23 settembre 2015

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L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

Mercoledì 23 Settembre 2015

Anno IV Numero 123

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

UE: APPROVATO PIANO IMMIGRATI a pagina 4

Scandalo Volkswagen

VOLKSWATER, GROSSEN FIGURACCEN

Dai 76,4 miliardi di venerdì scorso la capitalizzazione di borsa è scesa a 63,33 miliardi. Il

crollo arriva all'indomani del mea culpa della compagnia di Wolfsburg, L’editoriale

I tedeschi hanno pensato sempre di essere superiori e poi, invece, scivolano sulla qualità. Serve un'inchiesta europea su tutti i costruttori, compresi quelli francesi" dopo lo scandalo Volkswagen "per rassicurare ...

COLOSSEO.

HANNO SBAGLIATO TUTTI di Silvio Rossi

U n vero braccio di ferro, quello in-

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O' commènt

staurato tra i sindacati e il governo, sulla questione “assemblea sindacale” del Colosseo, che ha provocato la chiusura del monumento per alcune ore, lunghe file sul piazzale, e la reazione di Palazzo Chigi che ha inserito i Beni Culturali tra i servizi essenziali, soggetti al codice di regolamentazione degli scioperi, così come avviene per ospedali, trasporti e altri servizi pubblici. Una vicenda dove tutti i protagonisti hanno sopravvalutato il proprio ruolo, eccesso i turisti rimasti in coda. Lo ha fatto il governo, forzando il concetto di servizio essenziale. In Italia il turismo rappresenta una delle voci più importanti del PIL, e a detta di tutti gli economisti, ha delle possibilità di sviluppo ancora inespresse. Questo ne riconosce un valore che può essere definito “stra tegico”, ma non essenziale. Un danno al turismo italiano è paragonabile a quello che in questi giorni sta subendo l’industria automobilistica tedesca, con lo scandalo delle emissioni taroccate, oppure simile a quello che potrebbe subire la Svizzera se si scoprisse che le loro ban che rubassero soldi ... Continua a pagina 2

PULCINELLA E...

IL SIGNOR PROGRESSO di Vincenzo Giardino

Pullicenella teneva ‘na Terra, cu’ ll’ucchie ‘a guardava e cu’ o core rideva Cu’ ‘nu mare cchiù azzurro do’ cielo, ‘na muntagna chiammata Vesuvio. E chell’aria frizzante e liggera: suspi rava Pullicenella. Quando ‘o sole purtava ‘o calore, chi ‘o teneva a Pullicenella!? Se metteva a ballà pe’ Pussilleche cu’ ‘na faccia ‘e chi piglia ‘a fortuna!!! ‘E signuri cchiù ricchi do’ munno invi diavano a Pullicenella. Senza sorde felice e cuntento se sen teva cchiù ricco accussì! Chi suffreva ‘e malinconia o teneva ‘e palpitazioni, sulo a Napule aveva venì. Chiano, chiano, cu’ l’anni e cu’ ‘o tiempo, ‘nu Signore distinto e perbene arrivò senza manco avvisà E chiammanno a Pullicenella nce dicette: - Piacere… Progresso…sono qui per portare ricchezza, fabbriche, ban che e pubblicità.Pullicenella pensò ‘ncapo a isso: cheste cose so’ nuove pe’ me, ... Continua a pagina 2

FISCO: NUOVE RATEIZZAZIONI PER PAGARE I DEBITI

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

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SOSPESO IL PROCESSO GUCCI PER LEGITTIMO SOSPETTO

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Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


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PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

dalla prima l’editoriale di Silvio Rossi ... sui conti correnti o che i loro orologi andassero fuori tempo. Una vicenda che va letta quindi sotto il punto di vista economico, la chiusura del Colosseo è stata un danno d’immagine del “prodotto Italia”, di un brand da vendere, come l’automobile o gli orologi, ma non un

«servizio essenziale», come quelli che prevedono, giustamente, che uno sciopero non ne determini l’interruzione. Ma gli errori del governo sono minimi rispetto a quelli sindacali. In un paese normale le assemblee sindacali non dovrebbero influire sull’offerta al pubblico. Alle assemblee, in

molte realtà, possono partecipare i dipendenti che non stanno effettuando servizi non sostituibili. E scimmiottare la questione delle cifre non ancora corrisposte, e liberate proprio in corrispondenza del putiferio, è una scusa puerile. Se non vengono corrisposte parti di stipendio, si crea un’agitazione, si sciopera, si ricorre al tribunale del lavoro. Ma utilizzare un’assemblea autorizzata per generare il maggior disagio possibile, è un’azione scorretta, che legittima reazioni anche più autoritarie di quelle adottate dal governo italiano.

