Nr. 07 - Opinione Liberale - 26 febbraio 2021

Anno 30 /G.A.A. Camorino

26 febbraio 2021 /

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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese

PLR, una scelta di fiducia

06 / Lorenzo Moro / presidente PLR Monteceneri Il PLR presenta una squadra motivata, che raccoglie esperienze e competenze, e che merita la fiducia dei cittadini di Monteceneri.

Sostieni e vota la lista 4

06-09 / I candidati PLR al Municipio Cattani, Dal Magro, Della Pietra, Filippini, Hunziker, Maccini, Solcà: scoprite le loro idee per un Comune dinamico, rivolto al futuro.

11 anni spesi per il bene comune

11 / Anna Celio Cattaneo / sindaca di Monteceneri Ha dato prova di impegno, dedizione e serietà nell’interesse della popolazione. Forte il senso di progettualità non sempre però ripagato.

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Opinione Liberale

Alessandro Speziali presidente PLR

La responsabilità delle scelte giuste

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ei momenti di difficoltà il coraggio politico assume tutto il suo valore. Quando le vacche sono grasse, le scelte politiche più semplici, anche perché non è così determinante darsi delle priorità. Quando invece l’aria finanziaria diventa rarefatta, dobbiamo chiederci quali opere e quali servizi siano importanti e quali invece possiamo riporre nel classico cassetto. Il Comune vive questa sfida insieme al Cantone e alla Confederazione: il PLR saprà assumersi la responsabilità di fare le scelte giuste, con una progettualità che ci porterà finalmente fuori da questa crisi.

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a politica comunale deve alimentarsi di un pragmatismo misto ad una certa capacità di avere delle visioni che tengano presente quali sono le potenzialità del territorio. Se guardo ad esempio la regione di Monteceneri da un lato vi è il fatto di essere centrali rispetto al triangolo Bellinzona – Lugano – Locarno, dall’altro lato vi è l’opportunità di realizzare dei progetti come quello di copertura parziale dell’autostrada. Un’occasione quindi per migliorare l’attrattiva di una regione strategica a beneficio di tutti.

Alessandra Gianella capogruppo PLR in Gran Consiglio

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l nostro compito per ripartire dopo la crisi è uscire dalla comfort zone della gestione corrente e chiederci cosa sia veramente necessario: per il nostro partito le priorità sono gli investimenti nella formazione, nelle infrastrutture e in aiuti ragionati nell’economia pronta a rilanciarsi e innovarsi. Sono tutti franchi investiti che domani si moltiplicano. Ma ci sono ricette altrettanto utili e che non ci costano poi tanto, anzi. La semplificazione delle leggi è un aiuto che responsabilizza gli attori del territorio e permette loro di reinvestire, di operare senza disperdere risorse che oggi si sono rarefatte.

Riaprire per tutta la società

Alex Farinelli consigliere nazionale

Pragmatismo e visioni

La progettualità liberale come veicolo per ripartire dopo la crisi

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Rocco Cattaneo consigliere cantonale

e chiusure ed i lockdown prolungati stanno causando danni gravissimi a livello sociale ed economico. L’intervento del Consiglio federale sta limitando in modo pesante e sproporzionato le nostre libertà costituzionali. Nel nostro Paese ad oggi sono già 50’000 i disoccupati causati dalle chiusure e decine di migliaia le aziende che non vedono un futuro. Senza parlare delle derive sociali: famiglie finite in miseria, danni alla salute pubblica derivanti dall’esplosione dei casi di depressione, dall’aumentato di abuso di alcool e stupefacenti, dal mancato accesso alle cure sanitare cosiddette non urgenti (i cosiddetti decessi silenziosi), dall’isolamento sociale e dalla violenza dentro e fuori le mura domestiche. Senza parlare dell’indebitamento dello Stato in seguito all’esborso di indennità di cui non si vede la fine.

Oggi è quanto mai necessario ed urgente stabilire una strategia di ritorno alla normalità. Dare prospettive chiare ai cittadini e alle aziende e non aspettare ogni 15 giorni che cosa ci racconta il Consiglio federale su quello che potremo o non potremo fare. Occorre accettare la convivenza con il virus, che attualmente è sotto controllo, limitando il più possibile i danni collaterali. Il nemico da combattere è solo lui e non l’economia e la socialità. Quindi: bisogna accelerare con forza le vaccinazioni, testare a tappeto nelle aziende, nelle scuole, ecc. per individuare i portatori asintomatici e insistere sulle regole di comportamento. È profondamente sbagliato contrapporre la difesa della salute pubblica all’economia e alla vita sociale di una nazione. Le due cose non sono separate. Anzi.

Riaprire le attività è un gesto per ribadirlo.

iltema

Investiamo con fiducia nel futuro Christian Vitta consigliere di Stato

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e difficoltà legate al diffondersi della pandemia hanno rafforzato ancora di più l’importanza di concretizzare progetti che possano contribuire al rilancio del nostro Cantone. Per raggiungere questo obiettivo è innanzitutto fondamentale disporre sul nostro territorio di attività imprenditoriali, che sappiano coniugare la ricerca del risultato aziendale con un approccio sostenibile e attento alle dimensioni sociale e ambientale. Senza uno spiccato spirito imprenditoriale, unito alla necessaria responsabilità sociale, non sarebbe possibile sviluppare iniziative lungimiranti, che possano fungere da traino per l’economia cantonale e creare posti di lavoro di qualità.

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Le conseguenze della pandemia si fanno sentire e oggi più che mai si sente il bisogno di rilancio. In questa situazione, la priorità per il consigliere di Stato e direttore del DFE, Christian Vitta, è quella di un ente pubblico capace di giocare un ruolo prezioso, creando un ambiente propizio in cui le aziende possono operare con successo, sostenendo investimenti dalle ricadute positive per la società e per il territorio.

