10 ottobre 2015

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L’ osservatore d’ Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT

Sabato 10 Ottobre 2015

Anno IV Numero 137

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: direzione@osservatoreitalia.it Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

PALERMO, CASA DEGLI ORRORI: VIOLENZE SESSUALI DI GRUPPO A TRE FRATELLINI

NON CI RIPENSARE! di Cinzia Marchegiani a pagina 5

L’APPELLO

Un'apertura è arrivata da Sel: "Noi vogliamo andare avanti con il programma elettorale: è giusto chiedere al sindaco un cambio di rotta, la verità, il rispetto del mandato.” L’editoriale

di Alberto De Marchis

di Mario Vito Torosantucci

L'ufficializzazione delle dimissioni da sindaco di Roma per Ignazio Marino sono fissate per il prossimo Lunedì. Partito quindi il count down ...

UN PAESE MARCIO

S ono tanti i quesiti nella mia mente,

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Il Commento

a cui non so dare risposte veritiere e concrete, anche se cerco in tutti i modi, di trovare il bandolo della matassa. Ormai estraneo in casa, poiché gli stranieri sono innumerevoli, mi chiedo quanti e quali siano i giochi dei nostri governanti, che in un dedalo di situazioni, minano, confondendoci le idee, il nostro sistema nervoso e quant’altro, pur di creare caos nella nostra vita e renderci degli ebeti innocui e pecore del loro gregge, fonte di ricchezza e potere. Uno dei temi scottanti, è rappresentato dal sovraffollamento delle carceri, tante iniziative al fine di far uscire migliaia di detenuti ; Mi chiedo : ma, non si pensa mai a costruirne delle altre, o a finire quelle esistenti a metà, iniziate negli anni e mai terminate? Qual è il vero scopo di questi signori governanti? Se, gli istituti penitenziari sono colmi di detenuti, dove mettono quelle centinaia di persone, che arrestano tutti i giorni? Non mi sembra logico il sistema esistente, dove le pene non si scontano, e, quando sono gravi, fra sconti , buona condotta, e bontà dei giudici ed assistenti sociali e religiosi, si liberano individui ... Continua a pagina 2

UN PLAUSO AL DIRETTORE

DEL POLICLINICO UMBERTO I

di *Michel Emi Maritato

Apprendiamo soddisfatti la convocazione di una conferenza dei servizi da parte del Direttore generale del Policlinico Umberto I Domenico Alessio, prevista per il 18 Novembre, per l'ottenimento dei previsti nulla-osta e per rendere operativo il progetto di 'Ristrutturazione Conservativa, Edilia ed impiantistica e Riorganizzazione Distributiva e Funzionale per la Riqualificazione del Po liclinico Umberto I'. Complimenti al direttore generale del Policlinico Domenico Alessio per questa importante iniziativa che si pone come obiettivo quello di adeguare le strutture del nosocomio più grande d'Europa alle esigenze di una sanità moderna reperendo quei fondi, stanziati a suo tempo, che altrimenti rischiavano di essere inglobati dallo Stato italiano per il loro 'mancato utilizzo' da parte delle gestioni precedenti. Ricordiamo che il Policlinico Umberto I è ad oggi un'eccellenza ospedaliera, la cui struttura è ... Continua a pagina 2

POSTE ITALIANE: LUNEDÌ LO

SBARCO IN BORSA

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma

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DDL BOSCHI: È QUASI FATTA.

MARTEDÌ IL VOTO FINALE

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Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma


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PRIMO PIANO

L’osservatore d’Italia

dalla prima l’editoriale di Mario Vito Torosantucci ... pericolosi, magari con la promessa di non commettere più reati e di restare a casa. Tutto ciò è inaccettabile e ridicolo, rimettere in circolazione una persona che delinque, e che magari, commette successivamente qualche grave reato, compreso l’omicidio, rovinando la vita di intere

