Calendario - Le sorgenti - 2023

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Un quaderno per narrare, con splendide immagini:

due sorelle: Caterina e Giuditta Cittadini

un luogo benedetto e amato

un impegno educativo e formativo

una missione: accolta custodita tramandata oltre i confini di Somasca

Tempo è di unire le voci, di fonderle insieme e lasciare che la grazia canti e ci salvi la Bellezza”

P u b b l i c a z i o n e a n n u a l eP o s t e I t a l i a n e S p e d i n A P a r t 2 c o m m a 2 0 / c L 6 6 2 / 9 6B e r g a m oA u t T r i b B G n 4 2 7 d e l 1 5 5 1 9 6 4N U O V A S E R I EN 1 7 7A N N O 4 1D i c e m b r e 2 0 2 2 P E R I O D I C O D E L L E S U O R E O R S O L I N E D I S A N G I R O L A M O I N S O M A S C AD R E Z I O N E E A M M N I S T R A Z I O N E : 2 4 1 2 8 B E R G A M OV I A B R O S E T A , 1 3 8T E L 0 3 5 2 5 0 2 4 0em a i l : s e g r e t e r i a @ o r s o l i n e s o m a s c a . i tw w w o r s o l i n e s o m a s c a . i t
(D M Turoldo) I N A L
Anno 2023 “
T U M

Una vita due donne due sorelle

C aterina e Gi uditta Cittad ini

1 8 0 1 Caterina Cittadini nasce a Bergamo il 28 settembre, viene battezzata il 30 settembre

1 8 0 3 Giuditta Cittadini nasce a Bergamo il 19 luglio, viene battezzata il 24 luglio

1 8 0 8 Caterina e Giuditta restano orfane e vengono accolte nell’orfanotrofio del Conventino in Bergamo

1 8 2 3 Conseguito il diploma di maestra di scuola elementare minore, Caterina e Giuditta lasciano il Conventino e si trasferiscono a Calolziocorte presso i cugini sacerdoti, don Giovanni e don Antonio Cittadini, e la loro sorella Maria

1 8 2 4 Caterina viene nominata maestra nella scuola elementare comunale di Vercurago nella frazione di Somasca.

1 8 2 6 Con l’aiuto dei cugini sacerdoti Caterina e Giuditta il 12 ottobre acquistano una casa in Somasca, dove accolgono le prime fanciulle

1 8 3 1 Viene autorizzata l’apertura della Scuola privata in Somasca; Giuditta ne è la direttrice.

1 8 3 6 Viene autorizzato nella casa di Somasca il Convitto di educazione femminile, diretto da Giuditta

1 8 4 0 Giuditta dopo breve malattia muore il 24 luglio a soli 37 anni

1 8 4 4 Caterina sottoscrive il “Contratto di Società e di Sorte” con Santa Rovaris, Luigia Pogliani e Maria Bianchi. Il documento costituisce il primo atto ufficiale pubblico civile della decisione di costituirsi in comunità religiosa, progetto maturato nel tempo da Caterina con la sorella Giuditta

1 8 4 5 Viene accolta nell’educandato di Somasca la prima orfana, Angelica Lavelli

1 8 5 0 Caterina inizia le pratiche per ottenere il riconoscimento canonico dell’Istituto religioso delle Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca

1 8 5 7 Il 5 maggio Caterina muore dopo alcuni giorni di malattia, consumata nel corpo, ma forte della presenza provvidenziale di Dio nella sua vita e in quel progetto di Dio accolto insieme alla sorella Giuditta

1 8 5 7 Il 14 dicembre il Vescovo di Bergamo, monsignor Pietro Luigi Speranza, approva l’Istituto; il giorno successivo con la pubblica professione dei Voti religiosi le sette compagne di Caterina diventano ufficialmente Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca.