FISCO: NUOVE RATEIZZAZIONI PER PAGARE I DEBITI

Chi negli ultimi due anni ha avuto difficoltà nel pagare a rate i suoi debiti con il fisco potrà chiedere un nuovo piano di rate per finire di pagarli. E' una delle novità introdotte dal Consiglio dei ministri con l'approvazione definitiva dell'ultimo pacchetto di cinque decreti della delega fiscale, tra i quali le nuove misure sulla riscossione. "Si completa così - si legge nel comunicato finale del Cdm - il pacchetto dei provvedimenti attuativi della riforma fiscale volta ad introdurre maggiore equità e trasparenza

nel sistema e a favorire la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese. I testi approvati, sostanzialmente invariati nei contenuti rispetto a quelli approvati dal Consiglio dei Ministri del

4 settembre 2015, tengono conto di alcune delle richieste presenti negli ultimi pareri delle Commis sioni parlamentari". I cinque decreti riguardano interpello e contenzioso tributario, organizzazione delle agenzie fiscali, revisione del sistema delle sanzioni, stima e monitoraggio dell'evasione fiscale e monitorag-

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gio e riordino degli sconti fiscali, e riscossione. "La principale novità che è stata introdotta" riguarda appunto la riscossione. "Per venire incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà con il pagamento dei debiti fiscali, accogliendo la richiesta contenuta nel parere della Commissione Finanze della Camera dei deputati, viene prevista la possibilità di accedere ad una ulteriore rateizzazione ai soggetti che non sono stati in grado di completare il pagamento di piani precedenti di rateizzazione".

In particolare, "la nuova disposizione stabilisce che le somme non ancora versate, oggetto di piani di rateazione da cui i contribuenti siano decaduti nei 24 mesi antecedenti l'entrata in vi-

gore del decreto, possono su richiesta degli stessi contribuenti, da presentare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, essere oggetto di un nuovo piano di rateizzazione, ripartito fino a un massimo di 72 rate mensili. Dal piano di rateazione si decade per il mancato pagamento di sole due rate".

dalla prima “VOLKSWATER, GROSSEN FIGURACCEN” ... i cittadini". Lo ha detto il Ministro delle Fi nanze francese, Michel Sapin. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier chiede un chiarimento veloce sullo scandalo che ha colpito Volkswagen, oggetto di un'inchiesta negli Usa, per aver violato le norme antismog. "Spero che si faccia velocemente chiarezza sulla quantità dei dati che sono stati influenzati tecnicamente", ha detto. Per Steinmeier è importante che si sappia velocemente "chi è responsabile", questo è "nell'interesse della stessa Volkswagen". Volkswagen ammette di aver violato le norme antismog in Usa e il titolo affonda in borsa, perdendo fino al 22% sul listino di Francoforte. Si tratta del crollo più forte mai registrato dal 2008, e il costo per i soci del colosso dell'auto tedesca alla fine è di 12,9 miliardi. Una drammatica giornata sul mercato azionario che riflette bene anche il 'trauma' nazionale e che si conclude prima delle indiscrezioni che vogliono gli Usa pronti ad avviare un'azione penale nei confronti del gruppo di Wolfsburg. Sono tanti i tedeschi esterrefatti, nell'apprendere di questo eclatante aggiramento delle norme. A fine giornata le azioni ordinarie di VW hanno perso il 17,14% a 133,7 euro, mentre le privilegiate il 18,6% a 132,2 euro. Dai 76,4 miliardi di venerdì scorso la capitalizzazione di borsa è scesa a 63,33 miliardi. Il crollo arriva all'indomani del mea culpa della compagnia di Wolfsburg, che ha confermato di aver utilizzato un sofisticatissimo software per aggirare i dati sulle emissioni antismog sul mercato americano: proprio l'anello debole delle ottime presta zioni del marchio. La scorsa sera le scuse dell'ad Martin Winterkorn, che ancora una volta - dopo esser sopravvissuto alla guerra di potere con il patron Ferdinand Piech - rischia di perdere il posto: "Sono personalmente desolato del fatto di aver deluso la fiducia dei nostri

