Web Edition N.10 Ottobre
2015
Esce dal 1949
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ollettino di informazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria
Attestati prestazione energetica: il No degli ingegneri alla legge regionale Dal convegno dell’Ordine degli Ingegneri di Genova sul risparmio energetico degli edifici, tenuto il 28 ottobre con la partecipazione di circa 500 professionisti iscritti interessati alla materia, è emersa la richiesta pressoché unanime di abrogare le disposizioni legislative regionali che disciplinano gli attestati di prestazione energetica
(APE), applicando la norma nazionale. Gli ingegneri ritengono che la sovrapposizione normativa porti a complicazioni applicative a danno dei cittadini e della categoria, specie per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio. Analoghi convegni verranno organizzati in tutta la Liguria, in sintonia con le altre professioni tecniche.
LA SPEZIA – L’ORDINE DEGLI INGEGNERI PRENDE POSIZIONE SUL RIFACIMENTO
PIAZZA VERDI: ORA FINIAMOLA! CERCHIAMO “VIA DELLA CERTEZZA” Ognuno si assuma le proprie responsabilità. La città è stremata
L
PAOLO CARUANA* a lunga ed estenuante vicenda del rifacimento di Piazza Verdi alla Spezia - che ricostruiamo nelle sue fasi salienti in questo numero web di “A&B” - lega tutti gli attori in una spirale squisitamente italiana di mancanza di certezza negli atti amministrativi. Mancanza di certezza e quindi di rapidità delle decisioni: una combinazione di fattori che rischia di lasciare ancora per anni nel caos una cittadina importante come il capoluogo del Levante ligure. Su questa vicenda, già densa di polemiche e contrasti, non è nostra intenzione buttare benzina su un fuoco che è già divampato nella cronaca nazionale e nei talk-show televisivi, con interventi di esperti e critici d’arte piuttosto irascibili. Non entreremo nel merito delle scelte dell’amministrazione comunale e delle critiche sollevate da comitati e cittadini che, a torto o ragione, hanno interpretato ruoli contrapposti. In questa logica (per niente agnostica come potrebbe sembrare) ricostruiremo nelle pagine interne quanto è accaduto, sulla base anche degli atti dei Tribunali amministrativi, lasciando ai lettori considerazioni e valutazioni. Come Ingegneri, proponiamo una riflessione sulla profonda incertezza nella quale amministratori, tecnici e cittadini devono muoversi quotidianamente, in un percorso ad ostacoli che stremerebbe chiunque senza speranza di
giungere ai traguardi prefissati entro tempi ragionevoli. Ma diciamo anche con forza che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: la città non ne può più. La proposta degli Ingegneri, in questo senso, va nella direzione, come sempre, della semplificazione (quella vera) che ogni cittadino e le stesse istituzioni auspicano da tempo, ma soprattutto dalla certezza degli atti tecnici e amministrativi sin dalla loro origine. In questo caso non vi è necessità alcuna di modificare le leggi, quanto piuttosto di adottare buone prassi nell’applicazione delle stesse. L’Ordine degli Ingegneri, di fronte al malumore crescente dei cittadini e a una situazione che oggettivamente sta diventando sempre più pesante, leva la sua voce preoccupato anche per i rischi che corrono i professionisti quando asseverando un qualunque atto tecnico si assumono la responsabilità della sua esattezza. E se in base a questo i cittadini ottengono un’autorizzazione, è giusto che questa sia definitiva, non che possa essere ritirata quando i lavori sono iniziati. Come è avvenuto nel caso della piazza spezzina. Se accade ciò vuol dire che qualcosa non torna, che il sistema ha delle falle, che le leggi non vengono interpretate in modo giusto. Ma non deve, per questo, pagare l’anello debole della catena. * Presidente Ordine Ingegneri La Spezia
Periodico della Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dellaWLiguria e b /1 n. 10 - Ottobre 2015 -