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3.6 Assemblare immagini, suoni e filmati

Obiettivo del capitolo Questo capitolo introduce al mondo del video editing, presentando la dotazione hardware e software necessaria per compiere un montaggio video. Verranno elencate le fasi principali nelle quali si articola il processo di montaggio video, senza entrare nello specifico di un programma ben preciso ma esplicando in maniera più dettagliata le informazioni per prepararsi a svolgere tale attività. Vedremo uno specifico programma di editing video: Windows Movie Maker. Analizzeremo in maniera completa l’interfaccia del software e descriveremo tutte le attività tipiche del montaggio: dall’acquisizione dei contenuti, all’inserimento nel progetto, alla modifica completa dello stesso. Vedremo infine una panoramica sui principali formati video e ai relativi codec in modo che l’utente sia in grado di produrre un filmato eseguibile sui più diffusi player software.

Nuove abilità Alla fine del capitolo sarai capace di: 

Acquisire video da fonti analogiche e digitali;


Fase Tre ◊ 2 L’esperienza multimediale 

Utilizzare l’interfaccia tipica di un software per il montaggio video;

Popolare le librerie del programma con immagini, filmati e suoni;

Realizzare un progetto di montaggio video incorporando i contenuti dalle librerie;

Inserire effetti e gestire le transizioni fra gli spezzoni video e audio;

Creare e modificare i titoli del progetto;

Esportare il progetto in modo che sia eseguibile attraverso un player software;

Distinguere fra i principali formati video e codec video;

Nuove parole Alla fine di questo capitolo conoscerai i seguenti termini: 

Video editing

Scheda di acquisizione

Firewire

Montaggio audio-video

Storyboard

Sequenza temporale

Raccolte / Librerie

Clip video / audio

Transizioni video

Effetti video

Formato video

Codec video


Assemblare immagini, suoni e filmati 3 ◊ Fase tre

3.6.0 I programmi di montaggio video

Dal punto di vista tecnico, descrivere cosa sia il montaggio video è abbastanza semplice: si tratta, infatti, della fase di lavorazione in cui si eliminano da un filmato le scene ritenute superflue o errate e si collegano in successione quelle rimaste, in modo da ottenere una sequenza che soddisfi i desideri e le esigenze artistiche del progetto. È una fase estremamente creativa e passionale, non freddamente tecnica come potrebbe sembrare a prima vista. Cosa occorre per eseguire il montaggio video? A grandi linee, la strumentazione occorrente per realizzare un montaggio video digitale consiste in:  un personal computer;  una sorgente video, cioè un apparecchio che invia il segnale video (e audio) al personal computer;  un software per il ritocco e il montaggio dei filmati. Fino a qualche anno fa, per eseguire il montaggio video occorreva un hardware di tutto rispetto: oggi, il rapido progresso tecnologico consente di procurarsi una buona strumentazione a costi tutto sommato contenuti. I software di video editing I programmi per il video editing nascono dall'esigenza di gestire dati multimediali presenti sul PC e di comporli e modificarli seguendo un preciso progetto cronologico. In sostanza sono necessari per fare il montaggio di un video. In questo tipo di programmi si ragiona con la logica del cut&paste (ovvero "taglia e incolla") proprio come fa il montatore con la pellicola cinematografica. I contenuti audio e video vengono trascinati, tagliati e ordinati, secondo la linea cronologica pensata dall'autore, su un piano del tempo virtuale (chiamato sequenza temporale (o timeline) che consente il controllo grafico di tutti gli elementi del progetto. Naturalmente è possibile aggiungere titoli animati, immagini e tracce audio. Tra i software più conosciuti troviamo Windows Movie Maker, Adobe Premiere, Pinnacle Studio, Final Cut, Sony Vegas. Nel caso specifico, vedremo l’utilizzo di Windows Movie Maker (da ora in avanti WMM) per ragioni di reperibilità del prodotto (è abbinato gratuitamente al sistema operativo Windows XP) e di semplicità di utilizzo.

3.6.1 Progetti video 3.6.1.0

Assemblare immagini e riprese video

Per montare un film con il personal computer, in generale, si eseguono nell’ordine le seguenti operazioni: 1. Digitalizzazione dei contenuti. L’importazione su file di tutti gli spezzoni da montare è la fase dell’acquisizione video, che trasforma il segnale analogico della videocassetta, della videocamera o della televisione in un segnale digitale che può essere rielaborato dal personal computer. Questa fase è superflua se la sorgente degli spezzoni è una periferica digitale o, in genere, se i filmati sono già disponibili in tale versione.


Fase Tre ◊ 4 L’esperienza multimediale 2.

3. 4.

Raccolta del materiale. Importazione dei file creati con l’acquisizione nella libreria del software di video editing (nel caso di WMM nelle raccolte del programma). In questa fase si importano anche tutti i file audio e le immagini necessari nel progetto finale. Assemblaggio dei contenuti raccolti. Questa fase consiste nel mettere in sequenza tutti gli spezzoni video, le immagini, definire gli effetti speciali, inserire i titoli di testa e i titoli di coda e curare la parte audio. Output. Creazione del file contenente la versione definitiva del progetto.

3.6.1.1

Acquisizioni da fonti analogiche e digitali

La fase dell’acquisizione video, come detto, è la prima da eseguire per realizzare un progetto di video editing. Per poter gestire video, infatti, il primo passo da fare è quello di trasferirlo dalla sorgente (televisione, vcr, videocamera, ecc.) al proprio computer. La cattura (così viene definito questo trasferimento) è un' operazione facile da attuare, a patto di avere installato sul proprio sistema un dispositivo adatto. Nel caso di cattura analogica vi sarà una fase di conversione in digitale, una fase di compressione e quella del salvataggio vero e proprio. Nel caso dell’utilizzo di una fonte digitale, invece, si tratterà solo di un’operazione di trasferimento di bit dalla videocamera al PC, operativamente simile alla cattura analogica ma concettualmente molto diversa.