Anche l’ente pubblico deve giocare un ruolo prezioso, creando un ambiente propizio in cui le imprese possano operare con successo e sostenendo gli investimenti virtuosi che garantiscano un effetto leva importante, generino ricadute positive per la nostra società e valorizzino ancora di più il nostro territorio. In questo senso la politica economica regionale (PER), la Legge per l’innovazione economica (LInn) e la Legge sul turismo (LTur) rappresentano degli strumenti consolidati per promuovere i progetti meritevoli, il progresso tecnologico e la competitività dell’intero territorio cantonale. Nel contesto attuale vanno inoltre ricercati altri spazi di manovra per stimolare in modo anticiclico la progettualità, sulla scorta di quanto fatto ad esempio con la recente adozione di un credito cantonale di 100 milioni di franchi destinato a interventi di manutenzione e risanamento energetico di diversi edifici di proprietà dello Stato, grazie al quale sarà possibile aumentare gli investimenti pubblici in Ticino.

Il periodo che stiamo attraversando è impegnativo, ma fortunatamente il nostro Cantone dispone delle necessarie competenze per rilanciarsi,

investendo con lungimiranza e promuovendo le iniziative in grado di generare indotto, posti di lavoro e qualità di vita per la popolazione.

Guardiamo dunque al futuro con fiducia, pronti a cogliere le nuove opportunità di crescita per il nostro Cantone e favorire il benessere della nostra popolazione.

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Investimenti, agire ora!

Sebastiano Gaffuri granconsigliere

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nche quando il cielo è coperto, il sole non è scomparso. È ancora lì dall’altra parte delle nuvole (Eckhart Tolle).

Mi piace pensare a queste parole come il motore che spinge le persone ad andare avanti nonostante le difficoltà. Difficoltà che proprio in questo periodo si stanno manifestando in larghe

fasce della popolazione e stanno, lentamente ma subdolamente, sgretolando le certezze che ognuno di noi riponeva nel futuro generando paura e angoscia. Con questo stato delle cose occorre dunque reagire velocemente. Tanti lo stanno già facendo. Pensiamo ai ristoratori che nonostante le attività chiuse si sono reinventati per poter continuare a lavorare e addirittura hanno investito nella propria azienda. Oppure a tutte quelle persone che hanno dovuto, per motivi professionali o familiari, adattare la propria quotidianità alla situazione odierna. È però chiaro che la sola reazione individuale non è sufficiente a rilanciare l’economia. Occorre poter contare su massicci investimenti pubblici che permettano di mantenere e creare lavoro. Sarebbe un

grave errore cedere alla tentazione, magari con la paura finanziaria, di ridurre quegli investimenti più o meno importanti che hanno ricadute positive per l’economia cantonale. Anzi, bisogna cambiare passo ed inserire la marcia lunga soprattutto nella parte amministrativa che permea i grandi progetti, e che spesso e volentieri ne rallenta la loro realizzazione. Priorità dunque alla creazione di lavoro in tutti i settori economici del Cantone. Lavoro che come ci dimostra questo particolare periodo è centrale nella vita di ognuno di noi. Il lavoro è dignità, certezza e benessere.

Nonostante le nubi dense dobbiamo continuare ad investire nella scuola, nella ricerca, nel turismo, nelle infrastrutture e in tutti quei settori che sono un raggio di sole per il Ticino.

Riaprire a Pasqua: la petizione PLR L’atteggiamento attendista ribadito mercoledì dal Consiglio federale, che trasforma in esercizio alibi la consultazione con i Cantoni, costerà molto caro non solo alla ristorazione ma pure a tutte le aziende ad essa connesse, posti di lavoro per decine di migliaia. Una paralisi che presenterà un conto salato in particolare al Ticino, vista la sua vocazione turistica. Pur nel severo rispetto delle disposizioni sanitarie, occorre insistere per riaprire queste attività entro il 22 marzo per evitare di sacrificare la Pasqua. Il PLRT ha lanciato pertanto la petizione online –puoi firmare su www.plrt.ch – che amplifica la voce delle categorie colpite nei confronti del Consiglio federale, a sostegno di una ragionevole riapertura della ristorazione. L’annunciata intensificazione del ritmo nella campagna di vaccinazione rappresenta un altro punto a favore di una riapertura più celere. Da Berna il PLR si aspetta (come chiesto) l’analisi dettagliata della situazione ogni 15 giorni e non ogni mese, oltre a chiare indicazioni su quanto accadrà dopo il 22 marzo. Infine, un sistema di test più capillare potrebbe ulteriormente rafforzare la strategia di riapertura delle attività. Le soluzioni organizzative per garantire alle attività aperture in sicurezza e per agire anche a livello preventivo in vista dei prossimi mesi ci sono. Serve un modello che permetta al Ticino di profilarsi come Cantone sicuro e di garantire il funzionamento alle aziende anche in caso di ripresa dei contagi. L’ipotesi di ulteriori chiusure sarebbe infatti insostenibile.

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Voglia di fare bene

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l Comune di Monteceneri, istituito nel novembre del 2010, si appresta ad iniziare la sua quarta legislatura. Gli elettori saranno chiamati a eleggere il loro terzo sindaco. Il rinnovamento, a prescindere dal risultato elettorale di aprile, sarà comunque importante. Non si ricandidano 3 dei 7 municipali in carica rispettivamente 16 dei 31 consiglieri comunali eletti nel 2016.

Colgo anche questa occasione per ringraziare Anna per il suo operato durante gli 11 anni trascorsi in Municipio, di cui 5 nella veste di Sindaca.

