7 dicembre 2015

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L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

Lunedì 7 Dicembre 2015

Anno IV Numero 176

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

WHITE HOUSE, OBAMA IN DIRETTA TV AGLI AMERICANI: “L’ISIS SARÀ DISTRUTTO” a pagina 3

C'EST MAGNIFIQUE REGIONALI FRANCIA

Il Front National è il primo partito di Francia. Sei regioni su 13 con Marine e Marion Le Pen che potrebbero diventare le

prime presidenti di regioni dell'estrema destra, rispettivamente nel Nord-Pas de Calais e nella Provenza-Alpi-Costa azzurra. L’editoriale

di Alberto De Marchis

FACCIAMO FINTA CHE

Ha vinto Marine. Il Front National è il primo partito di Francia alle regionali con il 29,5%, seguito dai Républicains di Nicolas Sarkozy con il 27% ...

TUTTO VA BEN

M

di Emanuel Galea

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Il commento

i tornano in mente i ricordi di radio libera di Terrasini, Palermo, attiva tra 1976 e 1978, era la radio di Peppino Impastato, assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio 1978. La trasmissione principe era “fantapolitica”, “satirica” e schizofrenica”: si chiamava Onda Pazza. Peppino l’aveva contraddistinta con la sigla “Facciamo finta che tutto va ben” di Ombretta Colli. Si cavalcava l'onda ogni venerdì: per rompere le scatole, senza paura delle rappresaglie, criticando duramente il potere mafioso e i trafficanti mondiali di droga. Il refrain della sigla inondava l’Italia intera e destino volle che nel 2011 Adriano Celentano intitolò il suo album “Facciamo finta che sia vero” con la collaborazione di Franco Battiato. Dal 1976 di Onda Pazza, attraverso l’album di Celentano del 2011, il combinato disposto delle due sigle ritornano ad echeggiare nell’aria e frequentemente in onda su reti unificate. Nonostante l’Istat continui a scandire mensilmente, come una campane a morte, i dati sulla disoccupazione: “In agosto giù a 11,9% ma risale al 40,7% per i giovani”; ... Continua a pagina 2

ANZIO, EMBLEMA DELLA

MALASANITÀ ZINGARETTIANA

L

di *Fabrizio Santori

a situazione critica degli ospedali della provincia di Roma tocca il suo apice ad Anzio, dove il presidio nevralgico per le emergenze del territorio è fortemente carente di personale e la situazione è ormai giunta ad un collasso. L'ospedale, che solo tra gennaio e settembre scorsi ha trattato oltre 3500 pazienti, conta un personale infermieristico, oltre che medico, al di sotto dei livelli minimi assistenziali. Un fatto inaccettabile per i cittadini di Anzio e Nettuno che in queste condizioni mettono in gioco la propria salute e la vita in caso di emergenza e continuano ad essere considerati cittadini di serie B. La denuncia non arriva soltanto dai pazienti e dai familiari curati in maniera indegna, ma direttamente dal personale in servizio al Dea di Anzio, che nelle scorse settimane aveva inviato una nota di fuoco a tutti i responsabili di questo scempio declinando ... Continua a pagina 2

OBAMA E PUTIN: INSIEME PER COLPIRE L’ISIS

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

di Angelo Barraco a pagina 3

YEMEN, ISIS: UCCISO

GOVERNATORE DI ADEN

a pagina 3

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


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PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

dalla prima l’editoriale di Emanuel Galea ... Nonostante, sempre secondo l’Istat, la crescita rallenti e gli obiettivi siano sempre più a rischio; nonostante che l'istituto di statistica rilevi che ad ottobre il tasso dei senza lavoro è sceso all'11,5%, risultato reso inattivo causa la diminuzione degli occupati; nonostante tutto ciò, Renzi non si scompone perché il Pil nel 1° trimestre è salito dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, anche se rappresenta -0,1 della precedente stima. Si consola, rassegnato anche Padoan perché la “colpa è degli emergenti” per il resto “tutto va ben” e gli italiani gli fanno eco con il refrain di Celentano “facciamo finta che sia vero”. Il 49° Rapporto Censis sulla situazione sociale del paese non rilascia giudizi molto lusinghieri: “il paese è in letargo esistenziale collettivo, la ripresa è affidata all'inventiva personale”. Il presidente del Consiglio non demorde: "L'Italia può tornare a essere locomotiva". Facciamo finta che tutto va ben! Vogliamo essere ottimisti e sperare. L’ultima mossa del super Draghi non ha convinto il mercato. Fino al marzo 2017 è previsto un ampliamento del "quantitative easing" ma si sperava in misure più espansive. Lo pensavamo e qui lo ripetiamo. Renzi sta facendo la parte dell’attore in cerca d’autore. Bravo ad ostentare tranquillità, ma naviga cavalcando le onde del deficit e delle riforme che si trascinano appresso un debito pubblico disastroso, il cui contatore, mentre scriviamo, indica la cifra di 2.281.332.766.370 euro e non dà segno di fermarsi. Gli italiani hanno perso ogni fi-

