OSLA BREAKING NEWS ANNO 7 N.1

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Breaking News ANNO 7 N.1 MARTEDI’ 24 GENNAIO 2017 DireƩore Responsabile: Angela Venturini

Legge rappresenta vità, adesso si può cambiare Il neo Segretario di Stato ai se ori economici, Andrea Zafferani, conferma di

provvedere

alle

modifiche

Legge sulla rappresentavità. Una ba aglia importante, che OSLA e le altre associazioni datoriali come USC e USOT hanno portato avan nella scorsa legislatura per evitare che si affermassero conce non democra ci, se non addiri ura lesivi degli interessi dei datori di lavoro e degli stessi lavoratori. Facciamo un semplice esempio molto calzante ed emblema co per far comprendere, con poche parole, cosa ha previsto il vecchio governo con l’introduzione di questa strana legge. In base a questa legge, infa , in teoria un’associazione datoriale che anche rappresentasse 1.000 (mille) aziende, ciascuna con un lavoratore, non potrebbe firmare il contra o di lavoro, mentre una seconda associazione datoriale che rappresentasse solo 100 (cento) aziende, occupan nel totale lo stesso numero di lavoratori più uno, potrebbe farlo. Questo sarebbe possibile perchè l’ar colo 25 della legge Belluzzi recita: “può firmare il contra o colletvo di se ore erga omnes l’associazione datoriale che rappresenta i datori di lavoro iscri , che occupino complessivamente il 50% più uno dei lavoratori operan nel se ore di contra azione”. In sostanza le associazioni datoriali vengono contate sul numero dei lavoratori come

di

una

norma

se fossero delle organizzazioni sindacali e non sul numero delle aziende associate. È la negazione non solo della democrazia, ma anche della socialità. Anche solo dal punto di vista numerico, infa , il contesto sammarinese vede una presenza preponderante di piccole aziende, mentre quelle medio grandi, numericamente, sono molto meno. Non solo, ma nella piccola azienda, con un solo dipendente, bisogna tener conto anche del tolare e spesso anche dai familiari che l’affiancano. Alla fine, un contra o di lavoro coinvolge migliaia e migliaia di persone. Non è giusto, né moralmente acce abile che si tenga conto solo della grande azienda. Il sindacato dei lavoratori deve essere contato sul numero dei lavoratori! L’associazione datoriale deve essere contata sul numero dei datori di lavoro! Sono conce semplici, chiari, logici, democra ci. Ma la CSU e il passato governo hanno fa o orecchie da mercante. In campagna ele orale si sono riaccese le nostre speranze. Abbiamo le o a entamente tu i programmi delle forze in campo e, ora che c’è un nuovo governo, abbiamo sen to il nuovo Segretario di Stato ai se ori economici, Andrea Zafferani, per verificare la corrispondenza tra il

che

ha

creato

una

prima e il dopo. Ecco quanto ci ha dichiarato: “Condividendo la scelta della contra azione erga omnes, recentemente riaffermata con la legge sulla rappresenta vità, Adesso.sm riene che occorra rivedere i meccanismi di valutazione della rappresentanza delle organizzazioni datoriali. A tal fine si impegna ad avviare un confronto con tu e le par in causa per introdurre i corre vi necessari a realizzare questo obie vo. Questo il programma di Adesso.sm in merito al tema della contra azione e della rappresentanza. La coalizione ha infa ritenuto che non sia possibile muoversi, su questa materia, imponendo un modello che dà spazio e voce solo alle organizzazioni che rappresentano le realtà più grandi, col rischio di marginalizzare completamente chi rappresenta quelle piccole e medie imprese che cos tuiscono una parte significa va della nostra economia. La riapertura del confronto dovrà servire ad arrivare ad un testo norma vo che, in un contesto di contra azione erga omnes che ad oggi resta largamente condivisa, consenta comunque di giungere a contra che tengano conto delle esigenze di tu e le realtà imprenditoriali esisten nel Paese. segue a pag. 2

profonda

l’intenzione discriminazione

L’angolo dei da Cassa Integrazione Guadagni 2015: l’industria è il se ore che fa più ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG), ha versato 3.811.849,63€, saldo di 1.562.678,44€. I Servizi sono quelli che hanno versato maggiormente 3.964.277,49€, saldo di 2.427.793,87€. Il Commercio, versa 1.261.661,25€ e saldo di 738.268,09€. L’Ar gianato, versa 337.240,99€ e saldo di 68.694,45€. Studi e Avvoca , versa 340.843,02€ e saldo di 293.126,2€. (Saldo Non decodifica 27.745,51€) Al 31/12/2015 abbiamo un totale saldo CIG posi vo di 5.118.306,56€. Fonte: Ufficio Indennità Economiche ISS