Durante la nostra assemblea del 2019 era stata espressa preoccupazione per il compito, allora

definito arduo, di trovare dei candidati. Il gruppo istituito per la composizione delle liste ha decisamente saputo lavorare bene in questi due anni.

Il PLR si presenta con liste complete sia per il Municipio sia per il Consiglio comunale (unico partito a farlo a Monteceneri) sottoscritte da ben 59 proponenti. I 33 candidati, con profili interessanti e validi, spaziano dai 20 ai 69 anni, per una età media di 45 anni. Le sfide, anche a breve termine, non mancano a Monteceneri.

Sono persuaso che anche nella politica comunale siano richiesti preparazione, visioni, coraggio ma pure la capacità di confrontarsi correttamente e

Lorenzo Moro presidente PLR Monteceneri

di trovare convergenze con gli altri. Il futuro lo si crea con le proprie mani: non può che essere il frutto delle proprie scelte e azioni. Le contrapposizioni fini a sé stesse non portano beneficio ai propri concittadini. La nostra sezione e i nostri candidati sono animati dalla voglia di far bene.

Confidiamo nell’apprezzamento dell’elettorato per quanto fatto e per quanto ora proponiamo.

Uno spirito imprenditoriale al servizio di Monteceneri C hi mi conosce mi descrive come una persona alla buona e di poche parole, ma determinata, decisa, innovativa e sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sfide.

Cosa faccio? Ho svolto la mia formazione professionale in Svizzera tedesca. A vent’anni ho fonda-

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Marzio Cattani Municipio

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to la mia ditta di falegnameria e qualche anno più tardi ho rilevato anche quella costituita da mio papà nel 1952. Da una trentina d’anni, insieme a una quindicina di validi collaboratori, fra i quali anche da poco mio figlio Simone, sono pertanto attivo come imprenditore a Bironico.

Perché in Municipio? Penso di aver acquisito la necessaria esperienza personale e professionale.

Sento che è giunto il momento di fare qualcosa anche per la mia comunità, non solo in ambito sportivo, in qualità di Presidente del Velo Club Monte Tamaro, ma anche a livello politico.

Come? Sarebbe da parte mia presuntuoso e superficiale proporre già ora soluzioni alle disparate problematiche con cui è confrontato il nostro Comune. Diffido altresì di chi pensa di poter risolvere tutto da solo. Prima di agire, con il tempo, ho imparato ad analizzare le situazioni, a definire le priorità, ad ascoltare, valutare e proporre possibili soluzioni in modo costruttivo, partecipativo e collegiale. Sono di fatto convinto che solo in questo modo si possano raggiungere obiettivi comuni e condivisi. Pur rimanendo fedele al pensiero liberale, ritengo sia fondamentale evitare le controproducenti rivalità interpartitiche, che troppo spesso bloccano valide idee o progetti interessanti. Il buon funzionamento del nostro paese è fondato sulla mediazione, il compromesso, la concordanza e il rispetto reciproco. In questo momento l’unica cosa che mi sento di promettere è che resterò fedele a questi principi.

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Monteceneri, un futuro con grandi potenzialità Q

uesti cinque anni di legislatura mi hanno permesso di acquisire importanti esperienze e di avere una visione globale su tutti gli aspetti riguardanti il nostro Comune di Monteceneri.

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Ho in particolare avuto la possibilità di vedere e affrontare vari problemi con cui un Comune di quasi cinquemila abitanti è confrontato. Tra questi quello che ha fatto discutere maggiormente riguarda le finanze e il moltiplicatore.

Il risanamento delle finanze non può riguar-

Antonio Dal Magro Municipio

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dare unicamente le imposte, va abbinato ad un riesame delle spese di gestione, in particolare ad un piano degli investimenti adeguato alla forza finanziaria del nostro comune. Sarà prioritario identificare le reali esigenze e trovare un’intesa tra le varie forze politiche. Sono convinto che il nostro amato Comune ha potenzialità future interessanti. Lo si può capire dai vari investimenti privati e pubblici, sia da quelli in atto sia da quelli in previsione. La posizione geografica e una buona qualità di servizi abbinate ad una mobilità privata e pubblica in continuo potenziamento (si pensi ad esempio alla nuova stazione Tilo) ci rendono infatti molto attrattivi.

Sono molto grato a tutti per avermi dato la possibilità di entrare a far parte dell’esecutivo. Non ho mai avuto dubbi sul fatto di ripresentarmi, perché credo nel nostro futuro con la consapevolezza che è nelle nostre mani e che il nostro partito abbia messo in gioco un gruppo unito e competente disposto a lavorare e collaborare per il bene comune.

Più acqua per tutti!

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onteceneri, tra i primi Comuni del Ticino, si è dotato negli scorsi anni di un sistema di ultrafiltrazione dell’acqua che permette di potabilizzarla anche in caso di torbidità (temporali, siccità).

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Matteo Della Pietra Municipio

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Consiglio comunale

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Nei prossimi anni dovremo implementare una migliore gestione dei consumi di acqua generati dall’aumento della popolazione ed attività a Monteceneri. La tecnologia ci permette di meglio gestire questa risorsa sì rinnovabile ma non infinita dotandoci degli strumenti necessari per un monitoraggio delle captazioni, dei consumi e

delle perdite della rete idrica comunale. Un altro sistema, ancora sottovalutato, per diminuire il consumo d’acqua è individuabile nella migliore gestione e riciclo dell’acqua piovana. Una giornata con un po’ di pioggia, diciamo 5 mm. di precipitazioni (cfr. sito internet meteoswiss. ch per i valori osservati) equivale a circa 5 litri di pioggia per m2. La superficie di un tetto (falda doppia) è di 80 m2, allora contiamo di circa 400 litri (per un solo tetto!) che possono essere utilizzati per tutte le attività che non necessitano l’utilizzo di acqua potabile prelevata dalla rete idrica comunale.

