21 MARZO 2013

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Giovedì 21 Marzo 2013

Anno II Numero 12

Direttore Responsabile: Chiara Rai - Editore: IG Servizi Srl - Sede legale: Roma, via C. Colombo, 440 - Tel. 3457934445 - Fax. 02700505039 - Email: info@osservatorelaziale.it

UN’EUROPA INDIVIDUALISTA E OPPORTUNISTA

La crisi che ha investito come un uragano tutta l’Europa e non solo, sembra provenga da molto lontano, ha fatto venire i nodi al pettine di una civiltà antica, ma non allineata alla modernità.

L’editoriale

L’analisi

IL PARTITO “PIDISTELLE” IN ROTTA

di Ninnj Di Stefano Busà

di Emanuel Galea

Ascoltando le varie notizie, o per meglio dire, “il si dice” nei corridoi di via del Nazareno, mi viene in mente, e non so perché, il leitmotiv di una canzone di qualche anno fa. E’ strano, come nella mia mente, senza volerlo, si anagrammino le parole che risuonano così nelle mie orecchie: Grillo tutto si fa per te / tutto.../ pur di piacere a te /…… per un si'.. per un no.. per te *** Questa volta però, non è il canto melodioso del Quartetto Cetra, bensì la voce bassa ed intonata di Bersani. Il PD si sta dimostrando succube del Movimento Cinque Stelle e si presenta in piazza, con le braghe calate. Ha dovuto dire addio al sogno di un Franceschini sullo scranno più alto della Camera e di una Finocchiaro nelle vesti prestigiose di seconda carica dello Stato. “Grillo, tutto si fa per te / Grillo pur di piacere a te.” Ed ecco il PD ha dovuto rinunciare a due candidature dell’apparato ed al loro posto proporre e far votare candidature provenienti dalla cosiddetta società civile. E’ pur vero che questi si sono presentati sotto la bandiera del centrosinistra, però, non si sono mai compromessi con “l’apparato partitico”. I Dalemiani ed i giovani turchi hanno avuto la meglio nella scelta dei capigruppo ed hanno imposto Speranza e Zanda rispettivamente a Camera e Senato. “Al Colle con la nostra proposta” rilancia il segretario, pur sapendo che anche questa sarà per lui una prova tutta in salita. Il Pdl già si è messo di traverso e minaccia “battaglia in piazza ed in Parlamento”.

continua a pagina 2

DJEBALI MAHER L’arresto

FINE DELL’INCUBO. ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO LO STUPRATORE DI VELLETRI. a pagina 2

Il Commento del Presidente prov.le del PSI Franco Schietroma

PROVINCIA DI FROSINONE: FINE DI UNA STORIA

Schietroma (Psi): <<Il decreto di scioglimento del Consiglio Provinciale di Frosinone, firmato dal Capo dello Stato, pone fine alla farsa in atto ormai da tempo alla Provincia di Frosinone. Del resto la legge di stabilità 24.12.2012 non ammetteva dubbi: il commissariamento dell'ente era inevitabile, a causa della decisione di Antonello Iannarilli di candidarsi alla Regione. Si apre, quindi, un altro capitolo sulle colpe di Iannarilli. Alle pesanti responsabilità politiche, determinate da quattro anni di nulla assoluto, si aggiunge ora anche la grave colpa di aver provocato, per mere esigenze elettorali personali, il commissariamento dell'ente. Per di più, proprio nel momento in cui la Provincia di Frosinone avrebbe avuto bisogno, invece, di un Presidente, forte del mandato popolare, per difendere al meglio le giuste ragioni del nostro territorio nella battaglia politica tesa ad evitare la soppressione della nostra provincia. Si chiude nel modo peggiore la storia della Provincia di Frosinone, che è stata uccisa da un uomo affetto purtroppo da “candidite acuta”.>>

