Cultura Verde di Paola Biadetti Villa Canonica

Page 1


"Giardiniere d'Arte per Giardini e Parchi Storici"

Villa Canonica – Vetralla

Cultura Verde di Paola Biadetti Giardinieri d'Arte nei Parchi Storici

Un viaggio affascinante e ispiratore nel cuore di uno dei luoghi più incantevoli dell'Italia, attraverso fotografie e racconti dove i giardinieri non sono soltanto custodi del verde, ma veri e propri artisti che plasmano paesaggi. P.B.

Nel cuore di Vetralla, tra le verdi colline della Tuscia, si cela un tesoro paesaggistico: il Parco di Villa Canonica. Come giardiniere d'arte, ho avuto il privilegio di esplorare ogni angolo di questo paradiso terrestre, documentando con cura la ricchezza della sua flora e dei suoi alberi. Ogni sopralluogo è stato un viaggio emozionante tra le varietà di piante esistenti, che punteggiano il paesaggio con i loro colori e i loro profumi avvolgenti. Camminando tra i sentieri, mi sono immersa nella bellezza delle piante e delle specie, catturando con la mia macchina fotografica ogni dettaglio, ogni colore e ogni forma. Gli alberi monumentali narrano storie antiche, mentre i fiori e le piante aggiungono tocchi di bellezza in ogni angolo del parco. PB

Il Parco Comunale Villa Canonica costituisce una componente essenziale del mio percorso formativo come "Giardiniere d'Arte per Giardini e Parchi Storici", ufficialmente approvato dalla Regione Lazio tramite la Determinazione Dirigenziale n° G07130 del 24/05/2023, un corso di qualifica riconosciuto a livello nazionale.

Va premesso che il Giardiniere d’Arte è in grado di realizzare tutti gli interventi rivolti alla conservazione, al rinnovamento e al rifacimento di elementi, spazi e architetture vegetali dei giardini e dei parchi storici. La figura professionale lo rende padrone delle tecniche, dei materiali e delle modalità di messa a dimora, cura prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti i giardini d’arte e i parchi storici. Egli realizza interventi di restauro, conservazione, manutenzione e gestione dei giardini e parchi storici nell’ambito del verde pubblico e privato, rispettando le forme originarie del giardino, valorizzando le peculiarità storiche, di cultura materiale, architettoniche, ambientali, paesaggistiche, di relazione.

Il primo passo è consistito in una ricerca preliminare su Internet, tuttavia ho riscontrato scarse informazioni riguardanti la storia di questo luogo. Ho perciò contattato la Biblioteca Comunale di Vetralla, rappresentata dalla Signora Enrica Sanetti che mi ha confermato che non esistono molte informazioni storiche del luogo e mi ha consigliato l’estratto di una tesi di Stefania Fieno ora Architetto. Così, ho proseguito, la mia indagine rivolgendomi all'Università della Tuscia, nel contesto del Sistema Museale di Ateneo (SMA), dove ho avuto il piacere di parlare con la Dottoressa Vera Anelli. Grazie alla sua gentilezza, ho appreso interessanti dettagli riguardo al Museo della Città e del Territorio di Vetralla, fondato nel 1992 su iniziativa di Enrico Guidoni ed Elisabetta De Minicis, e successivamente donato all'Università della Tuscia SMA nel 2008. Il Museo è finalizzato a conservare la documentazione su temi come la storia dell’ambiente, del territorio, dei centri storici, dell’architettura e dell’arte, delle tecniche e dei mestieri tradizionali legati all’edilizia. L’edificio che ospita il Museo è l’antica Torre di Porta Marina inserita, nel XV secolo, nelle mura medievali di Vetralla. Un altro approfondimento sul luogo è stato su un libro intitolato "La gloria e l’oblio: Pietro Canonica a Vetralla", (che mi ha fornito gentilmente l’Agronomo Prof. Fabio Manzione, corsista di Giardinieri d’Arte) che include un contributo di Stefania Fieno tratto dalla sua tesi di laurea in Storia dell'Urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Roma, sotto la guida del Prof. Enrico Guidoni. Il volume contiene anche alcune tavole intitolate "Il paesaggio storico di Vetralla: Villa Pietro Canonica". Su queste tavole, in alto a sinistra, è evidenziato il Museo della Città e del Territorio di Vetralla.

Museo della Città e del Territorio di Vetralla incontro con la Dottoressa Elisabetta De Minicis. 6 marzo 2024 (Foto pb).

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx
Alla Ricerca delle Radici di Villa Canonica

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Incontro con l’Architetto Stefania Fieno 15/04/2024

Vetralla

1“Villa Piatti-Canonica “da un articolo di Domus,1928 scritto da Luigi Piccinato, si legge che la Villa Piatti – Canonica a Vetralla (1919-1925) fu progettata dall’architetto Marcello Piacentini il fautore, tra le opere più importanti del Cinema Corso a Roma e del Teatro Savoja a Firenze. […] l’aspetto originario è stato in parte modificato da un progressivo lavoro di ampliamento, adattamento e ristrutturazione degli ambienti interni ed esterni…. Difatti oggi la villa è sede del Monastero di Monte Carmelo, grazie all’acquisto di Mons. Domenico Tardini subito dopo la seconda guerra mondiale per accogliere le monache

Carmelitane rimaste senza casa[…] (5 giugno 1946) […] Dai documenti reperiti nell’Archivio Storico Comunale di Vetralla, leggiamo che nel 1950 il Comune acquista dallo scultore Pietro Canonica il Terreno denominato Villa Canonica di 10.84 ettari…. E dopo una contestazione di Canonica al Comune per delle particelle 785-786 non menzionate nell’atto di vendita, il Comune dopo un sopralluogo con una delibera del 1950 concede in uso “vita natural durante” al Senatore P.Canonica untamente al fabbricato medioevale “la Torre”.Il giardino della Villetta e la corte della casa Coloniale, ove curò la fusione di parecchie sue opere in bronzo. Poche e rare le immagini che abbiamo di Villa Canonica, se non quelle realizzate dallo stesso Canonica pittore (conservati nel Museo Pietro Canonica presso la Fortezzuola in Roma)”

la_villa_di_vetralla Antonio PRIVITERA 1928 OLIO SU LEGNO 2Piacentini a Vetralla progettò Villa Piatti – Canonica con lo scultore Pietro Canonica. L’edificio è concepito come una nobile casa di campagna, in cui riferimenti all’architettura minore che si sviluppò nel viterbese nel sec. XV sono evidenti. Unici elementi decorativi erano le statue realizzate da Pietro Canonica che ornavano la copertura della villa e che sono state rimosse. La Villa Canonica, situata nella tranquilla campagna di Vetralla, fu acquistata dall'artista nel 1921. Questa affascinante dimora divenne il rifugio di Canonica, un luogo dove poter lavorare in pace e trarre ispirazione dalla bellezza della natura circostante. La villa stessa riflette lo stile eclettico dell'artista, con influenze che vanno dal neoclassicismo al barocco, con giardini curati e ampi spazi verdi che si integrano armoniosamente con l'edificio principale

3Pietro Canonica scultore e compositore italiano; (Moncalieri, 1º marzo 1869 – Roma, 8 giugno 1959). Frequenta l’Accademia Albertina di Torino, in una Italia che ha da poco raggiunto l’unità e si trova impegnata nel difficile compito di costruire l’identità degli Italiani. In questo ambiente, intessuto di impegno morale e civile, si forma il senso estetico di Pietro Canonica, custode attento ed entusiasta della tradizione artistica italiana. Partecipa alle più importanti esposizioni nazionali ed internazionali: Parigi, Venezia, Londra, Berlino, Roma, Bruxelles, Pietroburgo. Accademico di San Luca e di numerose accademie italiane e straniere, nel 1929 viene nominato Accademico d’Italia e nel 1950 Senatore a vita da Luigi Einaudi nel 1950 e nel 1958 presiedette l'Assemblea in qualità di presidente provvisorio

1 Tratto dalla tesi di laurea di Stefania Fieno in Storia dell'Urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Roma, sotto la guida del Prof. Enrico Guidoni.

