Nr. 15 - Opinione Liberale - 26 aprile 2019

Anno 28 /G.A.A. Camorino

26 aprile 2019 /

15

Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

La legislatura che verrà

03 / Bixio Caprara / presidente PLR Il metodo liberaleradicale porta a presentare soluzioni pragmatiche, chiare e trasparenti, che permettono di affrontare sfide importanti.

Officine FFS, no all’azzardo

05 / Gabriele Gendotti In ballo ci sono due opzioni: un investimento innovativo e orientato al domani contro una resistenza per un progetto che non ha futuro.

Sulle armi ci si confronta

07 / Matteo Quadranti e Cosimo Lupi I pro e i contro alla revisione della legge sulle armi, sulla quale dibatterà il comitato cantonale il prossimo 30 aprile a Sementina.

Editoriale / Alex Farinelli / capogruppo PLR

Adesso bisogna solo lavorare Il quadriennio che comincia sarà difficile per tre motivi. Il primo. Il parlamento uscito dalle elezioni è maggiormente frazionato, per di più con i partiti che hanno mostrato di prediligere la polemica alle soluzioni, che si sono rafforzati.

Il secondo. I partiti di governo, almeno Lega e PS, dopo aver chiesto alla popolazione di confermare la loro presenza in governo hanno annunciato (incoerentemente) di voler fare opposizione in parlamento.

Il terzo. Diversi consiglieri di Stato sono verosimilmente al loro ultimo quadriennio e questo potrebbe renderli meno inclini all’arte del compromesso in favore di un’intransigenza che rischia di essere magari pagante per i rispettivi partiti ma non per il Paese.

Le premesse non sono delle migliori però questo non vuol dire che non ci si debba impegnare a fondo. Sì perché questo è quello che ci hanno chiesto coloro che sono andati a votare, confermando comunque al PLR il ruolo di partito di maggioranza relativa in parlamento. Il nuovo gruppo parlamentare è motivato e da parte mia non ho dubbi che svolgerà il suo lavoro alla maniera liberaleradicale e cioè senza rincorrere le onde dei (presunti) facili consensi, ma facendo quello che si ritiene giusto avendo una visione liberale dello Stato e della società. Questo è il nostro impegno. Adesso bisogna solo lavorare.

La tua opinione conta!

Noi ti ascoltiamo www.facciamolo.ch

2

Opinione Liberale

incomitato

ilvotocantonale

NO all’iniziativa “Giù le mani dalle Officine”

Assumerci la leadership “Ma ve lo immaginate lo Stato che si mette a gestire a livello industriale un’Officina ferroviaria?

Credo che in breve tempo da una situazione di utile, i conti dello Stato tornerebbero nel profondo rosso”. L’affermazione del presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta riassume alla perfezione la posizione maturata giovedì dal comitato cantonale PLR sull’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” in votazione il prossimo 19 aprile.

Il “parlamentino” ha espresso un secchissimo no ad un’iniziativa che rischierebbe di mettere in pericolo il progetto di sviluppo del nuovo stabilimento delle FFS previsto a Castione e sostenuto da Cantone e Città di Bellinzona con un investimento da 120 milioni di franchi.

Se il dibattito sulle Officine FFS è stato pressoché unanime, opinioni discordanti si sono sentite invece sull’altro oggetto cantonale in votazione il 19 maggio, ossia la proposta e il relativo credito di 3.3 milioni – approvati la scorsa legislatura dal STUDIO D’INGEGNERIA

Fisica ed energia della costruzione Progettazione, attestati e collaudi antincendio Progettazione elettrica (E)

sede operativa: Te c n o p ro g e t t i S A via Monda 2, Camorino www.tecnoprogetti.ch

al referendum contro il credito per i semafori sul Piano di Magadino

Gran Consiglio – per sostituire con semafori intelligenti di ultima generazione le attuali rotatorie sulla strada cantonale tra Cadenazzo e Quartino. L’obiettivo è di mantenere condizioni di fluidità sostenibili per i prossimi anni, da gennaio 2020 la strada passerà nelle mani della Confederazione, e il nuovo collegamento A2-A13 è ipotizzato non prima del 2030. Ne è scaturita una votazione piuttosto frammentata, in cui è prevalso il no al referendum promosso contro le misure governative volte a fluidificare il traffico su un tratto stradale costantemente intasato.

Il comitato cantonale di Cadempino è stata anche occasione di analisi del voto elettorale del 7 aprile.

“Non abbiamo raggiunto gli obiettivi quantitativi auspicati e fissati dall‘Ufficio presidenziale, per questo è giusto parlare di sconfitta. Facciamolo con serenità e cerchiamo di capire bene cosa possiamo fare meglio” ha affermato il presidente Bixio Caprara. E fare meglio significa proseguire nel serio lavoro in governo e parlamento, cercando di dare al PLR un profilo più chiaro. “I nostri distinguo, il nostro approccio e le nostre soluzioni devono essere precisate meglio e con maggior determinazione altrimenti è difficile che ci si possa individuare come il partito a cui dare maggior fiducia”. Il PLR ha tuttavia conseguito una chiara maggioranza relativa in parlamento. La nuova legislatura inizierà il 2 maggio, e da subito si potrà capire “con chi sarà possibile costruire un discorso positivo, forse non programmatico ma piuttosto puntuale sui vari dossier. Credo tuttavia che saremo chiamati ad assumerci maggiormente la leadership della conduzione politica nelle discussioni in parlamento, assumendo posizioni molto chiare e precise anche se queste non saranno magari condivise da altri, governo incluso. Il Paese in fondo ci ha chiesto di avere un ruolo particolare ed è un dovere che ci dobbiamo assumere senza se senza ma. Vi posso assicurare che faremo volentieri il nostro dovere”.

Fonica ambientale e acustica edile

Bellinzona - Locarno - Lugano

NO

Progettazione termoclimatica e idrosanitaria (R VCS) Progettazione domotica Progettazione standard BIM Consulenza energetica, richiesta di incentivi

info@tecnoprogetti.ch

Bioedilizia, fotovoltaico ed energie rinnovabili

+41 91 850 15 20

Cer tificazioni M inergie e CECE

iltema

Opinione Liberale

3

La legislatura che verrà e una fiducia da guadagnare I

l cittadino-elettore ha per l’ennesima volta segnalato che penalizza la politica quando sembra non orientata nella ricerca dell’interesse pubblico lasciando invece intendere sia una specie di casta interessata solo a proteggersi.