1 9 9 6 L’autorità ecclesiastica riconosce l’esercizio eroico delle virtù cristiane vissuto da Caterina

2 0 0 1 Il 29 aprile Caterina Cittadini è dichiarata Beata dal papa San Giovanni Paolo II in seguito al riconoscimento della guarigione scientificamente non spiegabile del piccolo Samuele Piovani, gravemente malato fin dal grembo materno

S o m a S c a S o m a S c a

Casa Cittadini Le Sorgenti

Una vita due donne due sorelle Caterina e Giuditta Cittadini una chiamata per una missione educativa nella terra di Somasca in una semplice casa, per accogliere ogni persona come prezioso tesoro: segno del dono di Dio nello scorrere del tempo vere madri in Cristo sulle strade del mondo.

Il complesso edilizio di Casa Madre è la prima sede dell’Istituto e si trova nella parte alta dell’abitato di Somasca in una felice posizione paesaggistica. L’edificio è certamente di notevole interesse storico e architettonico ed è destinato in ampia parte a residenza delle suore e in parte a museo storico dell’Istituto.

La raccolta museale è denominata: C a s a C i t t a d i n i : L e S o r g e n t i . Gli oggetti della collezione museale sono distribuiti in alcuni locali al piano terra, al primo e al secondo piano e sono collocati su supporti di legno appesi alle pareti, entro vani ricavati nello spessore del muro, sopra mobili d’epoca o all’interno di vetrine autoportanti. L’illuminazione naturale proviene dalle finestre prive di schermatura e quella artificiale da faretti orientabili sul soffitto e da neon sistemati all’interno delle vetrine. Il criterio di allestimento è quello della ricostruzione storica d’ambiente con l’utilizzazione di materiale proveniente dall’Istituto.

D o m e n i c a

Maria S S Madre di Dio

L u n e d ì

Basilio

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì

G i o v e d ì

V e n e r D ì

S a b ato

Nome del Signore Ermete e Aggeo Amelia Epifania di Nostro Signore Luciano

D o m e n i c a L u n e d ì

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì

S a b ato

D o m e n i c a L u n e d ì

Battesimo di Gesù Giuliano Aldo Igino Modesto Ilario Felice e Bianca Mauro Abate Marcello Antonio abate Liberata Mario Sebastiano Agnese Vincenzo Emerenziana Francesco di S Convers S Paolo Tito e Timoteo

M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

Le Suore Orsoline di Somasca riconoscono in Casa Madre la sorgente da cui è sgorgata la Regola della propria vita religiosa.

Sant’Angela Merici

Sorgente è simbolicamente la fontana del cortile che elargisce l’acqua sotterranea ricordata come “roggia” nei documenti più antichi.

Ancora oggi l’acqua scorre sotto il pavimento delle stanze al piano terra dove se ne può ascoltare il fluire in una suggestiva atmosfera di silenzio assoluto.

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Tommaso Valerio Martina Giovanni Bosco Gennaio

Febbraio

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Verdiana

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o m e n i c a

Presentazione del Signore Biagio Gilberto Agata Paolo Miki e c

Romualdo San Girolamo Emiliani Apollonia Scolastica N S di Lourdes Eulalia Maura Valentino Faustino e Giovita Giuliana Donato Simone Mansueto Silvano Pier Damiani Le Sacre Ceneri Renzo Mattia Cesario

1ª di Quaresima

u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

Leandro Romano

Al piano terra

Dall’anno 1997 i busti raffiguranti Caterina e Giuditta Cittadini accolgono nell’atrio il visitatore. Un’arcata a sesto ribassato introduce al piano terreno, dove solo alcuni locali sono utilizzati per l’esposizione del materiale museale. In un locale vi sono “grandi” strumenti relativi alla raccolta dell’uva e alla successiva pigiatura

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Marzo

In un locale a volta a botte ribassata sono raccolti vari attrezzi da lavoro: un cardalana, un tavolo rustico con sedie, ferri da stiro, macchine per cucire, pesi da bilancia, recipienti di rame e di bronzo, cacciaviti e utensili in ferro, chiavi e lucchetti, ma anche strumenti che attengono maggiormente alla sfera della vita liturgica come gli stampi per le ostie, una raganella (strumento usato nella solennità del venerdì santo).

