Oltre Magazine n. 1 - Gennaio 2024

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SOMMARIO

IN EVIDENZA TANEXPO TECH, l’area riservata alle aziende che si occupano di servizi informatici dedicati al settore, è una della novità che saranno presenti a TANEXPO 2024, fiera internazionale della funeraria e del cimiteriale, che si terrà a Bologna il 4.5.6 Aprile. Scopriamo insieme le prime aziende che ne faranno parte e proseguiamo il nostro percorso tra gli espositori della fiera con Aspettando TANEXPO.

FIERE

TANEXPO TECH Tutta la tecnologia in fiera

Parliamo poi di decessi, il picco tra 35 anni e le previsioni; suicidio ed eutanasia, a che punto siamo in Italia e all’estero; l’importanza dello storytelling per le imprese; lutto e lacrime per elaborare la perdita. Infine, la figura del medico tra scienza e umanità nell’arte e il matrimonio in una casa funeraria.

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Direttore Responsabile: Alberto Leanza redazione@oltremagazine.com Segreteria di Redazione: Camilla Savelli camilla.savelli@oltremagazine.com Pubblicità: commerciale@oltremagazine.com DIFFUSIONE Diffusione in 8.000 copie, inviato a tutti gli operatori italiani del settore.

Il cuore pulsante della Tossani

NEWS AZIENDE

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NEWS AZIENDE

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NEWS AZIENDE

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intervista a...

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statistiche

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ORME

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marketing aziendale

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psicologia

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arte

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curiosità

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Spencer Italia. Leader in Italia e all'estero

Scacf. Produrre tutelando l'ambiente

Limbo. Innovazione tecnologica da 15 anni

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Il punto di vista delle Associazioni Decessi, il picco tra 35 anni Suicidio assistito e eutanasia L'importanza dello storytelling

Il dolore e le lacrime

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w w w.o lt r e m a g a z i n e .c o m

Direzione, Redazione, Amministrazione: Bexpo srl Via Alfieri Maserati, 20 - 40128 Bologna tel. 051 282611 - fax 051 6374097 redazione@oltremagazine.com

11 NEWS AZIENDE Infortunistica Tossani. 16 ASPETTANDO tanexpo

News aziende: Spencer, leader in Italia e all’estero, ci spiega la propria crescita e successo internazionali; Scacf si conferma alla guida della rivoluzione green grazie alle scelte dei materiali per i suoi cofani e a investimenti ecologici per lo stabilimento produttivo. Di ecologia si parla anche con Limbo, azienda spagnola che produce urne e complementi ecosostenibili. Abbiamo intervistato i rappresentanti delle Associazioni italiane per un’analisi accurata delle più importanti tematiche riguardati il settore: il punto di vista di Asnaf, Assofuneral, Federcofit, Feniof, Fic e Sefit.

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E aveva un cuore! Un matrimonio originale

Registrazione: Tribunale di Bologna n° 7053 del 23/10/2000 Copyright: Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, seppure parziale, di testi e fotografie, se non con autorizzazione scritta e citando la fonte. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli autori. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Fonti Iconografiche: Adobe Stock, Elena Caradonna, Creative Commons, Massimo Cocchi, Dreamstime, Flickr.com, Massimo Gennari, Pasquale Leuzzi, Miranda Nera, Raffaella Segantin, Wikipedia Commons impaginazione: Pixel Advertising di Elena Caradonna - Zola Predosa (BO) Stampa: Mediaprint srl - Via Brenta 7 - 37057 San Giovanni Lupatoto (VR)

Oltre Magazine Periodico di informazione dell’imprenditoria funeraria e cimiteriale Bimestrale Anno XXIV - n°1 Gennaio 2024


FIERE

TECH

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Tutta la tecnologia in fiera nia, funerali in streaming, servizi online di condivisione della memoria del defunto e molto altro ancora.

Tra le novità più attese del salone internazionale, c’è sicuramente l’area Tech. Di cosa si tratta? È il nuovo spazio riservato alle aziende che offrono servizi informatici realizzati ad hoc per il settore dando una risposta alle esigenze dell’impresa, del cimitero, dei crematori e dell’utente finale, le famiglie.

Annunciamo finalmente le prime aziende che daranno vita al nuovo spazio TANEXPO Tech. In fiera potrete conoscere di persona le loro soluzioni per il settore e apprendere, dalla loro viva voce, i servizi proposti e le soluzioni più adatte per ogni esigenza. Durante le tre giornate di manifestazione, infatti, le aziende espositrici si alterneranno sul palco dell’area Tech da cui avranno l’occasione di presentare i propri brand al pubblico del salone di Bologna.

In un mondo sempre più digitalizzato non può mancare un occhio attento anche nel nostro settore e così via libera a tutti i servizi più all’avanguardia: tecnologie per la gestione dell’impresa, del crematorio e del cimitero, servizi per l’organizzazione e la personalizzazione della cerimo-

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C’è grande fermento per la prossima edizione di TANEXPO, in programma a Bologna dal 4 al 6 aprile 2024.

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Di seguito una breve presentazione di alcune delle tech companies che vi aspetteranno in fiera, non potete perdervelo!


Oggi Cas-Per si presenta come una squadra giovane e fortemente dinamica che fa della continua formazione e dello scouting tecnologico alcuni dei suoi principali punti di forza; c’è sempre un progetto, un’idea, un’intuizione da seguire, ma soprattutto voglia di imparare e condividere, creando sinergie con importanti stakeholder del settore funebre. Insieme per moltiplicare le energie,

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Nata nel 2013, Cas-Per Srl è riuscita a promuovere i suoi servizi sul territorio diventando protagonista di un cambiamento che negli ultimi anni ha portato all'evoluzione digitale del settore funebre, creando strumenti misurabili di differenziazione dai competitors.

Ti aspettiamo in fiera per festeggiare assieme i nostri primi 10 anni di attività e farti conoscere tutti i nostri servizi.

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Soluzioni innovative al servizio del settore funebre

a tuo vantaggio. Cosa ti offriamo? - Annunci funebri online: pubblicazione necrologi sul sito impresa, gestione e validazione messaggi di cordoglio e fotocordogli, gestione fiori e opere di bene con moduli per pagamenti elettronici, area riservata famiglia, servizi di messaggistica WhatsApp automatizzati - Servizi streaming: video della veglia, streaming video del funerale, montaggio video per condivisione filmato con la famiglia - Gestione centralizzata dei monitor per le case funerarie e bacheche digitali - Realizzazione siti web, consulenza marketing e social - Consulenza aziendale con mappatura di processi e bisogni per lo sviluppo di sistemi e servizi creati assieme a te, su misura per la Tua azienda.

info@annuncifunebri.it  OLTRE MAGAZINE

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Nextlives, la piattaforma che migliora l'esperienza digitale del servizio funebre per le famiglie. Offri alle famiglie un accesso facile e affidabile a tutte le informazioni. Modernizza il modo in cui commercializzi prodotti o servizi e porta le tue comunicazioni a un livello superiore automatizzando tutte le notifiche importanti. Sempre con il tuo marchio. Organizza tutte le comunicazioni al cliente in un unico posto e porta il rapporto tra la tua impresa e la famiglia ad un livello superiore. La nostra piattaforma è progettata per unificare tutti i tuoi canali o servizi commerciali. Metti a proprio agio le famiglie in

un ambiente amichevole e collaborativo, incoraggia la partecipazione, raggiungi un pubblico più ampio e lascia che tutto fluisca in modo naturale. Un sito web per ogni famiglia, facile da usare per tutte le età e che contiene tutte le informazioni sul servizio: luogo, date, orari, foto della sede, informazioni di contatto o dettagli speciali di ogni evento. Una piattaforma in cui è possibile pubblicare messaggi di testo, disegni o audio, caricare foto, scrivere lettere, confermare la propria presenza, inviare fiori o seguire la cerimonia in streaming. Vieni a trovarci a Tanexpo per saperne di più e provare questa nuova tecnologia! Puoi anche richiedere una demo dal nostro sito web www.nextlives.com Il nostro team sarà felice di aiutarti.

giusta attraverso un numero nazionale "unico" (027090). Il contact center gestisce le chiamate, smistandole alle agenzie nelle varie circoscrizioni. Il servizio è attivo 24/7.

Notaro Group Servizi

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Siamo un gruppo con 20 anni di esperienza nei servizi funebri in Italia, offrendo organizzazione di funerali, costruzione cimiteri, sepolture, traslazioni di salme, progettazione forni crematori e arredi funerari. Operiamo in tutta Italia, vantando know-how unico. L'esperienza ci ha mostrato un cambiamento nell'approccio alla perdita di una persona cara. Oggi, il funerale è visto come un evento da delegare fin da subito. Proponiamo il Servizio Nazionale Funebre (SNF), una rete di imprese funebri.

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L'obiettivo del SNF è offrire un servizio efficiente, consentendo ai clienti di trovare rapidamente l'agenzia OLTRE MAGAZINE

Il sistema informativo del SNF include moduli come l'anagrafica clienti, la fatturazione, il modulo cartografico, il modulo telefonico, il modulo flussi, il modulo contratti e pagamenti. Il centralino telefonico in cloud consente una gestione flessibile delle chiamate. In sintesi, il SNF si propone di soddisfare la crescente esigenza di un servizio funebre nazionale, offrendo un contatto telefonico unico e semplificando l'organizzazione dei funerali in Italia. Per le imprese invece si pone l’obiettivo di creare un mercato senza aste al ribasso e concorrenza sleale garantendo all’azienda partner la massima visibilità e le diverse strategie di marketing (non più a carico della singola impresa). 


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Your World. Your Way. Your Expo.

Organizzazione: BEXPO s.r.l. – Via Alfieri Maserati 20 – 40128 Bologna – Tel. 051 282611 - info@tanexpo.com


Soluzioni digitali per la filiera del settore funebre Le soluzioni OnoranzeFunebriCloud sono realizzate da esperti del digitale in sinergia con le imprese del settore funebre, ed è proprio questo che le rende funzionali ed efficaci. Il segreto? Il team conosce bene, per esperienza personale, cosa vuol dire gestire il lavoro quotidiano in questo campo. Un mondo integrato di soluzioni digitali studiate per semplificare e migliorare la gestione di agenzie funebri, centri servizi, forni crematori, case funerarie, fornitori e produttori, e per facilitare l’integrazione e la comunicazione tra tutti gli operatori. Nascono così Eterno, gestionale in

Cosa c’è dopo la morte [digitale]?

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Zephorum: soluzione online per offrire più servizi e vicinanza alle famiglie. Secondo l’Università di Oxford, nei prossimi decenni saranno online più profili di persone decedute che di utenti vivi. Chi se ne prenderà cura? Le imprese devono attrezzarsi per far fronte a questo bisogno crescente e Zephorum è la soluzione a portata di mano per un’affiliazione semplice, sicura e conveniente per le aziende e per le famiglie. Si dispone del corpo e della memoria nella vita reale, ma non in quella digitale, sui profili e su ciò che si lascia di sé online. Eppure, l’esigenza è la stessa. La soluzione? Trattare gli utenti non come insieme di dati e

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cloud per tenere sotto controllo tutta la parte operativa e amministrativa, Giotto, programma di grafica online per realizzare in pochi clic materiale grafico personalizzato pronto da stampare e la piattaforma Necrologi Online, che aiuta a dare visibilità alle agenzie e a trovare nuovi clienti. Con le nostre soluzioni altamente personalizzabili ogni giorno centinaia di operatori della filiera funebre in tutta Italia trovano un aiuto concreto per ottimizzare le proprie attività, ricevendo supporto costante. L’azienda, anche quest’anno a Tanexpo, presenterà utili novità per il settore, come l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle elaborazioni grafiche, l’innovativa piattaforma di collaborazione e prenotazione dei servizi tra i vari operatori e i nuovi pannelli di controllo in Eterno. Passa a trovarci in fiera per una dimostrazione gratuita personalizzata. Visita: onoranzefunebricloud.com

account, ma come persone. Restituire dignità, tutela e pace. Zephorum, startup italiana vincitrice dei premi America Innovazione 2023 e LegalTech Venture Day Torino 2023 e partner dell’XCELERATOR con CDP Fondo Nazionale Innovazione, è la prima piattaforma al mondo a occuparsi interamente del lascito online degli utenti e della commemorazione dei defunti sul web. Zephorum è un ecosistema di servizi funerari digitali. I due prodotti principali, Urna (Ricorda in Privacy) e Mausoleo (Ricorda in Pubblico), garantiscono il diritto all’eredità digitale soddisfacendo il bisogno di ricordare. In più, tanti servizi: necrologi, annunci, telegrammi istantanei e avvisi in memoria, con pubblicazione automatica, permanenza online ad un prezzo contenuto. È possibile anche video-commemorare un proprio caro all’interno della piattaforma, che garantisce sicurezza e tutela. 



