22 ottobre 2015

Page 1

L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

Giovedì 22 Ottobre 2015

Anno IV Numero 146

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

L’ESCLUSIVA: BENEVENTO, UNA TRAGEDIA IMMANE: PARLA IL SINDACO

LICENZA DI RAPINARE di Christian Montagna a pagina 6

IL PAESE DEI PARADOSSI

Al Far West ci stiamo arrivando, e la colpa non è dei cittadini, ma di chi ha messo le forze dell'ordine in condizioni di non poter agire e di non poter fare fino in fondo il proprio lavoro. L’editoriale

di Roberto Ragone

E SE LA RIFORMA

Visti gli accadimenti politici e sociali degli ultimi anni, ci stiamo forse rendendo conto che noi Italiani viviamo in una condizione che desta ...

FOSSE ANCHE UN GIOCO?

Emanuel Galea

R iguardo la legge di stabilità 2016,

Continua a pagina 3

Il Punto

da Renzi, molto simpaticamente denominata “Legge Fiducia”, un giorno forse spiegherà fiducia in che cosa, comunque, in questa bozza di legge, perché ancora deve passare al vaglio del Parlamento, sempreché ritorni indenne da Bruxelles, al titolo XI, art.69 comma 8 lettera a) si legge: a) durata della concessione di nove anni, non rinnovabile, per la raccolta, esclusivamente in rete fisica, di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi inclusi le scommesse su eventi simulati ed i concorsi pronostici su base sportiva ed ippica, presso punti di vendita aventi come attività prevalente la commercializzazione di prodotti di gioco pubblici, fino a un numero massimo di 15.000 diritti e presso punti di vendita avente come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, fino ad un massimo di 7.000 diritti;” Praticamente, detto in parole semplici, altri 22mila punti vendita. E se ancora non fosse chiaro, detto papale papale altre 22mila postazioni di gioco d’azzardo. L’erario che si piega al gioco d’azzardo per ... Continua a pagina 2

BUONA SCUOLA: IL BONUS PER GLI INSEGNANTI di *Francesco Scalia

Il bonus di 500 euro per l'autoformazione degli insegnanti è stato accreditato in questi giorni a tutti i docenti a tempo indeterminato, anche part-time. Come previsto dalla Legge 107/15, la cosiddetta Buona Scuola, i 500 euro potranno essere spesi per acquisto di libri, cartacei o digitali, pubblicazioni e riviste utili all'aggiornamento professionale, hardware, software, corsi di aggiornamento e universitari, compresi post laurea e master, teatro, cinema, mostre, musei e altre iniziative coerenti con le attività previste dal POF della scuola. Oltre ai docenti già di ruolo, successivamente riceverà il Bonus anche il personale immesso dopo il 9 ottobre. Non lo riceverà chi ha un contratto che scade nel corso dell'anno scolastico. Dati i numeri della scuola italiana, riceveranno il Bonus circa 760.000 docenti, per un costo complessivo di circa 380 milioni di euro. Le attività andranno rendicontate ... Continua a pagina 2

MILANO: UNA VIA A MIKE BONGIORNO

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

a pagina 5

LA FERRARI CORRE A WALL

STREET

a pagina 3

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


pag. 2

PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

dalla prima l’editoriale di Emanuel Galea ... la spesa corrente va oltre il limite di decenza. Sempre l’art.69 alle lettere 1 e 2 si legge: 1. La misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, è fissata in misura pari al 15 per cento dell'ammontare delle somme giocate, a decorrere dal 1 gennaio 2016. 2. La misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, è fissata in misura pari al 5,5 per cento dell'ammontare delle somme giocate, a decorrere dal 1 gennaio 2016. Senza andare a rompersi il capo per capire cosa dice il D.R. 18 giugno 1931, tutti noi ci domandiamo, il tuo, il suo, il nostro e il loro reddito che aliquota IRPEF scontano? Se non si sbaglia, le aliquote spaziano dal 23 al 45 per cento. Senza alcuna pretesa di voler fare i consulenti finanziari ci vien da consigliare a tutti ad investire nelle slot machine, viste le aliquote irrisorie! Non soddisfatto delle disposizioni appena enunciate in materia di giochi, il legislatore, per non fare nomi, ha voluto aggiungere altro. Ecco cosa scrive al comma 11): “In considerazione dell’approssimarsi della scadenza di un gruppo di concessioni [Omissis…] al fine di garantire la continuità delle entrate erariali, nonché la tutela dei giocatori e della fede pubblica attraverso azioni che consentano il contrasto al gioco illegale [Omissis…] l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli bandisce entro il 31 lu-

glio 2016 una gara per la selezione, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria, di 80 concessioni per la commercializzazione dei suddetti giochi a distanza nel rispetto dei criteri previsti [Omissis…] previo versamento di un corrispettivo una tantum, per la durata della concessione pari ad euro 200.000.” Mentre Padoan ripensa sulla norma dell’uso del contante e Renzi fa marcia indietro su l’Imu per ville e castelli; mentre il contribuente ancora non riesce a intravedere i benefici che gli derivano dalla non esposizione del contrassegno dell’assicurazione sul parabrezza del veicolo, ci piace concludere la riflessione pensando al saggio orientale che usa fare il seguente ragionamento che, personalmente, condividiamo in toto. Così argomenta l’orientale: se si afferra una mela dalle due estremità con il pollice e l’indice, si dice che la mano tiene l’intera mela, la domina. Dilatando il ragionamento, lo si può applicare all’azienda Italia. Le due estremità della crisi economica, in questo momento particolare, fondano le loro radici, l’uno nello sconosciuto costo dello Stato e l’altro nel debito pubblico, che come il dio Cronos sta divorando tutte le spe ranze dei vari domani. Sono i due comparti completamente fuori controllo. Renzi, agli italiani suggerisce fiducia. Gli italiani rispondono a Renzi con una citazione di Papa Giovanni Paolo II: “La fiducia non si acquista per mezzo della forza. Neppure si ottiene con le sole dichiarazioni. La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti”.