famiglie oneste. Questo è lo specchio di un paese marcio, dove i problemi non si risolvono mai, ma si rimandano sempre. I contratti con le varie categorie di lavoratori, non vengono mai sottoscritti a tempo debito, aspettando l’esasperazione e gli scioperi che ne susseguono. Nel caso della Metro romana, è letteralmente scandaloso, che non si ponga fine ai gravi ritardi giornalieri, ai vandalismi sui treni, alle ruberie e violenze dei rom e di altre etnie importate, ai continui disagi, che la gente pur pagando, è costretta a subire costantemente, ma l’attenzione del sindaco e varia giunta comunale, è diretta verso altri interessi, e, l’attenzione dei media, non affronta mai con determinazione i problemi veri dei cittadini e di quello che subiscono. Un determinato sciopero, comporta di dover prendere l’auto per andare a lavorare in orari anomali, pur avendo l’abbonamento dei mezzi pubblici, quindi si paga la benzina ed i parcheggi che sono costosi, con dei guardiani spesso impietosi ed ingiusti. Non si può mettere una multa ad una persona, che dopo aver messo quattro euro di parcheggio, e non avendo altri liquidi, scoperto di cinque minuti, si ritrova un bel foglio sul parabrezza della propria auto. Pura e gratuita catti veria. Poiché si parla di marciume a trecentosessanta gradi, quando si risolverà il problema dei rifiuti nelle strade ? Noi cittadini, paghiamo cifre sempre più alte, per avere servizi sempre più scarsi, camminare lungo le strade, con il nauseante e cat-

tivo odore che ti assale e si insinua nelle narici, interi cespugli che crescono sui marciapiedi, spesso invasi da auto in sosta, e quindi, dover camminare sulla strada, con il pericolo di essere

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investiti. Imbrogli e malfattori in ogni settore della nostra vita, che ci costringono ad aver paura di tutto e diffidare di tutti, senza essere protetti da uno stato inesistente e preso da problemi politici più proficui per i loro interessi. Si ritorna sempre al vero nocciolo della questione,

ovvero il tema della giustizia vera e uguale per tutti, come dovrebbe essere in uno stato civile. Continuiamo a far cadere per incuria i nostri monumenti, senza aspettare che ci pensi qualcun altro, riuscendo a vanificare un ipotetico introito, che rappresenterebbe la ricchezza del nostro paese. Quando si andrà a controllare seriamente ciò che avviene in Rai ed in Siae, se tutto procede regolarmente corretto, e se veramente c’è spazio anche per i comuni mortali, e non solo per i soliti personaggi, parenti ed amici? Vorrei tanto, che le risposte qualcuno ce le dia, ma con i fatti e non con le solite parole. Che ci siano delle vere e giuste soluzioni, e non finire le inchieste a tarallucci e vino, come è solito nel nostro paese. Sono molto poche, le cose positive che funzionano, ma si continua soltanto a parlare. In trasmissioni televisive, ci si scaglia contro onesti cittadini, che per difendersi in casa propria, da delinquenti, spietati assassini e stupratori, hanno loro malgrado, causato la morte di qualche barbaro assalitore. La polizia ed i carabinieri, pur svolgendo il loro lavoro nel migliore dei modi, a volte sono impossibilitati ad intervenire, per una serie di motivi, quindi uno dovrebbe soccombere, farsi ammazzare di botte e farsi rapinare le proprie cose di famiglia, magari fatte con tanti anni di sacrifici, e con ulteriore stupro di mogli e figlie. Molti politici, continuano a dire nelle trasmissioni televisive, che non bisogna farsi giustizia da soli. Ipocriti ! Fino a quando le tragedie accadono in casa d’altri, fanno i buonisti e

gran signori civili. Ma questo è possibile in uno stato vero, giusto e che funzioni con la giustizia, non in un’Italia marcia, corrotta, ingiusta, dove non funziona nulla.

dalla prima - Il commento di *Michel Emi Maritato ... fondamentale per il sistema as- stesso nosocomio. sistenziale romano, regionale ed *Presidente di AssoTutela universitario e solo grazie alla professionalità del dirigente generale Alessio può migliorare la sua efficienza, favorendo di fatto i fruitori dei servizi sanitari dello

dalla prima “NON CI RIPENSARE!” che hanno determinato questo atto di sfiducia non credo possano cambiare in venti ... di 20 giorni durante i quali Ignazio Ma- giorni", mentre l'assessore alla Legalità Alrino da noi ribattezzato La Qualunque po- fonso Sabella è del parere che "Marino è abtrebbe fare dietrofront, tornando quindi bastanza intelligente da sapere che venti giorni non cambiano nulla". Una pietra tomsulla propria decisione. Trascorsi i 20 giorni, senza che Marino ci ri- bale arriva infine dal presidente del Pd e