clienti e dell'opinione pubblica - ha detto -. Per il consiglio di amministrazione e per me personalmente questi eventi hanno la più alta priorità. Vw non consente violazioni di regole e leggi di alcun tipo. Lavoriamo con le istituzioni competenti per poter chiarire nel modo più trasparenze veloce ed esau stivo possibile i fatti". Mercoledì il colosso tedesco riunirà in emergenza il consiglio di sorveglianza per decidere la linea da tenere. L'indignazione però è generale: la Casa Bianca si dice "abbastanza preoccupata" per le azioni del gruppo. E mentre il governo tedesco non ha voluto commentare, in Italia Rete Consumatori ha già annunciato una class action ed il Codacons si è detto pronta ad azioni collettive e richieste di danni miliardarie, se si riscontreranno anomalie anche sul mercato italiano. Un calcolo teorico - in base alla cifre disponibili - porta poi Spiegel on line a concludere che Vw potrebbe essere chiamata a pagare fino a 18 miliardi di dollari di sanzioni (se si seguisse il criterio di dover versare 37.500 dollari per ogni auto venduta). La collaborazione mostrata da Winterkorn dovrebbe però ridurre di molto l'importo: secondo alcuni analisti Vw potrebbe essere chiamata a pagare 1 miliardo di dollari. È chiaro che l'emersione di queste violazioni mette nuovamente a rischio le sorti di Winterkorn, che secondo alcuni osservatori tedeschi dovrebbe presentare le sue dimissioni: sia che fosse a conoscenza di quanto avveniva o no; in entrambi i casi si tratta di buone ragioni per fare un passo indietro. C'è però chi ritiene che l'opera di Winterkorn sia stata talmente importante per la casa tedesca che gli si darà la chance di chiarire ogni responsabilità. Lo scandalo arriva a pochi mesi dai tentativi dell'ex presidente del consiglio di sorveglianza Ferdinand Piech di fare fuori l'ad di Vw. Piech si è dimesso lo scorso aprile decretando la vittoria del potente top manager.

dalla prima O' commènt di Vincenzo Giardino ma che male me ponno fa? Stu Signore vo’ da’ senza niente piglià! Rispunnette: - Signo’ fate pure, chi fa bene a ‘sta Napule mia vene accolto con tutti gli onori. Chiano, chiano, cu’ l’anni e cu’ ‘o tiempo stu Signore facette ‘sti cose: cu’ ‘na fabbrica alla’, ‘na discarica accà, strade nuove e pub blicità… Pullicenella guardava e pensava : cheste cose so’ nuove pe’ me, ma che male me ponno fa? Fu accussì che ‘nu juorno piscanno s’accur gette che ‘o mare era niro, ‘ncoppa ‘o mare murevano ‘e pesci, dint’ ‘a l’aria ‘na puzza fetente. ‘Ncoppa ‘e strade ‘nu traffico ‘e pazze, cartelloni pe’ vicoli e piazze, nu casino ‘e pub blicità! Pullicenella meravigliato chiammaie subbito a chillo Signore: - Né Signò, che succede??? Cheste cose so' nuove pe’ me. ‘O Signore ridenno dicette: - Tu sei cieco per me Pulcinè, ma non vedi le strade asfaltate, auto nuove e ricchezza qua e là??? Non parliamo dei nuovi palazzi e le nuove belle sta

zioni. Senza di me questo mondo si ferma…la tua Napoli non è un’eccezione!Pullicenella ‘ncazzato dicette: - ma Signò io cu’ ‘o mare sunnavo e cull’aria putevo campà! Cheste cose so’ buone (???), ma nun me danno felicità!!! M’ata fa’ ‘nu piacere Signò: ‘e valigge vuie v’ata fa’, ve pigliate tutte ste cose che ‘sta Napule nun ‘ne vo’! ‘O Signore ‘o pigliaie sotto ‘o braccio e saglienno pe’ ‘a Tangenziale nce dicette con calma e freddezza: - Pulcinè io da qui non mi muovo, solo avanti io posso marciar! Tu vuoi vivere ancora per molto?!? Fammi fare i miei affari così!Pullicenella chignenno pensava che ‘sta Napule more accussì , cu’ nu’ Popolo ‘mbriaco e sturduto da’ ricchezze ca’ niente po’ da’, sta accerenno l’anema e ‘o core scamazzan nose ‘a libertà!