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ducia nelle istituzioni e credono solamente in una botta di fortuna. Ammontano a euro 48.112.910.902, spesi dagli italiani in giochi e lotterie quest'anno. Sempre quest’anno, per mantenere la Camera dei Deputati gli italiani hanno dovuto sostenere un costo di euro

985.951.453. Ammontano ad euro 79.366.320 le spese per l'uso di aerei di stato per i politici, quest'anno. A fare da sfondo a quanto sopra c'è la pensione minima fissata a euro 502,29. Fanno da sfondo i 249.772 furti nelle abitazioni commessi quest’anno; il numero eccessivo che sfiora i 27 mila persone detenute in carcere in attesa di processo; per la piaga della droga, quest’anno, sono stati spesi 122 milioni di euro per il suo acquisto; povertà assoluta che rimane stabile, con oltre 4 milioni di indigenti. Intanto, non più tardi del 10 ottobre 2015, al teatro Ristori di Verona, Renzi lanciava la sua solita omelia gaudiosa: L’Italia sta uscendo dalla recessione "la musica sta cambiando e finalmente il Pil torna al segno più dopo tre anni di recessione". Non riesco a spiegarmi questa visione onirica della situazione italiana del presidente. Non sò perché mi viene in mente il film “Vedo nudo” del 1969 di Dino Risi, magistralmente interpretato da Nino Manfredi. Non vedo altre spiegazioni. Gli italiani, fino a quando non gli sarà data l’occasione di votare il loro destino, non hanno altra scelta che ripetere fino alla noia la melodia : “facciamo finta che tutta va ben” e il loro eco, facendo gli scongiuri, intona il contro canto “facciamo finta che sia vero”.

dalla prima “C'EST MAGNIFIQUE ” di Alberto De Marchis ... e dai socialisti con il 23%. Questi i primi exit poll diffusi dalla tv francese. ll Front National in testa in sei regioni mentre Marine Le Pen e Marion Le Pen-Marechal otterrebbero intorno al 40% dei voti nelle rispettive regioni in cui si sono candidate in Francia: Il Nord Pas-de-Calais Picardie e la Provence-AlpesCote d'Azur. Le Front National di Marine Le Pen ha ottenuto il 42,1% nella regione NordPas-de-Calais-Picardie, dove è candidata alla presidenza, secondo le stime di iTélé. Nel suo feudo di Hénin-Beaumont dove ha radunato i suoi, esplode l'applauso di alcune decine di sostenitori che attendevano il suo arrivo. Le proiezioni di Le Monde Secondo proiezioni di Le Monde il Fn sarebbe il vincitore con una quota di voto compresa tra il 27 % e il 30%, mentre ai Repubblicani andrebbe il 27% e ai Socialisti il 23%. Dati analoghi anche da parte di altre testate che hanno commissionato proiezioni. Il canale tv BFMTV dà la Le Pen al 29,5%, i Repubblicani al 27% e i Socialisti al 23%, il quotidiano Le Figaro assegna ai nazionalisti il 30,8%, mentre ai Repubblicani il 27,2 % e ai Socialisti il 22,7%. Sempre stando alle proiezioni, Marine Le Pen diventerebbe presidente della Regione Nord-Pas de Calais-Picardie e sua nipote Marion MarechalLe Pen in Provence-Alpes-Cote d'Azur, e il numero tre il partito, Florian Philipot in Al sace-Champagne-Ardennes-Lorene. Le Pen: "Risultato magnifico" "Un magnifico risultato", così la leader del Front National ha commentato le proiezioni. Poi su Twitter la candidata del Front National e nipote della leader del partito, Marion Marechal-Le Pen ha rivendicato la sua vittoria nella la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra con il 42% dei voti. "42%! Grazie!" ha scritto la donna che, secondo le proiezioni, ha riportato uno dei migliori risultati di tutta la Francia. MarechalLe Pen, 26 anni, deputata del Fn all'Assemblea nazionale, viene vista come la delfina della zia Marine Le Pen. Front National favorito Fin dall'apertura dei