Figura 3.6.1 - Fotocamera analogica e fotocamera digitale Acquisizione da fonti analogiche Nel caso di sorgenti analogiche, per portare a termine l’acquisizione del filmato occorre utilizzare una particolare periferica: la scheda di acquisizione video. Questo dispositivo può essere visto, in modo semplificato, come un convertitore del segnale video da analogico a digitale, eventualmente munito della capacità di comprimere le informazioni, facilitando e migliorando le operazioni di cattura. Esistono in commercio numerose schede di acquisizione video, alcune anche dotate di sintonizzatore TV e quindi in grado di ricevere direttamente il segnale della televisione: in questo modo è possibile seguire sul proprio monitor le trasmissioni televisive, registrarle su disco e poi manipolare gli spezzoni. Questo tipo di scheda può avere costi molto modesti, destinate all’utenza domestica, o anche parecchio elevati, destinate all’utenza professionale. In Figura 3.6.2 è mostrato un esempio di scheda di acquisizione video.


Assemblare immagini, suoni e filmati 5 ◊ Fase tre

Figura 3.6.2 - Scheda di acquisizione video Acquisizione da fonti digitali Nel caso, invece, di acquisizione da sorgente digitale (tipicamente da videocamera DV) il solo dispositivo da impiegare è una scheda per l’interfaccia firewire, dotata di un’apposita porta di ingresso per il trasferimento diretto da nastro DV a disco rigido. Nei computer più recenti la porta firewire (o IEEE 1394) è integrata fra le porte di comunicazione della scheda madre, senza necessità di ricorrere a schede aggiuntive.

Figura 3.6.3 - Cavo di collegamento fra videocamera DV e interfaccia firewire del PC Software di cattura In entrambi i casi, occorre utilizzare un programma che si occupi dell’acquisizione: tutti i parametri di cattura (periferica da utilizzare come sorgente, fps - numero di fotogrammi al secondo, risoluzione, ecc.) sono in genere configurabili da questo software. Questo, tipicamente, ha le sembianze di un vcr casalingo, dotato di pulsanti play, rec, pause, ecc... e del monitor che visualizza la sorgente video. Sebbene nel caso di utilizzo di una scheda di acquisizione analogica il programma sia spesso fornito con il software della scheda, in linea di massima è un componente del software di editing, come vedremo nel caso di Windows Movie Maker. Alla pressione del bottone di registrazione, in genere, partirà la cattura e ciò che vediamo sullo schermo sarà salvato sul computer. L’acquisizione in Windows Movie Maker verrà trattata nel capitolo 3.6.2.2.

3.6.1.2

Montaggio e sincronizzazione dell'audio.

La fase più importante di tutto il processo di produzione di un filmato è, sicuramente, quella di montaggio degli spezzoni video inclusi e della sincronizzazione degli stessi con l’audio aggiunto. Questa fase, pertanto, comprende


Fase Tre ◊ 6 L’esperienza multimediale l’accostamento coerente di singole sequenze, l'inserimento di effetti e di titoli, la sincronizzazione del sonoro e in generale l'elaborazione digitale del video che, alla fine, verrà compilato in un unico file. È naturale che il montaggio richieda, in aggiunta alle tecniche legate al software, anche il buon gusto dell'autore. Il computer e il software, infatti, ci verranno in aiuto per realizzare le nostre idee ma sarà l'autore a decidere come rendere chiaro, sintetico e diretto il filmato.

3.6.2 Realizzare un montaggio video

Nei paragrafi che seguono vedremo la realizzazione di un montaggio video, dalle prime fasi di acquisizione e importazione dei contenuti all’ultima fase di produzione di un filmato in un formato distribuibile. Prima di addentrarci in queste operazioni specifiche diamo uno sguardo d’insieme all’interfaccia del programma scelto: Windows Movie Maker.

3.6.2.1 L’interfaccia di Windows Movie Maker

Informazioni preliminari: i progetti, le raccolte e i filmati Un progetto in un software di video editing è identificabile con il contenitore di tutte le informazioni sulla disposizione e sulla temporizzazione dei clip audio e video inclusi, delle transizioni video, degli effetti speciali e dei titoli aggiunti alla sequenza temporale. Nel caso specifico di WMM, i progetti vengono salvati in file con estensione MSWMM. Il salvataggio di un file di progetto consente di aprire il file in un momento successivo e di modificarlo in Windows Movie Maker a partire dal punto in cui è stato salvato l'ultima volta. Un progetto di WMM fa riferimento, principalmente, a due tipi di contenuti: 1. file: audio, video e immagini; 2. effetti: audio, video, di transizione, ecc. Poiché ogni volta che vogliamo utilizzare un file multimediale in un progetto è necessario che questo sia stato prima importato nel programma, a seguito di tale operazione i file vengono inseriti in una raccolta che ne garantisce la disponibilità successiva anche in altri progetti, senza dover eseguire nuovamente l’importazione. La raccolta è, dunque, una sorta di libreria del programma popolata dai file multimediali scelti dall’utente che consente di organizzarne il contenuto. Come vedremo, i contenuti delle raccolte vengono visualizzati in un apposito riquadro del programma. Quando si importa un file video, audio o di immagine, esso rimane nella posizione originale da cui è stato importato. Il clip risultante visualizzato in WMM non è una copia, ma una rappresentazione del file di origine. In altri termini, se, una volta importato, il file di origine viene modificato in un altro programma, le modifiche apportate al file verranno automaticamente ereditate da Windows Movie Maker e in qualsiasi progetto di Windows Movie Maker contenente il clip modificato. Se si elimina l'anteprima o il clip del file in Windows Movie Maker, il file di origine resterà invariato nella posizione originale. Per essere sicuri di poter continuare a utilizzare un progetto, pertanto, si consiglia di non rinominare, eliminare o spostare i file di origine. Un filmato rappresenta, invece, la versione finale del progetto salvato in un file eseguibile da un player software (si veda la sezione 3.5.2). Usando WMM è possibile salvare un filmato nel computer, su un CD registrabile, inviarlo come allegato di un


