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OVERVIEW

LO CHAMPAGNE TRAINA I 9 MESI DI LVMH. WINE&SPIRIT A +10%

Lvmh realizza nei 9 mesi una crescita in doppia cifra che coinvolge tanto il gruppo nella sua totalità quanto la sua divisione wine&spirit. Quest’ultima infatti, che raccoglie tra gli altri i brand Moët & Chandon, Dom Pérignon, Veuve Clicquot Ponsardin, Krug, Ruinart, ha messo a segno un +10% a livello organico sul 2019, valore che passa a +30% se paragonato al 2020, per un totale di 4,2 miliardi di euro. In questo contesto, i volumi degli Champagne sono aumentati del 7% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Il terzo trimestre, inoltre, è il primo che segna l’integrazione della maison Armand de Brignac, di cui il gruppo del lusso di Bernard Arnault ha acquisito una quota del 50% a inizio anno. A livello di mercati, il gruppo ha registrato una crescita “particolarmente forte negli Stati Uniti e in Europa, che nel corso dell’estate hanno beneficiato notevolmente della riapertura dei ristoranti e della graduale ripresa del turismo”. Questi risultati fanno da cartina da tornasole della ripresa dello Champagne nel 2021 che, dopo un tragico 2020, caratterizzato da flessioni fino al 18 per cento, nei primi sei mesi ha messo a segno un nuovo record storico dell’export, superando il precedente, risalente al 2018, del 14 per cento. Il cognac Hennessy ha registrato un +4% rispetto al 2019, mentre Cina e Usa hanno registrato “un forte rimbalzo”.

TRICORBRAUN COMPRA L’ITALIANA VETROELITE

L’azienda trevigiana Vetroelite fa gola agli operatori esteri, tanto che, dopo essere stata acquisita dai francesi, passa ora agli americani. Lbo France ha infatti siglato un accordo per la cessione dell’azienda italiana, attiva nel design e nella commercializzazione di bottiglie e contenitori speciali in vetro di alta gamma, al leader mondiale del packaging Tricorbraun, con sede negli Stati Uniti. Tutti i membri del team Vetroelite, incluso il CEO Daniele Feletto, rimarranno all’interno dell’azienda.

26 STORE PER STARBUCKS

Percassi, partner licenziatario unico per l’Italia di Starbucks, ha annunciato l’opening di 26 nuovi negozi entro la fine del 2023. Un corposo piano di investimenti che creerà fino a 300 nuovi posti di lavoro in due anni.

BOND BEVE BORDEAUX

Nell’ultimo film di James Bond ‘No time to die’, 007 beve Bordeaux e, nello specifico, il ‘Saint-Émilion grand cru Angelus‘ che compare e tiene la scena più di qualsiasi altra bevanda in tutti i 163 minuti di durata del film.

HELLOFRESH IN ITALIA

Arriva in Italia Hellofresh, azienda fondata a Berlino nel 2011 e attiva nel settore del meal-kit delivery. Quotata a Francoforte, e con un fatturato di 3,7 miliardi di euro, Hellofresh porta nel Bel Paese le proprie box di ingredienti pre-porzionati.

MUSK LANCIA LA BIRRA

Dopo la Tesla Tequila, ora è il momento della Gigabier. È l’ultima trovata di Elon Musk che, in occasione della presentazione a Berlino della sua Gigafactory, la fabbrica europea che produrrà i veicoli elettrici Tesla, ha svelato la birra legata all’iniziativa.