COME PREVENIRE SITUAZIONI CRITICHE E GARANTIRE LA CRESCITA DELLA TUA IMPRESA ATTRAVERSO UN BUON SERVIZIO DI AFTERCARE. GIOVEDÌ 4 APRILE - 11:00-12:30 Wendy van der Kooij - CEO Aftercare.World Il servizio di assistenza post funerale fornito dall'impresa può portare un beneficio a tutti i soggetti coinvolti. Per essere davvero di supporto alle famiglie in lutto, è essenziale un coinvolgimento attivo. Il dolore si sviluppa in più fasi; per questo, sono auspicabili un contatto e un’assistenza a lungo termine. Fornire una buona assistenza previene situazioni critiche, aiuta le persone a compiere passi in avanti e porta molteplici benefici all’impresa. LE FAMIGLIE PARLANO: STAI ASCOLTANDO? GIOVEDÌ 4 APRILE - 14:30-15:30 Anna Bernfeld - Vicepresidente Senior per le Relazioni con gli Associati NFDA Christine Reichelt Pepper - CEO NFDA Cosa pensano le famiglie del servizio funebre e quali sono le loro esperienze con gli impresari? Analizzeremo i risultati del report redatto dall'associazione statunitense NFDA per capire quali saranno i trend in arrivo da oltreoceano e come trasformare le sfide in opportunità per l'impresa. IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI DELLA CURA E LA PREVENZIONE DEL BURN-OUT IN AMBITO FUNERARIO GIOVEDÌ 4 APRILE - 16:00-17:00 Maria Angela Gelati - Tanatologa, Death Educator, Autrice e Blogger Alessia Zielo - Ricercatrice, Archeologa, Tanatologa e Docente Come prendersi cura delle persone in lutto, sia dal punto di vista dei bisogni emotivi dei dolenti che da quello dei professionisti che li assistono. Verranno forniti gli strumenti necessari per la promozione del benessere psicologico, della salute mentale e la gestione del burn-out, con l’obiettivo di costruire un futuro delle imprese funerarie più umano e consapevole, prevenendo i rischi psicosociali degli operatori a contatto con la morte e il contagio emotivo. IL FUNERALE LAICO: NUOVI SCENARI NELLA SOCIETÀ E PROPOSTE ATTUALI PER NARRARE LA STORIA DI VITA VENERDÌ 5 APRILE - 10:00-13:00 Paola Minussi - Celebrante laico-umanista e Scrittrice Come è mutato lo scenario del funerale contemporaneo e quali sono le nuove esigenze delle famiglie. Scopriremo come attuare il primo contatto con il committente, ascoltare la storia di vita del defunto per poi successivamente narrarla, nel modo più efficace e rispettoso, analizzando le parole da dire e i comportamenti opportuni da assumere. INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TRASFORMAZIONE DIGITALE NEL BUSINESS FUNERARIO DELLA NUOVA ERA VENERDÌ 5 APRILE - 14:30-16:30 G E N N A I O 2 0 24

Juan Pablo del Alcázar Ponce - Consulente in trasformazione digitale, analisi e intelligenza artificiale generativa Scopri le ultime tendenze e tecnologie che plasmano il futuro del settore funerario e della leadership di mercato. Analizzeremo come sfruttare gli strumenti all'avanguardia e le tecniche per migliorare l'esperienza del cliente e l'efficienza operativa dell'impresa.

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Programma soggetto a modifiche

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L’ISCRIZIONE COMPRENDE L’INGRESSO IN FIERA 1 GIORNO €250 €190 - 2 GIORNI €500 €325

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ASPETTANDO

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La fotoceramica personalizzata ceramictoner offre il sistema senza sforzo per la fotoceramica personalizzata, anche in formato grande. Scopri le soluzioni per le lapidi personalizzate, le urne e le tavole commemorative attraverso ceramictoner, i pionieri nella stampa digitale ceramica. ceramictoner offre tutto in un'unica soluzione per la produzione di decalcomanie di alta qualità. Personalizza ceramiche, vetro e metallo smaltato con decalcomanie stampate autonomamente, più facile che mai. L'azienda fornisce carte per la stampa diretta di decalcomanie, una soluzione completa che risparmia tempo e risorse semplificando il processo di produzione. Efficiente in termini di tempo e costi: i fogli di carta prelaccata eliminano la necessità di verniciatura successiva. Ciò risparmia tempo e semplifica notevolmente il processo di produzione. Novità assoluta sul mercato: la personalizzazione digitale stampata in formato grande. ceramictoner consente la personalizzazione di grandi pietre laviche e lastre funerarie in un'unica soluzione. Un'opportunità unica per decorare maxi-superfici con motivi personali. Vivi il futuro della cultura commemorativa personalizzata attraverso la stampa digitale ceramica di ceramictoner by MZ Toner Technologies.

Passione e affidabilità Zhubani srl dal 2015 fornisce cofani funebri e tutti gli accessori per il settore. L’azienda, pur essendo giovane, gode di una fitta presenza di clienti nel nord e centro Italia, operando con tempestività e cura del dettaglio. L’affidabilità e la correttezza sono alla base del lavoro. La qualità è garantita dal rapporto di collaborazione con i fornitori, pronti ed attenti a confrontarsi per ottenere prodotti con un rapporto qualità/prezzo competitivo che può ben inserirsi su tutto il mercato nazionale. Alla competenza professionale si aggiunge la conoscenza in tema normativo, garantendo il rispetto di spessori e timbrature secondo le norme vigenti. Un’azienda che lavora con professionalità garantendo serietà nei servizi e prodotti con un elevato standard di qualità. L’obiettivo è la soddisfazione del cliente e la creazione, fin da subito, di un rapporto chiaro e sereno. Inoltre, Zhubani srl è a disposizione qualora il cliente fosse ubicato in un’area geografica distante grazie ad una fitta rete sul territorio di distributori, isole comprese, con cui l’azienda crea collaborazioni finalizzate allo scambio di prodotti e/o servizi. Zhubani garantisce consegne tempestive con personale e mezzi propri. 12


Soluzioni vincenti Funerart è un marchio specializzato nella produzione e commercializzazione di arte funeraria, con una distribuzione capillare in tutto il mercato nazionale. Tra i prodotti troviamo fiamme votive in cristallo di Bohemia al piombo 24%, arredi cimiteriali in marmo, urne e altri complementi quali fiamme in vetro soffiato, ghiere, interni e lumini a led. Nata nel 2009 dall’esperienza pluriennale di Vetromecc Sas nel settore degli stampi e delle attrezzature per il vetro cavo, ha saputo ben presto conquistare un ampio consenso grazie all’alta qualità garantita dei propri prodotti, realizzati artigianalmente con cura e con una particolare attenzione ai dettagli. Grazie al proprio reparto produttivo interno, composto da un laboratorio di ricerca e sviluppo, un proprio ufficio di progettazione ed un’area produttiva all’avanguardia, Funerart è in grado di offrire ai propri clienti la possibilità di creare prodotti personalizzati in esclusiva, offrendo supporto nel delicato ed articolato passaggio dal concept al prodotto commerciale. Questo è quello che rende Funerart una realtà leader del settore e soprattutto un partner ideale per lo sviluppo di soluzioni innovative, per essere realmente competitivi!

Espressione del dolore e della bellezza La Principessa Marmi, guidata da oltre vent'anni dall'artista Pio Salemi, è specializzata nell'arte su marmo, dove si esprime sia il dolore dei familiari sia la bellezza delle creazioni. Il contatto diretto con chi condivide le storie dei propri cari ispira profondamente l'artista, il quale fonde armoniosamente le emozioni nel marmo. Nata come piccola bottega, La Principessa Marmi è punto di riferimento nazionale nell'arte su marmo, abbracciando non solo la scultura funeraria, ma anche l'arte d'autore e l'arredo. Un team altamente qualificato gestisce l'intera lavorazione, dalla progettazione alla realizzazione, garantendo qualità, innovazione e finiture maestose. Ogni opera è unica e riflette la dedizione quotidiana e l'attenzione ai dettagli. Grazie all'uso di macchine altamente tecnologiche, crea opere di alta qualità in modo veloce ed efficiente. Accoglienza e cortesia sono al centro del rapporto col cliente al fine di soddisfare ogni richiesta e trasformare ogni opera in un memoriale unico e personalizzato. Un’azienda capace di affrontare con serietà e innovazione le sfide del terzo millennio, creando opere che rappresentano le emozioni di chi le commissiona e la bellezza intrinseca del materiale. 13


Refrigerazione made in Italy JKS Refrigeration Srl nasce a Cadoneghe, in provincia di Padova, come azienda qualificata per prodotti specifici di refrigerazione industriale. All’interno della divisione medicale, a marchio Med-Dom sono presenti dispositivi medici per il settore sanitario, ospedaliero, farmaceutico e medicale. Di solida tradizione e a conduzione familiare, l’azienda vanta conoscenza ed esperienza ultraventennali, risultato di un know-how tecnologico autentico. Tutto rigorosamente ed esclusivamente Made in Italy: celle e armadi refrigerati, tavoli anatomici, elevatori, barelle e tanto altro. Lo staff lavora per garantire la miglior qualità nella realizzazione e il massimo servizio post-vendita. Una filiera produttiva completa che segue ogni dettaglio della realizzazione fin dalle prime fasi del progetto. Uno stabilimento che vanta una superficie di oltre 10.000 mq dove si sviluppa tutta la produzione, dalla componentistica di base, all’assemblaggio finale. Un’attenta progettazione, macchinari all’avanguardia e personale qualificato sono gli elementi che danno vita a prodotti di massima garanzia e affidabilità. Per questo, siamo certi che Med-Dom tornerà a catalizzare l’attenzione dei visitatori di Tanexpo il prossimo aprile.

Impegnati per fornire il miglior prodotto Polcreative Group offre un'ampia scelta di sacchi per salme e relativi accessori che si adattano perfettamente alle esigenze di imprese, ospedali o enti di soccorso. L’azienda, con sede in Polonia, produce sacchi standard, biodegradabili e personalizzabili da utilizzare in caso di emergenze, catastrofi ed epidemie. Che si tratti di un modello standard o di una soluzione personalizzata, lo staff è a disposizione per soddisfare ogni esigenza. Una società solida, tra i principali produttori europei, che collabora esclusivamente con i migliori fornitori internazionali per offrire prodotti di alta qualità e garantire consegne rapide. A catalogo sono disponibili anche accessori quali barelle, materiali assorbenti e attrezzature che rendono l'utilizzo dei sacchi più sicuro, facile e igienico. Dalla sua creazione nel 2010, ad opera di Herman van Loon, l’azienda lavora attivamente per fornire il miglior servizio alla clientela. Dal 2021 Heidi van Loon ha rilevato l'attività ed ora, insieme a Tomasz e Renata, rispettivamente responsabile della produzione e della qualità, si impegnano per garantire che ogni prodotto venga realizzato con attenzione per soddisfare gli elevati standard di qualità. 14


2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 BOLOGNAda dal 1952 l 1952 dal 1952 dal 1952 PRESENTI AL 4.5.6 APRILE 2024 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da dal 1952 dal 195 2 dal 1952IL SERVIZIO dal 1952 DI ECCELLENZA E PREGIO PER OTTENERE GIUSTO RISARCIMENTO dal 1952 da l 1952 dal 1952 ILdal 1952 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da 2 dal 1952 dal 1952 dal 1952 dal 195 l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da dal 195 dal 1952 2 dal 1952 dal 1952 WWW.INFORTUNISTICATOSSANI.NET l 1952 dal 1952 dal 1952 dal 1952 da

dal 1952

SINISTRI STRADALI

INFORTUNI SUL LAVORO

RESPONSABILITÀ MEDICA

RC NATANTI

RESPONSABILITÀ CIVILE GENERALE

POLIZZE E GARANZIE DIRETTE


Una scelta consapevole Il Registro Italiano Cremazioni nasce il 9 giugno 2014 con carattere volontario e senza scopo di lucro. Un organismo riconosciuto a livello nazionale, con autorizzazione ministeriale, la cui missione è quella di promuovere il rito della cremazione in Italia e i valori etici, sociali e culturali che lo ispirano. Il Registro Italiano Cremazioni lavora quotidianamente per assicurare ai propri Associati il rispetto delle loro volontà, con serietà e trasparenza. Un impegno costante per una scelta completamente libera e consapevole, che ha portato il Registro Italiano Cremazioni a essere la più grande associazione cremazionista italiana. Vanta infatti quasi 300 sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale, situati all’interno delle imprese funebri associate. In queste sedi è possibile ricevere informazioni e raccogliere le manifestazioni di volontà dei cittadini per la cremazione, l’affido o la dispersione delle ceneri. L’Associazione è da sempre vicina al cittadino e al fianco delle imprese e a Tanexpo sarà lieta di fornire ogni dettaglio alle agenzie interessate ad avviare una collaborazione. Registro Italiano Cremazioni, il punto di riferimento italiano.

Servizi cimiteriali d’eccellenza Con oltre trent’anni di esperienza nell’offrire servizi di alta qualità, Sanitaria Servizi Ambientali è leader nella gestione funeraria. Un impegno ineguagliabile verso l’innovazione, una continua attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale adottando pratiche e tecnologie eco-friendly. Attraverso un importante know-how, affianca molti comuni e multi-utilities nel nord Italia, grazie alla collaborazione con le principali società concessionarie di templi crematori e forni di distruzione, che consentono convenzioni vantaggiose e tempi rapidi per le operazioni. La forza di Sanitaria è data dalla qualità lavorativa costante e dalla serietà e competenza nel governare una pluralità di servizi integrati in un ambito delicato e meritevole della massima attenzione. Il personale qualificato, un importante parco veicolare e moderne attrezzature forniscono soluzioni per ogni esigenza. Sanitaria ha inoltre generato una piattaforma digitale per la gestione dei cimiteri che, attraverso un monitoraggio in tempo reale e un tracciamento dei processi, garantisce trasparenza e sicurezza. Il team di esperti vi farà scoprire l’eccellenza di Sanitaria Servizi Ambientali e le soluzioni innovative che può vantare e offrire! 16


o m e r a s Ci che an . . noi.


