Miulli.art – Advanced Radiation Therapy – Guida per il paziente

U.O.C. Radioterapia Oncologica GUIDA PER IL PAZIENTE

Direttore:

Dott.ssa Alba Fiorentino

U.O.C. Radioterapia Oncologica GUIDA PER IL PAZIENTE

a cura della

Dott.ssa Alba Fiorentino

e dello staff della U.O.C. di Radioterapia Oncologica Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” Acquaviva delle Fonti (BA)

Cos’è il MIULLI ART

Il Miulli ART (Advanced Radiation Therapy) è il Centro di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Generale Regionale “Francesco Miulli”, che si ispira nella sua mission (scientifica, assistenziale e formativa) al Gemelli ART del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” Roma.

“La tecnologia al servizio della conoscenza, la conoscenza al servizio del paziente” è il motto del Miulli ART.

L’arte (altra possibile declinazione del termine “ART”) è il metodo di approccio al paziente, in quanto è il veicolo più immediato ed empatico per parlare al cuore delle persone. La bellezza dell’arte come linguaggio universale consente di far sentire il paziente accolto, rassicurato e partecipe di un percorso non facile della sua vita. Il progetto “artistico” del Miulli ART, realizzato da Sabrina Balestra e Francesco Nitti, è costruito sul percorso che va dall’ingresso alle sale d’attesa per poi arrivare alle sale della radioterapia. Esso nasce affinché le persone che

si trovino a sottoporsi a radioterapia non abbiano anche a subire l’ostilità di uno spazio asettico e poco accogliente.

Le due sale di terapia rappresentano il cuore di tutto il progetto, ognuna delle quali ospita un paesaggio ispirato al territorio pugliese, familiare. In ogni paesaggio si raccontano piccole storie. Una fanciulla il cui abito mosso dal vento disperde fiori che vanno a posarsi sui prati. Una funambola che, guidata da un palloncino a forma di luna, percorre una fune che unisce due paesi immaginari.

Tutto questo è stato dipinto su una tela, poi sottoposto a scansione digitale, stampato su una speciale carta adatta agli ambienti ospedalieri e messo in opera sui muri.

Il tipo di pittura, dal tratto volutamente naif, le piccole storie raccontate per immagini che animano i paesaggi, fanno sì che entrando nelle sale si venga accolti da un mondo nel quale ognuno può costruire la propria corrispondenza, associando la difficile esperienza della malattia a questo luogo dal carattere forte e lieve che, speriamo, sia di conforto.

Radioterapia: cos’è?

Radioterapia: cos’è?

La radioterapia è una branca della medicina che utilizza le radiazioni ionizzanti per curare diverse patologie, in particolare i tumori. La radioterapia, infatti, rappresenta un’opzione terapeutica indicata in più del 60% dei malati oncologici ed è offerta al paziente oncologico insieme alla chirurgia, alla chemioterapia, all’ ormonoterapia, ai farmaci bersaglio e all’immunoterapia. Queste opzioni terapeutiche possono essere utilizzate da sole oppure integrate fra loro per poter ottenere il miglior risultato terapeutico possibile.

La radioterapia è indicata nel trattamento della maggior parte dei tumori solidi (es. tumori della mammella, del polmone, della prostata, dell’encefalo, stomaco, distretto gastrointestinale, etc). Da una recente stima internazionale, il trattamento radiante è utile e dovrebbe essere eseguito in più del 60% dei malati oncologici.

Le radiazioni prodotte dai Linac raggiungono la sede da trattare con precisione millimetrica mentre il paziente è posizionato sul lettino di trattamento.

Per fare questo, il trattamento radiante è accuratamente definito per il singolo paziente. Il medico, nella scelta del miglior trattamento possibile per il paziente, valuta le condizioni generali, il tipo e la natura della neoplasia, la dimensione, la sede, i trattamenti pregressi e quell futuri e la finalità del trattamento stesso.

La radioterapia può essere utilizzata da sola o in associazione ad altre modalità terapeutiche (chemioterapia e farmaci bersaglio, chirurgia, ormonoterapia, immunoterapia).

Per alcuni tumori la radioterapia esclusiva (da sola), è alternativa alla chirurgia e può preservare la funzione dell’organo.

