Web Edition N.2 Febbraio
2016
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ollettino di informazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria
INTERVISTA - PARLA IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI
«SISMICA, IN LIGURIA 35 COMUNI CLASSIFICATI IN MODO SBAGLIATO» Nell’edilizia viene imposta l’autorizzazione dove non è necessaria, ma non si applica il regime autorizzativo in zone a sismicità elevata. Paolo Caruana: «Pesanti le ripercussioni su cittadini, professionisti, imprese, PA ed economia. Modificare subito le disposizioni della legge 50/2012» GIANFRANCO SANSALONE
I
n 35 Comuni liguri oggi si costruisce o si effettuano ristrutturazioni di fabbricati chiedendo obbligatoriamente un’autorizzazione sismica che è perfettamente inutile. Oppure si eseguono gli stessi lavori in zone ad elevato rischio sismico senza il previsto iter autorizzativo. Il paradosso si perpetua da quattro anni perché le disposizioni introdotte da una legge regionale (la n. 50 del 2012), mai modificate nonostante incontri, richieste, solleciti e perfino un ricorso al Tar della Federazione
regionale degli Ordini degli ingegneri poi ritirato perché sembrava fosse iniziato un percorso di correzione delle norme invece non ultimato, ha allegato un elenco di Comuni classificati in parziale contrasto con i criteri dettati dalle nuove norme tecniche di costruzione (NTC) entrate in vigore nel 2009. L’iniziativa per rimettere le cose a posto parte dal presidente della Federazione, Paolo Caruana, sulla scorta di un lungo lavoro della Commissione sismica della Froil, composta da specialisti della materia, che dispone di un consistente dossier di dati che riguarda soprattutto le due province maggiormente interessate dall’anomalia amministrativa, Imperia e La Spezia. Presidente Caruana, quali sono le conseguenze più
La classificazione delle zone sismiche in Italia effettuata nel 2003: la n. 1 è a più alta, la n. 4 a più bassa densità sismica.
gravi di questa situazione? Intanto sono diverse e tutte gravi. Innanzitutto questo elenco parzialmente errato di zone assoggettate ad autorizzazione preventiva che non rispecchia né la normativa nazionale né la definizione delle accelerazioni al suolo che sono contenute nella norma a cui devono riferirsi i progettisti, ha creato un appesantimento nel regime autorizzativo. Col paradosso che da un lato la macchina burocratica è stata portata ad incepparsi, ovvero nei 60 giorni previsti per legge per il rilascio del parere autorizzativo le Province gravate per legge da questi provvedimenti - Imperia e La Spezia - non riescono a far fronte all’espletamento delle pratiche amministrative, anche per carenza di organico, e sono costrette a chiedere il nostro aiuto come Ordini degli Ingegneri per snellire le procedure e smaltire l’arretrato (cosa che facciamo con la massima disponibilità). Nonostante questo, la conseguenza è un ritardo sensibile nel rilascio delle autorizzazioni con pesanti conseguenze sui cittadini che devono eseguire i lavori (segue a pag.2)
* La lunga strada della legge e il pasticcio targato Liguria......................... 2 * Comune per Comune valori e differenze nell’Imperiese................. 5 * Proposte per procedure e modulistica.......... 6 * Le zone sismiche.......................................... 7 * L’elenco di tutti i Comuni “sbagliati”............ 8
Periodico della Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dellaWLiguria e b /1 n. 2 - Febbraio 2016 -