Un impegno continuo Dal 4 al 6 aprile Bologna sarà l'epicentro del settore funerario con l'atteso appuntamento con Tanexpo. La fiera non è solo una vetrina internazionale, ma è anche un punto d'incontro per scoprire le tendenze del mercato, dove qualità e innovazione sono le protagoniste. Sortem, che celebra il suo decimo anniversario, riafferma il suo impegno a Tanexpo condividendo lo spazio con Arcae, importante produttore spagnolo di cofani del Gruppo Unicoffin. Insieme, forniranno un quadro unico presentando le loro ultime soluzioni per il mercato. Non solo urne e accessori, Sortem è impegnata anche nella formazione con una serie di corsi specifici. Dalla tanatoprassi alla ricostruzione, nei loro corsi il motto è "Formarsi per migliorare, migliorare per distinguersi". Sortem celebra la sua partnership con LoveUrns® in Italia, Spagna e Portogallo. LoveUrns® è riconosciuta in tutto il mondo per la produzione di urne e gioielli di design realizzati con un elevato standard di qualità. Un'occasione unica per scoprire tutte le novità, le colorazioni, le linee e i materiali. Tanexpo è la piattaforma per rafforzare l'impegno nel settore funerario. Unisciti a noi a Bologna e scopri il futuro del settore!

Diamo Valore ai Diritti Studio3A-Valore S.p.A. è l'unica società per azioni in Italia nel settore del risarcimento danni e da oltre 25 anni tutela i diritti dei cittadini. Una squadra coesa, rapida ed efficace, composta da consulenti personali alle dipendenze della società e da una rete di fiduciari selezionata, che garantisce all'assistito supporto umano e psicologico, ancor prima che il rispetto delle condizioni risarcitorie. Dagli incidenti stradali, agli infortuni sul lavoro e la malasanità, Studio3A è in grado di porsi faccia a faccia contro i colossi assicurativi per ottenere e garantire il giusto riconoscimento. Studio3A-Valore S.p.A. da sempre intesse rapporti strettissimi con il settore funerario, collaborando attivamente con centinaia di imprese. Nel sostegno all'assistito l’azienda si fa carico di quelle spese che, in un momento complicato, la famiglia non riesce a sostenere, come la cerimonia funebre. “Tanexpo è un'occasione per rinsaldare le nostre collaborazioni e svilupparne di nuove”. – commenta Studio3A – “Abbiamo pensato ad un'atmosfera convivale per il nostro stand, totalmente green. Qui, in compagnia di un buon cocktail, potremo conoscerci e condividere idee e visioni, come se tutto fosse in famiglia”.

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OCCHIO AL

MARCHI GLI UNICI ORIGINALI E GARANTITI Fondata nel 1978, l’Industria Coccato e Mezzetti si distingue nel settore funebre grazie al suo impegno nell’innovazione e nello sviluppo di prodotti brevettati di notevole rilevanza. Il nostro prodotto di punta Barriera®, è un esempio emblematico di tale impegno, rappresentando un prodotto fondamentale nel mercato per le sue caratteristiche innovative e la sua efficacia. Naturalmente quando un articolo è vincente diventa “preda” di prodotti di qualità più scadente che, a differenza dell’originale, non hanno alcun tipo di garanzia e autorizzazione ministeriale. L’autenticità evidenzia non solo le innovative qualità del Barriera®, ma anche l’importanza delle certificazioni e delle garanzie in un settore delicato come quello funebre.

Info su www.coccatoemezzetti.com

MANUFATTI FUNERARI E SANITARI | via U. Foscolo, 12 - 28066 GALLIATE (NO) | Tel. +39 0321 806789 | www.coccatoemezzetti.com


NEWS AZIENDE

Leader in Italia e all’estero d i Ta n j a P i n z a u t i

Spencer Italia ci sta accompagnando, ormai da alcuni numeri della rivista, all’interno della propria azienda e della propria produzione, illustrandoci i prodotti più richiesti e apprezzati.

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Mercato estero, prodotti di altissima qualità e ascolto del cliente sono gli ingredienti del successo dell’azienda di Sala Baganza.

Abbiamo imparato a conoscere la qualità e l’unicità che l’azienda parmense mette in tutto ciò che propone ai propri clienti ed abbiamo scoperto le interessanti novità motorizzate che troveremo anche al

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loro stand durante TANEXPO 2024. Adesso facciamo un passo ulteriore nel mondo Spencer e scopriamo come, questo colosso Made in Italy, riesca a soddisfare le richieste del mercato mondiale. Chiara Soncini, Trade Marketing Manager di Spencer Italia, ci spiega la presenza dell’azienda all’estero e ci dà qualche altra anticipazione sui prodotti realizzati negli stabilimenti di Sala Baganza. 


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Spencer, un’azienda italiana con una forte presenza all’estero. «Sì. La Spencer nasce nel 1989 da un’idea del fondatore Luigi Spadoni, come azienda dedicata all’emergenza quindi con prodotti pensati, appunto, per le situazioni di intervento immediato e per gli operatori dell’emergency. All’inizio della propria storia, l’azienda si rivolgeva a un mercato prettamente italiano, ma nel corso degli anni, grazie alla qualità dei propri prodotti e ad azioni mirate, la Spencer si è ingrandita fino ad espandersi e conquistare il mercato estero. Negli anni ’90/2000 la sua espansione internazionale le ha permesso di aprire filiali in America, Cina, India fino ad arrivare ai 162 Paesi in cui è presente oggi, con area manager dislocati in tutto il mondo. Ed è sempre negli anni 2000, intorno al 2004, che nasce anche la sezione dedicata ai prodotti dell’area mortuary, pensati per gli operatori del settore funerario e cimiteriale. L’Italia è il nostro primo mercato europeo in questo campo, siamo diramati ovunque e partecipiamo a numerosi eventi. Ma anche all’estero lavoriamo molto, grazie alla qualità dei nostri prodotti: in Francia collaboriamo con Hyodall, l’azienda numero uno del mercato francese, poi siamo ben radicati in Germania,

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nel mondo mortuary; in più lavoriamo per conferire un design moderno e dignitoso ai nostri prodotti, cercando sempre di andare incontro alle richieste dei clienti perché si parla di oggetti che spesso diventano parte integrante delle cerimonie».

Spagna ed in generale nel mercato Europeo. Infine, partecipiamo agli eventi della NFDA (National Funeral Director Association) negli USA e quest’anno abbiamo portato i nostri prodotti a Las Vegas». Qual è l’idea principale che caratterizza i vostri prodotti? «Innanzitutto la sicurezza, la durabilità e la grandissima qualità. Ma quello che ci distingue è anche l’attenzione che mettiamo nell’aspetto esteriore dei nostri prodotti. Specialmente nel settore funerario l’aspetto è importante: i prodotti vengono utilizzati anche per la movimentazione e il trasporto delle salme in eventi ufficiali e cerimonie; è fondamentale poter offrire delle garanzie di manovrabilità, sicurezza ma anche di gradevolezza esteriore. Nel mondo dell’emergenza pensiamo ad aiutare l’operatore nell’assistenza e nel recupero dei feriti ma anche alla sicurezza del paziente; nel mondo del funerario e cimiteriale i nostri sforzi sono concentrati sugli operatori per alleggerire i carichi, limitare gli sforzi impiegati negli spostamenti grazie alla movimentazione intelligente e offrire un prodotto di grande efficienza ed eleganza. Tutte le accortezze tecnologiche che usiamo nel mondo dell’emergenza, le ritroviamo

Ci può parlare di qualcuno di questi prodotti? «Seguendo la filosofia di una maggiore sensibilità verso l’operatore e la sua tutela e pensando a un aspetto gradevole e rispettoso per il trasporto delle salme, abbiamo adattato le nostre barelle per l’emergenza al mondo funerario. Le abbiamo ridisegnate in modo da poter garantire la massima manovrabilità. La Z-Crossover è una barella multilivello con possibilità di regolare l’altezza di carico, che permette di far scivolare la stessa sul veicolo, in modo da non far gravare il peso sulla schiena e sulle braccia dell’operatore. Ha una portata di 250 kg, 4 ruote piroettanti per agevolare la movimentazione ed è presente in due versioni: una con vasca in alluminio e l’altra con due braccia con carrello che vanno a sostenere eventualmente i nostri barellini da recupero Z2000 o Z2100. La Z-Crossover è totalmente meccanica, autocaricante, ha ruote girevoli di grandi dimensioni, sistema frenante e vassoio in acciaio inox a tenuta stagna, completo di base inclinata per migliorare lo scarico dei liquidi. È un prodotto in commercio che sta andando molto forte all’estero; l’abbiamo presentata alla NFDA quest’anno ed ha riscosso enorme successo. È stata apprezzata soprattutto per la manovrabilità e l’aiuto che dà all’operatore. Le ruote hanno un diametro di 20 cm e questo è un dettaglio importante perché aiutano gli spostamenti anche su terreni difficili. La Z-Crossover con vasca sarà in fiera a TANEXPO 2024 insieme a B-Cover, il nostro copri vasca in pvc


leggero, deformabile ma resistente, e nella versione con carrello insieme a Z2100 e Z2200 con sacco di recupero».

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Come nasce il processo di personalizzazione? «L’attitudine all’ascolto verso i clienti è fondamentale per recepire le richieste del mercato, le nuove tendenze ed esigenze. Generalmente le modifiche non avvengono in modo immediato dalla richiesta del singolo, ma l’ascolto del cliente ci porta a tenere traccia delle varie richieste simili da parte di diversi clienti o grandi player e a valutarle. La società Hyodall, leader sul mercato funerario francese, ad esempio, ha più volte richiesto modifiche estetiche di colore per i prodotti destinati alla sua area. Quando avvengono richieste importanti per quantità o frequenza, ci riuniamo con l’ufficio tecnico e facciamo il punto sulla possibilità di realizzazione di modifiche e personalizzazioni per andare incontro alle richieste dei clienti e, eventualmente, inserire le nuove idee a catalogo. È il caso del nostro carrellino Jack per il quale erano state richieste le maniglie estraibili. Le personalizzazioni sono generalmente upgrade dei nostri prodotti». 

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Cosa sono invece le linee Black e Bronze? «Le linee Black e Bronze sono due colorazioni che si sviluppano sui nostri carrellini Z501 e Z511 a fisarmonica: estremamente resistenti e gradevoli nell’estetica; abbiamo deciso di realizzarli in linea black e bronze su richiesta dei nostri clienti. Sono colorazioni molto eleganti che abbiamo applicato anche ad altri prodotti come i teli da trasporto, i carrellini Z2100 e Z2200 e sul sistema di supporto Wing, utilizzato per l’esposizione del feretro e composto da due cavalletti intelligenti che si possono piegare con inclinazioni differenti».




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Produrre tutelando l’ambiente Scacf, da anni impegnata in una politica di sostenibilità, sarà a Tanexpo con i suoi cofani in legno massello, il materiale più naturale ed ecologico.

Parliamo naturalmente della Scacf, presente sul mercato da oltre 55 anni, i cui numeri (75.000 cofani prodotti ogni anno, un’area industriale di 100.000 mq, di cui 32.000 coperti, 135 dipendenti, oltre 2.000 imprese funebri servite) la pongono da tempo in cima alla lista delle realtà produttive di settore.

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La maggiore industria italiana di cofani funebri, una delle più importanti a livello europeo, si sta preparando alla prossima edizione di Tanexpo puntando fortemente sulla sua anima green.

Un successo dovuto certamente ad un’ottima gestione aziendale, ma anche e soprattutto all’intraprendenza e alla lungimiranza dei vertici aziendali che hanno sempre saputo stare al passo con i tempi. E in questo nuovo millennio, caratterizzato dai grandi cambiamenti climatici causati dall’inquinamento riconducibile alle attività umane, la scelta di Scacf è stata quella di imprimere una svolta decisiva verso la Green Economy. Un cambiamento di direzione non facile perché si tratta di una scelta 


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etica non finalizzata al guadagno ma che, al contrario, richiede notevoli investimenti. «Realizzare manufatti ecologici, non vuol dire solo usare materiali naturali» ci spiega Michela Sgoluppi, responsabile Comunicazione e Qualità dell’azienda umbra «ma sottintende un approccio globale che, partendo da una visione orientata alla sostenibilità, coinvolga l’intero sistema produttivo e allo stesso tempo assicuri la qualità dei servizi nonché delle relazioni umane. Lavorare previlegiando l’eccellenza è nel nostro DNA tanto che dal 2001 siamo certificati ISO 9001, passando poi nel 2018 alla norma internazionale UNI EN ISO 9001. Un accreditamento che impone di seguire precise regole nei processi di lavorazione a garanzia del prodotto e della soddisfazione del cliente». La tutela dell’ambiente è iniziata con la dotazione, nel 2010, di un impianto fotovoltaico di 200kWp,

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 Scacf a Tanexpo 2022

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ampliato poi negli anni successivi. Recentemente, riqualificando tutte le coperture degli stabili, l’impianto è stato ulteriormente potenziato per ottenere altri 1000kWp e sono in via di realizzazione altri 1.000kWp che permetteranno di coprire l’intero fabbisogno energetico dello stabilimento nel periodo primavera/estate, con un abbattimento di almeno sei volte delle emissioni in atmosfera. Ad oggi è uno dei più grandi ed efficienti della regione Umbria. Ma è nel prodotto finale che è maggiormente evidente l’impegno alla sostenibilità di Scacf. Tutti i cofani che escono dall’industria di San Giustino Umbro sono infatti rigorosamente costruiti in legno massello. Il legno, oltre ad essere pregiato per le sue caratteristiche di solidità e versatilità, è in primo luogo un materiale naturale e dunque ecologico per sua stessa natura. Nelle varie fasi di lavorazione richiede un minore apporto di energia e un impiego più limitato

di risorse primarie (come ad esempio l’acqua) rispetto ad altri materiali. Inoltre emette un odore gradevole,


delle proposte. Ma la nostra presenza a Tanexpo vuole essere qualcosa di più di una vetrina espositiva, perché è un’occasione irrinunciabile per gratificare i nostri clienti nonché per consolidare ed intensificare i rapporti umani, un aspetto prioritario nella scala dei valori fondanti di Scacf. Per questo motivo stiamo mettendo a punto un progetto che coinvolgerà il cliente in un percorso che vogliamo fare insieme. Ora è un po’ presto per parlarne, ma nei prossimi mesi saremo pronti a svelare le prime anticipazioni».