MAGGIORANZA DI GOVERNO: RENZI

ESCLUDE INGRESSO VERDINIANI Esclude che Verdini possa entrare in maggioranza? "Ad oggi assolutamente sì, da qui al 2018 osservo uno sfarinamento a de-

www.osservatoreitalia.it

edizione di Giovedì 22 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 146

timi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto. Ma Verdini ha compiuto un gesto di

coerenza sulle riforme". Così stra che mi colpisce molto. Non Matteo Renzi alla trasmissione so cosa accadrà perché negli ul- Otto e mezzo. Poco dopo l'ufficio stampa di Pa-

lazzo Chigi sottolinea: "Denis Verdini e i suoi non fanno e non faranno parte del governo. Se in

futuro vorranno aggiungersi con i loro voti a singoli provvedimenti della maggioranza, questo ri-

guarda esclusivamente la libera dinamica politico-parlamentare e non la coalizione di governo".

SPESE PAZZE: IL SOTTOSEGRETARIO AI BENI CULTURALI LASCIA IL GOVERNO RENZI DOPO IL RINVIO A GIUDIZIO

pisce ed amareggia, sia dal punto di vista personale, sia da quello dell'impegno e del lavoro che ho profuso in questi anni di politica ed amministrazione e che ho continuato a mantenere anche al governo. Con Consiglio regionale della Sardegna. Barrac- una dedizione assoluta all'incarico che mi è ciu in merito alle dimissioni afferma: “Ri- stato affidato e che riguarda il bene forse

Francesca Barracciu si è dimessa dal governo, le dimissioni del sottosegretario ai Beni culturali arrivano dopo essa stessa è stata indagata nell’ambito dell’inchiesta sul presunto illecito dei fondi dei gruppi del

più prezioso del nostro Paese: la valorizzazione della sua bellezza, della sua cultura, della sua storia” inoltre aggiunge “Sono fiduciosa nel percorso della Giustizia e affronterò il processo con determinazione e

serenità, nella certezza di essere totalmente innocente. Voglio, inoltre, con lo spirito di responsabilità che da sempre mi accompagna, evitare che strumentalizzazioni politiche e mediatiche coinvolgano l'attività del Governo e il fondamentale processo di ri-

tengo doveroso dimettermi ed avere tutta la libertà e l'autonomia necessarie in questa battaglia dalla quale sono certa uscirò a

forma e di cambiamento che sta portando avanti per il bene del Paese”. La nota termina con testuali parole: “ritengo doveroso dimettermi dall'incarico di sottosegretario ed avere tutta la libertà e l'autonomia necessarie in questa battaglia dalla quale sono

testa alta”. Le dimissioni del sottosegretario arrivano dopo il rinvio a giudizio, è accusata di peculato aggravato. Alla donna sono con- certa uscirò a testa alta. Ringrazio il Presitestate spese pari a 81 mila euro che aveva dente del Consiglio e il Ministro per l'opporgiustificato come rimborsi spesa fatti nel- tunità che mi è stata offerta e le persone e l’isola con la sua auto. In merito al rinvio a le strutture che con me hanno collaborato e

giudizio Francesca Barracciu riferisce in una nelle quali ho sempre riscontrato tanta pasnota: “La notizia del rinvio a giudizio mi col- sione e generosità”.

dalla prima Il punto di *Francesco Scalia ... entro il 31 agosto 2016. Si tratta di una novità importante che testimonia di quanto il Governo e il Partito Democratico scommettano sul cambiamento,

a partire dal cuore della nostra società, la scuola, e dalla valorizzazione di coloro che vi operano, gli insegnanti. *senatore del Partito Democratico

SMA 1: BATTAGLIA APERTA NEGLI USA PER LA

PICCOLA VITTORIA

cebook, chiedono a tutti coloro che finora hanno sostenuto la battaglia, un piccolo Succede che quando Ministeri e Aifa (Agen- aiuto economico per sostenere le onerose zia Italiana del Farmaco) sono assenti, due spese legali richieste dagli avvocati statunigiovani genitori di Marano, in provincia di

di Christian Montagna

Napoli, facciano battaglia direttamente alla casa farmaceutica negli Stati Uniti. Sto parlando di Sonia Cirillo e Gerardo De Biase, i genitori della piccola Vittoria affetta da Sma

1, alla quale la casa farmaceutica Isis Pharmaceuticals ha negato il farmaco Isis Smnrx per uso compassionevole. La sentenza del Tribunale di Napoli Nord

dello scorso Agosto, non è bastata a quanto pare a procurare il farmaco salva vita alla piccola, che, tuttora attende di conoscere le

sorti del suo futuro. Condannati dal giudice tensi. Una spesa che si attesta intorno ai sesMinistero della Salute e Aifa a reperire il far- santa mila euro e che, purtroppo, da soli maco e dopo una lunga trattativa con la casa non riescono a sostenere. On line è stata infarmaceutica americana, a suon di videocon- detta una raccolta fondi e sostenuti da alferenze ed e-mail, ancora nessuna risposta cune associazioni , a breve, si terranno sul concreta è giunta finora. Non è bastato neppure l’intervento del papà Gerardo intervistato dalla trasmissione “La Vita in diretta” a Rai 1 per far smuovere le

acque ma, stavolta, sono determinati a far guerra a chiunque volesse continuare ad ostacolare questo impervio percorso. L’appello su Facebook. I genitori di Vittoria, in un video pubblicato ieri sulla pagina Fa-

territorio campano eventi a scopo benefico per la causa di Vittoria. Ulteriori aggiornamenti, saranno forniti dalla pagina Facebook “Una speranza per Vittoria” che, ad

oggi, conta più di ventimila seguaci. Ecco il link del video postato sulla pagina