BERLUCCHI, UNA STORIA CHE INIZIA OGNI GIORNO

La nostra storia nasce nel 1961. Nasce dal sogno di creare qualcosa che prima non c’era. Quello della Franciacorta come la conosciamo oggi. #berlucchimoments #berlucchi60anniversary

Lavazza aprirà 1000 negozi entro il 2025 in Cina Domori compra Streglio e crea la ‘città del cioccolato’

Lavazza preme l’acceleratore in Cina annunciando di voler aprire 1000 negozi entro il 2025. Lo sviluppo prenderà vita grazie alla joint venture, siglata all’inizio del 2020, tra il gruppo italiano e Yum China Holdings, per “esplorare e sviluppare il concept delle caffetterie Lavazza in Cina”, come precisa l’azienda italiana. Per finanziare la crescita, saranno inizialmente stanziati 200 milioni di dollari (circa 170 milioni di euro). È inoltre previsto che la joint venture diventi il distributore esclusivo di Lavazza in Cina continentale, introducendo così nel Paese una gamma più ampia di prodotti quali caffè in grani, caffè macinato e capsule. Entro la fine dell’anno, la jv prevede che le caffetterie nel Paese asiatico siano più che raddoppiate. Nello specifico, la joint venture è detenuta per il 65% da Yum China e da Lavazza per il restante 35 per cento. Il primo flagship store Lavazza a Shanghai è stato inaugurato nell’aprile 2020 e, da allora, sono stati aperti oltre 20 store tra Shanghai, Hangzhou, Pechino e Guangzhou. Domori fa squadra con Galup per salvare il marchio piemontese Streglio. Domori, parte del gruppo Illy, ha comprato l’area dello stabilimento di Streglio a Neno (To), che verrà ampliato, mentre Galup, con il quale Domori collabora da anni per panettoni e pandori, ha rilevato il marchio. L’operazione prevede un investimento di 10 milioni di euro e garantirà all’azienda un’area di 36mila metri quadri di superficie, dai 12mila attuali, nella quale sorgerà una vera e propria “cittadella del cioccolato”.

IN FRANCIA SI MANGIA PIÙ MOZZARELLA CHE CAMEMBERT

In Francia, nel consumo dei formaggi molli, la mozzarella sorpassa per la prima volta il camembert. A dirlo sono i numeri: da inizio anno e fino all’11 settembre, oltralpe sono state vendute 29.230 tonnellate di camembert, contro le 33.170 di mozzarella. Il sorpasso è storico, e lo conferma a Le Figaro Fabrice Collier, presidente di Snfc (Syndicat normand des fabricants de camemberts). “Per la prima volta in Francia - spiega Collier - la curva di vendita del camembert, in costante calo del 3% annuo, è scesa al di sotto di quella delle vendite di mozzarelle, che registrano una crescita annua del 5 per cento”. Andando indietro di qualche tempo, negli anni 80 venivano prodotte 180.000 tonnellate di questo formaggio francese, di cui una parte destinata all’esportazione, il doppio rispetto quanto prodotto oggi.

GLOVO COMPRA LOLA MARKET E MERCADÃO

Glovo potenzia la divisione Quick-commerce comprando Lola Market e Mercadão, due aziende operanti nel settore delle consegne della spesa. La prima opera in Spagna e la seconda in Portogallo, e complessivamente vantano un portafoglio di oltre 30 partner. Le due operazioni vanno così a integrare la strategia di crescita di Glovo, consolidando ulteriormente la divisione Q-Commerce (e quindi la consegna a domicilio entro i 30 minuti) a seguito delle recenti acquisizioni di Delivery Hero nell’Europa dell’Est e della partnership con la società immobiliare svizzera Stoneweg.

FERRERO ROCHER FA LE TAVOLETTE

Continua la corsa di Ferrero Rocher, che dopo essere entrato nel mercato dei gelati confezionati la scorsa primavera, ora debutta in quello delle tavolette di cioccolato. Un mercato che vale circa 578 milioni di euro, di cui ben 439 milioni legati alla sola gdo.

ANCHE BARILLA FARÀ I GELATI. CON ALGIDA

Barilla e Algida hanno stretto un’alleanza che sarà operativa dal 2022 e prevede lo sviluppo di prodotti gelato ispirati ai marchi di successo del settore biscotti e snack firmati Barilla. L’accordo prevede anche la distribuzione nel fuoricasa di snack dolci e salati in monoporzione già prodotti da Barilla. L’ambizione è “presidiare sempre di più il settore dell’out of home”. Lo scorso aprile, era stato il Gruppo Ferrero ad annunciare il proprio ingresso nel business dei gelati confezionati.