Il trattamento radiante si può eseguire: dopo chirurgia (trattamento post-operatorio) per minimizzare il rischio di ricomparsa di malattia; prima di un intervento chirurgico (trattamento pre-operatorio) per facilitare la rimozione di una massa tumorale, consentendo a volte di evitare interventi chirurgici più demolitivi (ad esempio nei pazienti affetti da neoplasie del basso intestino o della laringe localmente avanzata). L’associazione con i farmaci (radio-chemioterapia o radioormonoterapia) può potenziarne l’azione curativa, aumentando l’efficacia delle singole terapie.

Il trattamento radiante è una terapia locale che solitamente coinvolge zone circoscritte e limitate dell’organismo. Si svolge in un numero di sedute che può variare in base alla sede e al tipo di tumore (da una singola seduta a più sedute da svolgersi nell’arco di più settimane).

Cosa sono le radiazioni?

Le

radiazioni

ionizzanti

sono

onde

elettromagnetiche o particelle con un’energia tale da danneggiare le cellule tumorali; queste ultime, colpite e irreversibilmente danneggiate, sono successivamente eliminate dall’organismo.

Diverse apparecchiature sono presenti in commercio per la produzione delle radiazioni: gli Acceleratori Lineari (LINAC) sono i più utilizzati. Il servizio di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale “F. Miulli” è dotato di due LINAC che attualmente rappresentano i più moderni e avanzati acceleratori lineari. (TrueBeam™ Varian).

Quali sono le figure professionali che lavorano in un reparto di radioterapia?

Oncologo Radioterapista (o Radio-Oncologo): è un medico che si occupa di oncologia (ossia un medico professionalmente dedicato alla cura dei tumori) specializzato nell’uso delle radiazioni ionizzanti a scopo terapeutico. Nel corso della sua specializzazione, il Radio-Oncologo ha ricevuto una preparazione sia sulla biologia e sulla clinica dei tumori sia sulla fisica delle radiazioni. L’oncologo radioterapista valuta il paziente, partecipa alla definizione della strategia terapeutica globale per il singolo paziente in collaborazione con gli specialisti di altre discipline (Chirurgo Oncologo, Oncologo Medico, etc), indica l’opportunità di un trattamento radiante, associato o meno a farmaci, stabilendone le modalità di esecuzione e curandone la programmazione. Effettuando visite periodiche valuta l’efficacia del trattamento, la comparsa di effetti collaterali e l’eventuale terapia di supporto.

Fisico sanitario: è laureato in fisica, specializzato in fisica medica, esperto di radiazioni ionizzanti e delle apparecchiature che le producono.

Nell’ambito della cura del singolo paziente, il ruolo del fisico sanitario è quello di fare in modo che l’indicazione e la prescrizione clinica fornita dal medico radio-oncologo vengano realizzate.

Verifica inoltre l’adeguato funzionamento delle apparecchiature (controllo di qualità delle attrezzature radioterapiche).

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica: laureato in Tecniche di Radiologia Medica, è il tecnico responsabile dell’esecuzione dei singoli trattamenti in base alle indicazioni del medico e del fisico. È responsabile delle procedure preparatorie di ogni singola seduta di trattamento e in particolare del corretto posizionamento del paziente e della riproducibilità del trattamento.

Infermiere: laureato in Infermieristica, accoglie ed assiste i pazienti, informandoli sulle norme da eseguire durante il trattamento (es. norme dietetiche e comportamentali) e rappresenta il primo punto di riferimento per il paziente in trattamento, sia per quanto riguarda le visite settimanali programmate sia per qualunque altra problematica. Al bisogno si occupa di medicazioni, prelievi e dell’eventuale somministrazione di farmaci.

Psico-oncologo:laureato in psicologia e specializzato in psicoterapia, ha una formazione in ambito oncologico in quanto assiste i pazienti e/o i familiari durante le varie fasi dell’accettazione della malattia e dei trattamenti oncologici. Collabora con i medici per il miglioramento della compliance al trattamento da parte dei pazienti.

Personale amministrativo: addetto alla segreteria e all’accettazione, collabora con medici ed infermieri coadiuvandone l’attività e occupandosi della prenotazione e della gestione dei trattamenti nonché delle visite programmate.