2 (Storia-dellUrbanistica-I-5_1984 PDF www.storiadellacitta.it)

3 www.museocanonica.it/it/gruppo-infopage/figura-di-pietro-canonica

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

“Villa Canonica, costruita su di un poggio presso Vetralla nel Viterbese in mezzo a boschi leggendari del Cimino dove si trovano le piante più antiche e più di pregio”. 4La geologia, il territorio è caratterizzato in gran parte da rocce vulcaniche (lave, ignimbriti e tufi vari). la morfologia è in stretta relazione con i caratteri geologici di cui sopra esiste una rete idrografica sotterranea, il clima: si colloca nei climi umidi temperati caldi con variabilità ambientale, tutti questi fattori si riflettono sulla presenza e distribuzione della vegetazione: la flora, con formazioni forestali appartengono alle Quercus Tilia-Acer e Fogus che si alternano dalle zone pianeggianti più calde alle zone elevate più fresche alle querce si associano altre latifoglie quali Acero, Carpino nero, sono presenti il nocciolo, il biancospino selvatico….. La fauna nel bosco è molto ricca. Il paesaggio agricolocollinare predomina mentre il paesaggio boschivo domina sul territorio circostante con il monte Fogliano e il bosco delle Valli. (Area Parco ettari 10.84)

5 4 Tratto dalla tesi di laurea di Stefania Fieno in Storia dell'Urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Roma, sotto la guida del Prof. Enrico Guidoni.
Foto Vetralla Villa Piatti Canonica Pro Loco Vetralla APS - Vetralla Panorama

Il Monastero di Monte Carmelo, Vetralla

Il 16 maggio 2024, una data che avevo segnato con cura nel mio calendario, consapevole dell'importanza che questo luogo

avrebbe rivestito nel mio percorso formativo come "Giardiniere d'Arte per Giardini e Parchi Storici". Questa visita è stata resa possibile grazie alla Dottoressa Paola

Guasco, moglie dell'agronomo Fabio Manzione, un mio collega del corso per giardinieri d'arte, e il suo intervento è stato determinante per aprire le porte di questo luogo speciale. Appena varcato l'ingresso della villa, siamo stati accolti dalle suore carmelitane, il da un sorriso caloroso e sincero trasmetteva una sensazione di pace e serenità. Le loro vesti si muovevano lievi nel vento, mentre ci conducevano attraverso il giardino del monastero. Ogni angolo di questo luogo sacro emanava una spiritualità antica, e la quiete era interrotta solo dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie degli alberi che circondavano la villa. Passeggiammo insieme, ammirando la varietà delle piante e dei fiori che decoravano il giardino. Ogni pianta sembrava raccontare una storia, ogni fiore esprimeva una bellezza unica. La visita proseguì con una sosta presso la sala comune del monastero per un momento di riflessione e la conversazione si arricchì di scambi di idee e progetti futuri. Le suore mi hanno consegnato un libro sulla storia del Monastero. Il sopralluogo a Villa Canonica si è rivelato una lezione preziosa, non solo dal punto di vista formativo, ma anche umano. Abbiamo lasciato il Monastero Monte Carmelo con una consapevolezza rinnovata del nostro ruolo come giardinieri d'arte, pronti a custodire e valorizzare i parchi storici con lo stesso amore e dedizione che abbiamo visto nelle suore e nei nostri mentori. Questa giornata rimarrà impressa nel mio cuore come un esempio perfetto di come la natura e la storia possano intrecciarsi per creare bellezza e pace, nella speranza di poter un giorno contribuire anch'io a preservare e valorizzare i nostri preziosi parchi storici.

Attualmente il parco di Villa comunale Pietro Canonica è anche un centro sportivo, sono presenti impianti sportivi (campo di calcio, un campo da tennis e uno di padel, pista di pattinaggio, campo da calcetto, campo da pallavolo all’aperto, che sono stati dati in gestione tramite bando a privati) e due parchi giochi di cui uno Finanziato dalla Regione Lazio.6

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx
6 Fonte Comune di Vetralla

Villa Canonica – Vetralla Cultura Verde di Paola Biadetti Giardinieri d'Arte nei Parchi Storici

Normative e organismi di Tutela dei Giardini e Parchi Storici

I giardini e i parchi storici rappresentano un prezioso patrimonio culturale che necessita di specifiche normative e organismi di tutela per preservarne il valore storico, artistico e ambientale. In Italia, la tutela di questi luoghi è disciplinata da diverse leggi e istituzioni, tra cui il Ministero della Cultura (MIC), il quale svolge un ruolo fondamentale nella protezione e nella valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Precisamente, ha il compito di promuovere e coordinare le attività di valorizzazione volte alla conservazione, alla e alla diffusione del patrimonio culturale italiano. Il suo ruolo include la tutela dei giardini e dei parchi storici, considerati parte integrante del patrimonio culturale nazionale.

Definizione di Beni Culturali in base al Decreto Legislativo n. 22 del 1° marzo 2021 è ampia e comprende tutti quegli elementi di interesse storico, artistico, archeologico, etnografico e paesaggistico che costituiscono il patrimonio culturale del Paese.

Categorie dei Beni Culturali sono suddivisi in nove categorie, tra cui monumenti, siti archeologici, ville storiche, parchi e giardini storici, opere d'arte e manufatti artistici, biblioteche, archivi, musei e collezioni museali.

Concetti Cardine della Tutela del Patrimonio Artistico: La tutela del patrimonio artistico si basa su concetti fondamentali quali conservazione, valorizzazione, fruizione responsabile e sostenibilità ambientale, al fine di garantire la trasmissione delle testimonianze culturali alle generazioni future.

Beni Paesaggistici includono quei luoghi di particolare valore ambientale e paesaggistico, tra cui parchi naturali, riserve naturali, aree protette e paesaggi culturali, che rappresentano un importante patrimonio da preservare e valorizzare.

Tutela dell'Ambiente e degli Ecosistemi in Italia è affidata allo Stato, principalmente alle Regioni, ai Comuni e alle istituzioni competenti, in conformità all'articolo 117 comma 2 lettera S della Costituzione italiana, che attribuisce alle Regioni la competenza in materia di tutela ambientale.

Organismo di Tutela dei Beni Culturali istituzionale a cui spetta la tutela dei beni culturali è la SOPRINTENDENZA (SOP), che opera a livello regionale e sovrintende alla conservazione, alla valorizzazione e alla gestione dei beni culturali del territorio di competenza.

Importanza delle Linee Guida per il Restauro dei Giardini Storici Le linee guida e le norme tecniche per il restauro dei giardini storici rivestono un'importanza cruciale per garantire interventi di conservazione e valorizzazione rispettosi dell'identità e dell'integrità di tali luoghi. Questi documenti forniscono indicazioni precise per interventi di restauro, manutenzione e gestione dei giardini storici, contribuendo così a preservare il loro valore storico, artistico e paesaggistico per le generazioni future.

