27 ottobre 2015

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L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE Martedì 27 Ottobre 2015

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Anno IV Numero 148

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

ALLARME OMS: ECCO LE CARNI A RISCHIO TUMORE

LEGITTIMA DIFESA a pagina 4

STATO DI DIRITTO

Preoccupa e non poco la risposta politica sia di chi inneggia allo sparatore come ad un eroe, sia di chi ostenta un garantismo

impunitario. Entrambi finiscono per esser pericolosi in uno Stato di diritto di matrice solidaristica come è il nostro. L’editoriale

di *Vincenzo Musacchio

IL SENATO E I RICOVERATI

"Giù le mani da chi si difende!". Questo il commento del segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini a proposito della sparatoria ...

DEL COTTOLENGO Emanuel Galea

N el 1955, trovandomi con degli

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Il Commento

amici a Torino, in visita per rendere omaggio alla grande squadra, che ahimè, il 4 maggio 1949, perì nella tragedia di Superga, con l’occasione venivo invitato a visitare il Cottolengo. Tra le tante scene pietose, mi è rimasta impressa fino ad oggi, una coppia di due adulti, ahimè sfortunati, seduti per terra nel cortile, uno con un martello e tanti chiodi e l’altro con una pinza. Tutte e due indaffaratissimi, senza badare a quello che succedeva intorno, uno a piantare chiodi su un pezzo di legnaccio e l’altro, intento e pronto a sfilarli e passarli nuovamente al compagno il quale prendendoli li infilava nuovamente nel legno e la storia a ciclo chiuso continuava. Perché racconto questo episodio, in apparenza insignificante? Lo faccio perché al Senato stanno succedendo cose molto simili. Cose che ritengo importanti da documentare e che resteranno difficili da metabolizzare al lettore. Il 27 Luglio 2015, Giovanni Endrizzidel M5S, presentò un disegno di legge “divieto di pubblicità per i giochi con vincita in denaro” Il 22 settembre 2015 questo disegno è stato portato in Senato per l’approvazione. ... Continua a pagina 2

ISOLA BUDELLI:

LA SVENDITA DELL'ITALIA di Vincenzo Giardino

Sono bastati poco meno di tre milioni di euro per consentire al magnate neozelandese Michael Harte di acquistare l'isola Budelli, una delle più belle dell'arcipelago de La Maddalena in Sardegna. Un pezzo d'Italia che il Consiglio di Stato ha concesso dopo una diatriba legale cominciata nel 2013. Le proteste di alcuni politici sardi non sono servite a bloccare questa “svendita”. L'isola era stata messa all'asta dopo il fallimento di una società milanese che vantava il diritto di proprietà, la lentezza burocratica ha impedito che l' Ente Parco de La Maddalena ne venisse in possesso come era giusto che fosse. L'uomo d'affari neozelandese assicura che farà di quest'isola un museo a cielo aperto, se questa idea venisse realizzata tutto sommato renderebbe più sopportabile lo scotto di aver ceduto questo pezzo di paradiso al ma gnate straniero. Probabilmente, l'abbondanza delle bellezze artistiche e ... Continua a pagina 2

ROMA: L'ULTIMO GHIGNO DEL SINDACO MARINO

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

di Matteo La Stella a pagina 5

POLONIA, ELEZIONI: VINCE LA

DESTRA ANTI UE

a pagina 4

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


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PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

edizione di Martedì 27 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 148

dalla prima l’editoriale di Emanuel Galea ... Giovedì, 22 ottobre 2015, le Commissioni riunite Finanza e Sanità hanno avviato la discussione del dl. n. 2024 e connessi, sul divieto, appunto, di pubblicità di giochi d’azzardo. Relatore per la 6a Commissione il sen. Marino e per la 12° Commissione relatrice è la senatrice De Biasi. Questi sono gli atti ufficiali del Senato della Repubblica. A questo punto bisogna dare atto di coerenza al M5S perché, come dei veri testardi, non hanno mai mollato l’ar gomento. L’iniziativa trova una larga maggioranza favorevole nel paese e c’era da augurarsi che il Senato si fosse trovato a sua volta coerente. Invece niente affatto. L’ultima bozza della Legge di Stabilità, tra i giocherelloni conosciuta come Legge Fiducia, spiega, in linea di massima, cosa aspetta agli italiani negli anni a venire. Ma di questo avremo tempi e modo di occupar cene più dettagliatamente. Non scostiamoci dal nostro tema. All’art.69 di questa legge renziana, al titolo XI si trova il capitolo “Disposizioni in materia di giochi “ e al comma 8 si legge, e cito testualmente: “8. In vista della scadenza delle concessioni vigenti, per garantire la tutela degli interessi pubblici nelle attività di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel rispetto dei principi e delle regole europee e nazionali, attribuisce con gara da espletare dal 1° maggio al 31 luglio 2016, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria, tutte le concessioni per la raccolta delle predette scommesse nel rispetto dei seguenti criteri: a) durata della concessione di nove anni, non rinnovabile, per la raccolta, esclusivamente in rete fisica, di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi inclusi le scommesse su eventi simulati ed i concorsi pronostici su base sportiva ed ippica, presso punti di vendita aventi come attività prevalente la commercializzazione di prodotti di gioco pubblici, fino a un numero massimo di 15.000 diritti e presso punti di vendita avente come

attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, fino ad un massimo di 7.000 diritti; b) base d’asta non inferiore ad euro 30.000 per ogni punto di vendita avente come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici e ad euro 15.000 per ogni punto di vendita avente come attività accessoria la commercializza zione dei prodotti di gioco pubblici; c) in caso di aggiudicazione, versamento della somma offerta entro la data di sottoscrizione della conces sione” Se non si tratta di gioco d’azzardo, quanto appena esposto, qualcuno deve darne una spiegazione. Se questi atti non fossero sufficienti per dimostrare l’ambiguità delle decisioni partorite dai politici, citiamo la dichiarazione dello stesso Ministro alle Finanze Pier Carlo Padoan, quando l’altro giorno, parlando della Manovra, spiegava che si tratta di “risorse che vengono reperite senza aumenti del prelievo fiscale su famiglie e imprese. Fa eccezione solo l’aumento del carico fiscale sui giochi”. Senza aggiungere altro, lo faremo solamente in seguito, quando si materializzerà il testo definitivo della “Legge Fiducia”. Quello che abbiamo detto dimostra l’ambiguità e la contraddizione degli atti. Qualcuno l’ha chiamata ipocrisia della politica, con la lingua biforcuta! Da una parte si legifera autorizzando il gioco, augurandosi che da esso le finanze dello Stato avranno un ricavo di un miliardo di euro circa e dall’altra parte, in Commissione Finanza e Sanità si sta discutendo animosamente sul divieto, appunto, di pubblicità di giochi d’azzardo. Sono stati questi due atti controversi che mi hanno fatto venire in mente l’episodio innocente dei due malati di mente nel cortile del Cottolengo, assorti e impegnati, uno ad infilare i chiodi e l’altro a sfilarglieli. Che strana coincidenza, solo che al Cottolengo facevano tanta tenerezza mentre al Senato fanno solo torcere lo stomaco.

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dalla prima “STATO DI DIRITTO E LEGITTIMA DIFESA” di *Vincenzo Musacchio

violazione di domicilio (ad es. un ladro in casa, una rapina in un negozio). In altre parole, le modifiche apportate hanno riguardato solo il concetto di proporzionalità, mentre l’imputato, per poter vedere riconosciuta la legittima difesa, dovrà comunque provare gli ulteriori presupposti, ossia l'attualità dell'offesa e l’inevitabilità dell'uso delle armi come mezzo di difesa della propria o dell'altrui incolumità. La reazione a difesa dei beni è dunque legittima solo quando non vi sia desistenza e sussista un pericolo attuale per l'incolumità fisica dell'aggredito o di altri. Così come è scritta oggi la legge certamente non consente un utilizzo indiscriminato della forza e delle armi, però è evidente che non si possa neanche vivere nel terrore di difendere l’incolumità propria e quella delle persone a noi care. A mio giudizio comunque ogni situazione deve essere contestualizzata e analizzata nei dettagli e in concreto. Per quanto detto in premessa, la normativa, pur essendo contorta e per molti aspetti migliorabile, contempla un equo bilanciamento delle due predette esigenze. Per una corretta applicazione delle disposizioni di legge, come sempre, è importante l’utilizzo di una giusta dose di buon senso. Ciò che mi preoccupa e non poco nel caso di specie è la risposta politica sia di chi inneggia allo sparatore come ad un eroe, sia di chi ostenta un garantismo impunitario. Entrambi finiscono per esser pericolosi in uno Stato di diritto di matrice solidaristica come è il nostro. Le domande legittime, a cui lo Stato deve dare risposte senza ambiguità e senza venir meno a principi di civiltà e di democrazia sono: perché non si rafforzano i sistemi di sicurezza e di ordine pubblico nelle città? Perché non si fa una seria riforma della giustizia intesa nel suo complessso? In uno Stato di diritto sono polizia e magistratura che devono combattere il crimine e non i semplici cittadini. In tutta questa storia su una cosa però non ho alcun dubbio: il far west non conviene a nessuno.