MARTEDI’ 24 GENNAIO 2017

Legge sull’informazione, riformiamo e semplifichiamo Il nuovo Segretario di Stato Marco Podeschi conferma l’intenzione di porre mano a una norma che non era piaciuta a nessuno Si erano scatena un po’ tu , perfino il Commissario per i diri umani, Nils Muiznieks, e la stessa OSLA con la prima posizione pubblica del 10 febbraio 2014, contro la legge sull’editoria approvata nella scorsa legislatura. Ăˆ vero che per troppi anni il settore è stato una vera e propria giungla, dove si era creata una confusione non certamente degna di un paese democra co. Ma la medicina è stata quasi peggio della mala a. Tra gli aspe peggiori, oltre ad un appesan mento burocra co da fare paura, OSLA all’epoca e in tempi non sospe giĂ dichiarava

pubblicamente “sono sta is tui organi di controllo che controllano altri organi di controllo, controlla a loro volta da tu e le Segreterie e uďŹƒci pubblici. La situazione a uale sammarinese ha subĂŹto molto l’influsso italiano e si è aďŹƒdata spesso e si aďŹƒda tu ’ora a quanto accade al di lĂ del confine in ambito giornalis co ed editoriale per cercare esempi e anche gius ficazioni a cer comportamen . Tu avia, vista la facilitĂ con cui si prende spunto dalle norma ve italiane, ci chiediamo perchĂŠ non trarre allora ispirazione da altri paesi dove le leggi sono piĂš avanzateâ€?. “Uno Stato che si definisce democra co – scriveva ancora OSLA - non può nascondersi dietro una regolamentazione per limitare il diri o di esprimere le opinioni dei ci adini e peggio ancora di quelle organizzazioni che oggi rappresentano e informano sui propri diri . Viene abrogata la “LibertĂ di Stampaâ€?. CosĂŹ

facendo, viene meno ai sammarinesi un altro diri o, quello dell’informazione. Il copia/incolla dei peggiori modelli ha fa o ancora una vi ma, meglio allora l’illuminata Legge del 28 maggio 1881â€?. Per chi non mas ca il diri o, la legge del 1881 introduceva, tra le altre novitĂ , il reato di “libello famosoâ€? o “scri o diamatorioâ€?, reato ancora oggi punito. Abbiamo sen to a tale proposito il nuovo Segretario di Stato con delega all’Informazione, Marco Podeschi, che giĂ in campagna ele orale aveva espresso for cri che alla norma e che adesso, in posizione di governo, conferma la volontĂ di intervenire quanto prima. “La modifica della Legge 5 dicembre 2014 n.211 “Legge in materia di editoria e di professione degli operatori dell’informazioneâ€? – dice Podeschi a Breaking News - è uno degli a che nei prossimi mesi

porrò all’a enzione del governo e delle forze poli che. L’a uale norma va ha mostrato fin dalla fase di discussione legisla va numerose cri citĂ , rilevate anche dal Consiglio d’Europa. Ritengo ci siano pun molto controversi nelle norme con un ruolo della poli ca improprio, una notevole complessitĂ negli organismi e la presenza di editori e operatori dell’informazione nello stesso organismo. Su ques pun ritengo ci sia necessitĂ di intervenire per semplificare le norme e renderle compa bili con una realtĂ nel panorama dell’informazione a pica rispe o a modelli di altri paesi. C’è anche da rilevare che dovranno essere preserva alcuni pun che la legge ha introdo o dopo anni di totale assenza di norme nel se ore dell’informazione.â€? Speriamo che in questo aato di riforma ci possa essere come modello l’Islanda, che ha tracciato strade importan su questo,

segue dalla prima pagina

Ăˆ evidente che, cosĂŹ come se ori economici diversi necessitano di regole e trattamen economici diversi, anche piccole, medie e grandi imprese hanno bisogni diversi che devono essere considera e aronta dai contra di lavoro. Su questo ci muoveremo aďŹƒnchĂŠ i contra possano essere veramente uno strumento per dare risposta a pologie diverse di impresa, s molandone l’insediamento in Repubblica, e non per imporre le regole e le visioni solo di una parte. Rispe o ai tempi, come è noto abbiamo reso pubblici i proge su cui ci concentreremo nei primi 6 mesi di