di Alberto De Marchis

pensi, si aprirà la strada alla nomina di un commissario straordinario che guiderà Roma fino al giorno delle nuove elezioni nel 2016. Dal Nazareno proseguono, intanto, i

segnali di gelo nei confronti del primo cittadinosindaco, mentre un'apertura è arrivata da Sel: "Noi vogliamo andare avanti con il

commissario del partito a Roma Matteo Orfini: "Tra venti giorni ci sarà il commissario. Neanche prendo in considerazione altre ipo-

tesi" ha dichiarato in un'intervista a Repubblica. Su chi ricadrà la scelta? Spetta al prefetto di Roma, Franco Gabrielli, incaricare il commissario e si tratterà di un nome "condiviso" con il Governo e con il ministro dell'Interno. Fra i nomi che circolano quello di Sabella, di Riccardo Carpino (che ha ricoperto lo stesso incarico nel 2013 per la Pro-

programma elettorale: è giusto chiedere al sindaco un cambio di rotta, la verità, il rispetto del mandato. Altrimenti può anche confermare le sue dimissioni" ha scritto su Facebook Gianluca Peciola, capogruppo in vincia di Roma) e di Mario Morcone, attuale Campidoglio. Ma i 20 giorni a questo punto capo del dipartimento immigrazione del Viappaiono solo una "formalita'", il dopo Ma minale, già commissario del Comune di

Roma nel 2008 quando ci furono le dimis rino è già iniziato. Il vicesindaco Marco Causi: "Le 'condizioni' sioni di Walter Veltroni.

POSTE ITALIANE: LUNEDÌ LO SBARCO IN BORSA Il lancio del collocamento di azioni di Poste pendenti (ad ognuno saranno garantiti due Italiane sarà lunedì prossimo, con l'obiettivo lotti da 50 azioni l'uno, e per l'acquisto po(se non ci sarà una chiusura anticipata o una tranno richiedere l'utilizzo del Tfr). proroga del periodo di offerta) dell'avvio Poste premierà la "fedeltà" di chi acquisterà delle contrattazioni a Piazza Affari da mar- azioni al collocamento e le terrà in portafotedì 27 ottobre. Il Tesoro centra così, e nei glio per almeno un anno: è prevista una tempi previsti, un obiettivo che "rientra bonus share del 5% (con l'assegnazione di nella stagione di riforme che il Governo sta una azione gratuita ogni venti) che salirà al

attuando e rappresenta un ulteriore segnale 10% (una azione gratuita ogni 10) per le ai mercati di un significativo cambiamento azioni dei lotti riservati ai dipendenti. in atto". E' prevista una tranche riservata ai Ad incentivare ulteriormente gli investitori dipendenti, c'è l'incentivo di una bonus concorre la politica dei dividendi fissata dal share ad un anno, e quello di una generosa Cda del gruppo guidato dall'ad Francesco Caio: il consiglio di amministrazione ha depolitica dei dividendi. Sul mercato andrà fino ad un massimo del 34,7% del capitale che salirà al 38,2% (498,3 milioni di azioni) se il Tesoro eserciterà integralmente l'opzione greenshoe prevista. La valorizzazione del capitale della società

ciso che proporrà all'assemblea degli azionisti, alla chiusura degli esercizi 2015 e 2016, "la distribuzione di una percentuale non inferiore all'80% dell'utile netto conso-

lidato di periodo di pertinenza del gruppo'. è stata fissata tra un minimo non vincolante Il collocamento, salvo proroghe o chiusure di 7,837 miliardi ed un massimo vincolante anticipate, si chiuderà il 22 ottobre (il giorno solo per l'offerta pubblica (e non per il col- prima per la tranche riservata ai dipen locamento istituzionale) di 9,796 miliardi: la denti). forchetta prevista è quindi tra 6 e 7,5 euro Il modello di privatizzazione definito, gaper azione. Se ne deduce indicativamente un rantisce il Tesoro, "assicurerà la presenza di