... avvenuta nella notte a Vaprio d’Adda, in provincia di Milano. Maroni, governatore della Lombardia, aggiunge: "la Regione pagherà le spese legali dell’aggredito". Le polemiche sui fatti proseguono ancora. Ma quando la legge consente di usare le armi? Cosa prevede la legge sulla legittima difesa, modificata dal Governo Berlusconi proprio su pressioni della Lega Nord, nel 2006? L’articolo 52 del codice penale prevede una causa di giustificazione che scrimina chi abbia commesso un fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. I requisiti di legge della legittima difesa sono tre: la difesa deve essere necessaria (per cui non è configurabile la scriminante quando l’agente abbia avuto la possibilità di allontanarsi); il pericolo dell’offesa deve essere attuale (cioè un pericolo presente o incombente e non futuro o già esaurito); la difesa deve essere proporzionata alla offesa (il conflitto deve essere fra valori omogenei: vita e incolumità fisica e non vita e patrimonio). Nel 2006 è stata introdotta una modifica normativa che ha stabilito che nei casi di violazione di domicilio o dei luoghi ove si esercita l’attività professionale, sussiste per legge il rapporto di proporzione se taluno, già legittimamente presente all’interno del domicilio, usi un'arma legittimamente detenuta, o altro mezzo idoneo, al fine di difendere la propria o la altrui incolumità oppure i beni propri o altrui, purché in questo secondo caso non vi sia desistenza (il ladro rinuncia al furto) e vi sia pericolo d'aggressione (il ladro si dirige verso la vittima armato). La nuova normativa non ha escluso affatto - come molti ritengono - l’eccesso di legittima difesa che tuttora è presente nel nostro ordinamento, ma ha solo stabilito che uno dei tre requisiti sopra esposti sia presuntivamente ritenuto sussistente in determinati casi, che, per semplicità di definizione, pos- *già Docente di diritto penale nell'Alta sono essere per l’appunto contestua- Scuola di Formazione della Presidenza del lizzati nell’alveo delle ipotesi di Consiglio in Roma

dalla prima Il commento di Vincenzo Giardino ... paesaggistiche che abbiamo in Italia, bria, a Venezia e Roma, ma si lasciano degradare le testimonianze di epoca ro- mana e greca: da Pompei a Piazza Armefa pensare a qualcuno che possiamo rina, da Stabia a Morgantina e molte anche venderle al miglior offerente nella altre di epoche successive come le torri speranza che vengano curate e miglio Normanne, i castelli e le chiese in Sicilia rate. e in gran parte delle regioni del meri Il mondo intero ci invidia il patrimonio dione d'Italia. artistico, culturale e paesaggistico e L'episodio della vendita dell'isola Buspesso noi italiani veniamo criticati per delli, fa riflettere sull' idea (ventilata la mancanza di cura di molti siti, sopratspesso da qualche politico) di affidare tutto quelli ubicati nelle zone del Sud ai privati questo enorme patrimonio, Italia. che non solo garantirebbe lo stato di Si spendono milioni di euro per conserconservazione, ma certamente potrebbe vare le opere e le zone d'interesse artidare slancio all'economia turistica in stico che hanno sempre avuto la zone poco sfruttate da imprenditori del meritata attenzione in Toscana, in Umsettore turistico.


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edizione di Martedì 27 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 148

INTERNI

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ALLARME TAGLI SANITÀ: ZAIA DENUNCIA L’EMPASSE, SI RIVOLGERÀ ALLA CORTE COSTITUZIONALE di Cinzia Marchegiani L’accordo sulla riduzione del fondo sa-