Governo in materia di lavoro e sviluppo economico. Non appena imposta ques proge , ci impegniamo a riavviare il confronto per giungere quanto prima ad una revisione della legge nella direzione sopra indicata.� Grazie al Segretario che ci ha risposto prontamente. Naturalmente abbiamo visto anche gli impegni per i primi sei mesi di legislatura, ma OSLA sarà molto vigile affinchÊ questa grave lacuna venga arontata con il giusto coinvolgimento e con la massima condivisione possibile.

Nils MuiĹžnieks - Commissario dei Diri

Umani del Consiglio d’Europa

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MARTEDI’ 24 GENNAIO 2017

Le Barriere agli Interscambi per San Marino

Craig VanGrasstek Docente Harvard Kennedy School of Government, ar colo in esclusiva per OSLA.

San Marino potrebbe trarre beneficio dall’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio Anche se San Marino si muove per perfezionare e consolidare il suo rapporto commerciale con l’Unione Europea, il paese dovrebbe completare questo processo mediante l’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La sua adesione è infa in ritardo, ora che quasi tu i paesi del mondo aderiscono all’OMC o stanno a vamente cercando di aderire. Il gruppo dei paesi non aderen è stato rido o a una manciata, tra cui sta come la Corea del Nord. I vantaggi di essere membri dell’OMC vanno oltre l’impera vo diploma co di stabilire la piena ci adinanza del paese nella comunità globale. Se l’obie vo di San Marino è quello di garan re l’accesso che gode già ai merca esteri, e negoziare un migliore accesso, ha bisogno di

avere un posto a questo tavolo. L’adesione all’OMC è importante non solo quando le norme sugli interscambi commerciali vengono scri e, ma anche quando vengono interpretate e applicate. L’OMC è l’unica, tra le organizzazioni internazionali, per le sue for regole di risoluzione delle controversie. Anche i paesi più piccoli, membri dell’OMC possono prevalere contro il più grande organo di conciliazione dell’organizzazione, come ha dimostrato il piccolo Stato di Santa Lucia (Saint Lucia, Stato Sovrano caraibico) quando ha vinto una disputa contro le restrizioni degli Sta Uni in materia di servizi internet di gioco d’azzardo. San Marino deve ancora affrontare gli ostacoli e risolvere le barriere alle sue esportazioni, di beni e servizi. Le tariffe doganali sono tra ques ostacoli, e ciò per cui il sistema mullaterale ha raggiunto il massimo avanzamento. Mol paesi avevano tariffe doganali medie dal 25 al 50 per cento quando l’Accordo Generale sulle Tariffe doganali e sul Commercio (GATT) è nato nel 1947, ma dal momento che il GATT si è evoluto nel WTO nel 1995, ques tassi sono scesi a circa un decimo di tali livelli. Il lavoro non è ancora finito e anche se i negozia OMC di Doha giungeranno alla fine, i membri dell’OMC ancora sperano di ridurre le tariffe negoziando accordi settoriali. San Marino ha più da guadagnare da negozia tarif-

fari mul laterali rispe o alla maggior parte degli altri paesi sviluppa , come può essere compreso rivedendo le barriere che si trova ad affrontare ancora nei merca al di fuori dell’Europa. Consideriamo il più grande di tu i merca : nel 2015 la tariffa media degli Sta Uni per le importazioni da San Marino è stata del 6,3%. Questo è di gran lunga superiore alla media imposta sulle importazioni provenien dall’Unione Europea (1,3%) e Giappone (1,7%), e più del doppio della tariffa media degli Sta Uni sulle importazioni dalla Cina (3,0%). Queste tariffe non sono discriminatorie per sé - gli Sta Uni estendono già il tra amento di nazione maggiormente favorita (MFN) a San Marino - ma molte delle esportazioni del paese sono concentrate in se ori con alte tariffe. Primo fra tu le piastrelle in ceramica, che rappresentano quasi i due terzi delle importazioni statunitensi da San Marino. Questo prodo o è sogge o ad un dazio dell’8,5%. Altre esportazioni sammarinesi che si affacciano con tariffe superiori alla media includono l’abbigliamento di pelliccia (4%), macchine di fresatura e lavorazione dei metalli (entrambi 4,2%), scarpe di cuoio (10%), nocciole (17,9%), camicie di cotone (19,7%) e bagagli (20%). Né è il solo, il caso degli Sta Uni , altri paesi sviluppa di solito impongono dazi su ques prodo che sono altrettanto al .