Facebook: https://www.facebook.com/parrucchieregerardo.debiase/videos/10514737 71531361/


www.osservatoreitalia.it

L’osservatore d’Italia

edizione di Giovedì 22 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 146

INTERNI

pag. 3

dalla prima “LICENZA DI RAPINARE” di Roberto Ragone ... invidia, visto anche quante sono le forze che si vogliono impadronire – e in buona parte già l’hanno fatto – delle nostre eccellenze. Senza parlare del clima, dei paesaggi, della storia, delle opere d’arte, delle tradizioni, e così via. La nostra nazione è quindi teatro di grandi cambiamenti, effetti della ‘globalizzazione’, non sempre positivi. Anche se non avremmo voluto che accadesse, tutto è cambiato, in meglio – raramente – o in peggio – più di frequente. Per esempio, la malavita, la delinquenza, quella categoria umana che vive delle fatiche altrui, rubando, rapinando, scippando, a volte uccidendo anche senza motivo. Gli omicidi in Italia erano rari, una volta, ve lo dice chi ha sempre seguito la ‘nera’ sui giornali. Oggi sono la regola quotidiana. In parte perché abbiamo importato dall’estero un’altra maniera di agire, una diversa e sconosciuta crudeltà, che non era la regola dei nostri ladruncoli. Parliamo di piccola criminalità, del topo d’appartamento, dello scippatore, del rapinatore di tabaccherie e farmacie, oltre che di edicole, reati cosiddetti 'minori', ma socialmente i più allarmanti, che ci tolgono la sicurezza di noi stessi e la libertà di camminare a piedi per le nostre città, che colpiscono il tessuto sociale più debole, l'uomo della strada, il pensionato, il piccolo commerciante, colui che non ha abbastanza denaro da procurarsi sistemi d'allarme o scorte che gli consentano di proteggere sè stessi o i propri capitali, ben al sicuro nella banche, qualche volta fuori d'Italia. Prima regola era che la casa fosse vuota: bastava lasciare una luce, la radio o la TV accesa, e questo era sufficiente a scoraggiare il ladro. Oggi invece si va in casa quando si sa che la famiglia è presente, anzi, a volte la si aspetta sull’uscio per sequestrarla e farsi aprire quella cassaforte che nei miti balcanici è sempre presente nelle abitazioni degli Italiani, notoriamente ricchi. Quanto alle conseguenze, nessuna. Basta prendere il primo autobus per la madrepatria, dove certamente queste cose non si farebbero mai, per tanti motivi, non ultimo quello della rudezza dei poliziotti e della durezza delle pene, certe e senza sconti buonisti.

niche, e soprattutto questa impunità che consente, dopo un periodo abbastanza breve di detenzione fra amici, di tornare al lavoro. Perchè per costoro, delinquenti abituali e pluripregiudicati, questo è un vero e proprio ‘lavoro’; visto

pensionato 65enne ha impugnato una pistola ‘regolarmente detenuta’, come certi giornali asserviti al potere si affrettano ad aggiungere, ha visto un’ombra con una torcia in mano, ha avuto paura, ha fatto fuoco. Presumibilmente il malvivente, colpito in pieno petto, s’è girato per fuggire, ma ha potuto fare solo pochi passi, ed è caduto fuori della porta dell’appartamento, porta che aveva – presumibilmente – già aperto per chiamare i due di sotto. In America, terra – per quanto male se ne voglia dire – che è una culla di libertà e di democrazia, con tutti i suoi difetti, e che è stata fatta anche con l’uso delle armi, questo sarebbe stato un fatto che non avrebbe destato alcun clamore. Anzi, in USA il ladro non sarebbe entrato di notte in casa, conoscendo già che sorte avrebbe potuto avere. Da noi, no. Chi si difende dall'aggressione, dallo scippo, dalla rapina, colmando con un'arma - che la Costituzione ci dà il permesso di detenere per difendere la nostra costituzionalmente inviolabile incolumità - il divario di forze fra un anziano e tre malviventi giovani e aitanti, pur se non armati - (e che ne sappiamo se quelli di sotto non erano armati? ) chi si difende in questo modo viene inquisito per 'omicidio volontario', come il peggiore degli assassini, come se uccidere fosse una cosa piacevole, un'aspirazione di tutti noi, uomini di pace, pensionati che vorrebbero soltanto vedere riconosciuto il proprio diritto a vivere sicuri e riposare di notte al sicuro in casa nostra, acquistata con il sudore della fronte e avendone pagato, e pagandone ancora, tutti i balzelli. Nessuno vuole uccidere un essere umano. Come in guerra, a volte si è costretti, non ad uccidere premeditatamente, ma a difendersi per non soccombere, e questo è il caso. Ma questa nostra Italia è il Paese dei paradossi: stranamente ci preoccupiamo più dell'incolumità dei delinquenti che di quella delle persone per bene. Guai ad uccidere, se pur in stato di necessità - quello stesso riconosciuto ai rom quando vanno a rapinare e a rubare - un prezioso violatore del codice penale, anche se recidivo e senza scrupoli! Chi si permette di far questo sentirà addosso tutto il peso della 'Legge', arrogante e intransigente con gli onesti, molto più permissiva con i frequentatori