Assemblare immagini, suoni e filmati 7 ◊ Fase tre messaggio di posta o salvarlo e pubblicarlo sul Web. Se si connette la videocamera DV al computer in uso, sarà inoltre possibile registrare il filmato su un nastro. In tal modo, sarà possibile condividere con altri la visione del filmato sulla videocamera DV o su uno schermo TV. Le aree dell’interfaccia L'interfaccia utente di Windows Movie Maker è suddivisa in tre aree principali (Figura 3.6.4): 1. i menu e gli strumenti; 2. i riquadri; 3. lo storyboard e la sequenza temporale.

Figura 3.6.4 – Le aree principali dell’interfaccia di Windows Movie Maker Menu e strumenti La barra dei menu e la barra degli strumenti, analogamente alla maggior parte dei programmi Microsoft, contengono, rispettivamente, l’elenco integrale dei comandi disponibili nel programma e le icone dei comandi usati comunemente con maggior frequenza. Le funzioni principali dell’interfaccia utente di WMM sono visualizzate in una serie di riquadri. Riquadri “Attività filmato” e “Raccolte” A seconda della visualizzazione utilizzata, il riquadro a sinistra può essere Attività Filmato (a sinistra in Figura 3.6.5) o Raccolte (a destra in Figura 3.6.5); le due diverse visualizzazioni possono essere attivate utilizzando i pulsanti Attività e Raccolte contenuti fra gli strumenti del programma (Figura 3.6.4).


Fase Tre ◊ 8 L’esperienza multimediale

Figura 3.6.5 – I riquadri Attività Filmato e Raccolte Il riquadro Attività filmato elenca una serie di operazioni svolte di frequente durante la composizione di un filmato: consente, per esempio, di acquisire video, di importare audio, video e immagini esistenti, di aggiungere titoli e di salvare il filmato finale. Il riquadro Raccolte visualizza le raccolte che contengono clip e gli effetti video e di transizione disponibili. Le raccolte sono elencate per nome nella parte sinistra del riquadro, mentre i clip presenti nella raccolta selezionata (o gli effetti disponibili nel gruppo scelto) sono visualizzati nella parte destra del riquadro (come possiamo vedere in Figura 3.6.5, per esempio, selezionando la raccolta Transizioni video sono mostrati tutti gli effetti di transizione video disponibili). Durante la fase centrale di montaggio di un video utilizzeremo prevalentemente il riquadro Raccolte, mentre nelle fasi iniziali e finali della produzione useremo maggiormente il riquadro Attività filmato.


Assemblare immagini, suoni e filmati 9 ◊ Fase tre Riquadro Monitor Il terzo riquadro presente nella fascia centrale della finestra del programma è il Monitor; esso è utilizzato principalmente per visualizzare i contenuti del progetto tramite l’utilizzo dei controlli di riproduzione posti nella parte inferiore del riquadro (Figura 4.6.6). Il pulsante Dividi clip permette di dividere in due una clip audio o video nel punto visualizzato nel monitor, mentre Acquisizione immagine offre la possibilità di acquisirne un’immagine.

Figura 3.6.6 - Il riquadro monitor Sequenza temporale e Storyboard L’area in cui vengono visualizzati i progetti e che utilizzeremo per creare e modificare il filmato è posizionata nella parte inferiore della finestra principale. Questa parte dell’interfaccia è costituita da due diverse visualizzazioni intercambiabili: Storyboard (visualizzazione attiva in Figura 3.6.4) e Sequenza temporale. Lo storyboard è la visualizzazione predefinita in WMM e può essere utilizzato per vedere la sequenza o l'ordinamento dei clip che fanno parte del progetto e, se necessario, ridisporli. Consente inoltre di vedere eventuali effetti o transazioni video aggiunti (i clip audio aggiunti a un progetto non sono visualizzati nello storyboard). La sequenza temporale, invece, è un po’ più complessa ed è utilizzabile per visualizzare e modificare l’intera temporizzazione dei clip nel progetto. Potremo modificare la visualizzazione del progetto, tagliare clip video o audio, ingrandire o rimpicciolire dettagli, registrare una narrazione, regolare i livelli audio. Le temporizzazioni sono visualizzate in formato ore:minuti:secondi.centesimi di secondo (h:mm:ss.cs).


Fase Tre ◊ 10 L’esperienza multimediale

Figura 3.6.7 – L’area Sequenza temporale

3.6.2.2 Acquisizione del video

All’avvio del programma, la finestra ottenuta mostrerà un nuovo progetto vuoto. La procedura di acquisizione video permette contestualmente di catturare un video con una periferica di acquisizione collegata al computer, memorizzare il file relativo nelle risorse del computer e direttamente nelle Raccolte del programma allo scopo di utilizzarlo nei propri progetti. Per l’acquisizione di audio e video possiamo utilizzare una videocamera analogica o digitale, un videoregistratore, una videocamera Web, una scheda sintonizzatore TV e un microfono. Selezioniamo il comando di menu File > Acquisisci video. Nella finestra ottenuta (Figura 3.6.8) possiamo scegliere la periferica da utilizzare fra quelle rilevate nel sistema. È da notare che abbiamo l’opportunità di acquisire l’audio da una periferica differente da quella utilizzata per il video.