Per La ricerca di questo specifico luogo, ho preso visione delle modalità di censimento di un giardino su7 APGI Associazione dei Parchi e Giardini d’Italia, (soggetto nazionale privato senza scopo di lucro, nata raccogliendo l’adesione delle diverse istituzioni pubbliche e private attive in Italia in questo settore, con la missione di valorizzare e promuovere il patrimonio dei parchi e giardini, settore rilevante del nostro patrimonio culturale, non solo a livello nazionale ma anche rappresentando il nostro Paese all’interno della federazione europea per i Parchi e Giardini, di prossima costituzione www.apgi.it/giardino/ ) dove vengono censiti tutti i giardini che abbiano rilevanza sul piano storico, artistico, botanico o paesaggistico. Possono essere censiti giardini pubblici o privati, storici o contemporanei che soddisfino uno o più dei seguenti criteri:

1. Rilevanza storico-artistica del giardino;

2. Relazione del giardino con un contesto paesaggistico, territoriale, ambientale di pregio;

3. Progetto o impianto del giardino il cui disegno sia tuttora leggibile, anche solo in parte, soprattutto se opera di un paesaggista, giardiniere, architetto, artista o altro;

4. Arredi artistici e/o elementi d’acqua quali sculture, decorazioni, istallazioni d’arte, padiglioni, vasche, fontane, giochi d’acqua etc.;

5. Elementi botanici di pregio quali collezioni di specie ornamentali o fruttifere tipiche, sistemi di coltivazione o di allevamento peculiari, alberature monumentali, rarità floristiche etc.;

6. Provvedimenti di tutela ministeriali o di altri organismi istituzionali: giardino sottoposto a vincolo;

7 www.apgi.it

Il censimento parchi e giardini

Un censimento conoscitivo completo dei parchi e giardini d’Italia è indispensabile per la loro conservazione e valorizzazione. Nonostante la ricchezza del patrimonio italiano nel settore dei parchi e dei giardini storici, non è a tutt’oggi disponibile un censimento unitario e fruibile. Alcune ricognizioni sono state effettuate negli anni da parte di Comuni, Province, Regioni, Università e delle amministrazioni centrali e periferiche del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che hanno portato avanti diversi lavori di inventario/schedatura di parchi e giardini. Esistono inoltre numerose organizzazioni private che possiedono alcune banche dati di interesse nazionale. Il progetto di censimento dell’APGI, coordinato dal Comitato Scientifico dell’associazione, ha la finalità di svolgere un’accurata e completa ricognizione dell’esistente e rendere omogenei e confrontabili i dati esistenti, contribuendo a costruire il quadro complessivo della realtà di questo patrimonio sia in termini quantitativi che qualitativi. Conoscenza, messa a sistema e valorizzazione del patrimonio nazionale di parchi e giardini costituiscono infatti gli obiettivi primari della missione di APGI.

Il censimento nazionale dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia è realizzato in stretta collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale PaBAAC (nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto) e con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). Utilizzando una Scheda Parchi e Giardini allineata con le normative ICCD più aggiornate, i dati di ogni giardino censito entreranno nella banca dati di questo portale e saranno pubblicati in un formato che consentirà una immediata fruibilità. Allo stesso tempo, grazie alla schedatura realizzata secondo gli standard catalografici nazionali, sarà possibile il conferimento dei dati dal portale APGI al sistema informativo del Ministero per i Beni e la Attività Culturali. La banca dati APGI è aperta anche al contributo degli utenti del sito: dall’operatore di settore al proprietario e al semplice cittadino, tutti coloro che vorranno segnalare un giardino da valorizzare, potranno comunicare i dati richiesti attraverso un’apposita scheda

Ho altresì preso visione della carta dei giardini di Firenze1981

I giardini storici che si distinguono per la loro non comune bellezza sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nell’Art 136 al punto b. A livello internazionale i giardini storici sono tutelati dall’ICOMOS-IFLA, il Comitato Internazionale dei Giardini Storici che si è riunito a Firenze nel 1981 e che ha redatto la Carta per la salvaguardia dei Giardini Storici o Carta di Firenze. La Carta è un documento molto importante nato dalla necessità di tutelare un patrimonio storico-artistico e naturalistico di grande rilievo sviluppatosi grazie all’ingegno e alla creatività umana. Nell’art.1 si legge che: “un giardino storico è una composizione architettonica e vegetale che dal punto di vista storico o artistico presenta un interesse pubblico”. Come tale è considerato come un monumento. Nell’art 2. “Il giardino storico è una composizione di architettura il cui materiale è principalmente vegetale, dunque vivente e come tale deteriorabile e rinnovabile. Il suo aspetto risulta così da un perpetuo equilibrio, nell’andamento ciclico delle stagioni, fra lo sviluppo e il deperimento della natura e la volontà d’arte e d’artificio che tende a conservarne perennemente lo stato.” L’art. 5 recita che il giardino storico è “espressione dello stretto rapporto tra civiltà e natura, luogo di piacere, adatto alla meditazione e al sogno, il giardino acquista così il senso cosmico di un’immagine idealizzata del mondo, un “paradiso” nel senso etimo- logico del termine, ma che è testimonianza di una cultura, di uno stile, di un’epoca, eventualmente dell’originalità di un creatore”. Proprio la complessità del giardino stori- co impone una particolare e raffinata opera di conservazione, manutenzione e restauro di cui si parla nell’art. 9: “La salvaguardia dei giardini storici esige che essi siano identificati ed inventariati. Essa impone interventi differenziati quali la manutenzione, la conservazione, il restauro. Si può eventualmente raccomandare il ripristino. L’autenticità di un giardino storico concerne sia il disegno e il volume delle sue parti che la sua decorazione o la scelta di elementi vegetali o minerali che lo costituiscono. ” In merito alla conservazione di un giardino storico l’art. 14 recita: “Il giardino storico dovrà essere conservato in un intorno ambientale appropriato. Ogni modificazione dell’ambiente fisico che possa essere dannosa per l’equilibrio ecologico deve essere proscritta. Queste misure riguardano l’insieme delle infra- strutture sia interne che esterne (canalizzazioni, sistemi di irrigazione, strade, parcheggi, sistemi di custodia, di coltivazione, etc.).” L’art. 24 invece riferisce che: “Il giardino storico è uno degli elementi del patrimonio la cui sopravvivenza, a causa della sua natura, richiede cure continue da parte delle persone qualificate. E’ bene dunque che studi appropriati assicurino la formazione di queste persone, sia che si tratti di storici, di architetti, di architetti del paesaggio, di giardinieri, di botanici. Si dovrà altresi vigilare perché sia assicurata la produzione regolare di quelle piante che dovranno essere contenute nella composizione dei giardini storici.”

Conservazione e restauro di un giardino storico

Un giardino storico va conservato e restaurato da uno staff di esperti altamente qualificati in cui collaborano insieme lo storico dell’arte, l’architetto paesaggista, l’agronomo, il botanico, il giardiniere. Proprio per la complessità e la preziosità artistica e naturalistica di questi beni culturali è necessario intervenire con la massima professionalità e competenza con interventi straordinari di restauro e interventi ordinari manutenzione che devono rispettare scrupolosamente l’assetto originario del giardino.

Come recita l’ Art. 15 della Carta dei Giardini Storici : “Ogni restauro e a maggior ragione ogni ripristino di un giardino storico dovrà essere intrapreso solo dopo uno studio approfondito che vada dallo scavo alla raccolta di tutta la documentazione concernente il giardino e i giardini analoghi, in grado di assicurare il carattere scientifico dell’intervento. Prima di ogni intervento esecutivo lo studio dovrà concludersi con un progetto che sarà sottoposto ad un esame e ad una valutazione collegiale.”