questi ultimi a discapito di chi vive una vita di lavoro e di onestà. E a volte questo è avvenuto, e ancora avviene, con il colmo del ladro che chiede - e ottiene un risarcimento da un tutore dell'ordine che lo ha arrestato - a sentir lui - troppo 'violentemente'. Diciamo subito che chi delinque non ha più diritti, nel momento stesso in cui sta operando il crimine. La pena ormai non è più certa, e deve tendere alla rieducazione, non si sa perchè: questa regola va cambiata - la nostra Costituzione mostra i segni del tempo e i tempi sono cambiati - e ne va introdotta un'altra: chi è recidivo nella stessa fattispecie di reato deve subire una pena proporzionalmente più elevata per quante volte ha compiuto lo stesso delitto, fino a rimanere in galera a vita. (Quel bel tomo che si è fatto sparare avrebbe dovuto essere in carcere, o fuori d'Italia: perchè non è andata così?) Evidentemente non recuperato, evidentemente un tarlo della società, bisogna metterlo in condizioni di non nuocere. Terzo: la responsabilità di questa situazione è soltanto, e completamente, di uno Stato che non sa svolgere il suo compito, che è quello di proteggere i cittadini. Si parla sempre di far West e di 'giustizia fai da te': bene è ora di finirla. La difesa personale non è nulla di tutto ciò. Se le condizioni si sono estremizzate, ciò è dipeso dalla latitanza dello Stato - tutto preso a proteggere i propri politici - che è bravo soltanto a prenderesela con i cittadini onesti. Al Far West ci stiamo arrivando, e la colpa non è dei cittadini, ma di chi ha messo le forze dell'ordine in condizioni di non poter agire e di non poter fare fino in fondo il proprio lavoro. Potenziare i mezzi di Polizia e Carabinieri, dare al cittadino la possibilità di difendersi, eliminando l'eccesso in legittima difesa, mettere in galera i delinquenti e non farli uscire così facilmente, togliere ai giudici una discrezionalità che va contro lo spirito della legge, togliere dalla strada tutti coloro che causano disturbo o peggio, questa è una soluzione che bisogna adottare drasticamente, senza codazzi politici e ideologici, se non vogliamo che ognuno di noi si armi - con o senza autorizzazione, quella che ai banditi non serve - e si ar rivi davvero al Far West. In America un sindaco italiano ha reso

una cosa importantissima''. Per Marchionne l'ipo ''rende visibile'' il marchio, che ''faceva parte di un conglomerato dell'auto che la oscurava. Ora iniziamo a capire il suo vero potenziale, con l'espansione in campi che sono correlati all'auto e che possono farla crescere, sempre in Italia e sempre con italiani''. Elkann, è prova che prodotti eccellenti apprezzati - ''Non c'è dubbio che l'Italia ha sempre avuto un grande appeal nel mondo per quello che sa fare bene. E

Ferrari ne è una forte prova. Se uno è in grado di fare dei prodotti eccellenti e di grande qualità il mondo li apprezza''. Lo afferma il presidente di Fca, John Elkann, sottolineando che Ferrari sbarcherà a Piazza Affari all'inizio del 2016, senza sbilanciarsi su quanto sarà quotato. Prezzo dell'ipo a 52 dollari - Il prezzo dell'ipo Ferrari - che si e' quotata alla Borsa di New York col nome in codice "Race" - e' stato fissato a 52 dollari per azione.

che la disoccupazione è a livelli da record, bisogna darsi da fare, c’è la famiglia da mantenere, e la Magistratura a cui presentare il ‘caso di necessità’. Finchè una sera tre compari vanno sotto l’appartamento, al terzo piano di una villetta – una mansarda – a Vaprio d’Adda, nella cintura milanese, ed uno di loro – presumibilmente il più agile e prestante – dopo aver indossato i calzini non sui piedi, come buona regola detta, ma sulle mani, per non lasciare impronte, si arrampica fino all’abitazione di una coppia ultrasessantenne, ben sapendo che i malcapitati – che hanno già subito altri furti – stanno dormendo nei loro letti; per nulla intimorito dalla loro presenza, ben sapendo che, data la giovane età – 22 anni, ma gliene avevano dati 28 e poi 30, segno del fatto che probabilmente era più sviluppato fisicamente di un ventenne qualsiasi (pluripregiudicato per reati specifici, già con decreto di espulsione completamente inutile in tasca, un’altra presa in giro per noi cittadini – o sudditi?) – avrebbe ben potuto sopraffare il padrone di casa, dando luogo ai suoi due compari che lo atten devano da basso. Così il giorno dopo avremmo potuto leggere sui giornali dell’ennesima rapina finita in tragedia con due anziani all'ospedale o peggio – ma questo non fa impressione, ormai ci siamo abituati, e Gli omologhi Italiani stanno presto e fa- povero chi ci capita. Le cose, come sap- abituali delle patrie galere. sicura la città di New York con una sola cilmente apprendendo tutte queste tec- piamo, sono andate diversamente. Il Sembra quasi che si tenda a proteggere espressione: tolleranza zero.

LA FERRARI CORRE A WALL STREET Dopo la partenza boom, sopra i 60 dollari per azione, contro un prezzo di collocamento di 52 dollari, il titolo Ferrari a Wall Street si è stabilizzato poco sotto i 56 dollari per azione. Per il debutto a suonare la campanella che ha dato l'avvio alla seduta odierna della Borsa di New York c'erano i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all'amministratore delegato Sergio Marchionne. "Il mondo è grande e per Ferrari ci sono enormi opportunità": lo

ha detto Marchionne subito dopo il debutto della casa di Maranello a Wall Street. La quotazione di Ferrari a Wall Street e' ''una soddisfazione enorme, un grandissimo lavoro''. Ha affermato Marchionne sottolineando che l'importante e' ''assicurarsi la continuita' del processo di gestione che in Ferrari e' stato unico e che non puo' essere interrotto''. Ferrari ora ''ha visibilita''. 'Dobbiamo continuare a fare quello che facciamo, farlo bene e vincere in Formula 1, che e'


pag. 4

INTERNI

L’osservatore d’Italia

www.osservatoreitalia.it

edizione di Giovedì 22 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 146

INCHIESTA WHY NOT: LUIGI DE MAGISTRIS ASSOLTO

Accusato di abuso d'ufficio per le intercettazioni riferite alle utenze di alcuni parlamentari acquisite senza le relative