seggi era favorito il Front National di Marine Le Pen e della nipote Marion. Erano 44 milioni e 600 mila gli elettori chiamati alle urne per quello che è anche l'ultimo test di rilievo prima delle presidenziali del 2017. Gli elettori hanno scelto 1.757 consiglieri regionali e 153 consiglieri territoriali (Corsica, Guyana e Martinica) votando fra i 21.456 candidati di 171 liste. Alle alle 19 di ieri affluenza del 50,50% Alle 19 di ieri il dato della partecipazione è stato del 50,50%, circa 4 punti in più rispetto al corrispondente dato delle regionali del 2010. Lo riporta il sito del quotidiano Le Monde con dati Ipsos-Steria. I sondaggi fin da subito hanno dato per favorito con un successo storico il Front National di Marine Le Pen e della nipote Marion, sulla scia delle stragi di Parigi del 13 novembre. Il Fn vincerebbe stando alle previsioni in sei regioni su 13 con Marine e Marion Le Pen che potrebbero diventare le prime presidenti di regioni dell'estrema destra, rispettivamente nel Nord-Pas de Calais e nella Provenza-Alpi-Costa azzurra. Più arretrati i socialisti di Francois Hollande, nonostante il recupero di popolarità del presidente. Si tratta delle prime elezioni dopo la riforma che ha ridotto da 22 a 13 le regioni.

dalla prima - Il commento di *Fabrizio Santori ... ogni responsabilità per qualsiasi evento dannoso per la salute dei pazienti riconducibile a carenza di personale e stress da lavoro-correlato citando l'art.28 del Dlg 81/08. Questa estate effettuai una serie di sopralluoghi negli ospedali del litorale romano. Una delle tappe fu proprio l'ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno e presentai un'interrogazione urgente al presidente Zingaretti che tramite il direttore generale della Asl Roma H ebbe modo di inviarmi una serie di documenti ufficiali che dimostravano come la Regione Lazio fosse totalmente colpevole di questa grave si tuazione. Ebbene, oggi posso dire che la situazione è in costante peggioramento. Difatti, la giunta Zingaretti, che avrebbe

dovuto dotare l'ospedale di strutture capaci di gestire le emergenze e del personale medico e infermieristico sufficiente, non è riuscita ad alzare un dito. nel frattempo i cittadini, che tramite le realtà locali hanno raccolto migliaia di firme, devono continuare a fare i conti con i lo-

cali depotenziati, macchinari obsoleti, un'intera palazzina vuota e inutilizzata da anni, una farmacia ospedaliera trasferita ad Ariccia e strumentazioni vecchie, come una TAC obsoleta che necessita di molti giorni di manutenzione al mese, avendo un'autonomia di

soli dieci giorni. Chi è responsabile di questo scempio si metta una mano sulla coscienza. È venuto il momento di risolvere il disservizio perché tante persone rischiano la vita e il personale è ormai allo stremo. *consigliere regionale del Lazio


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WHITE HOUSE, OBAMA IN DIRETTA TV AGLI AMERICANI: “L’ISIS SARÀ DISTRUTTO” Un discorso alla nazione dallo studio ovale e in prima serata. Per parlare delle misure contro il terrorismo e delle indagini sulla strage di San Bernardino, ma anche per dire agli americani: non abbiate paura. Barack Obama parla alle 20, ora di Washington, (le 2 di notte in Italia), per cercare di rassicurare nuovamente gli americani, dopo il messaggio di 'Thanksgiving', e per ribadire che la sua piu' alta priorita' e' quella di proteggerli e di mantenerli al sicuro. La strage di San Bernardino e la quasi certezza che sia stata portata a termine da simpatizzanti dell'Isis dopo che l'Fbi l'ha definito "un atto terroristico", 'costringono' il presidente a intervenire in prima persona per aggiornare sugli sforzi degli inquirenti nelle indagini. L'attacco portato a termine da Syed Farook e Tashfeen Malik, con 14 morti, e' apparso riflettere un'evoluzione della minaccia terroristica che Obama e i funzionari federali hanno a lungo temuto: quella di individui "cresciuti in territorio Usa e radicalizzati". Nel suo discorso,