Prima visita in Radioterapia Oncologica: in cosa consiste?

Il paziente viene inviato ad eseguire una prima visita di Radioterapia Oncologica (o visita radioterapica) dal proprio medico curante, da un altro medico specialista o di sua iniziativa, al fine di poter definire l’opportunità di un trattamento radiante. Il Medico Oncologo Radioterapista deve avere a disposizione tutte le informazioni sullo stato di salute attuale e sulle eventuali malattie pregresse del paziente. È indispensabile la conoscenza degli eventuali trattamenti oncologici ricevuti o programmati e pertanto è necessario che il paziente abbia tutta la documentazione necessaria (compresi esami diagnostici su supporto informatico CD o DVD, esame istologico, etc.).

Il paziente viene visitato ed informato sulle possibilità terapeutiche, sui vantaggi, sugli effetti collaterali che possono emergere con il trattamento radiante.

Qualora lo ritenga necessario ad una adeguata stadiazione e pianificazione terapeutica, il medico richiede ulteriori accertamenti clinico/strumentali.

Quali sono le procedure per il trattamento radiante?

Il trattamento radiante deve essere programmato e personalizzato per ogni singolo paziente e pertanto l’irradiazione è preceduta da procedure di preparazione.

La simulazione si avvale di una TAC (Tomografia Computerizzata), che è collocata nel Reparto di Radioterapia e consente di individuare la zona da

irradiare e gli organi sani da salvaguardare. L’esame è eseguito nella stessa posizione in cui si eseguirà il trattamento.

In alcuni casi selezionati, il Medico RadioOncologo potrà ritenere utile l’esecuzione di altri esami (Risonanza Magnetica o TC-PET).

Durante le procedure di simulazione il paziente deve essere immobile nella posizione stabilita dal medico per non compromettere l’accuratezza della definizione del trattamento radiante e dell’esecuzione dello stesso. Si utilizzano dei sistemi di immobilizzazione personalizzati che garantiscono la riproducibilità del posizionamento (maschere termoplastiche, supporti per gli arti, cuscini performanti, etc.). In alcuni casi il medico può richiedere determinate condizioni del paziente (come ad esempio riempimento/svuotamento della vescica, pulizia intestinale), che dovranno poi essere mantenute per tutta la durata del trattamento.

Nella maggior parte dei casi, al termine delle procedure di simulazione, si eseguono dei piccoli tatuaggi puntiformi che facilitano il posizionamento corretto e, conseguentemente, il trattamento.

Conclusa la fase di simulazione il paziente può lasciare il reparto. Le fasi successive non necessitano della presenza del paziente, infatti il medico individua sulla TC la zona da irradiare (volume bersaglio) e quelle da evitare (organi sani), così da definire la dose da utilizzare per colpire il tumore. Il fisico sanitario elabora il piano di cura, in base a quanto definito dal medico, stabilendone le modalità e l’energia dei fasci di radiazioni adeguati alla corretta irradiazione del volume bersaglio. Il medico poi valida il piano di trattamento in base alle linee guida nazionali ed internazionali, garantendo una dose adeguata al “bersaglio” e risparmiando gli organi circostanti. Al termine di queste procedure, il paziente può iniziare il suo trattamento radiante.

Quante sedute di radioterapia si eseguono?

La dose di radioterapia da somministrare e il numero di frazioni o sedute da eseguire dipendono da diversi fattori: tipo di neoplasia e sensibilità biologica delle cellule neoplastiche e degli organi sani adiacenti, stadio della malattia, finalità del trattamento stesso, condizioni generali del paziente, etc…

Il trattamento normalmente viene effettuato una volta al giorno per cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. È possibile anche, in alcune situazioni, eseguirlo a giorni alterni, oppure 2 volte al giorno.

Come si esegue la radioterapia?

Per l’esecuzione di ogni singola seduta il paziente, dopo essersi spogliato ed aver indossato camice e sovrascarpe, viene accompagnato a distendersi sul lettino nella stessa posizione assunta durante le fasi di simulazione con i dovuti sistemi di immobilizzazione.

A luce spenta o abbassata, per facilitare la proiezione di luci e laser di ausilio al posizionamento, si allinea il paziente. La luce viene riaccesa, il paziente viene lasciato solo nella stanza per ricevere l’irradiazione, ma è presente un sistema video a circuito chiuso e un interfono grazie ai quali viene controllato dall’esterno.