autorizzazioni nel 2006

Assolto perché il fatto non costituisce reato. È la motivazione con cui i giudici della Corte d'Appello di Roma, hanno assolto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris dall'accusa di abuso d'ufficio per la vicenda legata all'inchiesta calabrese «Why Not». La stessa decisione riguarda Gioacchino Genchi, che insieme a De Magistris era stati condannato a un anno e tre mesi in primo grado. In primo grado de Magistris e Genchi furono condannati a un anno e tre mesi per abuso d'ufficio per le intercettazioni riferite alle utenze di alcuni parlamentari acquisite senza le relative autorizzazioni nel 2006, quando l'attuale sindaco di Napoli era pm a Catanzaro e titolare dell'inchiesta. Il sostituto pg Pietro Catalani aveva chiesto l'assoluzione dei due imputati per due episodi legati ai casi dei parlamentari Pisanu e Pittelli e la dichiarazione di prescrizione, riferita agli altri sei episodi che avevano riguardato i politici Sandro Gozi, Romano Prodi, Clemente Mastella, Antonio Gentile, Domenico Minniti e Francesco Rutelli. Ai giudici della terza Corte d'appello, presieduti da Ernesto Mineo, è bastata un'ora scarsa di camera di consiglio per chiudere la vicenda con una doppia as soluzione. "Per me è la fine di una profonda sofferenza". Collegato al telefono, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha commentato così con il suo difensore, l'avvocato Massimo Ciardullo, la notizia dell'assoluzione. "Sono convinto di avere svolto il mio mestiere di magistrato nel pieno rispetto della Costituzione e della legge", ha detto De Magistris, molto emozionato L'inchiesta Why Not Il nome Why Not deriva da quello di una società di outsourcing la cui attività rappresenta uno

di Clemente Mastella che chiede al Consiglio superiore della magistratura il trasferimento di de Magistris: il CSM ha dapprima rimandato la decisione a dicembre 2007. Alla fine, sia de Magistris che i suoi collaboratori sono stati rimossi dall'inchiesta. La vicenda ha creato un grave conflitto, senza precedenti, tra le Procure di Salerno e Catanzaro, creando un caso nazionale che ha visto anche l'intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il pm de Magistris e il ministro Mastella, per motivi opposti, sono stati entrambi oggetto di minacce. Altri indagati nell'inchiesta sono il generale Paolo Poletti, capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, Nicola Adamo (Ds), in quella fase vicepresidente della Regione Calabria, Mario Pirillo (ex-Margherita, poi Partito Democratico Meridionale), assessore regionale all'agricoltura, e un consigliere regionale dei Ds, Antonio Acri. Il 19 ottobre 2007, la procura di Catanzaro, nella persona di Dolcino Favi (avvocato generale dello Stato e procuratore generale reggente a Catanzaro), ha avocato a sé l'inchiesta, sottraendola

a de Magistris per presunta incompatibilità. Il Pg facente funzioni ha inoltre disposto che la notizia venisse ufficialmente comunicata al P.M. solo il 22 ottobre. In un'intervista a la Repubblica, de Magistris dichiarerà, infatti, di esserne venuto a conoscenza da notizie di stampa. Per completezza d'informazione, bisogna aggiungere che Favi già nel 1989 era stato oggetto di attenzioni da parte del CSM e della Camera dei deputati per «essere dedito a sistematiche violazioni di norme, in particolare di quelle poste a presidio dei diritti fondamentali dell'individuo» e che egli avocò "Why Not" giusto una settimana prima che scadesse la sua carica a procuratore e quando il CSM aveva già nominato il procuratore titolare, attuando l'avocazione in una forma particolarmente aggressiva (facendo, cioè, aprire la cassaforte dell'ufficio all'insaputa del PM e prelevandone tutti gli atti d'inchiesta). Infine, anche la presunta incompatibilità sostenuta da Favi (riguardante l'iscrizione sul registro degli indagati del ministro Mastella, che aveva chiesto il trasferimento di de Magistris), si è rivelata inesistente poiché Mastella era stato iscritto come senatore, mentre le intercettazioni disposte dalla procura (come risulterà, a febbraio 2009, ai giudici di Salerno) erano perfettamente legittime poiché non vi era modo di associare preventivamente l'utenza usata anche da Mastella a un parlamen tare. Il 21 gennaio 2012 il GUP di Roma Barbara Callari rinvia a giudizio Luigi de Magistris e Gioacchino Genchi con l'accusa di aver acquisito in modo illegittimo, nel 2009, i tabulati telefonici di alcuni parlamentari. De Magistris ha definito l'inchiesta "infondata"

Papa Francesco avrebbe un tumore al per la famiglia e si attendono decisioni San Rossore di Barbaricina e sarebbe cervello. A rilasciare la notizia è il Quo- importanti su altrettanti temi delicati. stato visitato dal professore Takanori tidiano Nazionale, ma la notizia in questione è stata prontamente smentita da Padre Lombardi che riferisce

le parole di un componente dello staff medico che riferisce: “Non dovrebbe essere necessario alcun tipo di intervento. Quella macchia quel piccolo tumore si può curare”. In merito alla fondatezza

sponsabile non degna d'attenzione”. Il direttore del quotidiano però conferma che non ci sono dubbi sulla fondatezza della notizia. Il Papa avrebbe una piccola macchia scura nel cervello che sarebbe curabile, inoltre emerge la notizia di una visita che avrebbe fatto Papa Francesco in Toscana per consultare uno specialista di fama mondiale e ciò che sarebbe emerso in seguito alla visita è che non serve un intervento. La notizia emerge in un periodo delica- QN scrive inoltre che il Papa si sarebbe Fukushima, un esperto di tumori al certissimo, ovvero alla chiusura del Sinodo recato alcuni mesi fa presso la clinica vello e aneurismi. Il quotidiano riporta

a lungo tenuto ferma la notizia per fare tutte le verifiche del caso. Non abbiamo il minimo dubbio sulla sua fondatezza. Ci siamo seriamente interrogati se pubblicarla o meno. Abbiamo ritenuto che quel che a nostro avviso vale per un capo di Stato o di governo valga anche per il Papa: l'enorme responsabilità pubblica di cui queste personalità sono gravate ci porta a credere che il diritto alla riservatezza sia meno importante del diritto dell'opinione pubblica ad essere informata”.