La prima fase nel restauro e ripristino di un giardino storico è la sua conoscenza tramite il rilievo, l’analisi storiografica e il censimento botanico. Le azioni da fare sono l’accurata indagine sulla storia dell’opera, esaminando il progetto originario con raccolta fonti documentarie ed iconografiche, l’analisi delle condizioni ambientali e del contesto urbanistico e paesaggistico, il rilievo e la schedatura delle piante esistenti, l’indagine sulle specie vegetali compatibili o che hanno popolato anticamente il giardino, lo studio delle criticità e delle patologie delle piante, l’analisi del progetto originario e studio delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, la schedatura delle parti materiali mancanti o alterate.

La seconda fase è quella dell’elaborazione degli interventi per il restauro, il ripristino e l’eventuale ricostruzione del giardino. Il restauro è quella operazione che intende riportare il giardino storico ad una leggibilità del suo disegno originario ed intende conservare l’esistente. Il ripristino intende invece riportare una parte del giardino o tutto il giardino a una configurazione corrispondente a un determinato periodo storico e prevede l’eliminazione di tutte quelle parti costruite in precedenza e che ne hanno modificato l’originaria forma. Quella del ripristino è una pratica complessa che viene utilizzata esclusivamente in casi in cui il disegno stilistico del giardino sia stato completamente compromesso. La ricostruzione invece è la fase degli interventi che desiderano ricostruire un giardino scomparso ma che comunque non ha nulla a che vedere con un giardino storico diventando una semplice sua rievocazione. Come recita l’ art. 16 della Carta dei Giardini: “L’intervento di restauro deve rispettare l’evoluzione del giardino in questione. Come principio non si potrà privilegiare un’epoca a spese di un’altra a meno che il degrado o il deperimento di alcune parti possano eccezionalmente essere l’occasione per un ripristino fondato su vestigia o su documenti irrecusabili. Potranno essere più in particolare oggetto di un eventuale ripristino le parti del giardino più vicine ad un edificio, al fine di farne risaltarne la coerenza.” In merito alla ricostruzione ex-novo di un giardino storico si pronuncia l ‘art. 17: “Quando un giardino è totalmente scomparso o si possiedono solo degli elementi congetturali sui suoi stati successivi, non si potrà allora intraprendere un ripristino valido dell’idea del giardino storico. L’opera che si ispirerà in questo caso a forme tradizionali, sul sito di un giardino antico, o dove un giardino non era probabilmente mai esistito, avrà allora caratteri dell’evoluzione o della creazione o escludendo totalmente la qualifica di giardino storico.”

La terza fase della riqualificazione di un giardino storico è il progetto esecutivo con tutti gli interventi da eseguire, l’elaborazione di tavole dettagliate e la stesura di un computo metrico che definisca i costi degli interventi previsti.

La quarta fase è il piano di gestione che comprende la manutenzione e l’uso futuro del giardino. Il complesso e difficile problema della manutenzione del giardino storico dovrebbe prevedere l’utilizzazione di personale altamente qualificato e certificato nella cura e gestione degli spazi verdi. In un giardino storico le cure degli alberi storici, delle siepi e delle architetture vegetali, non possono essere improvvisate, altrimenti i danni al patrimonio possono essere molto gravi fino alla perdita di valore del giardino stesso. E’ fondamentale puntare sull’eccellenza e sulla qualità coinvolgendo arboricoltori certificati e maestri giardinieri esperti in arte del giardinaggio che siano supervisionati da un direttore dei lavori specializzato in restauro e gestione dei giardini.

Valorizzazione e promozione dei giardini storici

Indispensabili sono la promozione di un giardino storico e la sua corretta utilizzazione e fruizione nel completo rispetto dei suoi aspetti naturalistici e artistici. Il giardino storico è un ambiente fragile che può risentire negativamente di un fortissimo impatto antropico che non sia sottoposto a un regolamento. L’art. 19 della Carta dei Giardini recita: “Per natura e per vocazione, il giardino storico è un luogo tranquillo che favorisce il contatto, il silenzio e l’ascolto della natura. Questo approccio quotidiano deve essere in opposizione con l’uso eccezionale del giardino storico come luogo di feste. Conviene allora definire le condizioni di visita dei giardini storici cosicché la festa, accolta eccezionalmente, possa esaltare lo spettacolo del giardino e non snaturarlo o

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

degradarlo.” L’art. 20 recita: “Se, nella vita quotidiana, i giardini possano tollerare lo svolgersi di giochi tranquilli, conviene comunque creare, parallelamente ai giardini storici, alcuni terreni appropriati ai giochi vivaci e violenti e agli sport, così da rispondere ad una domanda sociale senza nuocere alla conservazione dei giardini e dei siti storici.”

Esplorando il Paradiso Verde di Villa Canonica – Vetralla

Ho avuto l'opportunità di immergermi nell'incantevole scenario Verde di Villa Canonica, a Vetralla, nel mio ruolo di Giardiniere d'Arte specializzato in Parchi storici. Queste visite, affiancate dalle mie competenze fotografiche, hanno permesso di esplorare e valutare ogni dettaglio di questo gioiello verde. Il mio lavoro ha avuto inizio con un attento sopralluogo, dove ho scrutato con occhio esperto le sfumature tra la natura e l'artificio. Attraverso lo scatto delle mie fotografie, ho catturato la magia di un paesaggio che mescola sapientemente elementi naturali e interventi umani, creando un equilibrio unico e suggestivo. Durante il sopralluogo, ho proceduto con il censimento delle piante, degli alberi e degli arbusti presenti nel parco, catalogando con cura ogni specie vegetale e individuando le peculiarità di ogni esemplare. Questo approccio dettagliato mi ha permesso di comprendere appieno la ricchezza botanica del luogo e di tracciare un quadro completo della sua vegetazione con la realizzazione di un pannello informativo

Verde di Paola Biadetti.docx

Sopralluoghi del 28/03/2024, del 15/04/2024, del 26/04/2024 del 28/04/2024 del 04-09-16/05/2024 (foto pb)

Appena (S.O.) oltrepassato il cancello, verso sud, lungo tutto il muro di recinzione (che costeggia viale Mazzini) ci accoglie un grande cespuglio di Pittosporum e una Agave americana variegata una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Asparagacee. A seguire grandi alberi di Quercus ilex Leccio, alternati cespugli di Virbunum tinus. Sulla destra N-O, una panchina Rossa Il tema della panchina simboleggia il posto lasciato vuoto da una donna vittima di omicidio: il passante viene invitato a sedersi e a riflettere sulla necessità di dedicare un momento di ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza. Alle spalle il Giardino dei ciliegi.

Cultura

Verso S.E. Quattro sentieri innervano l’area. Grandi Alberi di Platano sono disposti su quattro file e sono le colonne del grande viale. Le siepi di Alloro Prunus Laurocerasus, e Buxus noto come Bosso (sempre verde) delimitano le aiuole portando e guidando il visitatore ad osservare, l’ambiente floreale e vegetale.

Cultura Verde di Paola Biadetti

All’interno della prima aiuola troviamo un Prunus Cerasifera - Mirabolano (un piccolo albero) ed una installazione dell’artista Flavio Chimenton dal titolo “Tuscia terra operativa”.