dove non sono previsti clamorosi annunci nella lotta all'Isis, Obama si impegnerà a usare "ogni singolo aspetto della potenza americana" per distruggere lo Stato islamico e chiedera' di intensificare gli sforzi nella lotta al terrorismo. Per rassicurare il Paese sulle misure contro il terrorismo, Obama rivedrà le azioni intraprese per la sicurezza degli Usa dopo l'11 settembre del 2001 e dopo gli attacchi di Parigi il 13 novem-

bre. "Credo che il presidente si riferira' proprio a questo: dobbiamo aumentare la campagna militare contro l'Isis. Colpire per esempio i loro obiettivi come i pozzi petroliferi", sostiene Hillary Clinton, la quale chiede un aiuto ai social media per fermare "la propaganda jiha dista sul web". Nel suo discorso, il presidente "ribadirà la sua ferma convinzione che l'Isis sara' distrutto e che gli Usa devono far leva sui propri valori, un incrollabile impegno alla giustizia, eguaglianza e liberta' - per prevalere sui gruppi terroristici che usano la violenza per avanzare un'ideologia di distruzione", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Ear nest. E in un'intervista al New York Times, il ministro per la Sicurezza nazionale, Jeh Johnson, sostiene che e' necessario un nuovo approccio per affrontare l'evolversi della minaccia di attacchi da estremisti interni. Quindi annuncia una serie di nuove misure: aumento agli agenti negli aeroporti stranieri, restrizioni sui

visti e un maggiore dialogo con le comunità musulmane per individuare le mi nacce. Nel suo discorso, Obama cercherà in qualche modo di rispondere a chi lo accusa di aver sottovalutato le minacce dell'Isis alla luce di quanto accaduto in California, attaccando anche il messaggio del presidente sulle restrizioni delle armi da fuoco. Un altro argomento di cui Obama parlerà. Lo stesso ministro della Giustizia, Loretta Lynch, ha detto che il presidente chiederà al Congresso un piano-antiterrorismo e di "rivedere le misure sul controllo delle armi". "La sicurezza degli americani e' la sua prio rità", dice. Il discorso alla nazione dallo studio ovale e' il primo di Obama in 5 anni e il terzo negli anni di presidenza. Il primo, nel 2010, fu per parlare del disastro ambientale provocato dalla piattaforma petrolifera Deepwater, nel Golfo del Messico. Poi, nello stesso anno, per annunciare la fine dei combattimenti americani in Iraq.

attacchi ma l’allarme e la concretezza delle minacce è ststa riscontrata dall’intelligence europea e americana, poiché avrebbero raccolto informazioni concrete su attacchi terroristici. Tali informazioni riguarderebbero militanti dell’Isis in Siria e in Iraq che sarebbero stati esortati a tornare in Gran Bretagna per compiere degli attacchi come quelli di Parigi. Il riferimento alla strage di Parigi è stato trovato in diversi messaggi circolati in rete che ripetevano “Londra come Parigi”. Gli attacchi inglesi contro l’Isis in Siria hanno avuto inizio nelle ultime ore e sono stati colpiti sei obiettivi

nell’est siriano al confine con l’Iraq, dove si trova il campo petrolifero di Omar che è definito dalle autorità inglesi come il campo che fornisce il 10% dei profitti che l’Isis ricava dal petrolio. Obama riferisce: “L'Isis è una minaccia globale che deve essere sconfitta con una risposta globale”, il presidente francese Francois Hollande ritiene che i raid sono “una nuova risposta all'appello alla solidarieta' degli europei”. La Russia dal suo canto rinnova l’invito ad una coalizione ma da il “benvenuto a qualsiasi azione volta alla lotta contro il terrorismo, a combattere l'Isis”. Anche l’Italia è a rischio attacco Isis e l’allerta è massima da parte dell’intelligence italiana che monitora siti web e ha identificato circa 20 profili che tiene sotto controllo. L’allarme attentati in Italia è elevato anche in vista del Giubileo, ma ci sono circa 1.200 luoghi in tutta Italia a rischio. Il monitoraggio sul territorio italiano è serrato, inoltre c’è un monitoraggio anche sui Foreign Fighters, ovvero soggetti che partono dall’Italia per combattere in Siria e che sono circa 90.