nitario 2015, pari a 2,35 miliardi al termine della conferenza Stato-Regioni tenutasi al Ministero per gli Affari Regionali, siglato lo scorso il 2 luglio 2015 che aveva al primo punto proprio il nodo sulle risorse per la sanità, comincia a dare i primi evidenti stalli sulla gestione degli ospedali, ma non solo. La ministra Beatrice Lorenzin però allora si era dichiarata soddisfatta e spiegava: “l'intesa consentirà di compensare il mancato incremento sul Fondo senza stravolgere l'impianto del Patto per la Salute”. Il Ministro della salute spiegava anche che l'intesa raggiunta nella StatoRegioni avrebbe consentito "di imple- 250 milioni di tagli sulle gambe della mentare i vari tavoli di lavoro aperti, Regione Veneto. Il Presidente della Recompreso quello sulla spesa farmaceu- gione Veneto in merito denuncia l’imtica, sul quale ci sono meccanismi che presa faraonica che stanno portando possiamo rivedere e aggiornare, dopo avanti in queste ore per reperire, fuori tanti anni, al fine di rendere più fluido dalle cure e dal personale, il necessario per far fronte ai 250 milioni di tagli che ed efficiente il sistema". Zaia denuncia grave carenza personale si vogliono appioppare al Veneto nel negli ospedali. Ora però gli effetti di 2016. questa manovra lacrime e sangue (che Zaia la definisce un’impresa titanica. non ricade solo sui pazienti) comincia a Zaia contro gli spreconi della sanità. dare i suoi evidenti segni. Il Presidente Zaia nel difendere l’operato della sua della Regione del Veneto Luca Zaia, alla Regione Vento spiega: “ La vergogna di luce dell’allarme lanciato dai sindacati non aver applicato i costi standard nel sulla carenza di personale negli ospe- suddividere i sacrifici, ha infatti creato dali e in relazione ai tagli previsti dalla una situazione per cui, mentre agli sprelegge finanziaria, denuncia i rischi gra- coni si lascerà sprecare, si costringono i vissimi che andrebbero ad aggravare sul virtuosi a raschiare il fondo di una barile di appropriatezza della spesa già ra servizio sanitario. Luca Zaia spiega: “L’allarme che viene schiato negli anni”. oggi dai sindacati vicentini è fondato: Allarme sollevato da Zaia. A rischio il l’impossibilità di assumere i medici e gli Piano di Assunzioni. No ad addizionali infermieri che servono a coprire i turni Irpef, né ticket Regionali. Zaia tuona fue a rispettare le nuove norme europee rente contro le scelte scellerate attuati che entreranno in vigore il 25 novembre con la legge di stabilità, che si vorrebbe sui tempi di riposo è uno degli effetti far ricadere sugli stessi cittadini con gli più gravi dei tagli alla sanità inferti dalla aumenti Irpef e i ticket regionali: “Di legge di stabilità. E’ un vero e proprio ta- questo barile raschieremo anche il legno glio ai servizi, che stresserà il personale e non metteremo né addizionali Irpef oltre i limiti del leciti e accenderà ten (unici in Italia a non averlo ancora fatto) né ticket regionali oltre a quelli già imsioni sul piano sindacale”.

nali come la regione Veneto sempre in attivo. Zaia annuncia opposizione. La fotografia scattata dal Presidente Zaia

lascia poco all’interpretazione. Luca Zaia non accetta questa manovra non solo lacrime e sangue ma rappresenta un vero scandalo: “Questo rischia di accadere in una Regione con i bilanci sanitari in attivo da 5 anni, ed è uno scandalo contro il quale ci rivolgeremo alla Corte Costituzionale. Dai 115 miliardi e 444 milioni previsti dal tuttora vigente Patto Nazionale per la Salute – fa i conti Zaia – siamo precipitati ai 111 annunciati dal Governo con un buco di 4 miliardi 444 milioni. Ma non basta, perché un buco di 2,97 miliardi c’è anche prendendo per buona l’Intesa del posti dallo Stato – aggiunge Zaia – ma at- 2 luglio 2015, che il Veneto non sottotualmente sono ad alto rischio il Piano scrisse perché già abbastanza iniqua, di assunzioni per centinaia di unità che che fissava la posta 2016 in 113, 97 mi avevamo definito con un investimento liardi”. non inferiore a 50-60 milioni l’anno; le Quale sanità sta ridisegnando la miniMedicine di Gruppo (le ultime 15 auto- stra Lorenzin? Era stato siglato l’acrizzate poche settimane fa); gli ospedali cordo sulla riduzione del fondo di comunità; i nuovi Lea; i farmaci onco- sanitario 2015, pari a 2,35 miliardi al logici ad alto costo; i farmaci per l’epa termine della conferenza Stato-Regioni tite C e gli altri innovativi”. tenutasi al Ministero per gli Affari ReFocus dissenso Veneto, Lombardia e Li- gionali il 2 luglio 2015 , dove solo il Veguria all’accordo 2 luglio 2015. Inamo- neto, Lombardia e Liguria non hanno vibile era stata la posizione del Veneto, firmato. Ora emergono con forza inauche aveva detto 'no' al riparto, come ha dita tutte le gravi problematiche legate tenuto a sottolineare al termine della ai tagli sulla sanità. Stato-Regioni l'assessore riconfermato Riecheggiano le parole della stessa proalla Sanità, assieme a Lombardia e Ligu- prietaria del dicastero della salute che ria. Luca Zaia sottolineava già a luglio aveva pronunciato dopo il dissenso scorso la forza del proprio dissenso a delle Regioni all’accordo siglato: “Tra le questi tagli: “Con il nostro irremovibile Regioni l'unico 'no' è venuto dal Veneto: 'no' siamo stati coerenti, come lo siamo l'assessore alla Sanità Luca Coletto ha da mesi, a fronte di dissennate politiche spiegato al termine della Stato-Regioni della salute, con tagli lineari che pena- di aver espresso un voto contrario sia in lizzano i virtuosi e premiano gli spre- Conferenza delle Regioni sia in Confe coni, con riduzioni delle prestazioni che renza Salute". ci avvicinano alla Grecia e al Portogallo Su questo punto aveva chiarito poi la dove, a differenza del Veneto, l’attesa di Lorenzin che inizialmente sembrava vovita è sensibilmente più bassa, e dove – lesse fare della sterile ironia, spiegando sempre a differenza del Veneto – i più che "il rappresentante del Veneto è ricchi sono anche i più sani”. uscito, permettendoci così di chiudere Tagli sanitari a carico dei bilanci regio- l'intesa, quindi lo ringrazio".

