9 ottobre 2015

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L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

Venerdì 9 Ottobre 2015

Anno IV Numero 136

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

COSA NOSTRA: INDAGATO IL NUMERO 2 DI UNICREDIT a pagina 3

TU QUOQUE, RENZIUS, FILI MI DIMISSIONI IGNAZIO MARINO

E’ Renzi che ha premuto il bottone e le pedine hanno accelerato la via verso lo spurgo. Così, Ignazio Marino si è fatto forza e intorno alle 19:30 si è dimesso. L’editoriale

di Chiara Rai

di Silvio Rossi

“Tu quoque, Brute, fili mi!”Marino non ha certo il fascino di Giulio Cesare ma pensiamo che sul punto di lasciare lo scranno in Campidoglio, il ...

GLI ERRORI DI MARINO

O rmai erano tutti contro di lui. Al

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Il Commento

momento delle dimissioni il sindaco Marino era più solo della particella di sodio che vagava nel bicchiere d’acqua in una nota pubblicità televisiva. Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni, in un’escalation di accuse che sono partite già prima che la vicenda Mafia Capitale sconquassasse l’establishment politico capitolino, di destra e di sinistra, e che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli di scontro notevoli. Anche da parte della sua maggioranza, però, nessuno era più disposto a difendere il medico che preferiva gli Stati Uniti alla città eterna. Anzi, gli attacchi più feroci, ultimamente, sono giunti proprio da parte del PD, convinto che la difesa a oltranza di un simbolo ormai percepito come sbagliato dalla stragrande maggioranza della popolazione, era politicamente un suicidio. Eppure probabilmente le vere colpe di Marino sono inferiori rispetto a quelle dei suoi predecessori. Non ci si deve scordare che Alemanno è rinviato a giudizio per finanziamento illecito (il processo inizierà tra otto mesi), Rutelli dovette dovette pagare 40.000 euro di risarcimento ... Continua a pagina 2

VOGLIAMO E POSSIAMO ESSERE OTTIMISTI di *Francesco Scalia

Vogliamo, dobbiamo e possiamo essere ottimisti. I dati più recenti, anche quelli di autorevoli osservatori internazionali, ci confermano i segnali di ripresa. La strada è lunga, non lo neghiamo né a noi stessi né agli italiani, ma la Nota di aggiornamento conferma che la scelta della stabilizzazione della finanza pubblica in funzione della crescita è stata e continua ad essere strategica per portarci fuori dalla più drammatica crisi economica che il Paese abbia mai attraversato dall'Unità ad oggi. Dopo la decrescita infelice di questi ultimi anni, in cui si sono persi 9 punti di Pil e 10 di reddito medio pro capite, l'Italia presenta un andamento positivo del Pil reale che sale dallo 0,7 previsto in aprile allo 0,9 di oggi. In buona sostanza, stiamo mettendo alle nostre spalle la politica dell'austerità per spalancare le porte di quella per la crescita. Ora, grande parte spetterà alla prossima legge di stabilità che tra politica fiscale ... Continua a pagina 2

TRAGEDIA A MATERA: CADE MONGOLFIERA, 2 MORTI

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

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ISRAELE:

E’ ALLARME VIOLENZA

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Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


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PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

dalla prima l’editoriale di Silvio Rossi ... al Comune di Roma, per una condanna della Corte dei Conti, la giunta Carraro dovette dimettersi per l’alto numero di arresti e incriminazioni dei suoi asses sori. Marino, però, a differenza dei precedenti, ha dato dimostrazione di non aver la minima co-

gnizione di come affrontare una qualsiasi difficoltà. La dimostrazione fu offerta subito con la vicenda delle multe alla Panda, una storia quasi surreale, che ha comunque reso il sindaco di Roma lo zimbello dei social network (le battute sulla panda con multa incorporata sono state moltissime). Di Marino, purtroppo, restano le sue numerose fughe. Ciò che realmente l’ha reso non credibile, non sono state le spese di rappresentanza, inferiore a quelle dei suoi predecessori, e a quelle di molti suoi colleghi. Sono le assurde giustificazioni, che avevano il tono del bambino che negava di aver mangiato la marmellata, pur avendo le labbra ancora sporche. Sono le continue assenze dal Campidoglio, nei momenti in cui si decide il

