Logistica Più - sett. 2009: RFID e patate del Fucino

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identificazione automatica

La coltivazione della patata nel Fucino copre circa 4000 Ettari, pari al 30% della superficie dell’alveo dell’ex-lago prosciugato nel 1876, con una produzione annua fino a 2 milioni di quintali.

imballaggio

Confezionamento su misura del cliente Tramite l’RFID è stato possibile creare una procedura automatica che consente, in base alle richieste di quantità e caratteristiche del prodotto, di velocizzare prelievo e confezionamento, abbattendo drasticamente la possibilità di errori.

Il confezionamento e imballaggio di un prodotto, considerando le esigenze di un cliente, può essere standard o su misura. Questa semplificazione è indubbiamente eccessiva in quanto non tiene conto delle complessità che riguardano il mondo del packaging, ma ci aiuta a introdurre l’applicazione che proponiamo di seguito, relativa a un impianto di stoccaggio e confezionamento di patate della AMPP (Associazione Marsicana Produttori Patate) sito in San Benedetto dei Marsi, in privincia de L’Aquila. L’impianto ha una capacità di immagazzinamento di 110.000 quintali suddivisa in 11 celle, in ciascuna delle quali trovano posto circa 800 contenitori da 12 quintali.

Le operazioni preliminari

Il sistema RFID nel Fucino opera alla frequenza 13.56 MHz (HF), standard ISO 15693. In particolare, i carrelli sono stati equipaggiati con due antenne 300/300 montate sulle forche in modo da risultare centrate rispetto ai tag di due contenitori sovrapposti.

Le patate arrivano all’impianto dal campo di raccolta, allo stato sfuso su camion o rimorchi agricoli. Ad ogni carico è assegnato un codice di consegna (documento), sottoinsieme omogeneo del lotto a cui appartiene. Durante la pesatura in ingresso, i dati relativi al lotto-documento sono scritti su un tag “campione” che accompagna il mezzo alla stazione di scarico dove, con una prima cernita meccanica, si riempiono dei contenitori in legno con un tag RFID. Allo

Nell’applicazione è stato usato, tra gli altri componenti hardware, un controller industriale mid range ISC MR200 (in figura), mentre un altro controller ISC MR101A, con una Paddle Antenna A140/140, è collegato al computer installato nell’ufficio della bascula per la pesatura dei mezzi di trasporto.

scarico di un mezzo, il relativo tag “campione” è utilizzato per trasferire i dati, attraverso il sistema RFID installato sul carrello, al computer veicolare a bordo, evitando così di digitare i dati sul touch screen. Letto il tag “campione”, il carrellista sceglie la fila della cella preassegnata in cui depositare i contenitori, con determinazione automatica di stiva e livelli occupati; per i contenitori successivi è proposta la stessa fila fino al suo completamento. I dati del lotto-documento e le coordinate dei contenitori sono scritti sui tag apposti sui contenitori, registrati sul database del computer veicolare e trasferiti via rete wireless al server che gestisce l’applicazione.

Le fasi finali

Nell’architettura RFID realizzata tramite la collaborazione con il partner tecnologico Softwork, le antenne per la lettura dei tag sono collegate attraverso uno splitter a un controller montato sotto il tettuccio della cabina e collegato ad un computer veicolare con schermo touchscreen.

In fase di confezionamento, sulla base delle caratteristiche di prodotto richieste dai clienti, sono generati gli ordini di prelievo andando a ricercare i contenitori di un lotto-documento che soddisfa le caratteristiche richieste. Gli ordini di prelievo, definiti sul server, vengono trasmessi al carrello. Al momento del prelievo viene verificata la rispondenza dei dati letti dai tag con quelli ricevuti dal server. I contenitori selezionati sono trasportati alla linea di lavaggio, cernita manuale e confezionamento. I dati del lotto-documento sono trasferiti al computer che gestisce la stampa on line delle etichette barcode automaticamente applicate su ogni confezione di peso adeguato per il consumo finale.

Risultati e prospettive I benefici più tangibili riguardano la semplificazione delle operazioni di gestione dei contenitori. Per la tracciabilità, il sistema RFID operante a 13,56Mhz e basato su tecnologia fornita dal distributore a valore aggiunto Softwork garantisce l’assenza di involontari errori umani e mantiene memoria di tutte le operazioni effettuate sul singolo contenitore univocamente identificato dal codice seriale del tag applicato. In prospettiva vi è la possibilità di estendere l’applicazione anche ad altri prodotti ortofrutticoli coltivati nel Fucino e spesso lavorati negli stessi impianti delle patate. Per questi prodotti i contenitori, in materiale plastico, sono riempiti direttamente sul campo: la quantità di polvere o di fango che li ricopre rende praticamente impossibile l’uso di sistemi basati su codici a barre. Inoltre, la scelta dell’RFID rispetto al barcode è motivata anche dalla quantità di informazioni scrivibili direttamente dal carrello in fase di prelievo, e dalla possibilità di numerosi riutilizzi dei tag permanentemente attaccati ai contenitori.

I tag apposti nell’impianto di San Benedetto dei Marsi sono in PVC, formato Credit Card, con memoria 1Kbit.

27 settembre 2009 n. 4


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