La crisi che ha investito come un uragano tutta l’Europa e non solo, sembra provenga da molto lontano, ha fatto venire i nodi al pettine di una civiltà antica, ma non allineata alla modernità. Entro il calderone di un continente “vecchio” sembra ribollisse da tempo un malessere culturale, socio economico generalizzato, paralizzato dal suo individualismo e libertarismo filosofico e del diritto, che è la perdita di coscienza dei popoli, La causa a monte sta sempre nella miseria umana e nel vizio che l’uomo porta in sé, nella sua avidità di fondo, nella miserevole condizione morale sempre viva e presente di ignorare la trascendenza a favore di un soggettivismo che impugna prevalentemente false ideologie, campi minati di un sapere e di una cultura che forma e deforma i suoi falsi uomini, le sue false dottrine, i suoi temporanei teoremi che privano la volontà e la libertà dell’individuo fino a soffocarlo, togliendogli ogni residuo di bene e portandolo alla disfatta. E con ciò, non mi riferisco alle forze e alle filosofie degli stati totalitari, ma a quelli più illuminati che sotto il profilo della democrazia e della libertà si fanno promotori e artefici oltre che interpreti di azioni criminali, inibendo le forze vivificatrici della trascendenza, miscelando nella fattispecie umana tutte le nefandezze, le incongruenze, gli egoismi della specie che viene defraudata dal suo grande beneficio: l’intelligenza logica e il responso morale delle coscienze.

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PRIMO PIANO

Dalla prima pagina l’editoriale di Emanuel Galea

Nello stesso Pd non mancheranno le sorprese, specialmente dalla corrente renziana. Elette le due cariche

istituzionali, il Pd va oltre e vuole ingraziarsi fino in fondo il M5s. Quest’ultimo evita il morso fatale di Bersani. Dalla sede nazionale del Pd, fuoriescono voci di un’ipotesi di governo, si dice, è una proposta che Grillo non può rifiutare. Un governo formato da Barca, Carlini Petrini di Slow Food, il costituzionalista Gustavo Zagreblesky, Stefano Rodotà, Cecchi Paone, Don Ciotti e dulcis in fundo, che non

poteva mancare, Roberto Saviano. Dite la verità, non viene da intonare “oh che belle figliole madama doré, o quante belle figlie..” Ma che c’entra Cecchi Paone? Che cosa racconterà nel primo Consiglio dei Ministri? Forse le sue esperienze sull’isola dei famosi. Don Ciotti è un sacerdote rispettabilissimo ed è ben conosciuto nel campo del sociale. Meglio vederlo con il Vangelo in mano piuttosto che a combattere con gli otto punti di Bersani. Si troverebbe senza meno molto male in mezzo agli uomini politici. La politica è compromesso, è “qui lo dico e qui lo nego”, la politica segue ben altri criteri che le beatitudini della montagna. “Grillo, tutto si fa,

pur di piacere a te”. Don Ciotti va sacrificato sull’altare della politica, omaggio a Grillo. L’evergreen Rodotà, insigne giurista, ottantenne, reduce dall’ottava legislatura, figura tra una ipotesi di governo. E’ sempre il nuovo che avanza. Poi c’è Saviano. Nell’ipotesi di governo c’è di tutto e di più, non manca nulla. Dove sono finiti gli otto punti? Il M5s chiede l’abolizione totale dei rimborsi ai partiti che, a pensarci bene, non è una bestemmia. Bersani risponde: “per un si. per un no.. per te” siamo disposti a parlare. Abolire del tutto i rimborsi non si può. Parliamo. Grillo è un comico e ci fa ridere. Tutti gli altri sono politici e ci fanno piangere! ***(Canzone “Donna”, cavallo di battaglia del Quartetto Cetra)

L’osservatore laziale

L’arresto

CASTELLI ROMANI, MANIACO: FINE DELL’INCUBO. ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO LO STUPRATORE DI VELLETRI.

