Nota rifiuti campania legambiente 06 08 2014

ONLUS

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COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE AMBIENTE Commissario Mrs Janez POTOČNIK Direttore Generale Dr. Karl FALKENBERG PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Presidente On.le Matteo RENZI Dipartimento Politiche Europee Sottosegretario On.le Sandro GOZI Capo Dipartimento Dott. Diana AGOSTI REGIONE CAMPANIA Presidente On.le Stefano CALDORO Assessore all’Ambiente On.le Giovanni ROMANO Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Dirigente Dott. Ferdinando ROMANO

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PROVINCIA DI NAPOLI Presidente ff Dott. Antonio PENTANGELO

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PROVINCIA DI AVELLINO Commissario Straordinario dott. Raffaele COPPOLA

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PROVINCIA DI BENEVENTO Commissario Straordinario Ing. Aniello CIMITILE

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PROVINCIA DI CASERTA Presidente On.le Domenico ZINZI

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PROVINCIA DI SALERNO Presidente dott. Antonio IANNONE

P.zza Cavour, 168 - 80137 Napoli tel. 081/261890 - fax 081/261542 sito: http://www.legambiente.campania.it e mail: campania@legambiente.campania.it pec: info@pec.legambiente.campania.it

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COMUNE DI NAPOLI Sindaco On.le Luigi DE MAGISTRIS

Napoli, 6 agosto 2014 Prot.: 12052 Oggetto: Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani in Campania – Procedura di Infrazione “2007_2195”

Egregi Signori, le vicende che ancora oggi rendono il tema della gestione dei Rifiuti in Campania aspetto oscuro che incombe sul civile vivere di un territorio denso di mirabili patrimoni dell’umanità e al contempo martoriato da incomprensibili “defaillance” delle governance ci ha indotti a svolgere una elementare ma rigorosa e, soprattutto, illuminante valutazione della situazione.

Ciò, tra l’altro, è pertinente alla procedura di Infrazione “2007_2195 Emergenza rifiuti in Campania” tuttora in itinere e alle recentissime iniziative in discussione in sede parlamentare (art. 14 decreto legge competitività) finalizzate all’ennesimo rilancio della realizzazione di alcune specifiche tipologie di impiantistica di settore (inceneritori).

In particolare, utilizzando i dati ufficiali, prodotti esclusivamente da pubbliche amministrazioni, abbiamo rilevato che sulla base degli attuali livelli di produzione e di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e della impiantistica operativa la regione Campania, che si attesta tra le prime regioni d’Italia come capacità di trattamento termico dei rifiuti (inceneritori), denota una estrema carenza in termini di impiantistica per il trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti, che penalizza (per i costi determinati dal trasporto fuori regione) le tante amministrazioni locali impegnate a conseguire elevati livelli di raccolta differenziata (Comuni Ricicloni), tanto da consentire alla regione Campania di conseguire una percentuale di raccolta differenziata superiore alla media nazionale.

A fronte di ciò, tuttavia, rileviamo un incomprensibile ed illogico accanimento delle Istituzioni nel voler realizzare ulteriore impiantistica per l’incenerimento e di contro un P.zza Cavour, 168 - 80137 Napoli tel. 081/261890 - fax 081/261542 sito: http://www.legambiente.campania.it e mail: campania@legambiente.campania.it pec: info@pec.legambiente.campania.it

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dissimulato disimpegno nella realizzazione della utile e necessaria impiantistica per il trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. In particolare, rileviamo che manca addirittura rifiuto (frazione secca tritovagliata) per garantire il funzionamento a regime dell’impiantistica per l’incenerimento oggi operativa sul territorio, mentre il problema rappresentato dalla collocazione della frazione organica “impura” proveniente dagli stabilimenti per il trattamento della frazione indifferenziata (STIR) potrebbe essere notevolmente ridimensionata incrementando (come di fatto sta avvenendo) la percentuale di raccolta differenziata della frazione organica grazie anche all’impiantistica dedicata. Inoltre, anche la formula dell’appalto in concessione adottata per la realizzazione di nuovi inceneritori, prevedendo da parte dell’amministrazione concedente la garanzia di conferire per un ventennio oltre 300.000 t/anno di rifiuti solidi urbani da trattare lascia sconcertati: paradossalmente si dovrebbero diminuire gli attuali livelli di raccolta differenziata e per 20 anni!