Personalmente non credo sia così, ma credo anche che ci vuole parecchio lavoro per riguadagnare l’indispensabile fiducia. Si tratta di una questione di contenuti e di metodo.

Per i contenuti, le priorità PLR sono indicate nel programma di legislatura volutamente semplice e chiaro (www.facciamolo.ch).

Per il metodo vale invece la pena ribadire l’approccio liberaleradicale in riferimento ad alcuni temi rimasti irrisolti nella passata legislatura quali ad esempio il salario minimo e le condizioni previdenziali dei consiglieri di Stato.

Per il salario minimo il PLR è sempre stato d’accordo di sostenere la proposta del governo in linea con i minimi riconosciuti dalla nostra socialità e mediata con le associazioni padronali e i sindacati, che avrebbe permesso un primo sensibile e concreto miglioramento della situazione. Siamo anche stati d’accordo, per facilitare una soluzione concordata, a un leggero rialzo con una forchetta tra i 19.00 e i 19.50 franchi. La conoscenza delle realtà aziendali consiglia prudenza nell’andare oltre, consapevoli che i ¾ dei beneficiari sarebbero comunque frontalieri, che la conseguenza sarebbe un abbassamento dei salari superiori visto che la massa salariale complessiva dell’azienda non è molto flessibile e che alcune piccole e medie aziende, soprattutto in periferia, sarebbero state messe in grossa difficoltà. Altri partiti hanno voluto esagerare impedendo di fatto la ricerca di

Bixio Caprara presidente PLR

una soluzione. Chi promette cifre esagerate sta semplicemente illudendo il cittadino parlando d’altro e non del principio del salario minimo che deve, secondo la sentenza del TF, basarsi su criteri sociali validi in Ticino e non economici.

Le condizioni previdenziali dei consiglieri di Stato rappresentano un secondo tema apparentemente scomodo e complicato. In realtà la situazione, se la si volesse davvero risolvere, potrebbe essere piuttosto semplice capendo che un membro del governo rimane mediamente in carica 12 anni, dall’età di circa 42 anni fino a circa 54 anni. Si tratta quindi di una carriera particolare e specifica che nulla ha a che fare, malgrado le insistenze della sinistra, con quella del funzionario pubblico affiliato all’Istituto previdenziale del Canton Ticino (IPCT). D’altro canto è altrettanto fondamentale proteggere nel migliore dei modi l’autonomia e l’indipendenza di giudizio dell’eletto in governo che nel proprio operato deve poter prescindere da eventuali pensieri sul dopo-politica così come è opportuno che la disponibilità o

meno a ripresentarsi sia indipendente da aspetti previdenziali. Di conseguenza alle condizioni previdenziali classiche maturate grazie al versamento di determinati contributi, è indispensabile integrare specifici aspetti di carriera che tengano conto delle particolarità e della dignità della carica. Per questo motivo è consigliabile avere un sistema unico, integrato e trasparente che indichi in una specifica legge le condizioni previdenziali dei membri del governo.

Il metodo liberaleradicale porta a presentare per questi temi soluzioni pragmatiche, chiare e trasparenti, che permettono al Paese di avanzare così da poter finalmente affrontare sfide ben più importanti come la formazione, la coesione, il progresso e la crescita sostenibile del Paese.

Siamo solo all’inizio #facciamolo

multi engineering solutions

Sede principale

Al cancro non interessa chi sei.

A noi sì.

Succursali

Bellinzona

Locarno

Lugano

Zugo

Via del Tiglio 2, CP 717

Per questo aiutiamo i malati e i loro familiari a convivere con il cancro. Questo è l’obiettivo della nostra attività di informazione, sostegno e accompagnamento.

CH-6512 Bellinzona-Giubiasco

Aide utac -niou ads aiu à aita de rer..

www.evolve-sa.ch Maggiori informazioni su legacancro.ch

KLS_001386-00_Rebranding_Anzeige_Fueller_210x138_DFI_01.indd 1

Acquistate L’Ignazio 2 bottiglie 4 bottiglie 6 bottiglie

Fr. 40.00 Fr. 80.00 Fr. 114.00

Consegna gratuita in Ticino a partire da 12 bottiglie

Per ordinazioni: info@plrt.ch o 091 821 41 81

CENTRO FUNERARIO LUGANO Dal 1978 onoriamo la vita Via delle Rose 4 - 6963 Pregassona - tel. 091 971 27 16 - www.cfl.ch

11.10.17 15:01

ilvoto

Officine FFS, no a pericolosi giochi d’azzardo È

difficile capire perché, dopo aver ottenuto tanto sul fronte politico, l’associazione “Giù le mani dalle officine” insista nel fare votare un’iniziativa oramai vuota e superata assumendo il rischio di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Dal 2008 ad oggi le cose sono infatti totalmente cambiate, in meglio, tenuto conto che, anche grazie alle dure contrapposizioni del passato, si sono individuate soluzioni che scongiurano definitivamente i pericoli di smantellamento delle officine.

Non c’è più spazio per guardare indietro verso un passato che non c’è più. Oggi FFS e politica hanno deciso: il futuro delle officine è stato ridisegnato con il progetto per un nuovo stabilimento industriale da 360 milioni in grado di garantire 230/250 posti di lavoro qualificati incentrati anche su nuovi percorsi e sbocchi professionali in risposta all’evoluzione delle nuove tecnologie ferroviarie e della digitalizzazione. Venisse accettata l’iniziativa, come nel gioco dell’oca, si ritornerebbe alla casella di partenza e si prospetterebbero tempi biblici per ridefinire una soluzione accettabile. Non da ultimo perché l’iniziativa chiede allo Stato, come nei periodi peggiori del comunismo della vecchia Unione sovietica, di partecipare ad una società pubblica obbligata dall’alto ad assumere il ruolo di promotore industriale. Proposito legato ad altissimi rischi imprenditoriali. Ma peggio ancora: in caso di mancata concretizzazione di quanto chiesto nell’iniziativa, lo Stato, vale a dire il Cantone Ticino, sarebbe chiamato a ricorrere a misure di espropriazione nei confronti, non di un privato, ma addirittu-