L'impianto fotovoltaico sulle coperture dello stabilimento 

Sono oltre 100 i modelli presenti nel catalogo Scacf: un vasto assortimento di articoli che si differenziano per le essenze, le lavorazioni e i dettagli estetici, tutti comunque accomunati dall’essere fabbricati in legno mas-

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Per non impattare sulla sopravvivenza delle aree verdi, il taglio degli alberi avviene in maniera responsabile e consapevole. Aderendo ai protocolli internazionali FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) finalizzati alla salvaguardia delle foreste, Scacf non solo si impegna ad un prelievo di legname controllato, ma è coinvolta direttamente in un programma di rimboschimento. In questo modo l’equilibrio naturale del patrimonio forestale rimane inalterato ed inoltre, come lo dimostrano i numeri, grazie a queste operazioni mirate, in Europa la massa vegetale è persino aumentata.

 Michela Sgoluppi

sello. C’è tuttavia una linea di cofani che maggiormente rispecchia la filosofia eco-friendly: ci riferiamo alla collezione “Legno is green” a cui viene dedicato particolare impegno e attenzione nel rispettare la naturalità della materia prima. Questi manufatti sono realizzati per lo più in legno non verniciato o, nel caso di verniciatura, vengono preferiti prodotti idrosolubili (ad acqua). In tutti gli stadi di lavorazione sono utilizzati esclusivamente prodotti ecologici di elevata qualità che consentono di eliminare i solventi presenti nelle vernici tradizionali. Sono cofani dotati di certificazione Eco Green e possono essere usati sia per la tumulazione che per la cremazione (alcuni prevedono anche la dotazione di maniglie in legno). Signora Michela, ci può anticipare qualche novità che vedremo nel vostro spazio espositivo a Tanexpo? «I cofani della linea “Legno is green” saranno certamente gli articoli di punta del nostro stand e di conseguenza stiamo ampliando la gamma

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non produce scarti inquinanti e rappresenta anche una maggiore protezione della salute dei lavoratori.

Non ci resta che attendere il 4, 5 e 6 aprile per toccare con mano come una grande azienda, quale Scacf, sia riuscita a conciliare una produzione che risponde a logiche industriali con il bello, la qualità e la sostenibilità. 

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Innovazione ecologica da 15 anni

Poco a poco il mercato globale sta integrando nuove soluzioni sostenibili per poter soddisfare la clientela sempre più attenta a queste tematiche e anche il mercato italiano si sta muovendo verso un futuro più green. Le imprese stanno iniziando ad adottare soluzioni ecologiche adeguate alle richieste più consapevoli dei clienti e lo fanno sia grazie alla domanda sempre crescente sia per l’alta attenzione sulle tematiche ambientali.

L’azienda spagnola Limbo Europe, che lavora da tempo alla realizzazione di prodotti sostenibili; offre soluzioni ecologiche che ha sviluppato in 15 anni di ricerca e vanta un catalogo di interessanti opzioni ecologiche del tutto innovative che stanno facilitando la transizione in ottica ecologica a migliaia di imprese.

Urne biodegradabili a rapida dissoluzione: ritorno alla natura Uno dei prodotti ecologici più consolidati all’interno del settore sono le urne biodegradabili. Limbo Europe le realizza con materiali naturali

come sabbia, terra, sale o semi di olivo. La formula esclusiva delle urne Limbo permette la dissoluzione completa in acqua in meno di 10 minuti. Ciò nonostante, queste urne assolutamente biodegradabili, possono essere conservate per diversi mesi anche in casa, in tutta sicurezza, fino a quando la famiglia non avrà deciso la destinazione finale dei resti del proprio caro. Per coloro che scelgono la cremazione, optare per questa tipologia di urne permette alla famiglia di “accompagnare” i propri cari in una sorta di ritorno alla natura e di percepire meno il distacco, in un  OLTRE MAGAZINE

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In un mondo sempre più cosciente dell’importanza di preservare l’ambiente che ci circonda, il settore funerario non può rimanere indietro.

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L’azienda spagnola offre soluzioni sostenibili, urne biodegradabili e sacchi termici per rispondere alle richieste del mercato.


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contesto pieno di significato.

Urne cinerarie: alta resistenza, prezzo accessibile e origine ecologica Limbo Europe offre anche urne per la conservazione delle ceneri per lunghi periodi, sia in casa che all’interno dei colombari. A differenza di altri prodotti concorrenti, le urne dell’azienda spagnola solo realizzate con materiali ecologici mantenendo il rispetto per l’ambiente e l’impatto inquinante ridotto, elementi che sono alla base del concetto di sostenibilità ambientale. All’interno del ricco catalogo non possiamo non menzionare Altea, realizzata con canna da zucchero lavorata e trasformata in materiale bioplastico ad alta resistenza. Il risultato è un prodotto dal design nuovo, ecologico e resistente. Si tratta probabilmente della soluzione più economica esistente sul mercato ed è ideale per quelle imprese che vogliono offrire una opzione ecologica ad un prezzo accessibile.

Corone di fiori vivi: bellezza in sintonia con la natura

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Le corone di fiori sono una parte fondamentale del servizio funebre e delle cerimonie di commiato, indispensabili per la loro bellezza e per il conforto che portano alla famiglia, ma quelli recisi richiedono un elevato consumo d’acqua. Nel loro percorso fino al fiorista inoltre, generano un alto impatto di carbonio e, una volta terminate le funzioni, costituiscono residui da smaltire per il cimitero. Come risolvere questo aspetto in modo ecologico ma altrettanto piacevole esteticamente? L’alternativa la offre Limbo Europe con The Green Memory, il supporto che permette di realizzare una corona funebre utilizzando solamente vasi con piante vive. Alla fine della cerimonia, i vasi verranno consegnati alla famiglia come ricordo generando un potente simbolismo. Inoltre, i supporti a forma di corona su cui vengono posizionate le piante, non hanno limiti di riutilizzo; il che comporta un risparmio significativo per l’impresa e un aiuto all’ecologia senza rinunciare a trasmettere un messaggio di rispetto per la natura e la vita.

Cofani senza zinco: un’innovazione mondiale

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L’Italia è uno dei Paesi che più utilizzano feretri con all’interno zinco e metalli. Materiali questi che si decompongono difficilmente, con innegabili ripercussioni per l’ambiente e che spesso rendono più difficile il processo di cremazione. Limbo Europe affronta il problema offrendo un sacco termico realizzato in cotone e

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I prodotti Limbo Europe sono venduti in 27 Paesi, nei cinque continenti. La chiave del successo dell’azienda, oltre all’impegno nell’innovazione e nell’ecologia,

Per maggiori informazioni consultare il sito www.limboeurope.com o scrivere a info@limboeurope.com 

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Abbracciando la natura

risiede nell’esperienza che vive il cliente. Tutto il processo di creazione e realizzazione dei prodotti Limbo Europe è pensato in un’ottica ecosostenibile, a partire dalla progettazione: il rispetto dell’ambiente simbolizza il ritorno alla natura e all’origine. Non solo prodotti sostenibili quindi, ma manufatti che offrono consolazione ai parenti del defunto e acquistano un significato in più. L’addio diventa un abbraccio con la natura e un tributo carico di emozioni che offre conforto alla famiglia in lutto e un futuro più rispettoso dell’ecosistema.

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materiale bioplastico, totalmente ecologico, ma in grado di svolgere le stesse funzioni dello zinco. Il sacco, dopo alcune settimane, comincia a decomporsi in modo naturale e può anche essere utilizzato per la cremazione senza generare alcuna emissione tossica. Limbo Europe fu la prima impresa al mondo, 10 anni fa, a brevettare e commercializzare questa soluzione che oggi è diventata irrinunciabile per le imprese di molti Paesi. In questi anni, infatti, l’azienda ha perfezionato il prodotto che è già stato utilizzato in più di 100.000 servizi senza che si siano riscontrate complicazioni rilevanti.

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Il punto di vista delle Associazioni A CURA di Raffaella Segantin

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La nostra società è al centro di profonde trasformazioni. Il processo di globalizzazione, la pandemia, la semplificazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie e l’esigenza di snellire e velocizzare ogni cosa hanno comportato un mutamento di mentalità con una conseguente ricaduta nella vita di tutti i giorni. Ci si può facilmente rendere conto come in questi ultimi anni sia cambiato il modo di lavorare, di viaggiare, di fare gli acquisti, di interagire con gli amici…

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Evoluzione del mercato funerario; il confronto tra alcune delle organizzazioni italiane.

È innegabile che tutti i settori sono stati interessati da questa repentina e inarrestabile evoluzione, adeguandosi ai nuovi bisogni del mercato

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e, più in generale, della collettività. Quello funerario è sicuramente uno dei più coinvolti, essendo rimasto più di altri, per diversi comprensibili motivi, ancorato a schemi tradizionali.

2.È indubbio che la cremazione sia in continua espansione. Quali le conseguenze sul settore funerario e quali su quello cimiteriale?

Abbiamo pertanto cercato un confronto con alcune delle associazioni di categoria per conoscere le varie opinioni su tematiche di interesse generale per l’intero comparto.

3.Da qualche anno sono presenti sul mercato nuove organizzazioni. Qual è il vostro punto di vista a riguardo e quale impatto hanno secondo voi sul settore?

Abbiamo rivolto a tutti i responsabili queste quattro domande. 1.A tre anni dall’inizio dell’emergenza Covid, può fare un consuntivo di come e quanto la pandemia abbia inciso sul settore?

4.Ritenete che l’attuale assetto normativo in materia funeraria risponda alle esigenze del comparto o necessiti piuttosto di modifiche e/o di integrazioni? Di seguito pubblichiamo le risposte (in ordine alfabetico) citando, per 


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Foto di Scyther5 - Dreamstime


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non essere ridondanti, solo il numero della domanda di riferimento. Lasciamo poi ai lettori la libertà di trarre eventuali conclusioni.

ASNAF Jorio Ronca

2: Purtroppo dobbiamo ammettere che è calato molto il culto dei nostri defunti. Se guardiamo le tumulazioni o le inumazioni, queste sono il più delle volte riservate alla generazione molto anziana o vecchia per scelta in vita oppure per soddisfare le esigenze dei dolenti. La cremazione sta facendo la parte del leone ma, senza avere nulla contro tale pratica, riteniamo che in questo modo si stia perdendo la "pompa" a favore di minori prezzi del funerale che implicano scarsa qualità del prodotto utilizzato. La cremazione comporta inoltre un notevole risparmio sui costi delle aree cimiteriali e delle relative opere che queste richiederebbero, cifre che oggi incidono notevolmente nei bilanci familiari.

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1: La nostra risposta si basa su quanto riferito dai nostri associati e pertanto è ben ponderata. Affermano che nel 2022 c'è stato un leggero calo di mortalità, quasi fisiologica, che poco ha inciso nei fatturati. Nel 2023 confermano invece un profondo calo in percentuale di molto superiore a quello del 2022. Questo trend negativo è avvalorato anche dalla diretta conoscenza nella gestione dei nostri centri servizi operanti in diversi luoghi della penisola che hanno sofferto pesantemente per la mancanza di erogazione di servizi (e conseguentemente di fatturato). La causa va certamente imputata alle ripercussioni dell'ondata Covid responsabile di aver procurato quanto sopra lamentato.

3: Vorremmo evitare di dare risposte affrettate e preferiamo lasciare ogni valutazione ai posteri. Noi abbiamo una nostra teoria acquisita negli anni di militanza di conoscenza delle imprese, dei loro pensieri, dei loro modi di operare e siamo consapevoli dell’importanza del loro nome nelle realtà dove operano. Ci rammentiamo di simili proposte avvenute e vissute in anni passati; il ricordo in noi è ancora vivo e per questo al momento preferiamo non azzardare dei giudizi. Invitiamo solamente ad informarsi sulle diverse realtà statunitensi o inglesi riferite alle equity dove è possibile reperire una vasta documentazione per ampliare le proprie conoscenze sulla materia. 4: Lamentiamo regolamenti regionali poco chiari o, addirittura, confusi, scritti da chi del settore ne capisce poco. Si creano paletti che rendono difficile operare che sono conseguenza di normative prese su consiglio di associazioni o federazioni che spingono con ottusità su argomenti triti e ritriti, fuori di ogni logica. I controlli sono del tutto inesistenti sia da parte dei Comuni che dell'Ispettorato del Lavoro: ciò consente di eludere sia i regolamenti regionali che l'unica legge nazionale, vecchia di 30 anni, che necessita di essere rivista e rinnovata alla luce dei tempi odierni.

