60 anni di Banda Santa Cecilia di Novate Milanese

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RICCARDO GALEAZZI

ANCH’IO VOGLIO DIVENT ARE TR OMBETTIS DIVENTARE TROMBETTIS OMBETTISTTA Oggi è sabato, è una giornata quasi serena; in questo momento di tempo che mi sono ritagliato dagli altri impegni, voglio esprimere che cosa è, e che cosa è stata per me la “Santa Cecilia” in questi anni. Tutto incomincia una sera di circa otto anni fa; in televisione trasmettevano uno di quei programmi di cabaret. Sullo sfondo del palco compariva un’orchestra formata da tanti elementi, le telecamere la inquadravano spesso durante i pezzi che eseguivano e diverse volte la protagonista dello schermo era la sezione delle trombe. In quel momento ho pensato, forte di considerazioni precedenti, “devo essere anch’io parte di un gruppo musicale e soprattutto fare parte dei trombettisti”. Nel 2001 frequentavo ancora le scuole medie qui a Novate e confidai alla professoressa di italiano questo mio desiderio. Lei subito mi indicò il professor Gianfranco Nesti, il quale fa tutt’ora parte del nostro corpo musicale. A quel punto il gioco era fatto, Nesti mi fece conoscere il maestro Franco (Cartanese), il quale mi diede lezioni di solfeggio e dopo circa un otto, nove mesi di teoria, mi diede lo strumento. Continuai a prendere lezioni di teoria musicale, fino a che, dopo qualche altro mesetto, entrai definitivamente ad occupare il posto di seconda tromba nel corpo musicale. Ho fin qui contribuito alla riuscita di diversi eventi cittadini, concerti, manifestazioni, e la voglia di partecipare continua ad esserci. Il motivo? Il rapporto che si è creato tra di noi e la soddisfazione che si prova a far parte di un evento. È magnifico trovarsi sul palco di un teatro ad eseguire un concerto e vedere il pubblico partecipare attivamente, la cosa diventa più forte quando nel periodo di Natale si trascorrono due o tre fine-settimana nelle vie del paese con la gente che ti guarda mentre si suona e apprezza quello che fai. Prima di lasciarvi, volevo parlarvi dell’altra mia passione che mi ha sempre accompagnato: Gli im-

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pianti audio. Mi sento di ringraziare la “Santa Cecilia” per avermi dato l’opportunità di partecipare anche in veste di tecnico audio, oltre che di musicante. Infatti, negli ultimi sei mesi, anche questo ha prodotto i suoi frutti. La banda è riuscita ad incidere tre CD dei nostri ultimi tre concerti con una qualità direi più che accettabile, traguardo che considero davvero buono, considerando il fatto che bene o male l’amplificazione e la registrazione è avvenuta in maniera poco più che amatoriale. Dicevo prima del rapporto di amicizia che c’è tra noi… voglio ricordare Luigi, Alessandra, Natale, Guido, Riccardo, Ivan, Ivano, Lorenzo ed in particolare, il maestro Nesti (che conoscevo, come già detto dalle “Medie”). Abbiamo passato e sono certo passeremo ancora dei fantastici momenti, durante i concerti, soprattutto la piva di Natale, che si chiude ogni anno a casa di Alberto con pane salame e vino rosso alle sei del mattino, la gita sulla neve e perché no, ogni singola prova del giovedì sera.

Riccar do Galeazzi Riccardo


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