Albino

Basileo Cunegonda Casimiro

2ª di Quaresima

Giordano

Felicita

Giovanni di Dio

Francesca Romana

Simplicio Costantino

3ª di Quaresima

Arrigo Matilde Luisa Eriberto Patrizio Salvatore

4ª di Quaresima San Giuseppe

Benedetto Lea Turibio de M Romolo

Annunciazione del Signore

5ª di Quaresima Augusto

Sisto

Secondo

Amedeo

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì

Beniamino

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Aprile

S a b ato D o m e n i c a

Ugo

Delle Palme

Riccardo

Isidoro Vincenzo Celestino Ermanno Alberto Pasqua di Resurr Dell’Angelo Stanislao Giulio Martino Abbondio Annibale In Albis Aniceto Galdino Ermogene Adalgisa Anselmo Caio Giorgio Fedele

Marco Marcellino

Ida e Zita Valeria

u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e D ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì m a r t e D ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a

Beatificazione madre Caterina (2001) Pio V

Il primo piano è particolarmente significativo per il materiale raccolto; esso è “immagine” della vita concreta vissuta dalle educande tra queste pareti. Gli oggetti di interesse etno-antropologico, storico-artistico e bibliografico si prestano a documentare non solo la vita delle sorelle Caterina e Giuditta ma anche i vari aspetti della realtà sociale, economica e culturale della valle San Martino tra il XIX e il XX secolo.

Al primo piano vi sono i locali in cui era viva la vita delle allieve: la cucina, l’aula scolastica, la stanza di comunità, la biblioteca, la sala di ricevimento detto parlatorio.

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V e r s o i l p r i m o p i a n o
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Maggio

L u n e D ì

Giuseppe artigiano

M a rt e d ì

Atanasio

M e r c o L e d ì

Filippo e Giac Ciriaco

G i o v e d ì v e n e r d ì

A u l a s c o l a s t i c a

I l l o c a l e r i p r o d u c e l’atmosfera di un’aula scolastica ottocentesca, con la lavagna, la cattedra della maestra con il calamaio, la libreria e le panche per le allieve.

Alle pareti sono appesi alcuni diplomi delle educande che provenivano dal distretto di Caprino, dalla Valsassina, dai paesi dell’altra sponda dell’Adda e, in alcuni casi, da Milano e da Bergamo.

Nella libreria oltre a libri di spiritualità abbondano i testi scolastici, i vocabolari, i libri per ricami e rappresentazioni teatrali.

S a b ato

Beata Caterina Cittadini (1857) Giuditta

D o m e n i c a

L u n e d ì

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì

S a b ato

D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì

S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

M e r c o L e d ì

Flavia e Fulvio Desiderato Geronzio Antonino Fabio Rossana Emma Mattia Torquato Ubaldo Pasquale Baylon Venanzio Pietro di M Bernardino Ascensione di Nostro Signore Rita da Cascia Desiderio Maria ausiliatrice

G i o v e d ì v e n e r d ì

Beda Filippo Neri Agostino Pentecoste Massimino

S a b ato

D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

Felice

M e r c o L e d ì

Giornata della Riconoscenza

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Laboratorio per imparare, scrivere, inventare…

Il “laboratorio per imparare, scrivere, inventare…” qui i piccoli, ma anche tutti i visitatori, possono scrivere o disegnare su una grande lavagna Nell’ampia sala, che spazia su un cortile interno, vi sono varie vetrine contenenti penne, pennini, timbri e diversi piccoli oggetti di uso scolastico; in una vetrina sono in bella mostra i quaderni di Virginia Cola, alunna di Caterina Cittadini negli anni 1844 e 1845

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e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì
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e n e r d ì Giustino Marcellino Carlo L SS Trinità Bonifacio Norberto Roberto Medardo Primo Diana e Marcella Corpus Domini Guido Antonio da Padova Eliseo Germana SS. Cuore di Gesù Gregorio Marina Ger vasio Ettore Luigi Gonzaga Paolino da Nola Lanfranco Giovanni Batt Guglielmo Vigilio Cirillo d’Aless Ireneo e Attilio Pietro e Paolo Primi Martiri

S a b ato

Prez Sangue di Gesù

D o m e n i c a

Ottone

L u n e d ì

Tommaso

M a rt e d ì

Parlatorio

Questo locale è accessibile anche da una porta comunicante con l’esterno che, secondo la tradizione, c o s t i t u i v a l ’ o r i g i n a r i o ingresso del collegio da una strada secondaria di Somasca La stanza era un piccolo atrio di accoglienza per le educande, i loro genitori ed eventuali visitatori Essa è arredata con un tavolino rotondo, alcune sedie, un cassettone.