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INTERNI

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BUFERA SULLA BANCA POPOLARE DI VICENZA:

RIFORME, GRASSO: “LE REGOLE

L'ipotesi di reato è aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza

Le regole comuni vanno "maneggiate con cura". E' il monito del presidente del Senato Pietro Grasso sulle riforme in discussione in Aula a Palazzo Madama e sulle quali ieri si è tenuta una riunione della direzione del Pd con Matteo Renzi che ha chiamato in causa la seconda carica dello Stato sul tema dell'articolo 2. Grasso ha anche stretto i tempi per gli interventi in Aula nel dibattito mentre la sinistra Dem si è riunita e ha scelto al momento di mantenere i propri emendamenti al provvedimento pur approvando l'apertura di ieri di Renzi sul 'lodo Tatarella'.

ZONIN INDAGATO. PERQUISIZIONI IN CORSO

VANNO MANEGGIATE CON CURA”

L'altolà di Grasso - "Richiamo le parti politiche a non trattare la materia costituzionale come strumento di bassa politica - è l'appello di Gresso durante un convegno sulle riforme - e invito ad anteporre l'interesse generale a quelli particolari e personali. Le regole della democrazia qualificano la libertà di ciascuno di noi e vanno maneggiate con cura e cautela, misurando le parole". E ancora: "le regole della democrazia qualificano la libertà di ciascuno di noi e vanno maneggiate con cura e cautela, misurando le parole e pensando alle future generazioni". "Vi sono limiti invalicabili che nessuna revisione può superare. Paradossalmente, anche una riforma della Costituzione può rivelarsi incostituzionale se viola quei valori immodificabili e supremi su cui la Carta si fonda: cioè se cessa di essere argine ad abusi di potere e garanzia del patto costituente che affida sempre al popolo prima e ultima parola". Grasso ha anche però sottolineato di aver visto con favore i segnali di dialogo delle ultime ore sulla modifica della Carta. La seduta - Aprendo la seduta il presidente Pietro Grasso, in considerazione del gran numero di richieste di intervento (110 in tutto) ha ridotto a dieci minuti il tempo a disposizione per ciascun oratore, scatenando le proteste delle opposizioni, che hanno parlato di "tagliola". Sono in corso una decina di perquisizioni nella sede Banca Popolare di Vicenza che ha sede nel capoluogo berico e nei rispettivi uffici direzionali che si trovano a Milano, Roma e Palermo. Sono in totale dieci. A disporre le perquisizioni è stata la Procura di Vicenza, a dirigere le indagini invece c’è il pm Luigi Salvadori. Nelle scorse settimane erano giunti in procura degli esposti da parte di correntisti. I soggetti indagati sono: il presidente della banda, Giovanni Zonin, imprenditore nel settore vinicolo, l’altro soggetto indagato è l’ex direttore generale dell’istituto Sa muele Sorato. La banca, nel frattempo, si è affidata a Francesco Iorio, che oggi pomeriggio presiederà un comitato esecutivo, e che sta lavorando al nuovo piano 2015-2020 dell'istituto e all'aumento di capitale da 1,5 miliardi. Proprio Lunedì scorso la Popolare diVicenza aveva annunciato di aver firmato con Unicredit un accordo sulla garanzia dell'aumento, che vedrà un consorzio di collocamento con 5 joint global coordinator: BNP Paribas, Deutsche Bank AG, London Branch, J.P. Morgan, Mediobanca e la stessa UniCredit. "I due passaggi sopra descritti costituiscono importanti conferme dell'interesse del mercato per il piano di rilancio varato dalla Banca, che andrà ulteriormente a rafforzarsi e qualificarsi con l'approvazione, prevista entro il mese di settembre, del nuovo piano industriale", aveva spiegato l'istituto di credito. L’ipotesi di reato per entrambi i soggetti è di ag-

