Speciale Inizio Anno Accademico
Settembre 2008
Si ricomincia! L’Anno accademico 2008/09 comincia con i patemi di Settembre. La sciagura del numero chiuso, il bando per le borse di studio già scaduto, la ricerca di una casa dignitosa e accessibile, la ricerca di un autobus che non c’è. Si comincia con le conferme e con le novità. Si apre, dopo anni di ristrutturazione, il Centro Congressi di S.Basilio, mentre sono ripresi i lavori di costruzione del Polo Umanistico nell’adiacente ex-Ospedale. La Carta dei Diritti degli Studenti, una rivendicazione storica dell’Udu dell’Aquila, è una realtà dell’Ateneo. Gli appelli, i tirocini, la qualità della didattica hanno oggi una cornice di regole valide in tutti i corsi di laurea. Queste regole vanno rispettate, l’Udu vigilerà attivamente. Aumentano i posti alloggio dell’Azienda per il Diritto agli Studi, con l’aumento degli appartamenti della residenza diffusa e la presa in gestione del Collegio d’Abruzzo (Gesuiti) di Via Camponeschi, a fianco della facoltà di Lettere. Si attende con ansia di vedere trasformata in realtà la continua promessa del Comune di nuove linee di autobus per le sedi universitarie e per gli orari serali. Nel frattempo anche nella prima metà di Settembre, come d’altronde a Luglio, gli autobus sono praticamente introvabili e i giorni dei Test Universitari sarà di nuovo caos. Non c’è da stare tranquilli, la Città continua a non interiorizzare l’enorme presenza studentesca e la straordinaria dote di vivacità, culture, economia che gli studenti consegnano ogni anno a L’Aquila. La grande vertenzatrasporti dell’Udu è tutta in piedi. Il Comune ne tenga conto! La Regione, ente fondamentale per il Diritto allo Studio, torna al voto dopo lo scandaloSanità. Noi in questi anni siamo stati al collo della Giunta regionale e dei Consiglieri per scongiurare i tagli al diritto allo studio (vincendo), per far aumentare il fondo regionale per le Adsu (vincendo) e per contrastare l’idea di cancellare le Adsu, la loro territorialità e la plurale presenza studentesca all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’Ente stesso (spuntandola tra mille difficoltà e demagogie). Siamo naturalmente molto preoccupati per le condizioni pietose in cui versa la Regione Abruzzo. C’è il rischio che il disastro della Sanità trascini con sé tutto, a partire proprio dal sistema del diritto allo studio che faticosamente sta cercando di avvicinarsi a regioni come Toscana, Marche, Piemonte. A farne le spese sarebbero tutti gli studenti, da quelli idonei alle borse di studio, a tutti quelli che affollano i servizi collettivi, come le tre mense universitarie, le sale informatiche, le sale studio. Nel frattempo, ne parliamo in ultima pagina, il Governo nazionale va all’assalto degli Atenei, dentro un quadro d’assalto ai diritti fondamentali garantiti oggi (più o meno bene) dal servizio pubblico: Scuole, Università, Sanità, Acqua, Farmacie. Per l’Università la ricetta è già in campo: taglio dei finanziamenti statali, privatizzazione, abolizione del valore legale del titolo di studio. Sembra che nessuno riesca a spiegare davvero cosa si sta costruendo, cosa si sta distruggendo. Noi, con il nostro Art.34 e con la nostra attività di conflitto e rappresentanza, nella società, nel territorio e nelle strutture didattiche e di governo dell’Ateneo, non staremo solo a guardare.
FOTONOTIZIA. I Gesuiti lasciano la città dell’Aquila. L’Adsu subentra nella gestione del “Collegio d’Abruzzo”. La nuova Casa dello Studente di Via Camponeschi si affiancherà alla Casa dello Studente di Via XX Settembre. La Residenza diffusa (negli appartamenti) si estende passando da 25 a 60 posti letto. Nell’A.A. 2008/09 saranno 258 i posti letto gestiti dall’Adsu dell’Aquila. Dopo anni di richieste dell’Udu, tra l’immobilismo di Comune e Regione, gli alloggi del diritto allo studio riescono a crescere. Siamo però ancora all’1% della popolazione studentesca. Servirà continuare, per fermare il costo degli affitti e per regolarizzare il mercato ancora troppo tra il “grigio” e il “nero”. Prima che la ricerca delle case diventi un’asta tra studenti.
Articolo 34 della Costituzione italiana: ”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“