M e r c o L e d ì

G i o v e d ì

v e n e r d ì

Elisabetta di Port Antonio M Z Maria Goretti Apollonio e Edda

S a b ato

Riconosc pontificio dell’Istituto (1927)

D o m e n i c a

L u n e d ì

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì

G i o v e d ì v e n e r d ì

S a b ato

Veronica Vittoria Benedetto Felice Enrico Camillo de Lellis Bonaventura

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B.V. del Carmine Alessio Calogero

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì

Nascita di madre Giuditta Cittadini (1803) Elia

G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato

Lorenzo da Brind Maria Maddalena Brigida

D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato

Morte di madre Giuditta Cittadini (1840) Giacomo Anna e Gioacchino

Natalia Nazario Marta Pietro Crisologo

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Ignazio di Loyola

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Luglio

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S a b ato

D o m e n i c a L u n e d ì

M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato

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S t a n z a d i C o m u n i t à L’ a m b i e n t e d e l m u s e o designato “stanza di comunità” raccoglie manufatti tessili e attrezzi da lavoro ad essi correlati di prevalente dotazione otto-novecentesca, di vario uso e destinazione. Vi troviamo un tavolo con le sedie, arcolai, tomboli, cofanetti, una macchina da cucire, un mobiletto portaoggetti contenente vari arnesi da lavoro.

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r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì S a b ato D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì M e r c o L e d ì G i o v e d ì Alfonso de’ Lig Eusebio Lidia di Filippi Giovanni M V Decreto di Lode (1917) Trasfigurazione del Signore Gaetano da Th Domenico Romano Lorenzo mart Chiara Giuliano Ponziano Alfredo Assunzione della Beata Vergine Maria Rocco Giacinto Elena Ludovico Bernardo Pio X Beata Vergine Maria Regina Rosa da Lima Bartolomeo Luigi dei Fr Alessandro Monica Agostino Martirio Giovanni Battista Faustina Aristide

Settembre

v e n e r d ì

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S a b ato

D o m e n i c a L u n e d ì M a rt e d ì

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n

C u c i n a

Grande attenzione era riservata alla cura degli utensili da cucina, in questo locale vi sono vari paioli in rame del XVIII e del XIX secolo. Accanto al tavolo con le sedie e al camino con gli attrezzi di pertinenza, figurano il tagliere, un tegame bucherellato, la grattugia, i mestoli, la bilancia e mobili funzionali come la madia e la cassapanca.

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a b ato Egidio Elpidio Gregorio Magno Rosalia Vittorino Petronio Regina Natività Beata Vergine Maria Sergio Pulcheria Proto e Giacinto SS Nome di Maria Maurilio Esaltazione della Santa Croce Beata Vergine Maria Addolorata Cornelio Roberto Bell Sofia Gennaro Eustachio Matteo Maurizio Pio Pacifico Aurelia Cosma e Damiano Beata Vergine Maria Madre degli orfani Nascita beata madre Caterina (1801) Michele, Gabriele, Raffaele Girolamo

Ottobre

D o m e n i c a

Teresa di Gesù

L u n e d ì

Angeli Custodi

M a rt e d ì

Gerardo

M e r c o L e d ì

Francesco d’Assisi Placido

G i o v e d ì v e n e r d ì

Bruno

S a b ato

Beata Vergine Maria del Rosario

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Pelagia

Dionigi e C Daniele

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì G i o v e d ì v e n e r d ì