giotaggio e ostacolo alla vigilanza, commessi fino al dicembre del 2014. Il procuratore Antonio Cappelleri ha spiegato che le perquisizioni erano “indispensabili, nell'ambito della piu' complessa acquisizione istruttoria, per rendere compiuta la necessaria e doverosa ricerca di elementi probatori documentali, intesa sia all'accertamento e riscontro di elementi di fatto sia all'attribuzione delle responsabilita' soggettive” inoltre “La delicatezza degli interessi economici e patrimoniali investiti dall'indagine mi spinge a ricordare che sono alla conclusione dell'inchiesta potra' intendersi sussistente e confermata l'ipotesi di reato oggi ipotizzata”. La Banca Popolare di Vicenza garantisce alla magistratura e alla Gdf piena collaborazione nelle perquisizioni e nelle indagini preliminari che stanno compiendo presso varie sedi dell'istituto. A sottolinearlo una nota della stessa popolare veneta. "Piena collaborazione da parte della dirigenza e del personale della Banca Popolare di Vicenza ai Nuclei di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza che hanno svolto perquisizioni presso la sede centrale della Banca a Vicenza e negli uffici direzionali di Milano, Roma e Palermo", spiega il comunicato, che sottolinea come si tratti di "indagini preliminari, ritenute indispensabili per accertare eventuali responsabilità soggettive". Nel frattempo l'attività della banca prosegue e la riunione del comitato esecutivo prevista per oggi pomeriggio e presieduta dal consigliere delegato e dg Francesco Iorio "si svolgerà come previsto"

Intanto la minoranza Pd è riunita per fare il punto sulla proposta fatta dalla maggioranza sul Ddl Boschi: "Al momento dicono fonti della minoranza Pd - sembrano esserci le condizioni per un'intesa sulla base dell'apertura fatta ieri in direzione da Renzi. I contatti proseguono". "Ci sono stati i primi contatti nel gruppo Pd per un'intesa sul Comma 5 art. 2 per garantire il ruolo dei cittadini nella scelta dei senatori", lo af fermano ancora fonti della minoranza Dem. Si lavora a emendamenti maggioranza - La maggioranza è al lavoro, a quanto si apprende da ambienti parlamentari, sulla stesura di alcuni emendamenti al ddl Boschi che intervengano non solo sull'indicazione dei futuri senatori, al comma 5 dell'art.2, ma anche sulle funzioni del futuro Senato delle Autonomie. Gli emendamenti saranno presentati entro domani alle 9. Nella stesura degli emendamenti sono impegnate, in prima battuta, il presidente della I commissione Anna Finocchiaro, il ministro Maria Elena Boschi ed il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda. Per definire i pochi punti su cui intervenire si è svolto a Palazzo Madama una riunione tra i capigruppo di maggioranza. La maggioranza ed il governo hanno quindi deciso di presentare gli emendamenti alla riforma entro la scadenza del termine degli emendamenti, domani mattina alle 9, e non di aspettare la decisione del presidente del Senato Pietro Grasso. Grillo, sono come le brioches di Maria Antonietta - "Se Maria Antonietta voleva distribuire delle brioches al popolo che chiedeva pane, il Governo al popolo vuole dare riforme che, a differenza delle brioches, sfamano solo la fame di potere del Pd e del suo conducator". Così Beppe Grillo sul suo blog dove aggiunge: le riforme "servono a concentrare il controllo del Paese nelle mani di un ragazzotto senza arte né parte se non quella di aver fatto politica dai tempi di De Mita".


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EMERGENZA IMMIGRATI L’osservatore d’Italia

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UE: APPROVATO PIANO IMMIGRATI

120mila profughi saranno ricollocati. Via libera a maggioranza. Votano contro Romania, Repubblica ceca, Slovacchia

e Ungheria. La Finlandia si è astenuta. Ieri il Consiglio dei ministri interni della Ue, vista l'impossibilità di raggiungere l'unanimità, ha votato a maggioranza qualificata approvando il documento sui migranti presentato dalla presidenza della Ue. Lo si apprende da fonti europee. Romania, Rep. ceca, Slovacchia e Ungheria hanno votato contro. Finlan dia si è astenuta. La proposta emersa dalla riunione degli ambasciatori Ue è di ricollocare tutti e 120mila - quindi anche i 54mila a cui l'Ungheria ha rinunciato - migranti da Italia e Grecia, con la possibilità di cambiamenti in corsa se dovesse presentarsi la necessità per altri Paesi. Lo si ap prende da fonti Ue. Alfano, soddisfatto ma ritardo di 2 anni - "Abbiamo ottenuto quello che vo-