Semafori sul Piano e il compito di un Sindaco

I

l paziente è moribondo e, senza un intervento immediato, il rischio di collasso totale è elevato. In simili situazioni, invece che ascoltare mille dicerie e seguire le emozioni, io opterei per un approccio razionale scegliendo di affidare le cure a dei veri specialisti che conoscono il problema. Questo paragone calza a pennello con la situazione viaria tra Cadenazzo e Quartino: per cercare di risolvere il caos stra-

Tiziano Ponti sindaco di Gambarogno

dale che tanto penalizza i residenti e tutta la regione, il Cantone ha interpellato i migliori specialisti del ramo. Con l’ausilio degli strumenti analitici e di simulazione più moderni, essi sostengono che, tramite un impianto intelligente di semaforizzazione e l’eliminazione di tre rotonde, i tempi di percorrenza sull’asse in oggetto possono essere diminuiti sensibilmente. Pur non nascondendo un certo dubbio, non riesco a trovare un elemento razionale che contrasti la tesi degli specialisti ragione per cui, il mio emisfero sinistro m’impone di mettere da parte gli aspetti emotivi per dar ragione a chi ha elaborato i modelli del traffico che dimostrano un miglioramento. In mancanza di alternative a medio termine (se tutto va bene vedremo il collegamento autostradale del Locarnese solo dopo la metà del 2035), penso che sarebbe indispensabile sostenere il tentativo atto a portare un beneficio.

Opinione Liberale

5

Il futuro delle Officine

230/250 i posti di lavoro garantiti, incentrati anche su nuovi percorsi e sbocchi professionali

ra della Confederazione. Francamente è difficile pensare a qualcosa di più illiberale. In ballo ci sono due opzioni: da un lato, un investimento innovativo e orientato ad un futuro certo, dall’altra parte, una resistenza ad oltranza per un progetto che non ha futuro. No dunque a questa stanca iniziativa.

Lele Gendotti

A complicare il tutto arriva però la politica.

Infatti, il Consiglio comunale di Gambarogno ha accettato una mozione che, senza esporre motivi razionali, chiede al Municipio di adottare un’atteggiamento intransigente contro il progetto di semaforizzazione. Il compito di un Sindaco non è sempre facile e l’arte sta nel trovare la giusta motivazione per una certa azione, anche quando per la stessa non ne sei convinto.

Wullschleger Martinenghi Manzini

Servizi Fiduciari Gestioni Patrimoniali Gestioni Immobiliari WMM easy

Lugano wmm-group.com

6

l’opinione

Opinione Liberale

Un sistema fiscale equilibrato I

l prossimo 19 maggio saremo chiamati ad esprimerci sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA). Il pacchetto proposto fornisce una soluzione equilibrata a due problemi urgenti: la questione degli statuti fiscali speciali e il rafforzamento dell’AVS. Due temi estremamente importanti per i quali bisogna intervenire senza perder tempo. In merito alla parte fiscale del progetto, è previsto un adattamento del sistema d’imposizione delle aziende. Si andranno ad abolire i privilegi fiscali ad oggi in essere a favore di determinate categorie di società, in prevalenza a matrice internazionale, uniformando l’imposizione a carico di tutte le categorie di imprese.

Cristina Maderni vicepresidente Cc-Ti, granconsigliera PLR

A seguito della crisi finanziaria del 2008, l’approccio verso la fiscalità delle imprese è infatti radicalmente cambiato a livello globale. Numerose pratiche fino ad allora ammesse, oggi non lo sono più e vanno modificate. Anche la Svizzera deve quindi adattare la propria fiscalità delle imprese: in caso di accettazione della riforma, tutte le aziende saranno come detto tassate con le

stesse modalità, che ovviamente devono venire aggiornate. Attualmente le aziende internazionali che beneficiano di tassi d’imposizione agevolati rappresentano il 7% dei contribuenti, ma ben il 50% delle entrate dell’imposta sull’utile delle persone giuriche della Confederazione. L’apporto di queste società non si limita al contributo fiscale, esse forniscono infatti 150’000 posti di lavoro e creano un importante indotto che va mantenuto. Numerose PMI svizzere sono infatti controparti di queste grandi imprese e beneficiano della loro attività. Questa è la ragione per cui la proposta di riforma riconosce che un’abolizione tout court dei regimi fiscali speciali farebbe esplodere il carico fiscale di importanti aziende, che potrebbero decidere di delocalizzarsi. Di qui la necessità di abbassare le aliquote ordinarie in futuro che andranno applicate a tutti.

Le imprese che perderanno lo statuto speciale e che pagheranno più imposte sono comunque favorevoli ad una riforma che permetterà alla Svizzera di evitare di essere inserita su liste grigie o addirittura nere, ciò che andrebbe a compromettere seriamente il loro operato e metterebbe a rischio la loro competitività a livello internazionale. Potranno così beneficiare di una sicurezza giuridica indispensabile per la pianificazione e gli investimenti. Tengo a sottolineare che la riforma non sarà un regalo alle multinazionali, anzi esse pagheranno di più, ma il loro onere fiscale rimarrà interessante nel confronto internazionale e, inoltre, non rischieranno più di essere tassate due volte in altri Paesi.

Il Ticino dovrà da parte sua affrontare la sfida di rimanere in linea con gli altri Cantoni per restare competitivo in termini di aliquota applicabile.

Il PLR si esprimerà sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS martedì 30 aprile al comitato cantonale di Sementina.

Sul tema l’opinione di Cristina Maderni, vicepresidente di Cc-Ti che sostiene il progetto.

La bocciatura nel 2017 (a livello nazionale, ma non in Ticino) della Riforma III delle imprese ha portato ad un nuovo pacchetto di strumenti fiscali volto a gestire al meglio questo importante cambiamento di paradigma fiscale, pacchetto che considero equilibrato.

150% La percentuale di deduzioni per spese di ricerca e sviluppo realizzate in Svizzera

Un suo elemento importante sono le deduzioni che favoriranno la ricerca e lo sviluppo e che sono riconosciute a livello internazionale. Per esempio, le spese di ricerca e sviluppo realizzate in Svizzera potranno essere dedotte in ragione del 150% al massimo e i redditi derivanti dai brevetti potranno essere dedotti del 90% al massimo.