Penso che sia necessario pensare fuori dagli usuali schemi e trovare altre soluzioni all’usuale attitudine che ad un aumento dei consumi ne debba seguire un aumento delle captazioni. In altri Comuni ticinesi si è lavorato sulla riduzione dei consumi senza dover incrementare le captazioni (che per inciso hanno un grosso costo di realizzazione e di manutenzione). E a Monteceneri?

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La scuola del futuro, manteniamo vivi i quartieri L e esigenze dell’attuale utenza scolastica ci vedranno a breve confrontati con la necessità di rinnovare e di incrementare il numero di aule delle attuali sedi di scuola dell’infanzia e di scuola elementare. A questo proposito ritengo

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Chiara Filippini Municipio

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Consiglio comunale

comunque basilare continuare a seguire anche in futuro l’attuale strategia, ossia quella di mantenere decentralizzate le varie sedi scolastiche. La presenza delle varie sedi sparse su tutto il territorio è molto apprezzata dalla popolazione in quanto permette di rendere vivi i quartieri, offre un senso di familiarità e accoglienza e permette quasi sem-

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pre ai nostri bambini di poter frequentare la scuola vicino a casa. La prossimità permette di sostenere e agevolare anche la mobilità lenta limitando in parte il traffico veicolare soprattutto nelle fasce orarie di maggiore intensità. Inoltre, sono certa che il percorso casa-scuola rappresenti per i nostri bambini un momento di svago, di socializzazione e di apprendimento molto importante con i conseguenti effetti benefici che il movimento giornaliero all’aperto genera loro. Ultimo aspetto, ma non per importanza, è quello relativo agli investimenti futuri. Considerando la difficile situazione finanziaria nella quale stiamo per immergerci è senza alcun dubbio fondamentale concentrarsi fin da subito su investimenti mirati, contenuti e adatti alle esigenze e agli effettivi bisogni della nostra popolazione. Per tutti questi motivi credo che investire nell’educazione dei nostri bambini sarà un tema prioritario, in particolare in termini di rinnovo ed eventuale ampliamento delle sedi già esistenti.

Mi metto volentieri a disposizione, con impegno e passione, per sostenere e promuovere anche quanto scritto nel corso della prossima legislatura!

Un Comune attento all’ambiente C ’è tanto lavoro da fare a Monteceneri e, oltre ai temi “caldi” (finanze, stabili, acqua...), c’è un argomento centrale che mi sta particolarmente a cuore: l’ecologia e il futuro. Cosa la politica locale può fare per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente? Cosa un cittadino si attende e quali

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Nicola Hunziker Municipio

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Consiglio comunale

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sono le sue necessità? Cosa un potenziale investitore potrebbe chiedere ad un ente locale moderno e efficiente? Confederazione, Cantone, associazioni di categoria e altri enti rendono interessanti investimenti nella salvaguardia dell’ambiente e nelle energie rinnovabili supportando le persone tramite sussidi, agevolazioni e riduzioni d’imposte. Ma il Comune cosa fa per restare al passo con i tempi e per farsi trovare pronto? Monteceneri, in parte, già si adopera in questo senso ma per migliorare la qua-

lità di vita dei propri cittadini e per attrarre nuovi contribuenti e nuove aziende, restando al passo coi tempi, può e deve fare di più. Uno dei miei obiettivi è rendere il Comune ancor più lungimirante, moderno e rivolto al futuro. Con investimenti mirati e in rispetto alle possibilità bisogna procedere all’ammodernamento del parco veicoli con mezzi ecologici (zero emissioni), promuovere maggiormente gli incentivi per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. Implementare il fotovoltaico – sfruttando ad esempio gli immobili comunali – e l’erogazione di energia elettrica rinnovabile. Fondamentale è una pianificazione che metta al centro il verde urbano e le aree di incontro e svago come i parchi giochi, i sentieri, le piste, le aree dedicate alla pratica sportiva e i percorsi Vita.

Da abitante di Monteceneri e papà di due piccoli bimbi sono particolarmente sensibile e attento a questi temi ed è mia intenzione proporre una politica rivolta al futuro e alle nuove generazioni.

Intendo impegnarmi per lo sviluppo delle nostre grandi potenzialità e per trasformare Monteceneri in un Comune più attento all’ambiente, moderno e attrattivo nel quale vivere e non solo dormire.

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Gioco di squadra, L collaborazione e informazione

o sport, e in particolare il calcio, ha accompagnato fin da quanto ero bambino e accompagna tuttora, molto del mio tempo libero. Per molti anni è stato anche il mio secondo lavoro. Conosco quindi molto bene cosa vuol dire e quanto sia importante il gioco di squadra. Cerco quindi anche nel mio lavoro quotidiano di promuovere con i miei colleghi tale atteggiamento. Da quando, cinque anni fa, mi hanno chiesto di mettermi a disposizione del partito per candidarmi al Consiglio comunale, da subito ho anche qui cercato di mettere davanti a tutto il gioco di squadra e gli interessi dei miei concittadini.

Nel gioco di squadra, la collaborazione così come la messa a disposizione di tutti delle proprie qualità, ma anche il riconoscimento dei propri limiti, sono elementi fondamentali per ottenere tutti assieme gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Sono convinto quindi che la ricerca di sinergie fra e nei gremi del potere legislativo e quello esecutivo sia fondamentale per un lavoro costruttivo che abbia come fine il bene dei nostri concittadini. Inoltre ritengo sia fondamentale che i nostri concittadini si sentano il più vicino possibile a quanto succede nel nostro Comune.