Delimitano la base del triangolo una panchina di legno e ferro, un albero di Ippocastano sulla cui base una piccola edera si arrampica, e il primo di undici tigli nome scientifico Aesculus Hippocastanum, Ippocastano o castagno d’india è un albero appartenente alla famiglia Sapindaceae, molto diffuso in Europa orientale. Usato molto come ornamentale dei viali o come pianta isolata Crea una zona d’ombra grande e fitta.

Sull’altro lato, sotto un Pino domestico, una installazione di Daniela Lai, dal titolo Fiscolo.

Tra gli alberi di tiglio, Tilia

cordata o Tilia

Platyphyllos o Tiglio selvatico è un albero caducifolio della famiglia della Malvacee si alternano piccole siepi di Alloro Prunus

Laurocerasus, che delimitano la seconda aiuola al cui interno otto cespugli di Buxus o Bosso è scolpita con l’arte

Alle spalle della scritta Vetralla, l’albero Cercis siliquastrum o albero di Giuda e un grande cespuglio di palma nana Chamaerops Humilis

Cultura Verde di Paola Biadetti
Topiaria la scritta Vetralla, e sembra guardare la palma Trachicarpus Fortunei e il Prugnus Laurocerasus
Cultura Verde di Paola Biadetti

Sul secondo sentiero troviamo due grandi Alberi di Aesclus hippocastanum nome scientifico dell’ippocastano o castagno d’india (appartenente alla famiglia Sapindaceae, diffuso in Europa orientale). Usato molto nei viali o come pianta isolata, crea molta ombra

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx
Acer palmatum o Acero giapponese è un arbusto appartenente alla famiglia delle Sapindacee, originario dell’estremo oriente pianta ornamentale
Albero di Giuda nome scientifico Cerci siliquastrum classe Magnoliopsida

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

I sentieri conducono, al primo piccolo laghetto recintato, al centro, una piccola e rotonda fontana in pietra in stile spagnolo, zampilla ed è circondato da alberi di Leccio, dove vive una colonia di Anatre di Rouen e Germani Tutto intorno si alternano panchine in legno e ferro. Fuori dal recinto una fontanella è rivolta verso uno dei sentieri.

Proseguendo sul sentiero, non si può non notare sulla sinistra (S.E.) il Grance Cedrus del libano guardiano del piccolo parco gioco, tra Cipressi e pini marittimi. Non è ancora stato censito come albero monumentale 8 (Il progetto è in work progress ed è stato affidato a: Rocco Sgherzi Dottore in Scienze Forestali Arboricoltore) La circonferenza per il Cedrus del Libano deve essere di cm400 per essere censito come albero monumantale

I sentieri si incrociano in una piccola area verde a forma di triangolo, che fa da sparti-viale al secondo laghetto più grande. L’area è recintata, da una staccionata in legno e, racchiude due piante di Agave americana variegata, un albero di Salice Salix, e al di fuori un cespuglio di Teucrium Fruticans.

Costeggiando, il secondo laghetto recintato, si può notare la convivenza felice di Anatre di Rouen, Germani, Oche di Tolosa e, la loro casetta è ricoperta da un cespuglio di Camelia japonica o del Giappone da una parte, mentre dall’altra da un cespuglio di Rincosperno che si mischia con una Hedera helix, tutto intorno Cupressus Cipressi e Pini Marittimi sembrano abbracciarlo

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx
8 Fonte Comune di Vetralla
Cultura Verde di Paola Biadetti

Proseguendo, i sentieri si uniscono in un incrocio:

verso S.E., alternati tra gli alberi di Cipressi e Pini Marittimi, sono adagiati sul terreno grandi massi di pietra testimonianza di una storia passata, e ci accompagnano verso il muro di cinta confinante con il Monastero Carmelitano.

Verso N.O. il sentiero costeggia il centro sportivo dove lungo la rete di recinsione, sono nate delle mimose, e i Pini marittimi, segnano la strada verso la struttura della Protezione Civile

A S. O. oltrepassata la siepe di Alloro si staglia, un grande spiazzo collinare, con giovani piante di 35 nuovi alberi alternati disposti su quattro file.

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

9Questi nuovi alberi sono stati ripiantati dopo che è stato necessario l’abbattimento e rimozione materiale di risulta di n. 18 Pini Infestati Da Tomicus Destruens, alberature nella Villa Comunale “P.Canonica” nell’area ricompresa tra gli impianti sportivi e Le Vallette.

Tra gli alberi ripiantati: Celtis australis, Angiosperma chiamato anche Bagolaro, spaccasassi, appartenente alla famiglia delle Cannabaceae è nativa dell’Europa Meridionale , africa del nord e Asia minore. Cresce in boschi di latifoglie anche in luoghi sassosi e aridi, con terreno calcareo. Le foglie hanno un picciolo lungo e una lamina quasi ellittica Sono caratterizzate da un apice allungato. I fiori sono ermafroditi e unisessuali (maschili). I frutti dono drupe subsferiche di 8-12 mm. E l’Albero di Giuda o siliquastro Cercis siliquastrum è un albero caducifoglie e latifoglie alto fino a 10mt. Le foglie hanno colore verde carico aspetto liscio, i fiori sono ermafroditi con corolla papilionacea, possono spuntare sulla corteccia dei rami e del troco.

L’impollinazione è entomofila.

E l’albero di Leccio Quercus Ilex detto anche elce è un albero sempre verde e latifoglie con fusto appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Le foglie sono semplici, a lamina coriacea. E’ una pianta monoica. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, cilindrici. I fiori femminili sono in spighe peduncolati. I frutti sono delle ghiande dette lecce. L’apparato radicale è robusto.

9 Luglio 2022 Comune Di Vetralla determina N. 1674 28/7/2022 Intervento Di Riqualificazione Villa Comunale “P.Canonica”-Affidamento
Abbattimento Pini Infestati Da Tomicus Destruens

Anche se Vetralla regala altri luoghi incantevoli dedicati alla letteratura e alla poesia, come il suggestivo Giardino della Poesia "Maria Luisa Spaziani" e il romantico giardino dei ciliegi, accanto alla Villa Comunale Pietro Canonica, qui nel grande spiazzo collinare, con giovani piante, ho immaginato un'oasi di pace e contemplazione. Un luogo dove gli amanti della natura e della cultura possono trovare ispirazione e rifugio, un angolo ideale per immergersi nella lettura e nella profonda riflessione.

Orientato verso ovest, dove il sole tramonta dolcemente, ho concepito un giardino letterario su questo tappeto verde, arricchito da massi disposti strategicamente per invogliare al riposo e all'ascolto attento. Questo spazio è diventato il mio luogo dove trovare serenità e ispirazione nel caos della vita quotidiana.