valore dell'operazione tra 2,7 e 3,7 miliardi. un azionariato diffuso e la stabilità dell'asArrivato l'ultimo via libera di Consob con il setto azionario, anche tenendo conto del sì al prospetto informativo, e confermate le servizio di pubblica utilità che Poste Italiane indiscrezioni degli ultimi giorni, il Tesoro svolge e dei piani di investimento, sviluppo realizzerà così "il collocamento che rappre- e innovazione digitale che l'Azienda ha avsenta dopo 16 anni la prima quotazione di viato". una società direttamente controllata": il Ministero dell'Economia lo indica "con soddisfazione" sottolineando che "si tratta di una operazione fondamentale del programma di privatizzazioni del Governo" con l'obiettivo sia di "rafforzare la società" sia di "potenziare il mercato dei capitali e reperire ri-

sorse finanziare da destinare alla riduzione del debito". Della quota di azioni che andrà sul mercato il 70% è riservato a investitori istituzionali. Il restante 30% è per il mercato retail (per i lotti sono previste tre diverse opzioni: il lotto minimo da 500 azioni, un intermedio da 2mila azioni, un maggiorato da

5mila azioni), compresa una tranche di 14,9 milioni di azioni che saranno riservate ai di-


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DDL BOSCHI, RIFORMA DEL SENATO: È QUASI

FATTA. MARTEDÌ IL VOTO FINALE

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha annunciato che le dichiarazioni di voto finale sul ddl Boschi e il voto avverranno in Senato martedì prossimo, 13 ottobre, dalle 15 in diretta tv. Il Senato ha infatti approvato l'ultimo articolo del ddl Boschi, il 41. I sì sono stati 165, i no 58, gli astenuti 2. La riforma del Senato è dunque ad un passo dall'approvazione da parte di Palazzo Madama. Oggi gli ultimi sì agli articoli rimanenti. Durante l'esame dell'articolo 38 del provvedimento, un emendamento all'articolo in questione con il voto segreto è stato bocciato con 145 no, 110 si e 5 astenuti. Durante le votazioni segrete la maggioranza si abbassa circa di 10/15 unità. Nel voto successivo la maggioranza è arrivata a 169. Giovedìi è stato dato il via libera agli articoli delle riforme che introducono il nuovo federalismo, tra l'altro aumentando le materie su cui sarà possibile la devoluzione delle competenze dallo Stato alle Regioni. Ma il colpo di scena è arrivato dall'accoglimento da parte del governo di un ordine del giorno di Raffaele Ranucci (Pd) che impegna l'esecutivo a presentare a breve una riforma che tagli il numero delle Regioni. La presentazione di un emendamento dell'esecutivo sulla discussa norma transitoria certifica l'intesa interna al Pd, mentre l'opposizione si divide e dentro forza Italia si registra una spaccatura verticale. Il Senato ha approvato l'articolo del ddl Boschi che riscrive l'articolo 117 della Costituzione, cioè l'assetto federale. Il

nuovo testo abroga le materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni, e riporta in capo allo Stato alcune materie, tra cui la tutela dell'ambiente e dei beni culturali, l'energia, le infrastrutture strategiche, la protezione civile. In più nel nuovo articolo 117 c'è la cosiddetta clausola di salvaguardia dell'unità nazionale: lo Stato potrà riprendersi alcune competenze "quando lo richiede la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica della Repubblica o lo rende necessario la realizzazione di programmi o di riforme economico-sociali di interesse nazio nale". A compensare la centralizzazione di alcune competenze, c'è però l'approvazione di un

emendamento di Francesco Russo (Pd), fatto proprio e riformulato dal governo, che amplia le materie che potranno essere devolute dallo Stato alle Regioni, purché esse abbiano i conti a posto. Potranno essere devolute l'organizzazione della giustizia di pace, l'istruzione, le politiche attive del lavoro e la formazione professionale, la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, e il governo del territorio. L'emendamento di Russo aggiunge a tali materie le "disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per le politiche sociali" e il commercio con l'estero. Ma ad animare il dibattito ci ha pensato un ordine del giorno di Raffaele Ranucci che impegnava il governo a presentare una riforma che riduca il numero delle regioni, prima che entri in vigore il ddl Boschi.