futuro della città. Marino non c’era quando è stato nominato Gabrielli, non c’era quando il Presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha presentato la relazione sull’am ministrazione capitolina. Anche la sua presenza a Philadelphia, durante la visita del Papa, che avrebbe potuto essere gestita come un punto di forza da un politico capace, si è rivelata per Marino un boomerang. Il sindaco di Roma è riuscito in un’impresa che nessun altro politico nostrano, anche se ha commesso atti moralmente peggiori, ha mai neanche sfiorato. Ha visto il Santo Padre smentire le sue parole. E si sa, il sindaco di Roma non deve stare bene solo al suo popolo (e Marino aveva perso la fiducia della gente), alle istituzioni nazionali (e certamente il rapporto tra il sindaco e il Premier si è molto incrinato negli ultimi mesi), ma soprattutto deve essere bene accetto da chi abita sul lato destro del Tevere, perché nessun sindaco può governare Roma contro il volere del Vaticano.

dalla prima - Il commento di *Francesco Scalia ... con la riduzione del carico fiscale per famiglie e aziende, ridu zione della spesa inutile, promozione dell'innovazione a tutti i livelli per rimuovere sacche di privilegio e di conservazione, una scommessa concreta nella promozione delle politiche ambientali e di contenimento dei

cambiamenti climatici, e, soprattutto, con la lotta alla povertà assoluta, che in Italia riguarda 4 milioni di persone, dovrà valorizzare i risultati odierni e rafforzare l'impianto riformatore del Governo e del Partito democra tico. *senatore del Partito democratico

POSTE ITALIANE: ARRIVA IL PRIMO VIA LIBERA PER LA QUOTAZIONE IN BORSA

dalla prima “TU QUOQUE, RENZIUS, FILI MI” questo giro vinceranno i Cinque Stelle: non ci piove. E non lo diciamo affatto per partito ... il sindaco di Roma da noi ribattezzato preso perché non abbiamo tessere politiche “Ignazio La Qualunque”, abbia sospirato in tasca ma è una questione quasi matemaqueste parole perché di fatto è stato pugna- tica. Ora Roma non deve ricadere nel circolo

di Chiara Rai

lato dai suoi stessi alleati: E’ il Pd che non l’ha voluto più. E’ Renzi che ha premuto il bottone e le pedine hanno accelerato la via verso lo spurgo. Così, Ignazio Marino si è fatto forza e intorno alle 19:30 si è dimesso.

Se ne va e scrive una lettera dove sostanzialmente accusa anche i suoi del Pd di essere stati in finestra e di non averlo sostenuto. Marino lascia lo spiraglio aperto ha 20 giorni per ripensarci ma ormai a questo punto i

è arrivato dopo il pressing del Pd e le dimis sioni del vicesindaco e di due assessori. Per Marino è stata una giornata sotto assedio, col rischio di una sfiducia da parte del

Pd sempre ad ossessionarlo. Orfini nel pomeriggio ha incontrato gli assessori, poi una delegazione è andata dal sindaco: “E' finita”. Marino ormai sembrava fuori controllo e il

Trasporti Stefano Esposito. Si è dimesso anche l'assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro. A quanto si apprende, sarebbe stata la terza a lasciare la

missario Pd di Roma, Matteo Orfini, il dimissionario Causi e Alfonso Sabella sono saliti in Campidoglio per vedere Marino: a loro il

compito di comunicare al sindaco che "era finita" e che sarebbe stato "meglio dimet

tersi". Nel frattempo nella sede nazionale del Pd, Orfini ha anche incontrato diversi consiPd insieme ai renziani evidentemente non glieri dem. Per tutta la mattinata è andato in sopportavano più questa situazione che ha scena il pressing del Pd per far dimettere il sindaco. E in una nota, in serata, il Partito toccato, per molti versi, il ridicolo.

Questo gesto di “responsabilità” come lo de- Democratico ha tirato un respiro di sollievo: finiscono in molti è arrivato, almeno per chi "Esprimiamo apprezzamento per il gesto di scrive, irresponsabilmente in ritardo. Fra responsabilità con cui Ignazio Marino ha ripoco c’è il Giubileo e non abbiamo un sin- tenuto di presentare le proprie dimissioni daco: anziché andarsene ai Caraibi poteva da sindaco di Roma. È una scelta giusta che

lasciare a già a giugno per avere maggiore dimostra la sua volontà di mettere al primo anticipo sul periodo di transizione. Tanto a posto l'interesse della città".