La Svizzera non può più permettersi di evitare di affrontare il problema della fiscalità delle aziende e questo progetto è una valida soluzione. Inoltre, consentirà di rafforzare il nostro principale pilastro della previdenza sociale e di guadagnare tempo in vista di una riforma strutturale dell’AVS. La riforma permetterà di consolidare le condizioni quadro essenziali per un’economia prospera. È quindi un’occasione da non perdere.

Per questa ragione invito ad appoggiare il progetto AVS-riforma fiscale il prossimo 19 maggio.

Un sistema fiscale equilibrato per una Svizzera competitiva e attrattiva.

19 maggio 2019

Rafforzare la sicurezza, mantenere le tradizioni Sì alla legge sulle armi leggearmi-schengen-si.ch ECO_OpinioneLiberale_LeggeArmi_210x55mm.indd 1

08.04.19 09:01

ilconfronto

Revisione sulle armi, una soluzione elvetica 1. Matteo Quadranti granconsigliere PLR PLR, PS, PPD, Verdi liberali (PVL), Verdi, PBD e Partito evangelico (PEV) oltre al Comitato “Ufficiali per Schengen” sono favorevoli come me che sono Ufficiale dell’Esercito e sono stato anche tiratore. L’UDC, con le associazioni di tiratori, è l’unico partito che raccomanda di bocciarla.

2.

La riforma della legge svizzera sulle armi infastidisce alcuni perché il decreto federale in votazione il 19 maggio prossimo traspone nel diritto svizzero alcuni aspetti della direttiva dell’UE sulle armi per migliorare la lotta contro il traffico illegale e garantirà una migliore tracciabilità delle armi semiautomatiche. La revisione vieta l’uso di armi da fuoco semiautomatiche con un caricatore di almeno dieci proiettili. Per le pistole, il divieto vale a partire da 20 colpi. La riforma non concerne né le armi di ordinanza né il tiro sportivo: nessuno sarà disarmato. I possessori di armi da fuoco che rientrano nella categoria delle armi vietate dovranno solo procedere a un annuncio al loro Cantone entro tre anni. Norme particolari sono previste a tutela di cacciatori e collezionisti che ne fanno e faranno uso rispettando dei doveri ragionevoli di annuncio. La Svizzera ha quindi saputo trovare il giusto compromesso.

3.

Svizzera e UE hanno un interesse reciproco a mantenere in essere le collaborazioni dello spazio Schengen, quindi il vero punto forte per cui bisogna votare la riforma è che è semplicemente giusto fare di tutto, ad ampio raggio e in modo coordinato, per ridurre l’accesso alle armi che possono servire al terrorismo, alle mafie o a commettere delle stragi (come è avvenuto anche in Svizzera a Zurigo, Zugo e poteva accadere a Bellinzona).

Opinione Liberale

7

Parte con ampi consensi la revisione della legge sulle armi, approvata dal parlamento per trasporre nel diritto svizzero una modifica della direttiva dell’UE sulle armi, che prevede in particolare un disciplinamento più severo di quelle semiautomatiche. Il PLR ticinese esprimerà la raccomandazione sul voto del 19 maggio in occasione del comitato cantonale di martedì 30 aprile a Sementina. Sul tema vi proponiamo le tesi a confronto di Matteo Quadranti e Cosimo Lupi.

1. Cosimo Lupi consigliere comunale PLR Sono convinto che il recepimento della direttiva UE sulle armi, che equivale ad un inasprimento della nostra legislazione in materia e ad una proibizione generale per i cittadini di acquistare e detenere certi tipi di arma, vada fermamente respinto il prossimo 19 maggio.

1.

Qual è la sua posizione nei confronti della riforma sulla armi?

2.

Quali le ragioni del suo voto?

3.

Perché i cittadini dovrebbero seguire le sue raccomandazioni?

2.

La direttiva UE sulle armi nel nostro diritto è assolutamente inutile contro il terrorismo e la criminalità (che sono l’obiettivo della direttiva). In compenso sarebbe contraria alla volontà popolare: infatti nel febbraio 2011 Popolo e Cantoni avevano chiaramente bocciato un’iniziativa che voleva inasprire il diritto sulle armi, in particolare con l’introduzione della clausola del bisogno, guarda caso uno degli elementi della direttiva UE. La nostra legge attuale funziona e permette, in caso di necessità, d’intervenire in modo preventivo (vedi il caso della scuola di commercio). Mi disturba il fatto che oltre alle limitazioni imposte ora, l’articolo 17 in essa contenuto prevede di fatto un inasprimento automatico ogni 5 anni che potrebbe portare alla proibizione assoluta delle armi semiautomatiche per i privati mettendo così parola fine al tiro come sport di massa in Svizzera.

3.

Si tratta di salvaguardare le libertà individuali dei cittadini svizzeri da un’imposizione esterna. Può sembrare esagerato: è però un principio che tocca tutti. Infatti, la direttiva in questione contiene il principio della ripresa dinamica e automatica del diritto UE. Oggi sono le armi, domani possono essere le automobili, i prezzi dei mezzi pubblici, gli standard con cui costruire la propria casa e via di seguito.

Inoltre, se finora lo Stato dà fiducia al cittadino concedendogli, sotto determinate condizioni, di detenere legalmente un’arma ora siamo di fronte ad un cambio di paradigma: non più un diritto bensì un privilegio che viene concesso tramite un’autorizzazione eccezionale. Di più, l’argomento dell’espulsione della Svizzera dall’Accordo di Schengen entro 90 giorni non regge: entro 90 giorni le due parti devono solamente riunirsi in un comitato misto per trovare una soluzione pragmatica. È nell’interesse dell’UE che la Svizzera resti un partner affidabile nello spazio Schengen.

8

l’intervista

Opinione Liberale

Tassa di soggiorno, toccherà tutte le categorie

Il Consiglio di Stato, su proposta del DFE, ha licenziato un messaggio che propone importanti modifiche alla legge sul turismo, volte in particolare a permettere la riscossione della tassa di soggiorno tramite le piattaforme online a incasso diretto. Ne parliamo con Stefano Rizzi, direttore della Divisione economia.

Stefano Rizzi. Come interpretare le modifiche alla legge sul turismo? Si tratta di una nuova tassa?