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Il parco di Villa Canonica è molto più di un semplice spazio verde: è un luogo di ispirazione, di bellezza e di cultura. Attraverso il mio lavoro di giardiniere d'arte, spero di contribuire a preservare e valorizzare questa preziosa risorsa, affinché possa continuare a incantare e a nutrire l'anima di generazioni future

È importante sottolineare l'importanza del sostegno e della collaborazione istituzionale in questo tipo di progetti. Il Sindaco Sandrino Aquilani ha dimostrato un grande interesse e un forte impegno nella tutela e nella valorizzazione dei parchi storici del territorio, sostenendo attivamente le iniziative volte a preservare il patrimonio verde di Villa Canonica, fin dagli anni 2000 Villa Pietro Canonica, si è vestita di nuovo splendore

Tra gli interventi sotto la sua giunta e per i quali sono venuta a conoscenza: 2018 Una convenzione di 18 anni con una società di gestione, centinaia di migliaia di euro spesi da quest’ultima, per ridare nuova vita alle parti sportive del più grande parco comunale, e tanto impegno quotidiano. www.viterbopost.it/2018/10/villa-canonica-un-fiore-in-cerca-di-ninfa/

2020 16 aprile 2020 Con delibera di Giunta del 16 aprile 2020 n°68 è stata affidata alla Vetralla Servizi sr. La gestione della aree del verde pubblico residue di tutto il territorio del Comune di Vetralla

2020 31 Luglio 2020“Continua l’impegno dell’amministrazione per la salvaguardia e la messa in sicurezza dei nostri parchi. Siamo contenti di salvaguardare questi monumenti viventi che fanno parte della nostra storia”. www.tusciatimes.eu/verde-pubblico-a-vetralla-continua-la-manutenzione-e-salvaguardia-delle-alberature/

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Sempre nel 2020 10Il Viale dei Platani ha subito una ricostituzione con la sostituzione di alcuni alberi

E’ stata effettuata una straordinaria potatura del Leccio e la piantumazione di nuove alberature tra cui un esemplare di Liquidambar styraciflua in sostituzione ad un albero caduto. Liquidambar un genere di piante arborifere, unico a far parte della famiglia delle Altingiacee, diffuso in Nord America ed Estremo Oriente Il nome significa "ambra liquida" e infatti incidendo queste piante sgorga una resina.Il Giardino dei Ciliegi Nell’area antistante l’ingresso alla Scuola d’infanzia, è stata prevista la sistemazione di undici piante (ciliegi da giardino) disposte lungo l’assetto geometrico dell’area, tenendo conto del muro perimetrale a fianco della zone bocce, del muro della scuola e del proseguimento del muro della villetta entrando a sinistra.

2021 Febbraio Nuovi alberi nella Villa Comunale Presso il parco Pietro Canonica è avvenuta un’operazione di riqualificazione e mantenimento del verde pubblico www.viterbonews24.it/news/nuovi-alberi-nella-villa-comunale_111733.htm

112022 Luglio Comune Di Vetralla Provincia di Viterbo DETERMINAZIONE COPIA N. 1674 DATA 28/07/2022 Oggetto : intervento di Riqualificazione Villa Comunale “P.Canonica”-Affidamento Abbattimento Pini Infestati Da Tomicus Destruens Con Asportazione Materiale Di Risulta- Affidamento Ed Impegno Di Spesa Cig Zad3751112 Cup J61g21000000004. Un’altra area del parco di Pini è stata trattata in modo Fitosanitario con trattamento Endoterapia per alberi ad alto fusto. La tecnica consiste nell'effettuare sul tronco dell'albero delle iniezioni endoxilematiche ovvero l'immissione in circolo, all'interno dell'albero, di presidi specifici atti a difendere la pianta da parassiti, patologie e funghi.

Durante le mie esplorazioni nel parco, ho individuato alcune questioni che richiedono attenzione. Motivata da ciò, in qualità di giardiniere d'arte, ho deciso di avviare un'iniziativa finalizzata a migliorare l'esperienza dei visitatori e a preservare il patrimonio naturale di Villa Canonica. Ho redatto un regolamento per il parco, chiaro e dettagliato, che stabilisce le norme da seguire e le responsabilità dei visitatori. Questo regolamento mira non solo a garantire il rispetto dell'ambiente e delle sue creature, ma anche a promuovere un'esperienza di visita consapevole e responsabile di questo prezioso ecosistema verde. Inoltre, ho pensato di installare dei pannelli informativi e ho ideato una serie di miglioramenti.

10 Progetto dell’Architetto Stefania Fieno 2020

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Regolamento del Giardino della Villa Comunale

Pietro Canonica di Vetralla a cura di Paola Biadetti “Giardiniere d’Arte”

Bozza Pannello segnaletico

Articolo 1: Scopo e Ambito di Applicazione

1.1 Il presente regolamento disciplina l'utilizzo del Giardino della Villa Comunale Canonica a Vetralla, incluso il centro sportivo e il parco giochi, nonché le norme relative alla presenza dei cani all'interno dell'area.

Articolo 2: Orari di Apertura e Chiusura

2.1 Il Giardino della Villa Comunale Canonica è aperto al pubblico nei seguenti orari:

a) Inverno (dal 1 ottobre al 31 marzo): dalle ore 8:00 alle ore 18:00.

b) Estate (dal 1 aprile al 30 settembre): dalle ore 8:00 alle ore 20:00.

2.2 L'accesso al centro sportivo e al parco giochi è consentito durante gli stessi orari di apertura del Giardino.

Articolo 3: Norme di Comportamento

3.1 È vietato danneggiare piante, fiori, attrezzature e strutture presenti all'interno del Giardino.

3.2 È vietato l'uso di strumenti musicali o audio ad alto volume che possano arrecare disturbo agli altri visitatori.

3.3 È vietato l'uso di apparecchiature sonore che emettano rumori molesti o fastidiosi

3.4 È vietato l'uso di materiali infiammabili e di qualsiasi tipo di fuoco all'interno del Giardino.

3.5 È vietato introdurre o consumare bevande alcoliche o sostanze stupefacenti all'interno del Giardino.

3.6 È vietato accendere fuochi e utilizzare barbecue o simili all'interno del Giardino.

3.7 È vietato gettare rifiuti al di fuori dei contenitori appositamente forniti.

3.8 È vietato disturbare la quiete degli altri visitatori attraverso comportamenti inappropriati.

3.9 È vietato accedere a zone del Giardino chiuse al pubblico per motivi di sicurezza.

Articolo 4: Norme per i Cani

4.1 È consentito l'accesso ai cani all'interno del Giardino, a condizione che siano tenuti al guinzaglio e sotto il controllo del proprietario.

4.2 Il proprietario è tenuto a raccogliere immediatamente gli escrementi del cane e a disporli nei contenitori appositi.

4.3 È vietato far entrare cani pericolosi o aggressivi senza museruola

4.4 Il proprietario del cane è responsabile di qualsiasi danno causato dall'animale.

4.5 È vietato far accoppiare cani all'interno del Giardino.

4.6 È vietato far entrare i cani nelle aree del centro sportivo e del parco giochi.

Articolo 5: Sanzioni

5.1 Chiunque violi le disposizioni del presente regolamento è soggetto alle sanzioni previste dalle leggi vigenti in materia.

5.2 Il personale addetto alla sorveglianza ha il compito di vigilare sull'applicazione del regolamento e di segnalare eventuali violazioni alle autorità competenti.

Articolo 6: Disposizioni Finali

6.1 Il presente regolamento entra in vigore dalla data della sua pubblicazione.

6.2 Eventuali modifiche al presente regolamento devono essere deliberate dall'autorità competente.

Fatto e approvato dal Comune di Vetralla, in data ____________________.

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

La segnaletica, ad esempio, risulta carente e poco chiara: sebbene esista un cartello all’entrata che indica gli orari del parco, all'interno manca una guida dettagliata e informativa e sulle norme di comportamento da seguire. Per questo ho realizzato un pannello informativo, da inserire unitamente al quadro completo della sua vegetazione all’entrata del parco.

Sopralluogo del 28/3/2024 L’entrata attuale di Villa Canonica, cestino rifiuti, pannello informativo per la gestione dei cani, cestino per la raccolta escrementi cani.