dei filoni principali dell'indagine. L'inchiesta registra un momento di svolta il 18 giugno 2007 quando il pm de Magistris fa eseguire dai carabinieri 26 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati. Tra loro vi è anche Pietro Scarpellini, consulente "non pagato", come precisò all'epoca Palazzo Chigi, della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nell'inchiesta risultano indagati, inoltre, Luigi Bisignani, consulente della Ilte spa, e Giancarlo Pittelli, senatore di Forza Italia. Un ruolo centrale nella vicenda sarebbe stato svolto dall'imprenditore Antonio Saladino, allora presidente della Compagnia delle Opere della Calabria. L'inchiesta ruota attorno anche a presunti contatti tra Saladino e l'allora Presidente della Commissione europea Romano Prodi, poi smentiti dalle inchieste. Negli atti dell'inchiesta figurano anche alcune intercettazioni telefoniche riguardanti colloqui tra Antonio Saladino e il ministro della giustizia Clemente Mastella, la cui posizione è stata successivamente archiviata per insussi stenza dei fatti. Durante l'indagine si registra l'iniziativa

PAPA FRANCESCO, TUMORE AL CERVELLO: IL VATICANO SMENTISCE LA NOTIZIA

“Il papa sta svolgendo come sempre la sua attività intensissima. La diffusione di notizie infondate è gravemente irre-

della notizia e alla pubblicazione della notizia, dal QN riferiscono: “La smentita è comprensibile ed era attesa Abbiamo


www.osservatoreitalia.it

L’osservatore d’Italia

edizione di Giovedì 22 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 146

MILANO: UNA VIA A MIKE BONGIORNO

Milano - "Protagonista della televisione italiana", così recita la targa della nuova via intitolata a Mike Bongiorno, ieri inaugurata tra via della Liberazione e Piazza Lina Bo Bardi, in zona porta

Nuova. A scoprire la targa il Sindaco Giuliano Pisapia, la moglie Daniela Zuccoli, i figli e i nipoti del presentatore televisivo, scomparso nel 2009, e ancora Fabio Fazio, l'Assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, l'Assessore regionale Valentina Aprea e vecchi amici di Bongiorno. "A Mike sarebbe piaciuta molto questa via - ha detto la moglie - perché lo skyline dei palazzi ricorda quello di New York, la città dove è nato". Luogo adatto, della "nuova Milano", anche per la sua anima di innovatore, ricordata anche dal Sindaco, che l'ha definito amico e fratello ed esempio di come nostalgia e allegria possano coniugarsi. Ha compiuto una azione di rinnovamento integrale della televisione", ha detto Pisapia, che ha aggiunto che Bongiorno "è stato ed è ancora un vero milanese" che ha sempre messo "professionalità, impegno e passione" nel suo lavoro, mettendo ancor prima a repen-

taglio la propria vita come Partigiano e tenendo poi incollati gli italiani al televisore con le sue battute. L'asta di Martedì sera, durante cui sono stati

venduti molti oggetti che appartenevano a Bongiorno, con Fabio Fazio battitore d'asta, è stata un aiuto "per fare un passo verso una città dove non ci siano un centro è una periferia, ma tanti centri", capaci coesione sociale e solidarietà. I più generosi, ha raccontato la moglie, sono stati "Carlo Conti e Fabio Fazio, che hanno acquistato dei pupazzi per un sacco di soldi". Anche Silvio Berlusconi ha partecipato agli acquisti e con lui tanti altri. Coi fondi raccolti verrà finanziata Piazza Allegria. "In questo mese di interviste - ha aggiunto a margine Daniela Zuccoli - sono riuscita a non emozionarmi. Oggi mi è venuto il magone: quando ho sentito il sindaco dire cose così vere e così belle mi sono emozionata". Visibile dalla nuova via, in lontananza, la chiesa di San Gioacchino, " dove sono stata battezzata", ha ricordato.

NAPOLI, UNIVERSITÀ: GIOVANI FDI AGGREDITI DURANTE VOLANTINAGGIO Napoli - Ieri mattin i ragazzi di Gioventù Nazionale Napoli, i giovani di Fdi, hanno distribuito volantini contro i nuovi parametri di calcolo del ISEE in via Porta di Massa, all'esterno della fa-

coltà di Giurisprudenza della Federico II. "Sono stati accerchiati e aggrediti da alcuni esponenti dei centri sociali di sinistra, che hanno ferito al volto e al braccio il responsabile di Gioventù Nazionale Pianura. Non è la prima volta che si verifica una cosa del genere: i centri sociali sono soliti ricorrere alla violenza contro chi democraticamente esprime un'Idea che a loro non piace", denunciano in una nota Emanuele Bifaro e Stefano Pisaniello, componenti del direttivo nazio nale di Gioventù Nazionale. "Se con questi comportamenti pensano di poterci fermare si sbagliano di grosso: saremo di nuovo in strada, saremo ancora tra la gente a manifestare liberamente il nostro pensiero sempre più convinti di stare nel giusto. Hanno promesso di essere ancora più violenti nei nostri riguardi nel caso tornassimo di nuovo nella zona universitaria, forti della copertura politica e giudiziaria che il nostro sindaco gli dà. Non possiamo non tornare a gridare a gran voce la nostra voglia di libertà di pensiero" hanno aggiunto Corrado Ferlaino e Salvatore Mario Cafaro, presidenti provinciale e cittadino di Gioventù Nazionale.

CRONACA

pag. 5

OSPEDALE ISRAELITICO DI ROMA: 17 ARRESTI TRA CUI ANTONIO MASTRAPASQUA

Roma - I carabinieri del NAS di Roma, hanno eseguito 17 misure restrittive di cui 14 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata "Ospedale Specializzato Israelitico" di Roma. Tra gli arrestati c'è anche l'ex direttore generale dell'Ospedale, Antonio Ma strapasqua, attualmente ai domiciliari. Le ipotesi di reato sono falso e truffa in danno della sanità pubblica. I provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Roma sono riconducibili alle risultanze investigative raccolte nel corso di un'indagine condotta dal NAS di Roma e coordinata da un pool della Procura della Repubblica di Roma relativamente alle ipotesi di reato di falso e truffa in danno della sanità pubblica. Contestualmente ai 17 provvedimenti cautelari, eseguiti dal Nas di Roma con l'ausilio del Comando Provinciale di Roma, l'Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo per equivalente pari all'ammontare di 7,5 milioni di euro, somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera.