INTERNI

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LAGONEGRO (PZ), OSPEDALE: LA REGIONE DICE SI AL PROGETTO ESECUTIVO di Domenico Leccese Lagonegro (PZ) - Questa potrebbe essere, forse, la volta buona per l’avvio dei lavori, previsto già per il mese di Aprile e riman dato poi invano alla scorsa estate. I soldi per il nuovo Ospedale Unico per Acuti di Lagonegro ci sono: “Milioni di euro che giacciono nelle casse regionali in un periodo di grave crisi economica e mancanza di lavoro, mentre i cittadini aspettano da oltre diciassette anni” ha dichiarato a "L’Osservatore Italia” l’Ing. Pietro Mango, presidente del comitato civico pro-ospedale. Perché, secondo il RUP, la società incaricata dalla Regione con procedura selettiva di esaminare il progetto esecutivo della SOL, la Società Ospedaliera Lucana, concessionaria dell’opera, ha validato in maniera defi nitiva tutta la documentazione acquisita. Pertanto, terminato l’iter burocratico e amministrativo, la prossima fase dovrebbe essere quella della cantierizzazione, sebbene la direzione dei lavori non si sia ancora riunita e da fonti istituzionali non arrivi nessuna conferma di una data precisa per la posa della prima pietra. Una variabile imprevedibile potrebbe essere il riscontro, durante gli scavi per le fondazioni, dell’effettiva instabilità geostatica dei terreni individuati, che secondo i tecnici della Sol sarebbero soggetti a movimenti franosi. A complicare ulteriormente la situazione ci sono alcuni, proprietari delle particelle espropriate, i quali sostengono di avanzare crediti dalla Sol che non li avrebbe rimborsati né adeguatamente né completamente. Il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri auspica e confida che “entro l’autunno in corso potranno cominciare le attività di costruzione” e che “una forte spinta in tal senso arrivi dall’Unione dei comuni, per valorizzare le vocazioni specifiche del nostro territorio e completare il disegno dell’amministrazione comunale di fare di Lagonegro una città di servizi”. “La forte esigenza che si proceda subito all’avvio dei lavori per il nuovo nosocomio nasce dall’esigenza di servire un’utenza notevolmente aumentata, proveniente da Calabria e Campania – ha precisato il primo cittadino: il ridimensionamento e la chiusura di numerosi ospedali in Basilicata e nelle due regioni limitrofe, infatti, ha indirizzato tanti pazienti verso la nostra struttura che non è più idonea a sopportare un tale sovraccarico. Ciò fa si che malgrado la qualità e la grande professionalità di dirigenti, medici e personale infermieristico, che in alcuni reparti come quello di ostetricia e ginecologia raggiunge punte d’eccellenza riconosciute a livello nazionale, talora si generano dei disservizi soprattutto per quanto riguarda l’accoglienza dei parenti dei degenti”.

RICOLLOCAZIONE IMMIGRATI: 19 ERITREI PARTITI PER LA SVEZIA

E’ partito dall’aeroporto di Ciampino, l’aereo della Guardia di Finanza con a bordo i primi 19 profughi eritrei per la Svezia. La loro collocazione da Roma in Svezia sancisce l’avvio dei ricollocamenti del piano Ue della relocation disposto dalla Com-

missione. Presenti prima della partenza il ministro dell' Interno Angelino Alfano con il capo della polizia Alessandro Pansa, il commissario europeo per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos il ministro degli esteri e degli affari europei del Lussemburgo, Jean Asselborn. Michele, un eritreo di 26 anni che fa parte del gruppo dei 19 profughi riferisce “Cerco serenità e pace, quello che non avevo in Eritrea”. Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem in merito agli immigrati riferisce che sono una grande risorsa e che gli “effetti di breve termine a livello sociale ed economico non sono necessariamente positivi, dobbiamo essere onesti” sottolinea inoltre che i migranti “sono una grande sfida, non possiamo sotto stimarla, stiamo Stiamo discutendo il coinvolgimento della Banca Mondiale in paesi come il Libano, nel finanziarie i bisogni acuti di cui questi paesi hanno bisogno. La Banca Mondiale non ha uno strumento per farlo ma può essere messo a punto. Sarei a favore a questo”.


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ESTERI

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GAZA, UCCISI 5 PALESTINESI: HAMAS LANCIA L’INTIFADA Gaza - "Intifada per liberare Gerusalemme". Il leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh si è appellato oggi per "un rafforzamento dell'Intifada, unica strada che può condurre alla liberazione". "Gaza si unirà all'Intifada per Gerusalemme", ha detto, secondo i media, in un intervento durante la preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City.