Affinché ciò avvenga, dobbiamo fare in modo che ricevano più informazioni.

Continuerò quindi a portare avanti questi intenti anche in futuro sperando che questo mio atteggiamento sia condiviso anche dagli altri.

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Sandro Maccini Municipio

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Occorre anche progettualità P

AV (Progetto Alto Vedeggio) è un valido esempio di progettualità, è il frutto della volontà di pianificare. È l’intenzione di pensare al futuro, sviluppando idee seguite da una sensata e sostenibile programmazione.

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Pietro Solcà Municipio

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Cos’è PAV? Per risolvere i problemi legati all’inquinamento fonico creato dall’autostrada, è nato questo progetto, che riassumo brevemente: • parziale copertura dell’autostrada, che permette di recuperare molti ettari di territorio destinati all’agricoltura e allo svago; • progetto che sfrutta i materiali inerti per

“ricucire” il terreno deturpato dalla costruzione dell’autostrada; • progetto in gran parte autofinanziabile; • progetto che prevede la costruzione di ripari fonici, laddove non è possibile la copertura, usando materiali decorosi, innovativi e rispettosi dell’ambiente.

PAV è molto apprezzato dalla popolazione: è compito del Comune sostenerlo affinché l’iter continui positivamente anche a livello cantonale. La progettualità è quindi indispensabile, soprattutto in funzione di una migliore qualità di vita futura.

Non meno importanti sono le diverse tematiche correnti (situazione finanziaria, scuole, approvvigionamento idrico, piazze raccolta rifiuti…). È necessario trovare delle soluzioni attuabili, finanziariamente sostenibili e che rispettino e valorizzino i vari quartieri del nostro territorio. Auspico che il prossimo Municipio possa trovare le giuste sinergie e una buona collaborazione, in modo che Monteceneri possa essere governato al meglio, per il bene dei cittadini e delle generazioni future!

TA 4 L18 IS aprile 2021

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Matteo Della Pietra

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Antonio Dal Magro

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Marzio Cattani

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Pietro Solcà

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Candidati al Municipio 4.1 Marzio Cattani 4.2 Antonio Dal Magro 4.3 Matteo Della Pietra 4.4 Chiara Filippini 4.5 Nicola Hunziker 4.6 Sandro Maccini 4.7 Pietro Solcà Candidati al Consiglio comunale 4.1 Nadia Biasella 4.2 Marco Bonomi 4.3 Piercarlo Braga 4.4 Cesare Breda 4.5 Aldo Cappellazzo 4.6 Prisca Cattani 4. 7 Anna Cerutti-Marchesi 4.8. Alberto Crivelli 4.9. Massimo Dadò 4.10 Matteo Della Pietra 4.11 Chiara Filippini 4.12 Marco Fiscante 4.13 Fabrizio Franzi 4.14 Matteo Generelli 4.15 Lea Giovanora 4.16 Nicola Hunziker 4.17 Matteo Lafranchi 4.18. Leda Leonardi Orso 4.19 Claudio Leoni 4.20 Giovanni Leoni 4.21 Sandro Maccini 4.22 Francesca Meschi Greco 4.23 Ivan Morandi 4.24 Lorenzo Moro 4.25 Claudio Pereira 4.26 Anna Pontarolo-Meaglia 4.27 Gianmaria Rezzonico 4.28 Andrea Rinaldi 4.29 Sara Russomanno 4.30 Pietro Solcà 4.31 Pietro Zucchetti

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La politica è emozione Quando si dedicano 11 anni al proprio Comune, il legame che resta è profondo, di amicizia e rispetto verso la popolazione di Monteceneri che l’ha voluta e sostenuta, e alla quale la sindaca Anna Celio Cattaneo è particolarmente riconoscente. Ora volta pagina e augura al suo partito, il PLR, di vincere la sfida elettorale del 18 aprile.

Anna Celio Cattaneo sindaca di Monteceneri

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i ricordo con piacere il discorso al mio primo comizio elettorale per l’elezione al Municipio di Monteceneri; era il 2010. Allora il mio obiettivo era lo sviluppo territoriale e sociale con un occhio attento alle finanze del neo Comune aggregato grazie al suo enorme potenziale. Sono trascorsi quasi 11 anni da questo momento, e ora posso fare questo mio breve bilancio personale.

Vi sono stati progetti e visioni che si sono avverati in tempi sorprendentemente corti come l’istituzione dell’Istituto Scolastico Unico Alto Vedeggio (ISUAV), la nuova sezione di Scuola dell’Infanzia a Camignolo, l’apertura del Punto Ascolto, altri che hanno avuto un tempo piuttosto lungo di decisione, ma alla fine sono stati approvati come l’acquisto della Casa dei Landfogti, e altri ancora che invece non riescono a decollare per decisioni pianificatorie o politiche difficili da condividere.

Peccato che, soprattutto negli ultimi anni, sia mancata l’unione di visione e di intenti

all’interno dell’esecutivo comunale e questo si è poi riversato parzialmente anche sul Consiglio comunale. Lavorare in questa ultima legislatura in Municipio in qualità di sindaca con una sistematica minoranza e spesso in un clima ostile è stato per me logorante. Mi sarebbe piaciuto pensare un poco più in grande e a lungo termine per Monteceneri, senza chiaramente tralasciare le questioni giornaliere e attuali. Invece mi sono trovata a dover spesso ridimensionare, rivedere o rinunciare a potenziali idee e progetti per il nostro Comune. Sono state messe, secondo me, tante-troppe energie e tempo in questioni secondarie e delegabili, in frequenti rinvii, sospensioni e discussioni inutili e inopportune; ma tant’è.