levamo" ma "la piccola nota amara e' che e' arrivato con un biennio di ritardo", cosi' il ministro dell'Interno Angelino Alfano uscendo dal consiglio Ue. Juncker, mettere soldi dove c'è bisogno - "Bisogna mettere i soldi dove c'è la bocca" che ne ha bisogno. E' l'appello del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in una conferenza sul bilancio Ue parlando della crisi dei migranti, ricordando che il bilancio è "limitato" e che già per il 2016 l'esecutivo europeo ha proposto di aumentare di 9 mld i fondi per le crisi esterne. "120mila rifugiati? Siamo ridicoli data la grandezza del problema, mi chiedo se i libanesi o i giordani" che ne accolgono alcuni milioni "capiscono quello di cui stiamo parlando", ha detto Juncker sottolineando che "non è questo il mo mento per 'business as usual'". Schaeuble, certo Ue e 28 risponderanno sfida - "L'Europa deve rispondere a questa sfida" dei rifugiati e "se sarà necessario fare di più sono sicuro che l'Ue e gli stati membri risponderanno". Così il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ha assicurato che i suoi colleghi interverranno se necessario per "mobilitare risorse per le nuove esigenze" dal bilancio Ue. Germania, inaccettabile se non c'è accordo - "Sarebbe inaccettabile se alla fine mandassimo il messaggio che per l'Europa è impossibile trovare una soluzione": lo aveva affermato il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, arrivando al Consiglio straordinario Ue sull' immigrazione. "Non è certo che avremo un risultato", ha detto ancora il ministro affermando che potrà "essere ottimista, ma solo alla fine". Presidenza Ue, se manca unanimità useremo Trattati - La proposta della presidenza Ue di turno per la ricollocazione dei migranti "dovrebbe rispondere alle esigenze" di tutti, compresi i paesi più contrari come Slovacchia e Repubblica Ceca. Lo aveva detto alla radio tedesca Deutschlandfunk il ministro

degli esteri lussemburghese, Jean Asselborn. "Se non sarà possibile l'unanimità, abbiamo dei trattati e ne faremo uso" ha aggiunto, evocando l'ipotesi di un voto a maggioranza qualificata. Croazia, tafferugli tra polizia e profughi ieri mattina - Tafferugli sono scoppiati tra la polizia croata e profughi, nel villaggio di Opatovac, dopo che ad alcuni richiedenti asilo è stato impedito di entrare in un centro di accoglienza recentemente aperto con lo scopo di registrare coloro che cercano rifugio in Europa. La situazione ha cominciato a degenerare quando le forze di sicurezza non sono state più in grado di gestire il flusso di profughi che volevano entrare nel centro. La polizia ha quindi respinto i richiedenti asilo al cancello principale e ha chiesto loro di sedersi e aspettare il pro prio turno. La Croazia ha organizzato l'accoglienza dei profughi cercando di mettere ordine nel caos inesorabile che ha colpito il paese dal 15 settembre, quando l'Ungheria ha chiuso la sua frontiera con la Serbia. Decisione che ha deviato ondate di persone in fuga dal conflitto in Medio Oriente, Africa e Asia verso la Croazia. Stop a treni Baviera-Salisburgo fino al 4 ottobre - Stop alla circolazione dei treni internazionali da e per la Baviera via Salisburgo, fino al 4 ottobre. Lo ha reso noto la compagnia ferroviaria austriaca Oebb attribuendo la decisione alla Deutsche Bahn.