Assemblare immagini, suoni e filmati 11 ◊ Fase tre

Figura 3.6.8 - Scelta della periferica di acquisizione fra quelle disponibili nel sistema Possiamo modificare le impostazioni della periferica selezionata selezionando il pulsante Configura. 1. Facendo clic sul pulsante Impostazioni videocamera regoliamo luminosità, contrasto, bilanciamento dei colori, ecc. 2. Facendo clic su Impostazioni Video avremo accesso alla finestra mostrata in Figura 3.6.9, attraverso la quale impostare principalmente: a. Frequenza fotogrammi: ovvero il numero di fotogrammi da includere in ogni secondo del filmato; b. Dimensioni output: ovvero la dimensione in pixel di ogni fotogramma del filmato;

Figura 3.6.9 - Impostazione delle proprietà del filmato acquisito. Impostate le opzioni di acquisizione il programma richiederà di definire il nome del file e la sua posizione (Figura 3.6.10). Nella finestra successiva dovremo selezionare


Fase Tre ◊ 12 L’esperienza multimediale il formato del video, scegliendolo in base all’utilizzo che intendiamo farne:  Qualità ottimale, se intendiamo far impostare automaticamente il formato del video in relazione alla destinazione che abbiamo selezionato al primo passaggio della conversione;  Altre impostazioni, per poter scegliere, da un elenco di valori, l’uso che intendiamo fare del filmato: riproduzione via modem, via rete locale, utilizzando una linea ISDN, ecc.

Figura 3.6.10 - Impostazione del nome e della posizione del file acquisito. Proseguendo, otterremo la finestra di Figura 3.6.11 attraverso cui potremo controllare l’acquisizione, avviandola e fermandola attraverso gli appositi pulsanti tutte le volte che sarà necessario. Nel riquadro di anteprima possiamo osservare costantemente il segnale inviato dalla periferica: utilizzando una videocamera, per esempio, vedremo o il contenuto del nastro in riproduzione oppure il filmato di registrazione. Terminata l’acquisizione concluderemo l’operazione facendo clic su Fine: WMM creerà un filmato come indicato al passaggio di Figura 3.6.10 e inserirà nelle Raccolte una cartella contenente tutti i clip rintracciati nello stesso.


Assemblare immagini, suoni e filmati 13 â—Š Fase tre

Figura 3.6.11 - Avvio e sospensione dell'acquisizione del segnale inviato dalla periferica

3.6.2.3 Importare un video

Oltre ad acquisire filmati da apposite periferiche (digitali o analogiche) collegate al computer, potremo utilizzare in un progetto di WMM anche filmati, suoni ed immagini già memorizzati in forma di file che importeremo nella libreria del programma, nelle Raccolte. Per importare un video dobbiamo selezionare la raccolta nella quale inserire il video (oppure la voce Raccolte per inserire il video nell’elenco generale) e attivare la voce di menu File > Importa nelle Raccolte, il programma mostrerà la finestra di Figura 3.6.12.

Figura 3.6.12 - Finestra per l'importazione di elementi multimediali


Fase Tre ◊ 14 L’esperienza multimediale Dobbiamo filtrare i file visualizzati in modo che siano mostrati solo i video: dal menu a discesa Tipo file selezioniamo, quindi, la voce File Video. Una volta sfogliate le risorse del sistema fino a identificare i filmati da importare, dovremo selezionarli e fase clic sul pulsante Importa. Un’opzione importante è data dalla casella di controllo Crea clip per file video: attivandola il programma suddividerà il filmato all’interno delle Raccolte in più clip minori, più facili da gestire. Tale suddivisione viene eseguita da WMM sulla basa delle caratteristiche del file:  importando un file video in formato Windows Media (con estensione ASF o WMV), verrà creato un clip per ciascun segnaposto contenuto nel file originale.  importando un file in altri formati video (oppure se nel file windows media non è contenuto alcun segnaposto) verrà creato un clip ogni volta che in un fotogramma è presente un cambiamento sostanziale rispetto al fotogramma successivo.  importando un file AVI che contiene un video acquisito da videocamera DV, i clip vengono creati in base alle informazioni di data e ora di cui è (eventualmente) corredato. A seguito dell’importazione fra le Raccolte sarà visualizzata quella corrispondente al video in questione: al suo interno saranno contenuti tutti i clip identificati da WMM, come possiamo osservare in Figura 3.6.13.

Figura 3.6.13 – Cartella con i clip riconosciuti dal programma.


Assemblare immagini, suoni e filmati 15 ◊ Fase tre

3.6.2.4 Importare immagini

La procedura per importare immagini nelle Raccolte è identica a quanto appena visto per i filmati. L’unica differenza consiste nello scegliere la voce File di Immagine dal menu a discesa Tipo file (Figura 3.6.12) della finestra di importazione. Come per i video, l’immagine importata verrà inserita nella raccolta selezionata prima di avviare l’importazione (o nell’elenco generale se si seleziona la voce Raccolte).

3.6.2.5 Importare suoni

Anche la modalità di importazione di suoni nelle Raccolte del programma è del tutto analoga a quella di importazione di video, dal menu a discesa Tipo file va selezionato quello riguardante i suoni. Nel caso dei suoni, però, il programma creerà un unico clip per ogni file importato, a prescindere dal numero di brani che il file contiene.