Ieri il GIP presso il Tribunale di Velletri ha convalidato i fermi eseguiti dalla Polizia Giudiziaria accogliendo le contestazioni formulate dalla Procura.

Velletri - Nel corso della serata di sabato, personale della Squadra Mobile della Questura di Roma, ha eseguito un fermo di iniziativa nei confronti del cittadino tunisino DJEBALI MAHER, di anni 26, da tempo residente ai castelli romani, considerato il responsabile delle violenze sessuali avvenute a Velletri il giorno 2 e 10 febbraio ai danni di due giovani donne. La sera del 10 febbraio una studentessa, si trovava a bordo della propria autovettura parcheggiata nella centrale piazza Garibaldi, per fare rientro a casa dopo una serata trascorsa con le amiche, quando è stata aggredita da un uomo piuttosto alto, sicuramente straniero, con il volto parzialmente travisato dal collo del maglione, il quale, minacciando la ragazza con un coltello, è salito a bordo dell’autovettura della donna ponendosi alla guida, colpendola violentemente con un pugno al volto e costringendola a rannicchiarsi sul pianale lato passeggero. Lo straniero ha guidato per un breve tratto raggiungendo un parcheggio ubicato su via dei Volsci dove si è fermato, ha violentato la ragazza e le ha rapinato un telefono cellulare. Al termine del rapporto sessuale, l’aggressore si è rimesso alla guida e dopo DJEBALI MAHER aver fatto un largo giro, allo scopo di confondere la vittima è sceso dal veicolo ed è fuggito a piedi. La violenza, che ha suscitato subito clamore e paura in tutta la comunità della cittadina del Castelli, ha presentato agli investigatori della Squadra Mobile della analogie con un altro episodio avvenuto qualche giorno prima, il 2 febbraio, ad una donna aggredita, di pomeriggio, sempre all’interno di un parcheggio, da un cittadino straniero. L’individuo, dopo essere salito a bordo della vettura, minacciando la donna con un coltello, l’ha costretta a guidare per chilometri, fino ad un luogo in aperta campagna dove l’ha violentata e rapinata della fede nuziale e di alcune decine di euro. Concluso l’odioso atto di violenza, l’individuo si è fatto ricondurre in auto a Velletri, facendosi lasciare dalla vittima in una via poco distante dal cimitero comunale. L’indagine condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Velletri, ha interessato entrambe le brutali aggressioni facendo emergere i vari punti di contatto. Importante il lavoro investigativo svolto utilizzando le tecniche più avanzate per poter rintracciare il cellulare rapinato alla seconda vittima. L’apparecchio è stato rintracciato e trovato in possesso del cittadino marocchino FADIR Aziz di anni 35, anch’egli da tempo abitante ai castelli romani, amico del violentatore. Anche per lui sabato sera, si sono aperte le porte del carcere quando è stato eseguito il fermo per il reato di ricettazione. Per giorni gli investigatori hanno studiato il comportamento dei due uomini, i quali erano soliti uscire di sera da soli, specie il sabato, girovagando fino all’alba ed intrattenendosi in alcuni bar e locali di Velletri, ritrovi abituali di cittadini magrebini. Gli accertamenti effettuati dal Servizio della Polizia Scientifica sui campioni biologici prelevati sugli indumenti delle due donne, hanno evidenziato agli investigatori della Squadra Mobile, l’unicità e la corrispondenza del profilo genetico dell’aggressore, con quello di DJEBALI. Il risultato delle analisi scientifiche unito agli elementi raccolti nel corso dell’indagine ha consentito agli uomini della Squadra Mobile di Roma di porre fine a quello che oramai era diventato l’incubo dei Castelli romani. Oggi il GIP presso il Tribunale di Velletri ha convalidato i fermi eseguiti dalla Polizia Giudiziaria accogliendo le contestazioni formulate dalla Procura.