GUERRA DELLE BIRRE: INBEV RILANCIA SU SABMILLER "creerebbe significativo valore per gli azionisti di SabMiller". "Crediamo che la combinazione delle due società costruirebbe il primo gruppo della birra veramente globale" quali a 40 sterline ad azione, ne ha presen- ha commentato Carlos Brito, Ceo di Inbev. tata una terza da 42,15 sterline per un con- Insieme Ab Inbev e SabMiller creerebbero un trovalore di 68,2 miliardi di sterline, pari a colosso da 64 miliardi di dollari di ricavi e un ebitda da 24 miliardi di dollari. circa 92,4 miliardi di euro.

Inbev, il colosso della birra che ha tra i suoi marchi Budweiser, Corona e Beck's, rilancia sulla concorrente Sabmiller. Dopo essersi vista rigettare due offerte, l'ultima delle

L'offerta di Ab Inbev, la più grande messa a punto quest'anno, punta a mettere insieme i due maggiori produttori al mondo di birra e fa seguito a due precedenti proposte fatte in modo riservato da Inbev, una a

ste precedenti offerte senza alcun significa tivo impegno".

diobanca. "La data di inizio delle negoziazioni verrà stabilita con un successivo avviso", ricorda Piazza Affari. Adesso l'attesa è per il disco verde della Consob per la pubblicazione del prospetto informativo che potrebbe arrivare tra oggi e domani.

vizioso di chi ha nutrito “Mafia Capitale”. Ma veniamo alla giornata frenetica di oggi. Le dimissioni di Marino seguono a quelle del vice sindaco Marco Causi e l'assessore ai

giunta di Ignazio Marino. Anche Di Liegro era entrata in giunta con Causi, Esposito e giochi sono fatti e non credo che il sindaco Rossi Doria nell'ultimo rimpasto, quello che riesca a mettere a posto una situazione che avrebbe dovuto aprire la "fase due" della i suoi stessi hanno voluto accelerare. L'addio giunta Marino. Dopo un incontro col com-

38 sterline ad azione e una a 40 sterline ad azione, entrambe rigettate. "AB InBev spiega una nota - è delusa per il fatto che il cda di SabMiller ha rigettato entrambe que-

Primo via libera alla quotazione in Borsa di Poste italiane. Borsa italiana, si legge in una nota, ha "disposto l'ammissione alle negoziazioni nel Mercato Telematico Azionario" del gruppo guidato da Francesco Caio. Sponsor dell'operazione è Me-

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L'offerta su SabMiller, che tra i suoi marchi include l'italiana Peroni, è del 44% superiore alla chiusura di borsa del 14 settembre scorso, prima che si diffondessero le indiscrezioni sulle 'avances' di Ab InBev, e prevede la possibilità di un'alternativa con una

parte in azioni riservata al 41% del capitale di SabMiller. Il gruppo che controlla Budweiser definisce la sua offerta "altamente attra

ente" per gli azionisti. Altria Group, principale azionista di SabMiller, si è già schierata a favore di Ab Inbev in-

vitando il board ad aderire a un'offerta che


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COSA NOSTRA, FIANCHEGGIATORI DEL SUPER BOSS MATTEO MESSINA DENARO: INDAGATO IL NUMERO 2 DI UNICREDIT

INTERNI

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SENATO: SI AL NUOVO FEDERALISMO

Il Senato ha approvato l'articolo 31 del ddl Boschi, che riscrive l'articolo 117 della Costituzione, vale a dire l'assetto federale dello Stato, con l'eliminazione delle materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni. I sì sono stati 158, i no 89, gli astenuti 6. Sì Senato ad ampliamento materie Devolution - Il Senato ha approvato un emendamento di Francesco Russo (Pd), riformulato e fatto proprio dal governo, che amplia le materie che possono essere devolute dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario. I sì sono stati 165, i no 85, gli astenuti 14. Essendo un emendamento che sostituisce l'intero articolo 30 questo non verrà votato. Sì a Odg per riduzione numero Regioni - Il Governo ha accettato in Senato un ordine del giorno di Raffaele Ranucci (Pd) che "impegna il governo a prendere in considerazione prima dell'entrata" in vigore del ddl di riforma, "l'opportunità di proporre attraverso una speciale procedura di revisione costituzionale, la riduzione delle Regioni".