No, non si stanno introducendo nuove tasse. Si tratta solo di garantire una concorrenza leale nel settore, affinché ogni ospite, indipendentemente dal tipo di alloggio e dal tipo di pagamento, versi la tassa di soggiorno. Con il sistema proposto sarà poi anche più semplice per le organizzazioni turistiche regionali procedere all’incasso presso i datori di alloggio della tassa di promozione.

Concretamente in cosa consiste la riforma proposta?

Sostanzialmente si propone di agire su tre punti, partendo dalla definizione di una nuova categoria di alloggio, tipica dei portali di condivisione, e cioè “camere, appartamenti e case private”. A tutti i datori di alloggio verrà poi assegnato un numero identificativo, che presuppone il rispetto della legislazione in vigore. Infine l’Agenzia turistica ticinese avrà la possibilità di accordarsi con le piattaforme ad incasso diretto per la riscossione anche della tassa di soggiorno.

Con quali vantaggi, concretamente?

Oltre a garantire la concorrenza leale, maggior sicurezza per gli ospiti e un migliore controllo del territorio, la riforma permetterà anche di iniettare ulteriori mezzi finanziari per l’accoglienza e la promozione turistica.

Di che cifre stiamo parlando?

Il numero dei pernottamenti rilevati da Airbnb lo scorso anno è stato di circa 175mila. Si possono

Stefano Rizzi direttore Divisione economia

quindi attendere 350mila franchi in tasse di soggiorno e 220mila in tasse di promozione.

Tra i beneficiari, anche le zone periferiche, vero?

Certo! Ci aspettiamo di veder crescere i pernottamenti in queste regioni che potranno così approfittare di questa riforma della legge sul turismo.

avs-riformafiscale-si.ch + Abolizione dei regimi fiscali speciali

Un punto in più per la Svizzera come piazza economica e di ricerca

19 maggio 2019

Sì

al progetto AVSriforma fiscale

Due punti in più per il nostro Paese.

AVS_RiformaFiscale_Annuncio_210x85mm.indd 1

+ Pacchetto di nuovi strumenti fiscali per i Cantoni accettato a livello internazionale + Sostegno finanziario della Confederazione ai Cantoni + Garanzia per gli impieghi e i rapporti di lavoro con le PMI + Certezza del diritto e sicurezza della pianificazione per le imprese

Un punto in più per l’AVS

+ 2 miliardi di franchi per la salvaguardia delle rendite AVS

Comitato interpartitico cantonale “SÌ al progetto AVS-riforma fiscale” 24.04.19 13:45

vocidapalazzo

Opinione Liberale

9

“Facts over feelings”!

S

ta tornando alla ribalta nell’America di Trump, ma caratterizza in realtà tutta la società odierna in generale. Per un liberale radicale non è tuttavia nulla di nuovo: anteporre i fatti ai sentimenti.

Non fanno eccezione i progressi tecnologici che (quali novità per definizione meno conosciute ai più) spesso suscitano qualche timore. Dalla psicosi collettiva alla demonizzazione il passo è fin troppo breve. Alle nostre latitudini l’ultimo esempio è dato dal 5G, il nuovo standard di telefonia mobile alla base della quarta rivoluzione industriale che vedrà coinvolti milioni di dispositivi, oggetti e persone, interconnessi l’uno all’altro a una velocità mai vista.

I vantaggi di questa nuova frontiera tecnologica arriveranno anche all’utente privato, ma costituirà principalmente un vantaggio competitivo per l’economia: svilupperà l’industria e l’automatizzazione di processi, la mobilità, l’agricoltura, la telemedicina, i cantieri, l’intelligenza artificiale, la smart city, e via dicendo.

Il 5G non sarà solo estremamente più veloce, ma permetterà a molti più apparecchi di trasmettere molti più dati contemporaneamente, praticamente annullando i ritardi dovuti al tempo di reazione.

La comunicazione sarà quindi in tempo reale e in questo modo potranno ad esempio avere luogo operazioni a distanza, anche se il chirurgo non riuscirà ad essere nella sala operatoria insieme al paziente. Se l’uso del futuro è corretto viste le infinite potenzialità che noi ancora non abbiamo potuto testare, non lo è se consideriamo che in altre parti del mondo questa è già la realtà, comprese le operazioni chirurgiche a migliaia di chilometri di distanza.

Il 5G è inoltre molto più efficiente poiché fornisce la rete solo a chi la richiede e non irradia tutto l’ambiente circostante ad ampio raggio. Per il resto le frequenze utilizzate non sono molto diverse da quelle in uso da anni per il 4G o altri servizi quali la TV digitale terrestre.

Quello che oggi ci sembra rivoluzionario, e le po-

“Non sono le antenne quanto piuttosto i nostri dispositivi mobili a causare ben il 90% dell’esposizione alle radiazioni, eppure li portiamo quotidianamente con noi da decenni” Fabio Käppeli granconsigliere PLR

tenzialità lo sono effettivamente, fra soli 5 anni sarà considerato imprescindibile, così come oggi trasmettiamo in mezza giornata tanti dati quanti in una settimana di cinque anni fa. Il Ticino che mi piace è quello pronto a cogliere le nuove opportunità che ci riserva il futuro, quello che ad esempio è riuscito ad attrarre – grazie anche alla presenza dell’istituto delle Molle – il nuovo centro di ricerca sull’intelligenza artificiale di un’importante banca svizzera.

Per concludere, il principio di precauzione è certamente salvaguardato. Non vi sono solo migliaia di studi a permetterci di dormire sonni tranquilli, ma anche una corretta informazione: le onde millimetriche sono e rimarranno proibite in Svizzera, i valori limite sono 10 volte più restrittivi rispetto a quelli prescritti nel resto dell’Europa e dall’Organizzazione mondiale della Sanità, e i controlli sono estremamente seri e regolari. È importante evidenziare che non sono le antenne quanto piuttosto i nostri dispositivi mobili a causare ben il 90% dell’esposizione alle

radiazioni, eppure li portiamo quotidianamente con noi da decenni e continuiamo a fare lunghe telefonate con il telefono all’orecchio nonostante sia sconsigliato.