Cinque morti a Gaza - Ci sarebbero 5 morti e circa 20 feriti tra i palestinesi negli scontri in corso con l'esercito israeliano a ridosso della barriera difensiva con Gaza, nei pressi del kibbutz di Nahal Oz. Lo dice l'agenzia Maan che cita fonti mediche locali. Per ora nes suna conferma da parte di Israele. L'attentato a Dimona - Sono quattro gli arabi accoltellati presumibilmente dallo stesso assalitore. Lo ha detto la polizia israeliana secondo cui si tratta in appa-

bero gravi. La polizia sta indagando sulla dinamica. Secondo i media, l'aggressore sarebbe stato "neutralizzato". Ci sarebbero due morti e circa 20 feriti tra i palestinesi negli scontri in corso con l'esercito israeliano a ridosso della barriera difensiva con Gaza, nei pressi del kibbutz di Nahal Oz. Lo dice l'agenzia Maan che cita fonti mediche locali. Per ora nessuna conferma da parte di Israele.

renza di un attacco ''nazionalistico'' di un abitante di Dimona in ritorsione agli attacchi palestinesi dei giorni scorsi. Gli aggrediti sono un netturbino e tre muratori. Secondo i media le condizioni di due dei quattro arabi assaliti oggi sono da moderate a serie, mentre per gli altri due si parla solo di ferite leggere. Tutti e quattro sono ricoverati nell'ospedale di Dimona. Due degli aggrediti sono be-

duini cittadini di Israele, gli altri due sono invece palestinesi che lavoravano nell'edilizia. Attentato a un ragazzo a Gerusalemme - Un israeliano di 14 anni é stato accoltellato oggi in un quartiere ebraico di Gerusalemme in quello che sembra un "attentato". Lo dicono i media secondo cui le condizioni del ragazzo non sareb-

Morto palestinese che ha aggredito agente in colonia - La polizia israeliana ha reso noto che e' morto il palestinese responsabile dell' aggressione ad una agente nella colonia ebraica di Kiryat Arba (Hebron) che era stato colpito dalla reazione della polizia. Nel frattempo, aggiorna radio Gerusalemme, gruppi di coloni stanno cercando di raggiungere Hebron, ma l'esercito israeliano è finora riuscito a sbarrare loro la strada.

MOSCA INTENSIFICA BOMBARDAMENTI: COLPITI 60 OBIETTIVI. MORTI 300 JIHADISTI Mosca - Mosca intensifica le proprie operazioni aeree sulla Siria, mentre le milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis) lanciano un'offensiva verso Aleppo, nella quale è stato ucciso un generale delle Guardie della Rivoluzione (pasdaran) iraniane. Un'evoluzione della situazione sul campo che getta qualche dubbio sull'effettivo impegno russo contro i bersagli dell'Isis, tanto che secondo il ministro della Difesa francese, Jean-Luc le Drian, "l'80%-90%" delle incursioni ha il solo scopo di "garantire la sicurezza di Bashar al-Assad", ovvero colpire tutte le milizie ostili al regime. Stando a quanto riferito da fonti militari russe gli apparecchi Su-34 e Su-24 hanno effettuato 67 missioni dalla base aerea di Hmeimim, colpendo oltre 60 obbiettivi e uccidendo 300 terroristi, senza precisare di quali organizzazioni si trattasse; fonti del Cremlino hanno confermato che i raid continueranno fino a che dureranno le operazioni terrestri avviate dall'esercito di Damasco. Dall'altra parte, l'Isis ha lanciato un'offensiva - inizialmente diretta contro altri gruppi ribelli - per impadronirsi di Aleppo, occupando nella notte le località di Tall Qrah, Tall Sussin, Kafar Qares e soprattutto dalla base di Madrasat alMouchat, in mano ai ribelli dal 2012: i jihadisti si troverebbero così a una ventina di chilometri appena dalla linea del fronte tenuta dalle truppe del re gime. Nei combattimenti ha perso la vita anche un generale dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) iraniani, identificato come Hossein Hamedani; le autorità di Teheran hanno immediatamente promesso di vendicare la perdita dell'ufficiale, che era impegnato in una "missione consultiva" nella zona di Aleppo. Sul fronte diplomatico-militare, dovrebbero proseguire, nelle prossime settimane, i contatti in corso fra i vertici