OSTIA: COSPARGE LA SUA COMPAGNA DI ALCOOL DANDOLE FUOCO

Ostia (RM) - L’ha prima cosparsa di liquido infiammabile per poi darle fuoco con un accendino.Lui 60enne rumeno, lei 57enne ucraina, compagni nella vita. Entrambi senza fissa dimora, vivevano in un ricovero di fortuna nei pressi della stazione Lido-Nord sulla via Ostiense.Il grave episodio è accaduto l’altro ieri quando l’uomo è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato; 2 le Volanti del Commissariato di Ostia intervenute a seguito della segnalazione da parte di alcuni volontari di un’associazione che si occupa di aiutare le persone senza fissa dimora.Al loro arrivo i poliziotti hanno bloccato il 60enne; la donna era in terra – come poi accertato da alcune ore - con evidenti ustioni sparse nella maggior parte del corpo;

soccorsa è stata poi trasportata all’ospedale di Ostia.La vicenda, è stata ricostruita dagli investigatori del Commissariato, anche dopo aver ascoltato la vittima ancora ricoverata in ospedale. La donna ha riferito di violenze subite – per motivi di gelosia - in più di una occasione nell’ultimo periodo da parte del compagno. In quella mattina però, dopo una lite che la donna credeva terminata, l’uomo con estrema violenza l’ha bloccata gettandole indosso un’intera bottiglia di alcol, e dopo averla picchiata, le ha dato fuoco. Lei stessa, utilizzando alcuni suoi abiti è riuscita a spengere le fiamme che l’avevano avvolta; a causa delle ferite non era però riuscita più a muoversi, rimanendo per ore li ferma sino all’arrivo dei volontari dell’associazione, i quali hanno poi avvertito la Polizia di Stato. L’uomo identificato per L.I., cittadino rumeno, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato; arrestato, dovrà rispondere per i reati di maltrattamenti e lesioni aggravate.


pag. 6

L’ESCLUSIVA

L’osservatore d’Italia

edizione di Giovedì 22 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 146

www.osservatoreitalia.it

BENEVENTO, UNA TRAGEDIA IMMANE: PARLA IL SINDACO L’Osservatore d’Italia ha intervistato il sindaco Fausto Pepe e il parroco Don Nicola De Blasio.

Ecco cosa hanno raccontato di Christian Montagna

Benevento – A pochi giorni dalla devastante alluvione che ha messo in ginocchio il Sannio, Benevento, la città più colpita, conta i danni. Con previsioni meteo non ancora incoraggianti, anche il primo cittadino, Fausto Pepe, intervistato telefonicamente dalla nostra redazione, ha effettuato numerosi sopralluoghi per verificare lo stato e l’entità del danno subito. La popolazione di Benevento non molla, e con loro, le centinaia di volontari che in questi giorni stanno recando il proprio aiuto. Una enorme macchina della solidarietà messa in moto dal buon senso e dall’amore verso il prossimo. Si spala incessantemente, in attesa di aiuti concreti dalle istituzioni che, stando ad oggi, ancora non hanno garantito nulla di concreto. Intere abitazioni, attività commerciali, uffici, scuole e campagne sono state rase al suolo dalla violenza delle acqua straripate dal fiume Calore. Un ondata che non ha ri sparmiato proprio nulla. Gli angeli del fango. Provengono da ogni regione, da ogni parte della nazione gli aiuti giunti in questi giorni di massima difficoltà ai beneventani. Dalle Marche, dalla Campania, dal Molise: la macchina della solidarietà è partita alla grande. Il gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche è partito subito dopo l’alluvione per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal maltempo. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha fornito immediatamente il via libera alla partenza di un primo mezzo fuoristrada che si è reso operativo fin da subito e sul quale è montato un modulo con idrovora. Anche dai Comuni di Matelica, Fiuminata e Cingoli, sono giunti soccorsi di ogni tipo. Da Piedimonte Matese, il nucleo di Protezione Civile ha subito raccolto la possibilità offerta dalla Protezione Civile Regionale di recarsi sui luoghi più in difficoltà del Sannio. Generi di prima necessità, alimentari e quanto occorre sono già stati raccolti e diffusi nei centri della Caritas. Danni alle industrie e ai pastifici. E’ nella produzione e nello sviluppo futuro che la città è stata colpita; nelle industrie, nelle cantine, nei vigneti. E’ da lì che bisogna ripartire per un futuro migliore. Il pastificio Rummo, attivo nel beneventano da anni, ha subito danni per un milione di euro circa. I macchinari sono stati travolti dalle acque e distrutti interamente. Anche la Cantina di Solopaca è stata distrutta dalla furia del fango. Ma, il totem con la scritta “Cantina di Solopaca, il sogno di 600 viticoltori”, è rimasto in piedi come testimonia

una foto postata sul gruppo Facebook di Benevento. Ed è proprio questo, il simbolo da cui ripartire, dimenticando quella che è apparsa come una vera e propria apocalisse. “Cancelli divelti, serbatoi capovolti, bottiglie dappertutto, che galleggia-