• Impianti elettrici

• Impianti di riscaldamento

• Impianti fotovoltaici

• Impianti di raffreddamento

• Sistemi dˇautomazione

• Impianti di ventilazione

• Officina quadri elettrici

• Climatizzazione

• Technical Services

• Impianti sanitari

Rivera

Bodio

Locarno

Bouygues E&S InTec Svizzera SA Tel. +41 58 261 00 00 info.intec.ticino@bouygues-es.com bouygues-es-intec.ch

EVENTI

LIVE

CO N G R E S S I

Full Service Event Management Emozioni, idee, successi. EVENTMORE, il vostro partner globale per eventi, spettacoli live, congressi e soluzioni innovative

eventmore.ch

Mendrisio

ilfocus

Opinione Liberale

11

lecitazioni “Le emissioni antropiche di gas a effetto serra […] sono attualmente più elevate che mai, ciò che ha generato delle concentrazioni atmosferiche di diossido di carbonio [CO2], di metano e di ossido nitroso senza precedenti da almeno 800’000 anni” (IPCC, 2014) “[…] più le attività umane perturbano il clima, più i rischi di conseguenze gravi, generalizzate e irreversibili […] sono elevate” (IPCC, 2014)

In via d’estinzione N

egare che le attività antropiche siano quantomeno corresponsabili del riscaldamento climatico è come negare l’Olocausto: le prove, per entrambi, sono talmente schiaccianti e agghiaccianti che non dovrebbero dar adito a dubbi, nemmeno tra i più ottusi e poco informati.

Eppure lo scettiscismo sul riscaldamento globale è dilagante. Molti preferiscono ignorare i campanelli d’allarme che da alcuni decenni a questa parte si fanno sempre più numerosi e insistenti, a cominciare dal monito del Club di Roma, nel 1972, con la pubblicazione del rapporto “I limiti dello sviluppo”, sino ai più recenti rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che dal 1990 ad oggi fornisce informazioni scientifiche ai governi per orientarli nello sviluppo delle politiche climatiche.

Il quinto rapporto dell’IPCC – suddiviso in tre parti pubblicate tra il 2013 e il 2014 – è costituito da 4’852 pagine redatte da centinaia tra i maggiori scienziati ed esperti di clima al mondo.

Per evitare di cadere ingenuamente nella trappola del negazionismo non è di certo necessario sorbirsi le migliaia di pagine pubblicate dall’IPCC, o da altri autorevoli enti, per rendersi conto che stiamo esagerando. Basta seguire l’attualità – e il buonsenso – per rendersene conto.

Ad esempio, i media hanno riportato le scoperte di recentissimi studi (pubblicati su Nature e The Cryosphere) da cui si evince che nel caso in cui non si dovessero prendere misure incisive nella riduzione dei gas climalteranti, i 4’000 ghiacciai europei potrebbero sparire quasi completamente entro il 2100. Il che non sorprende poi così tanto se pensiamo che l’estensione dei ghiacciai alpini si è ridotta del 60% nel corso dell’ultimo

Sinue Bernasconi membro Club Plinio Verda

secolo. Se le temperature dovessero continuare ad aumentare – e lo faranno anche di 7 °C entro la fine del secolo se dovessimo continuare imperterriti col modello business-as-usual – è inevitabile che di pari passo aumenterà la fusione dei ghiacci.

E non è una bella cosa. In caso di completa fusione, la calotta glaciale groenlandese può far salire i livelli oceanici di 7 metri; l’Antartide, da solo, ha un potenziale di 60 metri. E proprio da quest’ultimo si è staccato, nell’estate 2017, un iceberg grande due volte il Canton Ticino. Se non dovessimo riuscire a bloccare la fusione di questi ghiacci ancestrali le centinaia di milioni di persone che abitano le coste dovranno emigrare.

Per quantificare, le Nazioni Unite prevedono che entro il 2050 vi saranno 200 milioni di migranti climatici.

E già oggi l’innalzamento degli oceani minaccia le prime comunità, anche se si tratta perlopiù di qualche atollo e arcipelago sparso nel Pacifico (cfr.

Tuvalu, Carteret, Kiribati, Samoa o Figi), a cui bene o male non interessa una cippa a nessuno. In futuro, con un innalzamento dei livelli oceanici di 67 metri (dovuto alla totale fusione dei ghiacci groenlandesi e antartici) voglio vedere che fine faranno città come Miami, Shangai o Napoli.

“[…] il tempo sta scadendo, [e] le leggi fisiche non attendono gli indugi umani” (Luca Mercalli, 2013) “La termodinamica non attende i negoziati umani, semplicemente procede per la sua strada gravida di conseguenze irreversibili” (Luca Mercalli, 2016)

E pensare che tutto ha avuto inizio con la scoperta della macchina a vapore. Sino alla prima rivoluzione industriale, ossia sino a metà Settecento, per la natura eravamo dei granelli di sabbia: solleticavamo. Poi abbiamo iniziato a pungolarla, sempre più forte. Oggi la stiamo trivellando.

Ma non preoccupiamoci per lei, se non dovessimo abbandonare in tempo il paradigma della crescita infinita ci penseranno quei fondamenti biofisici e termodinamici che reggono il funzionamento dell’Universo da oltre 13 miliardi di anni a ristabilire l’ordine naturale delle cose. E non ci saranno più negoziati né negazionisti che tengano. Ora è ufficiale: siamo una specie in via d’estinzione.

laconferenza La quarta serata del ciclo “Libertà vs Sicurezza”, organizzata dal Club Plinio Verda – in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Lugano – è dedicata a “La crisi climatica è rapida, la politica ambientale è lenta” con Luca Mercalli della Società Meteorologica Italiana. Introduce la serata Stefano Vassere, moderatore Marco Gaia.

L’appuntamento è per giovedì 2 maggio, alle 18 nella la Sala Tami della Biblioteca cantonale di Lugano.

12

Opinione Liberale

l’ospite

Primi appunti sul voto a Locarno M

entre scrivo questi appunti non abbiamo ancora l’opinione di numerose amiche ed amici liberali radicali della nostra Città, a cui abbiamo chiesto di inviarci quali sono, secondo loro, aspetti positivi e negativi di questo voto, indicandoci le cause ed eventuali rimedi per fare meglio in futuro. Per noi è importante, al di là dei crudi numeri evidenti a tutti, sentire il parere di chi vive a stretto contatto con i cittadini elettori.