3.6.2.6 Modifica del filmato

Vediamo come realizzare un progetto partendo da zero. All’avvio, Windows Movie Maker crea un nuovo progetto vuoto. Per crearne uno nuovo è sufficiente selezionare il comando File > Nuovo, per aprirne uno esistente selezioniamo File > Apri. Inserire clip video (o immagini) Per inserire nel progetto i contenuti video desiderati dobbiamo: 1. attivare dall’apposito pulsante la visualizzazione del riquadro Raccolte; 2. scegliere la raccolta contenente il clip che si vuole aggiungere al progetto; 3. scegliere, quindi, nel riquadro dei contenuti il clip che si desidera aggiungere; 4. trascinare nella sequenza temporale il clip video (a seconda del punto di rilascio nella sequenza, il clip verrà aggiunto prima o dopo gli altri eventualmente presenti: un indicatore blu mostrerà la posizione di destinazione del clip che si sta inserendo). Per aggiungere più clip contemporaneamente, è sufficiente trascinarli dopo aver effettuato la selezione multipla degli stessi (la selezione multipla degli oggetti in WMM si realizza utilizzando, in combinazione al clic del mouse, i tasti CTRL o MAIUSC). La stessa operazione è utilizzabile per inserire immagini nel progetto: un’immagine inserita verrà riprodotta per un tempo standard di 5 secondi, per cui, per la loro gestione, si potrà sempre fare riferimento a quanto mostrato a proposito dei clip video. Spingere clip video nella sequenza temporale Una volta inserito un clip video è possibile trascinarlo lungo la linea temporale per sovrapporlo a uno esistente (Figura 3.6.14): l’effetto ottenuto nell’esecuzione del filmato è di creare una graduale transizione fra i due filmati che, per l’ intervallo di tempo corrispondente all’area sovrapposta, verranno visualizzati contemporaneamente.


Fase Tre ◊ 16 L’esperienza multimediale

Figura 3.6.14 - Tansizione automatica fra due clip. Inserire Audio/Musica e disattivare il sottofondo audio del clip Se un clip video contiene un suo sottofondo audio, questo sarà visualizzato nella riga Audio della sequenza temporale. Per disattivarlo potremo scegliere la voce Disattiva dal menu contestuale (tasto destro del mouse) ottenuto sullo stesso. Per inserire un sottofondo musicale o un qualunque audio esterno al clip dovremo selezionarlo dalle raccolte e trascinarlo nella sequenza temporale: l’audio inserito apparirà nella riga Audio/Musica della sequenza temporale. Regolare il volume dell’audio del clip video e dell’audio/musica esterno È possibile bilanciare il volume dell’audio incorporato nei clip e dell’audio/musica esterno usando due regolatori di volume separati. Per effettuare il bilanciamento (dopo aver selezionato il clip video o il clip audio di cui regolare il volume) attiviamo il comando di menu Clip > Audio > Volume. Nella finestra di dialogo ottenuta (Figura 3.6.15) spostiamo il regolatore per modificare il volume dell’audio del clip video selezionato o del clip audio aggiuntivo.

Figura 3.6.15 - Regolatore di volume di un clip audio (o dell'audio di un clip video) Spingere clip audio nella sequenza temporale Una volta inserito un clip audio potremo trascinarlo lungo la riga Audio/Musica per ottenere che la riproduzione parta in un qualunque punto temporale del progetto. Come per un clip video, se trasciniamo un clip audio sovrapponendolo a un altro precedentemente inserito, verrà creata una graduale transizione (un missaggio) fra le due tracce che verranno riprodotte contemporaneamente per un tempo corrispondente all’area sovrapposta dei due (Figura 3.6.14). Per eliminare un clip video o audio dal progetto è sufficiente selezionarlo con un clic nella sequenza temporale e premere il tasto CANC. Tagliare un clip video/audio Una volta inserito un clip, potremo eliminare una parte (iniziale o finale) dello stesso impostando dei punti di taglio. Il punto di taglio


Assemblare immagini, suoni e filmati 17 ◊ Fase tre iniziale determina il momento in cui avviare la riproduzione del clip, mentre il punto di taglio finale determina il momento in cui interrompere la riproduzione del clip nel progetto (le parti tagliate dal clip non saranno più mostrate nella sequenza temporale, ma ciò non vuol dire che saranno rimosse: sarà sempre possibile ripristinarle in seguito). Per tagliare un clip dobbiamo: 1. selezionare il clip audio o video da modificare con un clic nella sequenza temporale; 2. fare clic nella linea temporale (indicatore di riproduzione) nel punto in cui vogliamo tagliare il clip: a. se l'indicatore di riproduzione si trova nel punto in cui si desidera avviare la riproduzione del clip video o audio selezionato scegliere Imposta punto di taglio iniziale dal menu Clip; b. se l'indicatore di riproduzione si trova nel punto in cui si desidera interrompere la riproduzione del clip video o audio selezionato scegliere Imposta punto di taglio finale dal menu Clip. Se un clip, audio o video, ha subito dei tagli è possibile ripristinare le parti tagliate selezionandolo nella sequenza temporale e scegliendo la voce di menu Clip > Cancella punti di taglio. Dividere un clip audio o video in più parti Può essere necessario dividere un clip per inserire titoli o immagini o, in particolare, quando vogliamo poter applicare effetti video diversi a parti diverse del clip: poiché in WMM, come vedremo, potremo applicare uno o più effetti ma solo all’intero clip e non a parti di questo, dovremo preventivamente suddividerlo in modo da poter gestire le parti separatamente. Per suddividere un clip in più parti dovremo: 1. selezionarlo nella sequenza temporale; 2. spostare l’indicatore temporale nel punto in cui vogliamo effettuare il frazionamento; 3. scegliere la voce di menu Clip > Dividi. Unire due clip audio o video contigui Se vogliamo unire due clip audio o video in precedenza suddivisi (ma contigui) dobbiamo: 1. selezionarne uno facendo clic nella linea temporale; 2. tenendo premuto il tasto CTRL fare clic anche sull’altro; 3. scegliere la voce di menu Clip > Unisci.