BUONANNO IN TV CON UNA PISTOLA: IL GESTO NON E' SANZIONABILE di A.B. Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia ed eurodeputato della Lega fa parlare ancora di se per le sue provocazioni. Questa volta però la sua provocazione ha generato un sisma mediatico in seguito ad una diretta video con Skytg24. In quest’occasione si parlava del pensionato che ha ucciso un uomo per legittima difesa e il Sindaco/Eurodeputato all’improvviso ha mostrato un’arma. Il giornalista Emiliano Liuzzi del “Fatto Quotidiano”, che si trovava in diretta su Skytg24, ha invitato Buonanno a mettere via l’arma, invocando il Parlamento Europeo e il suo Comune a prendere provvedimenti nei suoi riguardi.

Ma in seguito a

quanto accaduto e allo scandalo che si è venuto a creare, Buonanno puntualizza inoltre che "quella era solo una carcassa di pistola. Io non sono un giustiziere della notte” , aggiunge, “ Volevo solo illustrare l'iniziativa del mio comune. Non capisco queste proteste, quanta ipocrisia”. In Sindaco non si capisce tutto questo clamore che è scoppiato. “Ma quanta ipocrisia di chi protesta contro di me, quando ogni giorno in tv si vede di tutto, corpi sgozzati e via dicendo. Io non detto di farsi giustizia da soli. Ho solo presentato la mia iniziativa del fondo per incentivare

l'acquisto di un'arma che ho preso nel rompere il collegamento con Buonanno mio comune. Tutto qui. Ma ripeto l'europarlamentare leghista ho i testimoni qui con me". Ma la politica come ha reagito? De Monte (Pd) ha riferito che chiederà valutazione a Parlamento Ue, Walter Verini, capogruppo in commissione Giustizia ha reputato il gesto come una pagliacciata che evoca tragici scenari. Anche Salvini, a Radio Padania, ha parlato del caso Buonanno dicendo “Non si risolve niente mostrando una pistola in Tv, lo dico parlando in casa Lega, non serve ad altro che a far fare a Renzi la figura del fenomeno. I problemi si risolvono manifestando e lottando per avere buone leggi”. SkyTg24 invece ha dovuto inter-

perché, " il comportamento dell’eurodeputato è inaccettabile", ha riferito il direttore dell’emittente. L’intervento di Buonanno era un dibattimento , insieme ad altri ospiti, dove parlava della sua discutibile iniziativa di voler destinare 250 euro di contributo a chi compra un’arma. Intanto ci si chiede: ma il gesto dell’europarlamentare e Sindaco verrà sanzionato? Bene, la risposta è no, non potrà essere sanzionato dal Presidente Martin Schulz. Il regolamento del Parlamento europeo prevede che l’ufficio di presidenza ha il potere di applicare una sanzione ad un eurodeputato in merito a ciò che fa in Aula e non in altre sedi, come in uno studio.


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ESTERI

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ALLARME OMS: ECCO LE CARNI A RISCHIO TUMORE

Dall'hot dog al prosciutto. L’elenco inserito nel gruppo delle sostanze a maggior pericolo Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'', e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'pro babilmente cancerogene'. La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. "Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo di muscolo di mammifero, come ad stesso grado di confidenza per il con esempio manzo, vitello, maiale, agnello, sumo di carne rossa". montone, cavallo e capra''.Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate La lista OMS delle carni cancerogene come più pericolose per l'uomo, esCarni in scatola, hot dogs, prosciutto: sendo state inserite dall'Oms nel sono solo alcuni esempi di carni trat- gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le tate, considerate cancerogene per carni lavorate, spiega l'Oms, includono l'uomo dall'Organizzazione mondiale le carni che sono state trasformate ''atdella sanità (Oms). Sono invece conside- traverso processi di salatura, polimerizrate 'probabilmente cancerogene' le zazione fermentazione, affumicatura, o carni rosse: questa categoria, spiega sottoposte ad altri processi per aumenl'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne tare il sapore o migliorare la conserva-