Questa è la democrazia e non sempre essa gioca dalla parte che preferisci.

le a it ig d à t li a d o m Comizio in ata! bito la d su a d te a n g se : o rz a m 6 Venerdì 2

Lascio serena e portando con me un bel ricordo di questi 11 anni. Ho conosciuto tantissime persone nuove e fantastiche, ho appreso una marea di nuovi elementi sui più disparati temi che toccano un Comune (acqua, luce, discariche, procedure, scuola…) e ho imparato a conoscere e apprezzare veramente il mio bel Comune.

Sono tutti aspetti per i quali sono molto riconoscente e che sicuramente hanno e contribuiranno allo sviluppo mio personale e professionale. È un’esperienza che posso consigliare a tutti!

Grazie di cuore ai miei colleghi municipali liberali che si sono susseguiti in questi anni, e che hanno accompagnato e condiviso con me gioie e dolori, ai consiglieri comunali, ai dipendenti, con i quali ho sempre lavorato bene e in armonia, al partito che ha lavorato per e con me, e a tutte le persone al di fuori del partito che mi hanno sostenuto e so che sono tante.

Ora però si volta pagina. Lascio sicura e contenta delle liste che sono state presentate. Il nostro partito deve essere orgoglioso di quanto fatto e sicuro nelle sue capacità per il futuro.

Compatti e organizzati ci dobbiamo però mobilitare per aprile: possiamo fare un bel risultato ma solo con la convinzione e l’aiuto di tutti. Potrete sempre contare su di me! Forza e auguri a tutti!

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Mamma, perché non mi hai fatto maschio?

Beatrice Fasana mamma, direttrice d’azienda

È

una di quelle mattine che precede la solita routine fatta di quarantene, alternate a telelavoro o lavoro in presenza ma distanziati, mascherati e dietro a plexiglas enormi.

Routine che fortunatamente viene interrotta dall’unica highlight da brivido della spesa in negozio o online che mi concedo settimanalmente in questo periodo.

Appena il tempo di capire dove mi trovo aprendo gli occhi e pregustando già la mia giornata fantastica ed ecco che, con lo spazzolino in bocca, mi sento arrivare la domanda: perché non sono nata maschio? E mi passa davanti un film, secoli di lotta e di barricate per raggiungere una ancora anelata parità, di discriminazioni, di sessismo… semplicemente cancellati con un colpo di voce.

Subito penso a come controbattere a un’affermazione che non può uscire dalla bocca della figlia

Una riflessione di Beatrice Fasana a ridosso della giornata internazionale delle donne: lunedì 8 marzo, una data simbolo nell’anno del Cinquantesimo del suffragio femminile in Svizzera. di una donna che da sempre si è impegnata, quotidianamente e faticosamente, a vivere e a rivendicare la parità in famiglia, in azienda e nella società. Una figlia oltretutto che è indecisa se diventare medica o avvocata…

Mi dirigo con passo sicuro e battagliero, pronta a dare una lezione di storia del femminismo a questo frutto dell’amore scaturito da una madre emancipata e… la trovo in una posizione improponibile mentre bofonchia e sbuffa: “vedi mamma sarebbe così bello potersi radere in posizione eretta guardandosi allo specchio oppure non sentirsi così non a proprio agio ogni mese…”.

Giro i tacchi, sollevata: è così bello essere stata confrontata solo con la gestione adolescenziale forse ancora un po’ goffa dei suoi attuali naturali limiti anatomici e fisiologici… In realtà mi ritrovo invece in un picosecondo a considerare come il suo modo di esprimersi corrisponda molto più al cliché maschile “binario e semplice” di considerare le cose che a quello “complicato e contorto” attribuito da pregiudizi atavici a noi donne e a cui io ho aderito totalmente volendola confrontare sulla sua affermazione… La parità ha vinto.

Aiuti da Berna per la sanità Nell’ambito delle misure per far fronte con efficacia alla crisi Covid-19, il Gran Consiglio ha approvato a larghissima maggioranza l’iniziativa cantonale presentata dai deputati liberali radicali Maristella Polli e Matteo Quadranti (e sottoscritta da 20 deputati di tutti gli schieramenti politici), che chiede all’assemblea federale di garantire che la Confederazione contribuisca adeguatamente alla copertura dei costi supplementari generati dalla pandiemia nella sanità.

Nello specifico, le richieste promosse dal PLRT e sostenute in aula dal deputato Giorgio Galusero, relatore del rapporto, fanno pressione su Berna affinché si decida di indennizzare il Ticino per la messa a disposizione di ospedali e cliniche durante il periodo Covid-19 (inclusi, ad esempio, maggiori acquisti di materiale sanitario e farmaci, misure di sicurezza aumentate), al mantenimento in efficienza e qualità delle strutture, oltre alla copertura di eventuali loro perdite di reddito causate dall’ordinanza Covid-19 del 16 marzo 2020. Richieste simili

alla Confederazione sono già state avanzate negli scorsi mesi anche da altri Cantoni, come Zurigo, Argovia, Basilea campagna e Sciaffusa.

Secondo le stime di H+ e dell’associazione SpitalBenchmark, le perdite per la fine di aprile 2020 ammontavano a 1.5-1.8 miliardi di franchi per l’intera Svizzera.