3.6.2.7 Inserire effetti e transizioni

È possibile arricchire un progetto di WMM aggiungendo diversi elementi quali transizioni, effetti video e titoli. Le transizioni video controllano il modo in cui nel filmato avviene il passaggio da un clip video al successivo (è possibile aggiungere una transizione tra clip video, tra immagini o tra titoli in qualsiasi reciproca combinazione nello storyboard/sequenza temporale). L’effetto di transizione scelto verrà riprodotto prima che l’elemento termini e mentre inizia la riproduzione dell’oggetto successivo. Le transizioni disponibili in WMM sono memorizzate fra le raccolte, nella cartella Transizioni video e, una volta aggiunte al progetto, saranno osservabili e controllabili attraverso la riga Transizione della sequenza temporale. Aggiungere, modificare ed eliminare Transizioni Come già mostrato nella


Fase Tre ◊ 18 L’esperienza multimediale sezione 3.6.2.6, spingendo un clip video su un altro nella sequenza temporale si ottiene, una volta avviata la riproduzione, una graduale transizione fra i due. Ciò che avviene, in realtà, è l’aggiunta da parte del programma di una Transizione fra i due clip, più precisamente la Dissolvenza (osservabile nella riga Transizione della sequenza temporale in Figura 3.6.16).

Figura 3.6.16 - Nell'ingrandimento è visibile la transizione Dissolvenza. Per aggiungere manualmente una transizione fra due clip qualunque sarà sufficiente selezionarla dal riquadro Raccolte e trascinarla fra i clip. Potremo modificare la durata di una transizione trascinando il bordo sinistro della stessa nella sequenza temporale: verso sinistra per allungare la durata dell’effetto e verso destra per accorciarla (non potremo far durare una transizione più tempo di quanto non duri il più breve dei due clip coinvolti). Per eliminare una transizione inserita dovremo semplicemente selezionarla nella sequenza temporale e premere CANC sulla tastiera. Aggiungere ed eliminare Effetti video Gli effetti video determinano la modalità di visualizzazione di un oggetto (clip video, immagini o titoli) nel filmato finale: consistono in una serie di effetti speciali applicati per l'intera durata della visualizzazione dell’oggetto. È possibile scegliere tra i numerosi effetti video contenuti nella cartella Effetti video del riquadro Raccolte. Per aggiungere un effetto video possiamo agire come appena visto per le transizioni: trascinando, semplicemente, l’effetto video scelto sul clip al quale vogliamo aggiungerlo. Tuttavia, per un maggior controllo, è meglio procedere selezionando la voce Effetti video dal menu contestuale del clip voluto nella sequenza temporale: otterremo la visualizzazione della finestra di dialogo di Figura 3.6.17. Dalla finestra in questione, è possibile aggiungere uno o più effetti selezionandoli nella colonna Effetti disponibili e facendo clic su Aggiungi (per rimuovere gli effetti aggiunti, pertanto, basterà selezionarli dalla colonna Effetti Visualizzati e cliccare sul pulsante Rimuovi).

Figura 3.6.17 – Finestra per l’aggiunta di effetti video a una clip


Assemblare immagini, suoni e filmati 19 ◊ Fase tre

3.6.2.8 Creare titoli di testa e titoli di coda

I titoli consentono di migliorare i filmati aggiungendo informazioni testuali. È possibile immettere qualunque tipo di testo: titolo del filmato, nome dell'autore, data, ecc. ed è possibile modificarne l'aspetto, l'animazione e la modalità di visualizzazione nel filmato. Aggiungere un titolo di testa (o di coda) Per aggiungere un titolo, la prima operazione da fare consiste nell’attivare la visualizzazione dell’apposito riquadro (Figura 3.6.18) attraverso la selezione della voce di menu Strumenti > Titoli e riconoscimenti. Dal riquadro ottenuto, effettueremo una prima scelta consistente nel determinare quale tipo di titolo si vuole aggiungere: per aggiungere titoli di testa all’intero progetto, per esempio, selezioneremo la voce Titolo all’inizio, mentre per impostare i titoli di coda faremo clic su Riconoscimenti alla fine.

Figura 3.6.18 - Riquadro per la gestione dei titoli Modificare contenuto e animazione del titolo Il riquadro successivo (Figura 3.6.19) ci permette di digitare il testo voluto nelle due aree dedicate (sono attive due aree differenti se l’animazione scelta è del tipo Titoli su due righe) e modificarne le proprietà: dopo averlo inserito, infatti, clicchiamo su Cambiare l’animazione del titolo (Figura 3.6.19) per scegliere un’animazione dall’elenco ottenuto.

Figura 3.6.19 - Inserimento di un titolo (con eventuale sottotitolo)


Fase Tre ◊ 20 L’esperienza multimediale Modificare l’aspetto del titolo Una volta scelta l’animazione da utilizzare (è sempre possibile vederne un’anteprima nel riquadro Monitor) possiamo modificare le caratteristiche del testo e dello sfondo facendo clic sul collegamento Modificare il colore e il carattere del testo (Figura 3.6.20). Dal riquadro ottenuto, infatti, possiamo modificare: font, stile, dimensione, trasparenza, allineamento e colore (sia del testo che dello sfondo). Concludiamo l’operazione facendo clic sul collegamento Fine. Aggiungere il titolo al filmato Una volta conclusa la creazione del titolo, questo sarà aggiunto nella sequenza temporale come un qualunque clip (all’inizio se si tratta di un titolo di testa e alla fine in caso di titolo di coda): per accedere nuovamente al riquadro di modifica appena chiuso possiamo, in qualunque momento, fare un doppio clic sul clip corrispondente nella sequenza temporale. Poiché il titolo è trattato da WMM al pari di un qualunque clip, tuttavia, non dobbiamo trascurare la possibilità di applicarvi le modifiche viste nei paragrafi 3.6.2.6 e 3.6.2.7: durata, applicazione degli effetti video, impostazione di effetti di transizione, aggiunta di audio, ecc.