zione''. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne. "La decisione della International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms di inserire carni lavorate e carni rosse

nella lista delle sostanze cancerogene commento 'a caldo' di Carmine Pinto, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) - è un invito a tornare alla dieta mediterranea. La Iarc conferma dati che conoscevamo da tempo - spiega Pinto - ovvero che la presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti è legata ad alcuni tipi di tumore. Per quanto riguarda le carni rosse è una questione di modalità e di quantità, non esiste una 'soglia di esposizione' oltre la quale ci si ammala sicuramente. Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore". Secondo uno studio Aiom il 9% degli italiani nel 2010 mangiava carne rossa o insaccati tutti i giorni, il 56% 3-4 volte a settimana. Per il ministero della Salute il cancro del colon-retto, quello di cui si è trovata la maggiore associazione con il consumo di carne lavorata, è in assoluto il tumore a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 55.000 diagnosi stimate per il 2013.

POLONIA, ELEZIONI: VINCE LA DESTRA ANTI UE

Per la prima volta nella storia della Polonia post-comunista, nessuna forza di sinistra ha ottenuto abbastanza voti

per entrare in parlamento

Varsavia - Vince, in Polonia, il partito di destra anti-Ue all'opposizione Diritto e Giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski con il 39,1% delle preferenze. Candidata premier è Beata Szydlo. Per Piattaforma civica del centro del primo ministro uscente Ewa Kopacz si registra un 23,4% delle preferenze. La destra anti-Ue di 'Diritto e Giustizia' ha anche i numeri per formare un governo da sola. Se i numeri degli exit poll fossero confermati infatti il Pis avrebbe 242 seggi su 460 alla Camera, e la premier designata Beata Szydlo non dovrebbe cercare alleati per governare. I centristi di Piattaforma civica, attualmente al governo, otterrebbero solo 133 seggi. Il terzo partito è Kukiz'15 che prende il nome dal cantante rock fondatore e che ha ricevuto il 9% di voti. Gli altri due partiti del Sejm saranno Nowoczesn.pl (Moderna) del liberale Ryszard Petru con il 7,1% dei voti e il Partito dei contadini (Psl) con il 5,2% delle prefe renze. Fuori dalla Camera bassa, perché sotto la soglia di sbarramento dell'8%, rimangono il partito Sinistra unita (Zl) che ha avuto il 6,6%, la formazione di Janusz

Korwin-Mikke con il 4,9%, e quella di sinistra sociale Razem (Insieme) di Adrian Zandberg con il 3,9%. Secondo lo stesso exit poll l'affluenza è stata del 51,6%.

della Polonia post-comunista, nessuna forza di sinistra ha ottenuto abbastanza voti per entrare in parlamento: lo prevede un exit poll "Ipsos" sui risultati delle elezioni polacche svoltesi ieri confermando che ad entrare nel Sejm saNessuna forza di sinistra in parla- ranno cinque formazioni definibili di mento - Per la prima volta nella storia centro o destra.

Mosca, rispettiamo voto ma rapporti non al meglio - La Russia "certamente" rispetta "i risultati delle elezioni in Polonia", ma "allo stesso tempo" si rammarica del fatto che "le relazioni bilaterali" tra i due Paesi "non sono nella forma migliore". Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.


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ROMA: L'ULTIMO GHIGNO DEL SINDACO MARINO di Matteo La Stella Roma - Una domenica da prima donna quella appena trascorsa dal sindaco Marino, reduce da un'adunata dei suoi fedelissimi in Piazza del Campidoglio, organizzata ad hoc per convin-

cerlo a ritirare le sue dimissioni e ritornare in sella al cavallo dell'amministrazione. Marino non demorde. Così, rinvigorito dalla petizione che nei giorni scorsi aveva registrato oltre 53mila consensi provenienti da tutta Italia, neanche avesse fatto incetta di bibite energetiche e pozioni magiche, il sindaco è sceso in piazza. Ghigno stampato in faccia e microfono alla mano ha accontentato i “suoi”, tra cui alcuni parenti e la sorella Marina, annunciando la temuta inversione di tendenza. “Mi chiedete di ripensarci, io ci penso e non vi deluderò”, ha tuonato soddisfatto il primo cittadino ai circa 2mila presenti sotto la scalinata di Palazzo Senatorio.