Ocse, fino a un milione di rifugiati in 2015 - "L'Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d'asilo": è quanto scrive l'Ocse nel documento sulle prospettive migratorie presentato oggi a Parigi. "I dirigenti europei non possono permettersi di avere paura", ha detto il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria. "La crisi dei rifugiati non è una di quelle crisi su cui si può fare finta di niente", aggiunge Gurria. "L'attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili", scrive ancora l'Ocse nel rapporto sulle prospettive migratorie internazionali. Unhcr, programma ricollocazione non basta - La riunione dei leader dell'Ue a Bruxelles di domani potrebbe essere l'ultima occasione di fornire una "risposta coerente" alla crisi di rifugiati e migranti in corso, ma, da solo, un programma di ricollocazione non basterà a stabilizzare la situazione. Lo ha affermato ieri l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Dall'inizio dell'anno 477.906 persone sono arrivate in Europa via mare e con "una media di 6mila nuovi arrivi al giorno": sono necessari "investimenti su larga scala", ha detto a Ginevra la portavoce dell'Unhcr, Melissa Fleming. Serbia, 2 mila arrivi in 24 ore da Macedonia - Continua incessante il flusso di migranti e profughi in entrata in Serbia al confine meridionale con la Macedonia. Come riferiscono i media, nelle ultime

24 ore gli arrivi al centro di accoglienza di Presevo (sud della Serbia) sono stati circa 2 mila. I migranti della rotta balcanica proseguono con ogni mezzo attraverso la Serbia verso la Croazia e la Slovenia, nel loro viaggio che ha come destinazione finale la Germania e altri Paesi del nord Europa. In Austria lunedì 11mila arrivi - Sono undicimila i migranti arrivati in Austria nella giornata di ieri, lunedì. È questo il bilancio del giorno dopo, secondo le istituzioni competenti. La meta della mag gior parte di loro è la Germania. Migranti in aumento in Baviera, Lunedì 11 mila arrivi - È di nuovo in aumento il flusso dei richiedenti asilo in Baviera: ieri secondo la direzione della polizia locale sono arrivati oltre 11 mila migranti nel Land del sud della Germania. Domenica gli arrivi erano stati 5300. Repubblica Ceca, no a quote ridistribuzione profughi - La Repubblica Ceca è determinata a respingere il piano dell'Ue sulle quote obbligatorie per la ridi stribuzione dei profughi. Il Ministro dell'Interno ceco Milan Chovanec all'aeroporto di Praga, prima di partire per Bruxelles - dove oggi si tiene il Consiglio europeo straordinario dei ministri dell'Interno e domani il Vertice Ue sulla crisi dei rifugiati - ha detto che "si tratta di un gesto politico vuoto". Al suo fianco, il premier Bohuslav Sobotka, ha aggiunto: "siamo certi che il sistema non funzionerà".


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SERENA MOLLICONE: FIACCOLATA CONTRO

CRONACA

MILANO: SOSPESO IL PROCESSO GUCCI PER

L'ARCHIVIAZIONE

LEGITTIMO SOSPETTO

Il procuratore di Cassino ha chiesto di archiviare il caso anche contro ignoti: chi

ammonterebbe a 4,5 milioni di euro

ha ucciso Serena Mollicone?

di Angelo Barraco Arce (FR) – Tanta gente di Arce, paese in provincia di Frosinone, si è stretta intorno a Guglielmo Mollicone in occasione della fiaccolata per dire no all’archiviazione delle indagini sulla misteriosa morte di Serena Mollicone, la giovane studentessa di Arce che è morta a 18 anni nel giugno del 2001 e il suo cadavere fu rinvenuto nel bosco dell’Anitralla alcuni giorni dopo. Il procuratore di Cassino ha chiesto di archiviare il caso anche contro ignoti: chi ha ucciso Serena Mollicone? Tanti hanno chiesto questo durante la manifestazione esponendo cartelli. Ricordiamo che Serena fu rinvenuta nel boschetto con mani e piedi legati e la testa coperta da un sacchetto. Per il delitto sono state indagate sei persone per omicidio volontario e occultamento di cadavere ma gli accertamenti per verificare il loro coinvolgimento nel caso non hanno portato a nulla. La procura ha fatto eseguire inoltre 272 test del dna a diverse persone, con il fine di individuare l’assassino ma non hanno avuto riscontro posi tivo. Ad oggi una fitta cortina di mistero avvolge il caso. Ma ogni volta che si parla di Serena Mollicone non si può fare a meno di parlare del bri gadiere Santino Tuzzi. Nella fiaccolata c’era la figlia del brigadiere che ha espresso la massima vicinanza al papà di Serena e ha dato mandato al suo team di legali di avviare la riapertura delle indagini sulla strana morte del padre e svolgere accertamenti su possibili collegamenti che riguardano la morte di Serena Mollicone.