Progetto Paola Biadetti: Entrata Pannello informativo del Parco Il cestino rifiuti dovrà essere spostato unitamente al cestino per la raccolta escrementi cani dovrà essere ubicato sulla sinistra(entrata/uscita) vicino cespuglio Pittosporum

La struttura portante del leggio per spazio pubblico è solitamente realizzata con tubolari in acciaio zincato che vengono fissati a terra tramite una piastra in ferro verniciato che funge da basamento. Questa viene fissata alla pavimentazione tramite apposita viteria e bulloneria. In questo modo è possibile montare i manufatti su qualsiasi superficie: rigida, come l’asfalto stradale, o morbida, come ad esempio un prato oppure un sentiero. La struttura di sostegno può essere progettata anche con forma squadrata oppure a colonna in tubo tondo, con una parte superiore sagomata di ferro o acciaio zincato e, su richiesta, decorata con ornamenti. Il pannello generalmente ha un’altezza di un metro, considerata ideale per consentire la migliore visualizzazione dei dati riportati. Le scritte, che possono essere serigrafate, vengono applicate al leggio tramite un perfezionato sistema di rivetti o viti. Il piano di lettura può essere rivestito con una bordatura perimetrale che funge da cornice e che valorizza maggiormente le scritte interne. La superficie del pannello è quasi sempre rivestita da uno strato protettivo trasparente di materiali plastici rigidi, come il policarbonato compatto con spessore di 3 millimetri, che garantisce l’impermeabilità ed evita la formazione di condensa. Costo circa 500€.

Il muro di confine che delimita il parco dal Monastero Carmelitano è stato imbrattato, e ciò va ben oltre la semplice espressione artistica di strada. Per ripristinarlo, vorrei coinvolgere attivamente la comunità locale nel processo di progettazione e riqualificazione del giardino. È fondamentale organizzare un incontro con le scuole per presentare un progetto che ha già dimostrato il suo valore in un piccolo comune della provincia dell'Aquila, ad Aielli, in Abruzzo. In questo luogo è stata dedicata un'intera parete alla rappresentazione del testo più significativo e profondo della nostra Nazione: la Costituzione, e certamente inserirei l’art.9 della nostra Costituzione: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, e l’art.117 comma 2, lett. s, che cita: la conservazione ambientale e paesaggistica rientra nella competenza esclusiva dello Stato.

Al progetto di restauro per la Casetta (sede del pozzo che ha delle criticità), anch'essa danneggiata, desidero focalizzarmi sulla parola scritta, ma questa volta attraverso la poesia. Esistono molte forme di espressione poetica che potrebbero essere considerate, tuttavia, vorrei dedicare questo restauro al primo cittadino, il Sindaco Sandrino Aquilani, che oltre a essere un amministratore di talento, è anche un appassionato poeta. Attraverso questo progetto di restauro, non solo ripristineremo la bellezza e la dignità dell’ambiente urbano, ma celebreremo anche la ricchezza culturale e la creatività della nostra comunità, rendendo omaggio ai nostri valori condivisi e ai nostri leader ispiratori (preventivo costi pittura parete muro e casetta)

Il restauro dei massi in Peperino : una prima rimozione meccanica a spazzole morbide

Contro alghe cianoficee e cianobatteri, disinfettanti, battericidi, funghicidi, algicidi:

Applicazione a pennello con disinfettante non diluito NEW DES 50 Sali di ammonio quaternario o ACQUA OSSIGENATA A 130 VOLUMI

Contro muschi e licheni:

BIOCIDA BIOTIN-T: impacchi con polpa di carta e il biocida diluito 1/3 con acqua, L’impacco va poi sigillato con pellicola trasparente e si lascia in posa per 3 o 4 giorni. Il tassello biocida va poi rimosso e lavato con abbondante acqua.

Inserire costi

E pulizia della targa della Villa Inserire costi

Panchine e staccionate vanno visionate tutte

I cestini dei rifiuti appaiono malridotti, evidenziando la necessità di un migliore sistema di gestione dei rifiuti all'interno del parco. Da sostituire con nuovi elementi sia singoli che tripli e ripensare ad una nuova mappatura degli stessi.

Cestino Ecowood Codice prodotto/MEPA: 339.608 €146,40

Cestino per la raccolta differenziata Isola a 3 settori –legno di pregio€ 1.770,00 € 2.159,40 IVA inclusa. Cestone per la raccolta differenziata a 3 settori. Struttura in acciaio zincato e verniciato, rivestito da doghe in legno di pregio.

Il grande cassonetto dovrebbe essere meglio mimetizzato da una staccionata (Inserire preventivo costi)

Cultura Verde di Paola Biadetti

Il cancello d’Entrata presente diverse parti molto arruginite, in alcuni punti sulle giunture. E’ necessario l’intervento di un fabbro. (Inserire preventivo costi)

Il cedro del Libano è stato imbrattato (questo non so se può influire sul censimento di Albero Monumentale). (verifica costi per pulizia se possibile)

Il Grande leccio necessita di una potatura

Alcune parti dei cespugli di Lauroceraso risultano morte, intervento di potatura e sostituzione con altro cespuglio (Inserire preventivo costi)

Analisi della Stabilità degli Alberi (VTA) Il costo per una valutazione di stabilità di pochi alberi può variare a seconda di diversi fattori e può essere di qualche centinaio di euro per le valutazioni più semplici fino a oltre mille euro per le situazioni più complesse

dove sono necessari approfondimenti specifici. (sentire agronomo)

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Tutto ciò può essere realizzato con i fondi del PNNR Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

12Dirigenziale n° G07130 24/05/2023 Decreto SG 589 08/07/22 – PNRR M1C3, Investimento 2.3

Con il Decreto del Segretario Generale n.589 del 08/07/22, sono assegnate le risorse destinate all’attività di formazione professionale per Giardinieri d’Arte, in attuazione di quanto previsto nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale”, Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

• M1C3 – Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”

Struttura delegata al processo di coordinamento dell’investimento:

Segretariato Generale – Servizio VIII Risorse: 300 Milioni € Milestone e target: M1C3-14, M1C3-18 L’investimento contribuisce a migliorare la qualità della vita, facendo leva sui beni culturali e promuovendo, in particolare, un’ampia azione di rigenerazione dei parchi e giardini storici come poli di “bellezza pubblica” e luoghi identitari per le comunità urbane e come fattori chiave nei processi di rigenerazione urbana. Gli obiettivi sono: 1. attrezzare e rendere più fruibili gli spazi verdi pubblici storico-artistici, con ricadute sull’identità e l’attrattività urbana per residenti e turisti e sul miglioramento della qualità ambientale e del benessere; 2. rafforzare le capacità e le competenze nella gestione e nella manutenzione dei parchi e dei giardini storici, sostenendo le amministrazioni locali nella gestione delle problematiche di conservazione di questi beni e affrontando la mancanza di competenze specialistiche.

Con D.M. n. 161 del 13 aprile 2022 è stato approvato il riparto delle risorse per l’Investimento 2.3 come indicato di seguito:

• interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici, da selezionare sulla base di Avviso pubblico – euro 190 milioni;

• interventi di restauro e valorizzazione di n. 5 importanti parchi e giardini storici, individuati dal MiC – euro 100 milioni;

• intervento di catalogazione e formazione dei giardinieri d’arte – euro 10 milioni.

12

Cultura Verde di Paola Biadetti.docx

Un giardino storico va conservato e restaurato da uno staff di esperti altamente qualificati in cui collaborano insieme lo storico dell’arte, l’architetto paesaggista, l’agronomo, il botanico, il giardiniere d’arte. Proprio per la complessità e la preziosità artistica e naturalistica di questi beni culturali è necessario intervenire con la massima professionalità e competenza con interventi straordinari di restauro e interventi ordinari manutenzione che devono rispettare scrupolosamente l’assetto originario del giardino. Come recita l’ Art. 15 della Carta dei Giardini Storici di Firenze : “Ogni restauro e a maggior ragione ogni ripristino di un giardino storico dovrà essere intrapreso solo dopo uno studio approfondito che vada dallo scavo alla raccolta di tutta la documentazione concernente il giardino e i giardini analoghi, in grado di assicurare il carattere scientifico dell’intervento. Prima di ogni intervento esecutivo lo studio dovrà concludersi con un progetto che sarà sottoposto ad un esame e ad una valutazione collegiale.”