eviti questo tritacarne al suo partito e preferisca l'amore per la città. Altrimenti vorrà dire che lo sfiduceremo”. Anche il senatore Pd e assessore dimissionario ai Trasporti di Roma Capitale Stefano Esposito sembra essere sulla stessa lunMarino show. L'impressione è che il sindaco vo- ghezza d'onda: “Ignazio Marino? "Un'esperienza glia rimanere in sella non più per Roma, ma per chiusa. Per quanto riguarda il Pd non cambia se stesso; per mettersi contro chi gli ha scavato nulla.” la fossa, Pd in testa. Convinto di non mollare la presa, con le redini Possibili soluzioni. Dunque, in vista del braccio ancora tra le mani - inutilizzate durante l'arco di ferro che si appresta ad intentare l'ancora amdel suo mandato, quando, invece di far galop- ministratore del Campidoglio, sono diverse le pare l'amministrazione, scorrazzava per le vie carte che gli avversari potrebbero tirare fuori dell'Urbe a bordo della sua bicicletta- il sindaco dal mazzo per strappargli la fascia tricolore una entra in scena intorno alle 13. Questa volta, gra- volta per tutte. La prima, come preventivato da zie anche alla promozione dell'evento affidata a Orfini, sarebbe quella della mozione di sfiducia. Daniele Dezi, esperto di web marketing ed idea- Questa contromisura, come una mano aperta, tore della petizione pro-Marino, i fedelissimi potrebbe abbattersi violenta sul volto del sinsfiorano quota 2mila. Tra i cartelli contro Renzi daco. Uno schiaffone “telefonato”, stampato e le tante bandiere- poche quelle Pd- la folla sulla faccia del primo cittadino dal Consiglio Cogrida scandendo le parole “resisti” e “Daje”, lo munale o direttamente dall'alto del Pd. Con i slogan con cui lo stesso sindaco si presentò du- due quinti delle firme dei consiglieri la mozione rante il “corteggiamento” alla Città Eterna. Lui è verrebbe calendarizzata non prima di 10 giorni. incontenibile, il microfono e l'impianto acustico In seguito, però, a complicare le cose si presenapprontato per l'evento un po' meno, tanto da terebbe la votazione della stessa mozione, difcostringere i presenti ad un religioso silenzio. ficile da districare poiché i consiglieri di Sel e di “Questa piazza mi dà il coraggio e la determina- lista Civica Marino avrebbero già escluso l'ipozione di andare avanti. Voi mi chiedete di ripen- tesi di schierarsi al fianco delle destre. Un'imsarci? Ci penso e non vi deluderò”. E ancora, magine surreale, dunque, potrebbe vedere i spiega convinto: ”Noi non inseguiamo sogni, noi democratici affiancare le votazioni a quelle dei sogniamo il futuro della nostra città che è la ca- 5 Stelle, di Forza Italia, della lista Marchini e di pitale d'Italia. Noi siamo realisti - asserisce ci- Gianni Alemanno, tentando il tutto per tutto pur tando Che Guevara - e vogliamo l'impossibile”. di raggiungere le 25 adesioni utili a spodestare Un'ovazione travolge "Ignazio Guevara", che, Marino. Soluzione improbbabile secondo molti sorridente, si fregia di aver sconfitto il malaffare consiglieri democratici che, piuttosto, avallerebin due anni, da “Mafia Capitale” a “Parentopoli”, bero una dimissione in massa. Per far cadere incoscio di essere sempre più vicino alla buca l'amministrazione, però, occorrerebbe la dimissione univoca di 25 consiglieri: il Pd ne conta preparata dai suoi colleghi di Partito. solo 19, non tutti scontenti, peraltro, del lavoro Nessuno lo vuole. Per cui, in attesa dell'ultimo svolto fino ad oggi dal primo cittadino. Quindi, ghigno del Sindaco-medico, atteso presumibil- un altro jolly potrebbe essere quello dell'attesa mente per quando riunirà il Consiglio Comunale fino a novembre, proprio quando si approvano in Aula Giulio Cesare per ufficializzare il “dietro i bilanci. Una valida alternativa che sancirebbe front” delle sue dimissioni, non resta che chie- la vittoria da parte dei due Matteo (Renzi e Ordersi cosa abbia intenzione di ottenere, oltre ad fini, ndr), portando il Campidoglio al commissaun ovvio spargimento di sangue tra le fila del riamento ed Ignazio Marino a pedalare verso l'orrizzonte. suo Partito. La soluzione meno probabile, in ogni caso, resta In casa Pd viene rinnegato da tutti, a comin- quella proposta da Marco Miccoli della minociare dal titolare, il commissario dem capitolino, ranza Pd, che ha espressamente richiesto ulteche, intervistato da “La Repubblica” guarda alla riori sei mesi per dimostrare quello che può la manifestazione come ad una ridicola riunione, giunta. messa in piedi da:”un pugno di persone- mentre Il buio, intanto, imperversa sull'Urbe, prossima -Roma ha 2,5 milioni di abitanti.” “Non mi è ad ospitare l'Anno Santo. Una città fantastica, sembrata una rivolta popolare. Né mi sembra degna di una guida vera, viene invece calpestata che Marino sia visto dalla città come un martire- ogni giorno dai giochi a rialzo della politica: ricommenta Orfini prima di lanciare un appello al picche, rilanci e contromisure di cui, alla fine, sindaco- spero che non ritiri le dimissioni. Che solo i cittadini pagano le conseguenze.