Ogni singola seduta di radioterapia dura generalmente tra i 5 e i 20 minuti, necessari principalmente per essere posizionati correttamente ed impostare i dati necessari all’Acceleratore Lineare.

Spesso prima di ogni singola seduta vengono acquisite immagini radiologiche che consentono di verificare ulteriormente il corretto posizionamento del paziente.

Durante il trattamento non si percepisce nessuna sensazione sgradevole o dolorosa.

Al fine della correttezza del trattamento è importante che il paziente sia a proprio agio e si mantenga immobile.

Quali tecniche radianti sono eseguite al Miulli ART I due innovativi Linac dell’Ospedale “F. Miulli” (TrueBeam™) consentono il trattamento dei tumori con le più moderne ed avanzate metodiche radioterapiche: – Intensità Modulata di Dose e tecniche di Modulazione Volumetrica (IMRT e VMAT- RapidArc) – Tecniche di Gating respiratorio utilizzate per valutare il movimento del tumore durante la simulazione e trattare il tumore in alcune fasi respiratorie, riducendo il rischio di effetti collaterali.

– Tecniche di Deep Inspiration Breath Hold utilizzate per irradiare il paziente in inspirazione massima. Questa tecnica è maggiormente utilizzata nell’irradiazione della ghiandola mammaria sinistra, in quanto irradiando durante la fase inspiratoria ed allontanando il cuore dal campo di trattamento si garantisce la cura riducendo a zero i rischi cardiaci correlati alla radiazione.

– Radioterapia Stereotassica o ablativa e Radiochirurgia, che consiste in una radioterapia di precisione in poche sedute, o anche una singola seduta, ad alte dosi su volumi ridotti di malattia.

– HyperArcTM, un sistema avanzatissimo per i trattamenti di precisione cerebrali. Un altro primato per l’Ospedale “F. Miulli”, essendo una delle prime cinque istallazioni in Italia ed unica al Sud. Si tratta di un trattamento stereotassico di precisione millimetrica. Il trattamento prevede l’esecuzione di pochissime sedute e vede la possibilità di irradiare contemporaneamente multiple localizzazioni cerebrali, risparmiando l’encefalo sano. La durata della singola seduta varia dai 9 ai 15 minuti.

La precisione e l’affidabilità di queste due apparecchiature li rendono strumenti efficaci anche nel trattamento di lesioni neoplastiche dislocate nei distretti corporei più difficili, poiché vi è anche la possibilità di verifica del posizionamento con Imaging

TC che rende possibile la visualizzazione dell’anatomia del paziente prima e durante la somministrazione della dose di radiazione (IGRT: Radioterapia guidata dalle immagini).

I due LINAC si avvalgono anche della possibilità di eseguire trattamenti SGRT (Suface Guided Radiotherapy) con il supporto di VisionRT, che permette di eseguire trattamenti guidati dalla “valutazione della superficie tridimensionale del paziente”. Tracciando la superficie 3D del paziente in tempo reale, questa tecnologia migliora il comfort e la sicurezza del paziente e migliora l’efficienza del trattamento.

Si eseguono visite di controllo durante la radioterapia?

Nel corso del trattamento si eseguono le visite programmate dal Medico Oncologo Radioterapista, che verifica insieme all’infermiere l’insorgenza di eventuali effetti collaterali e prescrive la terapia di supporto adeguata. Se necessario si eseguono esami del sangue o altre indagini strumentali.

Qualora comparissero dei sintomi al di fuori dei giorni di visita, il paziente può richiedere un colloquio o una visita con il medico

Cosa succede una volta terminata la terapia?

Dopo il termine delle applicazioni di radioterapia possono essere effettuate visite di controllo periodiche (follow-up) per valutare l’evoluzione della malattia, quindi quantificare l’efficacia della terapia effettuata. La frequenza del follow-up varia a seconda del tipo di neoplasia, della sede della stessa e del tipo di trattamento svolto; generalmente è maggiore nei primi anni dopo il termine del trattamento e tende a diminuire nel corso degli anni successivi.