Delusione? Certo. Anche a Locarno si è registrato un arretramento rispetto alle Cantonali di quattro anni prima. E anche in riva al Verbano il PS è cresciuto, come pure il PPD, mentre la Lega ha perso più schede di noi e le schede senza intestazioni e l’astensionismo…

Questo è il crudo raffronto con l’esito delle precedenti Cantonali. Il perché? Le cause sono note (col senno di poi, perché i tanti politoligi non c’hanno proprio azzeccato!), ma a Locarno certamente ha influito l’effetto Fabrizio Sirica: il giovane vicepresidente PS volato in Gran Consiglio, assieme al nostro vicesindaco PPD Paolo Caroni, a cui dobbiamo affiancare anche, nel successo per la corsa in parlamento, della Verde Samantha Bourgoin ben conosciuta alle nostre latitudini (per Locarno On Ice e il pur naufragato Parco nazionale del Locarnese).

Carlo Monti vicepresidente PLR Locarno

Noi si è fatto male? Si è arretrato, è vero. Ma quanto è lecito il confronto con quattro anni prima? Con condizioni politiche differenti? Certo c’è preoccupazione. Però guardiamo anche i dati assoluti. I liberali radicali ancora una volta si sono imposti come il primo partito in Città. In Gran Consiglio i nostri Nicola Pini e Giacomo Garzoli hanno rifatto una gran votazione. E seppur minusiense, non ci dispiace ricordare il “nostro” candidato al Consiglio di Stato Alessandro Speziali, che senz’altro darà un ottimo contributo tra gli scranni granconsigliari.

Altri non ce l’hanno fatta, seppur di valore.

Come i giovani Stefano Lappe e Luca Renzetti e il pur conosciuto e apprezzato nostro municipale

Niccolò Salvioni, che ama definirsi un fante tra i tanti della truppa, ma che ancora una volta non ha esitato a buttarsi nella mischia con coraggio e generosità anche tra il fango delle trincee.

E allora come non ringraziare tutti i nostri “combattenti” , i nostri simpatizzanti e i nostri elettori!

Un rammarico? La nostra compostezza e la nostra coerenza non sono più paganti? Forse di questi tempi sì. Per smuovere gli elettori non basta più garantire competenza e serietà? Forse dobbiamo tornare ad essere più empatici, forse meno incravattati, e non aver paura di far risuonare con più forza e schiettezza i valori più cari della nostra lunga tradizione democratica: libertà, uguaglianza, solidarietà che trascendono i problemi contingenti e le mode del giorno e devono rimanere la bussola della nostra azione politica.

Via Murate 6 6500 Bellinzona T + 41 91 825 51 53 F + 41 91 825 83 41 www.muttonicostruzioni.ch impresa@muttonicostruzioni.ch

larubrica

Destra-Sinistra, questione aperta L

e categorie di Destra e Sinistra appaiono in crisi e quasi in via di scomparsa, mentre al loro posto si utilizzano categorie alternative, nella presunzione di “andare oltre”.

Esistono vari criteri, tutti discutibili, per misurare ciò che è di destra e ciò che è di sinistra: l’egualitarismo, lo statalismo, l’internazionlismo sarebbero categorie di sinistra; mentre l’individualismo, la meritocrazia e il nazionalismo sarebbero di destra.

Norberto Bobbio ha rappresentato lo spettro dei vari orientamenti politici: all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari (“giacobinismo”); al centro sinistra, le dottrine e i movimenti insieme egualitari e libertari (“socialismo liberale”); al centro destra, le dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari (“partiti conservatori”); all’estrema destra, le dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari (“fascismo e nazismo”).

Dario Antiseri, nel suo saggio Destra e sinistra due parole ormai inutili, ritiene che la differenza non passa più fra le categorie di destra e sinistra, ma fra quelle di conservatori e liberali.

Il grande principio che permette una buona qualità della democrazia è la competizione: “la grande distinzione è quella offertaci dalla demarcazione costituita dall’abbracciare o meno la logica della competizione”. Contrari alla competizione e alle nuove idee sarebbero, appunto, tutti i conservatori: di

Una nuova città, un logo che fa discutere

A

due anni e mezzo dall’avvenuta aggregazione, Bellinzona continua a far discutere. Tante visioni, tanto parlare, tante diverse prese di posizione per rendersi conto che il processo aggregativo è complesso ben più di quanto si poteva immaginare.

Per capire tutti quanti che ci vorranno anni per vedere i frutti sperati da chi ha fortemente voluto un’aggregazione che ha creato un agglomerato di quasi 50’000 abitanti.

Tiziano Zanetti consigliere comunale PLR Bellinzona

Ultimo piccolo fatto che ha suscitato animosità è stato l’atto parlamentare presentato in merito all’utilizzo del nuovo logo della Città per i festeggiamenti dei 100 anni dell’Unione sindacale. (vedasi www.plr-bellinzona.ch/attualita). Mai non sia!

Giusto..., non giusto..., “il logo è di tutti!” No! E chi più ne ha... più ne discuta. Bene!

Ancora una volta un argomento sollevato (seppur marginale) suscita discussione dimostrando come sia difficile aggregare, far contenti tutti, generare sentimenti costruttivi volti a far crescere una regione assieme.

Bello sarebbe poter vedere le energie spese nella costruzione di progetti comuni come le grandi opere che nei prossimi anni vedranno la luce nella nuova Città regione proprio anche grazie all’avvenuta aggregazione.

Opere quali la riqualifica della zona ora occupata dalle Officine, la rinaturazione del nostro Fiume, il nuovo Ospedale cantonale, il continuo potenziamento del trasporto pubblico, il rigore

Opinione Liberale

13

Destra e di Sinistra. I liberali, invece, accettano la competizione come un ricercare insieme le soluzioni migliori in modo agonistico.

Allargando il discorso, la reale opposizione è fra coloro che vogliono avvalersi di una società di mercato e quanti vogliono invece rifugiarsi sotto il mantello protettivo dello Stato.

Quindi un’opposizione fra movimenti di ispirazione liberale e movimenti nazionalistici e, in parte, socialisti.

La vera dicotomia sarebbe tra coloro che, a destra come a sinistra, avversano lo sviluppo del mercato e coloro che lo auspicano; tra chi vuol un allargamento della libertà individuali e chi ritiene che lo Stato debba avere la suprema giurisdizione sulle libertà dei cittadini.