CRONACA

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COSENZA, TRUFFA ALL'INPS: SI PRENDEVANO LE INDENNITÀ DEI MORTI.

Cosenza - Si è conclusa con l'adozione di 11 misure coercitive personali e con il sequestro per equivalente di disponibilita' finanziarie, beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro, una comolessa ooperazione, avviata , nel periodo maggio 2012 - aprile 2015, della Guardia di Finanza di Sibari (Cs), sotto la direzione della Procura della Repubblica di Castrovil lari. L'attività delle Fiamme Gialle avrebbe consentito di accertare l'avvenuta indebita percezione di indennità previdenziali ed assistenziali, ( ratei di pensione maturati e non riscossi), erogate dall'ufficio territoriale Inps di Castrovillari (CS), a favore di 456 eredi o delegati fittizi alla riscossione, di persone decedute, alle quali, "ante mortem", era stata riconosciuta l'indennità di accompagnamento. L'importo complessivo della truffa ai danni dell'inps è stato quantificato in circa 4.700.000 euro, ed è stato determinato dalla illegittima lavorazione, da parte del dominus del sodalizio (già dipendente dell' ufficio Inps interessato ), di 615 pratiche di pensione, su un totale di 715 la vorazioni esaminate. I finanzieri hanno consentito di rilevare l'avvenuta indebita percezione di ulteriori indennità previdenziali ed assistenziali erogate, questa volta, dall'Inail di Napoli - ex Ipsema (settore marittimo), per un importo complessivo di circa 200.000 euro. Tutto ciò, grazie alla predisposizione e l'utilizzo di documentazione amministrativa falsa, attestante fraudolentemente, l'esistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dalla normativa vigente. Per giungere a tali conclusioni le Fiamme Gialle cosentine hanno: acquisito ed esaminato la documentazione amministrativa riferita a ben 715 pratiche di pensione, per un totale di indennità liquidate quantificato in oltre 5,5 milioni di euro; eseguito rilevamenti presso centinaia di Comuni interessati e in vari studi notarili; acquisito i verbali delle commissioni medico legali istituite nei Distretti Sanitari ASP di Cosenza (CS), Trebisacce (CS), Castrovillari (CS) e S. Marco Argentano (CS); acquisito la documentazione bancaria riferita ad oltre 500 conti correnti bancari/postali. Nel corso dell'attività sono state eseguite specifiche indagini tecniche, perquisizioni e sequestri nei confronti dell'indagato principale e dei soggetti a lui vicini, con conseguente acquisizione di un'enorme mole di documentazione e dati anche informatici, utili alle indagini. L'analisi dei dati acquisiti ha consentito alle Fiamme Gialle di Sibari di rilevare che gli arrestati, con riferimento alla truffa perpetrata ai danni dell'Inps, avevano predisposto: falsi verbali di visita medico collegiale, attestanti lo stato di invalidita' per il riconoscimento dell'indennità in argomento; false identità anagrafiche e conseguenti falsi rapporti di parentela, tra i destinatari del trattamento deceduti ed i soggetti che materialmente hanno percepito le indennità; falsi atti testamentari, attraverso i quali i soggetti indebiti beneficiari interessati hanno potuto documentare falsamente lo stato giuridico di erede universale della persone deceduta. Guardia di Finanza E' stata rilevata inoltre l'avvenuta attivazione di 51 conti correnti bancari, a nome d 46 soggetti anagraficamente inesistenti, utilizzati dal sodalizio per incassare, veicolare e "polverizzare" gran parte dei proventi della truffa, con l'intento di rendere difficoltosa l'individuazione degli effettivi destinatari delle somme. Con riferimento all'indebita percezione delle indennità INAIL, l'analisi dei dati acquisiti ha consentito di rilevare: la creazione - ad hoc - di 24 false identità, riferite a presunti operatori marittimi; il successivo inserimento di tali dati nel sistema informatico Inail, in assenza di qualsiasi documentazione giustificativa; l'attivazione dei relativi conti correnti bancari su cui accreditare le somme indebitamente liquidate a favore degli stessi. A conclusione dell'intera attivita' espletata, sono state interessate complessivamente 21 Procure sull'intero territorio nazionale per i singoli reati di truffa


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L’osservatore d’Italia

edizione di Martedì 27 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 148

www.osservatoreitalia.it


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