militari russi e la controparte israeliana, avviati nei giorni scorsi a Tel Aviv; Mosca ha nel frattempo smentito le notizie diffuse dal pentagono secondo le quali quattro missili da crociera russi

lanciati contro obbiettivi in Siria sarebbero caduti in territorio iraniano, circostanza che Teheran si è limitata a "non confermare". Lo stesso Pentagono sta per annunciare la sopensione del pro-

gramma di addestramneto delle forze ribelli moderate in Siria, programma del valore di quasi 500 milioni di dollari che non ha tuttavia portato alla formazione di un corpo combattente efficace.


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PALERMO, CASA DEGLI ORRORI: VIOLENZE SESSUALI

DI GRUPPO A TRE FRATELLINI

di Cinzia Marchegiani Palermo - Una casa nel palermitano, quella del focolare, nella zona popolare di Ballarò, è stata il teatro di violenze sessuali su tre bambini e abusi inenarrabili. Ieri, dopo anni 7 anni dalla scoperta macabra, frutto di un’indagine delicata avviata allora dalla Polizia di Stato, il dolore e il danno perpetrato a tre fratellini vittime degli orchi e della stessa madre, apre le porte del carcere anche per la donna proprietaria della casa delle sevizie.

nel migliore dei casi, i fratellini sarebbero stati costretti ad assistere. I figli costretti a partecipare giochi sessuali di gruppo e abusi. Strumento di coinvolgimento per i minori ai “giochi sessuali di gruppo” sarebbe stato, tra l’altro, il gioco “obbligo o verità”, realizzato con la classica bottiglia che, a conclusione del suo giro, avrebbe stabilito il destinatario dell’abuso perpetrato dalla coppia di coniugi ed addirittura, in alcuni casi, anche dalla madre delle vittime.

Il fatto e la scoperta agghiacciante. Nel lontano aprile del 2008, la Squadra Mobile accertò la realizzazione di violenze sessuali di gruppo, compiute in pregiudizio di tre fratellini nella casa abitata dalla donna palermitana che ieri, 8 ottobre 2015, è stata arrestata. In quella casa, abitava anche il compagno della donna ed era frequentata anche da altri familiari, alcuni dei quali autori degli abusi. Tra gli arrestati di sette anni fa, oltre ad un ragazzo all'epoca diciassettenne, anche la madre dei tre bimbi, i piccoli, allora, avevano tutti e tre meno di dieci anni.

Abusi, video porno, e droga. La storia diventa sempre più densa di particolari inquietanti. Gli indagati, all’interno dell’abitazione, non si sarebbero limitati ai giochi sessuali ma avrebbero anche fumato liberamente e fatto fumare marijuana alle vittime ed avrebbero visionato film pornografici, sempre in presenza dei minori.

La scoperta delle violenze e orrore sui bambini. Gli orrori scoperti suscitarono raccapriccio e sgomento per il fatto che le vittime fossero legate ai componenti del gruppo da vincoli, non soltanto di conoscenza ma anche di stretta parentela: infatti, tra i “carnefici” dell’agghiacciante storia, anche la madre delle tre vittime.

Arresto della donna. Giovedì 8 ottobre 2015 finalmente la Polizia di Stato ha tratto in arresto la donna, palermitana 30enne, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palermo-Ufficio Esecuzioni Penali. La donna dovrà espiare una pena di 7 anni e 24 giorni, essendo stata riconosciuta colpevole di svariati reati, quasi tutti a sfondo sessuale: violenza sessuale di gruppo, violenza sessuale aggravata, atti sessuali su minorenne e maltratta menti in famiglia, in concorso e continuati.

Le indagini e i racconti dei bambini. Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile indirizzarono il loro discreto sguardo sull’abitazione teatro

della violenza, a seguito delle atroci rivelazioni, fatte, all’epoca, da una delle vittime che, ospite di una casa famiglia, trovò il coraggio di rivelare agli assistenti della stessa struttura ed ai responsabili del Servizio di Neuropsichiatria Infantile le verità fino ad allora sottaciute. Il focolare, consumati giochi erotici. Dai racconti delle vittime, riscontrati dagli investigatori, risultò che la casa della coppia di coniugi fosse stata, nel corso del tempo, luogo di abituale frequentazione per i piccoli e la madre e, soprattutto, teatro di giochi erotici spinti cui,

Conferma degli abusi. Le dichiarazioni delle vittime sono state vagliate da operatori e psicologi infantili che in conclusione ne attestarono l’at tendibilità.