Ma come si sono svolte le indagini in questi anni? Le indagini sul caso hanno avuto alti e bassi. Il 24 settembre 2002, la Procura di Cassino iscrisse nel registro degli indagati il carrozziere di Rocca D’Arce, Carmine Belli. Un indizio che inizialmente destò sospetti sull’uomo fu il rinvenimento del nastro adesivo. Il Belli aveva un nastro adesivo simile a quello che teneva mani e piedi di Serena legati, ma la comparazione delle impronte digitali ha portato esito negativo, nell’ottobre del 2006 la Cassazione ribadì che il carrozziere era estraneo ai fatti. La svolta arriva però nell’aprile 2008, con la morte di Santino Tuzzi, brigadiere dei carabinieri che in precedenza era stato ascoltato come persona informata sui fatti e aveva riferito che il giorno della scomparsa di Serena, aveva visto quest’ultima in caserma dai Mottola. Santino Tuzzi successivamente però si suicida e tale morte è tutt’ora avvolta da una fitta cortina di mistero, perché Tuzzi si uccide? Il 27 giugno 2011 vengono iscritte nel registro degli indagati cinque persone e sono: l’ex Maresciallo dei Carabinieri di Arce Franco Mottola, suo figlio Marco, un altro Carabiniere, Francesco Suprano, il fidanzato di allora di Serena Michele Fioretti e la madre del giovane, Rosina Partigianoni. Poco tempo fa il Procuratore Mario Mercone e gli investigatori del Reparto Operativo Provinciale dei Carabinieri hanno interrogato un uomo, l’uomo in questione non è stato iscritto nel registro degli indagati ma è stato ascoltato come persona informata sui fatti, vi erano inoltre accertamenti sulla busta e si parlava dell’isolamento di un DNA che presto avrebbe portato al nome dell’assassino, poi cos’è successo?

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La vicenda: una presunta evasione fiscale che

Milano – E’ stato sospeso il processo a carico di Alessandra e Allegra Gucci in seguito alla presentazione di un’istanza di legittimo sospetto nei confronti dei giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano da parte di uno degli imputati, l’avvocato Xenia Peran. Fino ad una decisione della Corte di Cassazione il processo non riprenderà. Il procedimento vede imputate Alessandra e Allegra Gucci, che sono le figlie di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani. Il fulcro della vicenda è una presunta evasione fiscale che ammonterebbe a 4,5 milioni di euro. Altri imputati sono l’avvocato Xenia Peran e Fabio Franchini per una vicenda che però non riguarda le sorelle Gucci. Tra gli imputati c’è anche Silvana Barbiere, la nonna delle sorelle Gucci. I capo d’accusa che pende sui due avvocati è di aver “compiuto (nella prima meta' del 2009) operazioni di trasferimento ed altre attività per somme illecitamente occultate all'estero (...) e mai dichiarate all'amministrazione finanziaria dello Stato”. Xenia Peran è difesa dall’avvocato De Cesare e aveva denunciato il pm Gaetano Ruta, titolare dell’indagine, sostenendo che le istituzioni avrebbero subito un condizionamento in questa vicenda da parte di massoneria e lobby.

PALESTRINA (RM): TROVATO MORTO IL 25ENNE

SCOMPARSO SABATO SCORSO

Palestrina (RM) - È stato trovato privo di vita il corpo di un 25enne scomparso sabato 19 da Paletrina (Roma). Il ritrovamento è avvenuto in un manufatto per uso non abitativo in un'area rurale a Colle Palme, a meno di dieci chilometri da Palestrina, grazie al cane molecolare del centro carabinieri cinofili. A quanto si è appreso, il giovane era un operaio celibe. A denunciarne la scomparsa erano stati i genitori. Nei pressi del corpo è stata individuata l'autovettura del 25enne, sequestrata dai militari così come gli effetti personali trovati. I primi rilievi medico-legali, a quanto si è appreso, hanno accertato la presenza di una ferita sul collo del giovane, probabilmente determinata da un taglio provocato con il collo di una bottiglia. Chi indaga allo stato ipotizza si sia trattato di un suicidio avvenuto probabilmente circa 48 ore prima del ritrovamento.


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L’osservatore d’Italia

edizione di Mercoledì 23 Settembre 2015 - Anno IV Numero 123

www.osservatoreitalia.it


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