Il vicepresidente di UniCredit Fabrizio Palenzona è tra gli indagati dall'antimafia nell'ambito di un'inchiesta su presunti fiancheggiatori del super latitante Matteo Messina Denaro. La notizia è arrivata dopo le perquisizioni negli uffici del banchiere disposte dalla Dda di Firenze ed effettuate dai Ros. L'accusa è di reati finanziari aggravati finalizzati al favoreggia mento di Cosa nostra. Palenzona possiede altri incarichi in molte società private e pubbliche ed è considerato il deus ex machina delle più importanti partite fi nanziare italiane.

cietà, che avrebbe accumulato un indebitamento di quasi 65 milioni di euro. Pelenzona e altri manager hanno sostenuto la società nonostante la forte esposizione. Un altro manager finito nel mirino della Dda è Roberto Mercuri, braccio destro di Pelenzona in Aeroporti di Roma.

Perquisizioni sono state effettuate anche a Trapani, Roma, Firenze, Palermo per sequestrare documentazioni bancarie. Tra le valutazioni dei pm della Dda di Firenze quella di accusare alcuni degli indagati di associazione a La perquisizione fa parte di un'inchiesta anti- delinquere finalizzata alla truffa e all'appropria mafia che riguarda i fedelissimi di Matteo Mes- zione indebita. sina Denaro. Al vaglio degli inquirenti ci sono operazioni finanziarie sospette legate a infiltra- UniCredit: "Fiducia in esponenti della banca inzioni mafiose nel tessuto economico siciliano. dagati" - "UniCredit, preso atto delle notizie di stampa in merito ad indagini che coinvolgono Con Palenzona ci sono altri 10 indagati. Tra esponenti della banca, dichiara di avere piena fiquesti spunta il nome di Andrea Balgarella. Im- ducia nel loro operato e si ritiene certa che le inprenditore siciliano che ha trasformato dagini dimostreranno con chiarezza la loro l'azienda del nonno in un impero alberghiero estraneità rispetto alle contestazioni mosse". che opera su tutta la Penisola, soprattutto in To Questa la posizione della banca in merito alle inscana. dagini che coinvolgono il vicepresidente Fabri UniCredit è una delle banche partner della so- zio Palenzona.

E il Senato ha approvato l'articolo 21 delle riforme, che detta le nuove norme per l'elezione del presidente della Repubblica. Si tratta di uno dei pilastri del ddl Boschi, su cui non c'era ancora accordo con la minoranza del Pd, che invece ha votato il testo dopo una riunione con il governo nella quale hanno ottenuto assicurazioni su un altro punto a cui essa tiene molto, e cioè la norma transitoria sull'elezione del nuovo Senato. Ma all'intesa con la minoranza Dem si contrappone il dissenso di alcuni senatori di Ap, come Gaetano Quagliariello, che non hanno partecipato al voto non condividendo il testo. Divisioni anche nelle opposizioni con la Lega che ha attaccato a testa bassa Fi, accusata di fare la "stampella" della maggioranza per aver votato con essa su un emendamento.

DDL CONCORRENZA: IL TESTO VA IN SENATO

L'Aula della Camera ha approvato il ddl Concorrenza. Il testo, approvato a Montecitorio con 269 voti a favore, 168 contrari e 23 astenuti, passa al Senato. I deputati di Ala fuoriusciti da Forza Italia per aderire al

gruppo Misto hanno votato a favore, con la maggioranza, nell'Aula della Camera del ddl concorrenza, che ha ricevuto il via libera dall'Assemblea di Montecitorio. I deputati di Scelta Civica si sono astenuti sul provvedimento. Contro hanno votato M5S, Sel e FI.