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Opinione Liberale

7 marzo, il voto delle Donne PLR

I

l divieto di nascondere il viso non risolve alcun problema e le regole sul modo di vestire non hanno posto nella costituzione: lo dicono le Donne PLR che invitano a votare no il prossimo 7 marzo. In una società libera e liberale, lo Stato non dovrebbe imporre codici di abbigliamento. Ogni Cantone poi, ha il

ilvoto

diritto di emettere divieti di fronte alla questione del velo integrale, San Gallo e Ticino hanno già fatto questo passo. Un divieto nazionale non è né necessario né appropriato. Il controprogetto indiretto all’iniziativa, tiene conto della preoccupazione senza iscrivere regole inutili nella Costituzione, prevedendo inoltre misure mirate per promuovere la parità delle donne.

Si invece alla legge sull’identificazione elettronica (e-ID) perché permette alla Svizzera di recuperare il ritardo nel campo della digitalizzazione, e di ridurre gli oneri amministrativi in modo sostenibile. L’e-ID offre grandi vantaggi ai cittadini, rendendo ad esempio possibile alcuni servizi online per i quali oggi è ancora necessario presentarsi agli sportelli.

Le Donne PLR dicono pure sì all’accordo con l’Indonesia perché dà un nuovo impulso all’economia svizzera (le aziende elvetiche avranno accesso a un mercato di 267 milioni di persone, potenziali clienti alla ricerca di prodotti di qualità) e promuove il commercio sostenibil: è un progetto pionieristico che stabilisce regole di vasta portata per la coltivazione e la raccolta dell’olio di palma. Mai prima d’ora l’Indonesia si era impegnata a fare tali concessioni. Le imprese svizzere esportano già oggi beni e servizi per un valore di 500 milioni; l’Indonesia dovrebbe diventare la quarta economia più grande del mondo entro il 2050. Entrambe le parti beneficeranno di un accordo che offre l’opportunità di rendere il commercio più sostenibile.

VOTA SÌ

7 marzo 2021

www.si-indonesia.ch

leparoledellapolitica

Opinione Liberale

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Il circondario unico Il Dovere del 14 febbraio 1921 commentava – all’indomani delle elezioni del Gran consiglio, come d’altronde tutti gli altri quotidiani presenti a quel tempo – le difficoltà incontrate dagli addetti ai lavori nelle operazioni di spoglio (che richiesero più giorni) con l’introduzione del “Circondario unico”, una novità che 100 anni dopo continua ad essere una particolarità del sistema elettorale ticinese, come ci spiega Franco Celio.

U

na delle particolarità del nostro Cantone è che non solo il governo ma pure il parlamento viene eletto nel cosiddetto “Circondario unico”: significa che ogni candidato al Gran Consiglio può ottenere voti, che contano allo stesso modo, in tutto il Cantone.

Negli altri Cantoni non è così. A parte Ginevra (che ha però un’estensione dieci volte inferiore al Ticino) si parte invece dall’idea che nelle piccole comunità ci si conosce meglio, si è quindi meglio in grado di valutare pregi e difetti dei vari concorrenti, perciò si sono formate piccole circoscrizioni molto più ridotte, corrispondenti talvolta ai distretti, altre ai Circoli; in qualche caso perfino ai Comuni. Un candidato, poniamo di Wassen, non ha perciò nessun motivo di partecipare a un comizio, mettiamo, ad Andermatt, così come uno del Circolo di Roveredo non ha nessun interesse ad andare a Mesocco.

Anticamente, per buona parte dell’Ottocento, era così anche da noi. I granconsiglieri venivano infatti designati – in regione di tre per volta – nelle assemblee di Circolo. A metà degli anni ‘70 il Tribunale federale impose tuttavia (a

seguito del cosiddetto ricorso Mordasini) una modifica della legge, poiché la rappresentanza paritaria, indipendentemente dalla popolazione, creava disparità di “peso” fra i cittadini. Ne seguì un periodo in cui le circoscrizioni erano definite dal Consiglio di Stato, il che provocò infinite polemiche. Il governo conservatore (Respini) aveva infatti il malvezzo di praticare la “geografia elettorale”, ossia di formare le circoscrizioni in modo da avere una maggioranza (poco importa se risicata) nella maggior parte di esse. Senza entrare nei dettagli di successive modifiche, arriviamo così al 1922, anno in cui per la nomina del governo fu introdotta la “clausola Cattori”, di cui abbiamo già parlato.

Per il parlamento si decise invece di formare un “Circondario unico” cantonale, con tuttavia la possibilità (non però l’obbligo!) per i singoli partiti di suddividere le proprie liste in dieci circondari “secondari” (uno per distretto, mentre quello di Lugano è suddiviso a sua volta in tre). Il “Circondario unico” serve per stabilire quanti deputati toccano a ogni partito, mentre quelli “secondari” servono

Opinione Liberale Responsabile politico Alessandro Speziali

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per stabilire sonoI sono gli eletti. Se un partito ha ottenuto ad esempio 20 deputati, non è detto che siano i primi 20 classificati. Se il numero dei seggi da esso ottenuti è maggiore di quello dei circondari in cui ha suddiviso la propria lista, si procede infatti a un secondo calcolo, per definire quanti eletti toccano a ogni circondario.

Succede perciò non di rado che un candidato di un certo circondario sia eletto pur avendo ricevuto meno voti di uno di un altro che invece... resta fuori!

Da notare che tradizionalmente i due partiti “storici” (liberali e PPD) hanno suddiviso le proprie liste in tutti e 10 i circondari possibili. I socialisti, per contro, argomentando che importante è la qualità dei deputati non il loro domicilio, hanno a lungo presentato liste senza a alcuna differenziazione regionale. Da alcune legislature provvedono però anch’essi a una ripartizione di questo genere, comunque non considerando tutti i circondari, ma raggruppandone alcuni (ad esempio i tre del Luganese, oppure quelli delle Tre Valli). Anche altri partiti seguono grosso modo, questo schema.