Figura 3.6.20 - Formattazione del titolo: modifica del testo e dello sfondo

3.6.2.9 Completamento del filmato

Dopo aver aggiunto e impostato nel progetto tutti i contenuti voluti è consigliabile visualizzarne un’anteprima completa (eventualmente a schermo intero) per avere un’idea complessiva del filmato finale realizzato: dopo aver posizionato l’indicatore di riproduzione all’inizio della sequenza temporale, avviamo la riproduzione utilizzando i controlli di riproduzione presenti nel Monitor (per ottenere la visualizzazione a schermo intero premere da tastiera la combinazione ALT+INVIO).


Assemblare immagini, suoni e filmati 21 ◊ Fase tre

3.6.2.10

Salvare il filmato

Le modifiche effettuate a un progetto possono essere registrate, in ogni momento, attraverso la voce di menu File > Salva progetto. Se il progetto utilizzato non è mai stato salvato in precedenza, la selezione del comando indicato equivale alla scelta del menu File > Salva progetto con nome: attraverso la finestra di dialogo ottenuta, infatti, occorrerà impostare nome del file e posizione. Precisiamo che un progetto salvato non è eseguibile in un normale player software e non include nel file .MSWMM tutti i clip audio e video utilizzati: aprendolo, pertanto, in un altro computer sarà necessario disporre di tutti i file “sorgente” inseriti.

3.6.3 Breve panoramica sui principali formati video

Al punto precedente abbiamo detto che un file di progetto di WMM non è visualizzabile in un player software: per ottenere un file eseguibile dovremmo effettuare un’operazione di conversione del progetto in filmato (tale operazione sarà mostrata nella sezione seguente). Quando opteremo per il salvataggio del filmato, infatti, creeremo un file video con estensione .wmv e ne dovremo impostare diverse caratteristiche: il formato .wmv, ovviamente, non è l’unico disponibile: analizziamo di seguito i formati più diffusi e le loro caratteristiche salienti. Formato video e codec video Prima di analizzare i principali formati video, dobbiamo necessariamente introdurre la distinzione fra formati video e codec video. Poniamo di avere una serie di immagini che riproducono un movimento. È chiaro che queste immagini da sole non bastano per visualizzare un filmato sul nostro PC: dobbiamo, infatti, saper dire alla macchina dove stanno queste immagini, di che tipo si tratta, la velocità con cui devono essere visualizzate e in che ordine. Per questo motivo si definisce il formato di un video, ovvero una sorta di contenitore riconoscibile dal PC, il file, in cui sono raccolte sia le immagini della sequenza che le informazioni sopra indicate. Per riconoscere il formato di un video ne osserviamo l'estensione (AVI, MPG, WMV, ecc.). Tuttavia, il formato del video non è una proprietà sufficiente, da sola, a definirne completamente le caratteristiche: è necessario anche specificare il formato di compressione utilizzato dal formato video, ovvero il codec. Un'immagine a colori di circa 1024x768 pixel occupa più di 2 Mbyte, sicuramente troppo, quindi, per poterne visualizzare 25 al secondo (cioè il numero minimo, secondo la teoria dell'ottica, per percepire un effetto di movimento). È qui che intervengono i codec (COmpressore DECompressore oppure, meglio, CODificatore DECodificatore), ovvero i software che contengono il procedimento matematico attraverso il quale vengono compresse le immagini per consentire una gestione agile e una riproduzione corretta del video. Un codec riesce a effettuare una notevole diminuzione dello spazio occupato dalle immagini riducendo al minimo la perdita di qualità; esso serve sia in fase di cattura, per comprimere il video da una sorgente esterna, sia per riprodurre ed elaborare il video una volta memorizzato su disco rigido. All’interno di un file video in un determinato formato, pertanto, la sequenza di immagini è codificata utilizzando un codec di cui dovrà disporre il player per poter visualizzare correttamente il contenuto. Poiché ciò che abbiamo appena detto sui codec vale tanto per il contenuto video di un filmato quanto per il contenuto audio, possiamo schematizzare un file video come mostra la Figura 3.6.21.


Fase Tre ◊ 22 L’esperienza multimediale

Figura 3.6.21 - Schema di un filmato video: formato e codec Per fare un’analogia con il cinema, possiamo dire che il formato ha più o meno il compito della pellicola (raggruppare le immagini e dar loro ordine) e il codec quello della qualità/sensibilità del supporto (a seconda del grado di compressione si ottengono risultati qualitativi diversi). I principali formati video È evidente, da quanto appena detto, che la conoscenza del formato e del codec scelto è fondamentale per realizzare un progetto video, proprio perché saranno i parametri a essi legati a definire la qualità finale del filmato. Infatti, il formato deve essere appropriato al supporto su cui viene distribuito il video (CD-ROM, DVD, Internet, VHS, ecc...) e il codec al contenuto che si intende elaborare (animazioni grafiche, video di diverse qualità, contenuto in movimento o semi-statico, streaming video, ecc...) anche se si tende ormai a utilizzare i codec più diffusi che, in genere, vanno bene per tutti i contenuti e sono conosciuti da tutti. Chiarito che un file video di un certo formato possa, in realtà, essere compresso utilizzando codec diversi, vediamo i principali formati video. MS Video for Windows (estensione AVI) Microsoft Video for Windows è certamente il formato più conosciuto e più utilizzato dagli utenti del PC: è il primo pacchetto che ha introdotto le funzionalità necessarie per il trattamento del video su PC. Il suo nucleo centrale è un’interfaccia software che si inserisce tra l'applicazione specifica e la scheda grafica/video, permettendo a dispositivi hardware differenti di dialogare con il software senza problemi. Il formato annesso a questo pacchetto risponde all'estensione AVI (Audio Video Interleaved) e supporta la stragrande maggioranza dei codec di compressione in circolazione, quali SuperMac Cinepak, MS Video 1, MS RLE, Intel Indeo, M-Jpeg e DivX tra i più noti. È perfetto per la compatibilità praticamente assoluta con il software per l’editing. MPEG (estensione MPG o DAT) È uno dei formati più apprezzati negli ultimi anni grazie all'altissima compressione e alla qualità decisamente buona del codec di cui usufruisce, con rapporti di compressione che raggiungono le proporzioni di 200:1. Non di rado i software di editing supportano questo formato benché la sua struttura interna impedisca l'elaborazione fotogramma per fotogramma: non tutti i fotogrammi vengono salvati nel file video MPEG, ma soltanto i cosiddetti keyframe (fotogramma chiave) grazie ai quali l'algoritmo riesce a ricostruire i frame mancanti. Il formato MPEG è il formato utilizzato dai Video CD riproducibili sui lettori DVD domestici. Apple Quick Time for Windows (estensione MOV)