ASSOFUNERAL Salvatore Salemme 1: La fase pandemica è risultata nodale nelle tendenze odierne del nostro settore. Oltre alle chiare ripercussioni economiche inquadrabili in una dimensione globale e condivisa della crisi (dalla contrazione delle finanze dei dolenti sino all’impennata

dei costi nella filiera di produzione), il Covid ha profondamente modificato la fenomenologia del rito funebre, tradendo la dimensione celebrativa dell’evento a favore della pura, urgente e asettica “liberazione” dalle spoglie. A risentirne, naturalmente, è la componente estetico-qualitativa (pregio e ricercatezza del cofano, dell’addobbo floreale e dell’autofunebre, tanto per fare alcuni esempi) che, sino ad oggi, assieme al senso etico, ha rappresentato un parametro necessario per l’utenza nella differenziazione tra impresari funebri. 2: La recente verticale impennata del fenomeno della cremazione trae principiamento proprio dalla cultura funeraria figlia del periodo Covid. La maggior parte degli impresari funebri, mi duole dirlo, tende ad associare la pratica della cremazione all’erogazione di un servizio scarno, affrettato e privo di quella valorizzazione della cerimonialità che dovremmo riscoprire. Di questa disestetizzazione ne ha risentito moltissimo il comparto cimiteriale, già vittima di malagestione, sovraffollamento e decadenza: lo evidenzia il drastico calo di realizzazioni marmoree e il crescente allontanamento dalla dimensione sacra del luogo cimiteriale a favore dell’affidamento familiare delle ceneri. 3: Credo che la comparsa di queste organizzazioni sia di fondamentale importanza per il futuro del nostro settore, estremamente frammentario, incapace di accorparsi per perseguire scopi comuni e profondamente segnato della crisi. Invero, la possibilità di condivisione di mezzi, risorse, strutture e conoscenze professionali può proiettare piccole-medie realtà verso uno sviluppo e una stabilità difficili da coltivare autonomamente. 4: La medesima frammentarietà poc’anzi ravvisata nel corpus delle aziende funebri è riscontrabile anche nell’apparato legislativo. Basti pensare 



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all’assenza di una legge nazionale che regolamenti, in maniera omogenea e moderna, la materia funeraria in Italia. Un esempio per tutti: nella zona in cui opero come impresario, il Lazio, non è consentito, tra le altre cose, l’impiego delle Case Funerarie! La disomogeneità normativa va a discapito soprattutto dei cittadini, ai quali vengono negati servizi, sistemi di tutela e di accessibilità sulla base di una discriminazione territoriale. Confidiamo in un intervento urgente al fine di sanare questi profondi vuoti normativi.

federcofit federazione comparto funerario i t a l i a n o

1: I numeri della pandemia sono impressionanti: il superamento dei 700.000 decessi in un anno ha comportato significative conseguenze organizzative e strutturali. Per trattare gli oltre 100.000 morti per malattia infettiva-diffusiva si sono poi dovuti implementare processi innovativi su prodotti e sulle procedure cimiteriali impensabili in tempi normali. La drammaticità delle situazioni e le difficoltà oggettive da parte delle Istituzioni hanno tuttavia determinato un positivo confronto tra il sistema funerario e i vari enti (soprattutto i Comuni) che ha consentito una accelerazione degli investimenti su nuove strutture come le case funerarie. Non si deve poi dimenticare che la pandemia ha spesso impedito un dignitoso commiato dai propri cari,

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FEDERCOFIT Cristian Vergani

riproponendo la centralità della morte e della solitudine che ne consegue. Ciò ha evidenziato il bisogno di un “accompagnamento”, rendendo così più chiara la mission degli operatori funebri e la necessità di una maggiore professionalità. 2: La crescita esponenziale della cremazione è sotto gli occhi di tutti. I dati statistici la pongono ormai in cima, o quasi, tra le pratiche funerarie. Uno sviluppo rilevante ed impetuoso che ha colto il settore impreparato. Nonostante la Legge 130/2001, ad oggi la maggioranza delle Regioni non ha predisposto un piano ad hoc e assistiamo anche all’adozione di soluzioni affrettate e monodirezionali. La scelta di affidare l’esclusiva al “pubblico” non ha favorito la naturale soddisfazione della domanda, con l’aggravante dei tempi propri della pubblica amministrazione. Così da un lato assistiamo al trasferimento da una regione all’altra di salme da cremare con costi ambientali e sociali significativi, dall’altro constatiamo che i progetti approvati debbono superare le 3.000/4.000 cremazioni, quando ad esempio nella vicina Francia, la media, nei circa 250 crematori, non supera le 2.000 unità. Sulle gestioni cimiteriali le conseguenze della crescita della cremazione sono evidenti sotto ogni punto di vista, a partire da quelli di bilancio. Si rende urgente un ripensamento generale dei cimiteri italiani al fine di rivedere funzioni e finalità, con eventuali riconversioni e obblighi di tutela delle ricchezze storiche ed artistiche. Un plauso a chi, da anni, sostiene queste riflessioni; una esortazione a tutti ad impegnarsi per contribuire ad individuare percorsi e soluzioni adeguate. 3: L’ingresso del capitale finanziario nel settore funerario italiano, e specificamente di HOFI e Funecap-Italia, è un dato nuovo. Al di là delle evi-

denti diversità tra i due soggetti, la loro espansione esprime una marcata debolezza strutturale incapace di contrapporre efficaci contromisure. Tendenza a ragionare in termini di estremo localismo, scarsa disponibilità alle aggregazioni, un sistema autorizzatorio comunale che finisce per chiudere i mercati in zone di apparente comfort, sono le principali cause di un mercato estremamente frammentato. Paradossalmente proprio questa debolezza potrebbe rappresentare una vera difficoltà all’espansione di questi nuovi soggetti. Esaurita la prima fase di acquisizione delle realtà più appetibili (case funebri, centri servizi ecc.), si dovrà infatti produrre fatturati adeguati ad una logica di economia di scala che prevedono gruppi di acquisto, allineamento di procedure amministrative e operative, standard di servizio, formazione del personale, promozione del brand... Le acquisizioni stesse potrebbero inoltre subire rallentamenti a causa dell’isolamento delle realtà imprenditoriali. Bisognerà quindi capire se i tempi del capitale finanziario saranno compatibili con quelli del mercato italiano. 4: L’inadeguatezza del quadro normativo della funeraria italiana è nota. Fortunatamente le Regioni con i loro interventi hanno aperto importanti opportunità allo sviluppo e al rinnovamento del settore, a fronte dell’assoluta sordità a livello nazionale. Federcofit è stata l’organizzazione che più si è spesa, e continua a spendersi, per la promozione e l’approvazione da parte del Parlamento di una legge nazionale di riforma del settore, la cui assenza evidenzia i limiti delle leggi regionali. L’esigenza di superare i regolamenti delle singole Regioni e definire un quadro aggiornato nazionale è aspirazione generale condivisa. L’attuale quadro di riferimento nazionale, il DPR 285/90, risale ad oltre 30 anni fa! I segnali che


1: Quelli del Covid sono stati mesi molto difficili nei quali le imprese funebri hanno operato senza sosta esponendosi a rischi operativi importanti. Al di là del numero dei decessi, maggiore rispetto alle medie degli ultimi anni, la ridotta operatività delle imprese funebri ha comportato flessioni nei bilanci aziendali, a dispetto del pensiero comune che le imprese funebri avessero avuto fatturati importanti a causa della pandemia. Ma quello che ha svilito gli operatori è stato dover operare senza svolgere il servizio nella propria interezza, ovvero facendo venir meno la vera e propria “onoranza funebre” a causa delle restrizioni dettate a livello ministeriale. 2: La cremazione, soprattutto al nord, sta diventando una pratica in costante implementazione in quanto con questa scelta il cittadino risparmia sui costi cimiteriali che sono più bassi in termini di concessioni di spazi rispetto alla tumulazione o all’inumazione qualora si desideri conferire l’urna in cimitero, e praticamente nulli nel caso di affidamento dell’urna a domicilio o dispersione in natura. Questo impatta sui cimiteri che rischiano di divenire dei “non luoghi” deserti ed abbandonati ad un destino certamente non dignitoso. 3: Come FENIOF, essendo seduti ai tavoli internazionali a livello europeo e mondiale, era da tempo che osservavamo tali fenomeni e pertanto non possiamo dirci sorpresi che siano giunti anche in Italia. Da un punto di vista concorrenziale si tratta di aziende che, per costituzione e management, di norma entrano nel settore con serietà, lontano dalle logiche del primo prezzo ed operando nel rispetto delle regole assicurative, contributive e fiscali, pertanto sotto questo aspetto può dirsi una concorrenza sana. Sarà però importante accertarsi che le crescenti quote di mercato acquisite da tali realtà, spesso in settori contigui ma necessariamente separati come quello delle onoranze funebri e quello dei cimiteri e crematori, non vadano a generare turbative concorrenziali. Sul tema abbiamo individuato alcune regole volte a scongiurare fenomeni indesiderati sui quali cercheremo convergenza con queste crescenti realtà, a tutela di tutti.

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(Federazione Italiana Cremazione)

Franco Benini

1: Parliamo del nostro specifico campo di interesse. Il Covid ha inciso pesantemente sull'attività e sullo stato delle varie società di cremazione (Socrem) sparse su tutto il territorio nazionale. Da un lato il lockdown ha impedito alle persone di uscire e di recarsi presso gli uffici. Questo ha significato: calo delle iscrizioni, mancati incassi delle quote sociali, impoverimento del rapporto diretto con i propri associati, per lo più anziani. Si è inoltre registrata l’impossibilità da parte delle associazioni di effettuare la loro solita attività pubblica come la partecipazione o l’organizzazione diretta di eventi.

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FENIOF Alessandro Bosi

4: Il federalismo normativo ha avuto il grande merito di svecchiare una normativa nazionale vetusta, tuttavia oggi, dopo vent’anni dalla prima normativa regionale di settore, si avverte sempre più la necessità di una regolamentazione nazionale, un quadro che uniformi norme e comportamenti. In fondo si tratta della medesima attività ed è logico che le disposizioni siano comuni a tutti gli operatori a prescindere dal luogo in cui essa viene esercitata. Sul tema siamo costantemente al lavoro ed a breve si avrà evidenza delle nostre proposte.

2: La cremazione è in forte espansione ma in modo disomogeneo in 

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la politica ha dato negli ultimi 20 anni non sono confortanti: sono passate ben 5 legislature da che il Parlamento è stato investito del problema senza ad oggi alcun risultato, con l’aggravante che sulla materia non ci soccorre, come in altri ambiti, l’Europa. Una inadeguatezza normativa assolutamente deleteria per un comparto chiamato oggi a profonde trasformazioni. Le soluzioni possono essere diverse: semplificare la legislazione suddividendo il sistema e definendo norme separate per ogni settore, limitare ai principi fondamentali la norma nazionale (10/15 articoli) e affidare alle Regioni regolamenti specifici… Alla base ci dovrebbe però essere la condizione sine qua non che le tre organizzazioni nazionali più significative convergessero su questi percorsi. Si impone pertanto un nuovo rapporto di collaborazione per recuperare quella credibilità politica che può obbligare il Parlamento ad affrontare e risolvere il problema.

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INTERVISTA A...

Italia. Mentre al Nord si registrano percentuali anche del 90% dei decessi, nel Meridione i numeri sono molto diversi. La scarsità di impianti rende difficile al sud del Paese l’accesso alla cremazione. Questo fa sì che le persone optino per forme più tradizionali di destinazione dei propri resti, quali l’inumazione e la tumulazione. Dal punto di vista della gestione cimiteriale, l’aumento del fenomeno crematorio con l’inserimento delle urne in strutture esistenti, l’affido e la dispersione in campo santo e in natura delle ceneri creano sicuramente problemi ai gestori che si trovano ad avere a che fare con un drastico calo dei ricavi a fronte di costi, soprattutto manutentivi, sempre più alti.

4: Sicuramente l’attuale assetto normativo in materia funeraria presenta problemi, è lacunoso e tende a inglobare fattispecie diverse che andrebbero trattate separatamente. In particolare gli aspetti relativi al funerario dovrebbero essere nettamente distinti dalla cremazione e dalla gestione dei crematori perché interessi contrapposti sulle due materie impediscono finalizzazioni progettuali sull'una e

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3: La “Federazione Italiana Cremazione” è nata nel 1906, erede della “Lega Italiana delle società di cremazione”, del 1880. Da allora affilia circa 40 società di cremazione, le “Socrem”, contribuendo con esse all’aumento del fenomeno crematorio. Un dato storico: lo sviluppo della cremazione in Italia è merito soprattutto di queste associazioni, enti no profit, e alla loro collaborazione attiva e gratuita con le imprese di onoranze funebri. La presenza di nuove entità commerciali e associative a loro connesse che hanno come soggetti di riferimento le imprese di onoranze funebri non rappresentano per la Federazione Italiana Cremazione una minaccia né tanto meno costituiscono un problema rilevante.

sull'altra questione. Questa richiesta di separazione dei due settori è sempre stata sostenuta dalla FIC che non ha mancato di portare le sue argomentazioni all’incontro SEFIT10 di Utilitalia di fine novembre, confermando l'idea che la cremazione debba avvenire esclusivamente in ambito cimiteriale.