vano. Non si poteva entrare. Per fortuna, il vino è salvo, ma dovevano entrare ancora gli ultimi 3mila quintali. Ora dobbiamo riattivare le pigiatrici. Molti produttori però sono stati pesantemente danneggiati dall'onda di piena: ettari ed ettari sono stati travolti e distrutti. Per dare un segnale di ottimismo, siamo però aperti. Con soci e operai, che volontariamente, ci stanno aiutando a pulire. Siamo sanniti, ce la faremo anche stavolta. “ , racconta sul suo profilo Facebook Carmine Coletta , pre sidente della Cantina di Solopaca. L’intervista al sindaco Fausto Pepe. Contattato telefonicamente dal nostro giornale, il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha ribadito l’urgenza e la drammaticità della situazione nel be neventano. Sono arrivati per la situazione di Bene vento fondi straordinari? “Ho decretato lo stato di emergenza ma al momento nessun fondo straordinario è stato emanato. Dovrà essere necessario un tavolo ministeriale per poter ricevere sostegno economico. La Regione Campania con una delibera ha finanziato un milione di euro così come anche il Comune di Benevento (200 mila euro) ma, i fondi possono essere stanziati solo dal Governo centrale.” Al momento è possibile stimare i danni? “Purtroppo, al momento non si può fare una stima completa dei danni. Centinaia di mezzi e migliaia di uomini continuano a lavorare incessantemente sul territorio, scandagliando le superfici danneggiate dall’alluvione. Abbiamo ponti, strade, acquedotti, aziende, interi comparti dell’agricoltura totalmente distrutti. Si lavora giorno e notte. Abbiamo un’intera area industriale a terra, poli commerciali importanti per l’Italia ma anche per l’Europa, oltre alle decine di commercianti locali. Gli imprenditori tut-

tora sono a spalare fango, con la spe contribuiscono alle donazioni con pane e ranza di poter salvare il salvabile.” generi alimentari. Anche i detenuti, hanno raccolto fondi per comprare ai Come si è dimostrato il governo nei volontari le balle d’acqua. Al momento, confronti di questa emergenza? si contano cinquecento famiglie di sfol“Purtroppo, la situazione di Benevento è lati ma, il numero è assolutamente provstata sottovalutata. La prima grande visorio. Sono intesi come sfollati, le emergenza si è registrata il 15 Ottobre persone che hanno dovuto abbandonare ma, solo ieri abbiamo cominciato a colla- le proprie abitazioni. Proprio ieri da coborare con la Protezione Civile Nazio- muni limitrofi sono giunte notizie di altri nale. Abbiamo sostenuto per quattro nuclei familiari costretti ad abbando giorni una tragedia sulle nostre spalle. Lo nare le abitazioni.” Stato è arrivato in ritardo. A Benevento ha fatto visita due volte il presidente Da dove arrivano gli aiuti? della Regione Campania, Vincenzo “Abbiamo ricevuto numerose adesioni De Luca.” alle richieste di soccorso. Stanno per arrivare a Benevento squadre di Bergamo, E il premier Renzi? di Avellino, di Nocera e anche dalla To“No. Non è mai venuto qui”. scana. Siamo molto felici di questa risposta e della collaborazione sinergica che Quali sono le condizioni meteo previ sta avvenendo con le istituzioni locali. ste nelle prossime ore? Anche il Benevento Calcio ha provveduto “Resta l’allerta codice arancio. Purtroppo ad inviare una donazione.“ le previsioni meteo non sono incoraggianti. Abbiamo molti argini saltati e al L’alluvione ha colpito l’economia della momento non siamo in grado di monito città. Pastifici, vigneti e attività com rare il fiume”. merciali sono stati distrutti. “Purtroppo, non è stato risparmiato L’intervista a Don Nicola De Blasio. nulla: i pastifici Rummo e Rosiello sono “Mi sento come Garibaldi in questo mo- stati letteralmente distrutti, così come i mento, ci metto il nome e la faccia ma, vigneti di Aglianico e Falanghina nella sono i mille ad essere importanti”: così zona della Valle Telesina. Al momento di ha esordito ai nostri microfoni Don Ni- contano già duemila operai in cassa incola De Blasio, parroco della chiesa di tegrazione. L’alluvione ha abbattuto San Modesto e direttore della Caritas di tutto, ma dal fango,sta nascendo qualBenevento. cosa di bello. Purtroppo, lo Stato centrale ha sottovalutato l’entità del problema e dei danni. Si stima, che occorreranno Quando è partita la macchina della so 500 milioni di euro per risanare il tutto lidarietà? ma, io, credo che occorrerà anche qual “E’ dal 15 Ottobre che abbiamo messo in cosa in più.” moto la macchina della solidarietà, offrendo il primo servizio alla “Cittadella Come si può aiutare la popolazione di della Carità” e attivando la cucina e 49 Benevento? posti letto per accogliere i primi sfollati. “Abbiamo bisogno di comprare elettroIn coordinamento con il centro comu- domestici, pittura, materiali edili, abbinale, abbiamo proceduto alla coordina- gliamento e tanto altro ancora. E’ stata zione di volontari non organizzati e allestita una raccolta fondi per le famisuddivisi da noi in squadre di lavoro”. glie Sannite. E’ possibile donare alla CARITAS DIOCESANA BENEVENTO, iban: Come state organizzando il lavoro dei IT03A0501803400000000160288,covolontari? dice bic: CCRTIT2T84A, causale: emer“Abbiamo suddiviso i ragazzi in squadre: genza alluvione Benevento oppure alla ragazzi della Curva Sud, di Azione Cat- CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO tolica, immigrati, tutti stanno lavorando PROVINCIALE DI BENEVENTO, iban: per uno stesso obiettivo. C’è chi riordina IT54I0200875590000103643119, caui materiali arrivati nei magazzini, chi sale: Emergenza alluvione Benevento. pensa alla distribuzione, chi raccoglie Provvederò io stesso a rendere pubblici fondi per la città e chi anima i bambini gli acquisti e le spese, per rendere an colpiti dall’alluvione portandoli in un’ cora più limpido il nostro operato.” area predisposta da un centro commerciale e intrattenendoli con giochi e ani Si sono registrati atti di sciacallaggio mazione.” nelle zone colpite dall’alluvione? “Purtroppo si, è accaduto in zona che alCome state operando sul territorio con cuni commercianti aumentassero a digli sfollati? smisura i prezzi di stivali, pale e lavaggi “Abbiamo fornito dal 15 al 20 Ottobre auto. Spetterà alle autorità competenti circa ottomila pasti caldi, preparati da controllare i commercianti. Noi non giualunni e docenti dell’Istituto Alberghiero dichiamo, non diciamo nulla, ma ricor di Benevento. I forni della città inoltre datevi che il Signore vi vede.”


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.