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ESTERI

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APOLLO 11: DOPO 46 ANNI E' ANCORA MISTERO di Cinzia Marchegiani

Mosca - Ancora troppi dubbi su quell'allunaggio del lontano 1969 da parte dell'Apollo 11 sul satellite della terra. A dirlo non siamo certo noi, ma una querelle che ormai dura da troppi anni. Il problema sollevato sull’atterraggio lunare da parte dell’uomo è ancora pieno di misteri mai decifrati, e lo dimostrano le infinite discussioni, seppure quasi tutte le prove che gli uomini sono stati sulla luna sono state fornite dall’agen zia spaziale americana NASA. Per lungo tempo infatti ci fu la teoria del "complotto lunare" in base al quale gli americani non sono mai atterrati sulla Luna e per cui tutto era frutto di una bufala ben orchestrata, poiché la NASA non poteva avere la tecnologia per portare l'uomo sul satellite terrestre. Un strong ed Edwin Buzz Aldrin furono i 11.Erano le 04:56 del 21 Luglio 1969 ( 6 giorno storico per l’umanità, 20 luglio primi esseri umani a calpestare il suolo ore dopo l’allunaggio), quando l’umanità 1969. Il 20 luglio del 1969, Neil Am- lunare, atterrando con il lander Apollo incollata alle televisioni guardava este-

LA FURIA DELLA NATO CONTRO I RAID RUSSI IN SIRIA: "IL CREMLINO SI FERMI. ASSAD SE NE DEVE ANDARE!"

refatti lo sbarco lunare degli astronauti americani. “E’ un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigante per l’umanità“, queste le parole dell’astronauta Neil Armstrong con cui descriveva il primo passo di un essere umano sulla superficie della Luna. In quel momento la Luna si trovava a 388.650 chilometri dalla Terra ed era prossima al primo quarto. Immagini sgranate trasmesse dalla RAI in una diretta in bianco e nero sono rimaste impresse nella memoria storica di ogni uomo. Russi cercano le controprove. Ora un gruppo di gruppo di ingegneri russi e di appassionati dello spazio hanno messo in programma di lanciare un satellite sull'orbita lunare per fotografare le impronte o meglio le tracce sulla superficie del satellite lasciate dagli stessi astronauti dell'Apollo" e del “Lunojodi” il rover lunare sovietico.

ISRAELE, INTIFADA DEI COLTELLI: E’ ALLARME

VIOLENZA

Un ebreo ortodosso accoltellato a Gerusalemme, una soldatessa e un'altra persona a Tel Aviv, un colono in Ci sgiordania La polizia ha detto che l'attentatore di Gerusalemme è un ragazzo di 19 anni che è stato fermato. Il ferito è un ebreo ortodosso di 25 anni ed è in condizioni serie. La soldatessa è stata colpita vicino al Ministero della Difesa, l'aggressore è stato ucciso. A Tel Aviv ci sarebbe anche un altro ferito. Un colono è stato colpito all'ingresso della colonia ebraica di Kiryat Arba, presso Hebron

Con l'allarme del segretario generale Jens Stoltenberg sulla "preoccupante escalation" delle attività militari russe in Siria, i ministri della Difesa della Nato si avviano ad affrontare una riunione particolarmente difficile a Bruxelles. "Stiamo affrontando molte sfide, provenienti da diversi orizzonti - ha detto Stoltenberg arrivando al quartier generale dell'Alleanza prima della ministeriale - sia da Est che da Sud. E la crisi senza precedenti dei rifugiati è proprio la conseguenza dell'instabilità a cui assistiamo a sud". La Nato, ha aggiunto, "sta rispondendo, attuando il più grande rafforzamento della difesa col lettiva dalla fine della Guerra fredda" Sul tavolo dei ministri dell'Alleanza, ci sarà quindi innanzitutto la tensione con la Russia, che ha deciso di sostenere il regime di Assad per combattere lo Stato islamico e, oltre a colpire Daech, colpisce in realtà anche "altri gruppi mode-

rati", come Stoltenberg ha chiamato l'opposizione a Damasco. Come ha ribadito il segretario generale, "la soluzione a lungo termine per la pace in Siria non può essere militare, deve essere politica e prevedere una fase di transizione" ma, ha aggiunto, "la Nato e' pronta ad intervenire per aiutare tutti gli alleati, compresa la Turchia": e oggi a Bruxelles ci sara' l'occasione di "valutare la situazione assieme al ministro turco". I ministri parleranno anche della situazione in Afghanistan, e di una maggiore cooperazione con la Georgia. Stoltenberg auspica anche che venga dato il via libera a due nuovi centri di comando militare in Ungheria e Slovacchia, ai quali se ne aggiungeranno altri sei (Polonia, Bulgaria, Romania, Estonia, Lituania e Lettonia) per poter intervenire rapidamente contro le minacce provenienti da Est, quella "forza rapida di azione" decisa dopo l''aggravarsi della crisi in Ucraina nei mesi scorsi