Seppure con tariffe doganali elevate, queste non hanno impedito agli Sta Uni di importare merci da San Marino. Al contrario, le importazioni statunitensi di piastrelle di San Marino sono aumentate dal nulla nel 2009 a $ 5,5 milioni nel 2015, quando divenne il dodicesimo più grande fornitore di questo mercato. C’è ancora molto spazio per crescere, però, e se la tariffa fosse ridotta San Marino potrebbe competere in modo più efficace con gli esportatori di piastrelle che hanno libero accesso senza tariffe doganali per il mercato degli Sta Uni (ad esempio: Colombia, Messico e Perù). San Marino è anche vulnerabile ad altre forme più so li di protezionismo. Vanno considerate anche le cer ficazioni in materia di sicurezza ed altri ostacoli norma vi che possono influenzare le esportazioni di San Marino di macchinari ele rici. Se altri paesi dovessero ado are norme che discriminano ques prodo , non sarebbe importante le tariffe più o meno alte. L’industria che stampa e riproduce suppor registra è cresciuta, con la produzione a San Marino in aumento del 51% nel 2015, ma il suo successo dipende in parte dalle regole globali che regolano i diri di proprietà intelle uale. Si tra a di ques oni che spesso sorgono nell’organo di conciliazione dell’OMC, che finora ha assunto 52 casi di ostacoli tecnici al commercio, e 34 sui diri di proprietà intelle uale.


MARTEDI’ 24 GENNAIO 2017

L’OMC non regola solo l’interscambio dei beni, ma anche dei servizi, un argomento di par colare interesse per San Marino. I servizi comprendono la maggior parte dell’economia nazionale domes ca, come del resto per quasi tu i paesi, e un insolitamente grande percentuale della popolazione vive e lavora al di fuori dei confini. Il numero di sammarinesi che vivono all’estero è pari a circa il 40% della popolazione residente, e (oltre a studen e pensiona ), questa percentuale comprende anche i professionis in incarichi internazionali. Fino a quando San Marino resta al di fuori del WTO (World Trade Organiza on - OMC Organizzazione Mondiale del Commercio) e non aderisce all’Accordo

generale sull’interscambio dei servizi, i diri commerciali dei suoi servizi professionali sono meno sicuri. L’adesione all’OMC comporta cos e benefici, e non è affa o automa ca. I negozia di adesione durano diversi anni, e il paese aderente è tenuto non solo ad ado are tu gli accordi OMC esisten , ma a fare concessioni di accesso al mercato per i paesi aderen . Tali cos sono ampiamente ricompensa dai benefici di appartenenza come pra camente tu o il mondo in ul ma analisi ha riscontrato. San Marino dovrebbe fare gli stessi calcoli per giungere alle stesse conclusioni. Craig VanGrasstek, docente Harvard Kennedy School of Government, secondo The

Economist, man ene un occhio acuto sulla poli ca del commercio (22 gennaio 2000). Ha lavorato come consulente in quasi qua ro dozzine di paesi dei cinque con nen , con competenze nei se ori dei negozia commerciali, gli accordi di libero scambio, adesioni all’Organizzazione Mondiale del Commercio OMC, di risoluzione delle controversie, gli scambi di servizi e la poli ca commerciale degli Sta Uni . I suoi clien includono il World Trade Organiza on WTO, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico OCSE, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, la Banca Mondiale e altre organizzazioni internazionali, così come le agenzie governa ve ed aziende private.

Link al sito OSLA www.osla.sm dove trovare l’ar colo integrale in lingua originale: http://www.osla.sm/default. asp?id=1006

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