Navi Volanti

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struttura elementare: boma e albero che tendono una vela. Le sue dinamiche saranno dettate dalla regia del vento, FKH PXRYHUj OD VWUXWWXUD ÁHVVLELOH QRQ LPEULJOLDQGR OD IRU]D di Eolo, ma assecondando la sua natura. Nello schizzo disegno, parallelamente ad un specchio d’acqua, una trave orizzontale. La faccio più grande di un boma e più piccola di uno scafo, curando soprattutto la linea della quota massima che ÀVVR D GXH PHWUL G·DOWH]]D Lo raccordo sulla destra ad angolo retto con un albero che faccio arretrare con garbo. Tanto quanto basta per ridurre, in alto, le dimensioni delOD YHOD FKH VYHWWD DOWD ÀQR D PHWUL VXOO·DFTXD H FKH ÀOD GDOla parte opposta, perfettamente verticale dalla coda del boma all’estremità della penna. /·RELHWWLYR q TXHOOR GL UHDOL]]DUH XQD VXSHUÀFLH YHUWLFDOH più vicina possibile ad un rettangolo. L’unica variante concessa allo stile è quella di un taglio YHUWLFDOH GHOOD YHOD FKH LQÁXHQ]L LO SL SRVVLELOH OD SHUVRQDlità della sagoma, senza disturbare il formato dello spazio destinato alla comunicazione. Le leggi dell’ottica mi aiutano perché, nella visione da vicino di un oggetto così alto, le parti in alto tendono a rimpicciolirsi e quindi, in avvicinamento, è più che naturale percepire in modo evidente la rastrematura della vela. Il boma è diritto e rigido, con due pinne che partono dalla fusoliera orientandosi verso i lati e in basso rivolgendosi leggermente all’indietro. Sono gli unici punti di contatto con 26


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