ROMA E PROVINCIA

L’osservatore laziale

Cronaca

Il commento di Luigi Jovino

GROTTAFERRATA, FIERA DEL LIBRO

Jovino, giornalista e scrittore: "Più che fiera del libro, fiera della vanità, un evento provinciale che lascia il tempo che trova. Una grande occasione sprecata.

ROMA, CIRCO MASSIMO. TROVATO UN FETO DI POCHI MESI NEL CESTINO DI UN BAR

Grottaferrata

Mi

piacerebbe

fare

qualche

considerazione

del

libro

a

margine

della

Fiera di

Grottaferrata, al di là dell’evento meteorologico che ne ha

sconvolto il regolare svolgimento. Lunedì 18 marzo sono stato

invitato a presentare il libro “Ars culinaria”, scritto dalla

filologa Antonietta Dosi e dalla dottoressa Giuseppina Pisani

Sartorio. La manifestazione, promossa dal Gruppo archeologi-

co latino “Bruno Martellotta” sobria e gentile si è svolta

nell’ex biblioteca a via Giuliano della Rovere. Il libro in

questione, vero capolavoro di storia e cultura è entrato nella

cinquina

delle

opere

candidate

al

premio

Bancarella.

Una

delle autrici, inoltre, è la direttrice dell’unico Bollettino

unione storia ed arte che si pubblica in Italia. Questo perio-

dico fu rilevato proprio dal compianto archeologo grottafer-

ratese Bruno Martellotta che assicurò, grazie anche al suo

impegno economico, la continuazione delle pubblicazioni. La

prima domanda che, all’atto della presentazione del libro, mi

sono fatto è stata <come mai un evento del genere si tenesse

al margine del programma della Fiera del libro, tanto da non

essere

nemmeno

citato

nel

catalogo

ufficiale?>.

Ho

anche

chiesto <se c’era stata l’intenzione del Gruppo archeologico

latino di non far entrare nel novero delle iniziative fieri-

stiche la presentazione del libro oppure la scelta fosse da

addebitare

ad

una

delle

tante

stravaganze

del

sindaco

Gabriele Mori che pensa di aver inventato un format cultura-

le solo perché si è assicurato la certificazione di una firma

d’autore?>. Mi sembrava strano, infatti, che nella Fiera del

libro ci fosse una sala dedicata a Bruno Martellotta, da cui

era stata sfrattata l’associazione che porta il suo nome e

una iniziativa che in qualche modo continuava la sua attivi-

tà decennale. La risposta dei giovani archeologi è stata

sobria e gentile e tesa a smontare qualsiasi polemica, ma si

è notato tanto disappunto. Nei visi dei partecipanti anche una

punta di delusione. Neanche a parlare della qualità del libro

che forse gli arguti promotori della Fiera non hanno avuto il

tempo di considerare. Questo ennesimo infortunio ci porta,

però, a tirare delle conclusioni che noi operatori culturali

dovremmo fare con più continuità e senza peli sulla lingua.

Ma a chi serve una Fiera del libro, gestita in quel modo con

quattro bancarelle gettate alla rinfusa e senza nessun col-

legamento con la realtà culturale del territorio? Perché si

cercano fuori dai Castelli Romani enti gestori di un evento

che affonda le radici nella cultura popolare locale? Ma il

sindaco Mori, riconosciuto per la velocità del passo con cui

attraverso le strade cittadine, ha mai buttato uno sguardo

all’enorme patrimonio di intelligenze e di professionalità

che operano nel territorio? Si è accorto che le società gesto-

ri dell’evento hanno dovuto giocoforza rivolgersi ad aziende

culturali e ad artisti locali per costruire un programma di

eventi? Ci sono episodi gustosi di cui potrei dare diretta

testimonianza. A che è servito, inoltre, questo spreco di

soldi? La domanda, caro, direttore, non è retorica, circola

di bocca in bocca e non deve essere più sottaciuta. Più che

una Fiera del libro mi è sembrata la Fiera delle vanità. Un

evento molto provinciale che lascia il tempo che trova. Una grande occasione sprecata.