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Iniziativa popolare federale «Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)»

Pubblicata nel Foglio federale il 05.11.2019. Le cittadine e i cittadini svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 68 segg.): ter 2 Art. 112 cpv. 2 lett. a Dal 1° gennaio del quarto anno dopo l’accettazione dell’articolo 112 2 ter In tale ambito [assicurazione vecchiaia, superstiti e invalidità] [la capoverso 2 lettera a , l’età di pensionamento delle donne è aumentata di quattro mesi ogni anno finché è pari a quella degli uomini.

Confederazione] si attiene ai principi seguenti: ter In seguito, è aumentata di due mesi ogni anno finché è pari a 66 anni. a l’età di pensionamento è legata alla speranza di vita media della 3 popolazione svizzera residente all’età di 65 anni; detta speranza di vita il Dal 1° gennaio del quarto anno dopo l’accettazione dell’articolo 112 ter capoverso 2 lettera a , l’età di pensionamento è legata alla speranza di 1° gennaio del quarto anno dopo l’entrata in vigore della presente vita media della popolazione svizzera residente all’età di 65 anni. disposizione funge da valore di riferimento; l’età di pensionamento è 4 pari alla differenza tra la speranza di vita e il valore di riferimento Se entro tre anni dopo l’accettazione dell’articolo 112 capoverso 2 ter lettera a le relative disposizioni d’esecuzione non sono entrate in moltiplicata per 0,8 più 66; l’età di pensionamento è adeguata ogni vigore, il 1° gennaio del quarto anno dopo l’accettazione di detto anno in scaglioni di due mesi al massimo; è comunicata agli interessati articolo il Consiglio federale emana mediante ordinanza le necessarie cinque anni prima che essi la raggiungano; disposizioni d’esecuzione. L’ordinanza ha effetto fino all’entrata in

vigore delle disposizioni legislative. Nell’ordinanza il Consiglio federale Art. 197 n. 12 ter può derogare alla legislazione sull’assicurazione per la vecchiaia e per i 12. Disposizione transitoria dell’art. 112 cpv. 2 lett. a (Età di superstiti. pensionamento) 1 Dal 1° gennaio del quarto anno dopo l’accettazione dell’articolo 112 ter capoverso 2 lettera a , l’età di pensionamento degli uomini è aumentata di due mesi ogni anno finché è pari a 66 anni.

Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto a livello federale nel Comune indicato. Chi appoggia la domanda deve firmarla personalmente.

Chiunque nell’ambito di una raccolta delle firme si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale.

Comune politico:

Cantone:

Cognome

Nome

Data di nascita

Indirizzo

1

2

3

4

5

Di proprio pugno, stampatello

Firma autografa

Controllo, lasciare in bianco

Di proprio pugno, stampatello

Giorno/mese/anno

Via e numero

CAP:

Termine per la raccolta delle firme: 16.07.2021

Il Comitato promotore dell’iniziativa, composto dai seguenti promotori, è autorizzato a ritirare la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora diritto di voto:

Leroy Bächtold, Delphinstrasse 12, 8008 Zürich, Diane Barbier-Müller, Route de Frontenex 60F, 1207 Genève, Laura Bircher, Dennigkofenweg 67A, 3073 Gümligen, Gian Brun, Dersbachstrasse 12, 6333 Hünenberg See, Thierry Burkart, Mühlebergweg 23, 5400 Baden, Andrea Caroni, Rütistrasse 28, 9100 Herisau, Philipp Eng, Rötiquai 20, 4500 Solothurn, Patrick Eugster, Schlosshofstrasse 19, 8400 Winterthur, Nik Fiala, Krummackerstrasse 22, 8902 Urdorf, Thomas Juch, Am Stutz 42, 4314 Zeiningen, Nicolas Jutzet, le Burkli 83, 2019 Chambrelien, Fabio Käppeli, Via V. Vela 25, 6500 Bellinzona, Fabian Kuhn, Mühleweg 48, 3280 Murten, Elektra Langerweger, Weststrasse 110, 8048 Winterthur, Christa Markwalder, Erlenweg 3, 3400 Burgdorf, Alexander Martinolli, Zelgliweg 8, 3179 Kriechenwil, Alessio Mina, Via Centrale 63, 6594 Contone, Matthias Müller, Franklinstrasse 33, 8050 Zürich, Philippe Nantermod, Rte du Fraichier 4, 1875 Morgins, Melanie Racine, Florastrasse 11, 4565 Recherswil, Kim Rast, Chräigass 2, 6044 Udligenswil, Naomi Reichlin, Bölchenstrasse 9, 4411 Seltisberg, Noemie Roten, Langackerstrasse 68, 8057 Zürich, Marie-Cathrine Rudaz, Av. Maurice Troillet 63, 1950 Sion, Regine Sauter, Belsitostrasse 12, 8044 Zürich, Christian Wasserfallen, Gesellschaftsstrasse 78, 3012 Bern, Salome Zeintl, Feldstrasse 4, 9500 Wil SG

Si attesta che i summenzionati ______ (numero) firmatari dell’iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel Comune indicato.

Il funzionario attestatore (firma autografa e qualità ufficiale):

Bollo ufficiale: Luogo: Firma autografa:

Data: Qualità ufficiale:

Questa lista, anche se incompleta, deve essere spedita il prima possibile al comitato di iniziativa: Verein Renteninitiative, Postfach, 3001 Bern IBAN: CH78 0900 0000 1535 7311 9, conto postale: POFICHBEXXX Trovate altre informazioni e il modulo per la raccolta firme sul nostro sito: www.pensioni-sicure.ch