Sottoponiamo pertanto le allegate schede di sintesi desunte come detto da dati ufficiali ad argomentazione di quanto sostenuto nella presente, con l’auspicio si possa finalmente porre fine ad una vicenda che oramai ha del paradossale.

Fiduciosi nella disponibilità ad una attenta valutazione della questione, in attesa di ragionevoli riscontri, con gratitudine porgiamo le nostre più vive cordialità.

Il Responsabile Scientifico Dott. Giancarlo Chiavazzo

Il Presidente Dott. Michele Buonomo

P.zza Cavour, 168 - 80137 Napoli tel. 081/261890 - fax 081/261542 sito: http://www.legambiente.campania.it e mail: campania@legambiente.campania.it pec: info@pec.legambiente.campania.it

"LA BUFALA DEGLI INCENERITORI" LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI IN CAMPANIA Elaborazioni anno 2013 sulla base dei dati del Sistema Informativo Osservatorio Regionale Rifiuti (SIORR) ripartiti secondo le % dei flussi di massa riportati nel PRGRU

44,9%

t/giorno → t/anno →

RSU Tot 6.203 2.264.114

RD 2.785 1.016.403

116,5%

46,0% 55,1%

STIR 3.418 1.247.711 54,0%

FST 1.573 574.110

FUT 1.845 673.601

TMV Acerra 1.833 669.000

-16,5% Avanzo/Deficit -260 -94.890

65,3%

Discarica 1.204 439.572

34,7%

Perdite 641 234.073

?

100,0%

Legenda: RSU RD RUR STIR FST FUT TMV

Rifiuti Solidi Urbani Raccolta Differenziata (rifiuti raccolti in maniera differenziata) Rifiuti Urbani Residui (rifiuti raccolti in maniera indifferenziata) Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio dei Rifiuti (trattamento dei rifiuti indifferenziati) Frazione Secca Tritovagliata (in uscita dagli STIR) Frazione Umida Tritovagliata (in uscita dagli STIR) Inceneritore o termovalorizzatore

RSU prodotti in CAMPANIA su base dati SIORR 2008 2009 2010 2011 2012 2013 RSU tot. t/a 2.694.203 2.755.618 2.746.059 2.642.715 2.578.236 2.264.114 RSU tot. t/g 7.381 7.550 7.523 7.240 7.064 6.203 RUR t/a 2.109.830 1.929.484 1.844.253 1.644.033 1.492.381 1.245.736 RUR t/g 5.780 5.286 5.053 4.504 4.089 3.413 584.373 826.134 901.806 998.682 1.085.855 1.016.403 RD t/a RD t/g 1.601 2.263 2.471 2.736 2.975 2.785 RD % 21,69 29,98 32,8 37,8 42,12% 44,89%

Descrizione: Lo schema parte dai dati sui RSU totali prodotti e la % di RD in Campania dichiarati dall'Osservatorio Regionale Rifiuti (ORR) della Regione per l'anno 2013. Quindi, data la quantità di indifferenziato, sulla base della ripartizione percentuale tra le matrici in uscita dagli STIR usata nel PRGRU si arriva a desumere quanta FST e FUT viene prodotta. Per la FST, data la quantità trattata dal TMV di Acerra (dichiarata dal gestore A2A) si desume quanto ne resta da smaltire (nello specifico il dato è negativo! C'è un deficit!). Per la FUT, non avendo come tale la possibilità di essere utilmente incenerita occorre prevederne la collocazione in discarica o provvedere alla particolarmente onerosa essiccazione per un eventuale successsivo incenerimento (ipotesi poco sosteniblie anche in termini prettamente economici). In sintesi, il TMV di Acerra al 2013 è risultato più che sufficiente per trattarte la FST totale prodotta in Campania. Per la FUT, invece, si potrebbe ottenere un notevole beneficio, riducendone la quantità prodotta, con la realizzazione dell'impiantistica di trattamento della frazione organica proveniente da RD (attualmente copre non più del 10% del fabbisogno regionale) in quanto risulterebbe vantaggioso e quindi anche sostenibile economicamente incrementarne la raccolta differenziata. Oggi, è infatti noto che la maggior parte degli enti locali che conseguono elevate percentuali di RD, a fronte dei benefici ambientali sono purtroppo gravati da elevati costi derivanti dal ricorso al tratttamento fuori regione della frazione organica proveniente dalla RD. Pertanto, risulta incomprensibile e preoccupante che i decisori pubblici da un lato promuovano la realizzazione di una ulteriore capacità di incenerimento quando è evidente non serva e dall'altro non si attivino per la realizzazione degli impianti per il trattamento della frazione organica proveniente dalla RD unica via per risolvere i problemi e bloccare l'incombente procedura di infrazione comunitaria.

Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU), posto l’obiettivo di una raccolta differenziata al 50%, ha previsto per una quantità di frazione organica proveniente da RD pari a 560.000 t/anno. Allo stato la capacità di trattamento si attesta su poco più di 50.000 t/anno, meno di un decimo di quanto necessario, ma soprattutto risulta che anche la capacità di trattamento prevista nel PRGRU nella realtà non corrisponde a quanto necessario in quanto a fronte della produzione di 560.000 t/anno erano stati previsti impianti per sole 344.500 t/anno con un deficit di capacità di trattamento nell’ipotesi venissero realizzati tutti gli impianti previsti di ben 215.500 t/anno (come desumibile nella tabella di seguito).

IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLA FRAZIONE ORGANICA DA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CAMPANIA Fonte finanziamento

Termine dei lavori

“importo complessivo dei lavori”

30.000

Regione Campania

dicembre 2014

4.697.116,72€

30.000

30.000

Regione Campania

giugno 2013!

6.411.154,02€

In itinere

75.000

40.000

inizio 2016

18.578.079,00€

c/o STIR Giugliano (NA)

In itinere

75.000

40.000

inizio 2016

21 610 873,72€

c/o STIR Casalduni (BN)

In itinere

35.000

35.000

fine 2014

14.800.000,00€

c/o STIR S. Maria C.V. (CE)

In itinere

75.000

40.000

inizio 2016

20.152.078,10€

c/o STIR Battipaglia (SA)

In itinere

75.000

40.000 *

c/o STIR Pianodardine (AV)

In itinere

35.000

35.000

484.500

344.500

Stato

Capacità t/a prevista col PRGRU

Capacità t/a effettiva prevista con i progetti

Attivo Attivo Attivo

30.000 3.000 21.500

30.000 3.000 21.500

San Tammaro (CE)

In itinere

30.000

Giffoni V.P. (SA)

In itinere

c/o STIR Tufino (NA)

Denominazione / località Salerno (SA) Teora (AV) Eboli (SA)

* presunta

A carico del Concessionario A carico del Concessionario A carico del Concessionario A carico del Concessionario A carico del Concessionario A carico del Concessionario

inizio 2016 inizio 2015

Non risulta ancora il bando Non risulta ancora il bando

Rifiuti Urbani anno 2012 - ISPRA Regione Lombardia Emilia-Romagna Campania Lazio Veneto Toscana Friuli-Venezia Giulia Sardegna Molise Puglia Trentino-Alto Adige Calabria Piemonte Basilicata Marche Valle d’Aosta Liguria Umbria Abruzzo Sicilia ITALIA Fonte: ISPRA

Totale Rifiuti Urbani t*1.000 4.627 2.801 2.554 3.199 2.214 2.253 551 755 127 1.972 505 852 2.027 219 801 77 919 488 627 2.426 29.993

Rifiuti Urbani Inceneriti t*1.000 2.005,00 886,2 615 369,2 289 267,3 158,8 145 89,5 73,6 67,4 60 36,8 30 2,4 0 0 0 0 0 5.095,30

Classifica Regioni 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20°

Rifiuti Urbani anno 2012 - ISPRA Regione Molise Lombardia Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Campania Sardegna Basilicata Trentino-Alto Adige Veneto Toscana Lazio Calabria Puglia Piemonte Marche Valle d’Aosta Liguria Umbria Abruzzo Sicilia ITALIA Fonte: ISPRA

Totale Rifiuti Urbani t*1.000 127 4.627 2.801 551 2.554 755 219 505 2.214 2.253 3.199 852 1.972 2.027 801 77 919 488 627 2.426 29.993

Rifiuti Urbani Inceneriti % 70,70% 43,30% 31,60% 28,80% 24,10% 19,20% 13,70% 13,30% 13,10% 11,90% 11,50% 7,00% 3,70% 1,80% 0,30% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 17,00%

Classifica Regioni 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20°