Giovanni XXIII

Festa Sorelle Cittadini Edoardo

S a b ato

Callisto I

D o m e n i c a L u n e d ì

M a rt e d ì

M e r c o L e d ì

Teresa d’Avila Edvige Ignazio Luca ev Isaac Jogues

G i o v e d ì v e n e r d ì

Irene

S a b ato

Sant’Orsola

D o m e n i c a L u n e d ì

Giovanni Paolo II

Giovanni Cap

M a rt e d ì

Antonio Maria

M e r c o L e d ì

Crispino

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Evaristo

v e n e r d ì

Fiorenzo

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Stanza da letto

Questo locale è stato “ricostruito” sulla base di due dipinti ex-voto r a f f i g u r a n t i l a g r a z i a d e l l a guarigione di Caterina Cittadini ottenuta, per intercessione della M a d o n n a d i C a r a v a g g i o e d i San Girolamo Emiliani nel 1842. I due dipinti sono presenti come copia in questa stanza.

D o m e n i c a

L u n e d ì

Simone e Giuda Ermelinda Germano

M a rt e d ì

Lucilla

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di T Renato Diego Giocondo Alberto Magno Margherita Elisabetta d’Ungh Oddone Fausto Felice di Valois Presentazione della Beata Vergine Maria Cecilia Clemente Cristo Re Fondazione della Compagnia di S Orsola Leonardo Massimo Giacomo Saturnino Andrea apostolo

Il secondo piano è il luogo più prezioso di C a s a C i t t a d i n i : l e S o r g e n t i : è luce sulla spiritualità e la missione delle Suore Orsoline di Somasca. Esso è diviso in tre settori.

Reliquie

– Cassa rivestita da fogli con appunti di economia quotidiana in parte scritti da Caterina Cittadini

– Abito di Caterina Cittadini

– Crocifisso di Caterina Cittadini con reliquie di santi (all’interno del crocifisso)

– Cassette in cui furono custodite le ossa e l’abito di Caterina Cittadini

– Pietra tombale posta sul pavimento della Chiesa – Sant’Angela Merici (1474-1540), San Girolamo Emiliani (1486-1537), Sant’Orsola (sec. IV): santi considerati fondamentale riferimento spiritualecarismatico per la fondazione dell’Istituto

Preghiera e liturgia

Crocifisso, inizio secolo XVII (stile fine sec XVI)

– Nei cassettoni: - Rosari

- Elementi caratteristici dell’abito religioso e dei riti di vestizione e consacrazione nel corso del tempo - Testi per la preghiera e la meditazione - Paramenti liturgici ricamati a mano – Altare della Beata Vergine del Carmine, d a v a n t i a q u e s t o a l t a r e p r e g a r o n o Caterina e Giuditta e le loro educande – Altre suppellettili liturgiche – Messali XVIII-XIX sec – Arredi sacri e paramenti liturgici

Spiritualità e missione

L’Istituto delle Suore Orsoline di Somasca è fondato sulla Parola, ha una Regola per la vita ed è posto sotto la protezione della SS. Vergine Immacolata Regina delle vergini.

Ha radici “Nella spiritualità dell’Ottocento ” .

Risponde ad un precetto “Sieno fedeli nella custodia di quelle anime che nostro Signore ha riscattato col suo sangue e che ha affidate alla loro cura come un prezioso tesoro; le stimino ed amino egualmente, si portino con loro non solo da Superiore, ma come vere madri in Cristo” (Regole 1855, capo XVI,1)

In caso di mancato recapito rinviare al C P o di bergamo per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare il diritto dovuto Specificare il motivo del rinvio.

TRASFERITO DECEDUTO SCONOSCIUTO INSUFFICIENTE RESPINTO

S u o r e O r s o l i n e d i s a n G i r o l a m o i n S o m a s c a DeSTINA IL 5X1000 CoN LA DIChIArAzIoNe DeI reDDITI bASTANo LA TUA FIrMA eD IL NoSTro CoDICe FISCALe 95121540165 MoDALITà DI DoNAzIoNe ALLA FoNDAzIoNe “CATerINA CITTADINI” o.N.L.U.S. con boNIFICo bANCArIo bPer banca: IT 45 Y 05387 11109 000042553144 intestato a: Fondazione “Caterina Cittadini” O.N.L.U.S. con la specifica del versamento

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