Il provvedimento è stato eseguito da personale della Squadra Mobile palermitana, appartenente alla sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” ed ha messo la parola fine ad una squallida vicenda di abusi scoperchiata, anni fa, dalle delicate indagini condotte, sempre dalla Squadra Mobile del capoluogo, ma della sezione “reati sessuali ed in danno di minori”. Termina dopo 7 lunghi anni, un parziale epilogo a quei terribili abusi, con la definitiva condanna della donna e madre dei bambini seviziati.

CRONACA

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CATANIA: PRETE CONDANNATO PER ABUSI SUI MINORI CELEBRA MESSA

Catania - Un prete siciliano ha pronunciato messa nonostante una condanna del tribunale ecclesiastico per abusi sessuali a un minore. Lo denuncia una onlus antipedofilia chiedendo a Papa Francesco di porre fine allo "scandalo". "Carlo Chiarenza", afferma Roberto Mirabile, presidente de La Caramella buona, "e' stato condannato all'allontanamento per 8 anni dalla Sicilia e dalla sua diocesi perche' riconosciuto colpevole dalla sua chiesa di abusi sessuali nei confronti di Teodro Pulvirenti, quando quest'ultimo era un minore. Si tratta di una condanna in primo grado, ma pochi giorni fa il vescovo Nino Raspanti di Acireale (provincia di Catania, ndr) ha scandalosamente autorizzato Chiarenza a concelebrare una messa davanti a tanti fedeli". La messa, ha aggiunto la onlus, e' stata tenuta nella chiesa di Aci San Filippo, ancora in provincia di Catania. Mirabile ha ricordato il caso del sacerdote di Trento sospeso per aver pronunciato parole "oscene e censurabili" sui bambini e sulla pedofilia. "Quelle erano parole -conclude Mirabile- qui invece si e' passati ai fatti".

MILANO: PRIMO CORTEO STUDENTESCO DEL NUOVO ANNO

Milano - tudenti in corteo per la prima manifestazione del nuovo anno scolastico. I manifestanti prima di partire hanno acceso alcuni fumogeni e appeso uno striscione alla statua equestre di Largo Cairoli con la scritta 'No free Jobs la scuola non è un'azienda'. Alla manifestazione prendono parte alcune centinaia studenti medi e universitari. Tra le sigle aderenti, Unione degli studenti, Casc, Link, rete della conoscenza e Cantiere. Tra i cartelli e gli striscioni in piazza, foto del ministro Giannini con le scritte 'Wanted' e 'Bocciata', 'rialziamo la testa riprendiamoci tutto'. I manifestanti si dicono contrari alla 'Buona scuola' per "la sua idea di consultazione e partecipazione inesistente, la continua diminuzione dei diritti di studenti e insegnanti e le 'migrazioni' forzate di questi ultimi, gli incentivi alle scuole private e ai privati nel sostituirsi al pubblico nel finanziamento dell'Istruzione". Le richieste degli studenti sono per "un'istruzione gratuita e un sapere accessibile a tutti, la promozione di uno 'statuto delle studentesse e degli studenti in stage' e per l'istituzione di un finanziamento strutturale in istruzione in legge di stabilità". I manifestanti, a livello regionale, chiedono inoltre una revisione della riforma Isee "che ha escluso tante studentesse e studenti dalla possibilità di accesso alla borsa di studio" e a livello nazionale "l'approvazione di una legge sul diritto allo studio che abbatta le differenze socio-economiche e territoriali, con borse di studio, servizi e reddito di formazione per studenti delle scuole superiori e delle università". Durante la manifestazione, esposti striscioni dagli uffici del Cidis, consorzio per il diritto allo studio, ed eretto un 'muro' simbolico nei pressi del consolato ungherese come azione di protesta per le politiche sui migranti. Dai manifestanti anche l'occupazione di un edificio in corso di porta Vigentina per un'assemblea.


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L’osservatore d’Italia

edizione di Sabato 10 Ottobre 2015 - Anno IV Numero 137

www.osservatoreitalia.it


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