SEFIT Utilitalia Valeria Leotta 1: La pandemia da un lato ha messo in luce l’inadeguatezza di norme datate e non rispondenti agli attuali bisogni (ad esempio quelle sul rilascio della documentazione funebre o sui prodotti da utilizzare per confezionare le bare) della normativa sulla localizzazione dei crematori. Si è poi evidenziata l’erronea convinzione di dover cremare i defunti di Covid, stressando così la rete degli impianti, mentre la cremazione è ad integrazione dell’accoglienza cimiteriale. Dall’altro lato ha risvegliato l’attenzione su un settore essenziale e sulla sua funzione di garantire sepoltura dignitosa a tutti, sull’importanza dei cimiteri come luoghi di comunità e di rappresentazione dei riti funebri in grado di accompagnare i dolenti nell’elaborazione del lutto. 2: Le conseguenze dell’incremento della cremazione incidono soprattutto sulla gestione economica finanziaria del cimitero. In sintesi stiamo assistendo ad un considerevole calo delle concessioni, sia di manufatti sia di spazi per inumazioni che restano inutilizzati ma che comunque rappresentano un costo di manutenzione, una limitata richiesta di concessioni per sepoltura di urne con canone concessorio più basso rispetto a quello di un loculo che accoglie un feretro, un mancato introito in caso di dispersione o di affidamento dell’urna ad un familiare. Tuttavia, si affacciano anche nuove prospettive da valutare: uso degli spazi per le cosiddette foreste urbane, per impianti fotovoltaici, per creare sepolture che accolgano più urne in modo da tenere insieme le persone di una stessa famiglia. 3: Due i grandi gruppi: HOFI, primo player italiano aggregatore di imprese funebri, e Altair Funecap-Italia, nato dalla fusione del gruppo italiano di gestione di cimiteri e crematori con quello francese specializzato nel funebre, che si muovono in un contesto di grandi finanziatori. Il rischio di uscire dal mercato è soprattutto per le piccole imprese funebri italiane che, al confronto, hanno scarsa capacità di investimento e spesso un modello di conduzione familiare, ma anche per le medie imprese. Queste evoluzioni potrebbero essere uno stimolo per gli imprenditori italiani nel cercare di muoversi verso aggregazioni sfruttando economie di scala e sinergie con altri partner. 4: L’inadeguatezza dell’attuale assetto normativo è decisamente evidente: mancanza di una legge nazionale (le poche esistenti sono datate e riguardano solo alcuni aspetti del settore), pluralità di leggi regionali anche in ambiti di legislazione esclusiva dello Stato che determinano disomogeneità importanti, lacune di ogni genere. È necessario allora intervenire per prevedere una regolamentazione omogenea sul territorio nazionale, specie per il funebre e per la cremazione, una gestione economica equilibrata dei servizi cimiteriali e di cremazione, anche valutando l’introduzione di ambiti territoriali ottimali, come avvenuto per alcuni servizi pubblici locali, in modo da superare la frammentazione gestionale esistente. 


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Decessi, il picco tra 35 anni di daniele fogli

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L’ISTAT ha recentemente diffuso l’aggiornamento delle previsioni di evoluzione della popolazione in Italia, sulla base dei dati all’1 gennaio 2022, con evidenziazione delle variazioni intermedie al 2030, al 2050 e fino al 2080. Analizziamo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica in merito alle previsioni dei decessi che avverranno nel nostro Paese a medio e lungo termine, arrivando a una stima che copre fino al 2080. Lo scenario di previsione “mediano” contempla un calo della popolazioOLTRE MAGAZINE

ne residente anche nei successivi otto anni: dai 59 milioni di italiani al 1° gennaio 2022 (punto base delle previsioni) ai 58,1 milioni nel 2030; mentre nel medio termine la diminuzione della popolazione risulterebbe più accentuata, da 58,1 milioni a 54,4 milioni tra il 2030 e il 2050. Nel lungo termine le conseguenze della dinamica demografica prevista sulla popolazione totale si fanno ancora più importanti. Tra il 2050 e il 2080 la popolazione diminuirebbe di ulteriori 8,5 milioni di unità, ammontando così a 45,8 milioni nel 2080. 

Foto di Itrashm - Dreamstime

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Secondo le previsioni di evoluzione della popolazione dell’ISTAT si prevede un incremento del 18%.


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Foto di Chernetskaya - Dreamstime

statistiche

La maggior parte dei commentatori dei dati analizzati si è soffermata soprattutto sul calo demografico, sull’importante calo delle nascite, sul contributo dell’immigrazione e dell’emigrazione. Invece l’aspetto dell’evoluzione dei decessi è stato poco considerato. Scopo di questo articolo è quello di analizzare in profondità l’evoluzione futura di mortalità come la prevede l’ISTAT.

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Previsioni ISTAT di decessi fino al 2080, su base 1.1.2022

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Anno

Scenario mediano

Anno

Scenario mediano

2022

715.086

2050

805.384

2023

710.500

2060

843.156

2030

706.603

2070

761.217

2040

742.549

2080

683.770

Cosicché rileviamo che nello scenario mediano, l’evoluzione della mortalità, determinerà un numero annuo sostenuto di decessi, fino a un picco di 845mila nel 2059. È appena il caso di ricordare che la mortalità è stata attorno alle 700mila unità annue negli anni 2021 e 2022. Rispetto al dato di partenza della simulazione ISTAT (2022) si ritiene che la mortalità aumenti del 18,1%. Questo aumento considerevole di mortalità OLTRE MAGAZINE

viene registrato anche in un contesto di buone aspettative sull’evoluzione della speranza di vita che, come sappiamo, è in crescita. La speranza di vita alla nascita, infatti, passerà a 86,1 e 89,7 anni nel 2080, rispettivamente per uomini e donne, con un guadagno di 5,7 anni per i primi e di 5,2 anni per le seconde sul 2022. L’aumento concomitante nella previsione dei decessi è quindi un incremento di mortalità strutturale, dato dall’avvicinarsi di coorti sempre più numerose di popolazione al periodo della vita con la probabilità di morte maggiore. E ciò è evidente dalla semplice osservazione dell’evolversi nel tempo della piramide della popolazione alle diverse età. Nella tabella presente in queste pagine mostriamo l’evoluzione per decade dal 2022, anno preso come riferimento per la previsione, fino al 2080. 


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L’evoluzione nelle regioni

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Foto di Pamela Mcadams - Dreamstime

L’incremento cambia attraverso le diverse regioni, in base alla presenza più o meno importante di anziani all’interno della popolazione. Analizzando l’evoluzione regionale, l’area territoriale dove l’incremento di mortalità è più accentuato nel corso degli anni è il Trentino-Alto Adige. Il motivo è dato dalla numerosità percentualmente più elevata di classi di

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OLTRE MAGAZINE

popolazione di media età. La regione dove si registra un decremento di mortalità invece, è la Liguria. Anche in questo caso è semplice notare come ciò derivi dal fatto che la Liguria è da molti anni la regione italiana con la più importante presenza di persone anziane, che quindi sono già arrivate da tempo nella zona di vita con la massima probabilità di morte. E quindi ci si attende ora un decremento di mortalità. Segmentando la situazione regionale nell’anno di massima mortalità prevista in Italia, cioè nel 2059, dove si prevedono 844.637 morti, la regione con il massimo numero di decessi è la Lombardia con 142.788 decessi, mentre quella con il minor numero di decessi attesi è la Val d’Aosta, con 1.816 morti. La variazione percentuale rispetto al dato base (2022) è visionabile nella figura sopra ed evidenzia appunto la posizione del Trentino Alto Adige e della Liguria, raffrontate a quelle delle altre regioni e a quella media italiana. 


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Suicidio assistito e eutanasia di Asher Colombo e Barbara Saracino

Venticinque anni dopo, facciamo il punto sui Paesi che legalizzano queste procedure e analizziamo la situazione in Italia.

Ad oggi, nel mondo, sono dodici i Paesi che hanno introdotto norme che consentono una o più forme di morte medicalmente assistita, che vanno dal suicidio assistito all’eutanasia. Otto sono in Europa. La prima è stata proprio la Svizzera, dove norme che depenalizzavano il suicidio assistito furono introdotte, in un clima completamente diverso, addirittura nel 1942. Ma lasciando da parte una realtà estranea a noi contemporanei, è al 1998 che dobbiamo guardare. In quell’anno vengono  OLTRE MAGAZINE

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A provocare la morte del regista 91enne era stata una procedura legalizzata ormai da molti anni in Svizzera: il suicidio assistito. Ai giornalisti che lo interrogavano sui motivi di questa scelta, un familiare del grande cineasta francese rispondeva: “Non era malato; era semplicemente esausto”. Quello di

Godard non è un caso isolato.

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Poco più di un anno fa, a settembre del 2022, nella sua casa di Rolle, circondato dallo scenario fiabesco che caratterizza la sponda nordoccidentale del Lago di Ginevra, moriva Jean-Luc Godard.


oRmE

aperte le prime “cliniche del suicidio” non solo ai cittadini svizzeri, ma anche agli stranieri. Se parliamo di Europa, alla Svizzera sono seguiti il Belgio (dal 2002), i Paesi Bassi (dal 2011, ma preceduto da oltre un decennio di depenalizzazione di fatto), il Lussemburgo (dal 2009), la Germania (dal 2015), la Spagna (dal 2021) e infine l’Austria (dal 2022). Fuori dal nostro continente troviamo, poi, tre Paesi nelle Americhe: la Colombia (dal 1997), il Canada (dal 2016), parte degli Usa (il primo stato ha legiferato in tal senso nel 1994). Infine due si trovano in Oceania: parte dell’Australia (il primo stato ha approvato la legge nel 2017) e la Nuova Zelanda (2019). In realtà però,

se invece che i “Paesi” consideriamo gli “Stati”, il numero sale ancora perché negli Usa sono 11 gli States che hanno approvato leggi che consentono il suicidio assistito: Oregon - il primo a introdurre la legalizzazione nel 1998, California, Washington, Vermont, Colorado, District of Columbia, New Jersey, Hawaii, Maine, New Mexico, Montana, mentre in Australia sono tre (Victoria, Western Australia, Tasmania). Come è noto, per via indiretta, anche l’Italia si è in un certo senso aggregata al gruppo di Paesi menzionato. Il 25 settembre 2019 la Corte Costituzionale si esprimeva sul processo nei confronti di Marco Cappato,

leader di un’associazione impegnata a favore dell’introduzione in Italia dell’eutanasia legale. L’accusa si basava sull’aiuto fornito dall’attivista a Fabiano Antoniani, noto come DJ Fabo che, in seguito a un incidente stradale, era rimasto tetraplegico e non vedente. Nel 2017 Cappato lo aveva materialmente accompagnato da Milano alla clinica Dignitas di Zurigo, dove DJ Fabo aveva potuto accedere alla morte medicalmente assistita, non disponibile in Italia. La sentenza della Corte riguardava l’articolo 580 del codice penale relativo al cosiddetto omicidio del consenziente che punisce con pene comprese tra i 5 e i 12 anni l’istigazione o l’aiuto al suicidio. 

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EAS per 1.000 decessi non dovuti a cause esterne, in Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Canada e in cinque stati USA; 1998-2021

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oRmE

La Corte indicava quattro criteri che escludevano la punibilità: che la patologia dovesse essere irreversibile, che dovesse essere causa di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili, che il paziente vivesse solo ed esclusivamente grazie a trattamenti o apparati di sostegno vitale senza i quali non sopravviverebbe, che lo stesso paziente fosse in grado di prendere una decisione autonoma, libera e consapevole. La Corte concludeva auspicando un indispensabile intervento del legislatore che tenesse conto dei paletti indicati. Intervento che non è finora arrivato. Ma dove invece i parlamenti hanno introdotto norme che consentono la

morte medicalmente assistita, cosa è successo? I dati sono reperibili solo per alcuni Paesi, ma mettendoli in fila mostrano alcune tendenze di fondo ben identificabili.

