso della “Volsca Ambiente nonostante il lavoro egregio ed SPA in liquidazione e concordato encomiabile che stanno preventivo” non dice nulla. sostenendo i cittadini per applicare correttamente la raccolta differenziata.

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PALAZZETTO DELLO SPORT A PAVONA? UNA STORIA SOLO DI AFFARI, REGALI MILIONARI AI SOLITI COSTRUTTORI, CONSUMO DEL TERRITORIO E … TANTO ALTRO CEMENTO Ci sono due promesse elettorali dell’Amministrazione Marini (PD, PSI, SEL, Rifondazione e altri) che hanno animato l’ultima campagna elettorale a Pavona: il sottopasso di Via Pian Savelli, di cui abbiamo già ampiamente parlato in altri articoli di denuncia, e il palazzetto dello sport, sempre su Via Pian Savelli. Visto che numerosi consiglieri comunali di maggioranza e della finta opposizione sbandierano questa opera, abbiamo fatto un accesso agli atti per vedere bene di cosa si tratta. La società OSM Investimenti srl e la SARIMA srl hanno chiesto al Comune di Albano di cambiare la destinazione d’uso, da agricolo a commerciale, per un terreno di un ettaro sulla Via Nettunense. L’Amministrazione Marini nel Consiglio Comunale del 26 aprile 2016 ha approvato tale indecente proposta con una variante al Piano Regolatore Generale. Questo regalo dell’Amministrazione Marini ai proprietari “comporterà un aumento di valore dei terreni per 1.306.182,30 euro” (stima del Dott. Agronomo Francesco Abatini pagata dal Comune di Albano Laziale). La legge prescrive che, a fronte di tali regali, il proprietario dei terreni debba versare alle casse comunali almeno il 50% dell’incremento del valore delle

aree soggette a variante urbanistica. Applicando la legge, i proprietari dei terreni dovrebbero perciò versare alle casse comunali almeno 653.081,15 euro. L’Amministrazione Marini si è subito accontentata del minimo previsto dalla legge. Le società interessate all’affare hanno proposto al Comune di NON versare i 653.081,15 euro, ma di realizzare (non si capisce bene quando) su terreni comunali (le aree di verde pubblico su Piazza San Remo) un impianto sportivo (che nel tempo è diventato “sulla carta” un palazzetto dello sport). Per noi comunisti, invece, i proprietari dei terreni oggetto della variante urbanistica dovrebbero versare subito in contanti alle casse comunali l’intero aumento di valore (pari a 1.306.182,30) oppure dovrebbero realizzare opere Pagina 2

pubbliche per un valore di 1.306.182,30 euro (non solo il palazzetto dello sport, ma anche un asilo nido, una scuola materna e una scuola elementare). Alcune domande sorgono spontanee. L’Amministrazione Marini a chi sta regalando 1.306.182,30 euro con questa variante? Non avendo risposte pubbliche in merito da parte dei consiglieri di maggioranza e della finta opposizione, abbiamo fatto una visura alle Camere di Commercio. Dietro la società OSM Investimenti srl c’è una famiglia di costruttori di Albano. L’Amministrazione Marini ha fatto una valutazione dell’impatto urbanistico connesso questa variante? Nulla in merito è scritto sulla delibera del Consiglio Comunale di approvazione della scandalosa variante urbanistica.


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Quasi due ettari di terreno agricolo e di verde pubblico vengono sottratti alla popolazione di Pavona, aggiungendo ulteriore cemento in una frazione senza servizi e con pochissimo verde pubblico (a Pavona non c’è neanche un metro quadrato di verde pubblico per abitante). Pavona viene di nuovo usata e sfregiata per assecondare gli interessi dei potenti costruttori di Albano da parte di una classe politica succube dei poteri forti. L’Amministrazione Marini ha fatto una valutazione dell’impatto sulla rete commerciale connesso questa variante? Nulla in merito è scritto sulla delibera del Consiglio Comunale di approvazione della scandalosa variante urbanistica. Già l’apertura del centro commerciale “Panorama” sulla Via Nettunense ha causato pesanti danni alla rete commerciale. I piccoli dettaglianti di Pavona sono in crisi profondissima, a causa della concorrenza della Grande Distribuzione Organizzata, dislocata sul territorio senza alcuna pianificazione (vedi lo scandalo “Panorama”). L’apertura di Panorama ha acceso una guerra tra i supermercati più

grandi per l’acquisizione di fette di mercato. Tale guerra commerciale ha riflessi pesantissimi sulle condizioni dei lavoratori, costretti a turni ed orari sempre peggiori (aperture domenicali, notturne e in tutti i giorni di festa) e a meno diritti a causa del sempre maggiore ricorso alle cooperative esterne. I due ulteriori nuovi centri commerciali sulla Via Nettunense, connessi con la delibera approvata dall’Amministrazione Marini, comporteranno gravi e ulteriori danni alla rete commerciale di Pavona, a fronte di enormi e facili guadagni solo per i costruttori di Albano. L’Amministrazione Marini ha fatto una valutazione della solidità finanziaria della società OSM Investimenti srl? Nulla in merito è scritto sulla delibera del Consiglio Comunale di approvazione della scandalosa variante urbanistica. In sintesi, il Comune di Albano regala 1.306.182,30 euro ad una società che nei bilanci degli ultimi anni dichiara utili bassissimi (molto più bassi del reddito di un apprendista). Quali garanzie ha chiesto l’Amministrazione Marini a questa società di costruttori con bassissimi utili e poca

