UNDEFINED_ITALIANO

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(UN)DEFINED ART www.un-defined.net

DO UT DES Progetto per esposizione del 2010 Tema dato: CITTà | SPAZIO | FUTURO

Concetto Lo spazio dell’Areale viene interpretato e finalizzato come un magnete. Il centro nevralgico e vitale del concetto generale di città. La città è rappresentata da tutta l’area che ruota intorno all’areale, estendendosi oltre Merano, oltre Bolzano, senza confini. Il pulsare dell’areale attira a se i pensieri, le parole, i suoni e gli oggetti della città che vibra e che si muove nello spazio e nel tempo. Li assorbe, per poi interpretarli e inviarli nuovamente verso l’esterno, influenzando così il mondo circostante. Uno scambio di input, in continua evoluzione e mutamento, sempre diversi, sempre nuovi, sempre utili.

d c s a laur in kof ler laur in @ dc s a.com v ia s chaf fer-str. 19 i-39012 meran / o ( bz ) I T 234 987 5342


Scopo Coinvolgere il pubblico che visiterà la mostra in un progetto di interazione con la città stessa. L’areale, precisamente lo spazio assegnatoci, diventerà un bacino di idee, pensieri e impressioni sul concetto “città”. La comunicazione si basa su uno scambio, di opinioni, messaggi, visioni… tutto quello che può essere visto, sentito, toccato, assaggiato, annussato, percepito. La simbiosi tra le persone, lo spazio dell’areale e il mondo esterno verrà poi finalizzata in una relazione/esposizione/comunicazione che avrà la funzione di interpretare i segnali lasciatici dei visitatori per migliorare il nostro quotidiano.

Propaganda Ogni visitatore sarà invitato a portare con se una pezzo di città , per come lui la interpreta, la vede o la vorrebbe. Tale comunicazione sarà effettuata attraverso azioni di Guerrilla Marketing, social networking, folder stesso dell’(un)defined, e altro ed eventuale.


Con lo scopo di dare un input già in partenza alle persone/visitatori della mostra. Coinvolgerli fin da subito, non solo una esposizione fine a se stessa, che ti viene imposta nella sua forma ultima, ma una esposizione in continua evoluzione. Perché la città siamo noi.

Esposizione La sala (le sale) a noi fornite saranno allestite attraverso un concetto temporale, un percorso che parte dal dove siamo (stati) e porta al dove stiamo andando (divenendo). Questo flusso di sviluppo sarà accompagnato da insegne/icone/segnali realizzati per essere immediatamente compresi e interpretati. Quindi niente lingue leader (tedesco, italiano etc…) ma immagini e simboli, interpretazione del segno.


Sulle pareti delle stanze saranno disposti pannelli, mensole e tavoli dove il visitatore potrà riporre/incollare/esporre l’oggetto portato. I pannelli potranno essere gestiti autonomamente dal visitatore oppure ci sarà una sorta ti tematica che diriga in maniera più schematica la composizione dell’opera. Per coloro che non saranno stati raggiunti dalla comunicazione antecedente l’(un)defined, sarà allestito uno spazio, probabilmente al centro della stanza, con diversi materiali/oggetti da noi raccolti e che saranno messi a disposizione dell’utente per poter contribuire con il suo pensiero/opera all’installazione. >> In parallelo sarà installata una webcam (o + di 1) che filmerà le azioni delle persone, realizzando mini *.gif animati in successione temporizzata (es. ogni 10 sec) che saranno successivamente mostrate all’interno di (un)defined o in una giornata post-undefined, o sul sito del DCSA/blog. All’interno delle sale sarà inoltre presente un audio, registrato nelle città, in situazioni quotidiane, che possa stimolare il visitatore nel suo contributo artistico in diretta.


Conclusione La mostra sarà gestita ed seguita dai quattro artisti sotto nominati. Dato che sarà una mostra del DCSA, tutti membri (che vogliono mettersi in gioco) potranno partecipare. In questo modo verrà garantito un flusso di influenze proveniente da tutti i reparti creativi evitando così una mostra “fissa” e “finita” giá all’apertura. Lo scopo é che la mostra si sviluppi e si muovi proprio come una città...con esito (un)defined. ARTE IN MOVIMENTO, ARTE INDEFINITA, ARTE CITTADINA.


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