Tendenze in crescita La prima tendenza rivelata dal grafico riprodotto in queste pagine, è che non esiste una sola strada. A emergere è un vero e proprio dualismo nel ricorso alla morte medicalmente assistita, che oppone i Paesi europei da una parte, gli Usa dall’altra. I valori dei primi, infatti, sono sistematicamente di gran lunga superiori a quelli dei secondi. Ma quello su cui

ci concentreremo è l’analisi della seconda tendenza, altrettanto se non più visibile, ovvero quella della crescita costante. In quasi tutti i Paesi in cui qualche forma di morte medicalmente assistita è stata introdotta, con qualche eccezione, i numeri sono cresciuti negli anni. Certo il 2020 è stato un anno di interruzione della crescita, ma la spiegazione è tutta da addebitare alla pandemia, come mostra il rimbalzo l’anno seguente. La crescita del ricorso alla morte assistita, insomma, è continua nel tempo. Eppure, dopo avere seguito una traiettoria lineare nei primi anni 

Decessi assistiti per 1000 decessi non violenti in alcuni Paesi europei e in alcuni stati Usa, 1998-2020 Anno

Anno

(per grafico)

Belgio 2002

0,54

1999

1,07

0,98

1,46

0,98

2,14

0,75

2000

California 2016

Vermont 2013

Colorado 2016

Canada 2016

Lussemburgo 2009

2002

0,24

2,12

13,73

1,31

2003

2,35

3,15

13,29

1,46

2004

3,67

3,58

14,36

1,32

4,07

3,56

15,21

1,32

2006

4,57

4,07

14,79

1,59

2007

5,21

4,35

16,59

1,69

2008

7,25

4,40

17,97

2,03

2009

8,47

5,05

20,50

0,81

2,02

0,30

9,67

5,96

24,07

1,15

2,21

1,19

2005

2010

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Oregon 1997

0,73

2001

NUMERO 1

Olanda Washington 2002 2009

1998

2000

54

Svizzera 2002

2005

2010

2011

11,63

7,32

28,66

1,53

2,35

1,41

2012

14,06

8,34

31,37

1,81

2,56

2,53

2013

17,66

9,54

32,92

2,53

2,27

2,30

2014

19,70

12,24

40,43

2,65

3,35

1,98

19,56

15,01

39,74

3,33

4,13

2,19

20,04

15,06

43,45

3,84

4,26

2015

2015

2016

2,69

4,07

2,70

2017

22,73

15,89

46,62

3,17

4,72

1,62

2,65

2,12

10,99

2,81

2018

22,96

18,51

42,62

3,93

5,39

1,64

2,59

3,49

16,91

2,08

2019

26,14

18,55

43,95

4,25

5,68

1,95

2,59

4,77

21,35

4,15

2020

20,63

17,16

43,66

4,41

7,08

1,68

2,49

4,29

26,47

6,49

1,58

2,49

4,45

35,12

2021

2021

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25,73

47,54



Foto di Jaturun Thakard - Dreamstime

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successivi alla legalizzazione, ha accelerato progressivamente (con la parziale eccezione del Belgio). Questo andamento suggerisce che, dopo un primo periodo di assestamento, le morti medicalmente assistite sono soggette a una tendenza ad accelerare la loro diffusione. Il caso estremo sembra essere quello canadese. In nessun Paese l’incremento del ricorso alle morti medicalmente assistite è stato così travolgente come in Canada.

A cosa possiamo imputare queste differenze e questa crescita così accelerata? È difficile rispondere a questa domanda, ma due fattori sono chiaramente all’opera. Il primo chiama in causa trasformazioni culturali di medio periodo. Negli ultimi decenni del Novecento, infatti, fra l’opinione pubblica dei diversi Paesi occidentali si è progressivamente fatta strada una disponibilità crescente

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Le cause dell’accelerazione

ad accettare suicidio assistito e eutanasia. La proporzione di persone favorevoli a una di queste due procedure, o a entrambe, è costantemente cresciuta a partire dal secondo dopoguerra. È vero che le indagini di opinione pubblica ci mostrano che nei primi due decenni del nuovo secolo, in molti Paesi, questa quota ha raggiunto un tetto e ha cessato di aumentare, ma ormai la maggioranza delle opinioni pubbliche di molti Paesi occidentali si dichiara favorevole alle morti medicalmente assistite, specialmente se si tratta di porre fine a sofferenze insostenibili. Decisamente meno forte è, invece, il consenso, soprattutto nei Paesi dell’Europa mediterranea, a considerare suicidio assistito e eutanasia una scelta individuale. In secondo luogo, anche se permangono forti differenze fra Paesi, nel corso degli ultimi decenni è fortemente aumentata la proporzione di medici favorevoli alla sospensione o mancata attivazione di cure in grado di prolungare l’agonia senza

dare speranza di miglioramento o guarigione. Ciò accade ovviamente perché la mentalità dei medici muta assieme a quella dell’opinione pubblica, ma c’è anche un altro motivo. Negli ultimi decenni, la speranza di vita si è straordinariamente allungata, soprattutto nell’ultimo tratto di vita. In conseguenza di questo allungamento, però, parte di questi nuovi anni di vita sono vissuti da molti in cattive condizioni di salute. Decisioni sul fine-vita diventano, quindi, sempre più ineludibili, in virtù della crescente disponibilità di tecniche progressivamente più sofisticate, in grado di allungare i tempi della sopravvivenza senza però incrementare le speranze di miglioramento o guarigione. È in questo spazio che si snoda la strada stretta, e inesplorata, lungo la quale noi cittadini dei Paesi a sviluppo avanzato stiamo procedendo. Tenere conto delle esperienze accumulate da chi si è già incamminato appare un ragionevole punto di partenza. 


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La narrazione è qualcosa che ci affascina sin dalla notte dei tempi.

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Persuadere con i contenuti

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Nel contesto della comunicazione e del marketing digitale, uno dei ruoli principali dello storytelling è persuadere: convincere gli utenti rispetto ai valori di un brand, alla propria identità o alla qualità dei prodotti o servizi offerti. I meccanismi della comunicazione persuasiva si ricollegano a schemi di pensiero che mettono in relazione un messaggio, alla risposta emotiva che quest’ultimo innesca. E le tecniche di comunicazione persuasiva pagano spesso il pegno di essere considerate criticabili dal punto di vista morale. Ma il fatto che la comunicazione abbia un obiettivo - ossia il persuadere - non implica per sillogismi che sia manipolatoria, poiché tutto dipende dal modo in cui è costruita la comunicazione. Comprenderai quanto sia importante chiarire questi concetti, soprattutto per la natura del settore al quale intendi declinarli: hai a che fare quotidianamente con il dolore. Bisognerà dunque fare estrema attenzione alla costruzione dei messaggi che il pubblico percepisce, affinché risultino chiari, aderenti ai valori dell’azienda e univoci, non fraintendibili.

Gli obiettivi della comunicazione Il settore dei servizi funebri è delicato: la comunicazione produce moviOLTRE MAGAZINE

menti negli stati d’animo di persone provate dal punto di vista emotivo. A questo proposito è impossibile, ma d’altronde dal mio punto di vista risulta criticabile sotto ogni aspetto, fornire delle regole univoche per ottenere una comunicazione efficace e rispettosa. Se è vero che il settore è il medesimo per tutti gli operatori, è altrettanto vero che il contesto culturale, i valori dell’azienda, la delicatezza con la quale si va incontro al desiderio del target, hanno caratteristiche peculiari che non possono dare vita ad universalismi. Il prodotto venduto o servizio erogato suscita intensa emotività. Quando le persone subiscono un lutto e si rivolgono a un’azienda funebre ci si muove, in termini di comunicazione, in mezzo a emozioni intense. Le emozioni di quelle persone sono come cristalli dentro a un negozio, che sarà doveroso e rispettoso maneggiare con assoluta cura. Ho detto parecchio sull’importanza della comunicazione anche nei precedenti articoli, dunque non mi sof-

fermerò oltre. Conveniamo sul fatto che le regole della comunicazione non possano essere univoche per ogni settore, figuriamoci se possono essere valide per le singole aziende. È però possibile individuare delle best practice, da declinare con attenzione alla propria realtà. Una di queste, legata a doppio filo all’importante ruolo dei contenuti, è la creazione e cura del piano editoriale.

Cos’è e a cosa serve il piano editoriale? Si tratta di uno strumento funzionale a scegliere argomenti che possano persuadere gli utenti che la nostra offerta è quella che soddisferà a pieno il loro desiderio. La creazione di messaggi che abbiano specifici obiettivi di comunicazione rappresenta la chiave di volta per aumentare la notorietà del tuo brand e attrarre persone. Ecco qualche consiglio. 1.Individua i tuoi obiettivi di comunicazione Ogni messaggio è funzionale al raggiungimento di un obiettivo 



MARKETING AZIENDALE

dichiarato e preciso. Quando ti rivolgi al pubblico, con il tuo messaggio stai cercando un dialogo con il tuo utente e lo farai creando contenuti che rispondano al tuo obiettivo di comunicazione, in base al canale che hai scelto per farglieli arrivare. Se gli obiettivi di comunicazione sono chiari a monte, proseguirai spedito sino a valle poiché sono collegati direttamente alla scelta della strategia più idonea per raggiungerli.

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Foto di Inna Kot - Dreamstime

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2.Crea con il tuo pubblico un rapporto basato sul dialogo E che sia costante. Ciò garantirà un ascolto che si muove in modo bidirezionale e ti offrirà l’opportunità di sondare i sentiment del pubblico verso il tuo brand e ascoltare il modo in cui si esprimono i tuoi clienti. Oltre a trovare spunti per migliorare la tua offerta.

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3.Utilizza i formati di elezione per il canale che hai scelto Se gli obiettivi sono chiari diverrà tale anche la natura dei canali ai quali affidare i tuoi messaggi. Se non sei visibile da mobile, per esempio, il tuo sforzo di raccontarti sarà vano. I criteri sui quali ti basi per stendere i messaggi che intendi affidare al sito web dovranno essere aderenti non solo ai tuoi valori, ma anche alle piattaforme nelle quali la tua narrazione vive. Stessa cosa vale per i social: le pagine social aziendali devono veicolare argomenti utili al pubblico e al settore, ma attraverso formati che sono tipici dello specifico social network poiché i social network hanno un algoritmo che spinge sulla visibilità di contenuti che convertiranno (ovvero produrranno risultati) esclusivamente se si rispettano determinati formati.

4.Monitora i risultati Il piano editoriale restituisce dei dati, un patrimonio importantissimo per la tua strategia di comunicazione. Questi dati raccontano le reazioni del tuo pubblico alle strategie di comunicazione, le loro caratteristiche e i messaggi ai quali sono più sensibili. Potrai per esempio in questo caso riproporli, migliorarli e destinarli all’advertising! A dire il vero un consiglio che sia valido in modo universale posso lasciartelo: postare a caso non serve a nulla. Avere un sito web che non ha obiettivi, non li raggiunge o non li monitora è uno spreco. Ricorda che uno degli assiomi della comunicazione dice che “non si può non comunicare” poiché ogni comportamento è comunicazione: qualsiasi azione, volontaria o involontaria che compi, implica la trasmissione di un messaggio. 



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Foto di Antonio Guillem - Dreamstime

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Il dolore e le lacrime di Linda Savelli

Quando ci colpisce all’improvviso per la morte di una persona a cui vogliamo bene, si abbatte su di noi come un vero e proprio shock che destabilizza la nostra vita e sconvolge la nostra serenità, magari acquisita con fatica nel corso degli anni. Un lutto improvviso è come un trauma: incomprensibile e incredibile. Per questo motivo, necessita di tempo e cure per essere elaborato e, dunque, reinserito nella trama dell’esistenza individuale, fornito di un qualche senso.

Siamo abituati ad associare fin da piccoli le lacrime e il pianto al dolore, fisico o emotivo che sia, e quindi, a maggior ragione, alla malattia e alla morte. Nei film, nelle serie TV, nei cartoni animati, spesso quando vengono rappresentati i funerali vengono anche mostrate persone vestite di nero che, in lacrime, si asciugano gli occhi con un fazzoletto oppure si nascondono dietro grandi occhiali scuri. Eppure, a pensarci bene, il binomio dolore - lacrime non è affatto scontato, soprattutto per quanto riguarda le morti improvvise, a cui non c’è stato modo di potersi “abituare” gradualmente. Sappiamo che nell’antichità il momento del trapasso, fosse per vecchiaia, malattia  OLTRE MAGAZINE

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La sofferenza interiore, specialmente quando è molto intensa, è difficilmente esprimibile a parole in maniera adeguata e proporzionale al dolore che si sta provando.

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Sofferenza interiore e lutto: il pianto è una valvola di sfogo necessaria per elaborare la perdita.

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o incidente, era molto più ritualizzato di quanto avviene nella società contemporanea in cui il dolore e la sofferenza sono fatti personali, da viversi nella propria privacy e con poche manifestazioni esterne. Questo ha portato a un maggior approfondimento introspettivo del lutto e al nostro “pudore” di mostrare agli altri, soprattutto se sconosciuti, la portata della nostra sofferenza. Mentre, infatti, nell’antichità i parenti del morto mostravano i segni della disperazione al momento del funerale con grida, lamenti, pianti e lacrime ben visibili e addirittura assoldavano delle prefiche, il cui lavoro consisteva nel piangere e nel lamentarsi in presenza del cadavere, oggi spesso le persone trattengono il pianto, soprattutto in pubblico. Ma piangere senza ritegno, come fanno i bambini quando sono feriti o tristi, fa bene?