Il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha fatto un appello ai cittadini "dotati di porto d'armi, addestrati e a conoscenza delle regole di apertura del fuoco" a portare con loro l'arma per difendersi. "Gli israeliani - ha detto citato dalla tv Canale 10, dopo gli ultimi episodi in città di accoltellamenti di ebrei - comprendono che le retrovie sono come la prima linea. Girare con l'arma personale accresce il senso di sicurezza nelle strade"

Spianata moschee,deputati arabi contro divieto Netanyahu I deputati della Lista araba unita hanno deciso di ignorare il divieto del premier Benyamin Netanyahu a tutti i parlamentari israeliani (ebrei ed arabi) di visitare la Spianata delle Moschee e domani alcuni di loro saranno alle preghiere del venerdì. Hamas ha fatto intanto sapere che il divieto di Netanyahu (concepito per calmare la situazione) "non cambia la situazione"; perché torni la calma ''occorre impedire del tutto l'ingresso agli israeliani''. Netanyahu ritira piano nuovi insedia menti Sotto la pressione internazionale, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso di ritirare il suo progetto di costruire 538 unità abitative nel nord della colonia di Itamar in Cisgiordania. Lo riporta oggi il quotidiano israeliano Haaretz, secondo il quale Netanyahu intende promuovere un piano per l'approvazione retroattiva degli edifici già esistenti ad Itamar ma non per la concessione di nuovi


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ERCOLANO, GIOIELLIERE UCCIDE DUE RAPINATORI: SI INDAGA SU UN TERZO COMPLICE

di Angelo Barraco

da far pensare che al momento dell’omicidio erano pronti alla fuga, poiché uno di essi è stato trovato sullo scooter e l’altro a pochi metri dalle auto nella piazza del deposito. Questo episodio riporta alla mente un’altra rapina avvenuta il 3 febbraio scorso, quella alla gioielleria Zancan, nel comune vicentino. Il protagonista di questa storia è Graziano Stacchio, gestore di una pompa di benzina. Erano le 18.30 quando cinque soggetti si sono presentati presso la gioielleria Zancan. I malviventi volevano entrare dall’ingresso del negozio e poi fare razzia.

Ercolano (NA) – Non si fermano le indagini in merito alla rapina compiuta ieri da due ladri ai danni di un gioielliere. I Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli stanno lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti che ha portato il gioielliere a reagire, a sparare e a uccidere i ladri, Bruno Petrone di 53 anni e Luigi Tedeschi di 51 anni, entrambi di Napoli e con precedenti penali. Gli inquirenti stanno vagliando anche le dichiarazioni di chi era presente sul posto al momento dell’agguato e se vi fosse un complice che segnalava ai due rapina Ma i movimenti dei soggetti hanno portato la tori le mosse dell’imprenditore. commessa a nutrire dubbi e sospetti e allora de cise di bloccare la bussola d’ingresso. La vicenda: Due rapinatori vengono uccisi du- I malviventi si son sentiti spiazzati dinnanzi a rante un tentativo di rapina ai danni di un gio- questi gesto imprevisto e cominciano a quel ielliere. Le indagini sono tutt’ora in corso, punto a cercare di sfondare i vetri a colpi di giunge sul posto anche il pm della Dda Pier- mazza, ma in quel momento c’era il gestore di paolo Filippelli. L’omicidio si è consumato a un’autopompa di benzina che aveva sentito pochi passi dagli scavi di Ercolano e i corpi sono qualcosa di strano, Stacchio imbraccia il fucile e stati rinvenuti nello spiazzale del deposito. Il ti- spara un colpo in aria per farli spaventare, suctolare avrebbe esploso contro i ladri tutto il ca- cessivamente avrebbe abbassato il fucile e ricatore della pistola, che deteneva legalmente. avrebbe sparato, cagionando la vita di Albano I corpi sono stati rinvenuti in una posizione tale Cassol.