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Roma - Un feto morto è stato ritrovato all'interno di un cestino in un bar del centro di Roma, in via del Circo Massimo. Secondo i carabinieri, che indagano sulla vicenda, potrebbe trattarsi di un prematuro. Lunedì un feto di 4-5 mesi era stato trovato in una cella frigorifera all'Università degli Studi di Milano Bicocca.Ad accorgersi del feto nel cestino e quindi chiamare i carabinieri è stato un dipendente del locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro. Ora si aspetta l’arrivo del medico legale e della sezione rilievi.

Cronaca

ROMA FIDENE, RAPINATA E VIOLENTATA IN CASA

Roma - Seguita fin sotto casa da tre persone, è stata spinta con la forza nella sua abitazione e, mentre due ne abusavano sessualmente, il terzo le ripuliva l’appartamento. Solo quando si sono accorti che in una delle stanze c’erano i suoi due figli minori che stavano dormendo, hanno preso il bottino e sono fuggiti. È successo il 3 marzo scorso intorno alle due del mattino. La donna, una 38enne romana, dopo una giornata trascorsa a lavorare, come cameriera, in un ristorante della zona, prima di rincasare si è fermata in un bar di viale Tirreno per prendere una consumazione e comprare le sigarette. Uscita poco dopo, prima di risalire sullo scooter che l’avrebbe riaccompagnata a casa, ha notato tre giovani, conosciuti di vista, che dopo averla raggiunta e affiancata l’hanno importunata con richieste sessuali. La vittima a quel punto li ha respinti con determinazione e dopo poco i giovani si sono allontanati. Giunta sotto casa, parcheggiato il suo motorino, si è diretta verso il portone ma i soliti tre sono sbucati improvvisamente dal buio e dopo averla aggredita l’hanno seguita sulle scale. Bloccata definitivamente prima che potesse entrare all’interno del suo appartamento, mentre 2 dei ragazzi la tenevano ferma, il terzo si impossessava delle chiavi e una volta aperta la porta, la spingevano all’interno con la forza. Appena entrati, la vittima è stata “sbattuta” sul divano del salone da uno dei due gemelli e dal terzo uomo che hanno iniziato a toccarla nelle parti intime esibendo i genitali , mentre l’altro giovane si è messo a girare per la casa razziando la malcapitata di tutti gli oggetti di valore. Quando si è accorto che in una delle stanze c’erano due bambini che dormivano, in compagnia di una donna adulta, ha avvisato gli altri due che a quel punto hanno smesso di molestare la vittima e sono fuggiti. Solo a questo punto, uscita dallo stato di shock che la vicenda le aveva provocato, la donna è riuscita a gridare e a dare l’allarme alla madre che dormiva nell’altra stanza. Subito dopo ha chiamato la Polizia e sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato Fidene Serpentara, che hanno ascoltato il racconto della donna e avviato subito le indagini. La vittima, che a causa delle ferite riportate durante la colluttazione con i tre uomini è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari, è stata trasportata in ospedale e poco dopo dimessa con alcuni giorni di prognosi. Circa una settimana dopo, con le indagini in pieno svolgimento, la donna è stata costretta a ricorrere ancora una volta all’intervento della Polizia. Rientrando a casa infatti, ha notato tre persone, poi rivelatesi essere i tre aggressori del 3 marzo e un quarto uomo, che la stavano aspettando nei pressi della sua abitazione con chiari intenti intimidatori. All’arrivo della Volante, i quattro si erano già dileguati ma i poliziotti sono comunque riusciti a rintracciare il quarto uomo mentre si stava dileguando, a bordo di un autobus di linea, e ad identificarlo. Riusciti a dare un volto e un nome agli aggressori di quella sera, gli investigatori di Fidene, sotto il coordinamento del pool della Procura della Repubblica che si occupa di reati sessuali, hanno predisposto una serie di servizi e appostamenti nei luoghi solitamente frequentati dai ricercati e dopo alcuni tentativi andati a vuoto, nella serata di ieri sono riusciti a rintracciarli, in compagnia del minore, in via Gorogona, nei pressi di una sala giochi. Identificati per L.B. e M.B, sono stati accompagnati in ufficio insieme al minore. Perquisite le loro abitazioni gli investigatori hanno recuperato sei cellulari, di probabile provenienza furtiva, a casa del minore, mentre a casa di uno dei fratelli è stato recuperato uno dei due telefoni rapinati alla vittima. Al termine degli accertamenti per i due è scattato il fermo di indiziato di delitto ed ora sono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gravi le accuse nei loro confronti. Oltre che della rapina infatti dovranno rispondere anche della violenza sessuale. Per gli stessi reati è stato indagato in stato di libertà il minore.


