| LXXVI | n.2 (259) | Maggio-Agosto 2021 |
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ISSN: 0012-9496
Sommario Editoriale di Domenico Milito
3
Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia di Vito De Filippo
6
Modelli di sviluppo della cultural literacy per il cambiamento culturale del territorio di Francesco Milito
11
Alleanza educativa tra le Agenzie di Socializzazione Scuola - Famiglia - Istituzioni di Maurizio Colangelo
14
Multiculturalità e plurietnia come punti di forza per un domani migliore di Rocco Romeo
15
Metamorfosi della cittadinanza di Daniela Celestino
17
Centralità dell’alunno e relazione educativa facilitata di Alisia Rosa Arturi
20
La transizione dall’infanzia all’età adulta: attribuzioni e caratteristiche psicologiche di Maria Anna Formisano
27
Dai diritti dell’uomo ai diritti degli esseri umani. Un percorso filosofico di educazione civica di Marco Chiauzza
30
Prospettive pedagogiche e contesto epidemiologico di Giuseppe Sangeniti
33
Don Milani evergreen di Pasquale Gallo
35
La scuola sospesa di Maria Clara Carnazza
36
La scuola inclusiva di Sabrina De Bonis
41
EAS - Episodi di Apprendimento Situato di Emiliana Lisanti
43
Dopo il silenzio Per un ritorno al teatro in voce post pandemia dI Gennaro Colangelo
EDITORIALE
Povertà socio-economico-culturale, sostegno alle famiglie e ricadute sulla formazione per il futuro del paese el nostro Paese, anche a livello parlamentare, si è aperto un interessante dibattito sul tema della povertà della famiglia. Una problematica, questa, che investe migliaia di nuclei familiari e che assume per la FNISM particolare interesse: siamo consapevoli che la condizione di impoverimento economico provoca conseguenze allarmanti sul piano culturale e sociale, nonché sullo sviluppo e la crescita della Nazione. Recenti rilevazioni statistiche evidenziano l’incremento del fenomeno tanto della povertà assoluta quanto quello della povertà relativa. Il miglioramento registrato nel corso del 2019 relativo al calo percentuale del dato in oggetto è risultato aleatorio, giacché è subentrata l’attuale controtendenza attribuita dagli analisti a fattori alquanto variegati, tra cui quelli connessi con la pandemia da Covid-19. La situazione attuale sul versante della povertà relativa delle famiglie annovera tre milioni circa di persone che vivono al di sotto di un reddito minimo. Mentre per quanto riguarda la povertà assoluta essa investe due milioni di persone costrette a vivere in stato di povertà. Vale la pena ricordare che la determinazione dell’indice di povertà è rap-
presentato dalla percentuale che si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti su un dato territorio. Elemento inedito è dato dalla forte incidenza di povertà presente nel Nord Italia a fronte della stabilità dei dati riguardanti il Mezzogiorno già di per se stessi preoccupanti. La condizione di povertà delle famiglie si fa più critica se in esse sono presenti figli conviventi e se di età anagrafica inferiore ai tre anni di vita o, ancora, se le famiglie hanno fisionomia monogenitoriale. I nuclei familiari degli under 34 risultano essere i più svantaggiati mentre ancor più marcato diventa il peso della povertà tra i minori, con un
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