ANGUILLARA (RM), CAVE DI BASALTO: FORTI ESPLOSIONI SEMINANO IL TERRORE TRA I RESIDENTI Anguillara Sabazia (RM) - Durante la mattinata di Giovedì 8 Ottobre, poco dopo le ore 10.00, i cittadini di Colle Sabazio, una frazione del Comune di Anguillara Sabazia, hanno passato attimi di terrore a causa di forti esplosioni provenienti dalle cave di basalto situate a poche centinaia di metri dal centro abitato. L’esplosione di forte entità ha fatto tremare le case e i vetri delle abitazioni incutendo sgomento agli abitanti del luogo. "Come comitato Anguillara in Movimento ci attendiamo una risposta dal nostro Comune - dichiarano attraverso una nota dal Comitato Anguillara in Movimento - e ci attiveremo chiedendo ai nostri portavoce di portare la questione assurda della problematica cave e dello sfruttamento indiscriminato del territorio sia in

Regione che in Parlamento. Vorremmo - prosegue la nota - delle risposte sia dalla nostra Amministrazione che dalla Regione che ha concesso l’autorizzazione per le estrazioni nelle vicinanze di centri abitativi. - la nota conclude I cittadini e il territorio vanno tutelati!!!!"

CRONACA

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TRAGEDIA A MATERA: CADE MONGOLFIERA, 2 MORTI

Matera - Due studenti sono morti in seguito alla caduta di una mongolfiera - forse dopo l'urto con cavi dell'alta tensione che stava partecipando, nel cielo di Montescaglioso (Matera), al Balloon Festival, una manifestazione in cui si esibiscono palloni aerostatici. Sono Giuseppe Nicola Lasaponara, di 17 anni, di Irsina (Matera), e Davide Belgrano, di 20, di Matera. Entrambi erano studenti dell'Istituto "Olivetti", indirizzo Trasporti e lo gistica. Il manovratore del pallone è rimasto ferito.

All'origine della tragedia ci sarebbe l'urto contro alcuni cavi dell'alta tensione. E' questa la principale ipotesi intorno alla quale stanno indagando i Carabinieri, coordinati dal pm di Matera Rosanna De Fraia. Dopo l'urto con i cavi, il cestello avrebbe cominciato ad oscillare: uno dei due giovani, spaventato, si sarebbe lanciato nel vuoto, seguito poco dopo dall'altro. Questa ricostruzione è sostenuta dalla circostanza del ritrovamento dei due cadaveri a distanza di alcune centinaia di metri l'uno dall'altro. La mongolfiera ha concluso il suo volo urtando un rudere, in un' altra zona. A bordo del cestello vi sarebbero segni di un principio di incendio: il manovratore del pallone aerostatico ha riportato alcune ustioni. Gli organizzatori hanno reso noto che il "Matera Balloon Festival" è "annullato". Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha proclamato il lutto cittadino.

TORINO, STRAGE CASELLE: ERGASTOLO PER L’EX COLF

Torino - Condannata all'ergastolo Dorotea De Pippo, l'ex colf accusata di essere l'ideatrice della strage di Caselle, il triplice delitto in cui nel gennaio 2014 alle porte di Torino persero la vita i coniugi Claudio Allione e Maria Angela Greggio, e la madre di lei, Emilia Campo Dall'Orto. La Corte d'Assiste di Torino ha accolto la richiesta dei pm Scevola e Sparagna, che accusavano la donna di essere stata l'ideatrice del triplice omicidio. Disposta anche una provvisionale di 300 mila euro per Maurizio Allione, figlio e nipote delle tre vittime. "I miei hanno avuto giustizia. Per me è un piccolo passo per ricominciare, anche se so che nessuno me li restituirà", commenta Maurizio Allione. "E' un dispositivo giusto. Sentenze come questa avvicinano le parti lese alle aule di tribunale, perché sanno che possono avere giustizia", dice Stefano Castrale, legale di Maurizio Allione. Nel caso di Claudio Allione e Maria Angela Greggio, i due coniugi uccisi nella loro villetta, la Corte d'Assise di Torino ha riconosciuto anche la premeditazione, aggravante esclusa invece per l'omicidio di Emilia Campo Dall'Orto, l'anziana madre della donna. Dorotea De Pippo ha ascoltato la lettura della sentenza in aula, senza lasciar trasparire emozioni, ed è stata poi riaccompagnata in carcere. Il suo legale, Giulio Calosso, non ha rilasciato dichiarazioni.


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