Un caffè con Chiara Alessi a cura di: Paolo Ficalora
Il racconto che si fa sul design, su quello che è stato e quello che sarà è spesso delegato a chi per abitudine o semplicemente per tipologia di linguaggio è solito rivolgersi a chi di design ne ha fatto la sua professione. Chiara Alessi, classe 81, curatrice, saggista ed ormai volto del design sui social invece, attraverso la sua spiccata sensibilità, un linguaggio spesso colloquiale ed un uso sapiente di aneddoti e contesti, riesce ad interessare gli interlocutori che spesso il design non credevano nemmeno di averlo in casa. Molteplici sono i suoi lavori, le sue tesi ed i punti di vista che con sguardo critico ma anche aneddotico colpiscono il fruitore finale, facendogli capire che in fondo il design è molto più democratico di quello che si crede, che di design possono parlarne tutti. Tra le varie pubblicazioni che abbiamo preso come spunto per questa intervista troviamo: “Dopo gli anni zero” (2014), “Design senza designer” (2016), “Le caffettiere dei miei bisnonni” (2018), “Tante care cose” (2021). Ci ha ospitati nella sua casa in un tranquillo quartiere milanese, nella sala che in parte è stata il set di “Design in pigiama”, ed é proprio quello che ci si aspetta da chi in questo mondo ci è nata….libri, stampe e oggetti “icona” fanno solo da sfondo per quella che speriamo sia per voi, così come è stata per noi, un’interessante chiaccherata con Chiara Alessi.
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