Un libro, un volume a fumetti, una serie, sono composti di tanti elementi. Dalla copertina, dalle pagine interne, dal colophon, dai personaggi, dagli aspetti cartotecnici e da quelli narrativi. Questi componenti sono tanti, spesso non tutti presenti, spesso esistenti in forme diverse. C’è solo un elemento che dovrebbe, anche ipoteticamente, accumunare ogni racconto che noi leggiamo, e cioè la fine. Perché la fine è quel qualcosa che giustifica tutto, quel momento in cui è possibile tirare la somma di quanto si è fatto e letto, delle emozioni che abbiamo vissuto, dei sussulti che le pagine ci hanno regalato, delle difficoltà che hanno superato i personaggi, delle loro vittorie e delle loro sconfitte. Mettendo a bilancio tutti questi elementi, possiamo capire se abbiamo letto una bella storia o una storie triste, o anche una storia triste, ma bella. Ma questa operazione di valutazione la possiamo porre in essere solo quando l’ultima pagina è stata girata, quando tutte le verità solo state rivelate, tutte le bugie smascherate, quando il nostre eroe ha sconfitto il nemico finale, sia esso reale o concettuale. E in quel momento che noi decidiamo se il libro, l’opera o la serie è stata di nostro gradimento. In fondo, come si suol dire, ogni opera dell’uomo, che ha conosciuto un inizio, deve necessariamente conoscere una fine. E’ così anche per le due serie che presentiamo questo mese, Lanfeust delle stelle e Trigan, che col prossimo numero ci saluteranno, essendo giunti alla penultima uscita. Sono state due serie che abbiamo amato molto, e voi lettori con noi, che ci hanno divertito, entusiasmato, emozionato, qualche volta fatto arrabbiare perché chi partecipa col cuore alla narrazione a volte cade in quel trabocchetto che l’uomo con la matita in mano, che scrive e racconta, gli tende, deciso a solleticare la nostra capacità di indignarci di fronte a qualche rovescio di fortuna dei protagonisti. Siamo pronti a dirgli addio, a salutarle, sicuri che il percorso che è stato fatto insieme è stato divertente e appassionante, anche se ora giunge al termine. Infondo lo sappiamo… ci saranno sempre nuove storie da vivere e leggere. A presto,
Andrea Mazzotta