L'esplorazione del Paradiso Verde di Villa Canonica è stata un'esperienza straordinaria, arricchita dalla bellezza della natura che permea ogni angolo di questo luogo incantato. Con questo mio lavoro di “Giardiniere d'Arte esperto in parchi storici” spero di aver contribuito a mettere in luce le ricchezze di questo patrimonio

informativo

Cultura Verde di Paola Biadetti
BOZZA Depliant informativo Villa Pietro Canonica - Fronte (2 pieghe)
BOZZA Depliant
Villa Pietro Canonica Retro (2 pieghe )

RILEVAMENTO

1.1. Il progetto di rilevamento

1.2. Il rilevamento territoriale e urbanistico

1.3. Il rilevamento della distribuzione dei vegetali e la carta delle stratificazioni di impianto

1.4. Il rilevamento architettonico, infrastrutturale, decorativo e di arredo, impiantistico

1.4.1. Rilievo architettonico degli edifici

1.4.2. Rilievo delle infrastrutture

1.4.3. Rilievo degli elementi d’acqua

1.4.4. Rilievo degli elementi decorativi e di arredo

1.4.5. Rilievo degli impianti

1.5. Il rilevamento con DGPS (Differential Global Positioning System)

1.5.1. La strumentazione celeri metrica

1.5.2. La strumentazione laser scanner

1.5.3. La fotogrammetria digitale

2. RICERCHE E ANALISI

2.1. Ricerca storica e iconografica dell‟impianto del giardino, degli elementi vegetali, degli elementi architettonici, decorativi e di arredo

2.2. Analisi del sito

2.3. Analisi climatologica e idrologica

2.4. Analisi geologica, geomorfologica, idrogeografica, idrogeologica e pedologica

2.5. Analisi chimico-fisiche del terreno

2.6. Analisi delle acque

2.7. Analisi fitosanitarie

2.8. Indagini fitopatologiche

2.9. Analisi entomologica

2.10 Indagini fitostatiche (Valutazione della stabilità degli alberi)

2.11. Analisi del sistema idrico: risorse, approvvigionamento, deflusso

2.12 Analisi del degrado da agenti biologici

2.13 Analisi delle tracce delle modalità d‟uso

3. SAGGI E INDAGINI STRUMENTALI

3.1. Tecniche di archeologia dei giardini

3.2. Saggi stratigrafici archeologici

3.3. Saggi archeobotanici (xilotassonomici, carpologici, palinologici)

3.4. Saggi stratigrafici geologici

4. QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI

4.A. MATERIALI PER LE OPERE A VERDE

4.A.1. Terre e substrati di coltivo

4.A.2. Fertilizzanti: concimi, ammendanti, correttivi e torbe

4.A.3. Piante erbacee

4.A.4. Piante grasse o succulente

4.A.5. Piante legnose

4.A.6. Felci

4.A.7.Orchidee

4.A.8. Palme

4.A.9. Alberi da frutta

4.A.10. Semi, miscugli e zolle per tappeti erbosi

4.A.11. Fitofarmaci

4.B. MATERIALI PER LE OPERE EDILI E DI RESTAURO

4.B.1. Legnami

4.B.2. Terrecotte

4.B.3. Prodotti per pavimentazione

4.B.4. Prodotti per coperture

4.B.5. Prodotti per impermeabilizzazione e per coperture piane

4.B.6. Leganti (calci, calci idrauliche, pozzolane, cementi, resine)

4.B.7. Metalli e leghe

4.B.8. Inerti

4.B.9. Elementi di laterizio e calcestruzzo

4.B.10. Malte e conglomerati

5. CATEGORIE DI LAVORO

5.A. IL SUOLO E LA VEGETAZIONE

5.A.1. Opere di scavo e di rinterro

5.A.2. Lavorazioni preliminari del terreno

5.A.3. Correzione del suolo

5.A.4. Concimazione

5.A.5. Impianti vegetali

5.A.6. Tappeti erbosi

5.A.7. Potature

5.A.8. Abbattimento di alberi di grandi dimensioni

5.A.9. Trapianti

5.A.10. Controlli fitosanitari

5.A.11. Sistemi di irrigazione

5.A.12. Pacciamatura

5.A.13. Controllo delle infestanti (arboree ed erbacee)

5.A.14. Strutture vegetali particolari

5.A.15. Misure di protezione del giardino dalle movimentazioni e lavorazioni di cantiere

5.B. OPERE MURARIE, DI CONTENIMENTO E PAVIMENTAZIONI

5.B.1. Demolizioni

5.B.2. Murature

5.B.3. Manufatti murari del giardino

5.B.4. Consolidamento di scarpate

5.B.5. Pavimentazioni e calpestii esterni

5.B.6. Pavimentazioni e calpestii interni

5.B.7. Cordonate

5.C. MANUFATTI PARTICOLARI

5.C.1. Grotte, e/o neviere e cisterne

5.C.2. Finte rovine

5.C.3. Rivestimenti e superfici decorate

5.C.4. Decorazioni pittoriche

5.C.5. Statue e composizioni a rilievo

5.C.6. Opere di imballaggio, protezione e trasporto di sculture ed altri elementi plastici di pregio

5.C.7. Arredi da giardino

5.C.8. Antichi utensili e macchine da giardino

5.C.9. Fontane

5.C.10. Serre e stanzoni per agrumi

5.C.11. Opere di scalpellino

5.C.12. Opere di falegname

5.C.13. Opere di fabbro

5.C.14. Segnaletica, supporti didattico-divulgativi alla fruizione

5.D. IMPIANTI PARTICOLARI

5.D.1. Opere di elettricista

5.D.2. Impianti idraulici

5.D.3. Impianti idraulici preesistenti

5.D.4. Impianti di smaltimento delle acque nere e bianche

5.D.5. Sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e drenaggi preesistenti

5.D.6. Impianto di climatizzazione delle serre

5.D.7. Impianti speciali

6. MANUTENZIONE

6.A. DISPOSIZIONI GENERALI

6.A.1. Norme generali

6.A.2. Programmazione e gestione delle attività manutentive

6.A.3. Ordine da tenere nell‟andamento dei lavori

6.A.4. Oneri e obblighi diversi a carico dell‟appaltatore, responsabilità dell‟appaltatore

6.A.5. Opere di manutenzione a corpo e a misura

6.B. OPERE DI MANUTENZIONE

6.B.1. Manti erbosi e maggesi nudi

6.B.2. Aiuole e bordure

6.B.3. Cespugli da fiore

6.B.4. Cespugli da fogliame

6.B.5. Siepi

6.B.6. Alberi

6.B.7. Irrigazione

6.B.8. Diserbi

6.B.9. Ripristino della verticalità delle piante

6.B.10. Ancoraggi

6.B.11. Monitoraggio fitostatico

6.C. MANUTENZIONE DI MANUFATTI PARTICOLARI

6.C.1. Fontane e specchi d‟acqua

6.C.2. Vivai e serre

6.C.3. Manufatti in legno e ferro

6.C.4. Vaseria

6.C.5. Superfici di calpestìo

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.