Gerardo Rigozzi

nella gestione delle finanze, la premura di continuamente avere una Scuola e una Formazione di grande qualità ad ogni livello, priva di qualsiasi dogma.

Tante sfide, degne della nuova Città, che quali rappresentanti del PLR sosteniamo con entusiasmo vigilando però in modo attento a che nessuno abbia ad approfittare di questa o quella situazione in quanto anche le proprietà intellettuali, come quella sul logo, vanno rispettate.

14

Opinione Liberale

l’iniziativa

Tutti al mare con la colonia “Il Girasole” Pia Pagani. Da 42 anni la Colonia è un progetto collaudato che trova la sua radice nella volontà di cambiare lo sguardo sulla disabilità.

L’entusiasmo di ieri è ancora quello di oggi?

L’entusiasmo non ci ha mai abbandonato; nel correre degli anni siamo sempre state accompagnate da nuove generazioni che hanno continuato e rinnovato lo scopo iniziale della nostra colonia che ricordo è di fare trascorrere delle vacanze marine a una trentina di bambini di cui un terzo con disabilità.

Una marea di ragazze e ragazzi hanno conosciuto un ambiente educativo di crescita: una conquista significativa per i giovani partecipanti al soggiorno marino...

Oltre quarant’anni di soggiorni hanno coinvolto diverse centinaia di bambini che nelle ricorrenze, da adulti, si fanno sentire e portano ricordi della loro esperienza. Tra i monitori attuali ci sono anche i piccoli ospiti delle colonie passate. Le generazioni si susseguono!

I bambini che trascorrono insieme due settimane al mare, giocano e fanno attività aiutando chi ha più difficoltà, fanno un percorso che forma con naturalezza un adulto aperto e generoso. Quando oggi si legge o si sente dai media le diverse forme di bullismo giovanile, la violenza gratuita verso i più deboli o verso coloro che sono di diverse provenienze, ci si deve chiedere se non c’è stato una mancanza di educazione infantile e di un’esperienza di comprensione e aiuto come per esempio i piccoli ospiti della colonia Girasole.

Pia Pagani presidente fondazione Colonia “Il Girasole”

A quali difficoltà, se ve ne sono, è confrontata la fondazione?

Per difficoltà se si pensa alle finanze, non ne riscontriamo. Abbiamo da tanti anni l’appoggio di amici sostenitori ai quali ci rivolgiamo quando ne vediamo la necessità. Noi vogliamo tenere le tariffe del soggiorno accessibili e generalmente non alziamo il costo della colonia. Ci capitano situazioni di famiglie in grandi difficoltà e siamo aperte ad adeguare le tariffe ad ogni caso.

Difficoltà durante il soggiorno non ne vengono segnalate, al massimo piccoli fatti dovuti alla convivenza ma che vengono subito risolti con tranquillità.

L’organizzazione viene effettuata totalmente prima della partenza con incontri tra tutti monitori.

Quest’anno per la prima volta abbiamo avuto un calo di richieste di soggiorno; abbiamo quindi avvicinato istituti scolastici ed associazioni a segnalarci adesioni. Ne approfittiamo di quest’articolo per pubblicare il volantino, abbiamo ancora qualche posto a disposizione!

Ci sono ancora posti liberi per un soggiorno al mare con la colonia “Il Girasole”: la splendida iniziativa voluta dalle Donne liberali radicali di Lugano, che permette da 42 anni ad una trentina di bambini, di cui un terzo con disabilità, di vivere un’estate speciale. Ne parliamo con la presidente della fondazione Pia Pagani.

La Colonia vive sul volontariato, quanto è importante per il buon esito?

Il volontariato è stato il motore della nostra colonia. Quarant’ anni fa e negli anni successivi le accompagnatrici erano tutte volontarie ed alcune portavano i loro figli. Nel corso degli anni la situazione è cambiata ed ora i giovani monitori ricevono un rimborso spese. Non troviamo giusto che i giovani che si mettono a disposizione con generosità per quindici giorni non ricevano un compenso. L’essenziale è lo spirito e l’entusiasmo che anima la colonia.

Su quale tema si concentrerà il soggiorno marino 2019?

Il tema della colonia viene scelto di anno in anno dai monitori partecipanti al soggiorno e vi è un grande lavoro per preparare e tematizzare tutte le attività e le giornate in colonia. Il tema resta sempre un mistero sino alla partenza! I partecipanti del soggiorno 2019 avranno il piacere di scoprirlo il prossimo 30 giugno, alla partenza del bus che li condurrà a Misano Adriatico!

JOEL CAMATHIAS

SHARON SCOLARI

e n io s s fe ro p e o m is il ob m to u a re e iv v n o c r fa e Com La conversazione, dopo una breve introduzione del coordinatore del Club dei 1000 Adriano Cavadini e del direttore Mercedes-Benz Lugano Sud Andrea Gianotti, avverà tra Joel Camathias, Sharon Scolari, il giornalista sportivo Pietro Filippini e gli ospiti presenti sul tema:

“Tra sport e impresa: un connubio possibile?”

L’evento sarà accompagnato da un esclusivo standing dinner (a disposizione degli ospiti una zona salotto).

Per questioni logistiche è obbligatorio confermare la propria partecipazione entro giovedi 2 maggio.

no Sud, Centro Mercedes Luga 18.45 mercoledì 8 maggio, ore o Evento aperto al pubblic Iscrizione obbligatoria info@plrt.ch 091 821 41 81

*prezzo per l’esclusivo standing dinner, a carico dei partecipanti SOCI ammonta a Fr. 35.00 (bevande incluse), mentre per tutti gli accomapagnatori il prezzo ammonta a Fr. 50.00 (bevande incluse).

le a n o t n a c o t a it m o C

i n o i z i d a r t e l l Sì a ?

E U ’ l l e d t a t k i d l o no a #facciamolo

Presa di posizione sugli oggetti in votazione federale il 19 maggio 2019 Revisione parziale della legge sulle armi Progetto AVS - Riforma fiscale (RFFA)

a* n ti n e m e S , o tt e s s io C la Sa 5 0.1 Martedì 30 aprile, ore 2

Martedì 30 aprile, ore

20.15*

*ore 19.00 cena con presentazione del nuovo Gruppo parlamentare PLR

Partecipazione aperta a tutti