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liquidità? Una fideiussione? Un’assicurazione? Nulla in merito è previsto sulla delibera del Consiglio Comunale di approvazione della scandalosa variante urbanistica. Il Partito Comunista dei Castelli Romani denuncia questa scandalosa variante urbanistica, che rappresenta un regalo milionario dell’Amministrazione Marini (PD, PSI, SEL, Rifondazione e altri) ai potenti costruttori di Albano, una nuova gigantesca ed indecente colata di cemento sul territorio, l’ennesimo pesante consumo del territorio. Il Partito Comunista dei Castelli Romani lotterà con tutti i mezzi per fermare questa scandalosa variante urbanistica. Il Partito Comunista dei Castelli Romani si impegna ad informare i cittadini sui discutibili atti amministrativi della scandalosa Amministrazione Marini (PD, PSI, SEL, Rifondazione e altri), supplendo al ruolo indecente della finta opposizione presente nel Consiglio Comunale di Albano (Forza Italia, Fratelli d’Italia, 5 stelle pentite, liste civiche inutili).


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5 ANNI DI BALLE, FAVOLE E MEZZE VERITÀ SUL SOTTOPASSO DI VIA PIAN SAVELLI Di seguito è riportata la rassegna stampa delle dichiarazioni del Sindaco di Albano, Nicola Marini, e del Vice-Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Sementilli, in merito ai lavori per il sottopasso ferroviario su Via Pian Savelli a Pavona. Dopo 5 anni di balle, favole e mezze verità, il Partito Comunista dei Castelli Romani esige le dimissioni immediate del Sindaco e del ViceSindaco del comune di Albano, per evidente incapacità e grande incompetenza nella gestione del progetto di costruzione del sottopasso ferroviario su Via Pian Savelli a Pavona, peraltro opera inutile e dannosa per il territorio, improvvisata e pasticciata per contrastare il progetto di interramento della linea ferroviaria fortemente voluto dai comitati e dai cittadini di Pavona. Sull’opera pende anche un ricorso al TAR da parte di cittadini e imprese commerciali di Pavona che, dopo un accesso agli atti, hanno scoperto l’assenza di numerosi documenti (tra cui la VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale). 5 anni di balle, favole, mezze verità 22 maggio 2013 Il giornale “RomaToday” pubblica l’articolo “Albano: 6 milioni di euro per il sottopasso di via Pian Savelli”. Il giornale riporta le dichiarazioni del Sindaco, Nicola Marini, e dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Sementilli, e sottolinea “la costruzione entro il 2015 del sottopasso ferroviario di Via Pian Savelli“. 24 maggio 2013 Il giornale “MetaMagazine” pubblica l’articolo “Via libera al sottopasso di Pian Savelli a Pavona”. Il giornale intervista

il Sindaco, Nicola Marini, e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Sementilli, e ci informa che “Il termine per la conclusione dei lavori è previsto per dicembre 2015”. 14 novembre 2014 Il giornale “RomaToday” pubblica l’articolo “Pavona: presentato il progetto del sottopasso ferroviario di Via Pian Savelli ” e titola a caratteri cubitali: “I lavori inizieranno nel mese di marzo 2015 e il progetto prevede circa 15 mesi per il suo co-mpletamento (ndr: giugno 2016).“ 14 novembre 2014 Il giornale “Il Caffè” pubblica l’articolo “Sottopasso ferroviario ad Albano”. Il giornale precisa: “I lavori avranno inizio a marzo 2015 e il progetto prevede circa 15 mesi per il suo completamento (ndr: giugno 2016).“ 14 novembre 2016 Il giornale “RomaToday” pubblica l’articolo “Pavona: presentato il progetto del sottopasso ferroviario di Via Pian Savelli ”. Il giornale titola a caratteri cubitali: “Albano: a inizio 2017 al via i lavori per il sottopasso ferroviario di Via Piani di Monte Savello“. L’Assessore Sementilli non sa più quali scuse addurre per il ritardo dei lavori: “Proprio per l'attesa della documentazione necessaria si è in ritardo con la tabella di marcia, infatti si prevedeva entro settembre Pagina 4

2017 di procedere all'assegnazione dei lavori, ma come spiega l'assessore ai lavori pubblici Maurizio Sementilli bisognerà aspettare ancora qualche mese: "Come noto noi abbiamo già svolto la gara e comunicato le risultanze alle Ferrovie dello stato. Abbiamo ora l'esigenza di attendere la documentazione richiesta per legge sui requisiti della società vincitrice, nel frattempo faremo una gara per la scelta del nuovo direttore dei lavori, visto in pensionamento dell'ingegner Farro. Confidiamo che entro la fine del mese di novembre ci giunga dalla Prefettura il certificato antimafia in modo da poter partire nei primi mesi del 2017 con i lavori. In fondo abbiamo svolto la gara già 8 mesi fa e senza la documentazione necessaria richiesta dalle gare europee non possiamo partire. Possiamo dire che al momento siamo fermi in attesa dell' adempimento delle procedure amministrative, ma siamo fiduciosi di avviare i lavori tra pochi mesi". 1 agosto 2017 Il giornale “Roma today” pubblica l’articolo “Pavona: stop dal Tar al sottoposasso di Via Piani di Monte Savello, il Comune farà ricorso”. Il giornale precisa: “bloccato l’ter per la costruzione del sottopasso ferroviario a Pavona“.


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