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RIETI E VITERBO

Amministrazioni Comunali

RIETI, VERTICE TRA IL SINDACO PETRANGELI E IL PRIMO CITTADINO TERNANO. IPOTIZZATO UN PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO COMUNE

Durante l’incontro si è inoltre parlato di costituire una rete anche con Viterbo, Civitavecchia e l'Aquila

Rieti - Il Sindaco Simone Petrangeli ha ricevuto nel primo pomeriggio di oggi 20 marzo 2013 il Sindaco della Città di Terni, Leopoldo Di Girolamo, con il quale si è intrattenuto a lungo affrontando diversi temi di comune interesse per i due capoluoghi. Petrangeli e Di Girolamo, innanzitutto, hanno manifestato l'intenzione comune di realizzare un piano strategico di sviluppo che metta in relazione i due territori valorizzandone le potenzialità. Si è parlato anche di costituire una rete con le città di Viterbo, Civitavecchia e L'Aquila, in modo da realizzare un corridoio a nord della Capitale in grado di sfruttare le opportunità che derivano dalla vicinanza con Roma. "La prossima iniziativa - dichiara il Sindaco Petrangeli - sarà quella, appunto, di incontrare i sindaci di Viterbo, Civitavecchia e L'Aquila. Rieti e Terni devono pensare il proprio futuro insieme. Subito si possono concretizzare iniLEOPOLDO DI GIROLAMO ziative a breve e medio termine per mettere in rete SIMONE PETRANGELI le due città, a partire - conclude - dalla mobilità, dal turismo e dall'ambiente". Proprio ieri l'Assessore alle Culture e al Turismo, Diego Di Paolo, ha partecipato a Terni a una riunione operativa del progetto Eden, che punta a valorizzare le eccellenze turistiche europee, di cui il capoluogo umbro è capofila.

RIETI, E' CACCIA AGLI INCIVILI CHE NON RACCOLGONO I BISOGNI DEI PROPRI CANI

Rieti Gli Assessorati all’Ambiente, al Decoro urbano e alla Polizia municipale, al fine di contrastare i comportamenti irrispettosi delle norme che disciplinano la convivenza civile - con particolare riferimento al fenomeno delle deiezioni canine su marciapiedi e spazi pubblici e all'abbandono in strada di rifiuti ingombranti e inquinanti - ha delegato il Comando della Polizia municipale a promuovere una serie di servizi mirati, utilizzando anche personale in abiti civili. L’iniziativa punta, innanzitutto, a sensibilizzare i cittadini a un maggiore rispetto dell’ambiente e del decoro urbano. I controlli, naturalmente, prevedono anche la possibilità da parte della Polizia municipale di sanzionare eventuali comportamenti scorretti.