Assemblare immagini, suoni e filmati 23 ◊ Fase tre Il formato in oggetto è proprietario della Apple ed è la principale estensione multimediale del S.O. Mac, passato in seguito su PC, grazie alla sua grande diffusione. Questo formato risulta ottimo per prodotti multimediali (quali CD ROM o video interattivi) ma può assolvere anche a progetti di Digital Video. MPEG 2 (estensione MP2 o DAT) Questo standard, sviluppato dal Moving Picture Expert Group, è adatto a produzioni di tipo broadcast e necessita di hardware molto potente per la cattura e la compressione. Non è uno standard di fruizione di massa proprio per le sue alte richieste hardware, ma raccoglie ugualmente un grande bacino d’utenza grazie all’utilizzo nelle trasmissioni dai canali satellitari e ai DVD. Grazie alla sua grande qualità e diffusione l'MPEG2 è ora divenuto un punto di riferimento qualitativo nel settore e i software che lo supportano (anche per l'editing) sono moltissimi. Le schede grafiche moderne sono molto performanti e sono in grado di riprodurre filmati compressi con questo standard (cosa fino a poco tempo fa non possibile senza l’aggiunta di periferiche specifiche). Microsoft Windows Media (estensione: WMV/WMA/WMS/WMP) Questo formato rappresenta il tentativo da parte di Microsoft di sostituire definitivamente i formati precedenti, primo tra tutti la piattaforma Video for Windows, con aggiuntive capacità di streaming e scalabilità per la trasmissione sul Web. Sfrutta il codec mpeg4 e pertanto risulta molto performante per qualità e compressione. Si ricorda che WMV è il formato utilizzato da Windows Movie Maker nella produzione di filmati.

3.6.4 Conversione del progetto di regia in un file eseguibile sui principali player

Un progetto di WMM non è compatibile con i normali player software che, pertanto, non riuscirebbero a riprodurne il contenuto se questo non fosse preventivamente convertito in un formato video più diffuso. Il formato utilizzato da Windows Movie Maker per produrre filmati compatibili è il formato WMV. Per la conversione di un progetto in un filmato dobbiamo seguire una procedura guidata che si avvia selezionando la voce di menu File > Salva filmato.


Fase Tre ◊ 24 L’esperienza multimediale

Figura 3.6.22 - Conversione di un progetto: scelta della destinazione del filmato Il primo passaggio ci consente di selezionare un'opzione di salvataggio a seconda dell'utilizzo che si desidera fare del filmato finale: come possiamo vedere in Figura 3.6.22, è possibile salvare e memorizzare il filmato nel computer o su un CD registrabile, lo si potrà inviare come allegato di un messaggio di posta elettronica o sul Web a un provider di hosting video. È anche possibile scegliere di registrare il filmato sul nastro di una videocamera DV. Scegliendo, per esempio, di salvarlo sul proprio computer, il programma ci chiederà di assegnare un nome al file e una posizione all’interno delle risorse del computer (Figura 3.6.23).

Figura 3.6.23 - Impostazione del nome e della posizione del filmato finale Nel passaggio successivo (Figura 3.6.24), invece, dobbiamo determinare le corrette impostazioni video per il nostro filmato: tale scelta determina la qualità e la dimensione del file salvato. Le tre opzioni presenti ci consentono di scegliere fra: 1. Qualità ottimale per la riproduzione sul computer, per specificare che si desidera salvare il filmato utilizzando l'impostazione consigliata. Il video viene codificato con una qualità elevata, determinata dalla qualità originale del contenuto audio e video del progetto.


Assemblare immagini, suoni e filmati 25 ◊ Fase tre 2.

3.

Dimensione ottimale file, per specificare che il filmato salvato non deve superare la dimensione indicata. Le impostazioni utilizzate per il salvataggio del file vengono determinate automaticamente per contenerne le dimensioni entro il limite specificato. Altre impostazioni, per scegliere le impostazioni da un menu a discesa nel quale sono contenute combinazioni di impostazioni corrispondenti all’utilizzo che si vuole fare del filmato (video per pocket pc, video per distribuzione su LAN, video per banda larga, DV-AVI per fotocamera digitale, ecc.).

Figura 3.6.24 - Impostazioni del formato del file finale Dopo aver scelto le impostazioni desiderate, il programma avvierà la conversione che, in relazione alle caratteristiche del formato, può durare anche parecchi minuti. Al termine dell’operazione, il filmato finale sarà pronto per essere eseguito su un player compatibile.


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