DOMANDE FREQUENTI DEI PAZIENTI

Devo portare qualcuno con me per ogni trattamento?

Non è indispensabile.

Molti pazienti sono in grado di guidare e lavorare a tempo pieno durante il loro trattamento.

Perderò i miei capelli?

La perdita di capelli è associata alle aree di ingresso e uscita del fascio di radiazioni. La perdita dei capelli può insorgere per trattamenti radianti a livello cerebrale e della testa e del collo. La perdita dei capelli solitamente è temporanea o permanente qualora si usassero delle dosi maggiori.

Quali effetti collaterali possono comparire?

La comparsa degli effetti collaterali è correlata alla sede irradiata ed alla dose di radioterapia somministrata.

L’età del paziente, le sue condizioni generali, il suo atteggiamento psicologico, la sensibilità individuale, le eventuali terapie associate sono comunque fattori importanti.

Gli effetti collaterali sono elencati nel modulo di consenso informato, analizzati e discussi con il Medico Oncologo Radioterapista durante la prima visita.

Mentre, in base al tipo di trattamento programmato, è possibile prevedere la tipologia di effetti collaterali che potrebbero insorgere durante il trattamento, non è possibile prevederne l’intensità. Talvolta il paziente riferisce una sensazione di affaticamento durante il ciclo di radioterapia. La stanchezza può persistere anche dopo la conclusione del trattamento. È consigliabile non sovraccaricarsi di impegni, anche se il mantenimento delle attività lavorative e delle normali abitudini di vita aiutano ad affrontare serenamente il periodo della radioterapia. Il medico, che deve essere tempestivamente informato degli eventuali disturbi o fastidi che insorgono durante il trattamento, consiglia le norme igieniche e le terapie mediche di supporto opportune per ogni singolo caso.

Sono radioattivo?

No

Farò scattare gli allarmi di sicurezza dell’aeroporto dopo il trattamento con radiazioni?

No. Posso stare vicino a bambini e donne incinte?

Sì. La produzione di radiazioni è limitata alla sala di trattamento e quindi il paziente irradiato non è radioattivo e può normalmente vivere a contatto con i familiari e con la popolazione, senza alcun rischio di irradiare altre persone.

Potrei sviluppare un altro tumore nell’area in cui ricevo la radioterapia?

Il rischio di sviluppare un secondo tumore a causa della radioterapia è molto basso. I benefici del trattamento superano di gran lunga il piccolo rischio che il trattamento con radiazioni possa causare un altro tumore.

Posso ricevere radiazioni nella stessa area già radio-trattata se ho una recidiva?

Con le nostre tecnologie, in casi selezionati, siamo in grado di re-irradiare accuratamente la stessa area.

Avrò dolore durante il trattamento con radiazioni?

No. La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia, invisibili e indolori.

Sono più suscettibile alle infezioni quando eseguo la radioterapia?

Generalmente, i malati trattati con la sola radioterapia non hanno maggior rischio di sviluppare infezioni.

INDICAZIONI GENERICHE: • Evitare cibi irritanti, speziati, piccanti, troppo salati o acidi.

• Non consumare bevande alcoliche.

• Non fumare.

• Seguire eventuali altre istruzioni specifiche dietetiche e comportamentali fornite al momento della prima visita.

PRENOTAZIONI La prenotazione delle visite può essere effettuata dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00 con le seguenti modalità: • Allo sportello: dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 14:00 • Telefonicamente: 080 3054608 o 080 3054604 dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 14:00

Equipe Unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica Direttore: Dott.ssa Alba Fiorentino • Medici Oncologi Radioterapisti: Fabiana Gregucci, Alessia Surgo e Roberta Carbonara • Fisici Sanitari: Ilaria Bonaparte • Psiconcologo: Morena Caliandro • Coordinatore Operativo: Gianluca Ladisa • Tecnici Sanitari di Radiologia Medica: Alberto Aga, Francesco Berloco, Marina De Masi, Christian De Pascali, Federica Fragnoli, Chiara Indellicati, Rosalinda Parabita e Giuseppe Sanfrancesco Personale Infermieristico: Luciana Branà, Annarita Ciocia e Domenico Curci • Personale Amministrativo: Maria Nardiello, Daniela Nardelli e Giovanni Tortora.

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