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Foto di Teerasak Ainkeaw - Dreamstime

PSICOLOGIA

La scienza ci dice di sì. Scoppiare in lacrime (e già questa espressione ci fa capire che il pianto è un “rompere gli argini”) ha sull’individuo, che esperisce dentro di sé un tumulto di emozioni che lo sopraffanno, un effetto liberatorio. Piangendo, quindi, è come se noi aprissimo una sorta di “valvola di sfogo” per la nostra pressione emotiva interiore. Con le lacrime, con i singhiozzi e con i lamenti noi siamo in grado di ridurre lo stress di ciò che ci portiamo dentro. Se, al contrario, imbottigliamo la nostra sofferenza, ma anche la nostra rabbia, il nostro stress psicofisico non può che aumentare e rischiamo poi di “esplodere” chissà come e chissà quando. Il pianto, quindi, dà sollievo alla tensione emotiva e allevia il dolore stesso: ha un effetto calmante e stimola il rilascio di ossitocina e

endorfine, che sono gli antidolorifici che il nostro organismo possiede naturalmente. Strategie di fronteggiamento del dolore basate sulla “repressione” delle emozioni esperite si rivelano disfunzionali e disadattive, proprio perché non permettono all’individuo di alleviare il fardello emotivo di cui è gravato; sono anche correlate a disturbi e patologie di vario tipo, come elevata pressione sanguigna, problematiche a livello del sistema immunitario, disturbi cardiaci, disturbi del tono dell’umore e disturbi della sfera dell’ansia. Il pianto, inoltre, elicita risposte di compassione e di soccorso nelle persone che ci circondano, quindi è molto funzionale per ottenere conforto, sostegno e supporto (pensateci, i bambini piccoli piangono disperati quando vogliono ottenere qualcosa da un adulto). 


“Lo stile che apre le porte del paradiso”

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PSICOLOGIA

Tenersi tutto “dentro” non fa bene, né da bambini, né da adulti, ma è vero anche che non si piange “a comando” e alcune persone, per vari fattori che si intersecano tra loro, hanno più difficoltà di altre a “lasciarsi andare”, sia per quanto riguarda le emozioni positive, che per quanto riguarda quelle “negative”.

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Il pianto dopo la morte di una persona amata facilita, invece, il processo di lutto, che in questo modo viene elaborato meglio e più in fretta. È, però, difficile sfogarsi attraverso il pianto quando la morte della persona cara ci coglie di sorpresa, all’improvviso, perché, come abbiamo detto, la morte in questo caso agisce da trauma e genera un forte senso di incredulità e irrealtà (“non è possibile”; “non può essere vero” ecc.). Che fare allora? Bisogna dare (o darsi) tempo: la mente ne ha bisogno per assorbire la notizia infausta e cominciare a elaborarla. Il tempo delle lacrime, dello sfogo del dolore emotivo e di tutto quel caleidoscopio di sensazioni che ci portiamo dietro, arriverà dopo la fase dello shock. È così che inizierà il processo di “guarigione” e il lutto potrà evolversi.  L i n d a S a v e l l i : dottoressa in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità e filosofa.

Sitografia di riferimento: connectingdirectors.com

Foto di Candybox Images - Dreamstime

Ritornando al tema della mancanza di ritualizzazione della morte, si può dire che nella società occidentale contemporanea gli individui sono scoraggiati molto precocemente dal piangere (“sii forte”; “non piangere: le lacrime non servono a nulla”, ecc.), poiché le lacrime non sono percepite come una strategia attiva per cercare di cambiare la situazione negativa in cui ci dibattiamo, ma soltanto come una strategia passiva e inefficace, qualcosa che pertiene alla sfera della

prima infanzia e che gradualmente deve essere abbandonata (“ormai sei un ometto/una donnina, non voglio più vederti piangere” ecc.) perché segno di “debolezza”. Questo è stato tanto più vero per gli uomini, considerati per lungo tempo meno “emotivi” delle donne, ma oggigiorno anche le bambine vengono educate a essere “forti”, dunque a non piangere; perciò, si viene ad assottigliare la differenza di genere culturalmente imposta.

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Enrique Simonet: Autopsia (1890) OLTRE MAGAZINE


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E aveva un cuore! di RAFFAELLA SEGANTIN

Nota anche come Anatomia del cuore o L'autopsia, è stata dipinta dal pittore spagnolo Enrique Simonet Lombardo nel 1890. L’artista è nato a Valencia il 2 febbraio 1866. Figlio di una famiglia di elevata posizione sociale, entrò giovanissimo in seminario, dove però non completò nemmeno i due mesi di prova. Il suo obiettivo fu da sempre quello della pittura e fortunatamente la famiglia assecondò il suo interesse

e il suo talento, sostenendolo durante tutto il periodo di studi, che iniziò alla Scuola di Belle Arti San Carlos di Valencia. Continuò successivamente la sua formazione a Malaga, città in cui nel frattempo i genitori si erano trasferiti, presso lo studio del pittore Bernardo Ferrándiz. È in questo periodo, che va tra il 1882 e il 1887, che Simonet cominciò a farsi conoscere quale artista eclettico, interessandosi sia al quotidiano che allo straordinario, comprendendo soggetti popolari, generi accademici e persino commerciali. È sempre in questo periodo che emerge il suo  OLTRE MAGAZINE

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¡Y tenía corazón! (e aveva un cuore) è un’opera pittorica non molto conosciuta ma di forte impatto.

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Un dipinto che indaga sulla duplice natura della figura del medico, in bilico tra rigore scientifico e profonda umanità.


ARTE

si stabilì a Barcellona dove ottenne una cattedra all’accademia delle Belle Arti. Dieci anni dopo si trasferì a Madrid alla Scuola di Belle Arti di San Fernando, sempre come professore, e tra il 1921 e il 1922 fu direttore della Residenza El Paular per pittori di paesaggio. Morì nel 1927. Durante la sua vita artistica ebbe diversi riconoscimenti: nel 1892 ottenne una medaglia all'Esposizione Internazionale di Madrid con l'opera Flevit super illam, e successivamente vinse premi all'Esposizione Universale di Chicago (1894), a Barcellona (1896) e a Parigi (1900). Le sue opere si trovano oggi al museo del Prado di Madrid, al Museo di Belle Arti di Malaga e nella Reale Accademia di Belle Arti San Fernando di Madrid.

interesse per il corpo umano, soprattutto quello femminile. Nel 1887 si recò a Roma, tappa quasi obbligata per i pittori europei dell'epoca. Qui fu conquistato dai resti archeologici, dalle splendide vedute della città e dai suoi abitanti, come testimoniato dai numerosi schizzi. Ed è proprio a Roma che vedono la luce le sue opere di maggior successo: Flevit super illam, E aveva un cuore! e la Decapitazione di San Paolo, un altro quadro di grande suggestione, che si può ammirare nella cattedrale

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 Enrique Simonet: autoritratto (1910)

di Malaga, dove il capo mozzato del santo è circondato da una mistica aureola di luce soprannaturale. Simonet fu un grande viaggiatore e dopo aver visitato Roma e buona parte dell’Italia, soggiornò diverse volte a Parigi e fece il giro del Mediterraneo, tanto che per qualche anno fu di stanza in Marocco, come corrispondente de "La Ilustración Española y Americana". Dal 1901

È stato un pittore molto prolifico. E aveva un cuore! è sicuramente il quadro più famoso di Simonet, realizzato durante il suo soggiorno romano. L’opera rientra nella corrente del cosiddetto “realismo sociale”, in particolare nell'ambito di un filone a carattere scientifico proprio 


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 La Decapitazione di San Paolo (1887)

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dell'Ottocento, in voga anche per soddisfare richieste di medici e scienziati in generale, che, in mancanza di fotografie, si rivolgevano ad artisti per riprodurre scene di autopsie così da poter studiare il corpo umano in modo empirico al fine di trovare cure alle varie malattie. Non è dunque un caso che anche questo quadro sia stato dipinto su commissione e si sa che, al di là delle mostre d’arte, in passato è stato esposto anche in occasione di convegni medici. Ciò che vi è rappresentato è la figura di un medico legale intento ad eseguire un'autopsia sul corpo di una giovane donna che giace sdraiata su un tavolo. Vari indizi fanno intuire che fosse una prostituta, sia perché la storia racconta che si tratta di un cadavere recuperato nel Tevere (una fine che capitava non di rado alle

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prostitute) e sia, in particolare, per la fluente chioma di capelli rossi, solitamente associati alle meretrici. Il medico tiene il suo cuore in mano e lo esamina con sincero interesse. La scena è profondamente realistica: la riproduzione del corpo della ragazza è impeccabile, così come tutto l’ambiente che la circonda, dove i pochi oggetti presenti, costituiti dagli strumenti autoptici, sono rappresentati nei loro asettici e crudi dettagli. Ma se c'è qualcosa che eccelle da questo lavoro, è un sapiente gioco di contrasti. Contrasti di chiari e scuri innanzitutto, dove vediamo il corpo della giovane in piena luce, semicoperta da un lenzuolo bianco che si contrappone al vestito nero del medico e alla penombra della stanza dove una piccola lanterna posta su una parete di fondo, emana di fatto una luce così flebile da essere

incapace di rischiarare l’ambiente. Ma anche contrasto tra la vita e la morte, tra vecchiaia e giovinezza, tra scienza e sentimento. Enigmatico lo sguardo del medico sul cuore: se da un lato è affascinato dall’organo in quanto parte anatomica del corpo umano, dall’altra sembra meditare su tutto ciò che rappresenta a livello simbolico ed emotivo che lo porterà a considerare che anche quella sconosciuta peccatrice in fondo aveva un cuore! Come modelli per realizzare l’opera, Enrique Simonet si affidò ad un mendicante incontrato per strada per quanto riguarda la figura del medico, mentre per la ragazza si ispirò ad una giovane attrice che si era suicidata per mancanza d'amore, almeno secondo le lettere che lei inviò alla sua famiglia. Il dipinto misura 291 x 177 cm e si trova al museo di Malaga. 


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curiosità

Un matrimonio originale di Raffaella Segantin

Incredibile ma vero! Nozze celebrate in una casa funeraria.

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Ogni ragazza, quando immagina il proprio matrimonio, sogna qualcosa di esclusivo. Una festa unica, magari a tema come si usa spesso oggi, per stupire amici e parenti e per essere ricordata negli anni.

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A lasciare a dir poco sconcertati gli invitati alle loro nozze ci è riuscita la coppia formata da Norma e Alex Nino che, come location per scambiarsi le promesse eterne, ha scelto nientemeno che una casa funeraria. L’idea è stata della ventisettenne Norma che oltre ad essere una accanita OLTRE MAGAZINE

fan di Halloween, è anche una operatrice funeraria (praticamente casa e bottega!). La cerimonia si è tenuta presso una funeral home di Reedley, in California, nell'ottobre del 2022, e non poteva esserci un posto migliore per una appassionata dello stile dark che ha pronunciato il fatidico sì tra zucche e bare al lume di fioche candele. Manco a dirlo, la sposa è giunta su un carro funebre, tirato a lucido più che mai per l’occasione, indossando un bellissimo abito nunziale in pizzo, ovviamente nero, così come il 


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Foto di Tetiana Nazarenko - Dreamstime


curiosità

classico velo. Dopo lo scambio degli anelli avvenuto nella sala dedicata alle cremazioni, l’autofunebre ha condotto la coppia nel locale dove si è tenuto il banchetto in una scenografia prettamente gotica. Per rendere l’ambiente maggiormente suggestivo è stato chiesto anche agli ospiti di presentarsi agghindati con vestiti o costumi a tema. «È stata una giornata semplicemente perfetta» ha dichiarato la neo-sposa al quotidiano inglese Mirror che, incuriosito da questa inconsueta notizia, ha raccolto la sua storia. «Ho sempre avuto una forte attrazione per la festa di Halloween e per le sue atmosfere misteriose ed inquietanti. Per questo ho sempre desiderato sposarmi in un luogo che la potesse richiamare e una casa funeraria era l’ideale. Quella che ho scelto l’ho preferita perché è stata una delle prime ad essere gestita da una donna, oltre al fatto che ho lavorato lì per diversi

anni e ci sono emotivamente legata». Ma quali sono state le reazioni della famiglia e degli amici? «Beh, i miei sono parecchio superstiziosi» racconta Norma «e all’inizio erano perplessi, ma alla fine sono stati dalla mia parte e si sono convinti che poteva essere simpatico partecipare ad un matrimonio così diverso. La gente che mi ha visto scendere dall’autofunebre era visibilmente scioccata, ma dopo un attimo di comprensibile imbarazzo ha trovato la scena esilarante». E il tuo fidanzato è stato d’accordo? «Io e Axel siamo una coppia un po’ speciale. Ci siamo conosciuti nel 2018 su Tinder, un sito di incontri, e dopo due anni di fidanzamento mi ha chiesto di sposarlo. È stata una proposta inconsueta: al posto del tradizionale anello ho ricevuto in dono un cucciolo. È stato bellissimo! È vero che in un primo momento Axel non

era convinto di volere una cerimonia così particolare, ma poi ha deciso di farmi vivere il mio sogno». «Sono un po’ più tradizionalista» aggiunge Axel «e un matrimonio così alternativo destava in me non pochi dubbi. Ma amo mia moglie e così siamo arrivati ad un compromesso. Devo ammettere che è stata una giornata così surreale e divertente che è volata via troppo in fretta. Adesso posso dire che sono davvero felice di aver deciso di organizzare una festa a tema Halloween». L’America si sa che è la patria delle novità e degli eccessi, dove il kitsch è spesso di casa. Ma come non provare un moto di simpatia verso questa coppia così estrosa? Ora se siete anche voi alla ricerca dell’originalità per il giorno più bello della vostra vita oppure se siete un o una wedding planner a corto di idee, ci auguriamo di avervi raccontato un’esperienza da cui trarre spunto! 

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Tutte le foto della cerimonia sono di: Derek Lapsley

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