VITERBO, AL VIA IL RESTYLING DELLE STRADE DELLA TUSCIA CON PRIORITA' PER LA VIA CASSIA NEL TRATTO CAPRANICA - SUTRI

Viterbo - Una lunga serie di interventi per la messa in sicurezza delle strade della Tuscia, alcuni già portati a compimento ed altri iniziati in questi giorni. Lo annuncia l’assessore alla Viabilità e Lavori pubblici della Provincia di Viterbo, Gianmaria Santucci. “La priorità in questo momento è soprattutto la Cassia Sud, nel tratto tra Capranica e Sutri – afferma l’assessore -, dove da ieri stiamo effettuando lavori di risanamento del manto stradale con asfalto a caldo. Il fondo, infatti, è troppo rovinato per poter avere un risultato positivo con asfaltatura a freddo. Mi preme sottolineare che per questo intervento la Provincia di Viterbo sta utilizzando risorse dei cittadini della Tuscia per mettere in sicurezza un tratto viario regionale. Parliamo di soldi che potevano essere impiegati su alte strade provinciali, ma qui non è questione di competenza: si tratta, infatti, di lavori dettati da somma urgenza e dalla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini su quel tratto stradale. Mi auguro che il nuovo assessore regionale alla Viabilità possa immediatamente occuparsi di questo problema, risolvendo una situazione d’emergenza che si trascina ormai da troppo tempo”. Terminati i lavori sulla SP Umbro Casentinese, poi, sono in dirittura d’arrivo anche quelli sulla SP Dogana, altra arteria fondamentale per l’assetto dei collegamenti provinciali. “L’attenzione della Provincia in questo momento è puntata sulla SP Bomarzese in direzione Attigliano, interessata da una frana – continua Santucci -, perché quel tratto è un’importante via di comunicazione con Autostrada e Superstrada ed è percorsa ogni giorno da centinaia di cittadini”. Sono, infine, partiti in questi ultimi giorni anche gli interventi di messa in sicurezza previsti su strade provinciali che presentano incroci pericolosi. “Abbiamo fatto uno studio molto accurato – conclude l’assessore alla Viabilità – e le rilevazioni effettuata dagli uffici del settore ci hanno fornito un quadro completo su circa trenta incroci in prossimità dei quali si verificano incidenti stradali con maggiore frequenza. Interverremo proprio in quei tratti attraverso appositi impianti segnaletici e luminosi, con l’obiettivo di prevenire e ridurre al massimo il rischio di sinistri e per cercare di superare le principali criticità delle strade provinciali”. Di seguito l’elenco delle SP interessate dal piano di interventi: Strada Provinciale Cimina: Incrocio in località Fontevivola – direzione Fabrica di Roma e incrocio Montagna. Strada Provinciale Tuscanese: Incrocio con strada Bulicame; curva al km 18+250; tornante al km 18 + 750; incrocio strada provinciale Vetrallese Strada Provinciale Teverina: Incrocio strada provinciale Acquarossa; incrocio strada provinciale Ombrone; incrocio strada provinciale Fastello Strada Provinciale Verentana: Incrocio strada provinciale Commenda; incrocio Km. 11+450 (ingresso Marta); incrocio Km 12+400 (ingresso Capodimonte); incrocio km 12+500 (ingresso Capodimonte Via San Sebastiano); incrocio km 13+100 (ingresso Capodimonte); incrocio km 14+800 (ingresso Capodimonte); incrocio Gradoli; incrocio km 20+000; incrocio km 20+200 (Piansano); incrocio km 21+800. Strada Provinciale Ortana: Incrocio strada provinciale Bomarzese/ Sanguetta; svincolo SS 675 Bomarzo; incrocio strada provinciale Molinella; svincolo strada provinciale 675 Orte (località Resano); incrocio Km 25+300 e km 25+850; incrocio strada provinciale Vasanellese. Strada Provinciale Vasanellese: Innesto strada Ortana; sottopasso SS 675; Orte (Via le Grazie/Via Zelli); curva vocabolo S.Giovanni; incrocio strada provinciale Gallesana. Altri interventi sono poi previsti sulla Maremmana e sulla variante della Canepinese.


