“ Filiberto Sbardella, un artista da riscoprire ”. ©️L’Eco di Bergamo

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L’Eco di Bergamo Giovedì 28 Settembre 2023

Cultura

C’era una volta Twitter

Ciòcheèsacronell’arteèlabellezza SimoneWeil

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Sbardella, un artista da riscoprire Le Vie del Sacro. Si inaugura domani a San Pellegrino Terme una mostra dedicata al poliedrico maestro del ’900 Architetto, pittore e partigiano, realizzò i mosaici del Tempio dei Caduti. Nel progetto anche un sito e la biografia Un artista tutto da sco- vita culturale del territorio che ci prire. Si inaugura domani alle ospita. Pertanto, sperando di su20,30 a San Pellegrino Terme il scitare curiosità e interesse nei progetto espositivo itinerante visitatori, ringraziamo tutte le «La terra è di chi la coltiva», al persone che con il loro indispenTempio dei Caduti in viale della sabile contributo hanno permesVittoria, a cura di Claudio Gatti so questa iniziativa, e tutti gli enti e Pasquale Biagio Cicirelli e pro- che ci hanno accolto e supportamossa con il patrocinio del Co- to». I mosaici di Sbardella decomune e la collaborazione di par- rano la navata, la calotta interna, rocchia e Fondazione Bernareggi i quattro pennacchi, le pareti lanell’ambito degli itinerari de «Le terali al di sopra degli archi che Vie del Sacro». reggono il tiburio, la parete sopra Attraverso una serie di pan- l’arco che apre al presbiterio e di nelli espositivi e documenti ine- quella opposta sopra l’ingresso diti sarà messa in risalto la figura maggiore, sulle volte a botte e sodi Filiberto Sbardella, poliedrico pra i loculi, con simboli, figure e maestro del ’900, che fu pittore, scene bibliche e di guerra. I cartomosaicista, arredatore, scultore, ni decorativi sono su disegno di scenografo, partigiaLuigi Angelini menno, intellettuale e artre le variazioni, sochitetto. La mostra prattutto l’aggiunta itinerante – che nardelle quattro grandi ra la storia di uno dei scene bibliche, non più misteriosi ed compaiono docueclettici protagonisti mentate nello stesso del secolo scorso – è cartone. «Di Sbargià stata presentata a della – scrive don Viterbo, Guidonia Marco Milesi – si noMontecelio, Palestrita come sappia renna, Cervia, Latina e Filiberto Sbardella dere fedelmente ora approda nella (1909-1983) l’idea decorativa di Bergamasca. «PreAngelini nelle scene sentare una delle tappe in un luo- di carattere militare e nelle temago particolarmente significativo tiche catechistiche, mentre nelle quale è il Tempio dei Caduti di quattro grandi raffigurazioni anSan Pellegrino Terme - commen- ticotestamentarie risulta essere tano i curatori - è per noi motivo grande artista ed esuberante cardi grande gioia e soddisfazione tonista per la scioltezza delle lipersonale. Il maestro Sbardella nee e per la bellezza delle pose infatti agli inizi degli anni ‘40 rea- plastiche. Naturalmente la tralizza in questo edificio di culto - sposizione delle figure nel mosaicon la supervisione dell’ing. Luigi co risulta sempre più rigida, anAngelini e la collaborazione della che per il particolare gusto del Ditta De Min - gli importanti mo- Ventennio fascista che tendeva saici (600 mq circa) raffiguranti ad enfatizzare estremamente le scene di guerra e di preghiera che pose. A parere dello scrivente le ancora oggi possiamo ammirare assonanze pittoriche con le grazie al recupero attuato con gli espressioni artistiche di Mario ultimi restauri del 2017. Con que- Sironi sono moltissime e di consta mostra vogliamo non solo tinua citazione». omaggiare l’artista ma anche Quella di Filiberto Sbardella contribuire in qualche modo alla è la vita di un artista talentuoso