OBAMA E PUTIN: INSIEME PER COLPIRE L’ISIS di Angelo Barraco

La coesione tra gli Stati gridata a gran voce da Putin sta prendendo corpo poiché Usa e Russia stanno negoziando una risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu con il fine di colpire le finanze l’Isis e contro chi commercia con lo Stato Islamico. A riportare la notizia è il New York Times. Il 17 dicembre sarà discussa la bozza in una riunione in cui saranno presenti i Ministri delle Finanze dei 15 membri del Consiglio. L’impegno per combattere l’Isis che sarà presentato alla riunione, sarà basato su un provvedimento approvato nel 1999 per colpire le finanze dell’allora leader di al Qaida Osama bin Laden. Nel mese di febbraio era stata approvata una misura analoga contro il califfo, ma la Russia detenendo il potere di veto ed essendo membro permanente del Consiglio di Sicurezza ha lamentato il fatto che viene continuamente violato. Vitaly Churkin, ambasciatore russo, ha riferito che Mosca vuole che nella nuova misura ci sia un provvedimento che richieda all’ufficio del segretario generale di denunciare chi viola i divieti. Ha inoltre

riferito: “Abbiamo deciso di fare una bozza in comune per un giro di vite contro chi fa affari con l'Isis” aggiunge che tale misura “inasprirebbe la posizione della comunita' internazionale sulla nostra lotta ai terroristi”. Jacob Lew, segretario del Tesoro Usa riferisce: “Tagliare fuori l'Isis dal sistema finanziario internazionale e interrompere il suo finanziamento sono fondamentali per lottare efficacemente contro questo gruppo ter roristico violento”. In Gran Bretagna è allarme terrorismo, soprattutto dopo i raid contro l’Isis. Non si sa quando si potrebbero verificare gli

L'Isis ha rivendicato l'attacco con autobomba n cui e' rimasto ucciso il governatore di Aden, nel sud dello Yemen. In un comunicato postato su un servizio di messaggistica, il gruppo jihadista ha fatto sapeer di aver azionato un'autobomba al passaggio del convoglio del governatore Jaafar Mohammed Saad. Nell'attacco sono rimasti uccisi anche sei tra guardie del corpo e collaboratori. L'attentato, non e' ancora chiaro se opera di un kamikze o con una bomba

azionata a distanza, ha preso di mira il convoglio del governatore che era diretto al lavoro mentre stava attraversando il quartiere di Tawahi, bastione jihadista e qaedista nella zona ovest della citta' meridionale yemenita. Saad, un ex generale dell'esercito dello Yemen del Sud prima dell'unificazione dello Stato marxista con il nord, era stato nominato governatore di Aden a ottobre. A Aden, seconda citta' del Paese, si trovano il presidente yemenita

YEMEN, TERRORISMO ISIS: UCCISO IL GOVERNATORE DI ADEN

Abd-Rabbu Mansour Hadi, rimpatriato dopo mesi di esilio a Riad. Sabato il ministero degli Esteri yemenita ha annunciato che in occasione della visita dell'inviato Onu, Ismail Ould Cheikh Ahmed, e' stato concordato che il 15 dicembre si terranno i colloqui di pace promossi dall'Onu per cercare di mettere fine a otto mesi di guerra civile

tra le milizie sciite Houthi e il governo, appoggiato anche militarmente dall'Arabia Saudita. Tuttavia nel Paese proseguono i combattimenti con gli Houthi, soprattutto nella regione di Taiz a nord di Aden, mentre si fa sempre piu' sentire la minaccia di Al Qaeda e dell'Isis. Il nuovo omicidio politico e' arrivato all'indomani dell'uccisione sempre a Aden del presidente della Corte d'appello per la sicurezza dello Stato, Mohsen Eluan , e di quattro guardie del corpo.


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