FROSINONE E LATINA

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Amministrative 2013

FORMIA (LT), BALLOTTAGGIO PRIMARIE: L'INTERVISTA A ERNESTO SCHIANO Schiano: “La vera emergenza è il lavoro. No a progetti faraonici. Ripartire dalle piccole cose”. Angela Carretta / Massimiliano Spiriticchio Formia (LT) - Soddisfazione e realismo: Ernesto Schiano non nasconde nessuno di questi due sentimenti a pochi giorni dal primo turno delle primarie, mentre già si prepara alla sfida decisiva con Sandro Bartolomeo. Il candidato classe 1973 del Pd punta a vincere, pur sapendo che non sarà facile, e racconta a L'osservatore laziale il suo progetto politico, le primarie e la Formia che immagina. Partiamo dal voto di domenica scorsa. Come lo commenta? “In modo molto positivo. Siamo partiti da pochissimo tempo, ma abbiamo raggiunto un grande risultato senza avere la preparazione e la struttura che ha sorretto altri candidati, ma dovendo anzi affrontare quanti più ostacoli pos sibile”.

ERNESTO SCHIANO

Si spogli per un attimo della veste di candidato in corsa ed indossi quella di osservatore esterno. Cosa prevede per il ballottaggio? “È durissima! Inutile nascondersi dietro un dito. Ma noi non ci scoraggiamo. Siamo completamente alternativi rispetto a Bartolomeo. Gli elettori hanno scelto per questo secondo turno i candidati più distanti tra loro”.

Mi da l’assist per la prossima domanda. Cosa dice agli elettori degli altri candidati, soprattutto quelli usciti sconfitti al primo turno? “Con Erminia (Cicione, ndr) e Maria Rita (Manzo, ndr) ci siamo incontrati spesso in questa campagna elettorale ed abbiamo davvero molti punti del programma in comune. Bartolomeo ha invece un programma differente:lui vorrebbe riprendere il discorso interrotto cinque anni fa. Ma adesso tante cose siamo in un altro periodo storico ed è il momento di cambiare”. Qual è la situazione da risolvere con più urgenza a Formia? “Il lavoro, il lavoro, sicuramente il lavoro. Bisogna ridare speranza nel futuro ai giovani. Questo è un territorio che invecchia. Occorre dare opportunità ai giovani”. Come ci si può riuscire? “Partendo dalle piccole cose. Questo è un territorio che ha grandi potenzialità che possono essere sfruttate attraverso progetti. Noi siamo contrari alla Pedemontana, al porto turistico o al nuovo ospedale. Non servono progetti faraonici. Bisogna invece puntare su tante piccole cose, sul turismo, quello vero, e sui progetti che fanno crescere e danno opportunità”.

Emergenza Frana

FROSINONE, EMERGENZA FRANA. IL SINDACO PLAUDE ALL'INTERESSAMENTO DI ZINGARETTI

“Il fatto che la Regione si stia interessando della grave emergenza idrogeologica di Frosinone è

sicuramente un elemento di novità e di grande rilievo per il nostro territorio"

Frosinone - “Il fatto che la Regione si stia interessando della grave emergenza idrogeologica di Frosinone è sicuramente un elemento di novità e di grande rilievo per il nostro territorio. - Ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani E’ utile, inoltre, predisporre uno studio accurato su quanto sta avvenendo su tutto l’alveo del fiume Cosa in quanto quello che si è verificato sul viadotto Biondi rischia di ripetersi anche in altri tratti del corso d’acqua, provocando smottamenti nel fronte collinare. - Ottaviani conclude L’auspicio e l’augurio è che, dopo la dichiarazione di calamità naturale, il nostro territorio possa conseguire quelle risorse finanziarie che risultano indispensabili per la riqualificazione delle aree coinvolte, poiché, dopo i buoni propositi, abbiamo bisogno di risposte concrete per la sicurezza dei cittadini e del patrimonio immobiliare dell’intera collettività”.


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