Particolare di un mosaico di Filiberto Sbardella a San Pellegrino Terme

Il Tempio dei Caduti di San Pellegrino Terme

la rassegna la regista interverrà nella chiesa di Loreto

«Molte fedi», stasera incontro con Camerini sull’ebraismo

S

arà Miriam Camerini a tenere il secondo incontro della sezione Monoteismi della rassegna «Molte fedi sotto lo stesso cielo», stasera alle ore 20.45 presso la chiesa di Loreto. L’appuntamento approfondirà la religione ebraica nella sua dimensione politica, intesa come

cura della città e della comunità. «Con la sezione “Monoteismi” vogliamo indagare come le tre grandi religioni monoteiste leggono e interpretano l’impegno pubblicoecivico–affermaPaolo Mora, responsabile della sezione –. Stasera, dopo il primo evento introduttivo con Vito Mancuso del 14 settembre, parleremo di ebraismo

con Miriam Camerini, attrice, scrittrice e regista, nonché prima donna ebrea ortodossa che mira a diventare rabbina. Un’occasione preziosa per accendere una luce su questa grande religione e sul suo rapporto con la comunità». Domani sarà invece la volta di Björn Larsson che, con «Una voce dal Nord», intesserà una conversa-

zione con Alessandro Zaccuri sulla sua vita e la sua produzione artistica. L’appuntamento è allo Spazio Eventi Daste alle 20.45. L’evento è organizzato in collaborazione con Torino Spiritualità. «È un piacere per noi ospitare il grande scrittore svedese – dice Daniele Rocchetti, direttore della rassegna –. Insieme a lui, partendo dal suolibro“nelnome del figlio”, affronteremo il tema della ricerca delle radici, intrecciando vita e carriera letteraria, approfondendo la contraddizione tra il bisogno di ricostruire il proprio passato per trovare un’identità e il desiderio opposto di sradicarsi». Gliappuntamentisonoadingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito www.moltefedi.it.

Un altro particolare dei mosaici

e di un uomo volitivo e dalla forte personalità, dopo un’infanzia vissuta a Palestrina e una celebrità raggiunta a soli 27 anni con la partecipazione alla VI Triennale Milanese e poi alle Biennali di Venezia. I primi anni ’40 lo videro protagonista della Resistenza romana, mentre negli anni ’50 fece incursioni nel cinema di Lizzani e Freda (scenografo del film «Teodora imperatrice di Bisanzio»), virando poi verso l’architettura fino ai primi anni ’80 con le ambiziose progettazioni assieme ai colleghi Lanza, Begnotti, De Carlo, Pasquali e Petrangeli. L’esistenza di Sbardella – piena di leggende e aneddoti - è già di per sè un mito. Tuttavia, alla sua morte, assieme gli appunti e i documenti sulle sue creazioni, egli lascia anche pagine di mistero su cui si è concentrata l’attenzione di Claudio Gatti e Pasquale Biagio Cicirelli, unici studiosi che abbiano avuto accesso ai suoi archivi. Lavorando su documenti inediti e varie fonti, essi hanno potuto così ricostruire la biografia del personaggio: un’opera che restituisce in maniera vivace e rigorosa la vita del maestro, vissuta per quasi tutto il ’900 tra futurismo e realismo, regime e resistenza, pittura, scultura, mosaico, cinema, architettura, influenzata da personalità, intellettuali e amici come Mario Sironi, Gio Ponti, Carlo Pagano, Renato Guttuso, Mario Nascimbene, Giuseppe Di Vittorio, Giorgio Conforto, Sandro Pertini, Carla Capponi, Bruno Begnotti, Guido Ballo, Alessandro Pasquali, Marcello Gallian, Carlo Lizzani, Riccardo Freda, Cesare Gatti, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Gustavo Simoni, Tito Venturini Papari, Guido Piovene, Felice Chilanti, Giovanni Malatesta. Oltre alla mostra il progetto di Cicirelli e Gatti comprende un documentario, una biografia e il sito web.

Miriam Camerini, attrice, scrittrice e regista


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