VINITALY, L’EDIZIONE SPECIAL CHIUDE “OLTRE LE ASPETTATIVE”

Vinitaly Special Edition ha chiuso i battenti della sua sessione straordinaria intascando la soddisfazione di organizzatori e operatori. Nata per rispondere alle sollecitazioni del settore, privato per due anni consecutivi della principale fiera del vino italiano, la manifestazione ha riportato i seguenti numeri: oltre 12.000 operatori professionali, più di 2500 buyer (circa il 22% del totale) e 60 nazioni rappresentate, oltre 400 aziende espositrici (nel 2019 erano 4.600) lungo tre padiglioni occupati, “un risultato al di sopra delle nostre aspettative”, come dichiarato dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. “Aziende, consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione unanime”. Ora si guarda al 2022 per realizzare la 54° edizione Vinitaly.

L’anno scorso è saltata a causa del Covid, ma quest’anno la classifica dei 100 ristoranti migliori al mondo è tornata, portando con sé delle belle sorprese per gli italiani. Tra i World’s 50 Best Restaurants, gli italiani sono saliti a quattro, contro le due presenze dello scorso anno che sono state entrambe in grado di migliorare i propri posizionamenti. Il primo ristorante italiano che si incontra scorrendo la classifica è la new entry Lido 84 di Riccardo e Giancarlo Camanini a Gardone Riviera, che conquista anche l’Highest New Entry Award. Il ristorante era rientrato nella classifica al 78° posto nel 2019 e aveva inoltre ricevuto il premio One to watch. Sale poi di ben 11 posizioni Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba, che si colloca 18° rispetto al 29° posto del 2019. Alla posizione 26 c’è invece Le Calandre dei fratelli Massimiliano, Raffaele e Laura Alajmo, saliti di qualche gradino rispetto al 31° posto del 2019. Infine, alla posizione 29 rientra il Reale di Niko Romito che la scorsa edizione era scivolato fuori dai top 50 collocandosi al 51° posto, dopo il 36° posto nel 2018.

Ci sono 4 italiani tra i migliori 50 ristoranti al mondo

Riccardo Camanini

Co-lab per Molino Pasini

Quattro generazioni e 100 anni di storia impressi nell’arte molitoria di Molino Pasini, azienda del mantovano che ha messo in campo numerose iniziative per costruire “un’immagine ‘diversa’ e nonconvenzionale”, mutuando “suggestioni da altri mondi”, spiega l’AD Gianluca Pasini. Dalla collaborazione con il bartender milanese Maurizio Stocchetto del Bar Basso, che ha dato vita a cocktail in cui la farina è protagonista, all’ideazione di uno stand a Tuttofood a ispirazione ‘green’, alla presentazione dell’ultimo numero del magazine aziendale Il Mugnaio firmato Lissoni GraphX.

Gianluca Pasini

Stella Michelin alla Gucci Osteria di Beverly Hills

Gucci Osteria Beverly Hills entra nalla ‘Walk of Fame’ della ristorazione. Il locale, parte di una galassia che conta ristoranti anche a Firenze e Tokyo, è infatti stato premiato con una stella Michelin nell’edizione 2021 della Guida Michelin California. Alla guida dell’osteria c’è Mattia Agazzi, nel ruolo di head chef, sotto la direzione di Massimo Bottura, chef tristellato dell’Osteria Francescana con cui Gucci collabora per questo progetto di ristorazione.

Pizzium ha annunciato l’ingresso di Equinox nella propria compagine societaria. La società di private equity ha infatti acquisito il 40% del capitale del concept di pizzerie napoletane fondato nel 2017 a Milano, attraverso una società veicolo, con un’operazione che ha visto un mix di aumento di capitale inscindibile pari a 6 milioni di euro e acquisto di azioni dai precedenti azionisti. Controllo e gestione del business restano nelle mani di Stefano Saturnino, fondatore e AD di Pizzium, e di Nanni Arbellini, fondatore e responsabile sviluppo prodotto.

Equinox acquisisce il 40% di Pizzium